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S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 5
interrompe prematuramente e bruscamente l’at-
tività agonistica. La fascia di età più a rischio è
quella tra i 15 e i 17 anni. Anche su questi numeri
andrebbero fatte indagini appropriate che potreb-
bero (e anzi dovrebbero) essere indirizzate in dif-
ferenti campi e per diverse motivazioni:
•	 per gli aspetti motivazionali;
•	 relativamente ad allenatori non qualificati a
gestire le donne;
•	 relativamente ad una organizzazione sportiva
obsoleta;
•	 per l’evidente anticipazione degli obiettivi
agonistici.
La lista potrebbe essere assai più lunga, addi-
rittura lunghissima! Di qui la scelta, di dedicare
questo anno della nostra rivista alla donna, per
tentare di dare quante più spiegazioni possibili a
questi e ad altri aspetti dello sport e dell’allena-
mento femminile, perché uno “sport al femminile”
ancora più ricco di partecipanti e di visioni cor-
rette, allarga il panorama culturale di una nazione
e colora di allegria e di passione (o non solo utili
ed auspicabili l’una e l’altra?) l’interesse generale
dell’intero movimento sportivo.
EDITORIALE
DONNA E SPORT
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 19
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.19-27
S&C
Il sollevamento pesi, o pesistica, è una disci-
plina olimpica le cui origini risalgono a oltre
4000 anni fa; rappresentazioni dell’allena-
mento della forza e delle relative competizioni
sono state scoperte nella tomba del principe
egiziano Baghti risalente al 2040 a.C. circa.
Le origini del moderno sollevamento pesi pos-
sono essere però fatte risalire alla metà del
XIX secolo, quando in Europa, in particolare
in Austria e in Germania, iniziò a diffondersi
l’allenamento della forza. Il primo campionato
mondiale di sollevamento pesi si svolse a Lon-
dra nel marzo del 1891. Il sollevamento pesi
maschile fu inserito come parte dell’atletica
leggera nei primi giochi olimpici moderni che
si svolsero ad Atene nel 1896. La federa-
zione internazionale di pesistica si formò nel
1905 e fu riconosciuta dal Comitato Olimpico
Internazionale (CIO) nel 1914. Il sollevamento
pesi divenne una componente permanente del
programma olimpico a partire dai Giochi Olim-
pici di Anversa del 1920.
Agli inizi degli anni Ottanta del secolo scor-
so iniziò ad acquistare popolarità la pesistica
femminile, in particolare negli Stati Uniti e in
Cina. Il primo campionato mondiale femminile
fu organizzato nel 1987 a Daytona Beach, in
Florida. La pesistica femminile fu inserita per
la prima volta nel programma di sollevamento
pesi olimpico ai Giochi Olimpici del 2000 te-
nutisi a Sidney, in Australia.
DONNE E ANATOMIA
Il bacino dimostra chiaramente le differen-
ze anatomiche tra i due sessi: nell’uomo, si
associa principalmente ad una corporatura
più robusta e a muscoli più forti, in grado di
governare una struttura ossea più solida ed
elementi di una compagine muscolare meglio
definita; nella donna, si associa ad una cavi-
tà pelvica più ampia e meno profonda, corri-
spondente allo specifico ruolo di componente
ossea del canale del parto.
Il bacino femminile è leggero ed esile, con su-
perfici articolari piccole e legamenti muscola-
ri piuttosto indistinti, la falsa (o grande) pelvi
poco profonda, lo stretto pelvico superiore
di forma ovale e lo stretto inferiore relativa-
mente grande. Il canale pelvico è corto con
lati praticamente paralleli; la superficie ovale
superiore del corpo del primo elemento del
sacro occupa circa un terzo della sua lar-
ollevamento pesi femminile:
il genere è un ostacolo?
S
ANTONIO URSO
Presidente della
Federazione
Italiana Pesistica
e della European
Weightlifting
Federation.
Componente
dell’Esecutivo
della
IWF International
Weightlifting
Federation.
Laurea in Scienze
Motorie;
Laurea
Magistrale
in Attività Motorie
Preventive e
Adattate;
Master 1° livello
Scienze Motorie
Preventive
Adattate e
Recupero
Atletico;
Maestro di
Pesistica.
Ha allenato la
nazionale
maschile e
femminile di
pesistica.
È stato più volte
campione
italiano.
Antonio Urso
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 29
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.29-39
MECCANOBIOLOGIA
La meccanobiologia è un’emergente branca
delle discipline biologiche che si avvale dei
principi della meccanica per spiegare le atti-
vità vitali delle cellule1
. Grazie alle ultime ge-
nerazioni di strumenti da laboratorio, i biologi
sono ora in grado di misurare le forze che,
provenienti dall’ambiente esterno, agiscono
sui tessuti dell’organismo e ne modificano la
struttura cellulare. Quando una microsco-
pica frazione di tessuto organico si tende
meccanicamente, anche solo per un breve
istante, le cellule di quell’area reagiscono
immediatamente producendo nuove moleco-
le, crescendo, movimentandosi, differenzian-
dosi, proliferando, degenerando, collassando
oppure morendo. La meccanosensibilità è
la proprietà di una cellula di codificare uno
stimolo meccanico come una meccanostimo-
lazione, ovvero un segnale di avvio per una
determinata risposta biologica, detta mec-
canotrasduzione, in grado di convertire la
tensione sopraggiunta in reazione chimica o
elettrica.
La meccanobiologia analizza e codifica il com-
portamento delle cellule quando sono solle-
citate da forze esterne. Le cellule stimolate
possono agire su se stesse, su quelle adia-
centi, o sul pannicolo connettivale che avvolge
l’intero tessuto in cui vivono2
. Con un rigido
connettivo, le tensioni laminari agiscono di-
rettamente sulle cellule3
. Più il citoscheletro
(il telaio di sostegno di una cellula) è rigido,
maggiore è la resistenza con cui le cellulle si
oppongono alle compressioni e alle trazioni,
minore è la loro meccanosensibilità. Vicever-
sa, una cellula con un’intelaiatura povera di
filamenti proteinici ha una ridotta capacità di
meccanotrasduzione e trae poco vantaggio
dalle stimolazioni meccaniche esterne quan-
do si trova ad attivare le sue funzioni vitali.
