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SMART GRID
                         La regolazione dell’Autorità per i progetti pilota

                                           Federico Luiso
                                Autorità per l’energia elettrica e il gas




                                           Roma, 26 giugno 2012
Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                          1
INDICE

                         1. Caratteristiche della regolazione
                            attraverso i progetti pilota

                         2. Il quadro normativo e regolatorio

                         3. A che punto siamo




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                            2
Perché le smart grid



                         Smart Grid
                         una rete elettrica che permette, attraverso una gestione “attiva”, di
                         integrare in modo intelligente il comportamento e le azioni di tutti gli utenti
                         connessi alla rete, allo scopo di assicurare la fornitura di energia elettrica
                         in modo efficiente, sostenibile e sicuro. [ERGEG 2011]



                         I benefici attesi da una Smart Grid
                          Incremento dell’immissione in rete di energia elettrica da generazione
                           distribuita, a parità di sicurezza, qualità del servizio e sviluppo della rete;
                          Miglioramento della qualità del servizio;
                          Incremento del livello di sicurezza;
                          Diffusione della gestione attiva della domanda



Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                                  3
Il ruolo della regolazione


                         • L’approccio del regolatore nei confronti dei progetti innovativi è
                           quello di far precedere una fase sperimentale alla fase di
                           regolazione a regime


                         • Elemento fondamentale dei “progetti pilota”: si effettuano test su
                           casi reali e circoscritti


                         • Esperienze di regolazione attraverso i “progetti pilota”:
                            • smart grid (delibera ARG/elt 39/10)
                            • mobilità elettrica (delibera ARG/elt 242/10)
                            • sistemi di accumulo (delibera ARG/elt 199/11)



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I progetti pilota



                         • Casi reali e circoscritti
                         • Basati su indicatori di performance e di costo (posto a
                           carico dei consumatori)
                         • Trasparenza delle regole: le procedure e i criteri di
                           valutazione sono noti in partenza
                         • Monitoraggio durante l’esecuzione
                         • Particolare attenzione alla replicabilità del progetto
                         • I risultati sono pubblici




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                5
Il quadro regolatorio


                                                      Riconosce alle imprese distributrici
                                                      una maggiorazione del 2% del
                         Delibera n. 348/07           tasso di remunerazione del capitale
                                                      investito per progetti smart grid



                                                      Individua la procedura e i criteri per
                         Delibera n. 39/10            selezionare i progetti a cui
                                                      concedere l’incentivo




                                                      Seleziona i progetti pilota a cui
                         Delibera n. 12/11            concedere l’incentivo




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                   6
Delibera dell’Autorità n. 348/07 (Allegato A)


                         • Nel determinare la remunerazione riconosciuta agli investimenti per il
                           servizio di distribuzione (art. 11), riconosce alle imprese distributrici,
                           per 12 anni, una maggiorazione del 2% del tasso di remunerazione
                           del capitale investito in progetti pilota “comprendenti sistemi di
                           automazione, protezione e controllo di reti attive MT (smart grids)”.
                         • Rinvia ad un successivo provvedimento la procedura e i criteri di
                           selezione degli investimenti ammessi alla maggiorazione del tasso di
                           remunerazione.
                         • Demanda ad un’apposita commissione di esperti l’ammissibilità degli
                           investimenti ammessi alla maggiorazione del tasso di remunerazione.
                         • Prevede che la commissione esamini i progetti di investimento in smart
                           grid “in relazione alle potenzialità di sviluppo della generazione
                           distribuita e ai benefici attesi in termini di miglioramento della qualità
                           della tensione”

Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                              7
Delibera ARG/elt 39/10

                         La delibera ARG/elt 39/10 individua la procedura e i criteri per
                         selezionare i progetti a cui concedere l’incentivo.

