COOL EXPERIMENTS: Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
1. COOL EXPERIMENTS :-)
Un percorso CLIL in Inglese e Scienze in Exelearning
Antonella Elia
Istituto Tecnico Economico per le Relazioni Internazioni “Vittorio Emanuele II”
Napoli – Italia
aelia@unina.it
SHORT PAPER
Abstract
L’integrazione di CDD prodotti con Exelearning all’interno della piattaforma Moodle consente una più
efficace pratica didattica a docenti e studenti di lingue straniere. In un contesto nazionale e
internazionale in rapida trasformazione, per rendere competitiva le competenze dei ns. allievi a livello
globale serve programmare iniziative innovative che coinvolgano prima di tutto il mondo della scuola,
al fine di formare cittadini con le necessarie competenze linguistiche e tecniche e con conoscenze
adeguate ai nuovi contesti. Il progetto Cool Experiments :-) nasce proprio dalla consapevolezza che
non ci può essere vera innovazione senza padronanza delle competenze di base in lingua inglese. Si
intende presentare in questo articolo il suddetto percorso CLIL per le scienze sviluppato con il
software Exelearning.
Keywords - CLIL, lingua inglese, scienze, Exelearning
Fig. 1 Homepage di Cool Experiments :-)
1 Che cos’è il CLIL
Con l’acronimo CLIL (Content and Language Integrated Learning) si indica l’insegnamento di
discipline non linguistiche in lingua straniera. La rapida diffusione di questo approccio didattico nella
scuola italiana è basato su una pluralità di motivazioni, che hanno alla base gli obiettivi generali
individuati dalla Commissione Europea nel Libro bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e
apprendere: verso la società conoscitiva (1995), e cioè promuovere “la conoscenza effettiva di tre
lingue comunitarie” Tra le finalità prioritarie nell’insegnamento veicolare abbiamo l’acquisizione di
2. contenuti disciplinari e il miglioramento della competenza comunicativa nella L2, attraverso
l’utilizzazione della lingua straniera come strumento per apprendere e sviluppare le abilità cognitive
ad essa sottese. Per realizzare queste finalità l’insegnante CLIL non solo utilizza la L2 per veicolare i
contenuti della materia oggetto di studio, ma attua una serie di strategie che sono essenziali per
l’apprendimento integrato di “Content and Language”. Il CLIL, quindi, focalizzato sia sui contenuti
che sulla lingua, promuoverà il miglioramento linguistico sviluppando un apprendimento esperienziale
proattivo, basato sul “learning by doing” e non su una passiva osservazione o memorizzazione di
informazioni. Questo approccio si pone quindi come finalità prioritaria l’elaborazine degli input a livelli
più profondi, dando luogo ad un’effettiva acquisizione dei saperi che assieme all’autenticità del
contesto - uno dei principi base dell’insegnamento veicolare - aiuteranno il discente a comprendere
che la lingua è uno strumento di comunicazione, di acquisizione e trasmissione del sapere e non un’
entità teorica composta da astratte regole grammaticali e sintattiche. Il CLIL aumenta la motivazione
all’apprendimento; l’acquisita consapevolezza dell’utilità di conoscere una lingua straniera, unita al
piacere e alla disinvoltura di servirsene come reale strumento operativo, avrà un’influenza positiva
nell’allievo, nella fiducia ed autostima e nelle proprie possibilità e capacità espressive. L’utilizzazione
della lingua straniera per acquisire contenuti disciplinari migliorerà, quindi, non solo le Communicative
Skills ma anche il Cognitive Learning [1]; attraverso l’insegnamento veicolare i discenti acquisiranno
infatti la capacità di apprendere attraverso la L2 potenziando e nel contempo sviluppando anche le
abilità cognitive che sono sottese ai codici comunicativi della lingua madre e della lingua veicolare.
