L'accoglienza di un nuovo vescovo nella tradizione triventina, raccontata dai bambini della classe 2.0 di Trivento

3. Fino agli anni 70, quando arrivava un nuovo
vescovo veniva accolto in modo
particolare.
Arrivavano a Trivento i fedeli da tutti i paesi
della diocesi, insieme ai loro parroci e
aspettavano l’arrivo del vescovo
all’ingresso del paese.

5. Il vescovo, con il mantello e il cappello del
pellegrino, giungeva in macchina e
all’ingresso del paese lasciava l’auto e
montava su un cavallo bianco adornato
con un drappo rosso. Attraversava il
paese seguito dal corteo dei fedeli e dei
preti, saliva con il suo cavallo la scalinata
fino ad arrivare alla chiesetta di San
Nicola.

6. Mons. Pio Augusto Crivellari (1958)

7. Mons. Achille Palmerini (1970)

9. Nella chiesa di San Nicola riceveva
i simboli episcopali e continuava il
suo cammino verso la chiesa
Cattedrale.

10. Mons. Epimenio Giannico (1937)

11. Mons. Augusto Crivellari (1958)

12. Mons. Achille Palmerini (1970)

13. Lungo il percorso i fedeli
pregavano e cantavano inni di
benvenuto. Dalle finestre, dai
balconi, dalle soglie delle case,
donne e bambini aspettavano la
prima benedizione.

16. Davanti la Cattedrale il Vescovo scendeva dal cavallo. Il
drappo che ricopriva l'animale veniva dato al popolo che
lo riduceva a brandelli cercando di prenderne un
pezzettino perché si diceva che proteggesse la famiglia
sia dalle cattiverie sia dalle streghe.
I brandelli erano talmente piccoli che ancora oggi c'è un
modo di dire per cose che si riducono in pezzi o quando
due persone litigano : ''Ti riduco come una coperta di
Vescovo''
T‘ facc' com(e) na c'perta d' vesc(o)v.
La nonna si ricorda che un vescovo si rifiutò di salire a
cavallo e da quella volta i vescovi arrivano in Cattedrale
a piedi.

17. CIRCOLO DIDATTICO DI
TRIVENTO
Anno scolastico 2012-2013
Scuola Primaria «Emanuele
Ciafardini»
Classe 5ª B
cl@sse 2.0