                         Requisiti minimi obbligatori:

                         a) Il progetto deve rappresentare una concreta dimostrazione in campo su reti
                            di distribuzione in MT in esercizio.
                         b) La rete oggetto della sperimentazione deve presentare contro-flussi di
                            energia attiva verso l’AT per almeno l’1% del tempo annuo di
                            funzionamento1.
                         c) Il progetto deve prevedere un sistema di controllo/regolazione della tensione
                            della rete e un sistema in grado di assicurare la registrazione automatica
                            degli indicatori tecnici rilevanti per la valutazione dei benefici del progetto.
                         d) Deve essere previsto l’utilizzo di protocolli di comunicazione non proprietari.


                         1 Il criterio di identificazione di una “rete attiva” indicato dalla Norma CEI 0-16 prevede che la rete
Autorità per l'energia   presenti l’inversione del flusso per almeno il 5% del tempo annuo di funzionamento.
  elettrica e il gas                                                                                                       8
Delibera ARG/elt 39/10
                                                     Parametri di valutazione

                         I progetti sono valutati sulla base di un indicatore che tenga conto di:
                         •   Numero di punti di connessione di utenze attive coinvolti nel progetto.
                         •   Aumento - rispetto alle condizioni precedenti gli interventi per cui si richiede il
                             trattamento incentivante - dell’energia elettrica che è possibile immettere in rete
                             da generazione distribuita, valutato sia in termini assoluti che in rapporto ai
                             consumi delle utenze passive connesse alla medesima rete.
                         •   Presenza di requisiti facoltativi, come, ad esempio, di un sistema di
                             acquisizione e controllo per la valutazione dinamica dei flussi sulla rete, di un
                             sistema di comunicazione con i clienti finali per la sperimentazione della
                             demand response, la partecipazione degli impianti di generazione diffusa alla
                             regolazione della tensione, ecc.
                         •   Tempi di attuazione del progetto.
                         •   Miglioramento degli indicatori di qualità del servizio (continuità, tensione).
                         •   Grado di coinvolgimento diretto di utenti attivi.
                         •   Impiego di sistemi di comunicazione finalizzati allo scambio di informazioni tra il
                             gestore della rete di distribuzione e gli utenti della rete che adottino tecniche e
Autorità per l'energia       protocolli di comunicazione standard, consolidate e trasparenti.
  elettrica e il gas                                                                                          9
Delibera ARG/elt 12/11

                         Una commissione di esperti nominata dall’Autorità ha valutato i progetti
                         pilota di smart grid presentati dalle imprese distributrici, ammettendone 8 al
                         trattamento incentivante.




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                                10
I progetti ammessi

                         • Le imprese distributrici ammesse devono inviare all’Autorità, entro 60
                           giorni dal termine del progetto pilota e in ogni caso ogni sei mesi, una
                           relazione descrittiva dell’intervento realizzato o in corso di realizzazione.

                         • Nella relazione devono essere presenti valutazioni sulla replicabilità
                           dell’esperienza pilota.

                         • Gli esiti delle sperimentazioni saranno resi pubblici dall’Autorità e
                           concorreranno alla formulazione di una più mirata regolazione
                           incentivante degli investimenti connessi alla evoluzione delle reti di
                           distribuzione verso il modello della smart grid.




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                                 11
Il decreto legislativo n. 28/2011

                         Il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 ha “legificato”
                         l’iniziativa dell’autorità, prevedendo che:
                         • «Ai distributori di energia elettrica che effettuano interventi di
                           ammodernamento secondo i concetti di smart grid spetta una
                           maggiorazione della remunerazione del capitale investito per
                           il servizio di distribuzione, limitatamente ai predetti interventi
                           di ammodernamento» (articolo 18, comma 1).
                         • Gli interventi smart grid «consistono prioritariamente in
                           sistemi per il controllo, la regolazione e la gestione dei carichi
                           e delle unità di produzione, ivi inclusi i sistemi di ricarica di
                           auto elettriche».




Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                       12
Il decreto legislativo n. 28/2011
                                                  Il ruolo dell’Autorità


                         Il decreto assegna all’Autorità il compito di provvedere alla definizione
                         delle caratteristiche degli interventi di smart grid e di assicurare che il
                         trattamento previsto tenga conto dei seguenti criteri:

                         • indicazioni delle Regioni territorialmente interessate agli interventi;
                         • dimensione del progetto di investimento, in termini di utenze attive
                           coinvolte, sistemi di stoccaggio ed effetti sull'efficacia ai fini del
                           ritiro integrale dell'energia da generazione distribuita e fonti
                           rinnovabili;
                         • grado di innovazione del progetto, in termini di capacità di
                           aggregazione delle produzioni distribuite finalizzata alla
                           regolazione di tensione e all'uniformità del diagramma di
                           produzione, di impiego di sistemi avanzati di comunicazione,
                           controllo e gestione;
                         • rapidità di esecuzione ed entrata in esercizio delle opere.
Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                                 13
Lo stato di avanzamento dei progetti


                          I progetti sono partiti nel corso del 2011
                          Le imprese distributrici prevedono di terminarli a fine 2013
                          Nel corso del primo anno i lavori hanno riguardato
                           prevalentemente lo sviluppo dei sistemi di rilevazione e
                           acquisizione dei dati
                          In alcuni progetti sono stati acquistati e installati sistemi di
                           accumulo
                          Alcune specifiche sono state modificate a seguito
                           dell’adozione del nuovo Allegato A70 al Codice di rete di
                           Terna “Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della
                           generazione distribuita”.


Autorità per l'energia
  elettrica e il gas                                                                      14
Cosa ci aspettiamo dalla fase sperimentale

                              Effettivo incremento della potenza disponibile per la
                               connessione di impianti di generazione alla rete di distribuzione
                              Evoluzione del sistema di acquisizione e trasmissione dei dati e
                               del sistema di diagnosi dei parametri di funzionamento della rete


                             Attenzione a:
                              Sovrapposizione con altre disposizioni (Delibera AEEG n. 84/122,
                               Allegato A70, disciplina incentivante per mobilità elettrica e per
                               sistemi di accumulo, ecc.)
                              Interventi di manutenzione e sviluppo che rientrano nell’ordinaria
                               gestione della rete


                         2 “Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento
Autorità per l'energia   alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”.
  elettrica e il gas                                                                                                                15