La meccanobiologia studia anche l’adatta-
mento cellulare a un carico (stimolo) ester-
no4
. Le forze meccaniche che agiscono
sull’organismo sono dei regolatori biologici,
di importanza pari a quelli chimici ed elettri-
ci. Tra le varie funzioni che una cellula può
svolgere, quella della meccanoregolazione le
DONATO
FORMICOLA
è docente a
contratto di Teoria
dell’Allenamento,
di Metodologia
dell’Allenamento
e di Chinesiologia
Sportiva presso
il Centro
Servizi SUISM
dell’Università degli
Studi di Torino;
è consulente
scientifico
dell’Evolutionfit,
azienda leader
in Italia di sistemi
cloud per la
realizzazione di
programmi di
allenamento.
È docente di
nutrizione e
integrazione
sportiva nella
Scuola di
Nutrizione e
Integrazione nello
Sport (SANIS);
è docente
federale e
coordinatore
della formazione
presso il Comitato
Regione Piemonte
della Federazione
Italiana Pesi (FIPE).
Donato Formicola, PhD
SUISM Centro Servizi, Università degli Studi di Torino
rontiere delle conoscenze.
Concetti di meccanobiologia
applicati all’allenamento
della forza
F
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 41
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.41-44
Tutti cercano scorciatoie per dimagrire
senza sacrifici, senza dieta e senza alle-
namento. Il nostro corpo però non ne ha
bisogno, è una macchina perfetta e negli
ultimi anni si è scoperto che è in grado
di produrre un ormone, l’irisina, che è
in grado di trasformare letteralmente il
nostro fisico.
L’irisina è dunque un ormone, identifica-
to dai ricercatori della Harvard Medical
School, che replica alcuni degli effetti
positivi dell’attività fisica e della dieta.
Gli studi condotti inizialmente all’Univer-
sità di Harvard e successivamente da
numerosi laboratori in tutto il mondo,
compresa l’Italia, stanno mettendo alla
luce importanti ruoli di tale sostanza
ormonale. La scoperta sensazionale è
che tale ormone viene prodotto durante
l’attività fisica: proprio per questo è de-
finito “l’ormone dello sport”.
In particolare, quando si pratica attività
fisica di tipo HIIT - High Intensity Interval
Training - la stessa contrazione musco-
lare determina la produzione dell’irisina.
Essa viene prodotta dai miociti, le fi-
bre muscolari, e insieme alla termoge-
nesi promuove il cosiddetto browning,
cioè la conversione delle cellule adipose
bianche in cellule adipose brune. Questa
scoperta ha quasi dell’incredibile, poiché
descrive la trasformazione di una cellula
matura in un altro tipo di cellula matura,
fenomeno che fino a qualche anno fa sa-
rebbe stato considerato impossibile da
osservare.
Il rilascio dell’irisina promuove:
a. il browning, ovvero la conversione
delle cellule adipose bianche in cellule
adipose brune, come già osservato.
Si tratta dunque di una molecola
“brucia grassi”;
DIEGO RUSSO
Docente
Nazionale FIPE
info@diegorusso.com
Professionista
nell’area sportiva
dell’alto livello
agonistico e
preparatore
atletico che
utilizza il metodo
della Pesistica
per l'allenamento
in altri sport,
preparatore
di Davide
Messineo per
Tokyo 2020 (due
volte campione
del mondo di
Taekwondo
FITA e due volte
campione del
mondo di Kick
Boxing FIKBMS).
Vice Presidente
regionale FIPE
Campania,
Docente
Nazionale,
Commissario
d’Esame,
Dirigente Sportivo,
Allenatore di
Pesistica Olimpica,
Personal Trainer
specialista in
Kettlebell e Sport
& Health, Ufficiale
di Gara FIPE,
Chinesiologo
iscritto all'Unione
Nazionale
Chinesiologi,
Tecnico di
Ginnastica
Posturale CONI
ed Educatore
Alimentare Scuola
dello Sport CONI.
Diego Russo
RISINA, ovvero l'ormone
dell'attività fisica,
dai numerosi benefici
I
iclo mestruale
e allenamento della forza
C
ANTONIO URSO
Presidente della
Federazione
Italiana Pesistica
e della European
Weightlifting
Federation.
Componente
dell’Esecutivo
della
IWF International
Weightlifting
Federation.
Laurea in Scienze
Motorie;
Laurea
Magistrale
in Attività Motorie
Preventive e
Adattate;
Master 1° livello
Scienze Motorie
Preventive
Adattate e
Recupero
Atletico;
Maestro di
Pesistica.
Ha allenato la
nazionale
maschile e
femminile di
pesistica.
È stato più volte
campione
italiano.
Antonio Urso
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 45
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.45-49
GENERALITÀ
Le donne conoscono – è chiaro – assai
bene la ciclicità delle mestruazioni, con
le quali cominciano ad avere a che fare
sempre più presto (anche se, qualche
volta, in maniera non puntuale; in alcu-
ni casi le mestruazioni sono del tutto
assenti).
Il ciclo mestruale arriva oggi nelle don-
ne in maniera sempre più anticipata
rispetto al passato, e questo aspetto
è ritenuto dagli specialisti come una
maggiore predisposizione a sviluppare
patologie a carico degli organi riprodut-
tivi. Molti studi hanno evidenziato un
progressivo abbassamento dell’età del
menarca (normalmente tende a compa-
rire fra i 10 e i 15 anni); in alcuni casi,
si inizia a notare la tipica peluria sotto
le ascelle e sul pube e l’ingrossamento
del seno addirittura prima degli 8 anni.
