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Antonio Caperna
Applicazioni delle tecnologie ICT
  al settore dei Beni Culturali
Antonio Caperna
http://www.tipus.uniroma3.it
 http://www.nexuslab.org
     a.caperna@awn.it
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


                  MODULI TEORICI (MT)

MT1 – elementi generali e politiche UE sulla ICT
MT2 – tipologie di ICT
MT3 – Internet
MT4 – applicazioni in ambito urbano
MT5 – esempi applicativi sul patrimonio culturale
MT6 – sistemi informativi
MT7 – sistemi GIS

               MODULI APPLICATIVI (MA)
MA1 – web design
MA2 - …
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali




Per “beni culturali” s’intendono l’insieme di
artefatti (oggetti, pitture, sculture, edifici) ma
anche tradizioni, costumi, che in qualche modo
costituiscono il nostro “patrimonio culturale”,
tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto.
Concretamente possiamo dire che si tratta di
parchi archeologici, musei, oggetti di valore
storico-artistico, edifici rilevanti, monumenti,
chiese, quadri, mobili, arredi, oggetti di culto,
tessuti, ed anche città, strutture urbanistiche,
tradizioni popolari, tradizioni alimentari, tradizioni
culinarie, tradizioni religiose ecc..
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


In relazione alla finalità, le principali applicazioni delle
tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali possono
essere classificate come segue:

Management (Gestione, Catalogazione & Tutela)
Studio e ricerca
Comunicazione-divulgazione
Formazione
Fruizione
Diagnosi & Restauro
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


Management (Gestione e Catalogazione)
applicazione di database al fine di conoscere quali sono i vari
beni, le loro caratteristiche generali, la loro collocazione, il loro
stato di manutenzione ecc.
   applicazioni che consentono una migliore (più efficace e a
minor costo) gestione del patrimonio culturale da parte di musei,
diocesi, sovrintendenze, etc.

Tutela
applicazioni che consentono di tutelare il patrimonio, sia contro
atti criminosi sia rispetto a calamità naturali (ad es. carta del
rischio, ovvero una mappa sul territorio di tutti beni culturali:
una base di dati che cataloghi tutti i beni a rischio potenziale, con le
informazioni necessarie per decidere cosa fare per un pronto
intervento.
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


Studio e ricerca: applicazioni che favoriscono le attività di studio
e di ricerca inerenti ai beni culturali.

Cartografia: applicazioni di mappe cartografiche usate per studiare il
territorio (as es. per l’archeologia)

Analisi: varie applicazioni che consentono di studiare in profondità
edifici e oggetti, ad esempio per verificare le tecniche utilizzate, i
materiali, lo stato di conservazione ecc.. (termografia, RX, laser
scanner, etc.)

Ricostruzioni virtuali: ricostruzioni di edifici o ambienti non più
esistenti; queste applicazioni sono di interesse anche per la
comunicazione.
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


Comunicazione-divulgazione: applicazioni che consentono di
“comunicare” al grande pubblico la rilevanza del nostro
patrimonio culturale, sia a scopo divulgativo generale che per
favorire il turismo.



Applicazioni multimediali interattive
Siti Web
Applicazioni per palmari e apparecchi mobili
Ricostruzioni Virtuali
Giochi interattivi
Applicazioni educative
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


Formazione: applicazioni rivolte ai giovani studenti per aiutarli
negli studi.

Queste applicazioni fungono da supporto alle attività di studio. Ancora
una volta stiamo parlando della realtà nordamericana piuttosto
che di quella italiana. Si tratta di applicazioni di e-Learning,
specializzate per il settore dei beni culturali. Materiali educativi,
documenti e, soprattutto, immagini, vengono messi a disposizione
degli studenti. Il consorzio AMICO, per esempio, mette a disposizione
di studenti delle università consorziate immagini di opere d’arte di
elevato livello, fornite da alcuni principali musei mondiali; va rilevato
che al consorzio non partecipa alcun museo italiano.


Fruizione: applicazioni che consentono di fruire in modo più
efficace del patrimonio culturale (palmari, etc.)
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali


Diagnosi e Restauro
Il problema della diagnostica applicata ai beni culturali, in generale, è
quello di riuscire ad ottenere informazioni dettagliate e accurate
sullo stato di un bene (oggetto, scultura, affresco, edificio ecc.) senza
danneggiare in alcun modo (o il meno possibile) il bene stesso.
Per il Restauro vale lo stesso discorso, ovvero le tecnologie
informatiche e delle telecomunicazioni non hanno un ruolo da
protagoniste in queste attività di diagnostica.

