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PD
San Donato Milanese
                                              “7 Dì”        Rassegna stampa


2 dicembre 2012

Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni.
Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di
rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di
aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico,
sociale, economico e sindacale .
Buona lettura.

                                              Il PD di San Donato Milanese

                       29 novembre / 1 dicembre 2012

In primo piano
In primo piano si pone sicuramente fatto verificato giovedì scorso in Consiglio
comunale, durante il quale il sindaco ha delineato la disastrosa situazione di
ACS e ha chiesto ai consiglieri di approvare una delibera destinata a fissare i
punti per mettere in liquidazione la società. Davanti alla richieste di Checchi
la minoranza, con pretestuose motivazioni, è in pratica fuggita ed ha evitato
qualsiasi di presa di responsabilità mediante l’abbandonando dell’aula. I
dettagli li trovate su Il Cittadino di sabato (articolo 1) e chi vuole approfondire
può andare a leggere, su questo sito, il nostro comunicato stampa o cercare
su Recando il comunicato del sindaco e della giunta. Aggiungiamo solo un
piccolo appunto sulla situazione ACS. Nell’articolo il giornalista del Cittadino
dice : “I consiglieri di centrodestra - eredi dell’amministrazione Dompè sotto
cui il rosso Acs è oggettivamente salito”. Il passivo non “è salito” ma “NATO”
con l’amministrazione Dompè. Come ha osservato anche il consigliere
Menichetti “già il primo anno della gestione Dompè, al passaggio 2007-08,
Acs passò da più 150mila di attivo a meno 150» Per la precisione da più
185mila a meno 150 mila, ossia in un anno uno spreco di oltre 335 mila euro !
Notizie
Notizie di rilevo le trovate negli articoli de il Cittadino di giovedì (n°1) e su 7
Giorni.info di venerdì che parlano della fornitura di un servizio di consulenza
legale gratuita per i cittadini da parte del Comune. Nell’articolo 3 del Cittadino
di sabato, invece, l’assessore Batocchio rassicura i 34 dipendenti della Aimeri
Ambiente (gestione rifiuti) dicendo:“Nel progetto con cui Amsa ha vinto il
bando è prevista la loro assunzione”.


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Giovedì 29 novembre

      Fonte: IL CITTADINO
1. Un esperto legale a due passi da casa
Dal Comune un servizio di consulenza gratuita per i cittadini
A disposizione dei più bisognosi per risolvere le controversie ci sarà un pool di 14
avvocati
San Donato apre la strada nel Sudmilano alla “Giustizia di prossimità”. Via dal 4 dicembre al
servizio di consulenza legale gratuita ai cittadini, incorporando anche alcune funzioni dell’ex
difensore civico. Il progetto, il primo attivo nella zona, è stato illustrato dal sindaco Andrea
Checchi con l’assessore alle politiche dei tempi e dei servizi Chiara Bacchiega, assieme al
partner d’eccellenza rappresentato dall’Ordine degli avvocati di Milano attraverso il presidente
Paolo Giuggioli.
Gli “esperti in comune” di diritto e giustizia esordiranno da settimana prossima; dal 4 dicembre a
cascina Roma, sede dello sportello di prossimità. Un pool di quattordici avvocati in grado di
orientare l’utenza attraverso un vasto arco di materie: diritto di famiglia, affidamenti, separazioni,
divorzi; diritto di lavoro; contrattualistica; assicurazioni e risarcimento danni; tutela dei cittadini nei
confronti dell’ente pubblico (ruolo dell’ex difensore civico, nda); infine diritto d’impresa, quindi tutela
delle aziende. L’accesso al primo colloquio è gratuito per tutti, senza alcun peso del reddito, per il
primo passo di orientamento e analisi dello scenario legale (per informazioni:
cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it). Successivamente San Donato avrà anche il punto di
consulenza notarile, in sinergia con il Consiglio dei notai ambrosiano. «Partiamo dal dato che
ancora troppe persone pensano ad un’azione legale in chiaroscuro: o un iter lungo e necessario,
affidato a uno studio privato, oppure niente - è stato spiegato ieri -. Ma ci sono molti sistemi di
consulenza che permettono di capire i termini del problema e l’opportunità di un’azione
giudiziaria». «Non ci sono più i difensori civici comunali, ad esempio - è stato fatto notare -e anche
la figura del giudice di pace ha subito decisi tagli all’interno delle leggi salvaguardia del bilancio
pubblico». Anche la stessa normativa sull’avvocato d’ufficio - attualmente garantito a tutti i
dichiaranti reddito sotto gli 11.600 euro annui - è pochissimo conosciuta.
Gli “esperti in comune” (consulenza legale, notarile e mediazione familiare) costituiranno quindi un
presidio locale al quale l’amministrazione sandonatese intende far seguire una formazione
specifica dei dipendenti pubblici: «Ci saranno incontri fra il pool di esperti e il personale dell’ente
pubblico - aggiungono Bacchiega e Checchi - per migliorare anche la loro qualità
professionale». L’ordine dei giureconsulti milanesi prevede che ben presto altre amministrazioni
extraurbane, dopo San Donato, entreranno nel circuito della “giustizia di prossimità”. Checchi e
Bacchiega giurano infine che lo sportello legale non è un orpello bello ma oneroso: «Quanto ci
costa? La corrente elettrica, semplicemente. Niente spese in bilancio». Emanuele Dolcini

2. Cascina Ronco, è tutto da rifare
Stop al progetto per la costruzione di oltre cento case -E intanto il sindaco Checchi non
rinuncia all’ipotesi di acquisire lo storico immobile di Poasco
Piano di recupero di Cascina Ronco: si riparte da zero. «Abbiamo accolto tre osservazioni
presentate dai cittadini - spiega il sindaco Andrea Checchi - : il piano era oggettivamente in
contrasto con gli indirizzi contenuti nel Pgt (Piano di governo del territorio) per quanto concerne
l’attività zootecnica». La delibera, con cui è passato un colpo di spugna sullo schema adottato
dall’ex esecutivo di centrodestra, è stata approvata nei giorni scorsi in giunta. L’operatore privato
conserva comunque i propri diritti edificatori per la realizzazione di oltre cento appartamenti a
Poasco, ma a questo punto dovrà presentare una nuova proposta. Intanto si è aperto un confronto
tra amministrazione e investitore, al fine di individuare una soluzione che, sottolinea il primo
cittadino «nel rispetto dei diritti della proprietà, dovrà tener conto degli indirizzi contenuti nel Pgt
per quanto concerne la parte legata all’agricoltura e all’allevamento». Tra gli obiettivi perseguiti
dall’esecutivo di centrosinistra c’è anche l’ipotesi di acquisizione da parte del Comune dell’antica
cascina. «Come ho scritto nel mio programma - riprende Checchi -, ritengo sia importante
valorizzare le strutture che hanno una storia e una tradizione sul nostro territorio, pertanto, dal
momento che la frazione di Poasco da tempo chiede un potenziamento degli spazi civici a servizio

                                                                                                         2
della collettività, mi piacerebbe che la trattativa si concludesse con la cessione all’ente di questo
bene». Del resto il progetto licenziato in prima battuta dall’ex giunta era stato al centro di un
infiammato scontro politico, che aveva anche visto scendere in campo associazioni ambientaliste e
culturali come Italia Nostra, le quali avevano preso posizione rispetto alla tutela di un patrimonio
che fa parte da sempre del territorio. Stando all’iter, dopo l’adozione, il passo successivo avrebbe
previsto l’approvazione del piano. Ma nella fase in cui sono state valutate le osservazioni è calato il
sipario su un disegno che a questo punto dovrà essere completamente rivisto. La notizia ha
iniziato a circolare tra i cittadini di Poasco, collezionando consensi soprattutto tra coloro che si
erano battuti affinché l’ultimo esempio di “fattoria” funzionante presente sul territorio non venisse
completamente trasformato in un complesso condominiale. L’iter dovrà dunque ripartire con una
serie di accorgimenti per cui è già in atto un dialogo tra pubblico e privato che potrebbe persino
concludersi con il passaggio all’ente della cascina, quale potenziale indirizzo da mettere a
disposizione alla comunità di Poasco, per il tempo libero dei sandonatesi della zona. Dopo le
alzate di scudi da parte della politica, ma anche della società civile, per Cascina Ronco si apre una
nuova pagina.Giulia Cerboni

3. Lunedì alle 21: La giunta in “tour” a Cascina Roma
Prosegue il tour nei quartieri del sindaco Andrea Checchi e della sua giunta che, nella serata
di lunedì, incontreranno i residenti del quartiere Concentrico. L’appuntamento, fissato a Cascina
Roma per le 21, rappresenta la penultima tappa del primo giro nei diversi comparti urbani della
città affrontato dalla squadra di governo. «La scelta di varcare la soglia del municipio per parlare
direttamente con i cittadini - dichiara l’assessore alla partecipazione, Gianfranco Ginelli - si è
rivelata vincente. Nel corso degli incontri abbiamo riscontrato una grande volontà di partecipazione
che intendiamo valorizzare». E prosegue:
«Al termine di questo primo passaggio attraverso San Donato avremo raccolto materiale
importante su cui basare le nostre scelte future». Ulteriore incontro è fissato per lunedì 10
dicembre nel salone Marchetti di via Parri, in cui verranno chiamati a raccolta i residenti delle zone
di Certosa e di via Di Vittorio.

