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LIPIDOMICA E
    DISLIPIDEMIE:
Approccio ed integrazione
      nutrizionale

   Dott.ssa Stefania Pispisa
    Biologa – Nutrizionista
          TARANTO
I lipidi sono derivati esterei o ammidici
   I lipidi sono derivati esterei o ammidici
     degli acidi grassi (acidi carbossilici
      degli acidi grassi (acidi carbossilici
saturi o insaturi, a 14-24 atomi di carbonio)
saturi o insaturi, a 14-24 atomi di carbonio)
Nei lipidi gli acidi grassi
       sono legati:
       al glicerolo
   (con legame estereo)

     o alla sfingosina
  (con legame ammidico)
lipidi neutri                                             lipidi polari

         gliceridi          steroli
                                                    fosfolipidi                                   glicolipidi

monogliceridi
 digliceridi
 trigliceridi glicerofosfolipidi                                                  sfingolipidi


             acido grasso                acido grasso




                                                                                          sfingosina
                                                           sfingosina
 glicerolo




                             glicerolo




             acido grasso                acido grasso                   acido                          acido
                                                                        grasso                         grasso
             acido grasso                fosfato   base                 fosfato    base                zucchero



Legame estereo                                            Legame ammidico
CH2OH
GLICERIDI
                   H C
                  HO   CH2OH
                    glicerolo




Legame estereo




     CH2OCOR         CH2OCOR           CH2OCOR

 H C               H C               H C
HO   CH2OH        HO   CH2 OCOR   RCOO CH2 OCOR
  monogliceride     digliceride       trigliceride
CH2OH        O
                                                            ceramide
                           H      C   NH   C
                           H      C   OH
                                  C                          Legame
    CH2OH              H              H                     ammidico
                              C
 H C NH2
 H C OH
    C H
 H C                                               Acido
                 sfingosina                        grasso
   (CH2)12

    CH3

C18-sfingosina
I FOSFOLIPIDI:
                      caratteristiche fisiche
                                             Porzione idrofoba
            acido grasso                 liposolubile: affinità per   Grazie aa questa
                                                                       Grazie        questa
                                             l’ambiente lipidico
glicerolo




                                                                      loro caratteristica
                                                                       loro caratteristica
            acido grasso
                                                                      di
                                                                       di avere
                                                                              avere una una
                                                                      porzione idrofila ee
                                                                       porzione idrofila
            fosfato    base
                                                                      una idrofoba, ii
                                                                       una idrofoba,
                                   Porzione idrofila                  fosfolipidi
                                                                       fosfolipidi
                              idrosolubile: affinità per              tendono
                                                                       tendono
                                 l’ambiente acquoso                   naturalmente
                                                                       naturalmente       aa
                                                                      disporsi con le
                                                                       disporsi con le
                                                                      teste
                                                                       teste       idrofile
                                                                                    idrofile
                                                                      rivolte
                                                                       rivolte       verso
                                                                                      verso
                                                                      l’acqua ee le code
                                                                       l’acqua     le code
                                                                      idrofobe
                                                                       idrofobe rivolte
                                                                                     rivolte
                                                                      una contro l’altra
                                                                       una contro l’altra
O
         C O
               CH2

         C O C
            H CH2
         O
               O     H NH2
             HO P O C C COOH
                O    H H




 porzione       testa
idrofobica     polare
fosfatidilcolina
             monomera

                              fase acquosa
35-50 nm




                                      catene idrofobiche




                              teste polari
I LIPIDI DI MEMBRANA

                       I LIPIDI
                   determinano le
                    caratteristiche
                      strutturali
                    (permeabilità,
                        fluidità,
                   resistenza allo
                       stress) e
                     regolano le
                    funzioni della
                      membrana
                    (passaggio di
                      sostanze,
                   comunicazione
                   intercellulare..)
Le
membrane
cellulari sono
in uno stato
fisico che
dipende
dall’assetto
liquido-
cristallino del
   bilayer
fosfolipidico
                  cellula eucariotica
Steroidi

 Si tratta di una famiglia di composti organici
  Si tratta di una famiglia di composti organici
 molto importanti che hanno una struttura comune
  molto importanti che hanno una struttura comune
 basata su più anelli fusi tra loro
  basata su più anelli fusi tra loro

                                               Di questa famiglia fanno parte
                                                Di questa famiglia fanno parte
                                               una serie di molecole che hanno
                                                una serie di molecole che hanno
                                               funzione di messaggeri chimici,
                                                funzione di messaggeri chimici,
                                               gli ormoni steroidei
                                                gli ormoni steroidei
   Il colesterolo èèuna molecola
    Il colesterolo una molecola
   liposolubile, importantissimo
    liposolubile, importantissimo               Sono O. steroidei per esempio
                                                 Sono O. steroidei per esempio
   componente delle membrane
    componente delle membrane                   gli ormoni sessuali come il
                                                 gli ormoni sessuali come il
   cellulari.
    cellulari.                                  testosterone ooil progesterone
                                                 testosterone il progesterone
colesterolo
colesterolo
                                  H3C                    CH3
                                 12 CH3
                                                       CH3
                        11        13        17    16
           1    CH3
       2                     9         14        15
               10                 8
       3
                                 7
  HO       4
                    5
                             6
COLESTEROLO

Il colesterolo è una molecola liposolubile che svolge 3
    importanti funzioni:
1) è un componente necessario della MP
2) È un precursore degli acidi biliari (componenti della
    bile) necessari per la digestione dei grassi
3) È un precursore egli ormoni steroidei: aldosterone
    e cortisolo (ghiandole surrenali), estrogeni e
    progesterone (ovaie), testosterone (testicoli).
Trigliceridi
 La funzione primaria dei trigliceridi
  La funzione primaria dei trigliceridi         II legami all’interno di queste
                                                     legami all’interno di queste
 (grassi ee olii) èè quella di fornire
  (grassi    olii)    quella di fornire         molecole infatti contengono un alto
                                                 molecole infatti contengono un alto
 energia per iiprocessi metabolici.
  energia per processi metabolici.              livello di energia
                                                 livello di energia


                                                      1 gr di grassi  ~ 9 cal
                                                      1 gr di zuccheri  ~ 4 cal
 IItrigliceridi possono essere facilmente
    trigliceridi possono essere facilmente            1 gr di proteine  ~ 4 cal
 accumulati come riserva energetica
  accumulati come riserva energetica
 in tessuti specializzati
  in tessuti specializzati
                                                               Oltre
                                                                Oltre     aa   fornire
                                                                                fornire
                                                               direttamente energia,
                                                                direttamente energia,
                                                               il tessuto adiposo può
                                                                il tessuto adiposo può
                                                               serve aacoibentare
                                                                serve coibentare
Gli olii nei
 Gli olii nei              II grassi
                                 grassi nel
                                          nel
semi
 semi delle
         delle             tessuto adiposo
                            tessuto adiposo
piante
 piante                    degli animali
                            degli animali
                                                                               Lipidi
Struttura chimica dei Trigliceridi                                                 Glicerolo

  In ciascuna molecola di trigliceride, tre molecole
   In ciascuna molecola di trigliceride, tre molecole




                                                                    Acido grasso



                                                                                      Acido grasso



                                                                                                     Acido grasso
  di acidi grassi sono legate ad una molecola di
   di acidi grassi sono legate ad una molecola di
  Glicerolo
   Glicerolo

  Il Glicerolo è una          Gli acidi grassi sono costituiti da
  piccola molecola a tre      lunghe molecole (fino a 20 e più
  atomi di carbonio           atomi di carbonio)




Nel trigliceride ilil legame si
 Nel trigliceride      legame si
forma tra ilil gruppo COOH
 forma tra       gruppo COOH
(carbossilico) dell’acido grasso
 (carbossilico) dell’acido grasso
eeililgruppo OH del glicerolo. E
       gruppo OH del glicerolo. E
prende ilil nome di legame di
 prende      nome di legame di
estere
 estere




È da notare che sia il glicerolo che gli acidi grassi sono solubili in
 È da notare che sia il glicerolo che gli acidi grassi sono solubili in
acqua. Tuttavia dopo la reazione di condensazione la molecola diventa
 acqua. Tuttavia dopo la reazione di condensazione la molecola diventa
apolare
ACIDI GRASSI
Sono i componenti comuni di tutti i lipidi. Sono costituiti da un gruppo
carbossile preceduto da una catena di atomi di carbonio lineare legata ad atomi
di idrogeno.

  Alcuni acidi grassi NON
   Alcuni acidi grassi NON
  posseggono più doppi legami
   posseggono più doppi legami
  nella loro catena. In questo
   nella loro catena. In questo
  caso si definiscono saturi.
   caso si definiscono saturi.

