The Emergence of Positive Technology: Potential Applications - Giuseppe Riva...
3. VERSO LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA: SITUAZIONE, AZIONE E COGNIZIONE
1. VERSO LA TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA: SITUAZIONE, AZIONE E COGNIZIONE
2. Dai contributi teorici provenienti dalla psicologia bio-culturale, dalla psicologia cognitiva e dalla “psicologia della situatività” TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA Che ha come principale strumento di analisi la comprensione della dialettica tra i soggetti interagenti , il contesto e la situazione in cui si svolge l’interazione, introducendo il concetto di “ presenza ”
3.
4.
5.
6. Ogni azione è sempre situata Senza la definizione dei confini il soggetto non può agire La nostra mente è caratterizzata da vincoli precisi… non possiamo percepire due cose allo stesso tempo, per cui in ogni momento dobbiamo “delimitare” la nostra esperienza
7. Da tempo la psicologia cognitiva e la neuropsicologia descrivono l’attività della mente come il risultato del lavoro di numerosi processori paralleli, definiti “ moduli ”, ognuno in grado di elaborare in qualche modo le diverse rappresentazioni simboliche che ricevono come input. … per un’esigenza di tipo pratico… Diventa necessario rendere SERIALE il contenuto della coscienza , definendo di volta in volta in maniera univoca a livello centrale l’elemento su cui lavorare. Altrimenti, il rischio è quello di una capacità di risposta agli stimoli ambientali bassa.
8.
9. Esistono due tipi di posizionalità APERTA Inserisce immediatamente l’organismo in tutte le sue manifestazioni vitali nel suo ambiente e lo rende un elemento dipendente dall’ambito vitale ad esso corrispondente CHIUSA Inserisce mediatamente l’organismo in tutte le sue manifestazioni vitali nel suo ambiente e lo rende un elemento indipendente dall’ambito vitale ad esso corrispondente Sia gli animali che l’uomo hanno una posizionalità aperta, ma l’animale è “ centrico ” mentre l’uomo è “ eccentrico ”. Si trova nel mezzo tra il proprio corpo e l’ambiente che lo circonda Si pone all’ esterno dei confini posti da corpo e ambiente perché consapevole
10.
11. E’ ALL’INTERNO DELLO SPAZIO DELIMITATO DELLA SITUAZIONE CHE SI ATTUA LA DIALETTICA TRA “CHALLENGES” E “SKILLS” (OPPORTUNITA’ E ABILITA’) Questa affermazione rovescia il concetto di “ piano ”. Infatti, la visione dell’azione come esecuzione di piani predeterminati, sottovaluta la necessità del soggetto di dover adattarsi continuamente agli stimoli e ai cambiamenti provenienti dall’ambiente
12. La visione dell’azione situata ha trovato espressione in quattro TEORIE che hanno avuto un crescente successo all’interno della psicologia dei nuovi media LA TEORIA DELL’AZIONE SITUATA LA POSITIONING THEORY LA TEORIA DELL’ATTIVITA ’ LA TEORIA DELLA COGNIZIONE SITUATA
13.
14.
15.
16.
17. All’interno dell’azione un ruolo centrale è giocato dagli “ artefatti ”. La definizione di artefatto proposta è molto ampia LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’ A caratterizzare gli artefatti sono due caratteristiche: Qualsiasi strumento, fisico o ideale, utilizzato dall’uomo, all’interno di un’attività, par raggiungere un determinato obiettivo La mediazione dell’azione La memoria sociale IL PIANO E’ UN ARTEFATTO CHE CERCA DI “CRISTALLIZZARE” L’ESPERIENZA DEL GRUPPO NEI CONFRONTI DI UNA SPECIFICA ATTIVITA’
18. Qual è il legame tra attività del soggetto e processi mentali? L’INTERNALIZZAZIONE : la trasformazione delle attività esterne in attività interne (questo processo è alla base dei concetti di anticipazione, schema e visione del mondo) LA TEORIA DELL’ ATTIVITA’ L’ESTERNALIZZAZIONE , la trasformazione delle attività interne in esterne (questo processo trova applicazione nella creazione di artefatti e svolge un ruolo importante nel facilitare il processo di correzione di un’azione interna)
19.
20. Sostituisce i concetti di ruolo e di atteggiamento con un processo dinamico, risultato dell’attività comunicativa, che si articola intorno a 2 elementi centrali: LA POSITIONING THEORY LA RICOSTRUZIONE RETORICA Il processo di “costruzione discorsiva di storie relative a istituzioni e a eventi macro sociali in modo da renderli intellegibili sotto forma di icone sociali” IL POSIZIONAMENTO “ il modo in cui i soggetti producono dinamicamente e spiegano il proprio comportamento quotidiano e quello degli altri”