4. SMOG E TRAFFICO

Grazie alla pioggia,rinviato il blocco La pioggia di questi giorni ha portato metropoli e hinterland
fuori dall’emergenza smog: bloccate sul territorio le misure per contenerei livelli di Pm10. Il sindaco
di San Donato ha infatti revocato l’ordinanza in cui aveva recepito le indicazioni previste nel
protocollo di intesa tra sindaci e Provincia, con il blocco orario dei mezzi diesel euro 3 e una
limitazione nell’utilizzo dei riscaldamenti. «Dopo il confronto con la Provincia, ente coordinatore in
materia di lotta all’inquinamento -è stato annunciato in una nota diramata ieri dal municipio - ,
e anche in considerazione dei disagi che i cittadini subiranno nei giorni 29 e 30 novembre per via
degli scioperi del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario, il primo cittadino di San
Donato ha rimosso i vincoli stabiliti in precedenza. Vincoli che in futuro saranno riproposti nel
caso di un eventuale nuovo innalzamento dei livelli delle polveri sottili». Nientepiù limiti insomma,
almeno per il momento.

Venerdì 30 novembre
 Fonte: IL CITTADINO
1. Problemi irrisolti, pressing su Trenitalia
Fra i temi sul tavolo lo spostamento del traliccio di via Kennedy - Il Comune vuole fare
pressioni anche per il tunnel “della paura” in via Di Vittorio e il fracasso dei convogli in
via Parri
Fracasso in via Parri, traliccio ad alta tensione nel recinto della scuola di via Kennedy, tunnel della
paura in via Di Vittorio: il Comune sui temi più caldi sta tentando di aprire un dialogo con Trenitalia.
Al centro verranno posti una serie di noti problemi che assillano da tempo la comunità locale.
Partendo dalla stazione che sorge tra via Di Vittorio e Borgolombardo, visto che il passaggio dei
convogli rappresenta una costante insidia per alcuni residenti di via Parri, decolla da parte
dell’esecutivo di centrosinistra il tentativo di fornire risposte concrete ai diretti interessati. Cittadini
che hanno già reclamato in più occasioni a gran voce il diritto alla quiete. «Siamo a conoscenza di
questo disagio - sottolinea l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, che è legato al fatto
                                                                                                          3
che il tunnel, sotto cui passano i treni si conclude lasciando scoperto un tratto residenziale, con
abitanti della zona che di conseguenza subiscono pesantemente il rumore del traffico ferroviario.
Chiederemo quanto meno di prevedere delle barriere di mitigazione acustica laterali».A questo
spinoso capitolo, si aggiunge il noto clima di paura legato al sottopasso che conduce ai binari.
Torna infatti in primo piano il corridoio che versa in situazione di degrado, come del resto l’intera
struttura, che in passato è stato anche più volte teatro anche di spiacevoli situazioni. L’esecutivo di
centrosinistra per quanto di propria competenza si è già mostrato disponibile ad affrontare degli
investimenti sull’area esterna, ma la stazione compete a Trenitalia. «L’obiettivo - prosegue
l’assessore - è quello di aprire una collaborazione che guardi a tutte le questioni aperte che fanno
capo allo stesso interlocutore, sebbene gestite da diversi settori interni. Dal momento che si tratta
di un importante servizio per la mobilità locale, solleciteremo una serie di azioni per quanto
concerne la sicurezza, la pulizia e la manutenzione della stazione che, come è noto, ha più volte
subito atti vandalici: non è facile, ma ci stiamo provando».Tra i traguardi perseguiti c’è anche lo
spostamento del traliccio della scuola via Kennedy, sempre delle Ferrovie. Sebbene infatti dalle
recenti indagini sia emerso che il livello di emissioni sia basso, e che pertanto non rappresenta una
minaccia per la salubrità del luogo per l’infanzia, c’è l’intenzione di proporre uno spostamento o un
interramento del gigante che sovrasta il complesso didattico. Questi i principali argomenti che
verranno posti sul tappeto del confronto tra Trenitalia e amministrazione comunale. Un’impresa dai
risultati non scontanti, viste le avventure simili, puntualmente andate in fumo, che erano state
messe in pista dalle giunte precedenti. Giulia Cerboni
2. Affidato l’incarico al Cesnir per monitorare l’elettrosmog
Il quartiere di via Kennedy è sorvegliato speciale per quanto riguarda l’elettrosmog. Dopo le
indagini disposte dall’ex assessore Monti nella scuola del quartiere, che ospita nel proprio recinto
un traliccio di alta tensione, da cui sono usciti esiti confortanti, a questo punto l’attenzione è
puntata sui palazzi circostanti. Dal momento che, a differenza della scuola, l’agglomerato urbano è
caratterizzato da complessi residenziali disposti su più piani, il Comune ha recentemente deciso di
affidare un nuovo incarico alla società Cesnir, al fine di quantificare l’impatto dell’elettrosmog sulla
zona costellata di abitazioni. Verrà utilizzata un’unica centralina di rilievo, dopodiché i tecnici
attraverso una formula, in fase di elaborazione dei dati, saranno in grado di calcolare l’impatto alle
diverse altezze degli edifici, con valutazioni quindi piano per piano. Se in passato era dunque
necessaria la collaborazione dei cittadini affinché venissero ospitati dispositivi sui loro balconi, in
questo caso la società di esperti lavorerà sulle aree pubbliche. Ad indagine conclusa i residenti
della zona potranno dunque avere dati certi riguardo la salubrità, per quanto riguarda l’aspetto
elettromagnetico, delle parti di quartiere potenzialmente più esposte. In municipio è già stata
siglata la determina al fine di avviare una nuova collaborazione che, dopo l’edificio didattico,
questa volta vedrà i professionisti concentrarsi sulla parte residenziale.
3. Non c’è una data per l’inaugurazione della pista ciclabile
Ancora niente date in calendario per il taglio di nastro della ciclabile San Donato-San Giuliano:
inaugurazione “sotto l’albero” a rischio. Il problema si colloca dalla parte sangiulianese, nella quale
i lavori non sono ancora ultimati nella zona che esce dal Parco Nord e si innesta su via
Risorgimento. Completata da giorni invece la carreggiata che affianca il deviatore del Redefossi
sullo sbocco di via Pascoli, in una zona ancora compresa dentro i confini comunali sandonatesi.
Finché non si tolgono le transenne al raccordo fra il lago del Parco e via Risorgimento, non si può
stabilire un’inaugurazione. «Aspettiamo che anche San Giuliano termini le opere - annota Simona
Rullo, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di San Donato - poi stabiliremo una data
congiunta di fruibilità del tratto di mobilità non veicolare». Allo stato attuale non è possibile stabilire
se gli 82mila residenti fra le due città della via Emilia potranno utilizzare l’infrastruttura già dall’anno
prossimo. La ciclabile San Giuliano-San Donato Milanese si inserisce in un quadro nel quale
storicamente le due città, per quanto fuse, non hanno mai avuto troppi punti di contatto stradali. Al
di là dell’ovvia connessione assicurata dalla via Emilia e dalla variante di Monticello-Carpianello, in
zona Certosa-Borgolombardo via Greppi e via Di Vittorio sono a fondo cieco. Lo stesso discorso
vale per il fondo di via Pascoli a San Donato e di via Carducci a San Giuliano. La pista rappresenta
oltre ad un modo in più di avvicinare i due abitati, un appoggio importante alla mobilità verso il
Policlinico di piazza Malan e la fermata metro 3 sandonatese. A parte il “peduncolo” fra Parco Nord
e via Risorgimento il resto c’è tutto, da via Maritano a via Caviaga. Il progetto della connessione
non stradale fra i due centri è sul tavolo da anni, ma ha mosso il passo decisivo quando la