In questi casi, può essere necessario
ricorrere a un trattamento farmacolo-
gico per bloccare il processo di sviluppo
così precoce (menarca anticipato).
Si parla al contrario di menarca tardivo,
quando quest’ultimo arriva fra i 16 e i
18 anni. In questo caso, vengono chia-
mati in causa i seguenti fattori:
•	 una predisposizione genetica;
•	 la pratica sportiva intensa a livello
agonistico;
•	 l’adozione di regimi alimentari squi-
librati;
•	 la presenza (raramente) di un vero
e proprio quadro patologico.
Più in generale, la data della prima me-
struazione può essere correlata ad una
predisposizione genetica (età della pri-
ma mestruazione della propria mamma
e della propria nonna), al tessuto adi-
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 51
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.51-56
Un’ampia ricerca sulla tecnica della pesistica
che ha abbracciato un periodo di molti anni
conferma l’importanza della velocità di movi-
mento. Se la velocità con cui il pesista scende
sotto il bilanciere nello strappo (clean) e nello
slancio (jerk) rispetta il giusto tempo e il ge-
sto atletico è eseguito in modo efficace, que-
sto contribuirà a sollevare il bilanciere mentre
l’atleta scende sotto al carico. Quanto più il
peso che si tenta di sollevare è pesante, tanto
più bassa è l’altezza a cui può essere sollevato.
Di conseguenza, quanto più il carico è pesan-
te, quanto più lenta è la sua velocità verticale,
tanto più velocemente l’atleta deve scendere
per fissare il bilanciere all’altezza del torace o
sopra la testa nello strappo (snatch).
“l’abilità di eseguire lo squat in presenza di una
velocità più bassa del bilanciere indica anche una
tecnica migliore. È in particolare questa abilità
che è importante per sollevare pesi massimi”
(I. P. Zhekov, 1976)
Sportivnypress.com© Andrew Charniga, Jr.
ANDREW “BUD”
CHARNIGA
Scienziato del
sollevamento pesi
e allenatore.
Laurea in Scienze
Motorie alla
Eastern Michigan
University (USA) e
Master in
Kinesioterapia alla
Università di
Toledo (SPA).
Fondatore, nel
1980, di Sportivny
Press. Ha editato
15 libri tradotti
dal russo e molte
decine di articoli
sull’allenamento
nel sollevamento
pesi, sulla
biomeccanica, sul
recupero, ecc.
ariazioni del salto eseguito
per posizionarsi sotto
al bilanciere nello strappo
e nello slancio
V
“La ricerca ha
dimostrato che quanto
più a lungo i piedi
dellʼatleta si trovano
nella posizione di non
sostegno, tanto più
velocemente il tronco
scende verso il basso”
Druzhinin, 1974
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 57
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.57-70
INTRODUZIONE
È stato analizzato, in questo lavoro, lo svi-
luppo qualitativo e quantitativo delle pre-
stazioni degli atleti che hanno preso parte
ai Campionati regionali e nazionali negli ulti-
mi due quadrienni olimpici, ovvero dall’anno
2009 all’anno 2016. L’intento primario è
quello di analizzare la notevole crescita del-
la disciplina sportiva in termini quantitati-
vi, dunque il numero di partecipanti sud-
divisi nelle varie categorie di peso e classi
d’età, e in termini qualitativi, valutando la
crescita di prestazione del Totale Olimpico.
In aggiunta alla valutazione di questi due
aspetti, si sono voluti analizzare i dati a
livello geografico, monitorando i dati prece-
dentemente trattati, su tutto il territorio
nazionale. Attraverso questo studio, si è
creato: uno strumento valido di valutazio-
ne per l’équipe tecnica nazionale (Direzio-
ne Tecnica Nazionale) e, a livello periferico,
un ottimo indicatore per i singoli comitati
regionali, in quanto viene analizzato l’anda-
mento della prestazione delle società locali
e dei relativi atleti. Inoltre, tutti gli alle-
natori - basandosi sui dati forniti da tale
studio - possono inquadrare al meglio la
“categoria di peso più performante” per
i propri atleti, disponendo altresì di pun-
ti di riferimento per definire un sistema di
classificazione degli atleti cosiddetti prea-
gonisti ed agonisti (Figura 1).La scelta di
prendere in considerazione solamente gli
atleti qualificati dal 4° all'8° posto è dovu-
ta al fatto che in molte categorie vi sono
talentuosi atleti che inficerebbero notevol-
mente le medie finali; le medie dei podi per
ogni anno verranno esposte in seguito.
Lo studio in oggetto non è mai stato svolto
prima, per cui sembrerebbe assumere la
caratteristica di ricerca di fondamentale
importanza per la FIPE.
MARCO
RADICELLO
dottore in Scienze
Motorie e sportive
master 1° livello.
Management dei
servizi per lo sport;
master 1° livello
Biomeccanica e
Posturologia;
NSCA CPT;
NSCA CSCS;
Maestro Master
Sport Specialist 3°
livello FIPE;
specialista in
Pesistica olimpica
di alto livello FIPE
specialista in
Parapowerlifting
FIPE, responsabile
del Centro
Federale FIPE di
Perfezionamento
di Palermo;
allenatore di
atleti di pesistica
olimpica di livello
internazionale.
Marco Radicello
nalisi statistica: i risultati
nazionali della pesistica olimpica
e paralimpica da Beijing 2008
a Rio de Janeiro 2016
A
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 71
INTRODUZIONE
Il Complex Training è definito come
un allenamento nel quale un eser-
cizio eseguito con sovraccarico
ed uno biomeccanicamente simile
eseguito sotto forma di esercizio
balistico si susseguono (Mihalik et
al, 2008). Si ritiene questo meto-
do più efficace di quelli tradizionali
per l’allenamento della potenza,
grazie ad una maggiore attivazione
neuro-muscolare (Masamoto et al,
2003).
