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Efficienza energetica ed efficacia dei fondi:
l´importanza della corretta informazione


Fabrizio Tollari, ERVET


Convegno «Efficienza energetica nelle città, strumenti Finanziari e Fondi Europei
opportunità per lo sviluppo della Green-Economy»

Rimini, Ecomondo, 8 novembre 2012
Strumenti di finanziamento e agevolazione «difficili»
L’offerta di strumenti di finanziamento e agevolazioni pubblici o privati, in particolare per la realizzazione diinvestimenti con una
buona redditività (pur in parte dipendente dagli incentivi) si sta spostando verso strumenti complessi




 Hanno lo scopo di massimizzare la resa delle risorse dedicate
 Sono strumenti con un’architettura non semplice
 Basano la concessione del credito sulla redditività dell’investimento
 Tendono a non fare affidamento su garanzie reali (mutui chirografari)
 Fanno forte affidamento sull’affidabilità (qualità, effettiva realizzazione,
  mantenimento in esercizio) dell’intervento
 Rilasciano le risorse sulla base di regole di valutazione rigide e dettagliate
  (garantire qualità e rigorosità, bandi a sportello)
 Prevedono procedure piuttosto articolate

Necessitano di una maturazione sia dalla parte della domanda di credito sia
dalla parte dell’offerta di supporto informativo e tecnico.
Il caso studio «Fondo Kyoto»
Le caratteristiche di funzionamento del Fondo Kyoto ne fanno uno strumento rappresentativo dei nuovi strumenti di agevolazione
e finanziamento




     Fondo rotativo con misure nazionali e regionali
     Plafond limitati rispetto alla domanda potenziale
     Interventi per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili
     Mutui chirografari con durata a m/termine (1-5 anni)*
     Tasso agevolato 0,5%
     Diverse tipologie di soggetti potenziali beneficiari (cittadini, imprese, enti
      pubblici, persone giuridiche) e diverse possibili casistiche (condominio,
      comproprietà, ESCom …)




*Solo per gli enti pubblici la durata massima è di 15 anni
Utilità del caso «Fondo Kyoto»
Perché abbiamo scelto le evidenze dalla gestione regionale del F/Kyoto per individuare i fabbisogni di formazione e informazione
diffusi




 Procedura estremamente articolata: 3 fasi istruttorie indipendenti in sequenza
  (IP, IT, IE)
 Criteri di ammissibilità rigidi e dettagliati
 Plafond limitati e presentazione delle domande a sportello
 Numerosità dei soggetti coinvolti nel procedimento (richiedente, gestore web
  della domanda, banca, gestore territoriale, amministrazione competente,
  gestore dei plafond)
 Gestione a livello sia nazionale che regionale
 Gestione documentale centralizzata e informatizzazione del procedimento
 Gestione della procedura e del fascicolo complesse
 Assenza del filtro bancario originariamente previsto
 Concomitanza con altre disposizioni incidenti sul procedimento già definito
  (semplificazione
Risultati pre-istruttoria
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto presentate in Emilia-Romagna
Domande non istruibili: motivazioni
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto presentate in Emilia-Romagna
IP: percorso istruttorio
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
IP: motivazioni delle richieste di chiarimenti
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
IP: motivazioni degli esiti negativi
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
IT: percorso istruttorio
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
IT: motivazioni delle richieste di chiarimenti
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
IT: motivazioni degli esiti negativi
Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
Migliorare la fruibilità degli strumenti di finanziamento
Alcune idee che scaturiscono dall’analisi condotta su cosa i potenziali beneficiari dovrebbero essere in grado di fare per rivolgersi con
più efficacia agli strumenti di finanziamento disponibili




 Aumentare l’importanza della fase informativa e di coinvolgimento di
  soggetti/strutture sul territorio
 Individuare strutture e operatori locali per erogare informazioni tecniche
 Predisporre strumenti di consultazione e aggiornamento per gli operatori
  locali (e per gli stessi cittadini)
 Valorizzare la funzione di filtro informativo
 Valorizzare la funzione di gestore della domanda
 Diminuire la capacità selettiva delle regole se non strettamente necessarie
  per l’affidabilità dei progetti
Migliorare le capacità della domanda di finanziamento
Alcune idee che scaturiscono dall’analisi condotta su quali possibilità di maturazione dal lato della domanda sarebbe necessario
promuovere attraverso strumenti idonei




