1. Green Ideas # 8:
L'autostrada a pannelli
solari: energia dai terreni
marginali
Un brevetto italiano:
Moduli a film sottile sui
blocchi di cemento divisori
tra le carreggiate
2. Le autostrade potrebbero diventare il nuovo paradiso del
fotovoltaico grazie a un brevetto italiano che coniuga due
vantaggi: energia a basso costo e recupero di terreni
marginali.
«Una delle critiche mosse al fotovoltaico, è l'utilizzo di terreni
agricoli per montare i pannelli», spiega a Corriere.it Luciano
Paoletti, l'ideatore delle autostrade energetiche.
«Con questo sistema si utilizzano aree che non sarebbero in
nessun modo sfruttabili per alcuna coltura».
3. L'idea di Paoletti è semplice: perché non utilizzare le barriere
divisorie in cemento che separano le carreggiate di autostrade e
superstrade?
La rete autostradale italiana è lunga più di 6 mila chilometri, ai
quali vanno aggiunti altre migliaia di chilometri di superstrade,
raccordi e tangenziali: la potenzialità quindi è elevata.
«Con i pannelli solari fin qui utilizzati, in silicio mono o policristallino
sorretti da una struttura in vetro, c'erano problemi di sicurezza nel
caso di incidente. Ma con la nuova generazione di fotovoltaico
con le cellule a film sottile Cigs tutto cambia».
Le celle fotovoltaiche in seleniuro di rame-indio-gallio (Cigs è
l'acronimo inglese) hanno spessore di pochi micron e possono
essere stese come una pellicola sui blocchi di cemento armato
che separano le carreggiate, che in gergo vengono chiamate
barriere new jersey.
4. Il brevetto, del luglio 2011, è assolutamente innovativo: in
precedenza c'erano stati casi di pannelli fotovoltaici montati su
guard-rail ma solo per brevi tratti.
Essendo modulari, l'interruzione per qualsiasi motivo di un tratto di
pannelli Cigs (per esempio per un incidente) non comporta il
blocco dell'intero sistema.
Ovviamente la disposizione dei pannelli non sarebbe sempre
ottimale rispetto all'angolazione dei raggi solari, ma ragionando
sulle lunghe distanze si avrebbe una buona media, tenuto inoltre
conto che le celle Cigs hanno rendimento superiore rispetto ai
normali pannelli anche solo con luce diffusa.
5. «La società che gestisce l'autostrada potrebbe utilizzare l'energia
prodotta per alimentare i pannelli di segnalazione o addirittura
vendere la produzione in eccesso alla rete elettrica», spiega
Paoletti, che infine illustra un altro possibile vantaggio del suo
brevetto.
«Si possono inoltre alimentare anche pannelli di segnalazione di
velocità e indicazioni a led delle località che si stanno
percorrendo.
Oppure si possono integrare fotocellule a led luminosi che
segnalano la presenza di autoveicoli in quel tratto e inviare la
segnalazione ai Gps montati sui veicoli per segnalare in tempo
reale code e rallentamenti».
Fonte: Paolo Virtuani. Corriere.it. 19 marzo 2012.