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Provincia di Milano, attraverso il progetto MiBici, ha assegnato ai due municipi in collaborazione
300mila euro di contributo.
4. La scuola non chiude per le vacanze
Trovata una soluzione per aiutare i genitori che lavorano - Anche quest’anno il
municipio ha organizzato un servizio diurno gestito dalla coop Aurora
Per i genitori che lavoreranno nei giorni in cui i loro bimbi saranno a casa da scuola per le vacanze
di Natale, è arrivato il momento di organizzarsi.
Come di consueto nel periodo natalizio il Comune ha organizzato un servizio diurno, che sarà in
vigore nei giorni 24, 27, 28, 31 dicembre, nonché il 2, 3, 4 gennaio rivolto ai bambini delle materne
e delle elementari.
La gestione è in mano alla “Cooperativa Aurora 2000” e punto di riferimento per le attività rivolte ai
piccoli sandonatesi sarà la struttura polifunzionale di via Parri. Gli interessati che intendono aderire
potranno        scaricare       il     materiale     da      Internet     sul      sito    del     Comune
(www.comune.sandonatomilanese.mi.it) oppure dallo spazio web del gestore del servizio
(www.auroraduemila.it), mentre per il ritiro del cartaceo è possibile all’Urp del municipio.Un occhio
a questo punto va ai costi. I residenti che prenoteranno per sette giorni spenderanno 154 euro,
mentre per i non residenti la tariffa è di 168 euro. Le singole giornate, invece, per i sandonatesi
prevedono un esborso di 26 euro, con diverse formule a seconda del numero di giorni in cui verrà
utilizzato il servizio. L’orario di ingresso è previsto alle 8 e quello di uscita alle 16.30, con possibilità
di passare a prendere i bambini alle 18 esclusivamente rivolta alle famiglie che utilizzano già il
prolungamento scuola. È incluso pranzo e merenda, mentre tra le attività proposte non
mancheranno laboratori e momenti di gioco libero. In particolare quest’anno il tema conduttore
sarà il “Capodanno nel mondo” che offrirà ai piccoli partecipanti la possibilità di affrontare un
“viaggio” virtuale alla scoperta delle diverse tradizioni che caratterizzano una vasta area
geografica. Attraverso quindi iniziative di carattere creativo, piuttosto che il teatro e la lettura di
fiabe, i giovanissimi del territorio potranno immaginare le feste dei loro coetanei che abitano
lontano. Un’avventura che attende i bimbi di San Donato nelle giornate in cui le scuole rimarranno
a battenti serrati. Coloro che fossero interessati a ulteriori informazioni potranno rivolgersi in
Comune oppure direttamente alla Cooperativa, i cui operatori potranno fornire una serie di
specifiche riguardo il servizio e le offerte rivolte agli alunni che trascorreranno le vacanze tra giochi
e proposte degli educatori.G. C.

 Fonte: 7GIORNI.INFO
A San Donato apre il servizio di orientamento legale per i cittadini
Si chiama “Giustizia di Prossimità” ed è il nuovo sportello di orientamento legale che il
Comune di San Donato offrirà ai cittadini, in partnership con l’Ordine degli Avvocati di Milano.
L’obiettivo è quello di aiutare il cittadino a conoscere gli strumenti a sua disposizione e i diritti a lui
riconosciuti, ottenendo tutte le informazioni necessarie sui tempi, i costi, le modalità e gli
adempimenti necessari per avviare una causa. Oltre a ciò, sarà possibile anche ricevere
indicazioni in merito alla difesa d’ufficio e al patrocinio a spese dello Stato, oltre che conoscere gli
strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie. Lo sportello sarà
operativo a partire dal 4 dicembre a Cascina Roma (piazza delle Arti) e riceverà il pubblico su
appuntamento il martedì pomeriggio dalle ore 15.00 (per info e appuntamenti: 02.55603159;
cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it «Con la creazione di punti informativi e di contatto sul
territorio – ha commentato Paolo Giuggioli, presidente dell’Ordine degli Avvocati milanesi –
rispondiamo alla richiesta di una giustizia più semplice e garantiamo a tutti l’accesso
all’informazione».

 Fonte: SETTEGIORNI
1. Pranzo di festa per i supermatrimoni
Sono 148 le coppie cittadine che hanno superato i cinquanta anni di unione - E tra i
festeggiati c’è anche chi sta insieme da 65 anni: complimenti!
Erano quasi in quattrocento ad essere festeggiati domenica 25 novembre scorsa al Crowne Plaza.
A promuovere l'evento dedicato alle coppie più longeve e alla loro unione ci ha pensato
l'Amministrazione. Obiettivo dell'appuntamento, festeggiare i sandonatesi che nel 2012 hanno
superato il traguardo dei 50 anni di matrimonio. Nel corso di quest'anno, in città, sono state 1481e
                                                                                                           5
coppie ad aver centrato il titolo di nozze d'oro. Ventuno, invece, le unioni coniugali che sono
riuscite a spingersi oltre. Se 17 sono riuscite a ottenere il riconoscimento di nozze di diamante,
assegnato al 6esimo anniversario, ben quattro hanno meritato, addirittura, quello di nozze di
granito, avendo trascorso 65 anni insieme. A premiare le coppie il sindaco Andrea Checchi e
l'assessore Gianfranco Ginelli.

2. «Da noi nessuna iniziativa nella giornata contro la violenza alle donne: ecco perché»
Nessun evento in onore della giornata contro la violenza sulle donne. Il comune sandonatese ha
infatti deciso, nella giornata del 25 novembre, di non promuovere nessuna iniziativa ad hoc per la
giornata. In merito a questo, l'assessore alle politiche sociali Gianfranco Ginelli e l'assessore
ai tempi e organizzazione di vita Chiara Bacchiega dichiarano: «In tutti gli eventi pubblici della
settimana antecedente, come il consiglio comunale, la premiazione delle coppie longeve avvenuta
domenica al Crowne Plaza, e l'incontro tra la giunta e la città al Cinema Troisi per fare il punto sui
primi sei mesi di mandato, nel saluto istituzionale è stata inclusa una riflessione contro questa
tremenda piaga sociale». Gli assessori hanno spiegato che la filosofia dell'amministrazione
comunale non è quella dell'estemporaneità. «In molti casi - ha specificato l'assessore Ginelli -
questi eventi trovano spazio nella giornata a loro dedicata e poi più niente. Quello che abbiamo
intenzione di fare noi è un percorso vero e proprio, che culmini magari si ad un evento celebrato
nel giorno istituito, ma che sia seguito da una serie di iniziative che rimangono nella concretezza,
nella quotidianità. Non quindi una mera finestra che viene aperta ogni 25 novembre, e chiusa il
26». Il percorso intrapreso dall'amministrazione viene spiegato in maniera più dettagliata da
Bacchiega: «AI tema della violenza contro le donne, nei primi mesi del nuovo anno, il Comune di
San Donato dedicherà una serie di iniziative che affronteranno il problema. Tra le prime attività in
agenda figura la collaborazione con l'ordine degli avvocati, la cui convenzione è stata stipulata
giovedì 28 novembre. Grazie ad essa, dal 4 di dicembre offriremo un nuovo servizio di
orientamento legale, che permetterà ai cittadini ogni martedì pomeriggio di poter parlare
gratuitamente ad un primo appuntamento con uno specialista del diritto, previo appuntamento
(informazioni e appuntamenti allo 02-55.603.159 o cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it). Poi
verrà organizzato un incontro sul tema dello stalking. Ancora, verrà organizzata anche una mostra
fotografica con oggetto il ruolo della donna».

3. SAN DONATO; RIORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE; LA REGIONE ASCOLTA IL
COMUNE
Due istituti comprensivi ed un circolo didattico, in deroga rispetto alla normativa: l'Amministrazione
sandonatese ha presentato sul tavolo della Regione il- proprio piano per la verticalizzazione e
razionalizzazione degli istituti scolastici cittadini, non perfettamente rispondente alle direttive della
Provincia ma ritenuto più funzionale alle caratteristiche della città. E l'assessore regionale
Valentina Aprea avrebbe mostrato di comprendere le ragioni della Giunta sandonatese. Ma il
verdetto è atteso solo per metà dicembre.

Sabato 24 novembre

 Fonte: IL CITTADINO
1. «L’ACS PERDE 70MILA EURO AL MESE»
La giunta scopre le carte: si terrà soltanto le farmacie - Tutto il resto dell’azienda
municipale potrebbe andare all’asta, è incerto il futuro di 35 lavoratori
Adesso a unire San Giuliano e San Donato non c’è solo una ciclopedonale in più, ma la vicenda di
una multiservizi che fallisce. Venerdì in consiglio comunale sono caduti i segreti (quelli rimasti) di
Acs, l’azienda di servizi comunali.
Acs sta malissimo, ha 2,7 milioni di passivo, ne perde circa 70mila al mese e se va avanti così «a
metà 2013 avrà esaurito tutto il capitale sociale». Direzione obbligata: la liquidazione.Il suo destino
è la separazione delle attività; probabilmente salvando il core business delle farmacie e mettendo
a gara quasi tutto il resto. E affrontando il nodo più duro: quello che si chiama fattore umano dei 35
posti di lavoro a rischio. Parole che ricordano un copione ben conosciuto a poche centinaia di metri
di distanza. Venerdi in via Battisti pubblico relativamente folto (compresi i lavoratori Acs) e 40
persone che seguivano via streaming a casa.