Le loro potenzialità, allo stato possono esprimersi attraverso il tele-
rilevamento ai fini diagnostici: come per altre misure “ambientali” dei
sensori (opportunamente dislocati sul territorio e/o in edifici) potrebbero
inviare i loro dati in modo continuo a delle centrali informatizzate, che
potrebbero sintetizzarli per renderli più leggibili agli esperti
Nelle ricostruzioni virtuali per le operazioni di restauro
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali

ELEMENTI DI PARTICOLARE INTERESSE ANALIZZATI

Applicazioni multimediali interattive
Siti Web
Applicazioni per palmari e apparecchi mobili
Ricostruzioni Virtuali
Giochi interattivi
Applicazioni educative



ELEMENTI APPLICATIVI DA SVILUPPARE
Web design
Applicazioni delle tecnologie ICT al
    settore dei Beni Culturali:
            le politiche




          Arch. Antonio Caperna
         Web site: http://www.nexuslab.org
            E-mail: a.caperna@awn.it
Indice
Le trasformazioni nella società: dalla società razionalista
alla network society
UNESCO
Nuove tecnologie digitali e preservazione delpatrimonio
culturale: le basi politiche dell’UE
Obiettivi politici dell’UE
Il 7° European Framework Program
Gli elementi strategici per la preservazione e diffusione
del patrimonio culturale
Il progetto europeo Minerva
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti
culturali digitali
Software open source (OSS)
Possibili ruoli della ICT nei processi di cambiamento
(Esperienze europee)
Dalla società razionalista alla network society

The Information Age: Economy, Society, and Culture
  (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della
  network society, e cioè:
• informational economy, ovvero una strutturazione dei
  processi economico-finanziari dove la conoscenza,
  l’informazione e la tecnologia assumono un ruolo
  chiave, anche in quei settori più tradizionali come
  l’agricoltura e l’industria manifatturiera
• processi economici globali, ovvero dipendenza delle
  economie nazionali o regionali da processi e
  dinamiche su scala planetaria;
• il network rappresenta una nuova forma di
  organizzazione che caratterizza le attività economiche
  e che sta estendendo la sua logica anche ad altri
  domini
Dalla società razionalista alla network society

The Information Age: Economy, Society, and Culture
  (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della
  network society, e cioè:

• la cultura della realtà virtuale, ovvero l’emergere di
  nuovi modelli, nuovi simbolismi della cultura
  organizzati attorno alle nuove tecnologie. La nuova
  forza dei media, molto spesso estremamente diversa e
  mirata rispetto alle precedenti modalità di
  comunicazione, hanno indotto una nuova forma
  culturale basata sulla virtualità, ovvero una forma di
  comunicazione in cui le espressioni simboliche sono
  racchiuse e strutturate in una forma flessibile ed
  ipertestuale e, nel quale ambiente ogni giorno sempre
  più persone vi si immergono
Dalla società razionalista alla network society

The Information Age: Economy, Society, and Culture (1996) evidenzia
  quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè:

•   relatività temporale, ovvero tempo e spazio sono relativi in una
    società che per la sua natura e per il senso che da questa viene
    dato alle sue manifestazioni evolve attraverso la storia e le
    differenti culture. E’ questa una società strutturata su differenti
    valori attribuiti allo spazio e al tempo: relatività temporale –
    timeless time - e flusso nello spazio virtuale (space of flows);
•   the space of flows è questo nuovo ambito della vita che si muove
    tra l’irreale o virtuale e la realtà materiale; è un flusso di
    informazioni e conoscenza che caratterizza sempre più la società
    contemporanea, inducendo profonde trasformazioni tanto in
    termini socio-economici che politici e di rapporti con la realtà
    quotidiana
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




 BASE POLITICA PER UN USO DELLA
ICT PER IL PATRIMONIO CULTURALE
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

The Unesco Institute for Information Technologies
in Education (IITE)

“ICTs offer the potential to expand the scope of learning,
breaking through traditional constraints of space and time as
well as boundaries of current education systems…The
challenge is to define the best use of ICTs for improving the
quality of teaching and learning…ICTs will be the objects of
study since computer literacy is a basic skill for performing in
the knowledge society.” [Unesco Medium Term Strategy (31
c/4) 2002–2007, 2002)]
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY



                         UNESCO
Heritage, as cases in this publication illustrate, cannot
be treated in isolation – it is not only about buildings,
but people, traditions, identity and opportunity. The
original fabric of historic cities reflects a unified vision,
a purpose, a culture that must be recaptured as a
foundation for renewal, bearing in mind its relationship
to the surrounding environment. Enhancing historic
quarters by improving housing, resolving transport
issues, providing economic opportunities and social
services can have an impact well beyond the historic
heart.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                          UNESCO
New Information and Communication Technologies also hold
the potential to better manage heritage sites.
Geographic Information Systems (GIS), for example, make it
possible to translate databases containing extensive
information on sites (architectural, socio-economic, and demo
graphic) into high-precision maps, providing valuable tools for
urban planners.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




