3. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Ogni dispositivo collegato a internet usa un identificativo UNIVOCO per
comunicare: l'indirizzo IP
Il protocollo che gestisce la comunicazione tra i dispositivi è il TCP/IP
(versione 4)
4. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Quello che oggi è Internet è il risultato di un progetto del DARPA (Defense
Advanced Research Projects Agency) poi esteso alle università americane.
In questo ambito è stato sviluppato il protocollo IPv4.
Ogni dispositivo collegato in rete ha un indirizzo di 32 bit, espresso in forma di
4 cifre da 8 bit ciascuno (da 0 a 255)
Es. 89.97.236.20
5. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Il limite massimo di indirizzi IP allocabili è (semplificando) 2^32, ovvero
4.294.967.296
Quello che nel 1981 (anno di “nascita” di IPv4) sembrava un numero
virtualmente inesauribile oggi non è più sufficiente.
Il continuo aumento di dispositivi collegati a Internet porterà molto presto
all'esaurimento degli indirizzi disponibili.
6. Cristian Mammoli, System and Network administrator
La IANA ( Internet Assigned Numbers Authority), l'ente no-profit che gestisce la
distribuzione di indirizzi IP stima che essi si esauriranno nella prima metà del
2015.
7. Cristian Mammoli, System and Network administrator
●
La IANA alloca gli indirizzi IP ai 5 RIR (Regional Internet registry) es. RIPE NCC
●
I RIR li allocano ai NIR (National Internet registry) es. NIC
●
I NIC li allocano a loro volta ai provider. es. Fastweb
●
I provider li allocano ai loro utenti finali
8. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Già dal 2011 la IANA ha allocato tutti gli indirizzi disponibili, quindi già da 2
anni stiamo “tirando avanti” con gli indirizzi rimasti nei “serbatoi” dei vari
registry locali.
E quando finiranno anche quelli?
10. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Soluzione?
IPv6
2^128 indirizzi IP, ovvero
340.282.366.920.938.463.463.374.607.431.768.211.456
340 undecillioni, 282 decillioni, 366 nonillioni, 920 octillioni, 938 septillioni, 463 sextillioni, 463 quintillioni, 374 quadrillioni, 607
trillioni, 431 miliardi, 768 milioni, 211 mila 456
Gli IPv6 sono espressi in 8 cifre esadecimali separate da due punti
Es. 2a00:1450:4002:0805:0000:1014
E ipv5? Un vecchio standard che non ha mai preso piede
11. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Sembra un bel numero, ma siamo sicuri che tra 30 anni non finiranno gli IPv6 e
ci servirà IPv7?
NO!
Per fare un paragone ci sono abbastanza indirizzi da poter assegnare un IPv6 a
ogni atomo del pianeta terra.
E ce ne rimarrebbero abbastanza per altri 100 pianeti!
12. Cristian Mammoli, System and Network administrator
Bello! Come posso avere IPv6?
In breve: non puoi!
Sono i provider che devono iniziare a richiedere e distribuire IPv6 agli
utenti finali, ma migrare la propria rete da IPv4 a IPv6 è un processo molto
complesso che può durare anni:
Purtroppo IPv4 e IPv6 non sono compatibili!
Un dispositivo deve avere 2 indirizzi:
●
Un v4 per parlare con la internet IPv4
●
Un v6 per parlare con la internet IPv6
13. Nonostante ormai tutti i sistemi operativi supportino da ANNI IPv6 le
percentuali di implementazione sono DEPRIMENTI
4% come media mondiale
L'Italia non smentisce la sua presenza nel terzo mondo delle TLC: 0.02 %
Fonte http://www.google.com/ipv6/statistics.html
Questo a meno di 2 anni dall'esaurimento delle “scorte” di IPv4
Cristian Mammoli, System and Network administrator
14. Ma non potevamo svegliarci prima?
L'IPv6 è stato standardizzato nel 1998, ma dato che non c'e' nessuna autorità
che ne imponga l'uso si è preferito tergiversare e prendere tempo con il NAT
(mascheramento di molti indirizzi IP privati dietro uno VERO)
Come doveva andare Come è andata
Cristian Mammoli, System and Network administrator
15. Al termine delle risorse IPv4 i provider saranno costretti ad assegnare SOLO
IPv6 ad aziende e utenti finali.
Fortunatamente ci sono vari progetti in fase sperimentale per consentire a
dispositivi IPv6-only di “parlare” con quelli IPv4-only (per esempio NAT64 o
DNS64) ma si tratta di escamotage temporanei.
Cristian Mammoli, System and Network administrator
16. Conclusioni?
Ormai i maggiori portali di internet sono accessibili anche su IPv6:
Google
Facebook
Yahoo
Bing
Wikipedia
…
I service provider stanno cominciando a muoversi!
Fonte: http://www.worldipv6launch.org/participants/
Per chi si occupa di reti è importante non rimanere indietro!
Cristian Mammoli, System and Network administrator