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La giunta Checchi ha tratto il dado: per Acs srl la via è quella della chiusura e dell’impegno a
salvare i lavoratori. La decisione è contenuta in un indirizzo consiliare votato all’unanimità dalla
sola maggioranza, perchè tutte le minoranze (Pdl, Insieme per San Donato, Movimento Cinque
Stelle) poco dopo le 20.30 hanno lasciato i banchi aula e in qualche caso anche l’aula.
I consiglieri di centrodestra - eredi dell’amministrazione Dompè sotto cui il rosso Acs è
oggettivamente salito - hanno chiesto il rinvio ritenendo insufficiente la documentazione in
possesso e il numero di commissioni svolte per vedere bene il quadro.
Motivazioni non molto diverse per i grillini. È rimasta in aula la maggioranza, il centrosinistra. La
valutazione strettamente politica del voto dimezzato si è perciò verosimilmente svolta a senso
unico, con uno spettro di commenti che va da quelli del sindaco («è gravissimo sfilarsi da una
scelta così delicata e importante per la città non avendo nemmeno il coraggio di esprimere un
parere nel merito; oltretutto quando la responsabilità è del centrodestra») al meno diplomatico
«sono degli Schettino» del giovane capogruppo di “Noi per la Città” Francesco Puliti.
Ironica Serenella Natella (Pd) che cita lo slogan dell’ex sindaco: «Questa “bomba” Dompè non
l’aveva disinnescata». Ma al di là dell’artiglieria a gittata unica resta che i conti non tornano più.
Nella sua relazione iniziale Checchi ha riassunto il sofferto panorama: «Il passivo si attesta a 2
milioni nel consuntivo 2011 più circa 700mila accumulati nel primo semestre di quest’anno; la
partita dei crediti che Acs esige dal Comune non sarebbe comunque sufficiente a spostare i termini
del problema; la perdita secca è di 80-100mila al mese; il patrimonio è stato sopravvalutato con un
milione di sovrastima degli alloggi Erp e ne vale 421mila reali».
Alcuni interventi successivi hanno aggiunto dettagli Marco Menichetti (Sel), è stato uno dei pochi
a ricordare «il contesto economico profondamente mutato, stravolto, dal 2007 a oggi», ma ha
osservato come «già il primo anno della gestione Dompè, al passaggio 2007-08, Acs passò da più
150mila di attivo a meno 150». Angelo Bigagnoli (assessore a bilancio e partecipate), ricorda
come «il colpo di grazia sia stato nel 2010 l’assegnazione del Centro sportivo di Metanopoli, che
mandò in perdita secca di 971mila euro in quel solo anno i libri contabili» .Emanuele Dolcini

2. «Passeranno all’Amsa i dipendenti della Aimeri»
I lavoratori Aimeri Ambiente, almeno su San Donato, possono dormire sonni tranquilli: con il
passaggio di consegne ad Amsa, il trasferimento integrale dell’organico al nuovo gestore è
pressoché certo. 219 esuberi previsti su tutta la penisola, di cui 11 a San Donato, su 34 operatori
impiegati nell’igiene ambientale del Comune: mentre la mobilitazione sindacale nazionale si
appresta ad alzarsi di livello, per quanto riguarda la città dell’Eni arrivano rassicurazioni molto
chiare: «Nel progetto con cui Amsa ha vinto il bando è prevista l’assunzione di 34 lavoratori
- ha spiegato l’assessore all’ambiente Andrea Battocchio -: non c’è motivo per cui non
debbano essere i 34 di Aimeri». L’attenzione sull’azienda che, fino al 31 gennaio 2013 ha in
gestione il servizio di igiene ambientale di San Donato si è alzata lunedì scorso, quando un
presidio di delegati sindacali di fronte al municipio ha portato a conoscenza di amministrazione e
cittadinanza il piano esuberi previsto dalla società. I licenziamenti sono giustificati dalla mancanza
di liquidità dovuta al ritardo nei pagamenti di diversi Comuni, una motivazione ritenuta ingiustificata
dai sindacalisti Cgil, Fit-cisl, Uiltrasporti, Fiadel, che si sono immediatamente mobilitati: «Aimeri
apra una vertenza con i Comuni, non si può rifare sui lavoratori», così il delegato Cgil Natale
Minchillo. Per questo, a seguito di proposte dirigenziali giudicate insoddisfacenti dai rappresentanti
dei lavoratori (riduzione dell’orario di lavoro con conseguente ricaduta sui salari), per il prossimo 14
dicembre è stato proclamato sciopero nazionale. A San Donato, tuttavia, la situazione dovrebbe
risolversi per il meglio: secondo quanto spiegato dall’assessore Battocchio: «Per ora le
assicurazioni sono verbali, ma quando Amsa diventerà l’aggiudicataria definitiva sarà messo nero
su bianco». Riccardo Schiavo
3. In meno di due mesi spunta la rotonda tra la via Emilia e la cittadella del gas
Tempi super rapidi per la rotonda via Emilia -via De Gasperi a San Donato: il sesto palazzo uffici
Eni avanza a grandi passi e i semafori se ne vanno dal crocevia dei palazzi del Cane a Sei Zampe.
Nelle scorse settimane è stata ultimata, con una velocità sorprendente, la trasformazione
dell’intersezione statale 9-via De Gasperi da incrocio a sistema rotatorio. I cantieri sono ancora
all’opera ma la circolazione è già regolata con il nuovo metodo, che ha eliminato le attese al
semaforo per immettersi sulla statale o per svoltare verso Metanopoli. L’intervento è uno di quelli
attesi in connessione con il sesto palazzo Eni per la fluidificazione del traffico attorno al quartier

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generale di Metanopoli. La convenzione prevede infatti che la nuova avveniristica palazzina
dell’energia (il progetto definitivo è nato da un concorso di idee internazionale) sia accompagnata
da una serie di mitigazioni tese a rimuovere il rischio di congestioni e paralisi delle auto nella zona
circostante. Eni deve quindi realizzare, come opera di urbanizzazione secondaria, l’eliminazione
dei semafori per fare posto a sistemi a rotatoria. L’intervento più atteso dai residenti resta
comunque quello sul nodo stradale di San Martino, cioè sulla rotonda poche decine di metri più
avanti, al confine fra San Donato e Rogoredo, frazione già compresa nel territorio comunale di
Milano. Un’opera pubblica che, secondo il piano triennale 2013-15 approvato pochi giorni fa, sarà
realizzata nel 2014 con mezzo milione di euro derivanti appunto dalla convenzione tra Eni e
Comune.
4. Tanto amianto e lana di vetro: bonifica complicata a Monticello
Tecnici impegnati nell’ex comparto artigianale, si teme anche per il suolo
A Cascina Monticello c’è più Eternit da smaltire del previsto : è questo il panorama che si sta
rivelando alle squadre di bonifica impegnate ad avviare (ancora molto alla lontana) l’operazione
destinata a concludersi con centocinquanta nuove case. Nell’ex quartiere degli artigiani capannoni
e tetti sono fatti quasi tutti in cemento - amianto, in un quantitativo più alto di quello atteso. C’è
anche una quantità enorme di lana di vetro utilizzata come isolante che va portata in discarica,
prima di demolire tutto e lasciare spazio alle fondazioni del nuovo quartiere. Un obiettivo,
quest’ultimo, che si è messo avanti la larga data del 2021. Nel frattempo le manovre iniziano molto
alla lontana con la bonifica obbligatoria dei residui industriali. Per più di trent’anni Monticello ha
rappresentato una zona di insediamento per piccole imprese, spesso a conduzione unipersonale o
familiare, che avevano trovato spazio nella corte dismessa della cascina. La qualità dei manufatti
industriali è sempre stata modesta, con materiali al risparmio e soluzioni che non si possono
certamente definire all’avanguardia. Da questo punto di vista il fibrocemento - genericamente noto
come Eternit - la fa da padrone con le sue lastre ondulate che occhieggiano sulle coperture dei box
dove stavano carrozzieri, verniciatori, fabbri, saldatori e altri piccoli imprenditori locali. La prima
fase è lo smaltimento dell’amianto da edilizia, il quale appunto sembra essere più di quello
calcolato: «Sono fatti di Eternit anche gli interni dei capannoni e come isolante è stata usata lana di
vetro - affermano i tecnici in tuta bianca che stanno scandagliando il sito - ogni giorno ne troviamo
sempre di più». Il passo successivo dopo aver guardato sopra le teste dovrà fare lo stesso sotto i
piedi, perchè anche nei suoli andrà stabilita l’eventuale presenza di reflui industriali e falde
inquinate. Solo dopo queste operazioni necessarie sarà possibile mettere i primi paletti alla
complessa operazione immobiliare. L’ipotesi è di far sorgere accanto alla cascina (conservata nelle
parti vincolate), qualcosa di non molto minore di un quartiere con 500 residenti, 150 unità abitative
e 51mila metri cubi di volumetria totale. L’avanzamento dell’operazione urbanistica è però diviso in
fasi che non andranno a regime prima del 2021. Il lottizzante privato deve anche realizzare un
numero sufficiente di parcheggi e una nuova strada di connessione con la rotatoria di piazza
Malan. E. D.