  Alcuni
   Alcuni     acidi
               acidi    grassi
                         grassi
  posseggono più di un
   posseggono più di un
  doppio legame nella loro
   doppio legame nella loro
  catena. In questo caso si
   catena. In questo caso si
  definiscono poliinsaturi.
   definiscono poliinsaturi.
  Quando il doppio legame èè
   Quando il doppio legame
  unico,
   unico, si si definiscono
                   definiscono
  monoinsaturi.
   monoinsaturi.
Acidi grassi
               saturi e insaturi
Gli acidi grassi saturi hanno una configurazione spaziale lineare che
gli consente di disporsi in modo ordinato: questa disposizione
facilita le interazioni molecolari (ponti idrogeno) e di conseguenza
hanno un punto di fusione elevato


                         Gli acidi grassi mono e polinsaturi hanno
                         invece molecole “piegate”: non riuscendo a
                         disporsi in modo ordinato, i legami tra le
                         molecole sono inferiori e quindi la
                         temperatura di fusione è più bassa.


                       Maggiore è il numero di doppi legami, minore è la
                       temperatura di fusione.
Acidi grassi

                   Acidi grassi saturi = alta temperatura di fusione
PROPRIETA’       Acidi grassi insaturi = bassa temperatura di fusione
 FISICHE               Acidi grassi saturi = solidi a temp. amb.
                     Acidi grassi insaturi = liquidi a temp. Amb.

PROPRIETA’
                      Acidi grassi saturi = chimicamente stabili
 CHIMICHE
                    Acidi grassi insaturi = chimicamente instabili



                 Acidi grassi saturi = si depositano sulla parete delle
PROPRIETA’                  arterie e alzano il colesterolo
BIOLOGICHE           Acidi grassi insaturi = fluidificano il sangue e
                               abbassano il colesterolo
punti di fusione
acido stearico (18:0)           69.7°C



acido oleico (18:1)              16°C



acido linoleico (18:2)           -5°C
Acidi grassi saturi
                   O
CH3(CH2)nC
                  OH
ac. miristico     (n=12)
ac. palmitico     (n=14)
ac. stearico      (n=16)
ac. arachico      (n=18)
ac. beenico       (n=20)
ac. lignocerico   (n=22)
HO   1                        16
     C
O
     acido palmitico (16:0)
     acido palmitico (16:0)
acido stearico (18:0)
         acido stearico (18:0)
HO   1                           18
     C
O
H          H           Gli acidi grassi mono e
                  ω -9              10 9               polinsaturi hanno tutti
                           12                  7       configurazione CIS
                     14                                5
                                 11        8
             16                                                3
                          13                       6
    18                          acido oleico
                    15                                     4
         17
                                                                       COOH
                                                                   2
carbonio ω

acido oleico 18:1 (ω -9)
    ACIDO
 MONOINSATUR
      O




              Gli acidi grassi insaturi naturali
  hanno configurazione cis del doppio legame
H           H
                       H        10 9                                Se in un acido grasso
                                                                    Se in un acido grasso
                                                               sono presenti più doppi legami,
                                                                sono presenti più doppi legami,
                      12                   7                   questi non sono mai coniugati,
                                                                questi non sono mai coniugati,
           H    13
                                                   5
                                                                  ma sono sempre separati
                                                                   ma sono sempre separati
                                       8                         da un gruppo metilenico CH22
                                                                 da un gruppo metilenico CH
                           11
      15                                                   3
                                               6
                  14
 17                                                    4              COOH
      16                                                       2

               ω -6
18
                                           acido linoleico 18:2 (ω-
                                           6)
                                       ACIDO POLIINSATURO (BIINSATURO)
H           H
                     H        10 9
                    12                      7
           H   13
                                                    5
     H                   11          8
                                                6           3
     15
    16         14        acido linolenico               4           COOH
H                                                               2
          17
                          acido α-linolenico 18:3 (ω-
             3
    18
           ω-

                                         3)
                         ACIDO POLIINSATURO (TRIINSATURO)
ω-6             acido arachidonico
                                                    20:4 (ω-6)
                 H       H H     H H
        H                                 H

    H                H H H H H H
              H
             H
H
            H
H           H
             H
                 H
                         HH H H
    H                                 O
                                  C
        H
                     H    H H     OH
                                              ACIDO POLIINSATURO
acido docosaesaenoico
      22:6 (ω-3)                                                  ω-3
                               H         H    H
                       H
                                                          H
                 H
                                                              H H
             H                 H     H H
                           H
                      H                           H
                      H                               H       H
         H
                     H
         H           H
                      HH
                               HH        O
             H                       C
                 H                       OH
                           H    HH
Sintesi degli Acidi grassi


L’organismo umano riesce a sintetizzare ex-novo:




                                                          ACIDI GRASSI
    ACIDI GRASSI SATURI
                                                         MONOINSATURI



L’uomo non riesce a sintetizzare gli Acidi grassi polinsaturi a partire dai monoinsaturi
Sintesi degli Acidi grassi polinsaturi

 L’organismo umano sintetizza tutti gli acidi grassi POLINSATURI a
 partire da 2 precursori, anch’essi POLINSATURI:



    ACIDO α-LINOLENICO (C18:3 ; ω3)                             ACIDI
                                                                GRASSI
                                                                ESSENZIA
      ACIDO LINOLEICO (C18:2 ; ω6)                              LI


Da questi grassi, comunemente indicati come ESSENZIALI o EFA (Essential
Fatty Acid) in quanto non possono essere sintetizzati ex-novo ma devono
essere introdotti con l’alimentazione, l’organismo umano, tramite ELONGASI
che allungano la catena carboniosa e DESATURASI che aumentano il numero
di doppi legami, ottiene gli acidi grassi della famiglia omega 3 e della
famiglia omega 6.
SINTESI DEGLI ACIDI GRASSI
  SATURI E MONOINSATURI

               Palmitico
  desaturasi    (16:0)
                     elongasi
Palmitoleico
   (16:1)    Stearico
                                elongasi
              (18:0)
                                   Acidi grassi
                                  saturi a lunga
               Oleico
                                     catena
                (18:1)
Acidi grassi ω-6

   Alimenti     Linoleico (LA)
               (18:2)               ω−6 = EFA

                        desaturas
                        i


              γ− linolenico (GLA)
               (18:3)
  PG1 buoni             elongasi
                                         PG2 cattivi

Acido δ−γ linoleico (DGLA)desaturasArachidonico (AA)
        (20:3)            i             (20:4)
ACIDI GRASSI
                ω−3

Alimenti       α− linolenico (LNA)          ω−3 = EFA
                      (18:3)
                      Delta-6-desaturasi

                                                     PG3
           Acidi eicopentaenoico (EPA)
                                                    buoni
                      (20:5)
                       Delta-5-desaturasi


Acido docosapentaenoico (DHA)
             (22:5)
Acidi grassi polinsaturi

C18:3; ω3 Alfalinolenico      (ALA o LNA)
                                            EF
                                            A
C18:2; ω6 Linoleico           (LA)

C20:5; ω3 Eicosapentaenoico   (EPA)

C18:3; ω6 Gammalinolenico     (GLA)

C22:6; ω3 Docosaenoico        (DHA)

C20:4; ω6 Arachidonico        (AA)
Funzioni degli acidi grassi essenziali

Gli Acidi grassi essenziali (EFA = w3 e w6) sono importanti per:
•I processi coinvolti nella crescita
•I processi di formazione della membrana cellulare
•I processi di sintesi dell’emoglobina
•Le funzioni inerenti la riproduzione
•La produzione di energia
•Il mantenimento dell’elasticità della pelle
•L’elasticità dei vasi sanguigni
•Vitalizzare le cellule del SNC
•La rigenerazione delle cellule epatiche
•La riduzione del colesterolo in eccesso
•La sintesi degli eicosanoidi
Gli eicosanoidi

Gli EICOSANOIDI sono sostanze che regolano i sistemi ormonali.
Derivano dagli acidi grassi essenziali.
Gli eicosanoidi più studiati sono le PROSTAGLANDINE, ve ne sono più di
30 tipi, suddivisi in 3 famiglie: le PG1 e le PG2 derivano dagli w6 (acido
linoleico); la famiglia PG3 deriva dagli w3 (acido alfalinolenico).
Funzioni delle PG1 e delle PG3

•Abbassano la pressione sanguigna favorendo la rimozione del sodio e
combattendo la ritenzione idrica
•Prevengono l’aggregazione piastrinica, prevenendo la formazione di
trombi e infarti
•Inibiscono la risposta infiammatoria
•Migliorano il funzionamento dell’insulina mantenendo la glicemia
costante
•Regolano il metabolismo del calcio
•Migliorano il funzionamento del sistema nervoso
•Migliorano il funzionamento del sistema immunitario.
•Abbassano il colesterolo LDL
•Aumentano il colesterolo HDL
LIPIDOMICA: il trasporto dei lipidi