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Luiso

  • 1. SMART GRID La regolazione dell’Autorità per i progetti pilota Federico Luiso Autorità per l’energia elettrica e il gas Roma, 26 giugno 2012 Autorità per l'energia elettrica e il gas 1
  • 2. INDICE 1. Caratteristiche della regolazione attraverso i progetti pilota 2. Il quadro normativo e regolatorio 3. A che punto siamo Autorità per l'energia elettrica e il gas 2
  • 3. Perché le smart grid Smart Grid una rete elettrica che permette, attraverso una gestione “attiva”, di integrare in modo intelligente il comportamento e le azioni di tutti gli utenti connessi alla rete, allo scopo di assicurare la fornitura di energia elettrica in modo efficiente, sostenibile e sicuro. [ERGEG 2011] I benefici attesi da una Smart Grid  Incremento dell’immissione in rete di energia elettrica da generazione distribuita, a parità di sicurezza, qualità del servizio e sviluppo della rete;  Miglioramento della qualità del servizio;  Incremento del livello di sicurezza;  Diffusione della gestione attiva della domanda Autorità per l'energia elettrica e il gas 3
  • 4. Il ruolo della regolazione • L’approccio del regolatore nei confronti dei progetti innovativi è quello di far precedere una fase sperimentale alla fase di regolazione a regime • Elemento fondamentale dei “progetti pilota”: si effettuano test su casi reali e circoscritti • Esperienze di regolazione attraverso i “progetti pilota”: • smart grid (delibera ARG/elt 39/10) • mobilità elettrica (delibera ARG/elt 242/10) • sistemi di accumulo (delibera ARG/elt 199/11) Autorità per l'energia elettrica e il gas 4
  • 5. I progetti pilota • Casi reali e circoscritti • Basati su indicatori di performance e di costo (posto a carico dei consumatori) • Trasparenza delle regole: le procedure e i criteri di valutazione sono noti in partenza • Monitoraggio durante l’esecuzione • Particolare attenzione alla replicabilità del progetto • I risultati sono pubblici Autorità per l'energia elettrica e il gas 5
  • 6. Il quadro regolatorio Riconosce alle imprese distributrici una maggiorazione del 2% del Delibera n. 348/07 tasso di remunerazione del capitale investito per progetti smart grid Individua la procedura e i criteri per Delibera n. 39/10 selezionare i progetti a cui concedere l’incentivo Seleziona i progetti pilota a cui Delibera n. 12/11 concedere l’incentivo Autorità per l'energia elettrica e il gas 6
  • 7. Delibera dell’Autorità n. 348/07 (Allegato A) • Nel determinare la remunerazione riconosciuta agli investimenti per il servizio di distribuzione (art. 11), riconosce alle imprese distributrici, per 12 anni, una maggiorazione del 2% del tasso di remunerazione del capitale investito in progetti pilota “comprendenti sistemi di automazione, protezione e controllo di reti attive MT (smart grids)”. • Rinvia ad un successivo provvedimento la procedura e i criteri di selezione degli investimenti ammessi alla maggiorazione del tasso di remunerazione. • Demanda ad un’apposita commissione di esperti l’ammissibilità degli investimenti ammessi alla maggiorazione del tasso di remunerazione. • Prevede che la commissione esamini i progetti di investimento in smart grid “in relazione alle potenzialità di sviluppo della generazione distribuita e ai benefici attesi in termini di miglioramento della qualità della tensione” Autorità per l'energia elettrica e il gas 7
  • 8. Delibera ARG/elt 39/10 La delibera ARG/elt 39/10 individua la procedura e i criteri per selezionare i progetti a cui concedere l’incentivo. Requisiti minimi obbligatori: a) Il progetto deve rappresentare una concreta dimostrazione in campo su reti di distribuzione in MT in esercizio. b) La rete oggetto della sperimentazione deve presentare contro-flussi di energia attiva verso l’AT per almeno l’1% del tempo annuo di funzionamento1. c) Il progetto deve prevedere un sistema di controllo/regolazione della tensione della rete e un sistema in grado di assicurare la registrazione automatica degli indicatori tecnici rilevanti per la valutazione dei benefici del progetto. d) Deve essere previsto l’utilizzo di protocolli di comunicazione non proprietari. 1 Il criterio di identificazione di una “rete attiva” indicato dalla Norma CEI 0-16 prevede che la rete Autorità per l'energia presenti l’inversione del flusso per almeno il 5% del tempo annuo di funzionamento. elettrica e il gas 8
