2. CIBERSPAZIO FISICO Una rete di computer in grado di supportare il processo di comunicazione e di interazione SIMBOLICO Un luogo virtuale al cui interno l’utente può incontrare altre persone e sviluppare relazioni PRAGMATICO Il risultato dell’interazione tra elementi materiali e simbolici
3. IL CONCETTO DI COMUNITA’ LE COMUNITA’ VIRTUALI A partire dalla visione di Tonnies , per cui a creare le comunità sono i vincoli di sangue e di luogo, mentre la società è una costruzione artificiale e convenzionale Passando per la definizione di gruppo sociale di De Grada , per cui “ ogni aggregato di persone nell’ambito del quale la presenza e l’azione di tutti siano necessarie per assicurare a ciascuno, ne sia questi consapevole o meno, determinate soddisfazioni, nel quale dunque l’esistenza di tutti, nelle reciproche relazioni, sia indispensabile per soddisfare qualche bisogno di ciascuno ” Un nuovo strumento anche in grado di aiutare i soggetti a superare l’isolamento sociale
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5. Reduced Social Cues (RSC) Social Information processing (SIP) Social Identity De-Individuation Model (SIDE) IL CIBERSPAZIO Le principali teorie
6. La REDUCED SOCIAL CUES (RSC) THEORY La comunicazione tipica dei nuovi media testuali è priva di segnali di feedback che consentano agli attori interagenti di identificare con precisione gli aspetti relazionali e sociali - nei media testuali i soggetti sono più aperti e più liberi di esprimersi - la perdita dell’identità personale spinge gli attori a violare le norme sociali (flaming)
7. L’ipotesi teorica alla base di questa teoria è che: SOCIAL PRESENCE La capacità di un medium di convogliare la presenza dei soggetti comunicanti MEDIA RICHNESS La quantità di informazioni trasmessa per unità di tempo È direttamente proporzionale a
8. SOCIAL IDENTITY DE-INDIVIDUATION MODEL (SIDE) - la distinzione tra media richness di un medium comunicativo e la sua capacità di trasmettere indici sociali - il riferimento alle teorie dell’identità sociale e della SELF-CATEGORIZATION THEORY (i soggetti sono caratterizzati da diversi sé: identità personale e identità sociali) Quali sono le caratteristiche principali?
9. SOCIAL INFORMATION PROCESSING THEORY (SIP) Indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato, i soggetti che vogliono sviluppare delle relazioni interpersonali tendono ad adattare le proprie strategie comunicative alle opportunità offerte dal medium , a patto che ci siano le seguenti condizioni - la presenza a priori di un elemento di motivazione (presenza estesa) - la capacità di costruirsi delle impressioni a partire dagli indizi disponibili (presenza sociale empatica) - la capacità di veicolare informazioni di tipo relazionale (presenza sociale empatica) - avere del tempo disponibile (adattamento)
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11. LE OPPORTUNITA’ DEL CIBERSPAZIO LUOGO DI EMPOWERMENT Passando per le 3 fasi del processo: 1. Emergere e chiarirsi di una nuova intenzione 2. Costruzione di una nuova pensabilità positiva 3. Trasformazione da pensabilità a possibilità SI HA LA POSSIBILITA’ DI SPERIMENTARSI E ATTIVARE IN PROCESSO DI CAMBIAMENTO, SENZA DOVER PAGARE IL COSTO DELLE SPERIMENTAZIONI NON ANDATE A BUON FINE
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14. I LIMITI DEL CIBERSPAZIO I COMPORTAMENTI DISFUNZIONALI L’asimmetria comunicativa tipica della CMC, insieme alla difficoltà di identificare l’interlocutore, ha portato alla diffusione di comportamenti comunicativi disfunzionali: - comportamenti aggressivi (flaming e bombing) - comportamenti disfunzionali legati alla violazione o alla manipolazione dell’informazione (hacking, creazione di virus, lurking, phishing) - comportamenti disfunzionali legati all’abuso e alla distribuzione dell’informazione Dietro al comportamento disfunzionale e all’aggressività si cela spesso la frustrazione di un bisogno insoddisfatto
15. LE NETIQUETTE Per difendersi dalle battaglie virtuali e dal flaming, numerose comunità virtuali hanno creato un insieme di regole che gestiscono le modalità di interazione tra i membri Definire i possibili comportamenti disfunzionali e identificare delle sanzioni adeguate Creare un contesto normativo condiviso che garantisca il rispetto delle regole anche in mancanza di un moderatore
16. I LIMITI DEL CIBERSPAZIO IL CAMBIAMENTO DI IDENTITA’ Non offre garanzie sull’identita’ dei soggetti interagenti - assumere identità fittizie ( spoofing) - assumere identità caratterizzate da un sesso differente (gender swapping)
17. I LIMITI DEL CIBERSPAZIO IL SOVRACCARICO INFORMATIVO “ INFORMATION OVERLOAD”: il sovraccarico informativo, dovuto al fatto che la digitalizzazione ha aumentato la disponibilità d’informazione L’ANSIA DA MANCANZA DI INFORMAZIONE SUFFICIENTE IL DISINTERESSE O IL RIFIUTO DELL’INFORMAZIONE
18. I LIMITI DEL CIBERSPAZIO LA MEMORIA SOCIALE PERMANENTE L’inserimento dei propri dati in un social network, dei propri commenti su un blog, delle proprie foto su un sito di condivisione di immagini costruisce una memoria storica della propria attività, che rimane disponibile online e può essere cancellato direttamente dall’utente. Un disturbo psico-fisiologico caratterizzato da dipendenza, perdita delle relazioni interpersonali, modificazioni dell’umore, alterazioni del vissuto temporale, attenzione completamente orientata all’utilizzo compulsivo del mezzo. IL DISTURBO DA DIPENDENZA DA INTERNET