1. Ecoincentivi: conviene
passare all’auto elettrica?
Guida scritta da SuperMoney (www.supermoney.eu),
confronta le migliori offerte di assicurazioni, mutui, prestiti,
conti correnti, energia e telefonia
2. Ecoincentivi 2014: convengono davvero?
• Convengono se si è in grado di affrontare l’investimento. Lo Stato
mette a disposizione quest’anno fino a 5 mila euro di “sconti”
sull’acquisto di un’auto non inquinante che però ha un prezzo di
mercato molto più alto rispetto ad un analogo modello a benzina.
Sta di fatto che i risparmi sui consumi sono molto alti. Un altro
metodo efficace per aumentare il margine di risparmio è
sicuramente quello di confrontare le migliori assicurazioni auto
online per trovare l’offerta su misura per voi.
• La novità di questa tranche di ecoincentivi è che il 50% dei 63
milioni di euro messi a disposizione dallo stato sono accessibili dai
privati. Lo scorso anno questa soglia era molto più bassa. L’altra
metà di questi 63 milioni vanno a incentivare, invece, il cambio delle
flotte aziendali.
3. A quali categorie di veicoli sono
destinati gli ecoincentivi?
• Gli ecoincentivi sono destinati a determinate categorie di veicoli
classificati in base alle emissioni di CO2. I finanziamenti di importo
minore, ovvero fino a 2 mila euro, verranno concessi a veicoli con
emissioni fino a 120 grammi per chilometro; 4 mila euro li
riceveranno i veicoli fino a 95 grammi per chilometro mentre le
auto o le moto a emissioni zero o fino a 50 grammi per chilometro
riceveranno invece un massimo di 5 mila euro. Sono inclusi anche i
veicoli ibridi e alimentati a metano o gpl.
• Si possono acquistare ovviamente non soltanto auto non inquinanti,
ma anche veicoli a due o tre ruote e veicoli commerciali leggeri. Su
qualsiasi categoria ricada la vostra scelta può essere utile
confrontare le offerte di Quixa, Direct Line e altri operatori per
trovare l’assicurazione auto su misura.
4. Come aggiudicarsi gli ecoincentivi?
• Ovviamente vale la regola del “chi tardi arriva male alloggia”,
poiché i finanziamenti sono limitati. Per usufruire degli
ecoincentivi bisogna farne espressa richiesta al rivenditore
dell’auto che vogliamo acquistare, il quale a sua volta deve
“prenotare” gli ecoincentivi su un’area apposita del sito del
Ministero dello Sviluppo Economico.
• I privati non avranno bisogno di rottamare un veicolo
inquinante per accedere agli ecoincentivi, cosa che invece
devono fare le aziende.
5. Che vantaggi dà guidare un’auto
elettrica?
• I vantaggi dell’auto elettrica sono tanti e non soltanto se parliamo di
tutela dell’ambiente. A livello economico il risparmio di un
automobilista che guida un veicolo non inquinante rispetto a uno
che guida un veicolo a benzina è molto alto.
• L’Osservatorio SuperMoney ha realizzato un confronto proprio per
quantificare questi risparmi. Con questa tranche di ecoincentivi
l’automobilista che sceglie di abbandonare il veicolo a benzina per il
veicolo elettrico potrebbe risparmiare più del 70%, che significa 852
euro all’anno. E questo è un risparmio più alto del 5,7% rispetto alle
possibilità offerte dagli ecoincentivi 2013.
• Lo studio ha infatti considerato tre fattori, che sono i costi di spesa
più elevati per la nostra auto, ovvero l’assicurazione, il bollo e
l’alimentazione. Confrontare le assicurazioni auto più convenienti
può essere utile per cercare di attutire questi costi.
6. Quindi il risparmio sui consumi vale
l’investimento?
• Dipende. Diciamo che oggi ci sono ancora due problemi. Il primo è
che, per quanto quest’anno siano stati messi più soldi a
disposizione dei privati, prevedibilmente non si riuscirà comunque a
coprire la richiesta.
• Il secondo problema è che il costo di un’auto elettrica può essere
anche il triplo di quello di un’auto a benzina. Quindi prende questa
decisione non fa una scelta per risparmiare ma fa una scelta etica,
anche perché si impiegherebbero anni e anni per “ammortizzare”
l’investimento con i risparmi sui consumi. Diverso è il caso delle
auto ibride o alimentate a gas e metano, che hanno un costo più
contenuto e possono davvero risultare convenienti grazie agli
ecoincentivi.
• L’iniziativa è lodevole però serve agire di più, magari direttamente
sulle case madri per rendere i prezzi di queste auto più competitivi.