Dall’articolo “Complex Training for
Volleyball: A Critical Review” pub-
blicato nel precedente numero di
Strength & Conditioining si pos-
sono trarre le seguenti linee guida
sulla prescrizione del CT nella pal-
lavolo:
1.	i soggetti dovrebbero essere
moderatamente o altamente al-
lenati (Evans et al, 2000; Haff &
Nimphius, 2012);
2.	i soggetti dovrebbero avere al-
meno due anni di esperienza con
i sovraccarichi oppure un massi-
male relativo di 1,8 x BW per gli
arti inferiori e di 1,4 x BW per gli
arti superiori;
3.	un tempo di recupero ottimale è
di 3-4 minuti intra-complex e 5
minuti inter-complex (Evans et
al, 2000; Radcliffe and Radcliffe
et al, 1999; Comyns, 2006);
4.	i tempi di recupero possono es-
sere sfruttati con esercizi di
stabilizzazione, di mobilità o con
esercizi ausiliari non troppo af-
faticanti;
5.	il tempo di recupero ottima-
le è individuale e, soprattutto
nell’allenamento di singoli atle-
ti, dovrebbe essere individuato
per ottimizzare gli effetti del CT
(Beyan et al, 2009);
6.	l’esercizio con sovraccarico deve
reclutare più fibre di tipo II pos-
sibile: i vari studi esaminati sug-
geriscono nello specifico del CT
un carico elevato, 80% o + di
1RM (Young et al, 1998; Comyns
et al, 2007) o un carico mode-
rato (30-50% di 1RM) mosso a
massima velocità (Freitas et al,
2017; Haff & Nimphius, 2012;
Mohamed, 2011);
Jacopo Forza
OMPLEX TRAINING
FOR VOLLEYBALL:
an Original Article
JACOPO
FORZA
Laureato in
Scienze Motorie,
Master di
primo livello in
Posturologia.
Studente alla
specialistica
in Strength &
Conditioning
presso la University
of Central
Lancashire.
Si occupa di
preparazione
fisica nel rugby,
nella pallavolo e
prepara atleti di
livello nazionale
ed internazionale
di Judo e Karate
(kata).
Ambito di ricerca:
allenamento della
forza e transfer tra
gesti con schema
motorio simile.
C SECONDA PARTE
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.71-77
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 79
S&C
NCONTINENZA URINARIA
nelle atlete d’élite:
la pesistica è uno sport a rischio?
Maura Mannucci
I
MAURA
MANNUCCI
Laurea in
Fisioterapia, D.O.
in Osteopatia,
Perfezionamento
in Uro-riabilitazione,
esperta in
Ginnastica
Ipopressiva
Addominale e
in Riabilitazione
Pre e Post parto,
in riabilitazione
delle disfunzioni in
ambito pelvico, in
riabilitazione Post
Prostatectomia
Radicale,
di riabilitazione
per la stipsi ed
incontinenza
fecale.
Ha collaborato
in qualità di
fisioterapista ed
Osteopata con
la Nazionale
Italiana di Triathlon
(FITRI) e collabora
attualmente
con la Nazionale
Italiana della
Federazione
Pesistica (FIPE).
Da pochissimi anni, studi epidemiologici hanno mes-
so in evidenza sia la presenza di incontinenza urina-
ria (IU) in giovani donne dedite ad attività sportiva
a livello agonistico, sia che questa sintomatologia è
causa del 20% dei ritiri dall’attività sportiva.
Da ulteriori studi emerge ancora che l’incontinenza
urinaria può essere riscontrata sia in atlete anato-
micamente sane che in quelle con difetti anatomici
silenti (conformemente alla dichiarazione dell’OMS
- nelle quali l’attività sportiva intensa pone in evi-
denza il problema altrimenti silente: uretra ipermo-
bile, deficit di collagene). Gli sport maggiormente a
rischio sono quelli caratterizzati o da attività ad
alto impatto o da attività fisica con sovraccarichi
in quanto comportano un aumento della pressione
addominale (iperpressione) in misura maggiore ri-
spetto ad altri sport.
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.79-85
S&C
STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 91
Quando leggerete queste considerazio-
ni, con ogni probabilità, sarà stata defi-
nitivamente approvata la legge di bilancio
2019 al cui interno, nel testo al momen-
to disponibile approvato dal Governo per il
dibattito e il voto parlamentare, è conte-
nuta una nuova disciplina sui finanziamenti
allo sport. La novità è che gli stessi non
transiterebbero più, per come avvenuto da
sempre, attraverso il Coni ma attraverso
una società esterna a capitale pubblico, la
“Sport e Benessere spa” nata dalla tra-
sformazione della attuale Coni servizi.
Il tema è molto delicato per i suoi molteplici
riflessi per cui sarà comunque necessario,
per poter fare qualche eventuale ragio-
namento, avere il testo finale approvato
dall’aula.
Comunque, quello che è certo, è che le ri-
cadute “operative” sul mondo delle asso-
ciazioni e società sportive dilettantistiche
e dei tecnici sportivi dovrebbero essere
estremamente limitate.
L’articolato all’esame delle Camere pre-
senta, invece, due novità importanti per
la “base”. La prima una riedizione ampliata
e riveduta del c.d. “sport bonus”, ossia la
possibilità di detrarre contributi destinati
da privati e aziende per la ristrutturazione
di impianti sportivi e l’abrogazione, anche
per le società e associazioni sportive dilet-
tantistiche, dell’imposta di bollo.
Avremo modo di tornare su questi temi sul
prossimo numero.
La circolare 18/E del primo agosto 2018
della Agenzia delle entrate
La circolare in esame nasce dai lavori del
Tavolo tecnico costituito tra Coni e Agenzia
delle entrate.
Consta essenzialmente di tre parti. Una
prima parte di carattere generale dove
ricostruisce la disciplina fiscale degli enti
sportivi e una seconda e terza parte, in ri-
sposta a quesiti formulati, l’una concentra-
ta sulle modalità applicative della l. 398/91
e l’altra sull’art. 148 comma tre del Tuir.