            LIPIDI



    LIPIDI          LIPIDI
   ESOGENI        ENDOGENI
Trasporto dei lipidi nel sangue

Recettori Lipopr.                                                             Ac. Gr

Chilomicroni=B-48
Chilomicroni
residui=B-48, E
VLDL=B-100,C,E
IDL=B-100, E
LDL=B-100                Ac. Gr




C = colesterolo
LPL= lipoproteinlipasi
NEFA= acidi grassi liberi (non esterificati)
LCAT= lecitin-colesterolo-acil-transferasi (colesterolo -> colesterolo esterificato)
Digestione ed assorbimento dei lipidi




                   I-FABP
Trasporto dei lipidi esogeni
     (intestino-capillari sanguigni-fegato)
I Chilomicroni, formatisi nell’intestino, passano nei capillari sanguigni e, da qui, nel muscolo e nel
tessuto adiposo.
Già sulle pareti dei capillari, un enzima, la LIPOPROTEIN-LIPASI (LLP) idrolizza i chilomicroni,
scomponendo i TG in Ac.Gr che entrano nelle cellule dove vengono utilizzati come grassi di deposito o
per fornire E. Scaricando da essi i TG, si formano i CHILOMICRONI RESIDUI ricchi di solo
colesterolo (colesterolo proveniente dal pasto).
I CHILOMICRONI RESIDUI arrivano al fegato.
Qui uno speciale recettore riconosce i CHILOMICRONI RESIDUI che verranno scomposti, rilasciando
il colesterolo: parte del colesterolo viene utilizzato dalle cellule epatiche per la sintesi delle membrane,
un’altra parte si deposita nel fegato sotto forma di esteri del colesterolo (col + ac.grasso),un’altra
parte viene escreto sotto forma di acidi biliari,un’altra parte serve a sintetizzare VLDL.



                  B-48                                          B-48
                                    LLP
                                                                        E


    CHILOMICRON                             CHILOMICRONI RESIDUI
Rilascio del colesterolo ai tessuti da parte delle LDL


                    recettori B-100




1) Colesterolo
   esterificato viene
   idrolizzato(LIPAS
   ILISOSOMIALE)
2) Colesterolo libero
   serve per la
   biosintesi delle
   membrane; o
   viene
   riesterificato e
   conservato nella
   cellula (LCAT)
Le Lipoproteine

Le lipoproteine sono formate da componenti idrofile e
idrofobe.
I componenti idrofobi sono protetti da un involucro
esterno idrofilo.
L’apoproteina è all’esterno; all’interno troviamo:
colesterolo, esteri del colesterolo, trigliceridi e
fosfolipidi.
Le molecole di colesterolo si inseriscono in maniera
casuale fra le molecole fosfolipidiche, mentri gli esteri
del colesterolo e i trigliceridi sono localizzati al centro
della particella.
Struttura delle lipoproteine : LDL
LIPOPROTEINE
LIPOPROTEINE
Trasporto lipidi endogeni nel sangue

    Le VLDL prodotte dal fegato passano nel torrente circolatorio
    fino ai capillari sanguigni sulla cui superficie ci sono le lipasi che
    le trasformano prima in IDL e poi in LDL, particelle
    lipoproteiche con elevata quantità di colesterolo.

                         B-100
                                                    B-100                        B-100

                                   E
C                                                              E
              VLDL                                                          VLDL
                                               VLDL
                                                IDL                          LDL
                                  - TG



La maggior parte delle LDL porta il colesterolo ai tessuti, un’altra parte va al fegato
Lipoproteine HDL
• Le HDL sono le lipoproteine “spazzine”: quando le cellule
immagazzinano troppo colesterolo o si rinnovano o muoiono,
rilasciano col libero nel sangue che si lega alle HDL.
•Nel sangue, l’ enzima LCAT converte il col libero in col
esterificato che può essere incorporato nelle HDL.
• Le HDL sono quindi responsabili del trasporto inverso del
colesterolo: dai tessuti al fegato, o direttamente
(colesterolo libero) o indirettamente (colesterolo
esterificato).
Regolazione del contenuto di colesterolo cellulare


Dopo l’interazione recettore cellulare – apoproteina
(Apo-B, e Apo-E), l’LDL entra nella cellula e viene
degradata nei suoi componenti.
Il colesterolo libero che entra nella cellula è
responsabile della sua auto-regolazione:
•Elevati livelli di col libero nella cellula sopprimono la
trascrizione dell’enzima HMG CoA (enzima responsabile
della sintesi ex-novo del colesterolo), per cui la sintesi
viene bloccata.
• Inoltre non vengono sintetizzati nuovi recettori per le
LDL (down-regulation), per cui l’assunzione di
colesterolo dal plasma è bloccata.
IPERCOLESTEROLEMIA e
                 ATEROSCLEROSI

   Nell’ipercolesterolemia familiare si riscontrano elevate concentrazioni di
   colesterolo LDL nel plasma.
   Colesterolo che si deposita nelle arterie causando aterosclerosi.
   La causa è l’assenza o deficienza dei recettori LDL, di conseguenza è
   impedito l’ingresso del colesterolo nelle cellule e nel fegato, così che
   l’LDL rimane in circolo a concentrazioni molto elevate.

MUTAZIONI GENETICHE RESPONSABILI DELL’IPERCOLESTEROLEMIA


  1) Non viene sintetizzato il recettore
  2) Il recettore viene sintetizzato ma non raggiunge la membrana
  3) Il recettore raggiunge la membrana ma non riesce a legare l’LDL
  4) Il recettore viene sintetizzato, raggiunge la membrana, si lega all’LDL
     ma non formano “coated pits”
Indicatori plasmatici


• Colesterolo totale     v.n. < 200 mg/dl

• Colesterolo HDL      v.n. 46 – 65 mg/dl

• Colesterolo LDL       v.n. < 130 mg/dl
• Trigliceridi         v.n. 50 – 170 mg/dl
Approccio nutrizionale alle dislipidemie


A meno che non si tratti di patologie di tipo ereditario (per es.
ipercolesterolemia di tipo III), l’ipercolesterolemia risponde bene
alle misure dietetiche che devono essere seguite per almeno tre
mesi prima di passare a un trattamento farmacologico.
La terapia nutrizionale si basa sulla scelta e combinazione di
particolari alimenti “anti-colesterolo”.
Una scelta oculata di PROTEINE, GLUCIDI, LIPIDI, FIBRE e
MICRONUTRIENTI porta, nella maggior parte de casi, ad una
riduzione significativa del colesterolo totale e del colesterolo LDL.
PROTEINE
  Inizialmente si pensava che fossero efficaci solo le proteine
  vegetali, poi si è visto che è importante anche la loro
  composizione in AA.
  Il tasso di Arginina, Metionina e Cistina sembra svolgere un
  ruolo fondamentale.

                     Alimenti consigliati
                              Nel 1999 la FDA ha permesso ai
•Soia                         produttori di soia di inserire
•Legumi (piselli e fave)      sull’etichetta della soia una “health
                              claim” (rivendicazione di prodotto sano)
•Yogurt                       in cui si specifica: “Le diete povere di
                              grassi saturi e colesterolo che includono
                              25 grammi di proteine della soia possono
                              ridurre il rischio delle malattie
                              cardiovascolari”
GLUCIDI

  Per la scelta dei glucidi è importante considerare
  l’indice glicemico degli alimenti (da preferire
  alimenti con basso IG: da 10 a 50)

                                INDICE GLICEMICO:
Frutta                    Misura il potere glicemizzante di un
                       alimento, cioè la sua capacità di liberare
Verdura                una certa quantità di glucosio durante la
                                       digestione.

