1. CLIL:INNOVAZIONE O SFIDA?
Corso di formazione per introdurre
l’approccio CLIL
Ponte nelle Alpi, a.s. 2012/13
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 1
2. CLIL?
Content and Language Integrated Learning
(Marsh, 1994):
“CLIL is a dual-focused educational approach
in which an additional language is used for
the learning and teaching of both content
and language.”
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 2
3. CIO’ CHE CLIL NON E’
• Non si tratta di lingua e contenuto presentati
in maniera isolata (CLIL= integration)
• Non è una disciplina insegnata in L2
secondo un metodo “tradizionale”
• Non sostituisce l’insegnamento della lingua,
lo integra
• Non è una metodologia ancora
perfettamente sviluppata
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 3
4. Definitions of CLIL
• "Content and Language Integrated Learning (CLIL), in
which pupils learn a subject through the medium of a
foreign language ...” (European Commission)
• "CLIL refers to situations where subjects, or parts of
subjects, are taught through a foreign language with dual-
focused aims, namely the learning of content, and the
simultaneous learning of a foreign language".
• (Marsh, 2002)
• "It [CLIL] provides exposure to the language without
requiring extra time in the curriculum". (Marsh, 2002)
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5. • “An approach to bilingual education in which both
curriculum content (such as science or geography) and
English are taught together. It differs from simple English-
medium education in that the learner is not necessarily
expected to have the English proficiency required to cope
with the subject before beginning study". (Graddol, 2006)
• “A powerful pedagogic tool which aims to safeguard the
subject being taught whilst promoting language as a
medium for learning as well as an objective of the learning
process itself.” (Coyle, 2007)
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 5
6. RIFLESSIONE
Riflettete sulle motivazioni per introdurre il
CLIL nella vostra scuola.
Quali vantaggi il CLIL potrebbe offrire
• Agli allievi ?
• Alla vostra scuola ?
• A voi insegnanti ?
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7. PERCHE’ CLIL?
• Per sperimentare un approccio didattico realmente
integrato
• Per sviluppare comunicazione e interazione in L2
• Per fornire ulteriori occasioni all’uso di L2
• Per impostare una rete di cooperazione tra
insegnanti di lingue e altre discipline,
incoraggiando una didattica interdisciplinare
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 7
9. Alcune criticità
•Coinvolgimento team di docenti
•Coinvolgimento Dirigente
•Coinvolgimento studenti e famiglie
•Redazione progetto e presentazione agli organi Collegiali
•Necessità di formazione (continua) per i futuri docenti
CLIL: formazione linguistica e metodologica
•Collaborazione con i docenti di lingue straniere
•Collaborazione con i docenti del Consiglio di Classe
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10. Alcune variabili
• Tipologia di scuola
• Motivazione di base
• Il progetto risponde ad un’esigenza di
1)innovazione didattica e metodologica che possa
coinvolgere anche ambiti diversi da quelli linguistici ;
2) richiesta sempre maggiore di conoscenza e uso delle
lingue straniere (anche da parte dei docenti di altre
discipline);
3) potenziamento dell’apprendimento linguistico fra gli
allievi
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11. Quali dimensioni?
• Dimensione culturale
L’insegnamento veicolare consentirà agli studenti di
allargare le conoscenze culturali, aprendosi ulteriormente
alla comunicazione e favorendo la comprensione
interculturale
• Dimensione linguistica
Gli studenti avranno maggiori opportunità di imparare e
sviluppare le competenze linguistico-comunicative in L2
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12. • Dimensione contenuto
Tramite
l’insegnamento
veicolare, gli studenti
potranno sperimentare
l’opportunità di
imparare i contenuti di
una o più materie da
diverse angolazioni e
con diversi insegnanti
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13. • Dimensione cognitiva
• CLIL consentirà agli allievi di potenziare le proprie
strategie di apprendimento, mediante una costante
riflessione sulla LS e sulla disciplina insegnata in LS;
inoltre gli studenti saranno stimolati a rivedere il proprio
metodo di studio per sviluppare efficacemente la
competenza in LS che procederà di pari passo con
l’apprendimento della disciplina non linguistica
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 13
14. IL CONTESTO
Sarà necessario
considerare la
disponibilità delle
famiglie ( un eccessivo
carico di impegno
potrebbe avere ricadute
sul profitto) e del
Consiglio di
Classe/Collegio
Docenti/Dirigente
Scolastico.