L’AUTUNNO PORTA TEMPESTA?
Guido Martinelli
GUIDO MARTINELLI
avvocato,
consulente della
FIPE, professore
aggregato di
legislazione
sportiva presso
l’Università degli
studi di Ferrara,
docente nazionale
della Scuola
Centrale dello
sport del CONI,
è autore di diverse
pubblicazioni in
materia di diritto
sportivo.
Il disegno di legge di bilancio 2019
S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.91-93
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  • 1. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 5 interrompe prematuramente e bruscamente l’at- tività agonistica. La fascia di età più a rischio è quella tra i 15 e i 17 anni. Anche su questi numeri andrebbero fatte indagini appropriate che potreb- bero (e anzi dovrebbero) essere indirizzate in dif- ferenti campi e per diverse motivazioni: • per gli aspetti motivazionali; • relativamente ad allenatori non qualificati a gestire le donne; • relativamente ad una organizzazione sportiva obsoleta; • per l’evidente anticipazione degli obiettivi agonistici. La lista potrebbe essere assai più lunga, addi- rittura lunghissima! Di qui la scelta, di dedicare questo anno della nostra rivista alla donna, per tentare di dare quante più spiegazioni possibili a questi e ad altri aspetti dello sport e dell’allena- mento femminile, perché uno “sport al femminile” ancora più ricco di partecipanti e di visioni cor- rette, allarga il panorama culturale di una nazione e colora di allegria e di passione (o non solo utili ed auspicabili l’una e l’altra?) l’interesse generale dell’intero movimento sportivo. EDITORIALE DONNA E SPORT
  • 2. STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 19 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.19-27 S&C Il sollevamento pesi, o pesistica, è una disci- plina olimpica le cui origini risalgono a oltre 4000 anni fa; rappresentazioni dell’allena- mento della forza e delle relative competizioni sono state scoperte nella tomba del principe egiziano Baghti risalente al 2040 a.C. circa. Le origini del moderno sollevamento pesi pos- sono essere però fatte risalire alla metà del XIX secolo, quando in Europa, in particolare in Austria e in Germania, iniziò a diffondersi l’allenamento della forza. Il primo campionato mondiale di sollevamento pesi si svolse a Lon- dra nel marzo del 1891. Il sollevamento pesi maschile fu inserito come parte dell’atletica leggera nei primi giochi olimpici moderni che si svolsero ad Atene nel 1896. La federa- zione internazionale di pesistica si formò nel 1905 e fu riconosciuta dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) nel 1914. Il sollevamento pesi divenne una componente permanente del programma olimpico a partire dai Giochi Olim- pici di Anversa del 1920. Agli inizi degli anni Ottanta del secolo scor- so iniziò ad acquistare popolarità la pesistica femminile, in particolare negli Stati Uniti e in Cina. Il primo campionato mondiale femminile fu organizzato nel 1987 a Daytona Beach, in Florida. La pesistica femminile fu inserita per la prima volta nel programma di sollevamento pesi olimpico ai Giochi Olimpici del 2000 te- nutisi a Sidney, in Australia. DONNE E ANATOMIA Il bacino dimostra chiaramente le differen- ze anatomiche tra i due sessi: nell’uomo, si associa principalmente ad una corporatura più robusta e a muscoli più forti, in grado di governare una struttura ossea più solida ed elementi di una compagine muscolare meglio definita; nella donna, si associa ad una cavi- tà pelvica più ampia e meno profonda, corri- spondente allo specifico ruolo di componente ossea del canale del parto. Il bacino femminile è leggero ed esile, con su- perfici articolari piccole e legamenti muscola- ri piuttosto indistinti, la falsa (o grande) pelvi poco profonda, lo stretto pelvico superiore di forma ovale e lo stretto inferiore relativa- mente grande. Il canale pelvico è corto con lati praticamente paralleli; la superficie ovale superiore del corpo del primo elemento del sacro occupa circa un terzo della sua lar- ollevamento pesi femminile: il genere è un ostacolo? S ANTONIO URSO Presidente della Federazione Italiana Pesistica e della European Weightlifting Federation. Componente dell’Esecutivo della IWF International Weightlifting Federation. Laurea in Scienze Motorie; Laurea Magistrale in Attività Motorie Preventive e Adattate; Master 1° livello Scienze Motorie Preventive Adattate e Recupero Atletico; Maestro di Pesistica. Ha allenato la nazionale maschile e femminile di pesistica. È stato più volte campione italiano. Antonio Urso
  • 3. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 29 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.29-39 MECCANOBIOLOGIA La meccanobiologia è un’emergente branca delle discipline biologiche che si avvale dei principi della meccanica per spiegare le atti- vità vitali delle cellule1 . Grazie alle ultime ge- nerazioni di strumenti da laboratorio, i biologi sono ora in grado di misurare le forze che, provenienti dall’ambiente esterno, agiscono sui tessuti dell’organismo e ne modificano la struttura cellulare. Quando una microsco- pica frazione di tessuto organico si tende meccanicamente, anche solo per un breve istante, le cellule di quell’area reagiscono immediatamente producendo nuove moleco- le, crescendo, movimentandosi, differenzian- dosi, proliferando, degenerando, collassando oppure morendo. La meccanosensibilità è la proprietà di una cellula di codificare uno stimolo meccanico come una meccanostimo- lazione, ovvero un segnale di avvio per una determinata risposta biologica, detta mec- canotrasduzione, in grado di convertire la tensione sopraggiunta in reazione chimica o elettrica. La meccanobiologia analizza e codifica il com- portamento delle cellule quando sono solle- citate da forze esterne. Le cellule stimolate possono agire su se stesse, su quelle adia- centi, o sul pannicolo connettivale