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  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna stampa 2 dicembre 2012 Pubblichiamo gli articoli usciti sulla stampa locale negli ultimi 3 giorni. Realizzato dal nostro gruppo di comunicazione, il servizio bisettimanale di rassegna stampa vuole offrire ai visitatori del nostro sito la possibilità di aggiornarsi su quanto accade sul territorio sandonatese a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese 29 novembre / 1 dicembre 2012 In primo piano In primo piano si pone sicuramente fatto verificato giovedì scorso in Consiglio comunale, durante il quale il sindaco ha delineato la disastrosa situazione di ACS e ha chiesto ai consiglieri di approvare una delibera destinata a fissare i punti per mettere in liquidazione la società. Davanti alla richieste di Checchi la minoranza, con pretestuose motivazioni, è in pratica fuggita ed ha evitato qualsiasi di presa di responsabilità mediante l’abbandonando dell’aula. I dettagli li trovate su Il Cittadino di sabato (articolo 1) e chi vuole approfondire può andare a leggere, su questo sito, il nostro comunicato stampa o cercare su Recando il comunicato del sindaco e della giunta. Aggiungiamo solo un piccolo appunto sulla situazione ACS. Nell’articolo il giornalista del Cittadino dice : “I consiglieri di centrodestra - eredi dell’amministrazione Dompè sotto cui il rosso Acs è oggettivamente salito”. Il passivo non “è salito” ma “NATO” con l’amministrazione Dompè. Come ha osservato anche il consigliere Menichetti “già il primo anno della gestione Dompè, al passaggio 2007-08, Acs passò da più 150mila di attivo a meno 150» Per la precisione da più 185mila a meno 150 mila, ossia in un anno uno spreco di oltre 335 mila euro ! Notizie Notizie di rilevo le trovate negli articoli de il Cittadino di giovedì (n°1) e su 7 Giorni.info di venerdì che parlano della fornitura di un servizio di consulenza legale gratuita per i cittadini da parte del Comune. Nell’articolo 3 del Cittadino di sabato, invece, l’assessore Batocchio rassicura i 34 dipendenti della Aimeri Ambiente (gestione rifiuti) dicendo:“Nel progetto con cui Amsa ha vinto il bando è prevista la loro assunzione”. 1
  • 2. Giovedì 29 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. Un esperto legale a due passi da casa Dal Comune un servizio di consulenza gratuita per i cittadini A disposizione dei più bisognosi per risolvere le controversie ci sarà un pool di 14 avvocati San Donato apre la strada nel Sudmilano alla “Giustizia di prossimità”. Via dal 4 dicembre al servizio di consulenza legale gratuita ai cittadini, incorporando anche alcune funzioni dell’ex difensore civico. Il progetto, il primo attivo nella zona, è stato illustrato dal sindaco Andrea Checchi con l’assessore alle politiche dei tempi e dei servizi Chiara Bacchiega, assieme al partner d’eccellenza rappresentato dall’Ordine degli avvocati di Milano attraverso il presidente Paolo Giuggioli. Gli “esperti in comune” di diritto e giustizia esordiranno da settimana prossima; dal 4 dicembre a cascina Roma, sede dello sportello di prossimità. Un pool di quattordici avvocati in grado di orientare l’utenza attraverso un vasto arco di materie: diritto di famiglia, affidamenti, separazioni, divorzi; diritto di lavoro; contrattualistica; assicurazioni e risarcimento danni; tutela dei cittadini nei confronti dell’ente pubblico (ruolo dell’ex difensore civico, nda); infine diritto d’impresa, quindi tutela delle aziende. L’accesso al primo colloquio è gratuito per tutti, senza alcun peso del reddito, per il primo passo di orientamento e analisi dello scenario legale (per informazioni: cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it). Successivamente San Donato avrà anche il punto di consulenza notarile, in sinergia con il Consiglio dei notai ambrosiano. «Partiamo dal dato che ancora troppe persone pensano ad un’azione legale in chiaroscuro: o un iter lungo e necessario, affidato a uno studio privato, oppure niente - è stato spiegato ieri -. Ma ci sono molti sistemi di consulenza che permettono di capire i termini del problema e l’opportunità di un’azione giudiziaria». «Non ci sono più i difensori civici comunali, ad esempio - è stato fatto notare -e anche la figura del giudice di pace ha subito decisi tagli all’interno delle leggi salvaguardia del bilancio pubblico». Anche la stessa normativa sull’avvocato d’ufficio - attualmente garantito a tutti i dichiaranti reddito sotto gli 11.600 euro annui - è pochissimo conosciuta. Gli “esperti in comune” (consulenza legale, notarile e mediazione familiare) costituiranno quindi un presidio locale al quale l’amministrazione sandonatese intende far seguire una formazione specifica dei dipendenti pubblici: «Ci saranno incontri fra il pool di esperti e il personale dell’ente pubblico - aggiungono Bacchiega e Checchi - per migliorare anche la loro qualità professionale». L’ordine dei giureconsulti milanesi prevede che ben presto altre amministrazioni extraurbane, dopo San Donato, entreranno nel circuito della “giustizia di prossimità”. Checchi e Bacchiega giurano infine che lo sportello legale non è un orpello bello ma oneroso: «Quanto ci costa? La corrente elettrica, semplicemente. Niente spese in bilancio». Emanuele Dolcini 2. Cascina Ronco, è tutto da rifare Stop al progetto per la costruzione di oltre cento case -E intanto il sindaco Checchi non rinuncia all’ipotesi di acquisire lo storico immobile di Poasco Piano di recupero di Cascina Ronco: si riparte da zero. «Abbiamo accolto tre osservazioni presentate dai cittadini - spiega il sindaco Andrea Checchi - : il piano era oggettivamente in contrasto con gli indirizzi contenuti nel Pgt (Piano di governo del territorio) per quanto concerne l’attività zootecnica». La delibera, con cui è passato un colpo di spugna sullo schema adottato dall’ex esecutivo di centrodestra, è stata approvata nei giorni scorsi in giunta. L’operatore privato conserva comunque i propri diritti edificatori per la realizzazione di oltre cento appartamenti a Poasco, ma a questo punto dovrà presentare una nuova proposta. Intanto si è aperto un confronto tra amministrazione e investitore, al fine di individuare una soluzione che, sottolinea il primo cittadino «nel rispetto dei diritti della proprietà, dovrà tener conto degli indirizzi contenuti nel Pgt per quanto concerne la parte legata all’agricoltura e all’allevamento». Tra gli obiettivi perseguiti dall’esecutivo di centrosinistra c’è anche l’ipotesi di acquisizione da parte del Comune dell’antica cascina. «Come ho scritto nel mio programma - riprende Checchi -, ritengo sia importante valorizzare le strutture che hanno una storia e una tradizione sul nostro territorio, pertanto, dal momento che la frazione di Poasco da tempo chiede un potenziamento degli spazi civici a servizio 2
  • 3. della collettività, mi piacerebbe che la trattativa si concludesse con la cessione all’ente di questo bene». Del resto il progetto licenziato in prima battuta dall’ex giunta era stato al centro di un infiammato scontro politico, che aveva anche visto scendere in campo associazioni ambientaliste e culturali come Italia Nostra, le quali avevano preso posizione rispetto alla tutela di un patrimonio che fa parte da sempre del territorio. Stando all’iter, dopo l’adozione, il passo successivo avrebbe previsto l’approvazione del piano. Ma nella fase in cui sono state valutate le osservazioni è calato il sipario su un disegno che a questo punto dovrà essere completamente rivisto. La notizia ha iniziato a circolare tra i cittadini di Poasco, collezionando consensi soprattutto tra coloro che si erano battuti affinché l’ultimo esempio di “fattoria” funzionante presente sul territorio non venisse completamente trasformato in un complesso condominiale. L’iter dovrà dunque ripartire con una serie di accorgimenti per cui è già in atto un dialogo tra pubblico e privato che potrebbe persino concludersi con il passaggio all’ente della cascina, quale potenziale indirizzo da mettere a disposizione alla comunità di Poasco, per il tempo libero dei sandonatesi della zona. Dopo le alzate di scudi da parte della politica, ma anche della società civile, per Cascina Ronco si apre una nuova pagina.Giulia Cerboni 3. Lunedì alle 21: La giunta in “tour” a Cascina Roma Prosegue il tour nei quartieri del sindaco Andrea Checchi e della sua giunta che, nella serata di lunedì, incontreranno i residenti del quartiere Concentrico. L’appuntamento, fissato a Cascina Roma per le 21, rappresenta la penultima tappa del primo giro nei diversi comparti urbani della città affrontato dalla squadra di governo. «La scelta di varcare la soglia del municipio per parlare direttamente con i cittadini - dichiara l’assessore alla partecipazione, Gianfranco Ginelli - si è rivelata vincente. Nel corso degli incontri abbiamo riscontrato una grande volontà di partecipazione che intendiamo valorizzare». E prosegue: «Al termine di questo primo passaggio attraverso San Donato avremo raccolto materiale importante su cui basare le nostre scelte future». Ulteriore incontro è fissato per lunedì 10 dicembre nel salone Marchetti di via Parri, in cui verranno chiamati a raccolta i residenti delle zone di Certosa e di via Di Vittorio. 