Ortaggi               L’IG sarà dunque tanto più elevato quanto
                      maggiore sarà l’altezza del picco glicemico
                         indotta dall’alimento testato (si pone
                               indice del glucosio = 100)
LIPIDI
 Per prevenire e combattere le patologie cardiovascolari, non occorre
 eliminare il colesterolo dalla dieta, in quanto il colesterolo alimentare
 influenza molto poco quello plasmatico. E’ fondamentale, invece, scegliere
 gli alimenti contenenti acidi grassi opportuni perché gli acidi grassi
 alimentari influenzano notevolmente il colesterolo plasmatico

                           Ricordiamo che:
•Gli ACIDI GRASSI SATURI alzano il colesterolo totale e il colesterolo
LDL; abbassano il colesterolo HDL
•Gli ACIDI GRASSI MONOINSATURI abbassano il colesterolo totale e il
colesterolo LDL.
•Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI vegetali OMEGA-6 abbassano il
colesterolo totale, il colesterolo LDL, ma anche il colesterolo HDL
•Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI vegetali OMEGA-3 abbassano il
colesterolo totale, il colesterolo LDL e lasciano inalterato il colesterolo
HDL, a volte aumentandolo leggermente
•Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI animali influenzano poco il
LIPIDI
Diminuire alimenti con acidi grassi saturi: salumi, carni grasse,
burro, panna, margarina, latte intero.
Le uova e i formaggi, benchè ricchi di acidi grassi saturi, non
comportano rischi cardiovascolari.                     UOVA
                                                        Il tuorlo è molto ricco di
                                                      colesterolo (220 mg/uovo)
          FORMAGGI FERMENTATI
                                                     ma l’influenza del colesterolo
  Durante la digestione, gli acidi grassi saturi       alimentare sul colesterolo
 vengono assorbiti in misura maggiore se sono        plasmatico è minore rispetto
situati in posizione 2 della molecola di glicerolo   a quella degli acidi grassi (il
            anziché in posizione 1 o 3.                    tasso di colesterolo
                                                        plasmatico=25-30% col
Gli acidi grassi dei formaggi fermentati sono in
                                                        alimentare; 70-75% col
 posizione 1 o 3 sulla molecola di glicerolo, per
                                                        sintetizzato nel fegato).
            cui sono poco assimilabili.
                                                         Inoltre l’uovo contiene:
                                                        lecitina, Vit.E, carotene
LIPIDI
Privilegiare gli alimenti ricchi di ACIDI GRASSI
MONOINSATURI: olio extravergine d’oliva, gallina, anatra,
oca, tacchino, cacao amaro
                                       Consumare alimenti ricchi di
                                       ACIDI GRASSI
         CACAO AMARO                   POLIINSATURI OMEGA-3:

 Il cioccolato amaro con più del     Pesce grasso (salmone,
      70% di cacao contiene          sgombri, acciughe…), olio di
   soprattutto Acido Stearico        pesce, olio algale
 (saturo) il quale, però, dopo la   Consumare moderatamente
digestione si trasforma in Acido    alimenti ricchi di ACIDI
      Oleico (monoinsaturo)         GRASSI POLIINSATURI
                                    OMEGA-6:
                                    Olio di girasole, olio di mais,
                                    olio di soia, noci, legumi, semi
                                    di lino
FIBRE: SOLUBILI E INSOLUBILI

Le fibre regolano l’assorbimento dei lipidi e dei
glucidi nel tubo digerente.
Le fibre insolubili favoriscono solo un leggero
calo del colesterolo.                                    FRUTTA
                                                          LEGUMI
Le fibre solubili, invece, sono molto importanti:   (lenticchie, fagioli,
1) Accentuano l’eliminazione dei sali biliari               ceci)
fabbricati a partire dal colesterolo                      ALGHE
2) Aumentano l’eliminazione degli steroli           CRUSCA D’AVENA
(colesterolo) con le feci
                                                          GLI
3) In seguito alla fermentazione intestinale
                                                    INDISPENSABILI:
portano alla formazione di Acidi Grassi volatili
che, assorbiti, diminuiscono la sintesi endogena         AGLIO,
del colesterolo                                      PEPERONCINO,
                                                       BASILICO
BEVANDE

      VINO ROSSO
                                     THE’
(2 – 3 bicchieri al giorno)
                               Il thè abbassa il
                               colesterolo LDL.
          CAFFE’                  Ha anche un
                               effetto benefico
Il caffè alza il colesterolo    sul colesterolo
solo se bollito. Preparato e   HDL, che però si
 consumato appena pronto          manifesta a
    non ha alcun effetto         partire da 10
          negativo             tazze al giorno…
MICRONUTRIENTI

Il CROMO abbassa il colesterolo LDL:
Molluschi, birra, buccia delle mele, noci…


                                    NOTA
                             Gli ANTIOSSIDANTI
                       (polifenoli, vitamine C, A ed E,
                         betacarotene…) proteggono i
                          depositi di colesterolo LDL
                      dall’ossidazione senza influenzare
                             il tasso di colesterolo
Relazioni ipotizzate tra acidi grassi
    dietetici e colesterolo LDL

 •Acidi grassi a catena medio-corta e il 18:0 non influenzano i
 livelli ematici di colesterolo LDL
 • Acidi grassi saturi (12:0, 14:0 e 16:0) fanno diminuire
 l’attività del recettore per le LDL ed aumentano la
 concentrazione ematica di colesterolo LDL
 • 18:1 cis fa aumentare l’attività del recettore e riduce la
 produzione di colesterolo (in forma trans, no)
 • Acidi grassi insaturi aumentano l’escrezione biliare del
 colesterolo, influenzano l’attività HMG-CoA reduttasica,
 aumentano l’attività del recettore per le LDL. Ma un eccesso
 di PUFA può tuttavia favorire l’ossidazione delle LDL ed
 aumentare il rischio aterosclerotico.
Funzioni degli acidi grassi essenziali

Gli Acidi grassi essenziali (EFA = w3 e w6) sono importanti per:
•I processi coinvolti nella crescita
•I processi di formazione della membrana cellulare
•I processi di sintesi dell’emoglobina
•Le funzioni inerenti la riproduzione
•La produzione di energia
•Il mantenimento dell’elasticità della pelle
•L’elasticità dei vasi sanguigni
•Vitalizzare le cellule del SNC
•La rigenerazione delle cellule epatiche
•La riduzione dei lipidi circolanti in eccesso
•La sintesi degli eicosanoidi
Integrazione con ω 3
Il rapporto omega-6 (LA) / omega-3 (LNA) dovrebbe essere = 4:1
In Europa è = 15:1  eccesso di produzione di eicosanoidi infiammatori 
patologie cardiovascolari, tumorali, osteoarticolari e neurovegetative.
Il tratto digestivo ha poco Delta-6-desaturasi: solo il 5% del LNA ingerito
è trasformato in EPA e DHA.
L’EPA è meno efficace del DHA e ha uno spettro di azione più limitato
Funzioni EPA e DHA

FUNZIONE                    EPA                           DHA

 Prevenzione        Sì: debole attività pro-           Sì: diminuzione
   patologie        aggregante e riduzione         trigliceridi, previene la
cardiovascolari     dei trigliceridi circolanti    placca aterosclerotica
    Diabete         Sì: aumenta il grado di       Sì: modifica la sensibilità
                      insaturazione delle              all’insulina delle
                          membrane                   membrane cellulari
Crescita fetale e      No: è sconsigliato              Sì: è consigliato
   neonatale               l’eccesso

  Svilupo della     No: assente nelle cellule        Sì: modula l’attività di
retina e del SNC           nervose                  membrana rendendola
                                                      più fluida; facilita il
                                                  ricambio di rodopsina nei
                                                          bastoncelli
Integrazione con DHA algale

Il DHA algale è da preferire al DHA di pesce.
1) La fonte originaria di EPA e DHA del pesce è rappresentata
dalle alghe verdi-azzurre, solo se i pesci si nutrono di esse,
possono fornire DHA.
L’80% del pesce consumato è, ora, di allevamento e si nutre di
tutto fuorchè di alghe.
2) Problemi ecologici
3) Problemi di rigurgito in seguito all’ingestione di olio di pesce
4) L’olio di pesce necessita di numerose manipolazioni
5) L’olio algale ha una titolazione notevolmente superiore
Integrazione con poliglucosamina
Meccanismi d’azione della poliglucosammina

   1) Lipoassorbimento
   2) Aumento della massa fecale
   3) Riduzione del peso corporeo

Lipoassorbimento: la pga è in grado di intrappolare, attraverso le
cariche + dei suoi gruppi aminici, sia gli acidi grassi liberi che legati
ai Sali biliari, impedendo che entrambi siano assorbiti a livello
intestinale per passare nel circolo sanguigno. I lipidi legati alla pga
vengono eliminati con le feci (1 g di pga lega 25 g di lipidi)
Aumento della massa fecale: la pga è una fibra indigeribile, lega
acqua e aumenta di volume (blando lassativo)
Riduzione del peso corporeo: la ridotta disponibilità di grassi
alimentari secondaria al lipoassorbimento costringe l’organismo a
mobilitare i grassi di riserva (riduzione della massa grassa)
Integrazione probiotica:
  Lactobacillus acidophilus e bifidobacter bifidum