che avvolge l’intero tessuto in cui vivono2 . Con un rigido connettivo, le tensioni laminari agiscono di- rettamente sulle cellule3 . Più il citoscheletro (il telaio di sostegno di una cellula) è rigido, maggiore è la resistenza con cui le cellulle si oppongono alle compressioni e alle trazioni, minore è la loro meccanosensibilità. Vicever- sa, una cellula con un’intelaiatura povera di filamenti proteinici ha una ridotta capacità di meccanotrasduzione e trae poco vantaggio dalle stimolazioni meccaniche esterne quan- do si trova ad attivare le sue funzioni vitali. La meccanobiologia studia anche l’adatta- mento cellulare a un carico (stimolo) ester- no4 . Le forze meccaniche che agiscono sull’organismo sono dei regolatori biologici, di importanza pari a quelli chimici ed elettri- ci. Tra le varie funzioni che una cellula può svolgere, quella della meccanoregolazione le DONATO FORMICOLA è docente a contratto di Teoria dell’Allenamento, di Metodologia dell’Allenamento e di Chinesiologia Sportiva presso il Centro Servizi SUISM dell’Università degli Studi di Torino; è consulente scientifico dell’Evolutionfit, azienda leader in Italia di sistemi cloud per la realizzazione di programmi di allenamento. È docente di nutrizione e integrazione sportiva nella Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport (SANIS); è docente federale e coordinatore della formazione presso il Comitato Regione Piemonte della Federazione Italiana Pesi (FIPE). Donato Formicola, PhD SUISM Centro Servizi, Università degli Studi di Torino rontiere delle conoscenze. Concetti di meccanobiologia applicati all’allenamento della forza F
  • 4. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 41 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.41-44 Tutti cercano scorciatoie per dimagrire senza sacrifici, senza dieta e senza alle- namento. Il nostro corpo però non ne ha bisogno, è una macchina perfetta e negli ultimi anni si è scoperto che è in grado di produrre un ormone, l’irisina, che è in grado di trasformare letteralmente il nostro fisico. L’irisina è dunque un ormone, identifica- to dai ricercatori della Harvard Medical School, che replica alcuni degli effetti positivi dell’attività fisica e della dieta. Gli studi condotti inizialmente all’Univer- sità di Harvard e successivamente da numerosi laboratori in tutto il mondo, compresa l’Italia, stanno mettendo alla luce importanti ruoli di tale sostanza ormonale. La scoperta sensazionale è che tale ormone viene prodotto durante l’attività fisica: proprio per questo è de- finito “l’ormone dello sport”. In particolare, quando si pratica attività fisica di tipo HIIT - High Intensity Interval Training - la stessa contrazione musco- lare determina la produzione dell’irisina. Essa viene prodotta dai miociti, le fi- bre muscolari, e insieme alla termoge- nesi promuove il cosiddetto browning, cioè la conversione delle cellule adipose bianche in cellule adipose brune. Questa scoperta ha quasi dell’incredibile, poiché descrive la trasformazione di una cellula matura in un altro tipo di cellula matura, fenomeno che fino a qualche anno fa sa- rebbe stato considerato impossibile da osservare. Il rilascio dell’irisina promuove: a. il browning, ovvero la conversione delle cellule adipose bianche in cellule adipose brune, come già osservato. Si tratta dunque di una molecola “brucia grassi”; DIEGO RUSSO Docente Nazionale FIPE info@diegorusso.com Professionista nell’area sportiva dell’alto livello agonistico e preparatore atletico che utilizza il metodo della Pesistica per l'allenamento in altri sport, preparatore di Davide Messineo per Tokyo 2020 (due volte campione del mondo di Taekwondo FITA e due volte campione del mondo di Kick Boxing FIKBMS). Vice Presidente regionale FIPE Campania, Docente Nazionale, Commissario d’Esame, Dirigente Sportivo, Allenatore di Pesistica Olimpica, Personal Trainer specialista in Kettlebell e Sport & Health, Ufficiale di Gara FIPE, Chinesiologo iscritto all'Unione Nazionale Chinesiologi, Tecnico di Ginnastica Posturale CONI ed Educatore Alimentare Scuola dello Sport CONI. Diego Russo RISINA, ovvero l'ormone dell'attività fisica, dai numerosi benefici I
  • 5. iclo mestruale e allenamento della forza C ANTONIO URSO Presidente della Federazione Italiana Pesistica e della European Weightlifting Federation. Componente dell’Esecutivo della IWF International Weightlifting Federation. Laurea in Scienze Motorie; Laurea Magistrale in Attività Motorie Preventive e Adattate; Master 1° livello Scienze Motorie Preventive Adattate e Recupero Atletico; Maestro di Pesistica. Ha allenato la nazionale maschile e femminile di pesistica. È stato più volte campione italiano. Antonio Urso S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 45 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.45-49 GENERALITÀ Le donne conoscono – è chiaro – assai bene la ciclicità delle mestruazioni, con le quali cominciano ad avere a che fare sempre più presto (anche se, qualche volta, in maniera non puntuale; in alcu- ni casi le mestruazioni sono del tutto assenti). Il ciclo mestruale arriva oggi nelle don- ne in maniera sempre più anticipata rispetto al passato, e questo aspetto è ritenuto dagli specialisti come una maggiore predisposizione a sviluppare patologie a carico degli organi riprodut- tivi. Molti studi hanno evidenziato un progressivo abbassamento dell’età del menarca (normalmente tende a compa- rire fra i 10 e i 15 anni); in alcuni casi, si inizia a notare la tipica peluria sotto le ascelle e sul pube e l’ingrossamento del seno addirittura prima degli 8 anni. In questi casi, può essere necessario ricorrere a un trattamento farmacolo- gico per bloccare il processo di sviluppo così precoce (menarca anticipato). Si parla al contrario di menarca tardivo, quando quest’ultimo arriva fra i 16 e i 18 anni. In questo caso, vengono chia- mati in causa i seguenti fattori: • una predisposizione genetica; • la pratica sportiva intensa a livello agonistico; • l’adozione di regimi alimentari squi- librati; • la presenza (raramente) di un vero e proprio quadro patologico. Più in generale, la data della prima me- struazione può essere correlata ad una predisposizione genetica (età della pri- ma mestruazione della propria mamma e della propria nonna), al tessuto adi-