4. SMOG E TRAFFICO Grazie alla pioggia,rinviato il blocco La pioggia di questi giorni ha portato metropoli e hinterland fuori dall’emergenza smog: bloccate sul territorio le misure per contenerei livelli di Pm10. Il sindaco di San Donato ha infatti revocato l’ordinanza in cui aveva recepito le indicazioni previste nel protocollo di intesa tra sindaci e Provincia, con il blocco orario dei mezzi diesel euro 3 e una limitazione nell’utilizzo dei riscaldamenti. «Dopo il confronto con la Provincia, ente coordinatore in materia di lotta all’inquinamento -è stato annunciato in una nota diramata ieri dal municipio - , e anche in considerazione dei disagi che i cittadini subiranno nei giorni 29 e 30 novembre per via degli scioperi del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario, il primo cittadino di San Donato ha rimosso i vincoli stabiliti in precedenza. Vincoli che in futuro saranno riproposti nel caso di un eventuale nuovo innalzamento dei livelli delle polveri sottili». Nientepiù limiti insomma, almeno per il momento. Venerdì 30 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. Problemi irrisolti, pressing su Trenitalia Fra i temi sul tavolo lo spostamento del traliccio di via Kennedy - Il Comune vuole fare pressioni anche per il tunnel “della paura” in via Di Vittorio e il fracasso dei convogli in via Parri Fracasso in via Parri, traliccio ad alta tensione nel recinto della scuola di via Kennedy, tunnel della paura in via Di Vittorio: il Comune sui temi più caldi sta tentando di aprire un dialogo con Trenitalia. Al centro verranno posti una serie di noti problemi che assillano da tempo la comunità locale. Partendo dalla stazione che sorge tra via Di Vittorio e Borgolombardo, visto che il passaggio dei convogli rappresenta una costante insidia per alcuni residenti di via Parri, decolla da parte dell’esecutivo di centrosinistra il tentativo di fornire risposte concrete ai diretti interessati. Cittadini che hanno già reclamato in più occasioni a gran voce il diritto alla quiete. «Siamo a conoscenza di questo disagio - sottolinea l’assessore all’ecologia Andrea Battocchio -, che è legato al fatto 3
  • 4. che il tunnel, sotto cui passano i treni si conclude lasciando scoperto un tratto residenziale, con abitanti della zona che di conseguenza subiscono pesantemente il rumore del traffico ferroviario. Chiederemo quanto meno di prevedere delle barriere di mitigazione acustica laterali».A questo spinoso capitolo, si aggiunge il noto clima di paura legato al sottopasso che conduce ai binari. Torna infatti in primo piano il corridoio che versa in situazione di degrado, come del resto l’intera struttura, che in passato è stato anche più volte teatro anche di spiacevoli situazioni. L’esecutivo di centrosinistra per quanto di propria competenza si è già mostrato disponibile ad affrontare degli investimenti sull’area esterna, ma la stazione compete a Trenitalia. «L’obiettivo - prosegue l’assessore - è quello di aprire una collaborazione che guardi a tutte le questioni aperte che fanno capo allo stesso interlocutore, sebbene gestite da diversi settori interni. Dal momento che si tratta di un importante servizio per la mobilità locale, solleciteremo una serie di azioni per quanto concerne la sicurezza, la pulizia e la manutenzione della stazione che, come è noto, ha più volte subito atti vandalici: non è facile, ma ci stiamo provando».Tra i traguardi perseguiti c’è anche lo spostamento del traliccio della scuola via Kennedy, sempre delle Ferrovie. Sebbene infatti dalle recenti indagini sia emerso che il livello di emissioni sia basso, e che pertanto non rappresenta una minaccia per la salubrità del luogo per l’infanzia, c’è l’intenzione di proporre uno spostamento o un interramento del gigante che sovrasta il complesso didattico. Questi i principali argomenti che verranno posti sul tappeto del confronto tra Trenitalia e amministrazione comunale. Un’impresa dai risultati non scontanti, viste le avventure simili, puntualmente andate in fumo, che erano state messe in pista dalle giunte precedenti. Giulia Cerboni 2. Affidato l’incarico al Cesnir per monitorare l’elettrosmog Il quartiere di via Kennedy è sorvegliato speciale per quanto riguarda l’elettrosmog. Dopo le indagini disposte dall’ex assessore Monti nella scuola del quartiere, che ospita nel proprio recinto un traliccio di alta tensione, da cui sono usciti esiti confortanti, a questo punto l’attenzione è puntata sui palazzi circostanti. Dal momento che, a differenza della scuola, l’agglomerato urbano è caratterizzato da complessi residenziali disposti su più piani, il Comune ha recentemente deciso di affidare un nuovo incarico alla società Cesnir, al fine di quantificare l’impatto dell’elettrosmog sulla zona costellata di abitazioni. Verrà utilizzata un’unica centralina di rilievo, dopodiché i tecnici attraverso una formula, in fase di elaborazione dei dati, saranno in grado di calcolare l’impatto alle diverse altezze degli edifici, con valutazioni quindi piano per piano. Se in passato era dunque necessaria la collaborazione dei cittadini affinché venissero ospitati dispositivi sui loro balconi, in questo caso la società di esperti lavorerà sulle aree pubbliche. Ad indagine conclusa i residenti della zona potranno dunque avere dati certi riguardo la salubrità, per quanto riguarda l’aspetto elettromagnetico, delle parti di quartiere potenzialmente più esposte. In municipio è già stata siglata la determina al fine di avviare una nuova collaborazione che, dopo l’edificio didattico, questa volta vedrà i professionisti concentrarsi sulla parte residenziale. 3. Non c’è una data per l’inaugurazione della pista ciclabile Ancora niente date in calendario per il taglio di nastro della ciclabile San Donato-San Giuliano: inaugurazione “sotto l’albero” a rischio. Il problema si colloca dalla parte sangiulianese, nella quale i lavori non sono ancora ultimati nella zona che esce dal Parco Nord e si innesta su via Risorgimento. Completata da giorni invece la carreggiata che affianca il deviatore del Redefossi sullo sbocco di via Pascoli, in una zona ancora compresa dentro i confini comunali sandonatesi. Finché non si tolgono le transenne al raccordo fra il lago del Parco e via Risorgimento, non si può stabilire un’inaugurazione. «Aspettiamo che anche San Giuliano termini le opere - annota Simona Rullo, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di San Donato - poi stabiliremo una data congiunta di fruibilità del tratto di mobilità non veicolare». Allo stato attuale non è possibile stabilire se gli 82mila residenti fra le due città della via Emilia potranno utilizzare l’infrastruttura già dall’anno prossimo. La ciclabile San Giuliano-San Donato Milanese si inserisce in un quadro nel quale storicamente le due città, per quanto fuse, non hanno mai avuto troppi punti di contatto stradali. Al di là dell’ovvia connessione assicurata dalla via Emilia e dalla variante di Monticello-Carpianello, in zona Certosa-Borgolombardo via Greppi e via Di Vittorio sono a fondo cieco. Lo stesso discorso vale per il fondo di via Pascoli a San Donato e di via Carducci a San Giuliano. La pista rappresenta oltre ad un modo in più di avvicinare i due abitati, un appoggio importante alla mobilità verso il Policlinico di piazza Malan e la fermata metro 3 sandonatese. A parte il “peduncolo” fra Parco Nord e via Risorgimento il resto c’è tutto, da via Maritano a via Caviaga. Il progetto della connessione non stradale fra i due centri è sul tavolo da anni, ma ha mosso il passo decisivo quando la 4