 Maggiore capacità di valutare la fruibilità dello strumento rispetto alle
  proprie esigenze
 Maggiore attenzione alla qualità della documentazione predisposta
 Conoscenza dei criteri di affidabilità del progetto/intervento
 Conoscenza di un glossario base e delle regole di validità dei documenti o
  certificati
Strumenti a supporto: un esempio*
Un esempio di percorso attivato dalla Regione Emilia-Romagna ed ERVET per migliorare la capacità sul territorio di erogare
informazione tecnica (di tipo «basic») sul territorio ai cittadini




     Coinvolgimento di soggetti esperti e competenti per capire i fabbisogni informativi di
      base (sportelli energia, agenzie locali per l’energia)
     Sviluppo e mantenimento di strumenti di consultazione e supporto per gli operatori
      delle strutture locali (guida all’informazione tecnica, area dedicata sulla piattaforma
      Regione/Energia, strumenti web di consultazione e ricerca)
     Aggiornamento dell’informazione relativa ad aspetti tecnologici, procedure
      autorizzative, incentivi e strumenti di agevolazione finanziaria, possibilità di aderire a
      iniziative locali
     Disponibilità ad operatori e cittadini su http://energia.regione.emilia-romagna.it/
     Collaborazione continuativa con le strutture regionali di riferimento (Sportello energia
      regionale, URP regionale e coordinamento URP locali)
     Messa a disposizione degli strumenti e formazione agli operatori delle strutture locali
      (sportelli energia, URP, CEAS, altri)

*Le attività sono state sviluppate nell’ambito dell’iniziativa LEEAN (Local Energy Efficiency Advice and Networks) finanziata dal progetto EnercitEE di cui è
partner la Regione Emilia -Romagna

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Migliorare l'efficacia sul territorio degli strumenti finanziari di accesso agevolato al credito dedicati all'efficienza energetica e alla Green Economy

