Progetto Green Rose - Sostenibilità e sviluppo competitivo
1. Progetto di azioni positive, ai sensi dell'art.2 della legge 10 aprile 1991,n.125 e
dell’art.7,D.lgs.23maggio 2000, n.196.
Anno 2010
PROGETTO
GREEN ROSE
SOSTENIBILITÀ E SVILUPPO COMPETITIVO
II WORKSHOP
GREEN MARKETING
16 novembre 2012
3. CONFINDUSTRIA VENETO
CONFINDUSTRIA VENETO is the leading organization
coordinating Confindustria’s (Italian Manufacturers’
Association) offices in the seven provinces of the Veneto
region.
It groups together more than 12,000 enterprises with over
350,000 employees in total.
Vicenza
It relies on valuable “resources” of Confindustria Veneto Verona Belluno
SIAV S.p.A, Nordestimpresa, Fondazione Nordest and
Campiello Foundation.
Its current activities are focused on several outstanding Venezia Padova
issues related to the development of industrial districts or
clusters (manufacturing and innovative or high
technologies) and to the quality and size growth of small
enterprises and microenterprises, in order to favour a Treviso Rovigo
suitable organizational development.
Over the past two years, activities have been focused,
among other things, on “new internationalisation
processes”, particularly concerning medium enterprises of
the manufacturing sector, towards BRIC countries and
multi-location strategies and INNOVATION
5. INNOVAZIONE NON SOLO TECNOLOGIA
L’innovazione non concerne solo i fattori «Hard»: tecnologia, prodotto,
mercato, processi…
ma anche gli elementi «intangibili»
Perciò è necessario – oltre ad una politica di supporto agli investimenti in
R&S sostenere «i fattori abilitanti l’innovazione»
L’INNOVAZIONE può derivare anche da un nuovo rapporto nella
composizione e nelle relazioni delle diverse identità (giovani-anziani,
etnie, uomini-donne…) espresse dalle persone che “danno forma”
all’organizzazione?
Quale impatto sull’innovazione potrebbe avere un
riequilibrio di genere dentro alle organizzazioni?
8. ALCUNIALCUNI DATI - ALCUNE EVIDENZE
DATI - ALCUNE EVIDENZE
WORLD ECONOMIC FORUM 2005
L’Italia si collocava al 45 posto (su 58 Paesi monitorati) in fatto di parità fra i sessi in azienda.
1. Posto è della Svezia
58. e ultimo posto è l’Egitto
su indicatori quali:
- la partecipazione economica e tasso di occupazione - l’Italia è posizionata 51/58
- la qualità del lavoro - 49/58
- la partecipazione agli organismi politici - 48/58
- il tasso di istruzione - 41/58
- la salute ed il benessere - 11/58
Messaggio: “I Paesi che non capitalizzano in pieno il potenziale di metà della propria
popolazione, utilizzano male le proprie risorse umane e minano la loro capacità competitiva”.
9. COMMENTO DI MARIA C. BOMBELLI
LABORATORIO ARMONIA - SDA BOCCONI
“… sono dati certi ed attendibili…eppure in qualche modo sconcertanti!
Sapevamo che la situazione italiana era difficile, ma non sospettavamo che fosse tanto
allarmante. Ora non si può più parlare di “percezione” di disparità”: ma di una situazione
assolutamente sbilanciata…. Non è grave solo per l’esclusione delle donne dai posti di potere
ma è strettamente connessa a una ormai cronica mancanza di innovazione.
L’assenza di donne nel top-management è nello stesso tempo causa ed effetto di questa
incapacità a rinnovarsi. Ormai non è più una questione legata ai diritti delle donne: le
battaglie femministe le abbiamo già fatte (e, a quanto pare, le abbiamo già anche perse). Qui
il problema riguarda l’economia e la cultura e dunque il futuro di tutto il Paese.”
Intervista a Grazia, 14 giugno 2005
10. PERCHE’.....ANCORA?
ALCUNI DATI – ALCUNE EVIDENZE
L’indice globale per il 2011, calcolato per 135 Paesi vede al primo posto l’Islanda, seguita
dalla Norvegia, Finlandia, e Svezia … Buona parte dei “nostri pari” europei è fra la decime e
la ventesima posizione. … Dopo di noi ci sono solo pochi paesi dell’est, Malta e la Turchia.
l’Italia è al 74 posto subito dopo il Vietnam e subito prima della Tanzania.
A livello di sub-indici l’Italia è
al 90° posto come Partecipazione all’economia e opportunità
al 48° posto come Livelli di istruzione
all’75° posto come Salute e sopravvivenza
al 55° posto come Potere politico
Nei recenti dati 2012 il posizionamento è «peggiorato» passando all’’80 sempre
su 135 paesi (effettivi 132 in quanto Angola, Tunisia e Zimbabwe non sono stati
in grado di fornire i dati)
M.Draghi: «incentivare la presenza femminile nel mondo del lavoro è una delle chiavi della ripresa
economica[…] al momento una gran parte della popolazione mondiale è lasciata ai margini dell’attività
economica per nessun’altra ragione se non per il fatto che siano donne […]» le donne impegnate in
attività imprenditoriali «sono limitate nei loro percorsi di crescita professionale»