          NUOVE TECNOLOGIE
       DIGITALI E PRESERVAZIONE
     DEL PATRIMONIO CULTURALE:
LE BASI POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




European Commission's Information Society Technologies (IST)
  (Research programme in the field of digital heritage and cultural content )
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

               Culture in the digital era
Information and communication technologies (ICTs) can
do a great deal for Europe’s cultural richness, both in
terms of conservation and of circulation of art works for
learning, leisure, tourism and economic development.
ICTs will also play a key role as a catalyst for creativity,
stimulating innovation in all fields of art and social
relations. Ensuring a sustainable cultural development,
freedom of expression and information, pluralism,
protection of minors and consumers, in a competitive
and dynamic knowledge-based economy will thus be
crucial to maintaining quality of life and social
cohesion, given likely changes due to the mobility of
people and the dynamics of intercultural dialogue.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

   ICT for safeguarding and enhancing European culture

The “cultural heritage” part of the Information Society
Technologies (IST) programme supports the early adoption
of new technologies for accessing and preserving Europe's
cultural, artistic and scientific resources, thus making
archives, museums and libraries accessible to everyone,
everywhere and at any time.

The work involves research and prototype application
development that will lead to the adoption of automated
digitisation, and of digital restoration and preservation
techniques. This is an important issue for audiovisual, film
and broadcast archives, where large volumes of materials
will soon be lost unless they are converted to digital formats.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

PRINCIPI DI LUND (2001)
lo sforzo finanziario e umano investito in progetti e
campagne di digitalizzazione in tutta Europa è
considerevole ma frammentato e scarsamente strutturato

appare sempre più importante la definizione di strategie
politiche e istituzionali per creare le condizioni affinché
queste iniziative abbiano successo, siano vantaggiose da
un punto di vista economico e sostenibili nel lungo periodo

molti progetti europei hanno come obiettivo l’inserimento
di elementi tecnologicamente avanzati nel settore del
turismo e la ricercabilità dei contenuti culturali in rete.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


La digitalizzazione è un passo essenziale che le
istituzioni culturali europee devono compiere, allo
scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio
culturale comune dell'Europa, di salvaguardare la
diversità culturale, di fornire ai cittadini un
migliore accesso a quel patrimonio, di sviluppare
la formazione e il turismo e contribuire allo
sviluppo delle imprese nel settore dei nuovi
contenuti digitali e dei servizi.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

CARTA DI PARMA

Articolo 1 - Uso intelligente delle nuove tecnologie
… diffusione della cultura e della conoscenza attraverso un uso
appropriato delle nuove tecnologie, con particolare riferimento a Internet
e al Web.

Articolo 2 - Accessibilità
accessibilità come nodo fondamentale per tutti i cittadini
indipendentemente dalla loro età e livello di competenza tecnica
(raccomandazioni prodotte dal consorzio World Wide Web e da altri
organismi operanti nel settore)

Articolo 3 - Qualità
.. elevati standard di qualità nelle applicazioni web culturali e scientifiche

Articolo 4 - Diritti di proprietà intellettuale e diritto alla riservatezza
..trovare un giusto equilibrio fra il diritto di accesso al patrimonio
culturale e scientifico e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e del
diritto alla riservatezza degli individui…
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Articolo 5 - Interoperabilità e standard
… garantire che tutti i cittadini possano reperire con facilità i
contenuti corrispondenti alle loro esigenze... adozione di linee
guida tecniche e standard aperti per consentire la costruzione di
servizi ad accesso remoto (e-services) che promuovano una
visione integrata e complessiva del patrimonio culturale e
scientifico europeo.

Articolo 6 - Inventari e multilinguismo
…è fondamentale la definizione di una infrastruttura tecnica
sostenibile, coordinata a livello europeo, per la scoperta e
l'accesso alle risorse in un contesto completamente multilingue.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


Articolo 7 - Benchmarking
benchmarking, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi:
incrementare la conoscenza reciproca;
monitorare i progressi e l'emersione di ostacoli, attraverso l'analisi di
quanto accade negli altri Paesi;
favorire la partecipazione delle istituzioni culturali, incentivandole a
presentare se stesse e le proprie politiche, programmi e progetti

Articolo 8 - Cooperazione a livello nazionale, europeo e internazionale
…cooperazione fra programmi nazionali ed europei, con l'obiettivo di
ottimizzare l'uso delle risorse finanziarie, di condividere le buone pratiche e
di promuovere nuove iniziative comuni.

