4. La laguna è bianca di ghiaccio. I gabbiani camminano sulle barche adagiate sopra croste bianche. Io guardo il paesaggio freddo: tutto il mio mondo è come questa barca incagliata nel ghiaccio. Poesia di un Ragazzo Autistico
10. CHI SONO I FIGLI DELLA LUNA? “ Un bambino autistico è bello… proprio com’era tuo figlio da piccolo, però… Un bambino autistico vede, ma è come se non vedesse… Un bambino autistico sente, ma è come se non sentisse… Un bambino autistico capisce, ma è come avvolto in una corteccia che blocca ogni relazione con gli altri… Un bambino autistico non si gode un gelato, né un sorriso e neanche un abbraccio della sua mamma… Un bambino autistico è bello come tuo figlio ma è tanto lontano, tanto solo…. Un bambino autistico rischia di diventare un adulto autistico, e poi un anziano autistico e non ci saranno più i suoi genitori a prendersi cura di lui, e poi…” Antonio M. Persico
11. COS’È L’AUTISMO? L'autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo che si manifesta prima dei tre anni di età con deficit nelle seguenti aree: -comunicazione - interazione sociale - immaginazione Necessita di una diagnosi precoce ed un intervento educativo specifico Condizione psichica di distacco dalla realtà e di prevalenza del mondo interiore
12. L'autismo è il peggiore degli handicap, perché pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale è un handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e perdura per tutta la vita L'autismo colpisce, secondo stime recenti, 1 persona su 1000, e 2 persone su 1000 ne presentano alcuni sintomi potendo venire incluse nello "spettro autistico”
13. La persona con autismo, incontra grosse difficoltà a comprendere il mondo che la circonda e ad adattarsi alle diverse situazioni quotidiane Anche i soggetti adulti, affetti da autismo, che presentano un funzionamento più elevato, continuano tipicamente a mostrare problemi nell'interazione sociale e nella comunicazione, oltre a una ristrettezza di interessi e attività
14. LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL DISTURBO AUTISTICO - La compromissione qualitativa dello sviluppo dell'interazione sociale. - La compromissione qualitativa dello sviluppo delle modalità di comunicazione. - Modalità di comportamento, interessi e attività limitati, ripetitivi e stereotipati. - Le alterazioni qualitative sono nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo della persona affetta da autismo
15. In presenza di almeno sette di queste caratteristiche: - difficoltà a stare con altri bambini - impressione di sordità o difficoltà visive - difficoltà di apprendimento - incoscienza per i pericoli reali - opposizione ai cambiamenti - mancanza del sorriso e della mimica - iperattività fisica accentuata - non guarda negli occhi - attaccamento inappropriato agli oggetti - ruota gli oggetti - persevera in giochi strani - atteggiamento fisico rigido
16. COME SI MANIFESTA L'AUTISMO? La caratteristica più evidente è l'isolamento: i bambini autistici spesso non rispondono al loro nome, evitano lo sguardo e appaiono inconsapevoli dei sentimenti altrui e della realtà che li circonda I bambini autistici hanno spesso risposte anomale ai suoni, al tatto o ad altri stimoli sensoriali, e una ridotta sensibilità al dolore, che può contribuire a determinare sintomi comportamentali, come la resistenza ad essere abbracciati.
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18. QUAL È LA CAUSA DELL'AUTISMO? L'autismo non ha una singola causa: molteplici geni e fattori ambientali, come virus o sostanze chimiche, possono contribuire a determinare il disturbo autistico. Gli studi su persone autistiche hanno trovato anomalie in diverse strutture cerebrali; questi dati suggeriscono che l'autismo derivi da una interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina.
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21. COME SI CURA L'AUTISMO? Attualmente non esiste una cura per l'autismo: le terapie o gli interventi vengono scelti in base ai sintomi individuali. Le terapie meglio studiate comprendono interventi educativi/comportamentali (in ambiente strutturato adattato alle difficoltà specifiche dell'autismo) e farmacologici. Sebbene questi interventi non curino l'autismo, spesso portano ad un miglioramento sostanziale.
22. CENNI STORICI L'autismo esiste verosimilmente fin dall'antichità. Soltanto nel 1797, però,troviamo in letteratura la descrizione di un ragazzo che, presenta comportamenti molto simili a quelli tipici dell' autismo. Victor, "il ragazzo selvaggio" ritrovato a 12 anni nella foresta dell' Aveyron, manifesta ritiro, isolamento, reazioni paradossali ai suoni e stereotipie. La diagnosi formulata dal famoso psichiatra Pinel è di “idiozia congenita”.