  • 9. Delibera ARG/elt 39/10 Parametri di valutazione I progetti sono valutati sulla base di un indicatore che tenga conto di: • Numero di punti di connessione di utenze attive coinvolti nel progetto. • Aumento - rispetto alle condizioni precedenti gli interventi per cui si richiede il trattamento incentivante - dell’energia elettrica che è possibile immettere in rete da generazione distribuita, valutato sia in termini assoluti che in rapporto ai consumi delle utenze passive connesse alla medesima rete. • Presenza di requisiti facoltativi, come, ad esempio, di un sistema di acquisizione e controllo per la valutazione dinamica dei flussi sulla rete, di un sistema di comunicazione con i clienti finali per la sperimentazione della demand response, la partecipazione degli impianti di generazione diffusa alla regolazione della tensione, ecc. • Tempi di attuazione del progetto. • Miglioramento degli indicatori di qualità del servizio (continuità, tensione). • Grado di coinvolgimento diretto di utenti attivi. • Impiego di sistemi di comunicazione finalizzati allo scambio di informazioni tra il gestore della rete di distribuzione e gli utenti della rete che adottino tecniche e Autorità per l'energia protocolli di comunicazione standard, consolidate e trasparenti. elettrica e il gas 9
  • 10. Delibera ARG/elt 12/11 Una commissione di esperti nominata dall’Autorità ha valutato i progetti pilota di smart grid presentati dalle imprese distributrici, ammettendone 8 al trattamento incentivante. Autorità per l'energia elettrica e il gas 10
  • 11. I progetti ammessi • Le imprese distributrici ammesse devono inviare all’Autorità, entro 60 giorni dal termine del progetto pilota e in ogni caso ogni sei mesi, una relazione descrittiva dell’intervento realizzato o in corso di realizzazione. • Nella relazione devono essere presenti valutazioni sulla replicabilità dell’esperienza pilota. • Gli esiti delle sperimentazioni saranno resi pubblici dall’Autorità e concorreranno alla formulazione di una più mirata regolazione incentivante degli investimenti connessi alla evoluzione delle reti di distribuzione verso il modello della smart grid. Autorità per l'energia elettrica e il gas 11
  • 12. Il decreto legislativo n. 28/2011 Il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 ha “legificato” l’iniziativa dell’autorità, prevedendo che: • «Ai distributori di energia elettrica che effettuano interventi di ammodernamento secondo i concetti di smart grid spetta una maggiorazione della remunerazione del capitale investito per il servizio di distribuzione, limitatamente ai predetti interventi di ammodernamento» (articolo 18, comma 1). • Gli interventi smart grid «consistono prioritariamente in sistemi per il controllo, la regolazione e la gestione dei carichi e delle unità di produzione, ivi inclusi i sistemi di ricarica di auto elettriche». Autorità per l'energia elettrica e il gas 12
  • 13. Il decreto legislativo n. 28/2011 Il ruolo dell’Autorità Il decreto assegna all’Autorità il compito di provvedere alla definizione delle caratteristiche degli interventi di smart grid e di assicurare che il trattamento previsto tenga conto dei seguenti criteri: • indicazioni delle Regioni territorialmente interessate agli interventi; • dimensione del progetto di investimento, in termini di utenze attive coinvolte, sistemi di stoccaggio ed effetti sull'efficacia ai fini del ritiro integrale dell'energia da generazione distribuita e fonti rinnovabili; • grado di innovazione del progetto, in termini di capacità di aggregazione delle produzioni distribuite finalizzata alla regolazione di tensione e all'uniformità del diagramma di produzione, di impiego di sistemi avanzati di comunicazione, controllo e gestione; • rapidità di esecuzione ed entrata in esercizio delle opere. Autorità per l'energia elettrica e il gas 13
  • 14. Lo stato di avanzamento dei progetti  I progetti sono partiti nel corso del 2011  Le imprese distributrici prevedono di terminarli a fine 2013  Nel corso del primo anno i lavori hanno riguardato prevalentemente lo sviluppo dei sistemi di rilevazione e acquisizione dei dati  In alcuni progetti sono stati acquistati e installati sistemi di accumulo  Alcune specifiche sono state modificate a seguito dell’adozione del nuovo Allegato A70 al Codice di rete di Terna “Regolazione tecnica dei requisiti di sistema della generazione distribuita”. Autorità per l'energia elettrica e il gas 14
  • 15. Cosa ci aspettiamo dalla fase sperimentale  Effettivo incremento della potenza disponibile per la connessione di impianti di generazione alla rete di distribuzione  Evoluzione del sistema di acquisizione e trasmissione dei dati e del sistema di diagnosi dei parametri di funzionamento della rete Attenzione a:  Sovrapposizione con altre disposizioni (Delibera AEEG n. 84/122, Allegato A70, disciplina incentivante per mobilità elettrica e per sistemi di accumulo, ecc.)  Interventi di manutenzione e sviluppo che rientrano nell’ordinaria gestione della rete 2 “Interventi urgenti relativi agli impianti di produzione di energia elettrica, con particolare riferimento Autorità per l'energia alla generazione distribuita, per garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale”. elettrica e il gas 15