Articolo 9 - Allargamento
… approccio a doppio binario per l'allargamento a nuovi Paesi e a nuovi
settori della società civile.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Articolo 10 - Costruire il futuro insieme: in prima linea verso la
società della conoscenza
Gli emergenti portali culturali on-line rappresentano un elemento
di grande importanza nello sviluppo di una società
dell'informazione inclusiva. Occorre che questi portali vengano
progettati sulle solide fondamenta offerte da siti web culturali di
buona qualità, interoperabili, sviluppati per incontrare le reali
esigenze dei cittadini europei.
… iniziative mirate a:
promuovere la collaborazione fra servizi nazionali e regionali,
incoraggiare l'adozione di modelli di successo in altri Paesi e
regioni, sviluppare servizi on-line (e-services) per la cultura che
soddisfino esigenze di studio, del turismo e dei cittadini, nonché
delle imprese del settore culturale e creativo;
avviare portali culturali e scientifici transeuropei basati su sistemi
distribuiti.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




OBIETTIVI DEI PROGRAMMI POLITICI
      DELL’UNIONE EUROPEA.
  Il 7° EFP ed il Progetto Minerva
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Il 7° EFP della UE per la ricerca, sviluppo tecnologico per il
2007/2013 ha come obiettivo:
  “Building the ERA of knowledge for growth”


                Research and technology




                       “Triangle of
                       knowledge”
  Education                                  innovation
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

All’interno del 7° EFP vengono idebtificate le aree strategiche:
– Health;
– Food, Agriculture and Biotechnology;
– Information and Communication Technologies;
– Nanosciences, Nanotechnologies, Materials and new Production
Technologies;
– Energy;
– Environment (including Climate Change);
– Transport (including Aeronautics);
– Socio-economic Sciences and the Humanities;
– Security and Space.


In particolare la ICT diviene un elemento strategico per
l’economia, i servizi, la società
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Le aree di applicazione della ICT
Creazione di nuovi servizi nelle aree di pubblico interesse al fine di
incrementare la qualità della vità (> efficienza, accesso alle informazioni,
applicazioni user friendly, etc.

– for health, improving disease prevention, early diagnosis and
personalisation; autonomy, safety and mobility of patients; health
information space for knowledge discovery.
– to improve inclusion and equal participation and prevent digital divides;
assistive technology; design-for-all.
– for mobility; intelligent ICT-based transportation systems and vehicles
enabling people and goods to move safely, comfortably and efficiently.
– in support of the environment and sustainable development, to reduce
vulnerability and to mitigate the consequences of natural disasters and
industrial accidents.
– for governments; efficiency, openness and accountability, for a
worldclass public administration and links to citizens and businesses,
supporting democracy.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

ICT for content, creativity and personal development:
– new media paradigms and new forms of content; creation of interactive
digital content; enriched user experiences; cost-effective content delivery.
– technology-enhanced learning; adaptive and contextualised learning
solutions; active learning.
– ICT-based systems to support accessibility and use over time of digital
cultural resources and assets, in a multilingual environment

ICT supporting businesses and industry:
– new forms of dynamic networked co-operative business processes,
digital eco-systems; optimised work organisation and collaborative work
environments.
– Manufacturing: rapid and adaptive design, production and delivery of
highly customised goods; digital and virtual production; modelling,
simulation and presentation tools; miniature and integrated ICT products;

ICT for trust and confidence: identity management; authentication and
authorization; privacy enhancing technologies; rights and asset
management; protection against cyber threats.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




Gli elementi strategici per la preservazione
    e diffusione del patrimonio culturale
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

        Access to scientific and cultural heritage
Objective:
improve access by citizens and by professionals to
Europe's science and culture knowledge base.
This was expected to involve developing advanced systems and services
supporting large-scale distributed, multi-disciplinary collections of cultural
and scientific multi-media resources. The technological focus was on rich
representations, powerful immersive features such as 3D visualisation, real-
time virtual object manipulation and group interactivity, whether for
multimedia retrieval, virtual galleries, mass media events or audio-visual
distribution.

A good example: ETB is the European Schools Treasury Browser. This
project is building a web educational resource, Metadata Networking
Infrastructure, for European schools. It links together existing national
repositories and aims to allow students and teachers to find well-structured
and quality resources within a Europe-wide SchoolNet Information Space.
http://www.eun.org/eun.org2/eun/en/etb/entry_page.cfm?id_area=14
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

         Digital preservation of cultural heritage
Objective: to find new ways of representing, analysing,
manipulating and managing different kinds of digital cultural
objects from different media sources.
Special attention was given to surrogates of fragile physical objects.
Projects were expected to focus on the sustainable development of
valuable digital repositories in Europe's libraries, museums and archives.