  • 6. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 51 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.51-56 Un’ampia ricerca sulla tecnica della pesistica che ha abbracciato un periodo di molti anni conferma l’importanza della velocità di movi- mento. Se la velocità con cui il pesista scende sotto il bilanciere nello strappo (clean) e nello slancio (jerk) rispetta il giusto tempo e il ge- sto atletico è eseguito in modo efficace, que- sto contribuirà a sollevare il bilanciere mentre l’atleta scende sotto al carico. Quanto più il peso che si tenta di sollevare è pesante, tanto più bassa è l’altezza a cui può essere sollevato. Di conseguenza, quanto più il carico è pesan- te, quanto più lenta è la sua velocità verticale, tanto più velocemente l’atleta deve scendere per fissare il bilanciere all’altezza del torace o sopra la testa nello strappo (snatch). “l’abilità di eseguire lo squat in presenza di una velocità più bassa del bilanciere indica anche una tecnica migliore. È in particolare questa abilità che è importante per sollevare pesi massimi” (I. P. Zhekov, 1976) Sportivnypress.com© Andrew Charniga, Jr. ANDREW “BUD” CHARNIGA Scienziato del sollevamento pesi e allenatore. Laurea in Scienze Motorie alla Eastern Michigan University (USA) e Master in Kinesioterapia alla Università di Toledo (SPA). Fondatore, nel 1980, di Sportivny Press. Ha editato 15 libri tradotti dal russo e molte decine di articoli sull’allenamento nel sollevamento pesi, sulla biomeccanica, sul recupero, ecc. ariazioni del salto eseguito per posizionarsi sotto al bilanciere nello strappo e nello slancio V “La ricerca ha dimostrato che quanto più a lungo i piedi dellʼatleta si trovano nella posizione di non sostegno, tanto più velocemente il tronco scende verso il basso” Druzhinin, 1974
  • 7. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 57 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.57-70 INTRODUZIONE È stato analizzato, in questo lavoro, lo svi- luppo qualitativo e quantitativo delle pre- stazioni degli atleti che hanno preso parte ai Campionati regionali e nazionali negli ulti- mi due quadrienni olimpici, ovvero dall’anno 2009 all’anno 2016. L’intento primario è quello di analizzare la notevole crescita del- la disciplina sportiva in termini quantitati- vi, dunque il numero di partecipanti sud- divisi nelle varie categorie di peso e classi d’età, e in termini qualitativi, valutando la crescita di prestazione del Totale Olimpico. In aggiunta alla valutazione di questi due aspetti, si sono voluti analizzare i dati a livello geografico, monitorando i dati prece- dentemente trattati, su tutto il territorio nazionale. Attraverso questo studio, si è creato: uno strumento valido di valutazio- ne per l’équipe tecnica nazionale (Direzio- ne Tecnica Nazionale) e, a livello periferico, un ottimo indicatore per i singoli comitati regionali, in quanto viene analizzato l’anda- mento della prestazione delle società locali e dei relativi atleti. Inoltre, tutti gli alle- natori - basandosi sui dati forniti da tale studio - possono inquadrare al meglio la “categoria di peso più performante” per i propri atleti, disponendo altresì di pun- ti di riferimento per definire un sistema di classificazione degli atleti cosiddetti prea- gonisti ed agonisti (Figura 1).La scelta di prendere in considerazione solamente gli atleti qualificati dal 4° all'8° posto è dovu- ta al fatto che in molte categorie vi sono talentuosi atleti che inficerebbero notevol- mente le medie finali; le medie dei podi per ogni anno verranno esposte in seguito. Lo studio in oggetto non è mai stato svolto prima, per cui sembrerebbe assumere la caratteristica di ricerca di fondamentale importanza per la FIPE. MARCO RADICELLO dottore in Scienze Motorie e sportive master 1° livello. Management dei servizi per lo sport; master 1° livello Biomeccanica e Posturologia; NSCA CPT; NSCA CSCS; Maestro Master Sport Specialist 3° livello FIPE; specialista in Pesistica olimpica di alto livello FIPE specialista in Parapowerlifting FIPE, responsabile del Centro Federale FIPE di Perfezionamento di Palermo; allenatore di atleti di pesistica olimpica di livello internazionale. Marco Radicello nalisi statistica: i risultati nazionali della pesistica olimpica e paralimpica da Beijing 2008 a Rio de Janeiro 2016 A
  • 8. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 71 INTRODUZIONE Il Complex Training è definito come un allenamento nel quale un eser- cizio eseguito con sovraccarico ed uno biomeccanicamente simile eseguito sotto forma di esercizio balistico si susseguono (Mihalik et al, 2008). Si ritiene questo meto- do più efficace di quelli tradizionali per l’allenamento della potenza, grazie ad una maggiore attivazione neuro-muscolare (Masamoto et al, 2003). Dall’articolo “Complex Training for Volleyball: A Critical Review” pub- blicato nel precedente numero di Strength & Conditioining si pos- sono trarre le seguenti linee guida sulla prescrizione del CT nella pal- lavolo: 1. i soggetti dovrebbero essere moderatamente o altamente al- lenati (Evans et al, 2000; Haff & Nimphius, 2012); 2. i soggetti dovrebbero avere al- meno due anni di esperienza con i sovraccarichi oppure un massi- male relativo di 1,8 x BW per gli arti inferiori e di 1,4 x BW per gli arti superiori; 3. un tempo di recupero ottimale è di 3-4 minuti intra-complex e 5 minuti inter-complex (Evans et al, 2000; Radcliffe and Radcliffe et al, 