Workshop: "LA COMPETITIVITÀ DEI PORTI: LA GESTIONE DEI SEDIMENTI" - 8 Marzo 2012, Venezia Terminal Passegeri.
Intervento di Luciano Guerrieri
Vicepresidente di Assoporti
Il Politecnico di Milano e le iniziative per la sostenibilità: dal progetto C...
Dragaggi e competitività
1. LA COMPETITIVITÀ DEI PORTI:
LA GESTIONE DEI SEDIMENTI
Nuovo Decreto Liberalizzazioni:
Novità e Prospettive
8 MARZO 2012
VENEZIA
Dragaggi e competitività
Dott. Luciano Guerrieri
Vicepresidente di Assoporti
2. Circa il 60% delle importazioni (tonnellate di merci) e oltre il 40% delle esportazioni (tonnellate
di merci) italiane utilizzano, quale modo di trasporto, la navigazione marittima e transitano
attraverso i nostri porti.
Importazioni dell'Italia per modo di trasporto
Istat gennaio-novembre 2011
mil. di tonn. 200
150
100
50
0
Mare Strada Treno Altri
Esportazioni dell'Italia per modo di trasporto
Istat gennaio-novembre 2011
60
mil. di tonn.
40
20
0
Mare Strada Treno Altri
e ……
3. ….. nel complesso:
Commercio estero dell’Italia per modalità di trasporto
Istat gennaio-novembre 2011
2,4%
9,8%
Mare
15,7%
Strada
54,2%
Ferrovia
Aereo+altri
A quanto sopra vanno aggiunte le merci che
transitano negli scali portuali riguardanti i flussi di
cabotaggio marittimo nazionale.
4. Nell’insieme le attività di logistica portuale e i servizi
ausiliari ai trasporti marittimi, componenti il “cluster
marittimo” italiano, in base ad una ricerca del 2011 (su
dati 2009) condotta da Federazione del Mare e Censis:
generano un contributo annuo al Prodotto Interno
Lordo di 6.718 milioni di Euro;
occupano oltre 64.000 unità di lavoro.
5. per ogni Euro di domanda aggiuntiva del comparto si
attivano 2,748 Euro nel complesso dell’economia
Italiana;
ogni unità di lavoro aggiuntiva comporta la creazione
di ulteriori 2,009 unità di lavoro nell’insieme del
Paese.
6. LA COMPETITIVITÀ DEI PORTI:
CONCORRENZA/MERCATO
COMPETITIVITÀ: il suo significato definisce la capacità di vendita che ha un prodotto /servizio
rispetto ad altri simili presenti nel mercato o più in generale la possibilità di
sostenere la concorrenza
DEI SOGGETTI CHE OPERANO NEI SERVIZI PORTUALI: possesso di capacità e
disponibilità di risorse finanziarie, tecniche ed organizzative adeguate per
sostenere un ruolo attivo nel mercato in cui operano o per essere in grado di
svolgere azioni al fine di entrare in nuovi mercati
COMPETITIVITÀ
(CNEL 2006) DEL PORTO NEL SUO COMPLESSO: può significare la capacità di
supportare i propri utenti a sostenere efficacemente la concorrenza nei
rispettivi mercati attraverso quell’insieme di attività che non possono far capo
alla responsabilità dei singoli operatori (es. mantenimento e sviluppo delle
infrastrutture, qualità servizi, efficace e trasparente sistema di
regolamentazioni, proiezione del porto sul mercato)
LA POLITICA INDUSTRIALE dei singoli porti, nella quale si può ritenere di racchiudere l’insieme delle politiche
di sviluppo dei porti stessi, tende a creare condizioni di competitività migliori per il porto nel suo complesso e
dunque per le imprese operanti in porto.
Alcuni studi hanno rilevato (Musso e Ghiara -2007) come certe problematiche si inseriscono nella più generale
competizione tra sistemi economici territoriali per l’attrazione di traffici ed attività economiche.
7. INDAGINE DELLA BANCA D’ ITALIA SUI FATTORI DI
COMPETITIVITÀ E DI SVILUPPO DEL SISTEMA PORTUALE
ITALIANO (2009)
DRAGAGGI come fattore competitivo del D.L. 1/2012 “Diposizioni
urgenti per la concorrenza, lo
sviluppo delle infrastrutture e la competitività” Art. 48 “Norme in materia di dragaggi”
8. COMPOSIZIONE DELLA FLOTTA CONTAINER PER DIMENSIONE DI
APPARTENENZA
DRAGAGGI come fattore competitivo del D.L. 1/2012 “Diposizioni
urgenti per la concorrenza, lo
sviluppo delle infrastrutture e la competitività” Art. 48 “Norme in materia di dragaggi”
12. I DRAGAGGI E LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE
CONNESSE
LE RISORSE (LA CARENZA DEI FINANZIAMENTI)
LA (IN) CERTEZZA DELLE PROCEDURE (E QUINDI DEI TEMPI DI REALIZZAZIONE)
LE IMPLICAZIONI AMBIENTALI (PORTI NON SIN E LE SPECIFICITÀ DEI SIN)
DARE UNITARIETÀ E CERTEZZA
ALLA NORMATIVA IN MATERIA
DI DRAGAGGI
13. ART. 48 D.L. 1/2012 LEGGE DI CONVERSIONE
UNA OCCASIONE PERSA ?........NON DEL TUTTO COLTA?.....
ALCUNE ANNOTAZIONI
C.2 lett. a): riferimento all’ analogia delle caratteristiche dei materiali dragati al “fondo naturale riferito al
sito di prelievo”……
C.2 lett. b): una previsione qualificante la possibilità di impiego a terra, ma il rinvio al decreto di
cui al comma 6 lascia grandi margini di incertezza.
C.2 lett. c): requisiti generalità vasca rinvio al decreto di cui al comma 6 (peggiorando la
versione del Decreto Legge).
C.2 lett. d): Positiva la previsione della restituzione agli usi legittimi delle aree caratterizzate nella
fattispecie prevista .
C.5 analisi secondo il D.M. 7/11/2008
applicazione delle previsioni della vigente normativa ambientale nell’eventualità di una diversa
destinazione e gestione a terra dei materiali derivanti dalle attività di dragaggio.
C.6: entro 45 giorni Nuovo Decreto MATTM per definire le modalità e le norme tecniche per i dragaggi dei
materiali, anche al fine dell’eventuale loro reimpiego, di aree portuali….
C.8: Porti NON SIN. Positiva l’autorizzazione regionale per l’immersione in mare distinguendola dai SIN, ma la
complessiva regolamentazione rimane carente specie in materia di analisi.