2. LO STAGE
Dal 10 marzo al 21 marzo 2014 abbiamo svolto
per la prima volta l’alternanza scuola-lavoro, il cui
principale scopo è quello di promuovere il
rapporto tra scuola e mondo lavorativo, nonché
verificare le conoscenze acquisite durante gli
anni scolastici.
Io l’ho svolto nella filiale di Cortenuova della BCC
di Calcio e Covo.
3. LA PREPARAZIONE
Prima di inoltrarci in questa nuova esperienza, i
docenti ci hanno fatto svolgere 40 ore sulla
sicurezza, in modo da essere preparati su come
comportarsi nel caso in cui fosse successo
qualcosa e per prevenire eventuali incidenti o
danni a causa della nostra ignoranza.
4. IL PRIMO GIORNO
Il primo giorno è stato forse il più difficile: mi è
sembrato strano andare in banca, a lavorare, e
non a scuola, ed ero un po’ preoccupata non
sapendo cosa dovessi fare o chi avrei incontrato.
La paura iniziale, però, si dissolse non appena gli
impiegati arrivarono, perché mi fecero sentire
subito a mio agio…
5. In azienda non ho avuto un vero e proprio tutor
aziendale; il luogo di lavoro non era molto grande
e aveva solo 3 impiegati:
Il direttore, Bezzi Ivano
Il vicedirettore, Gazzaniga Marco
L’impiegato allo sportello, De Paoli Sara
6. LE MIE MANSIONI
I compiti che mi sono stati affidati non erano
difficili né tantomeno richiedevano grande
responsabilità, ma ero convinta che meglio li
avessi svolti, più mi sarei sentita soddisfatta.
Non solo, alla conclusione di un qualsiasi mio
dovere anche i miei tutor erano soddisfatti, e
loro, come me, ne erano fieri.
7. Tra i miei compiti c’era:
Rispondere al telefono
Occuparmi della cassa continua (servizio
messo a disposizione dalla banca con il quale
si può depositare oltre gli orari di apertura della
stessa), cioè prelevare le cassette e compilare
il relativo registro, indicando data, ora, nome
del depositario, numero di conto corrente,
importo depositato, presenza di eventuali
assegni. Tale registro veniva poi autenticato
dall’impiegato allo sportello e dal direttore della
filiale.
8. Raccogliere e riporre nei bussolotti la moneta
che veniva depositata dai correntisti o che era
già presente in filiale
Archiviare i vari documenti (tra cui fatture,
bollette, lettere di apertura/chiusura di conto
corrente, addebiti R.I.D. - oggi S.E.P.A -,
fotocopie della carta d’identità, fideiussioni,
ecc.) nelle rispettive pratiche nominate a
ciascun correntista
Fotocopiare documenti
Chiusura buste cassa e posta
9. LAVORO AL COMPUTER
Ho iniziato a utilizzare il computer solo il terzo giorno:
essendo a contatto con dati sensibili e nonostante in
sede centrale fossero stati avvisati del mio arrivo,
nessuno si era preoccupato di creare un’utenza
temporanea che mi permettesse di entrare in Sicra,
un programma interno all’azienda dalla quale era
possibile eseguire qualsiasi tipo di operazione, dal
deposito all’acquisto di titoli in borsa.
10. Dopo essere arrivata l’autorizzazione, mi misero
al computer per:
Controllare il conto corrente, il suo saldo, di
coloro che telefonavano
Archiviare documenti relativi a conti correnti
cointestati o nella quale potevano operare
delegati o garanti, in quanto spesso le pratiche
riportavano solamente il nome dell’uomo
11. L’ARCHIVIO
La mansione più frequente era quella che
riguardava l’archivio. Approfittando della mia
presenza, infatti, mi fecero spostare pratiche dai
cassetti agli armadi, nominando ogni nuova
cartelletta con l’intestazione del conto corrente e
il suo numero.
12. Sigillai tutte le buste cassa (buste piene di
attestazioni di deposito/prelievo, chiusure
contabili, ecc.) relative a Dicembre 2012 -
Gennaio 2014 in scatoloni contenenti due
settimane di documenti, in quanto l’azienda
esterna che si occupa di conservarle in
magazzino per 10 anni sarebbe arrivata a giorni
a ritirarle.
13. Rimossi diversi scatoloni con le pratiche relative
a conti correnti estinti 10 anni prima (in quanto,
per legge, le banche sono obbligate a
conservare tutti i loro documenti per almeno 10
anni, onde evitare controversie in ambito
giuridico), controllando su computer l’effettiva
data di chiusura.
14. COLLEGAMENTI
Per quanto riguarda i collegamenti con gli
argomenti studiati a scuola ricordo:
Gli assegni (Economia Aziendale)
Chiusure contabili (Economia Aziendale)
Qualche nozione di Economia Politica
Qualche nozione di Diritto
15. L’ULTIMO GIORNO
All’inizio non pensavo che l’ultimo giorno fosse
stato così «triste»… Ormai mi ero già affezionata
a loro e devo dire che un po’ mi è dispiaciuto
lasciarli. Quella mattina mi offrirono la colazione
e mi fecero capire quanto fossi stata a loro utile:
gli avevo dato tante soddisfazioni e avrebbero
voluto avermi con loro per un tempo più lungo.
16. Per «ricompensarmi» del bel lavoro svolto,
l’ultimo giorno l’impiegata che fece fare un
prelievo da sola, ovviamente sotto la sua
supervisione, a favore del direttore della banca:
se avessi sbagliato avrei distrutto tutto quello che
avevo costruito in quelle due settimane!
17. CONCLUSIONE
Nonostante tutto, è stata un’ottima esperienza:
oltre a conoscere persone nuove, impari ad
ambientarti in un luogo che «non è il tuo», ad
adattarti ad ogni situazione e inizi a muoverti con
le tue gambe senza il sostegno di altri, se non di
te stesso. Essere parte integrante di un’azienda
mi ha aperto la mente e fatto vedere il mondo da
un’altra prospettiva.
18. Bisogna però dire che senza la scuola tutto ciò
sarebbe stato inutile, e per questo bisogna
ringraziare i docenti che si sono «sacrificati» per
noi dandoci le nozioni sulla sicurezza e la scuola
che ha attivato questa grande esperienza.
GRAZIE!