  • 1. Efficienza energetica ed efficacia dei fondi: l´importanza della corretta informazione Fabrizio Tollari, ERVET Convegno «Efficienza energetica nelle città, strumenti Finanziari e Fondi Europei opportunità per lo sviluppo della Green-Economy» Rimini, Ecomondo, 8 novembre 2012
  • 2. Strumenti di finanziamento e agevolazione «difficili» L’offerta di strumenti di finanziamento e agevolazioni pubblici o privati, in particolare per la realizzazione diinvestimenti con una buona redditività (pur in parte dipendente dagli incentivi) si sta spostando verso strumenti complessi  Hanno lo scopo di massimizzare la resa delle risorse dedicate  Sono strumenti con un’architettura non semplice  Basano la concessione del credito sulla redditività dell’investimento  Tendono a non fare affidamento su garanzie reali (mutui chirografari)  Fanno forte affidamento sull’affidabilità (qualità, effettiva realizzazione, mantenimento in esercizio) dell’intervento  Rilasciano le risorse sulla base di regole di valutazione rigide e dettagliate (garantire qualità e rigorosità, bandi a sportello)  Prevedono procedure piuttosto articolate Necessitano di una maturazione sia dalla parte della domanda di credito sia dalla parte dell’offerta di supporto informativo e tecnico.
  • 3. Il caso studio «Fondo Kyoto» Le caratteristiche di funzionamento del Fondo Kyoto ne fanno uno strumento rappresentativo dei nuovi strumenti di agevolazione e finanziamento  Fondo rotativo con misure nazionali e regionali  Plafond limitati rispetto alla domanda potenziale  Interventi per l’efficienza energetica e l’utilizzo delle fonti rinnovabili  Mutui chirografari con durata a m/termine (1-5 anni)*  Tasso agevolato 0,5%  Diverse tipologie di soggetti potenziali beneficiari (cittadini, imprese, enti pubblici, persone giuridiche) e diverse possibili casistiche (condominio, comproprietà, ESCom …) *Solo per gli enti pubblici la durata massima è di 15 anni
  • 4. Utilità del caso «Fondo Kyoto» Perché abbiamo scelto le evidenze dalla gestione regionale del F/Kyoto per individuare i fabbisogni di formazione e informazione diffusi  Procedura estremamente articolata: 3 fasi istruttorie indipendenti in sequenza (IP, IT, IE)  Criteri di ammissibilità rigidi e dettagliati  Plafond limitati e presentazione delle domande a sportello  Numerosità dei soggetti coinvolti nel procedimento (richiedente, gestore web della domanda, banca, gestore territoriale, amministrazione competente, gestore dei plafond)  Gestione a livello sia nazionale che regionale  Gestione documentale centralizzata e informatizzazione del procedimento  Gestione della procedura e del fascicolo complesse  Assenza del filtro bancario originariamente previsto  Concomitanza con altre disposizioni incidenti sul procedimento già definito (semplificazione
  • 5. Risultati pre-istruttoria Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto presentate in Emilia-Romagna
  • 6. Domande non istruibili: motivazioni Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto presentate in Emilia-Romagna
  • 7. IP: percorso istruttorio Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 8. IP: motivazioni delle richieste di chiarimenti Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 9. IP: motivazioni degli esiti negativi Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 10. IT: percorso istruttorio Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 11. IT: motivazioni delle richieste di chiarimenti Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 12. IT: motivazioni degli esiti negativi Campione: totale domande di ammissione al finanziamento agevolato F/Kyoto in Emilia-Romagna istruite al 8/11/2012
  • 13. Migliorare la fruibilità degli strumenti di finanziamento Alcune idee che scaturiscono dall’analisi condotta su cosa i potenziali beneficiari dovrebbero essere in grado di fare per rivolgersi con più efficacia agli strumenti di finanziamento disponibili  Aumentare l’importanza della fase informativa e di coinvolgimento di soggetti/strutture sul territorio  Individuare strutture e operatori locali per erogare informazioni tecniche  Predisporre strumenti di consultazione e aggiornamento per gli operatori locali (e per gli stessi cittadini)  Valorizzare la funzione di filtro informativo  Valorizzare la funzione di gestore della domanda  Diminuire la capacità selettiva delle regole se non strettamente necessarie per l’affidabilità dei progetti
  • 14. Migliorare le capacità della domanda di finanziamento Alcune idee che scaturiscono dall’analisi condotta su quali possibilità di maturazione dal lato della domanda sarebbe necessario promuovere attraverso strumenti idonei  Maggiore capacità di valutare la fruibilità dello strumento rispetto alle proprie esigenze  Maggiore attenzione alla qualità della documentazione predisposta  Conoscenza dei criteri di affidabilità del progetto/intervento  Conoscenza di un glossario base e delle regole di validità dei documenti o certificati
  • 15. Strumenti a supporto: un esempio* Un esempio di percorso attivato dalla Regione Emilia-Romagna ed ERVET per migliorare la capacità sul territorio di erogare informazione tecnica (di tipo «basic») sul territorio ai cittadini  Coinvolgimento di soggetti esperti e competenti per capire i fabbisogni informativi di base (sportelli energia, agenzie locali per l’energia)  Sviluppo e mantenimento di strumenti di consultazione e supporto per gli operatori delle strutture locali (guida all’informazione tecnica, area dedicata sulla piattaforma Regione/Energia, strumenti web di consultazione e ricerca)  Aggiornamento dell’informazione relativa ad aspetti tecnologici, procedure autorizzative, incentivi e strumenti di agevolazione finanziaria, possibilità di aderire a iniziative locali  Disponibilità ad operatori e cittadini su http://energia.regione.emilia-romagna.it/  Collaborazione continuativa con le strutture regionali di riferimento (Sportello energia regionale, URP regionale e coordinamento URP locali)  Messa a disposizione degli strumenti e formazione agli operatori delle strutture locali (sportelli energia, URP, CEAS, altri) *Le attività sono state sviluppate nell’ambito dell’iniziativa LEEAN (Local Energy Efficiency Advice and Networks) finanziata dal progetto EnercitEE di cui è partner la Regione Emilia -Romagna