2 Il progetto Cool Experiments :-)
Il progetto Cool Experiments :-) è rivolto a studenti del biennio della scuola secondaria superiore, ha
struttura modulare ed è organizzato in 6 micro unità formative. Pubblicato nell’aula virtuale Moodle
dell’istituto Tecnico Economico Vittorio Emanuele II (http://itasvemanuele.edumoot.com), il progetto è
al momento tra i 150 finalisti delle 822 candidature arrivate per il Premio "A scuola di innovazione"
promosso da Innovascuola (http://www.innovascuola.gov.it) che ha come obiettivo la valorizzazione
del'utilizzo della didattica digitale nelle scuole italiane, incentivando la produzione di materiali
multimediali realizzati e distribuiti con licenza Creative Commons.
I CDD sono stati sviluppati con ExeLearning poiché è un ambiente autore open source, molto
semplice da utilizzare ed intuitivo che ha reso possibile la realizzazione di CDD da parte di insegnanti
di lingua inglese e scienze coinvolte nel progetto (prof. esse Carmen la Sala, Paola Pane e Ivana
Scotto di Santolo), che non avevano conoscenze pregresse specialistiche in HTML o XML. La faciltà
d’uso del programma è anche associata ad un’ampia scelta di “strutture di apprendimento” specifiche
(learning structures) adattabili alle specifiche esigenze formative. Grazie ai numerosi “iDevice” (singoli
progetti di utilizzo) di cui il software dispone, sono state disegnate esposizioni testuali, studio di casi e
test di vario tipo (vero-falso, a scelta multipla, cloze, ecc.). La flessibilità del programma ha reso
inoltre possibile incorporare presentazioni powerpoint in formato flash, pagine web esterne e video
pubblicati online. E’ i via di implementazione l’utilizzo di oggetti didattici interattivi creati con il software
Reader 2D, un’applicazione sviluppata per creare attività di lettura guidata delle immagini, ma che
permette anche di strutturare percorsi linguistici che hanno come input immagini significative e come
scopo la pratica della lingua straniera in contesti non prettamente linguistici.
Cool Experiments :-) è articolato in 6 esperimenti scientifici in lingua inglese: 1. How to suck an egg
into a bottle, 2. How to make things levitate 3. How to pierce a balloon without it popping 4. How to
make an ocean in a bottle 5. How to put out a candle without blowing it 6. How to clean a penny.
Gli obiettivi generali che il progetto ha inteso perseguire sono stati innanzitutto il miglioramento della
competenza nella L2 attraverso lo studio di contenuti disciplinari, lo stimolare una maggiore
consapevolezza scientifica attraverso l’apprendimento veicolare della L2, creando nel frattempo
occasioni di uso “reale” della lingua straniera per incentivare la motivazione e un approccio
multidisciplinare al sapere. Gli obiettivi specifici sono stati invece individuati nell’acquisizione di
conoscenze specifiche sui concetti base relativi alla pressione atmosferica, alla fisica dei fluidi, alle
forze, al magnetismo, ai legami e alle reazioni chimiche, mentre le competenze linguistiche si sono
focalizzate sullo sviluppo delle abilità ricettive.
Il percorso segue una sceneggiatura standard, cioè ogni unità di apprendimento è stata strutturata in
una serie di steps, la cui organizzazione generale è stata visualmente esplicitata in una mappa
concettuale inserita all’inizio del CDD. In particolare ogni unità segue questa struttura standard:
1. Pagina di Presentazione, 2. Mappa Concettuale, 3. Video 4. Cloze Activity 5. Reading, 6. Glossary
7. Attività di Comprensione Vero/Falso, 8. Further Readings 9. Webliography.
3. Partendo dalla presentazione video dei 6 esperimenti scientifici succitati (facilmente riproducibili dagli
alunni in laboratorio perché basati su materiali poveri e di facile reperibilità) si intende quindi
sviluppare la capacità di ascolto in L2, la verifica della comprensione attraverso esercizi interattivi
(vero-falso), la riflessione linguistica attraverso la presentazione di glossari specialistici, di un'area di
approfondimento dove sono proposte ulteriori readings sul fenomeno scientifico presentato nella
specifica unità di apprendimento, per concludere con una webliografia specialistica di riferimento per
ulteriori approfondimenti sull’argomento proposto.