In caso di dislipidemia è di estrema utilità una supplememtazione probiotica
con ceppi opportunamente scelti.
Numerosissimi studi hanno dimostrato una evidente attività
ipocolesterolemizzante da parte dei due ceppi batterici: LACTOBACILLUS
ACIDOPHILUS DDS1, e BIFIDOBACTER BIFIDUS.
La riduzione del colesterolo ematico si attua grazie alla loro capacità di
scomporre gli acidi biliari nei loro costituenti, preparandoli, così, alla
riutilizzazione metabolica da parte dell’organismo o alla eliminazione fecale.
Evidenze sperimentali dell’attività anti-colesterolo del
L.ACIDOPHILUS DDS1 e del BIFIDOBACTER BIFIDUM



• Animali “germ free” hanno una bile che non viene riciclata.
• Se agli stessi animali “germ free” vengono somministrati
Lactobacilli e Bifidobatteri, la bile torna ad avere un
comportamento normale: una parte viene riciclata dal fegato ed
un’altra eliminata con le feci.
•Nel 1985 il Dott. Gilliand dimostrò che quando si faceva crescere
l’Acidophilus in presenza di colesterolo, dopo un po’ di tempo si
riscontrava la presenza di colesterolo all’interno del batterio stesso:
l’Acidophilus “mangia” il colesterolo forse per produrre energia.
Riepilogando…

In caso di dislipidemia:
1) Terapia nutrizionale anti-dislipidemia con gli alimenti
   opportunamente scelti e combinati fra loro.
2) Eventuale integrazione con DHA algale (quando i trigliceridi sono
   alti)
3) Eventuale integrazione con la fibra poliglucosammina (quando il
   colesterolo LDL è alto)
4) Eventuale supplementazione probiotica con i ceppi L. Acidophilus
   DDS1 e Bifidobacreium Bifidum.
5) Consigliare sempre di fare attività fisica leggera ma costante
“Le nostre vite non sono
nelle mani degli dei, ma
   in quelle dei nostri
        cuochi!”
     LIN YUTANG
“L’importanza di vivere”
Vi ringrazio per la
  vostra cortese
    attenzione!