A good example: 3D-MURALE concerns the 3D measurement and virtual
reconstruction of ancient lost worlds of Europe. The project is developing
3D acquisition systems for archaeological sites. It is also building precise
and realistic 3D models of the landscapes, buildings and artefacts in a way
that allows archaeologists to analyse the findings and reconstruct the
excavated site. It is being tested on the Sagalassos site in the province of
Burdur in Turkey.
http://www.brunel.ac.uk/project/murale/
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Virtual representations of cultural and scientific objects
The objective of this call was to provide a specific focus for exploring and
experimenting with novel ways to create, manipulate, manage and present
new classes of intelligent, dynamically adaptive and self-aware digital
cultural objects. Such objects were either to be held by memory
institutions (archives, libraries, museums, etc) or to directly involve
digitally born objects or art forms.
The focus was on:
- User interaction and models for interactivity with high-quality virtual
representations of valuable cultural objects, and
- The creation and navigation of virtual cultural and scientific landscapes.

A good example: VS means Virtual Showcases and involves a new
stereoscopic display system that will augment existing display showcases
in museums, etc. The focus is on 3D augmentation and mixes virtual
representations and real artefacts within a shared space, providing new
ways of merging and exploring real and virtual content.
http://www.virtualshowcases.com
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

  ICT for safeguarding and enhancing European culture

ECHO, is project in this field, has developed a digital library service
for historical films belonging to large national audiovisual archives.
Other activities funded under this programme are the creation of
large-scale interactive networks of cultural resources and new
environments for intelligent heritage and community memory.

Examples of successful projects are The European Library (TEL),
or Archeoguide, which will provide new ways of accessing
information at cultural heritage sites in a compelling, user-friendly
way through the use of advanced information technologies (IT)
including augmented reality, 3D-visualisation, mobile computing,
and multi-modal interaction. More projects and general information
on the programme are available on the DigiCult website.

http://www.cordis.lu/ist/directorate_e/digicult/index.htm
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 ICT for safeguarding and enhancing European culture
BRAVA - digital restoration of film and video to HD quality to improve use
and access to impaired materials. Will result in a high-quality engineering
product for film restoration, and develop advanced tools for automatic
identification and processing of impairments

http://www.ina.fr/recherche/projets/encours/brava/index.fr.html
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

       ICT for safeguarding and enhancing European culture

Research plays a key role
Information and communication technologies (ICT) provide new
opportunities for Europe’s cultural heritage, both in terms of improving
access and of supporting preservation of content. Research should
respond in an innovative way to the new challenges posed by the huge
increase in digital cultural information assets and the emergence of new
channels of information delivery. It should support the emerging
complexity of cultural heritage environments including their multilingual
and multicultural aspects.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




Il Portale nazionale multilingue
dell’offerta culturale, turistica e
            produttiva
  Il progetto europeo Minerva
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY



I portali in Europa

Le nuove tecnologie rendono potenzialmente immediata e capillare
la diffusione della conoscenza sul patrimonio culturale. Internet sta
diventando la forma più semplice, efficace e a buon mercato per
fornire informazioni a centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo

La creazione di portali della cultura è di primaria importanza per la
fruizione del patrimonio culturale per tutti i cittadini, lo sviluppo e la
diffusione della cultura, la valorizzazione della diversità culturale in
un quadro d’integrazione europea.
PROGETTO MINERVA

Il progetto europeo Minerva
coordinato dal Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali



Obiettivi:
•   creare una comune visione politica a livello europeo
•   predisporre una comune piattaforma europea di standard,
    linee guida, raccomandazioni su qualità, interoperabilità e
    multilinguismo per l’accesso integrato al patrimonio
    culturale europeo
•   coordinare i programmi nazionali di digitalizzazione,
    favorendo la convergenza tra archivi, biblioteche, musei,
    siti archeologici in una prospettiva di integrazione dei
    servizi tra le varie istituzioni della memoria
PROGETTO MINERVA

Obiettivo culturale:
promozione del patrimonio culturale nel mondo

Il patrimonio culturale italiano
rappresenta uno dei più grandi
      patrimoni mondiali

    L’obiettivo del progetto è
promuovere la conoscenza e la
 fruibilità di questo patrimonio
per il maggior numero possibile
di persone in Italia e nel mondo

La fruibilità richiede un grande programma di digitalizzazione

Il turismo, il patrimonio storico-artistico, le produzioni made in Italy
possono essere grandemente valorizzati attraverso una promozione
integrata con opportune tecnologie digitali e multilingue.
PROGETTO MINERVA

Il Governo italiano sta avviando un ambizioso progetto di Portale
nazionale multilingue dell’offerta culturale, turistica e produttiva.