  • 5. Provincia di Milano, attraverso il progetto MiBici, ha assegnato ai due municipi in collaborazione 300mila euro di contributo. 4. La scuola non chiude per le vacanze Trovata una soluzione per aiutare i genitori che lavorano - Anche quest’anno il municipio ha organizzato un servizio diurno gestito dalla coop Aurora Per i genitori che lavoreranno nei giorni in cui i loro bimbi saranno a casa da scuola per le vacanze di Natale, è arrivato il momento di organizzarsi. Come di consueto nel periodo natalizio il Comune ha organizzato un servizio diurno, che sarà in vigore nei giorni 24, 27, 28, 31 dicembre, nonché il 2, 3, 4 gennaio rivolto ai bambini delle materne e delle elementari. La gestione è in mano alla “Cooperativa Aurora 2000” e punto di riferimento per le attività rivolte ai piccoli sandonatesi sarà la struttura polifunzionale di via Parri. Gli interessati che intendono aderire potranno scaricare il materiale da Internet sul sito del Comune (www.comune.sandonatomilanese.mi.it) oppure dallo spazio web del gestore del servizio (www.auroraduemila.it), mentre per il ritiro del cartaceo è possibile all’Urp del municipio.Un occhio a questo punto va ai costi. I residenti che prenoteranno per sette giorni spenderanno 154 euro, mentre per i non residenti la tariffa è di 168 euro. Le singole giornate, invece, per i sandonatesi prevedono un esborso di 26 euro, con diverse formule a seconda del numero di giorni in cui verrà utilizzato il servizio. L’orario di ingresso è previsto alle 8 e quello di uscita alle 16.30, con possibilità di passare a prendere i bambini alle 18 esclusivamente rivolta alle famiglie che utilizzano già il prolungamento scuola. È incluso pranzo e merenda, mentre tra le attività proposte non mancheranno laboratori e momenti di gioco libero. In particolare quest’anno il tema conduttore sarà il “Capodanno nel mondo” che offrirà ai piccoli partecipanti la possibilità di affrontare un “viaggio” virtuale alla scoperta delle diverse tradizioni che caratterizzano una vasta area geografica. Attraverso quindi iniziative di carattere creativo, piuttosto che il teatro e la lettura di fiabe, i giovanissimi del territorio potranno immaginare le feste dei loro coetanei che abitano lontano. Un’avventura che attende i bimbi di San Donato nelle giornate in cui le scuole rimarranno a battenti serrati. Coloro che fossero interessati a ulteriori informazioni potranno rivolgersi in Comune oppure direttamente alla Cooperativa, i cui operatori potranno fornire una serie di specifiche riguardo il servizio e le offerte rivolte agli alunni che trascorreranno le vacanze tra giochi e proposte degli educatori.G. C.  Fonte: 7GIORNI.INFO A San Donato apre il servizio di orientamento legale per i cittadini Si chiama “Giustizia di Prossimità” ed è il nuovo sportello di orientamento legale che il Comune di San Donato offrirà ai cittadini, in partnership con l’Ordine degli Avvocati di Milano. L’obiettivo è quello di aiutare il cittadino a conoscere gli strumenti a sua disposizione e i diritti a lui riconosciuti, ottenendo tutte le informazioni necessarie sui tempi, i costi, le modalità e gli adempimenti necessari per avviare una causa. Oltre a ciò, sarà possibile anche ricevere indicazioni in merito alla difesa d’ufficio e al patrocinio a spese dello Stato, oltre che conoscere gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie. Lo sportello sarà operativo a partire dal 4 dicembre a Cascina Roma (piazza delle Arti) e riceverà il pubblico su appuntamento il martedì pomeriggio dalle ore 15.00 (per info e appuntamenti: 02.55603159; cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it «Con la creazione di punti informativi e di contatto sul territorio – ha commentato Paolo Giuggioli, presidente dell’Ordine degli Avvocati milanesi – rispondiamo alla richiesta di una giustizia più semplice e garantiamo a tutti l’accesso all’informazione».  Fonte: SETTEGIORNI 1. Pranzo di festa per i supermatrimoni Sono 148 le coppie cittadine che hanno superato i cinquanta anni di unione - E tra i festeggiati c’è anche chi sta insieme da 65 anni: complimenti! Erano quasi in quattrocento ad essere festeggiati domenica 25 novembre scorsa al Crowne Plaza. A promuovere l'evento dedicato alle coppie più longeve e alla loro unione ci ha pensato l'Amministrazione. Obiettivo dell'appuntamento, festeggiare i sandonatesi che nel 2012 hanno superato il traguardo dei 50 anni di matrimonio. Nel corso di quest'anno, in città, sono state 1481e 5
  • 6. coppie ad aver centrato il titolo di nozze d'oro. Ventuno, invece, le unioni coniugali che sono riuscite a spingersi oltre. Se 17 sono riuscite a ottenere il riconoscimento di nozze di diamante, assegnato al 6esimo anniversario, ben quattro hanno meritato, addirittura, quello di nozze di granito, avendo trascorso 65 anni insieme. A premiare le coppie il sindaco Andrea Checchi e l'assessore Gianfranco Ginelli. 2. «Da noi nessuna iniziativa nella giornata contro la violenza alle donne: ecco perché» Nessun evento in onore della giornata contro la violenza sulle donne. Il comune sandonatese ha infatti deciso, nella giornata del 25 novembre, di non promuovere nessuna iniziativa ad hoc per la giornata. In merito a questo, l'assessore alle politiche sociali Gianfranco Ginelli e l'assessore ai tempi e organizzazione di vita Chiara Bacchiega dichiarano: «In tutti gli eventi pubblici della settimana antecedente, come il consiglio comunale, la premiazione delle coppie longeve avvenuta domenica al Crowne Plaza, e l'incontro tra la giunta e la città al Cinema Troisi per fare il punto sui primi sei mesi di mandato, nel saluto istituzionale è stata inclusa una riflessione contro questa tremenda piaga sociale». Gli assessori hanno spiegato che la filosofia dell'amministrazione comunale non è quella dell'estemporaneità. «In molti casi - ha specificato l'assessore Ginelli - questi eventi trovano spazio nella giornata a loro dedicata e poi più niente. Quello che abbiamo intenzione di fare noi è un percorso vero e proprio, che culmini magari si ad un evento celebrato nel giorno istituito, ma che sia seguito da una serie di iniziative che rimangono nella concretezza, nella quotidianità. Non quindi una mera finestra che viene aperta ogni 25 novembre, e chiusa il 26». Il percorso intrapreso dall'amministrazione viene spiegato in maniera più dettagliata da Bacchiega: «AI tema della violenza contro le donne, nei primi mesi del nuovo anno, il Comune di San Donato dedicherà una serie di iniziative che affronteranno il problema. Tra le prime attività in agenda figura la collaborazione con l'ordine degli avvocati, la cui convenzione è stata stipulata giovedì 28 novembre. Grazie ad essa, dal 4 di dicembre offriremo un nuovo servizio di orientamento legale, che permetterà ai cittadini ogni martedì pomeriggio di poter parlare gratuitamente ad un primo appuntamento con uno specialista del diritto, previo appuntamento (informazioni e appuntamenti allo 02-55.603.159 o cultura@comune.sandonatomilanese.mi.it). Poi verrà organizzato un incontro sul tema dello stalking. Ancora, verrà organizzata anche una mostra fotografica con oggetto il ruolo della donna». 3. SAN DONATO; RIORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE; LA REGIONE ASCOLTA IL COMUNE Due istituti comprensivi ed un circolo didattico, in deroga rispetto alla normativa: l'Amministrazione sandonatese ha presentato sul tavolo della Regione il- proprio piano per la verticalizzazione e razionalizzazione degli istituti scolastici cittadini, non perfettamente rispondente alle direttive della Provincia ma ritenuto più funzionale alle caratteristiche della città. E l'assessore regionale Valentina Aprea avrebbe mostrato di comprendere le ragioni della Giunta sandonatese. Ma il verdetto è atteso solo per metà dicembre. Sabato 24 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. «L’ACS PERDE 70MILA EURO AL MESE» La giunta scopre le carte: si terrà soltanto le farmacie - Tutto il resto dell’azienda municipale potrebbe andare all’asta, è incerto il futuro di 35 lavoratori Adesso a unire San Giuliano e San Donato non c’è solo una ciclopedonale in più, ma la vicenda di una multiservizi che fallisce. Venerdì in consiglio comunale sono caduti i segreti (quelli rimasti) di Acs, l’azienda di servizi comunali. Acs sta malissimo, ha 2,7 milioni di passivo, ne perde circa 70mila al mese e se va avanti così «a metà 2013 avrà esaurito tutto il capitale sociale». Direzione obbligata: la liquidazione.Il suo destino è la separazione delle attività; probabilmente salvando il core business delle farmacie e mettendo a gara quasi tutto il resto. E affrontando il nodo più duro: quello che si chiama fattore umano dei 35 posti di lavoro a rischio. Parole che ricordano un copione ben conosciuto a poche centinaia di metri di distanza. Venerdi in via Battisti pubblico relativamente folto (compresi i lavoratori Acs) e 40 persone che seguivano via streaming a casa. 6