            Dott.ssa
         Stefania Pispisa

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Lipidomica e dislipidemie

  • 1. LIPIDOMICA E DISLIPIDEMIE: Approccio ed integrazione nutrizionale Dott.ssa Stefania Pispisa Biologa – Nutrizionista TARANTO
  • 2.
  • 3. I lipidi sono derivati esterei o ammidici I lipidi sono derivati esterei o ammidici degli acidi grassi (acidi carbossilici degli acidi grassi (acidi carbossilici saturi o insaturi, a 14-24 atomi di carbonio) saturi o insaturi, a 14-24 atomi di carbonio)
  • 4. Nei lipidi gli acidi grassi sono legati: al glicerolo (con legame estereo) o alla sfingosina (con legame ammidico)
  • 5. lipidi neutri lipidi polari gliceridi steroli fosfolipidi glicolipidi monogliceridi digliceridi trigliceridi glicerofosfolipidi sfingolipidi acido grasso acido grasso sfingosina sfingosina glicerolo glicerolo acido grasso acido grasso acido acido grasso grasso acido grasso fosfato base fosfato base zucchero Legame estereo Legame ammidico
  • 6. CH2OH GLICERIDI H C HO CH2OH glicerolo Legame estereo CH2OCOR CH2OCOR CH2OCOR H C H C H C HO CH2OH HO CH2 OCOR RCOO CH2 OCOR monogliceride digliceride trigliceride
  • 7. CH2OH O ceramide H C NH C H C OH C Legame CH2OH H H ammidico C H C NH2 H C OH C H H C Acido sfingosina grasso (CH2)12 CH3 C18-sfingosina
  • 8. I FOSFOLIPIDI: caratteristiche fisiche Porzione idrofoba acido grasso liposolubile: affinità per Grazie aa questa Grazie questa l’ambiente lipidico glicerolo loro caratteristica loro caratteristica acido grasso di di avere avere una una porzione idrofila ee porzione idrofila fosfato base una idrofoba, ii una idrofoba, Porzione idrofila fosfolipidi fosfolipidi idrosolubile: affinità per tendono tendono l’ambiente acquoso naturalmente naturalmente aa disporsi con le disporsi con le teste teste idrofile idrofile rivolte rivolte verso verso l’acqua ee le code l’acqua le code idrofobe idrofobe rivolte rivolte una contro l’altra una contro l’altra
  • 9. O C O CH2 C O C H CH2 O O H NH2 HO P O C C COOH O H H porzione testa idrofobica polare
  • 10. fosfatidilcolina monomera fase acquosa 35-50 nm catene idrofobiche teste polari
  • 11.
  • 12.
  • 13. I LIPIDI DI MEMBRANA I LIPIDI determinano le caratteristiche strutturali (permeabilità, fluidità, resistenza allo stress) e regolano le funzioni della membrana (passaggio di sostanze, comunicazione intercellulare..)
  • 14.
  • 15. Le membrane cellulari sono in uno stato fisico che dipende dall’assetto liquido- cristallino del bilayer fosfolipidico cellula eucariotica
  • 16. Steroidi Si tratta di una famiglia di composti organici Si tratta di una famiglia di composti organici molto importanti che hanno una struttura comune molto importanti che hanno una struttura comune basata su più anelli fusi tra loro basata su più anelli fusi tra loro Di questa famiglia fanno parte Di questa famiglia fanno parte una serie di molecole che hanno una serie di molecole che hanno funzione di messaggeri chimici, funzione di messaggeri chimici, gli ormoni steroidei gli ormoni steroidei Il colesterolo èèuna molecola Il colesterolo una molecola liposolubile, importantissimo liposolubile, importantissimo Sono O. steroidei per esempio Sono O. steroidei per esempio componente delle membrane componente delle membrane gli ormoni sessuali come il gli ormoni sessuali come il cellulari. cellulari. testosterone ooil progesterone testosterone il progesterone
  • 17. colesterolo colesterolo H3C CH3 12 CH3 CH3 11 13 17 16 1 CH3 2 9 14 15 10 8 3 7 HO 4 5 6
  • 18. COLESTEROLO Il colesterolo è una molecola liposolubile che svolge 3 importanti funzioni: 1) è un componente necessario della MP 2) È un precursore degli acidi biliari (componenti della bile) necessari per la digestione dei grassi 3) È un precursore egli ormoni steroidei: aldosterone e cortisolo (ghiandole surrenali), estrogeni e progesterone (ovaie), testosterone (testicoli).
  • 19. Trigliceridi La funzione primaria dei trigliceridi La funzione primaria dei trigliceridi II legami all’interno di queste legami all’interno di queste (grassi ee olii) èè quella di fornire (grassi olii) quella di fornire molecole infatti contengono un alto molecole infatti contengono un alto energia per iiprocessi metabolici. energia per processi metabolici. livello di energia livello di energia 1 gr di grassi  ~ 9 cal 1 gr di zuccheri  ~ 4 cal IItrigliceridi possono essere facilmente trigliceridi possono essere facilmente 1 gr di proteine  ~ 4 cal accumulati come riserva energetica accumulati come riserva energetica in tessuti specializzati in tessuti specializzati Oltre Oltre aa fornire fornire direttamente energia, direttamente energia, il tessuto adiposo può il tessuto adiposo può serve aacoibentare serve coibentare Gli olii nei Gli olii nei II grassi grassi nel nel semi semi delle delle tessuto adiposo tessuto adiposo piante piante degli animali degli animali Lipidi
  • 20. Struttura chimica dei Trigliceridi Glicerolo In ciascuna molecola di trigliceride, tre molecole In ciascuna molecola di trigliceride, tre molecole Acido grasso Acido grasso Acido grasso di acidi grassi sono legate ad una molecola di di acidi grassi sono legate ad una molecola di Glicerolo Glicerolo Il Glicerolo è una Gli acidi grassi sono costituiti da piccola molecola a tre lunghe molecole (fino a 20 e più atomi di carbonio atomi di carbonio) Nel trigliceride ilil legame si Nel trigliceride legame si forma tra ilil gruppo COOH forma tra gruppo COOH (carbossilico) dell’acido grasso (carbossilico) dell’acido grasso eeililgruppo OH del glicerolo. E gruppo OH del glicerolo. E prende ilil nome di legame di prende nome di legame di estere estere È da notare che sia il glicerolo che gli acidi grassi sono solubili in È da notare che sia il glicerolo che gli acidi grassi sono solubili in acqua. Tuttavia dopo la reazione di condensazione la molecola diventa acqua. Tuttavia dopo la reazione di condensazione la molecola diventa apolare
  • 21. ACIDI GRASSI Sono i componenti comuni di tutti i lipidi. Sono costituiti da un gruppo carbossile preceduto da una catena di atomi di carbonio lineare legata ad atomi di idrogeno. Alcuni acidi grassi NON Alcuni acidi grassi NON posseggono più doppi legami posseggono più doppi legami nella loro catena. In questo nella loro catena. In questo caso si definiscono saturi. caso si definiscono saturi. Alcuni Alcuni acidi acidi grassi grassi posseggono più di un posseggono più di un doppio legame nella loro doppio legame nella loro catena. In questo caso si catena. In questo caso si definiscono poliinsaturi. definiscono poliinsaturi. Quando il doppio legame èè Quando il doppio legame unico, unico, si si definiscono definiscono monoinsaturi. monoinsaturi.
  • 22. Acidi grassi saturi e insaturi Gli acidi grassi saturi hanno una configurazione spaziale lineare che gli consente di disporsi in modo ordinato: questa disposizione facilita le interazioni molecolari (ponti idrogeno) e di conseguenza hanno un punto di fusione elevato Gli acidi grassi mono e polinsaturi hanno invece molecole “piegate”: non riuscendo a disporsi in modo ordinato, i legami tra le molecole sono inferiori e quindi la temperatura di fusione è più bassa. Maggiore è il numero di doppi legami, minore è la temperatura di fusione.
  • 23. Acidi grassi Acidi grassi saturi = alta temperatura di fusione PROPRIETA’ Acidi grassi insaturi = bassa temperatura di fusione FISICHE Acidi grassi saturi = solidi a temp. amb. Acidi grassi insaturi = liquidi a temp. Amb. PROPRIETA’ Acidi grassi saturi = chimicamente stabili CHIMICHE Acidi grassi insaturi = chimicamente instabili Acidi grassi saturi = si depositano sulla parete delle PROPRIETA’ arterie e alzano il colesterolo BIOLOGICHE Acidi grassi insaturi = fluidificano il sangue e abbassano il colesterolo
  • 24. punti di fusione acido stearico (18:0) 69.7°C acido oleico (18:1) 16°C acido linoleico (18:2) -5°C
  • 25. Acidi grassi saturi O CH3(CH2)nC OH ac. miristico (n=12) ac. palmitico (n=14) ac. stearico (n=16) ac. arachico (n=18) ac. beenico (n=20) ac. lignocerico (n=22)
  • 26. HO 1 16 C O acido palmitico (16:0) acido palmitico (16:0)
  • 27. acido stearico (18:0) acido stearico (18:0) HO 1 18 C O
  • 28. H H Gli acidi grassi mono e ω -9 10 9 polinsaturi hanno tutti 12 7 configurazione CIS 14 5 11 8 16 3 13 6 18 acido oleico 15 4 17 COOH 2 carbonio ω acido oleico 18:1 (ω -9) ACIDO MONOINSATUR O Gli acidi grassi insaturi naturali hanno configurazione cis del doppio legame
  • 29. H H H 10 9 Se in un acido grasso Se in un acido grasso sono presenti più doppi legami, sono presenti più doppi legami, 12 7 questi non sono mai coniugati, questi non sono mai coniugati, H 13 5 ma sono sempre separati ma sono sempre separati 8 da un gruppo metilenico CH22 da un gruppo metilenico CH 11 15 3 6 14 17 4 COOH 16 2 ω -6 18 acido linoleico 18:2 (ω- 6) ACIDO POLIINSATURO (BIINSATURO)
  • 30. H H H 10 9 12 7 H 13 5 H 11 8 6 3 15 16 14 acido linolenico 4 COOH H 2 17 acido α-linolenico 18:3 (ω- 3 18 ω- 3) ACIDO POLIINSATURO (TRIINSATURO)
  • 31. ω-6 acido arachidonico 20:4 (ω-6) H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H HH H H H O C H H H H OH ACIDO POLIINSATURO
  • 32. acido docosaesaenoico 22:6 (ω-3) ω-3 H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H HH HH O H C H OH H HH
  • 33. Sintesi degli Acidi grassi L’organismo umano riesce a sintetizzare ex-novo: ACIDI GRASSI ACIDI GRASSI SATURI MONOINSATURI L’uomo non riesce a sintetizzare gli Acidi grassi polinsaturi a partire dai monoinsaturi