Un Comitato Interministeriale sarà garante della qualità delle
informazioni e dell’applicazione degli standard

• Ministero per i Beni e le Attività Culturali
•   Ministero delle Attività Produttive
•   Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
•   Ministero degli Affari Esteri
•   Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia
•   Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
•   Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
•   Ministero delle Comunicazioni
•   Conferenza dei Presidenti delle Regioni
PROGETTO MINERVA



Il progetto sarà realizzato attraverso uno stretto raccordo e
cooperazione con:

   •Amministrazioni regionali

   •Amministrazioni provinciali

   •Amministrazioni comunali


Il loro ruolo sarà di importanza fondamentale.
PROGETTO MINERVA

Finalità e funzionalità del sistema Portale:

    • svilupperà e integrerà le diverse azioni già attivate tanto in
      sede nazionale e locale che in ambito europeo
    • concilierà l’esigenza di un quadro di riferimento unitario con la
      ricchezza derivante da differenziate linee di promozione di
      carattere locale
    • darà accesso integrato e visibilità, anche tramite inventari di
      risorse, alle collezioni digitali esistenti o in corso di
      realizzazione
    • promuoverà su scala globale il patrimonio culturale italiano
      interconnettendolo con quello degli altri Paesi europei e con i
      servizi per il turismo
    • consentirà di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi
      istituzionali del Ministero per i beni e le attività culturali, di
      diffusione della cultura e valorizzazione del patrimonio
      culturale italiano, anche in funzione di sviluppi turistici
PROGETTO MINERVA

Il Portale metterà le risorse a disposizione di diversi profili utente:

•   cittadino - turista
•   studente - professionista del settore educativo-formativo
•   esperto - ricercatore
•   operatore del turismo

l’accessibilità ed usabilità saranno garantite indipendentemente dall’eventuale
disabilità, dalle tecnologie utilizzate e dal contesto operativo

il portale svolgerà un ruolo importante per lo sviluppo economico sostenibile e
l’attrazione di risorse finanziarie del settore privato nel campo dell’arte e della
cultura

si presterà allo sviluppo di servizi di e-commerce, garantendo la sicurezza
necessaria per le transazioni e offrendo così uno strumento prezioso ai diversi
operatori
PROGETTO MINERVA

Offerta integrata con ricerca facilitata per territorio e per
tema
                              • Proposte di itinerari con
                                suggerimenti su:
                                 – Luoghi di interesse
                                 – Eventi
                                 – Strutture
                                 – Cultura locale

                              • Possibilità di prenotare on-
                                line con sistemi di e-
                                commerce integrati
PROGETTO MINERVA

La cartografia con la georeferenziazione di luoghi ed eventi per facilitare la ricerca


                                              Sistemi di ricerca
                                           Strade, Luoghi, Percorsi

                                             Una Mappa Interattiva




      Informazioni Turistiche
Informazioni Utili alla vita quotidiana
PROGETTO MINERVA


Percorsi virtuali per Tour Operator per aree e per tema:


    percorsi museali
    percorsi centri storico monumentali
    percorsi religiosi
    percorsi per gite scolastiche
    percorsi teatrali e musicali
    percorsi eventi della tradizione locale
    percorsi di tradizioni enogastronomiche
    percorsi virtuali in villaggi termali, località marine e
    montane
PROGETTO MINERVA


I percorsi ed i soggiorni consentiranno:
     accesso a informazioni turistiche di primo livello
     accesso ai documenti digitali presenti nel portale
     accesso ai siti gestiti dai singoli gestori
     prenotazioni


    Tutti possono pubblicare le informazioni utili al turismo
                           culturale
I Gestori privati o pubblici dei luoghi, dei musei, degli eventi, delle
attività turistiche, dei ristoranti e degli hotel possono, rispettando gli
standard di qualità prestabiliti, chiedere di essere inseriti nei percorsi
costruendo propri siti o portali promozionali.
PROGETTO MINERVA


L’avvio del portale vedrà la realizzazione di azioni di
sistema e di interventi specifici:

   • potenziamento della Biblioteca Digitale Italiana

   • sviluppo della rete dei musei italiani

   • collegamento in rete dei siti archeologici

   • itinerari virtuali dei grandi            siti   archeologici   e
   dell’ambiente antico e medievale

   • itinerari virtuali sul patrimonio ecclesiastico

   • percorsi virtuali sulla storia della popolazione e del
   territorio.
PROGETTO MINERVA
    Le azioni già intraprese
    La Biblioteca Digitale Network Turistico Culturale 11 ml di
                    Euro in corso di realizzazione
•     Progetto Cineteca Bologna
•     Progetto Musica Parma Lucca
•     Progetto Musei Ravenna
•     Progetto percorsi religioni 100 Chiese di Roma
Programmazione 2004 nuovi progetti 10 ml di euro
Assegnazione 2004 sul Cipe aree del Mezzogiorno 15 ml di
   euro per il portale
Assegnazione 2004 sul Cipe archivio storico multimediale
   del mediterraneo 15 ml di euro
PROGETTO MINERVA