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15. Ambiente interno
• L’idea è nata da ________(Docente di …)
• L’idea è appoggiata da ________Un gruppo di docenti
disponibili a collaborare
• L’idea è contrastata da
• Lingua/e che possono essere utilizzate ______________
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16. RIFLESSIONE
• Pensa a te come insegnante CLIL. Quali
sono:
– i tuoi punti forti?
– i tuoi punti deboli?
– le tue speranze?
– le tue preoccupazioni?
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 16
17. DECISIONI ORGANIZZATIVE STRUTTURALI
Popolazione scolastica coinvolta
• Tutta la scuola
• Solo alcune sezioni o classi
Durata
• Un intero ciclo educativo
• Un anno scolastico/un quadrimestre/ meno di un
quadrimestre /un’ora alla settimana
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19. Docenti
• Un docente/ due docenti
• Docente di LS e docente/i
disciplinari
• Monolingue?
• Bilingue? In quale
percentuale?
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 19
20. ASPETTI ORGANIZZATIVI METODOLOGICI
Struttura didattica
• Insegnamento
collaborativo
• Insegnamento in co-
presenza
• Insegnamento
indipendente
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 20
21. Quale collaborazione
• Il docente CLIL progetta
lezione /modulo con
docente L2 e svolge
l’attività in modo
autonomo
• Il docente CLIL progetta
lezione/modulo con
docente L2 e fa lezione in
compresenza
• Docente L2 riprende
lezione CLIL per
riflessione linguistica
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 21
22. Modello operativo
• Moduli o singole lezioni, a cadenza fissa (es. una
lezione CLIL ogni 4)
• Periodo didattico limitato nel corso dell’anno
• Percorso CLIL distribuito lungo l’intero anno
scolastico
• Perché? Per rendere flessibile il modello ed evitare
irrigidimenti
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 22
23. QUALI ATTIVITA’
• Reading comprehension:
1. Questionnaire
2. True/false
3. Pre-reading and while-reading discussion
4. Vocabulary: glossary creation, give
opposites/synonyms
5. Chart completing
6. Draw/complete a mind map with key-words
Prof.ssa Carla Tosoratti, 2012 23
24. QUALI ATTIVITA’ (2)
• Reporting texts/situations
• Note taking
• Role playing
• Problem solving
• Summarizing
• Matching
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25. Lezioni CLIL (1)
• Utilizzare compiti che siano di supporto
sia all’apprendimento linguistico sia allo
sviluppo della conoscenza della disciplina
• Utilizzare molti “visuals” (figure,
diagrammi, grafici,oggetti reali,
laboratori)
• Aiutare gli studenti con un vocabolario di
base
Carla Tosoratti, 2006
26. Lezioni CLIL (2)
• Insegnare strategie di apprendimento
• Stabilire regole di base per l’uso della
lingua madre
• Assicurarsi che lo scopo del lavoro
assegnato sia chiaro
• Assicurarsi che la sequenza dei compiti sia
ordinata
Carla Tosoratti, 2006
27. ALCUNE STRATEGIE
• Ripetizione concetti • Immagini
importanti
• Gesti
• Riformulazione
• Parafrasi
• Dimostrazioni
• Definizioni • Realia
• Spiegazioni di significato
• Esempi concreti
• Riciclo del lessico
• sinonimi
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28. SCHEMA LEZIONE
• Titolo del modulo
• Classe
• Livello linguistico
• Punto del programma (eventuali prerequisiti)
• Contenuti disciplinari
• Numero di ore
• Materiale (libri, software, DVD, fotocopie…)
• Supporti (laboratorio, LIM, PC, video….)
• Compresenza (?)
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29. TASK…
• Leggi l’articolo di Langè o Marsh e
individua gli aspetti fondamentali del CLIL.
• Rifletti sulle motivazioni per cui potresti
adottare il CLIL, e sugli aspetti che ritieni
interessanti per la tua disciplina.
• Prova a elaborare uno schema di lezione o
percorso CLIL, indicando – se possibile –
l’uso delle nuove tecnologie.
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