1. Lezione 5
Il sistema socio-tecnico (Seiler)
(Cap. 4: pp. 121-133 - Tomasi, 2006)
Le variabili sociali (segue)
(Cap. 5: pp. 135-177- Tomasi, 2006)
Università degli studi di Trieste
A.A. 2010/2011
Docente Antongiulio Bua
mail: antongiulio(dot)bua(at)gmail(dot)com
2. Contenuti
1. La Teoria dei Sistemi Aperti
2. Il Modello di Seiler
• Variabili Istituzionali
• Variabili Tecnologiche
• Variabili Individuali
• Variabili Sociali
• Variabili Organizzative
3. Premessa
• I modelli di riferimento per l’analisi organizzativa si
traggono dalle teorie organizzative
• Ai fini della comprensione dell’analisi organizzativa
è utile fare riferimento a un modello di tipo
sistemico, caratterizzato da forte flessibilità e
adattabilità di impiego
4. La visione sistemica
Una visione sistemica dei fenomeni organizzativi implica un
complesso unitario, formato da una pluralità di elementi
interrelati, che assumono un significato autonomo, diverso e
superiore rispetto alla somma delle parti
• Un sistema è individuato attraverso i suoi confini, definendo gli
elementi che ne fanno parte (la sua struttura) e ciò che non ne fa
parte (l’ambiente esterno)
• Orienta l’attenzione sull’effetto sinergico
• Il sistema diventa un’unità che assume significato nuovo e
autonomo rispetto agli elementi che lo costituiscono (unità nella
molteplicità); le parti perdono la loro individualità nel sistema
contribuendo alla sua esistenza e alla formazione dell’unità
5. Il modello di Seiler
AMBIENTE SISTEMA ORGANIZZATIVO RISULTATI
V. V.
Istituzionali Individuali
Mercato Variabili
Organizzative
Struttura
Org.va
Sistemi
operativi
Settore
V. V.
Tecnolog. Sociali
6. Variabili istituzionali
I portatori di interessi
Il soggetto di istituto
I fini istituzionali
I contributi Le strutture di governo
Le ricompense
Strutturano i portatori di interessi nei confronti dell’istituto, dei
contributi che tali soggetti forniscono all’azienda, delle ricompense e
dei benefici che ne ottengono, del soggetto d’istituto, dei fini
istituzionali e delle strutture di governo che regolano in equilibrio
dinamico di lungo periodo le relazioni tra i portatori di interessi, i
contributi e le ricompense
7. Variabili tecnologiche
• Determinanti fondamentali delle scelte organizzative
• Non devono imporre soluzioni organizzative: in particolare,
l’impatto delle tecnologie evidenzia l’apertura di nuove
opportunità, non prevedibili, da esplorare attraverso ricerca
e progettazione congiunta, tecnologica e organizzativa
• Le modalità organizzative non discendono direttamente
dalle tecnologie; sono filtrate da un ambito decisionale
specifico e dall’influenza delle altre variabili di contesto
8. Variabili individuali
• Caratteristiche delle persone che agiscono nel sistema
organizzativo: conoscenze, specializzazioni, esperienze, ma
anche, bisogni ed esigenze, aspettative, valori, …
• La variabile umana interagisce con le altre variabili di
contesto:
• Le persone inserite in un’azienda sono condizionate
dall’assetto istituzionale, dalle tecnologie, dalle scelte
organizzative
• Contano il tipo di lavoro, le conoscenze tecniche
richieste, le modalità di selezione adottate
9. Variabili sociali
• Riguardano le relazioni interpersonali nell’ambito del sistema
organizzativo
• I gruppi, che si interpongono tra individui e organizzazione,
determinano o influenzano i comportamenti:
• Le persone non operano come individui isolati
• Sono influenzate da idee, concezioni e norme delle
relazioni sociali dei gruppi di appartenenza, che possono
discostarsi da regole e obiettivi formali del sistema
organizzativo
• I gruppi sono identificabili da relazioni diverse: affinità di
tipo professionale, attinenti al tempo libero, agli interessi
culturali, all’impegno socio-politico, all’origine territoriale
10. Variabili organizzative
• La struttura organizzativa
1. struttura organizzativa di base
2. struttura delle singole unità organizzative
• I sistemi operativi
1. sistemi di pianificazione strategica
2. sistemi di programmazione e controllo
3. sistemi di gestione del personale
4. sistemi informativi
11. Variabili sociali
Un approfondimento
• Riguardano le relazioni interpersonali nell’ambito del sistema
organizzativo
• I gruppi, che si interpongono tra individui e organizzazione, determinano
o influenzano i comportamenti:
• Le persone non operano come individui isolati
• Sono influenzate da idee, concezioni e norme delle relazioni sociali
dei gruppi di appartenenza, che possono discostarsi da regole e
obiettivi formali del sistema organizzativo
• I gruppi sono identificabili da relazioni diverse: affinità di tipo
professionale, attinenti al tempo libero, agli interessi culturali,
all’impegno socio-politico, all’origine territoriale, …
• La componente sociale presente nelle aziende crea
un’organizzazione informale accanto all’organizzazione formale
12. Organizzazione formale e informale
• L’organizzazione formale risulta dall’identificazione di aspetti come organi,
unità, regole, posizioni organizzative, compiti e mansioni
• L’organizzazione informale risulta da aspetti come:
• Il ruolo, inteso in senso sociologico come modello di comportamento
definito dalle esigenze e aspettative del gruppo di inserimento
dell’individuo
• Lo status, inteso come grado relativo di stima e prestigio di un
individuo nell’ambito di un gruppo
• L’influenza, intesa come capacità di un soggetto di modificare un
comportamento altrui, in base alle capacità personali e l’abilità,
attraverso l’autorità personale, la persuasione, l’emulazione, la
manipolazione, anche utilizzando il potere formale
13. Perché gli individui si
uniscono in gruppo
Perché si formano i gruppi
• Con le parole di Maslow
– Bisogno di appartenenza
• Con le parole di McClelland
– Bisogno di affiliazione
Cosa è un gruppo
• Un soggetto sociale organizzato che esprime
comportamenti e valori propri
• Non una somma di componenti
• Ma un insieme (formale o meno) di soggetti
interdipendenti
• Una totalità dinamica