                Il piano finanziario
     Ogni Ministero interessato potrebbe
destinare ogni anno, dai fondi disponibili, un
     importo (consigliato 10 milioni €) al
 cofinanziamento del 30% di attività per la
  digitalizzazione di informazioni destinate
alla promozione ed allo sviluppo del Turismo
      consultabili dal portale multilingue



  I progetti di digitalizzazione dovranno essere realizzati da imprese
    private dei diversi settori e potranno essere cofinanziate per un
    ulteriore 30% dagli Enti locali, potranno così essere indirizzati a
       questa forma di promozione delle grandi risorse culturali e
                       produttive del sistema paese
  Circa 200 - 300 milioni € annui per un incremento annuo di sviluppo
           dei volumi d’affari da 3.000 a 5.000 milioni € annui.

   Incremento del 3% del PIL sul Turismo è pari a 3.900 ml di euro
PROGETTO MINERVA


Le altre azioni da finanziare:

•   inserimento del patrimonio già digitalizzato, adattandolo agli
    standard condivisi a livello internazionale rispetto ad
    accessibilità e interoperabilità
•   collegamento al portale dei siti esistenti nel settore della
    cultura e del turismo, adattandoli agli standard definiti
•   favorire la creazione di nuovi siti web di qualità nel mondo
    della cultura, dello spettacolo e delle attività produttive con
    l’obiettivo di fare business turistico culturale
•   favorire la digitalizzazione di prodotti editoriali già realizzati
PROGETTO MINERVA


       Le iniziative da incentivare:
•   formazione di dirigenti o giovani imprenditori di aziende
    turistiche che utilizzano il grande patrimonio culturale insieme
    alle nuove tecnologie per attrarre il turismo internazionale
•   progetti di ricerca per sviluppare idee di impresa per la
    valorizzazione a fini turistici del patrimonio culturale
•   progetti di marketing internazionale per la promozione di
    percorsi territoriali integrati
•   favorire la nascita di imprese turistico-culturali che utilizzino
    le nuove tecnologie per la promozione e per l’erogazione dei
    servizi, con maggior attenzione alle aree meridionali
PROGETTO MINERVA

L’industria del turismo:
• è di enorme rilievo economico per l’Europa e l’Italia

• è uno dei settori trainanti per l’economia italiana (12,1% PIL
2002)

• nonostante l’enorme patrimonio culturale e ambientale
disponibile a fini turistici, il contributo del settore turismo al
complesso dell’economia italiana appare minore rispetto ad
altri Paesi europei ed extraeuropei

• il settore turismo italiano ed europeo si trova oggi a
fronteggiare una agguerrita concorrenza internazionale e
rischia di perdere ulteriore terreno rispetto ai Paesi definiti
“attacker”
PROGETTO MINERVA
NONOSTANTE IL PATRIMONIO TURISTICO DISPONIBILE, IL CONTRIBUTO ALL’ECONOMIA
ITALIANA DEL SETTORE TURISMO APPARE MINORE RISPETTO AD ALTRI PAESI

                      Percentuale                        Numero tesori culturali
                      turismo su PIL                     ed ambientali UNESCO



      Italia                        12,1                                   38*


      Spagna                                    18,3                      37

      Francia                       12,3                             27


      UK                          10,7                               25

      USA                         10,9                          18

      Austria                            14,7               7


      Canada                       11,7                 2




* Include oltre il 50% del totale tesori storici e culturali del mondo (Fonte: WTTC)
PROGETTO MINERVA


Internet è un canale di ricerca sempre più prediletto dal
turista

L’impiego di internet per le transazioni consente agli operatori
economie significative;    sta attualmente emergendo un nuovo
modello di turismo basato su compagnie low cost + Internet


Il turista culturale:

 • generalmente è disposto a spendere più denaro e si trattiene più
   a lungo rispetto al turista medi
 • raramente incontra operatori specializzati nel segmento
   culturale – archeologico
 • accanto al turismo culturale è recentemente apparso il turismo
   eno-gastronomico, un nuovo segmento che presenta analogie
   nel pubblico di visitatori
PROGETTO MINERVA