23. STORIA DELL’AUTISMO Nel 1943 un pedopsichiatra americano, Leo Kanner, pubblica un articolo nella rivista Nervous Child dove descrive 11 bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni affetti d’autismo. Questo articolo è stato il primo tentativo di spiegare l'autismo da un punto di vista teorico ed è oggi il punto di riferimento per datare l'inizio delle ricerche su questo disturbo. Kanner pensava che l'isolamento sociale costituisse la caratteristica principale che accomunava i bambini che aveva osservato al Harriet Home for Invalid Children della clinica Johns Hopkins di Baltimora
24. Nel 1968 l'autismo veniva classificato come una schizofrenia infantile ed i termini psicosi infantile e psicosi simbiotica venivano ancora utilizzati come sinonimi per definire questo disturbo Nel 1970 è stata fondata un'importante rivista internazionale sull'autismo: The Journal of Autism and Childhood Schizophrenia. In seguito fu denominata Journal of Autism and Developmental Disorders poiché sempre più ricercatori indirizzavano i loro studi sull'autismo nell'ambito dei disturbi dello sviluppo Nel 1978 un articolo di Michael Rutter descrive i sintomi dell'autismo in modo preciso sottolineando come questi siano già presenti prima dei 3 anni
25. Nel 1979 Lorna Wing scrive che l'autismo è un disturbo dello sviluppo nel quale le caratteristiche principali sono legate a problemi di socializzazione e di linguaggio nonché ad una mancanza di interessi e di immaginazione Dall'articolo di Kanner ad oggi la descrizione delle caratteristiche della persona autistica sono rimaste sostanzialmente uguali. Un grande cambiamento è invece avvenuto per quanto riguarda la natura del disturbo. L'autismo è passato dallo statuto di "blocco“ psicologico a quello di Disturbo Generalizzato dello Sviluppo, sfatando l'idea della responsabilità dei genitori con l'origine del disturbo stesso.
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28. FORME DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIA Informazione “Addestramento” della famiglia Assistenza Coordinamento dei sevizi Aiuto sociale ed emotivo
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30. Rivolto a: Classi prime di scuola elementare. Contenuto dettagliato dell’attività: una classe quarta e una classe quinta si propongono come tutor a due classi prime che accolgono un alunno autistico. Obiettivi: - Fornire un modello di lavoro circolare - Riflettere sul tema della differenza e trasformare la diversità in risorsa - Promuovere potenzialità e partecipazione attiva della classe L’attività viene condotta da: - gli insegnanti delle classi tutor, - i Neuropsichiatri Infantili delle classi tutor, - un genitore dell’alunno della classe tutor.
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37. NARRARE LA REALTÀ Sheila non parla, non piange, e i suoi occhi sono pieni d’odio. Per tutti e irrimediabilmente perduta in un mondo di violenze ed orrore fino a quando non fu assegnata alla classe di Torey Hayden per "bambini speciali“. Quando la incontrò per la prima volta, la bambina si rifiutava di parlare e il suo unico modo di comunicare era attraverso esplosioni di comportamento violento e distruttivo . Dopo cinque mesi intensi, la Hayden riuscì a fare breccia nelle difese di Sheila e lottò con successo perché fosse ammessa in una classe regolare .
39. Sheila ora ha circa trent'anni. Dall'attività nel fast food è adesso passata a quella di un ristorante e sembra avere buona capacità negli affari. È sempre single e divide la sua casa con due cani e due gatti. I diritti degli animali sono diventati una causa importante nella sua vita cui dedica gran parte del suo tempo libero Il seguito di, Una bambina . La Hayden non rivide più Sheila fino a che questa non compie 13 anni. Sheila ricordava molto poco dei momenti passati assieme. Man mano che T. Hayden procede a riallacciare la relazione con l'adolescente, i ricordi lentamente riemergono, portando con sé sentimenti di abbandono e ostilità. E’ racconto della lotta di una bambina per riscattarsi dagli abusi subiti e conquistare, così, quella serenità che le ha permesso di superare gli incubi del passato
40. LE IMMAGINI DELLA REALTA’ Questa è la storia di Sam, un ragazzo semi-autistico il cui unico amore ed orgoglio è la figlia di sette anni. Quando le autorità minacciano di portargliela via per affidarla ad una famiglia "normale", Sam farà di tutto per tenerla con sè. Un avvocatessa di straordinaria bravura si prenderà a cuore il caso di Sam e lo affiancherà nella sua battaglia.
41. Malcolm è uno psicologo infantile molto stimato. Una sera dal bagno arriva un rumore. Vincent, da bambino paziente del dottore ed oggi adulto, ritiene di aver subito un torto di cui vuole vendicarsi. Estrae una pistola, spara a Malcolm e poi a se stesso. L'autunno seguente Malcolm deve occuparsi del caso del piccolo Cole, nove anni, ossessionato da spaventose apparizioni di spiriti. Dopo una reticenza iniziale, Malcolm acquista la fiducia di Cole, che gli confida esattamente le sue sensazioni: sia quando è fuori sia quando è a casa, Cole “vede” anime tormentate di morti che si materializzano nelle sue vicinanze, e con loro riesce a parlare. Spaventato da questo potere, Cole si affida allo psicologo…
42. Alla morte del padre, il giovane Charlie scopre che l'intera eredità è andata al fratello Raymond, di cui ignorava l'esistenza. Quest'ultimo, affetto da autismo, è ricoverato in una clinica specializzata. Charlie prende con sé il congiunto sperando di ottenerne la tutela e, di conseguenza, la disponibilità dei beni familiari. Il film è il viaggio da Cincinnati a Los Angeles di questi due fratelli.
43. SIMONE CRISTICCHI TI REGALERO’ UNA ROSA Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso? Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare