2. La luce bianca (somma di tutti i colori)
interagisce con i pigmenti degli oggetti colorati
“trasformandosi” in luce colorata che giunge fino al nostro occhio.
Qui i fotoni stimolano la retina (alcuni elementi in essa contenuti)
che trasformano i segnali luminosi in impulsi nervosi che vengono
inviati al cervello e da questo codificati
dandoci la percezione del colore.
3. Sezione trasversale della retina:
i bastoncelli (A)
i coni (B)
nuclei di cellule dei coni(C)
l'epitelio del pigmento (E)
i nuclei cellulari (D)
4. Le radiazioni luminose sono onde elettromagnetiche
(es. onde radio)
hanno lunghezza d’onda (distanza tra due creste)
compresa tra 380 (blu) e 780nm (rossi).
5. Nel diagramma CIE 31
con la caratteristica forma a campana i colori possono essere identificati in maniera
univoca utilizzando tre numeri, x, y e Y
Dagli anni ‘30,la CIE, (Commission
International de l’Eclairage) si
preoccupa di fornire dei sistemi
che permettano di definire in
maniera matematica, e non in
termini soggettivi il colore
6. laTinta (hue) (attributo che permette di dire se un colore è rosso, verde,
arancio edipende della lunghezza d’onda del colore stesso)
la Saturazione (croma) o Purezza (è l’attributo che permette di definire
quanta concentrazione di pigmento puro è presente in un colore)
la Luminosità (lightness) o Chiarezza (brightness) (che permette di definire
quanto un colore emette o riflette luce)
7. Schema della sintesi additiva di luci
si parte da fondo nero in quanto si presuppone l’assenza di luce
8. Schema della sintesi sottrattiva di luci
si parte da un fondo bianco in quanto si presuppone la presenza di luce