I video degli esperimenti scientifici di laboratorio, adatti come contenuto a studenti con competenze
linguistiche limitate, sono stati utilizzati perché il contenuto visivo che si fonda su esperienze concrete
non è solo più facile da capire ma rende l’esperienza concreta e l’input linguistico maggiormente
comprensibile, grazie all’associazione del significato con l’esperienza. I video proposti sono stati
estrapolati da VideoJug (http://www.videojug.com) un ricchissimo repository che mette a disposizione
gratuitamente più di 1000 video originali in lingua inglese. I video, scaricabili anche come file mp3,
sono anche corredati dai videoscripts e ciò è di grande utilità per il docente CLIL poichè questa
opzione renderà possibile una didattizzazione del testo in tempi ragionevoli. I video sono stati
incorporati (embedded) nelle pagine dei CDD. Le attività di supporto alla comprensione inserite nelle
unità di apprendimento richiedono limitata rielaborazione da parte dello studente, sia dal punto di
vista formale, che concettuale, poiché il loro scopo non è quello di stimolare capacità cognitive elevate
ma semplicemente quello di semplificare l’accesso al testo e verificarne la comprensione generale.
L’uso dell’ attività cloze indirizza infatti l’alunno verso un ascolto attento e focalizza l’attenzione su
alcuni aspetti dell’esperimento e sugli elementi linguistici, il glossario facilita la comprensione ed
include lessico disciplinare e di trasferimento, mentre l’attvità true/false guida la comprensione e
pone l’accento su forme linguistiche che potrebbero causare fraintendimenti [2].
3 Conclusione
Lo sviluppo con Exelearning di CDD scientifici ha avuto come finalità prioritaria la creazione di un
ambiente di apprendimento digitale, interattivo e multimediale interessante e piacevole in lingua
inglese. L’analisi dei risultati di un primo sondaggio esplorativo sembrano promettenti poiché Cool
Experiments :-) sembra abbia stimolato la curiosità degli studenti, sviluppato un ascolto interessato,
spronato la fantasia interpretativa del discente, la comprensione del fenomeno e la contemporanea
acquisizione della terminologia scientifica. Inoltre, la fruizione dei CDD (sia guidata che autonoma in
laboratorio o a casa) ha generato nei discenti il desiderio di riprodurlo in laboratorio. Ha fatto quindi
da motore al potenziamento del lavoro di gruppo e ad un apprendimento collaborativo tra studenti ma
anche tra docenti di diverse discipline.
In conclusione, l’integrazione di Moodle e Exelearning (e non solo di language e content!) hanno
reso possibile lo sviluppo del progetto presentato e la realizzazione di uno scenario di apprendimento
che potrà solo potenziare e rinvigorire tecniche didattiche usurate dalla routine e dalla conseguente
demotivazione. In particolare, al biennio ha offerto un’eccellente occasione per motivare e divertire
studenti non sempre ben disposti allo studio delle lingue straniere e delle materie scientifiche. La
nostra missione come docenti è esplorare e creare contesti innovativi di apprendimento che aiutino a
sfruttare la propria innata curiosità per imparare a conoscere il mondo circostante"; come afferma
Marsh “Using Languages to Learn and Learning to use Languages” [3].
L’uso integrato di Exelearning e Moodle sembra abbia avviato questo processo di rinnovamento e
reso possibile un miglioramento delle conoscenze e competenze degli attori coinvolti nel processo
formativo grazie ad una ibridazione delle rispettive expertises (contenuto, lingua e ICT).
Riferimenti bibliografici
[1] Dalton-Puffer, C. (2007). Discourse in Content and Language Integrated Learning (CLIL).
Amsterdam: John Benjamins Publishing
[2] Mehisto, P., Marsh, D. & Frigols, M. (2008). Uncovering CLIL: Content and Language Integrated
Learning in Bilingual and Multingual Education. Oxford: Macmillan
[3] Marsh D., Langé G. (2000). Using Languages to Learn and Learning to Use Languages, University
of Jyväskylä.