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RICORDI Allamanifestazionehapartecipatoattivamente
anchelaFondazione“MimmoBeneventano”
COMMEMORAZIONE. Il21novembredel2013,inoccasionedellaFestadell’AlberoalplessoLucci,lamemoriadellaDirigentescomparsa
Unadonnaedunapresidedavverounicaespeciale,fuoridalcomune,seriaegrintosa,solareedamorevole
L’insegnamentochecihalasciato:svolgereilpropriolavoroconestremaprofessionalità,orgoglioeprecisione
CaraSilvana,quantocimanchi...
Storiediordinariafollia.LaprovinciadiNapolitraquelledovepiùsilascianoperstradacucciolidicane
Civorrebbelagalera
perchiliabbandona
DallaRedazione
l nostro Istituto
Scolastico, insie-
me alla fondazione
M i m m o
Beneventano, ha
voluto ricordare l’illustre
dirigente Silvana Avino
durante la Festa dell’Albero
tenutasi al plesso Lucci lo
scorso 21 novembre con la
piantumazione di un albero
nell’aiuola della scuola.
In quell’occasione alcuni
alunni hanno scritto delle
lettere in suo ricordo. In
questa pagin ne riportiamo
una che racchiude quelli che
sono stati i pensieri di tutti.
«La Direttrice Silvana Avino
era una donna dolce, sempre
pronta ad aiutare noi e le
maestre come una mamma
cura e aiuta il proprio figlio,
è sempre stata forte e ha
combattuto finché poteva
contro la sua terribile malat-
tia. Prima della sua morte la
scuola era il plesso più bello
d’Italia, del mondo, perché
splendeva sempre il sole
ininterrottamente, il cielo
era sereno e per noi bambini
andare a scuola era un diver-
timento, proprio per l’atmo-
sfera che c’era. Non importa-
va se un compito era diffici-
le, ora invece il sole si è
spento e sembra essere tutto
grigio e triste. Ma a lei tutta
questa tristezza non sarebbe
piaciuta, ha sempre deside-
rato vederci sorridenti.
Quindi dobbiamo sorridere
proprio come voleva lei.
Verrà un nuovo preside, ci
saranno nuovi alunni ma
niente potrà mai essere
come prima. Ma il suo ricor-
do, nei nostri cuori, quello
non cambierà mai e anche
da grandi ricorderemo la
nostra preside dolce e genti-
le, l’unica preside che avre-
mo per sempre nel cuore.
Oggi piantando quest’albero
dimostriamo a tutti gli alun-
ni anche quelli futuri, che la
nostra preside è eccezionale
e che questa verità non ci
lascerà mai!»
Silvana unica… veramente
unica. Una donna e
Dirigente speciale, fuori dal
comune; seria, grintosa; che
svolgeva il suo lavoro con
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quella grinta, quella diligen-
za e quella passione che solo
lei sapeva dimostrare e a cui
ci rendeva partecipi giorno
dopo giorno. Una donna
straordinaria che si è sempre
distinta per la sua eleganza,
la sua ineguagliabile elo-
quenza, che coinvolgeva
chiunque la stesse ad ascol-
tare; capace di affrontare le
dure battaglie della vita con
determinazione, fierezza e
grandissima dignità fino
all’ultimo giorno.
in preoccupante
crescitailfenome-
no dei cani
abbandonati. Si
stima che nel
2013 siano stati
ben 60.000 i cani abbandona-
tiinItalia.E’quantorivelauna
nota di A.I.D.A.A.,
l’Associazione Italiana Difesa
Animali e Ambiente. Si calcola
che per quest’anno il fenome-
noaumenteràdel25%.
La provincia di Napoli è tra
quelle dove maggiormente si
sono verificati avvistamenti di
cani randagi. Infatti, spesso,
passeggiando per le strade del
mio paese, sia in centro che in
periferia, capita di incontrare
dei cani abbandonati. Sono
povere bestie che vagano soli-
tarie o in branco tra la sporci-
zia, senza acqua nè cibo.
Nessuno si prende cura di
loro, si sentono spaesati e
camminano per strada sotto il
sole o la pioggia. Possono,
quindi, diventare pericolosi
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bili e, di conseguenza, causare
incidenti. Durante il periodo
estivo il fenomeno è molto più
avvertito: gli animali vengono
abbandonati anche in auto-
strada e la loro presenza lungo
il ciglio della strada diventa
pericolosa per l’incolumità dei
viaggiatori. In questi casi è
opportuno chiamare i vigili
oppure il servizio veterinario
della locale Asl, che interver-
rannopermetterloinsalvo.
Sonosvariatiimotivichespin-
gono un padrone ad abbando-
nare il proprio cane, forse per-
ché è diventato troppo grande,
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tari che curano i cani malati o
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ramente arriverà un nuovo
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bierà con tante coccole e con la
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accadere,mivienerabbia.
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to compiere un gesto così mal-
vagio.Sepotessi,vorreiportare
acasamiatuttiicaniabbando-
nati del mondo e tenerli con
mepertuttalavita.
I
E’
LAMORTE
NONE’NIENTE
di Henry Scott Holland
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi
nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo
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Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è
familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai
sempre usato.
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Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle
piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo
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Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
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stezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha
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mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
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Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purifi-
cata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il
tuo sorriso è la mia pace.
acuradi
GIUSEPPEIANNONE
CAVALLUCCIALTROTTOVI ISTITUTOCOMPRENSIVO“MIMMOBENEVENTANO”-OTTAVIANO
Meravigliosamente, straordi-
nariamente unica. Una per-
sona che raramente si incon-
tra nella vita e chiunque
abbia avuto la fortuna di
conoscerla può comprendere
quanto ciò sia tristemente
vero. In questo mondo che
gira incomprensibilmente al
contrario sono sempre i
migliori a lasciarci. Lei vivrà
sempre nei nostri cuori.
Ciao Silvana grazie per tutto
quello che ci hai dato.
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In questa pagin ne riportiamo una che racchiude quelli che sono stati i pensieri di tutti. «La Direttrice Silvana Avino era una donna dolce, sempre pronta ad aiutare noi e le maestre come una mamma cura e aiuta il proprio figlio, è sempre stata forte e ha combattuto finché poteva contro la sua terribile malat- tia. Prima della sua morte la scuola era il plesso più bello d’Italia, del mondo, perché splendeva sempre il sole ininterrottamente, il cielo era sereno e per noi bambini andare a scuola era un diver- timento, proprio per l’atmo- sfera che c’era. Non importa- va se un compito era diffici- le, ora invece il sole si è spento e sembra essere tutto grigio e triste. Ma a lei tutta questa tristezza non sarebbe piaciuta, ha sempre deside- rato vederci sorridenti. Quindi dobbiamo sorridere proprio come voleva lei. Verrà un nuovo preside, ci saranno nuovi alunni ma niente potrà mai essere come prima. 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Si stima che nel 2013 siano stati ben 60.000 i cani abbandona- tiinItalia.E’quantorivelauna nota di A.I.D.A.A., l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. Si calcola che per quest’anno il fenome- noaumenteràdel25%. La provincia di Napoli è tra quelle dove maggiormente si sono verificati avvistamenti di cani randagi. Infatti, spesso, passeggiando per le strade del mio paese, sia in centro che in periferia, capita di incontrare dei cani abbandonati. Sono povere bestie che vagano soli- tarie o in branco tra la sporci- zia, senza acqua nè cibo. Nessuno si prende cura di loro, si sentono spaesati e camminano per strada sotto il sole o la pioggia. Possono, quindi, diventare pericolosi per i passanti o per le automo- bili e, di conseguenza, causare incidenti. Durante il periodo estivo il fenomeno è molto più avvertito: gli animali vengono abbandonati anche in auto- strada e la loro presenza lungo il ciglio della strada diventa pericolosa per l’incolumità dei viaggiatori. In questi casi è opportuno chiamare i vigili oppure il servizio veterinario della locale Asl, che interver- rannopermetterloinsalvo. Sonosvariatiimotivichespin- gono un padrone ad abbando- nare il proprio cane, forse per- ché è diventato troppo grande, forse perché i bambini sono cresciuti e non ci giocano più. Sono tutti motivi deplorevoli. E’ meglio affidarlo al canile o alle varie associazioni di volon- tari che curano i cani malati o maltrattati. Così facendo, sicu- ramente arriverà un nuovo padrone che verrà ad adottarlo e portandolo a casa gli darà tanto amore. Il cane ricam- bierà con tante coccole e con la sua proverbiale fedeltà. Pensando a quello che poteva accadere,mivienerabbia. Mi viene voglia di picchiare coluiche,senzacuore,hapotu- to compiere un gesto così mal- vagio.Sepotessi,vorreiportare acasamiatuttiicaniabbando- nati del mondo e tenerli con mepertuttalavita. I E’ LAMORTE NONE’NIENTE di Henry Scott Holland La morte non è niente. 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Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purifi- cata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace. acuradi GIUSEPPEIANNONE CAVALLUCCIALTROTTOVI ISTITUTOCOMPRENSIVO“MIMMOBENEVENTANO”-OTTAVIANO Meravigliosamente, straordi- nariamente unica. Una per- sona che raramente si incon- tra nella vita e chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerla può comprendere quanto ciò sia tristemente vero. In questo mondo che gira incomprensibilmente al contrario sono sempre i migliori a lasciarci. Lei vivrà sempre nei nostri cuori. Ciao Silvana grazie per tutto quello che ci hai dato. 6:hintera.qxd 31/05/2014 16:21 Pagina 1