1999; Comyns, 2006); 4. i tempi di recupero possono es- sere sfruttati con esercizi di stabilizzazione, di mobilità o con esercizi ausiliari non troppo af- faticanti; 5. il tempo di recupero ottima- le è individuale e, soprattutto nell’allenamento di singoli atle- ti, dovrebbe essere individuato per ottimizzare gli effetti del CT (Beyan et al, 2009); 6. l’esercizio con sovraccarico deve reclutare più fibre di tipo II pos- sibile: i vari studi esaminati sug- geriscono nello specifico del CT un carico elevato, 80% o + di 1RM (Young et al, 1998; Comyns et al, 2007) o un carico mode- rato (30-50% di 1RM) mosso a massima velocità (Freitas et al, 2017; Haff & Nimphius, 2012; Mohamed, 2011); Jacopo Forza OMPLEX TRAINING FOR VOLLEYBALL: an Original Article JACOPO FORZA Laureato in Scienze Motorie, Master di primo livello in Posturologia. Studente alla specialistica in Strength & Conditioning presso la University of Central Lancashire. Si occupa di preparazione fisica nel rugby, nella pallavolo e prepara atleti di livello nazionale ed internazionale di Judo e Karate (kata). Ambito di ricerca: allenamento della forza e transfer tra gesti con schema motorio simile. C SECONDA PARTE S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.71-77
  • 9. STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 79 S&C NCONTINENZA URINARIA nelle atlete d’élite: la pesistica è uno sport a rischio? Maura Mannucci I MAURA MANNUCCI Laurea in Fisioterapia, D.O. in Osteopatia, Perfezionamento in Uro-riabilitazione, esperta in Ginnastica Ipopressiva Addominale e in Riabilitazione Pre e Post parto, in riabilitazione delle disfunzioni in ambito pelvico, in riabilitazione Post Prostatectomia Radicale, di riabilitazione per la stipsi ed incontinenza fecale. Ha collaborato in qualità di fisioterapista ed Osteopata con la Nazionale Italiana di Triathlon (FITRI) e collabora attualmente con la Nazionale Italiana della Federazione Pesistica (FIPE). Da pochissimi anni, studi epidemiologici hanno mes- so in evidenza sia la presenza di incontinenza urina- ria (IU) in giovani donne dedite ad attività sportiva a livello agonistico, sia che questa sintomatologia è causa del 20% dei ritiri dall’attività sportiva. Da ulteriori studi emerge ancora che l’incontinenza urinaria può essere riscontrata sia in atlete anato- micamente sane che in quelle con difetti anatomici silenti (conformemente alla dichiarazione dell’OMS - nelle quali l’attività sportiva intensa pone in evi- denza il problema altrimenti silente: uretra ipermo- bile, deficit di collagene). Gli sport maggiormente a rischio sono quelli caratterizzati o da attività ad alto impatto o da attività fisica con sovraccarichi in quanto comportano un aumento della pressione addominale (iperpressione) in misura maggiore ri- spetto ad altri sport. S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.79-85
  • 10. S&C STRENGTH & CONDITIONING. Per una scienza del movimento dell’uomo Anno VIII - Numero 27 / Gennaio-Marzo 2019 91 Quando leggerete queste considerazio- ni, con ogni probabilità, sarà stata defi- nitivamente approvata la legge di bilancio 2019 al cui interno, nel testo al momen- to disponibile approvato dal Governo per il dibattito e il voto parlamentare, è conte- nuta una nuova disciplina sui finanziamenti allo sport. La novità è che gli stessi non transiterebbero più, per come avvenuto da sempre, attraverso il Coni ma attraverso una società esterna a capitale pubblico, la “Sport e Benessere spa” nata dalla tra- sformazione della attuale Coni servizi. Il tema è molto delicato per i suoi molteplici riflessi per cui sarà comunque necessario, per poter fare qualche eventuale ragio- namento, avere il testo finale approvato dall’aula. Comunque, quello che è certo, è che le ri- cadute “operative” sul mondo delle asso- ciazioni e società sportive dilettantistiche e dei tecnici sportivi dovrebbero essere estremamente limitate. L’articolato all’esame delle Camere pre- senta, invece, due novità importanti per la “base”. La prima una riedizione ampliata e riveduta del c.d. “sport bonus”, ossia la possibilità di detrarre contributi destinati da privati e aziende per la ristrutturazione di impianti sportivi e l’abrogazione, anche per le società e associazioni sportive dilet- tantistiche, dell’imposta di bollo. Avremo modo di tornare su questi temi sul prossimo numero. La circolare 18/E del primo agosto 2018 della Agenzia delle entrate La circolare in esame nasce dai lavori del Tavolo tecnico costituito tra Coni e Agenzia delle entrate. Consta essenzialmente di tre parti. Una prima parte di carattere generale dove ricostruisce la disciplina fiscale degli enti sportivi e una seconda e terza parte, in ri- sposta a quesiti formulati, l’una concentra- ta sulle modalità applicative della l. 398/91 e l’altra sull’art. 148 comma tre del Tuir. L’AUTUNNO PORTA TEMPESTA? Guido Martinelli GUIDO MARTINELLI avvocato, consulente della FIPE, professore aggregato di legislazione sportiva presso l’Università degli studi di Ferrara, docente nazionale della Scuola Centrale dello sport del CONI, è autore di diverse pubblicazioni in materia di diritto sportivo. Il disegno di legge di bilancio 2019 S&C(Ita)n.27,Gennaio-Marzo2019,pp.91-93
  • 11. www.calzetti-mariucci.it Visita il nostro sito Collegandoti al sito puoi visionare nel dettaglio e acquista- re gli articoli (libri, video, dvd, riviste), grazie ad un sistema di ricerca semplice ed intuitivo. CATALOGO ON LINE Inoltre il sito è sempre aggiornato con sezioni specifiche di approfon- dimento su tutti gli argomenti più interes- santi legati allo sport, come eventi, convegni e corsi di aggiornamento. APPROFONDIMENTI Iscrivendoti e dando la preferen- za alla disciplina sportiva che più ti interessa potrai ricevere tutte le news al tuo indiriz- zo e-mail. NEWSLETTER libri,videoerivisteperlosportlibri,videoerivisteperlosport