  • 7. La giunta Checchi ha tratto il dado: per Acs srl la via è quella della chiusura e dell’impegno a salvare i lavoratori. La decisione è contenuta in un indirizzo consiliare votato all’unanimità dalla sola maggioranza, perchè tutte le minoranze (Pdl, Insieme per San Donato, Movimento Cinque Stelle) poco dopo le 20.30 hanno lasciato i banchi aula e in qualche caso anche l’aula. I consiglieri di centrodestra - eredi dell’amministrazione Dompè sotto cui il rosso Acs è oggettivamente salito - hanno chiesto il rinvio ritenendo insufficiente la documentazione in possesso e il numero di commissioni svolte per vedere bene il quadro. Motivazioni non molto diverse per i grillini. È rimasta in aula la maggioranza, il centrosinistra. La valutazione strettamente politica del voto dimezzato si è perciò verosimilmente svolta a senso unico, con uno spettro di commenti che va da quelli del sindaco («è gravissimo sfilarsi da una scelta così delicata e importante per la città non avendo nemmeno il coraggio di esprimere un parere nel merito; oltretutto quando la responsabilità è del centrodestra») al meno diplomatico «sono degli Schettino» del giovane capogruppo di “Noi per la Città” Francesco Puliti. Ironica Serenella Natella (Pd) che cita lo slogan dell’ex sindaco: «Questa “bomba” Dompè non l’aveva disinnescata». Ma al di là dell’artiglieria a gittata unica resta che i conti non tornano più. Nella sua relazione iniziale Checchi ha riassunto il sofferto panorama: «Il passivo si attesta a 2 milioni nel consuntivo 2011 più circa 700mila accumulati nel primo semestre di quest’anno; la partita dei crediti che Acs esige dal Comune non sarebbe comunque sufficiente a spostare i termini del problema; la perdita secca è di 80-100mila al mese; il patrimonio è stato sopravvalutato con un milione di sovrastima degli alloggi Erp e ne vale 421mila reali». Alcuni interventi successivi hanno aggiunto dettagli Marco Menichetti (Sel), è stato uno dei pochi a ricordare «il contesto economico profondamente mutato, stravolto, dal 2007 a oggi», ma ha osservato come «già il primo anno della gestione Dompè, al passaggio 2007-08, Acs passò da più 150mila di attivo a meno 150». Angelo Bigagnoli (assessore a bilancio e partecipate), ricorda come «il colpo di grazia sia stato nel 2010 l’assegnazione del Centro sportivo di Metanopoli, che mandò in perdita secca di 971mila euro in quel solo anno i libri contabili» .Emanuele Dolcini 2. «Passeranno all’Amsa i dipendenti della Aimeri» I lavoratori Aimeri Ambiente, almeno su San Donato, possono dormire sonni tranquilli: con il passaggio di consegne ad Amsa, il trasferimento integrale dell’organico al nuovo gestore è pressoché certo. 219 esuberi previsti su tutta la penisola, di cui 11 a San Donato, su 34 operatori impiegati nell’igiene ambientale del Comune: mentre la mobilitazione sindacale nazionale si appresta ad alzarsi di livello, per quanto riguarda la città dell’Eni arrivano rassicurazioni molto chiare: «Nel progetto con cui Amsa ha vinto il bando è prevista l’assunzione di 34 lavoratori - ha spiegato l’assessore all’ambiente Andrea Battocchio -: non c’è motivo per cui non debbano essere i 34 di Aimeri». L’attenzione sull’azienda che, fino al 31 gennaio 2013 ha in gestione il servizio di igiene ambientale di San Donato si è alzata lunedì scorso, quando un presidio di delegati sindacali di fronte al municipio ha portato a conoscenza di amministrazione e cittadinanza il piano esuberi previsto dalla società. I licenziamenti sono giustificati dalla mancanza di liquidità dovuta al ritardo nei pagamenti di diversi Comuni, una motivazione ritenuta ingiustificata dai sindacalisti Cgil, Fit-cisl, Uiltrasporti, Fiadel, che si sono immediatamente mobilitati: «Aimeri apra una vertenza con i Comuni, non si può rifare sui lavoratori», così il delegato Cgil Natale Minchillo. Per questo, a seguito di proposte dirigenziali giudicate insoddisfacenti dai rappresentanti dei lavoratori (riduzione dell’orario di lavoro con conseguente ricaduta sui salari), per il prossimo 14 dicembre è stato proclamato sciopero nazionale. A San Donato, tuttavia, la situazione dovrebbe risolversi per il meglio: secondo quanto spiegato dall’assessore Battocchio: «Per ora le assicurazioni sono verbali, ma quando Amsa diventerà l’aggiudicataria definitiva sarà messo nero su bianco». Riccardo Schiavo 3. In meno di due mesi spunta la rotonda tra la via Emilia e la cittadella del gas Tempi super rapidi per la rotonda via Emilia -via De Gasperi a San Donato: il sesto palazzo uffici Eni avanza a grandi passi e i semafori se ne vanno dal crocevia dei palazzi del Cane a Sei Zampe. Nelle scorse settimane è stata ultimata, con una velocità sorprendente, la trasformazione dell’intersezione statale 9-via De Gasperi da incrocio a sistema rotatorio. I cantieri sono ancora all’opera ma la circolazione è già regolata con il nuovo metodo, che ha eliminato le attese al semaforo per immettersi sulla statale o per svoltare verso Metanopoli. L’intervento è uno di quelli attesi in connessione con il sesto palazzo Eni per la fluidificazione del traffico attorno al quartier 7
  • 8. generale di Metanopoli. La convenzione prevede infatti che la nuova avveniristica palazzina dell’energia (il progetto definitivo è nato da un concorso di idee internazionale) sia accompagnata da una serie di mitigazioni tese a rimuovere il rischio di congestioni e paralisi delle auto nella zona circostante. Eni deve quindi realizzare, come opera di urbanizzazione secondaria, l’eliminazione dei semafori per fare posto a sistemi a rotatoria. L’intervento più atteso dai residenti resta comunque quello sul nodo stradale di San Martino, cioè sulla rotonda poche decine di metri più avanti, al confine fra San Donato e Rogoredo, frazione già compresa nel territorio comunale di Milano. Un’opera pubblica che, secondo il piano triennale 2013-15 approvato pochi giorni fa, sarà realizzata nel 2014 con mezzo milione di euro derivanti appunto dalla convenzione tra Eni e Comune. 4. Tanto amianto e lana di vetro: bonifica complicata a Monticello Tecnici impegnati nell’ex comparto artigianale, si teme anche per il suolo A Cascina Monticello c’è più Eternit da smaltire del previsto : è questo il panorama che si sta rivelando alle squadre di bonifica impegnate ad avviare (ancora molto alla lontana) l’operazione destinata a concludersi con centocinquanta nuove case. Nell’ex quartiere degli artigiani capannoni e tetti sono fatti quasi tutti in cemento - amianto, in un quantitativo più alto di quello atteso. C’è anche una quantità enorme di lana di vetro utilizzata come isolante che va portata in discarica, prima di demolire tutto e lasciare spazio alle fondazioni del nuovo quartiere. Un obiettivo, quest’ultimo, che si è messo avanti la larga data del 2021. Nel frattempo le manovre iniziano molto alla lontana con la bonifica obbligatoria dei residui industriali. Per più di trent’anni Monticello ha rappresentato una zona di insediamento per piccole imprese, spesso a conduzione unipersonale o familiare, che avevano trovato spazio nella corte dismessa della cascina. La qualità dei manufatti industriali è sempre stata modesta, con materiali al risparmio e soluzioni che non si possono certamente definire all’avanguardia. Da questo punto di vista il fibrocemento - genericamente noto come Eternit - la fa da padrone con le sue lastre ondulate che occhieggiano sulle coperture dei box dove stavano carrozzieri, verniciatori, fabbri, saldatori e altri piccoli imprenditori locali. La prima fase è lo smaltimento dell’amianto da edilizia, il quale appunto sembra essere più di quello calcolato: «Sono fatti di Eternit anche gli interni dei capannoni e come isolante è stata usata lana di vetro - affermano i tecnici in tuta bianca che stanno scandagliando il sito - ogni giorno ne troviamo sempre di più». Il passo successivo dopo aver guardato sopra le teste dovrà fare lo stesso sotto i piedi, perchè anche nei suoli andrà stabilita l’eventuale presenza di reflui industriali e falde inquinate. Solo dopo queste operazioni necessarie sarà possibile mettere i primi paletti alla complessa operazione immobiliare. L’ipotesi è di far sorgere accanto alla cascina (conservata nelle parti vincolate), qualcosa di non molto minore di un quartiere con 500 residenti, 150 unità abitative e 51mila metri cubi di volumetria totale. L’avanzamento dell’operazione urbanistica è però diviso in fasi che non andranno a regime prima del 2021. Il lottizzante privato deve anche realizzare un numero sufficiente di parcheggi e una nuova strada di connessione con la rotatoria di piazza Malan. E. D. 8