  • 34. Sintesi degli Acidi grassi polinsaturi L’organismo umano sintetizza tutti gli acidi grassi POLINSATURI a partire da 2 precursori, anch’essi POLINSATURI: ACIDO α-LINOLENICO (C18:3 ; ω3) ACIDI GRASSI ESSENZIA ACIDO LINOLEICO (C18:2 ; ω6) LI Da questi grassi, comunemente indicati come ESSENZIALI o EFA (Essential Fatty Acid) in quanto non possono essere sintetizzati ex-novo ma devono essere introdotti con l’alimentazione, l’organismo umano, tramite ELONGASI che allungano la catena carboniosa e DESATURASI che aumentano il numero di doppi legami, ottiene gli acidi grassi della famiglia omega 3 e della famiglia omega 6.
  • 35. SINTESI DEGLI ACIDI GRASSI SATURI E MONOINSATURI Palmitico desaturasi (16:0) elongasi Palmitoleico (16:1) Stearico elongasi (18:0) Acidi grassi saturi a lunga Oleico catena (18:1)
  • 36. Acidi grassi ω-6 Alimenti Linoleico (LA) (18:2) ω−6 = EFA desaturas i γ− linolenico (GLA) (18:3) PG1 buoni elongasi PG2 cattivi Acido δ−γ linoleico (DGLA)desaturasArachidonico (AA) (20:3) i (20:4)
  • 37. ACIDI GRASSI ω−3 Alimenti α− linolenico (LNA) ω−3 = EFA (18:3) Delta-6-desaturasi PG3 Acidi eicopentaenoico (EPA) buoni (20:5) Delta-5-desaturasi Acido docosapentaenoico (DHA) (22:5)
  • 38. Acidi grassi polinsaturi C18:3; ω3 Alfalinolenico (ALA o LNA) EF A C18:2; ω6 Linoleico (LA) C20:5; ω3 Eicosapentaenoico (EPA) C18:3; ω6 Gammalinolenico (GLA) C22:6; ω3 Docosaenoico (DHA) C20:4; ω6 Arachidonico (AA)
  • 39. Funzioni degli acidi grassi essenziali Gli Acidi grassi essenziali (EFA = w3 e w6) sono importanti per: •I processi coinvolti nella crescita •I processi di formazione della membrana cellulare •I processi di sintesi dell’emoglobina •Le funzioni inerenti la riproduzione •La produzione di energia •Il mantenimento dell’elasticità della pelle •L’elasticità dei vasi sanguigni •Vitalizzare le cellule del SNC •La rigenerazione delle cellule epatiche •La riduzione del colesterolo in eccesso •La sintesi degli eicosanoidi
  • 40. Gli eicosanoidi Gli EICOSANOIDI sono sostanze che regolano i sistemi ormonali. Derivano dagli acidi grassi essenziali. Gli eicosanoidi più studiati sono le PROSTAGLANDINE, ve ne sono più di 30 tipi, suddivisi in 3 famiglie: le PG1 e le PG2 derivano dagli w6 (acido linoleico); la famiglia PG3 deriva dagli w3 (acido alfalinolenico).
  • 41. Funzioni delle PG1 e delle PG3 •Abbassano la pressione sanguigna favorendo la rimozione del sodio e combattendo la ritenzione idrica •Prevengono l’aggregazione piastrinica, prevenendo la formazione di trombi e infarti •Inibiscono la risposta infiammatoria •Migliorano il funzionamento dell’insulina mantenendo la glicemia costante •Regolano il metabolismo del calcio •Migliorano il funzionamento del sistema nervoso •Migliorano il funzionamento del sistema immunitario. •Abbassano il colesterolo LDL •Aumentano il colesterolo HDL
  • 42. LIPIDOMICA: il trasporto dei lipidi LIPIDI LIPIDI LIPIDI ESOGENI ENDOGENI
  • 43. Trasporto dei lipidi nel sangue Recettori Lipopr. Ac. Gr Chilomicroni=B-48 Chilomicroni residui=B-48, E VLDL=B-100,C,E IDL=B-100, E LDL=B-100 Ac. Gr C = colesterolo LPL= lipoproteinlipasi NEFA= acidi grassi liberi (non esterificati) LCAT= lecitin-colesterolo-acil-transferasi (colesterolo -> colesterolo esterificato)
  • 44. Digestione ed assorbimento dei lipidi I-FABP
  • 45. Trasporto dei lipidi esogeni (intestino-capillari sanguigni-fegato) I Chilomicroni, formatisi nell’intestino, passano nei capillari sanguigni e, da qui, nel muscolo e nel tessuto adiposo. Già sulle pareti dei capillari, un enzima, la LIPOPROTEIN-LIPASI (LLP) idrolizza i chilomicroni, scomponendo i TG in Ac.Gr che entrano nelle cellule dove vengono utilizzati come grassi di deposito o per fornire E. Scaricando da essi i TG, si formano i CHILOMICRONI RESIDUI ricchi di solo colesterolo (colesterolo proveniente dal pasto). I CHILOMICRONI RESIDUI arrivano al fegato. Qui uno speciale recettore riconosce i CHILOMICRONI RESIDUI che verranno scomposti, rilasciando il colesterolo: parte del colesterolo viene utilizzato dalle cellule epatiche per la sintesi delle membrane, un’altra parte si deposita nel fegato sotto forma di esteri del colesterolo (col + ac.grasso),un’altra parte viene escreto sotto forma di acidi biliari,un’altra parte serve a sintetizzare VLDL. B-48 B-48 LLP E CHILOMICRON CHILOMICRONI RESIDUI
  • 46. Rilascio del colesterolo ai tessuti da parte delle LDL recettori B-100 1) Colesterolo esterificato viene idrolizzato(LIPAS ILISOSOMIALE) 2) Colesterolo libero serve per la biosintesi delle membrane; o viene riesterificato e conservato nella cellula (LCAT)
  • 47. Le Lipoproteine Le lipoproteine sono formate da componenti idrofile e idrofobe. I componenti idrofobi sono protetti da un involucro esterno idrofilo. L’apoproteina è all’esterno; all’interno troviamo: colesterolo, esteri del colesterolo, trigliceridi e fosfolipidi. Le molecole di colesterolo si inseriscono in maniera casuale fra le molecole fosfolipidiche, mentri gli esteri del colesterolo e i trigliceridi sono localizzati al centro della particella.
  • 51. Trasporto lipidi endogeni nel sangue Le VLDL prodotte dal fegato passano nel torrente circolatorio fino ai capillari sanguigni sulla cui superficie ci sono le lipasi che le trasformano prima in IDL e poi in LDL, particelle lipoproteiche con elevata quantità di colesterolo. B-100 B-100 B-100 E C E VLDL VLDL VLDL IDL LDL - TG La maggior parte delle LDL porta il colesterolo ai tessuti, un’altra parte va al fegato
  • 52. Lipoproteine HDL • Le HDL sono le lipoproteine “spazzine”: quando le cellule immagazzinano troppo colesterolo o si rinnovano o muoiono, rilasciano col libero nel sangue che si lega alle HDL. •Nel sangue, l’ enzima LCAT converte il col libero in col esterificato che può essere incorporato nelle HDL. • Le HDL sono quindi responsabili del trasporto inverso del colesterolo: dai tessuti al fegato, o direttamente (colesterolo libero) o indirettamente (colesterolo esterificato).
  • 53. Regolazione del contenuto di colesterolo cellulare Dopo l’interazione recettore cellulare – apoproteina (Apo-B, e Apo-E), l’LDL entra nella cellula e viene degradata nei suoi componenti. Il colesterolo libero che entra nella cellula è responsabile della sua auto-regolazione: •Elevati livelli di col libero nella cellula sopprimono la trascrizione dell’enzima HMG CoA (enzima responsabile della sintesi ex-novo del colesterolo), per cui la sintesi viene bloccata. • Inoltre non vengono sintetizzati nuovi recettori per le LDL (down-regulation), per cui l’assunzione di colesterolo dal plasma è bloccata.
  • 54. IPERCOLESTEROLEMIA e ATEROSCLEROSI Nell’ipercolesterolemia familiare si riscontrano elevate concentrazioni di colesterolo LDL nel plasma. Colesterolo che si deposita nelle arterie causando aterosclerosi. La causa è l’assenza o deficienza dei recettori LDL, di conseguenza è impedito l’ingresso del colesterolo nelle cellule e nel fegato, così che l’LDL rimane in circolo a concentrazioni molto elevate. MUTAZIONI GENETICHE RESPONSABILI DELL’IPERCOLESTEROLEMIA 1) Non viene sintetizzato il recettore 2) Il recettore viene sintetizzato ma non raggiunge la membrana 3) Il recettore raggiunge la membrana ma non riesce a legare l’LDL 4) Il recettore viene sintetizzato, raggiunge la membrana, si lega all’LDL ma non formano “coated pits”
  • 55. Indicatori plasmatici • Colesterolo totale v.n. < 200 mg/dl • Colesterolo HDL v.n. 46 – 65 mg/dl • Colesterolo LDL v.n. < 130 mg/dl • Trigliceridi v.n. 50 – 170 mg/dl
  • 56. Approccio nutrizionale alle dislipidemie A meno che non si tratti di patologie di tipo ereditario (per es. ipercolesterolemia di tipo III), l’ipercolesterolemia risponde bene alle misure dietetiche che devono essere seguite per almeno tre mesi prima di passare a un trattamento farmacologico. La terapia nutrizionale si basa sulla scelta e combinazione di particolari alimenti “anti-colesterolo”. Una scelta oculata di PROTEINE, GLUCIDI, LIPIDI, FIBRE e MICRONUTRIENTI porta, nella maggior parte de casi, ad una riduzione significativa del colesterolo totale e del colesterolo LDL.
  • 57. PROTEINE Inizialmente si pensava che fossero efficaci solo le proteine vegetali, poi si è visto che è importante anche la loro composizione in AA. Il tasso di Arginina, Metionina e Cistina sembra svolgere un ruolo fondamentale. Alimenti consigliati Nel 1999 la FDA ha permesso ai •Soia produttori di soia di inserire •Legumi (piselli e fave) sull’etichetta della soia una “health claim” (rivendicazione di prodotto sano) •Yogurt in cui si specifica: “Le diete povere di grassi saturi e colesterolo che includono 25 grammi di proteine della soia possono ridurre il rischio delle malattie cardiovascolari”
  • 58. GLUCIDI Per la scelta dei glucidi è importante considerare l’indice glicemico degli alimenti (da preferire alimenti con basso IG: da 10 a 50) INDICE GLICEMICO: Frutta Misura il potere glicemizzante di un alimento, cioè la sua capacità di liberare Verdura una certa quantità di glucosio durante la digestione. Ortaggi L’IG sarà dunque tanto più elevato quanto maggiore sarà l’altezza del picco glicemico indotta dall’alimento testato (si pone indice del glucosio = 100)
