1. Attività di stage “BAROCCO e dintorni” Sovrintendenza dei Beni Culturali di Siracusa, Istituto Magistrale Statale “G. Lombardo Radice” Liceo Scienze Sociali Catania Responsabile del progetto: Prof.ssa S. Brincat Esperta esterna: Prof.ssa M.Teresa Di Blasi
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8. Nei primi anni dell’800 i viaggiatori si accorgono che la Sicilia non è soltanto la terra dove la tradizione classica ha lasciato un formidabile repertorio. Questa, infatti, si sposa con il connubio Arabo- orientale e diventa fonte di nuovi richiami, che uniti alla raffinatezza e allo sfarzo del Barocco, attraggono i viaggiatori. Secondo questi ultimi, la via Etnea è la strada più bella di tutta l’Europa. Il viaggiatore del passato è attratto anche dalla natura incontaminata dei luoghi, dalle feste barocche, di cui quella di Sant’Agata mantiene ancora oggi le caratteristiche di tale stile. La Sicilia attraverso gli sguardi e le parole…
11. Il Barocco A partire dal XVIII sec., il termine BAROCCO assume carattere “pesante” e dispregiativo, diventando così, sinonimo di esagerato e bizzarro. In tal modo, la decorazione ha il sopravvento sulla struttura. Il gusto seicentesco prediligeva motivi architettonici a motivi scultorei, spesso con statue ed elementi ornamentali. La chiesa si serviva, quindi, di tutto ciò per affermare il proprio potere. Uno dei palazzi della via principale di Noto (Siracusa)
12. Il barocco in Sicilia Duomo di Catania Il grande terremoto siciliano del 1693 danneggiò gravemente cinquantaquattro città, paesi e 300 villaggi. L'epicentro del disastro fu in Val di Noto , dove la città fu completamente rasa al suolo, mentre Catania fu danneggiata gravemente. Il programma di ricostruzione fu veloce. Si decretò che la ricostruzione avrebbe offerto piazze e strade principali ampliate, secondo uno schema a griglia, a base geometrica, come un quadrato o un esagono, tipico dell'urbanistica Barocca.
13. La cattedrale di Noto sorge al centro della città e si innalza sulla sommità di una grandiosa scalea a tre rampe, che sembra spingerla verso l’infinito e che divide la piazza principale in due grandiosi spazi semicircolari. La costruzione fu iniziata subito dopo il terremoto del 1693 e si completò nel 1766. La facciata della chiesa è un’armoniosa ed omogenea fusione di barocco e neoclassicismo; è suddivisa in due superfici lineari, superiore ed inferiore, e propone 4 nicchie e due gruppi di quattro colonne corinzie, che creano contrasti di luci ed ombre, dando un dinamismo spaziale splendido. Due torri campanarie ai lati e un grande frontone centrale, ornati da quattordici vasi in pietra calcarea e quattro statue, completano il prospetto. Il Barocco di Noto
14. In seguito al terremoto del 13 dicembre 1990 la chiesa subì danni strutturali. Principalmente a causa di un grave difetto costruttivo dei pilastri della navata centrale, riempiti con sassi di fiume invece che con conci in pietra squadrati. La sera del 13 marzo del 1996, uno dei piloni di destra rovinò al suolo, trascinando con se quasi l’intera cattedrale di cui rimase miracolosamente in piedi soltanto una piccola parte della cupola. Allora, come oggi, la corruzione e la speculazione economica, mettono in pericolo le strutture degli edifici sia privati che pubblici. 1990, crollo della cattedrale: ricostruzione o speculazione?
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16. I processi di restauro Il restauro viene preceduto da uno studio scientifico sul materiale per stabilire le cause del degrado e di quali materiali avvalersi per il restauro. L’alterazione è dovuta ad un insieme di processi naturali che provocano trasformazioni fisico- chimiche nelle rocce. Il degrado rappresenta una fase naturale del ciclo geochimico di trasformazione di una roccia legato alle condizioni di temperatura e pressione, e si divide in estrinseco ed intrinseco.
17. Degrado dovuto all’acqua e all’aria. Il bene si degrada quando si spezza l’equilibrio con l’ambiente; si possono formare patine. Esempio di degrado I monumenti a Siracusa sono costruiti con pietre Pomice, che per le sue caratteristiche fisico- chimiche sono facilmente attaccate da agenti atmosferici.
18. Antonello Da Messina: “L’annunciazione” L’opera, restaurata per la prima volta nel 1907, è stata oggetto di un ulteriore restauro tra il 2007 e il 2008. Costatato lo stato di fragilità del dipinto, dopo numerose indagini scientifiche, finalizzate alla conoscenza dello stato di conservazione dello stesso, si è cercato di operare sulle enormi quantità di lacune presenti per ricostruire al meglio la leggibilità dell’opera, evitando falsificazioni. L’opera esprime ancora la gravità del danno cui è stata nel tempo sottoposta.
19. Caravaggio: “Il seppellimento di Santa Lucia” Pala Seicentesca che rappresenta il momento del funerale di Santa Lucia, collocata sull’abside dell’omonima chiesa. Questa collocazione ha determinato, nei secoli, problemi di distacco di alcune parti del dipinto, dovuti all’umido presente nella chiesa. Contrariamente a quanto stabilito dalla Carta Italiana del Restauro, dopo il ripristino, il dipinto è stato riposizionato nel luogo che ne aveva causato il degrado.
20. Interpretazione psico-analitica dell’opera d’arte Per Freud l’opera d’arte è una manifestazione dell’inconscio e delle pulsioni fondamentali, sessuali e distruttive. Altri psicanalisti, hanno individuato i problemi interiori dell’artista connessi ad uno stato depressivo. Secondo le psicologie umanistiche la creatività è legata alla liberazione di spinte e motivazioni profonde dell’individuo.
21. L’artista controlla le sue forze psichiche e si muove tra conscio e inconscio, razionale e irrazionale. Il tratto emotivo più interessante della persona creativa sembra essere la capacità di gestire la propria interiorità. Artemisia Gentileschi: “Susanna e i vecchioni”
22. L’ artista riesce ad interpretare il clima culturale del momento storico ed a mediare tra le proprie istanze rivoluzionarie e le tendenze della cultura in cui vive, superando il filtro della repressione sociale. L’ attività creativa tende a rivoluzionare il sistema sociale; per questo la società di fatto reprime i comportamenti creativi, anche se ufficialmente li riconosce e li magnifica. Per Weber l’artista non trova lo spazio per esprimere la propria creatività, che tende all’originalità e all’insolito, poiché chiuso in un mondo razionale e prevedibile. Per Marx invece è il capitalismo che tende ad opporsi alla creatività poiché l’individuo non segue la sua attività lavorativa dalla progettazione al prodotto finito. L’interpretazione sociologica dell’arte
23. Caravaggio: “Il bacchino malato” Questo quadro intitolato così a causa del colorito della pelle del soggetto, rappresenta il clima culturale del momento, che esprime il piacere dell’orrido e del macabro. La malattia attira perché ha un forte impatto, soprattutto visivo.
24. Caravaggio: “Ragazzo morso da un ramarro” Quest’opera presenta un forte realismo volto a raffigurare la sofferenza e la sopraffazione del potente sul debole, attraverso la rappresentazione della perversione sessuale che si evince dal modello decisamente effeminato, con una rosa tra i capelli e la spalla destra sensualmente scoperta.
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26. Lo Stage per osservare , riflettere e progettare in modo creativo il “futuro” Esperienza svolta con la dott.ssa Anna Raudino presso il laboratorio della memoria-archeologia sperimentale di Testa Dell’acqua di Noto