  • 59. LIPIDI Per prevenire e combattere le patologie cardiovascolari, non occorre eliminare il colesterolo dalla dieta, in quanto il colesterolo alimentare influenza molto poco quello plasmatico. E’ fondamentale, invece, scegliere gli alimenti contenenti acidi grassi opportuni perché gli acidi grassi alimentari influenzano notevolmente il colesterolo plasmatico Ricordiamo che: •Gli ACIDI GRASSI SATURI alzano il colesterolo totale e il colesterolo LDL; abbassano il colesterolo HDL •Gli ACIDI GRASSI MONOINSATURI abbassano il colesterolo totale e il colesterolo LDL. •Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI vegetali OMEGA-6 abbassano il colesterolo totale, il colesterolo LDL, ma anche il colesterolo HDL •Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI vegetali OMEGA-3 abbassano il colesterolo totale, il colesterolo LDL e lasciano inalterato il colesterolo HDL, a volte aumentandolo leggermente •Gli ACIDI GRASSI POLIINSATURI animali influenzano poco il
  • 60. LIPIDI Diminuire alimenti con acidi grassi saturi: salumi, carni grasse, burro, panna, margarina, latte intero. Le uova e i formaggi, benchè ricchi di acidi grassi saturi, non comportano rischi cardiovascolari. UOVA Il tuorlo è molto ricco di colesterolo (220 mg/uovo) FORMAGGI FERMENTATI ma l’influenza del colesterolo Durante la digestione, gli acidi grassi saturi alimentare sul colesterolo vengono assorbiti in misura maggiore se sono plasmatico è minore rispetto situati in posizione 2 della molecola di glicerolo a quella degli acidi grassi (il anziché in posizione 1 o 3. tasso di colesterolo plasmatico=25-30% col Gli acidi grassi dei formaggi fermentati sono in alimentare; 70-75% col posizione 1 o 3 sulla molecola di glicerolo, per sintetizzato nel fegato). cui sono poco assimilabili. Inoltre l’uovo contiene: lecitina, Vit.E, carotene
  • 61. LIPIDI Privilegiare gli alimenti ricchi di ACIDI GRASSI MONOINSATURI: olio extravergine d’oliva, gallina, anatra, oca, tacchino, cacao amaro Consumare alimenti ricchi di ACIDI GRASSI CACAO AMARO POLIINSATURI OMEGA-3: Il cioccolato amaro con più del Pesce grasso (salmone, 70% di cacao contiene sgombri, acciughe…), olio di soprattutto Acido Stearico pesce, olio algale (saturo) il quale, però, dopo la Consumare moderatamente digestione si trasforma in Acido alimenti ricchi di ACIDI Oleico (monoinsaturo) GRASSI POLIINSATURI OMEGA-6: Olio di girasole, olio di mais, olio di soia, noci, legumi, semi di lino
  • 62. FIBRE: SOLUBILI E INSOLUBILI Le fibre regolano l’assorbimento dei lipidi e dei glucidi nel tubo digerente. Le fibre insolubili favoriscono solo un leggero calo del colesterolo. FRUTTA LEGUMI Le fibre solubili, invece, sono molto importanti: (lenticchie, fagioli, 1) Accentuano l’eliminazione dei sali biliari ceci) fabbricati a partire dal colesterolo ALGHE 2) Aumentano l’eliminazione degli steroli CRUSCA D’AVENA (colesterolo) con le feci GLI 3) In seguito alla fermentazione intestinale INDISPENSABILI: portano alla formazione di Acidi Grassi volatili che, assorbiti, diminuiscono la sintesi endogena AGLIO, del colesterolo PEPERONCINO, BASILICO
  • 63. BEVANDE VINO ROSSO THE’ (2 – 3 bicchieri al giorno) Il thè abbassa il colesterolo LDL. CAFFE’ Ha anche un effetto benefico Il caffè alza il colesterolo sul colesterolo solo se bollito. Preparato e HDL, che però si consumato appena pronto manifesta a non ha alcun effetto partire da 10 negativo tazze al giorno…
  • 64. MICRONUTRIENTI Il CROMO abbassa il colesterolo LDL: Molluschi, birra, buccia delle mele, noci… NOTA Gli ANTIOSSIDANTI (polifenoli, vitamine C, A ed E, betacarotene…) proteggono i depositi di colesterolo LDL dall’ossidazione senza influenzare il tasso di colesterolo
  • 65. Relazioni ipotizzate tra acidi grassi dietetici e colesterolo LDL •Acidi grassi a catena medio-corta e il 18:0 non influenzano i livelli ematici di colesterolo LDL • Acidi grassi saturi (12:0, 14:0 e 16:0) fanno diminuire l’attività del recettore per le LDL ed aumentano la concentrazione ematica di colesterolo LDL • 18:1 cis fa aumentare l’attività del recettore e riduce la produzione di colesterolo (in forma trans, no) • Acidi grassi insaturi aumentano l’escrezione biliare del colesterolo, influenzano l’attività HMG-CoA reduttasica, aumentano l’attività del recettore per le LDL. Ma un eccesso di PUFA può tuttavia favorire l’ossidazione delle LDL ed aumentare il rischio aterosclerotico.
  • 66. Funzioni degli acidi grassi essenziali Gli Acidi grassi essenziali (EFA = w3 e w6) sono importanti per: •I processi coinvolti nella crescita •I processi di formazione della membrana cellulare •I processi di sintesi dell’emoglobina •Le funzioni inerenti la riproduzione •La produzione di energia •Il mantenimento dell’elasticità della pelle •L’elasticità dei vasi sanguigni •Vitalizzare le cellule del SNC •La rigenerazione delle cellule epatiche •La riduzione dei lipidi circolanti in eccesso •La sintesi degli eicosanoidi
  • 67. Integrazione con ω 3 Il rapporto omega-6 (LA) / omega-3 (LNA) dovrebbe essere = 4:1 In Europa è = 15:1  eccesso di produzione di eicosanoidi infiammatori  patologie cardiovascolari, tumorali, osteoarticolari e neurovegetative. Il tratto digestivo ha poco Delta-6-desaturasi: solo il 5% del LNA ingerito è trasformato in EPA e DHA. L’EPA è meno efficace del DHA e ha uno spettro di azione più limitato
  • 68. Funzioni EPA e DHA FUNZIONE EPA DHA Prevenzione Sì: debole attività pro- Sì: diminuzione patologie aggregante e riduzione trigliceridi, previene la cardiovascolari dei trigliceridi circolanti placca aterosclerotica Diabete Sì: aumenta il grado di Sì: modifica la sensibilità insaturazione delle all’insulina delle membrane membrane cellulari Crescita fetale e No: è sconsigliato Sì: è consigliato neonatale l’eccesso Svilupo della No: assente nelle cellule Sì: modula l’attività di retina e del SNC nervose membrana rendendola più fluida; facilita il ricambio di rodopsina nei bastoncelli
  • 69. Integrazione con DHA algale Il DHA algale è da preferire al DHA di pesce. 1) La fonte originaria di EPA e DHA del pesce è rappresentata dalle alghe verdi-azzurre, solo se i pesci si nutrono di esse, possono fornire DHA. L’80% del pesce consumato è, ora, di allevamento e si nutre di tutto fuorchè di alghe. 2) Problemi ecologici 3) Problemi di rigurgito in seguito all’ingestione di olio di pesce 4) L’olio di pesce necessita di numerose manipolazioni 5) L’olio algale ha una titolazione notevolmente superiore
  • 71. Meccanismi d’azione della poliglucosammina 1) Lipoassorbimento 2) Aumento della massa fecale 3) Riduzione del peso corporeo Lipoassorbimento: la pga è in grado di intrappolare, attraverso le cariche + dei suoi gruppi aminici, sia gli acidi grassi liberi che legati ai Sali biliari, impedendo che entrambi siano assorbiti a livello intestinale per passare nel circolo sanguigno. I lipidi legati alla pga vengono eliminati con le feci (1 g di pga lega 25 g di lipidi) Aumento della massa fecale: la pga è una fibra indigeribile, lega acqua e aumenta di volume (blando lassativo) Riduzione del peso corporeo: la ridotta disponibilità di grassi alimentari secondaria al lipoassorbimento costringe l’organismo a mobilitare i grassi di riserva (riduzione della massa grassa)
  • 72. Integrazione probiotica: Lactobacillus acidophilus e bifidobacter bifidum In caso di dislipidemia è di estrema utilità una supplememtazione probiotica con ceppi opportunamente scelti. Numerosissimi studi hanno dimostrato una evidente attività ipocolesterolemizzante da parte dei due ceppi batterici: LACTOBACILLUS ACIDOPHILUS DDS1, e BIFIDOBACTER BIFIDUS. La riduzione del colesterolo ematico si attua grazie alla loro capacità di scomporre gli acidi biliari nei loro costituenti, preparandoli, così, alla riutilizzazione metabolica da parte dell’organismo o alla eliminazione fecale.
  • 73. Evidenze sperimentali dell’attività anti-colesterolo del L.ACIDOPHILUS DDS1 e del BIFIDOBACTER BIFIDUM • Animali “germ free” hanno una bile che non viene riciclata. • Se agli stessi animali “germ free” vengono somministrati Lactobacilli e Bifidobatteri, la bile torna ad avere un comportamento normale: una parte viene riciclata dal fegato ed un’altra eliminata con le feci. •Nel 1985 il Dott. Gilliand dimostrò che quando si faceva crescere l’Acidophilus in presenza di colesterolo, dopo un po’ di tempo si riscontrava la presenza di colesterolo all’interno del batterio stesso: l’Acidophilus “mangia” il colesterolo forse per produrre energia.
  • 74. Riepilogando… In caso di dislipidemia: 1) Terapia nutrizionale anti-dislipidemia con gli alimenti opportunamente scelti e combinati fra loro. 2) Eventuale integrazione con DHA algale (quando i trigliceridi sono alti) 3) Eventuale integrazione con la fibra poliglucosammina (quando il colesterolo LDL è alto) 4) Eventuale supplementazione probiotica con i ceppi L. Acidophilus DDS1 e Bifidobacreium Bifidum. 5) Consigliare sempre di fare attività fisica leggera ma costante
  • 75. “Le nostre vite non sono nelle mani degli dei, ma in quelle dei nostri cuochi!” LIN YUTANG “L’importanza di vivere”
  • 76. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione! Dott.ssa Stefania Pispisa

Notas do Editor

  1. Figure 40  Chylomicrons originate from the intestine; they are very large particles with a very high TG content. Very-low-density lipoprotein originates from the liver and is cleaved by LPL to intermediate-density lipoprotein (IDL). Each type of lipoprotein is associated with different apoproteins. As lipoproteins decrease in density, their TG content decreases, whilst their cholesterol and phospholipid content increases.