    Risultati attesi per il settore del turismo nel breve-medio termine:
•   accesso integrato ai servizi on-line del settore del turismo e
    documentazione riguardanti musei, siti archeologici, monumenti,
    archivi, biblioteche, etc.,
    incremento nelle competenze di tutti gli operatori della catena
    turistica e turistico-culturale, in particolare attraverso pacchetti
    didattici e e-learning
    miglioramento dei processi e dell’efficienza della catena dell’offerta
    turistica, e di conseguenza la sua economicità (tariffe
    concorrenziali)
    sviluppo di un’offerta turistica diversificata
    accesso a un set di strumenti e contenuti digitali che consentano al
    turista “fai da te” (segmento in crescita) di confezionare la propria
    vacanza in Italia
    incanalamento dei flussi turistici verso mete meno frequentate
    perché meno conosciute; valorizzazione dei piccoli centri e delle
    piccole istituzioni culturali
    promozione su scala mondiale di beni, servizi e prodotti nazionali
PROGETTO MINERVA


Risultati attesi per il patrimonio culturale:

•   valorizzazione e promozione

•   attrazione di capitali del settore privato nel campo della
    digitalizzazione del patrimonio culturale

•   maggiore conoscenza e migliore salvaguardia del
    patrimonio diffuso
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali




Linee guida tecniche per la creazione
    di contenuti culturali digitali
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


In tutta Europa sono finanziate con investimenti considerevoli, sia
pubblici che privati, iniziative internazionali, nazionali, regionali e locali,
finalizzate a promuovere la diffusione di risorse culturali accessibili
attraverso i canali digitali.
Gli enti che sostengono i programmi di creazione, gestione, fruizione
di contenuti culturali digitali condividono però generalmente un interesse
comune: massimizzare il valore dei propri investimenti, richiedendo che i
contenuti culturali digitali prodotti siano il più possibile orientati
all’utenza, accessibili, fruibili e durevoli nel tempo.




Raccomandazioni generali per un uso efficace di
standard, raccomandazioni e linee guida che
codificano le buone pratiche
L’ambiente tecnologico è in continua evoluzione, e gli standard si evolvono persino
nel corso del ciclo di attuazione di un programma.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


Uno standard è una specifica pubblicata che determina un
linguaggio comune, contiene una specifica tecnica o altri criteri
precisi ed è concepito per essere utilizzato coerentemente, come
una norma, una direttiva o una definizione.

Gli standard sono applicati a vari materiali, prodotti, metodi e
servizi. Essi contribuiscono a semplificare la vita e ad accrescere
l’affidabilità e l’efficacia di molti beni e servizi da noi utilizzati».

British Standards Institution (BSI)
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali



L’uso appropriato di standard nella digitalizzazione contribuisce a
determinare la compatibilità, che consente l’interoperabilità.

Un alto livello di compatibilità tra le risorse digitali messe a
disposizione da molteplici fornitori fa sì che uno strumento o un
servizio che operi con queste risorse si trovi a gestire un numero
limitato di formati, interfacce e protocolli chiaramente definiti.
Per contro, un numero sempre più elevato di formati e protocolli
differenti renderebbe un tale sviluppo complesso, costoso e nella
migliore delle ipotesi inaffidabile. Inoltre, il procedimento stesso
attraverso il quale gli standard vengono sviluppati implica che essi
riescano a cogliere buone pratiche basate su esperienze passate e
a imporre il rigore nelle prassi d’uso corrente.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


Gli standard possono essere:
de jure – formalmente riconosciuti da un organismo responsabile
della definizione e diffusione di standard, di solito sviluppati
attraverso il comune accordo di un certo numero di parti interessate.
Gli standard emanati dall’ISO, o l’insieme dei protocolli TCP/IP,
mantenuti dall’Internet Engineering Task Force (IETF), ne sono
esempio.

de facto – standard industriali, privi di riconoscimento formale da
parte di un organismo di standardizzazione, tuttavia largamente
utilizzati e riconosciuti come standard dagli utenti. Per fare un
esempio, può trattarsi di un formato di documento generato da un
software che possiede una quota ampia o prevalente del mercato in
un determinato settore, come l’Adobe Portable Document Format
(PDF).
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


I vantaggi nell’uso degli standard
Interoperabilità. È importante che gli utenti possano accedere
direttamente ai contenuti, indipendentemente dal fatto che questi
siano stati realizzati da progetti e programmi di finanziamento
diversi. Dovrebbe essere possibile reperire i contenuti digitali e
interagire con essi in maniera compatibile, usarli con facilità
senza l’esigenza di strumenti specializzati e gestirli
efficacemente.

Accessibilità. È importante che i materiali siano il più possibile
accessibili e che vengano messi a disposizione del pubblico
attraverso l’impiego di standard aperti e formati non proprietari.
Se si produce una risorsa destinata ad avere largo impiego, sarà
necessario prevedere un accesso multilingue e garantire
l’accessibilità a cittadini con varie disabilità.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


I vantaggi nell’uso degli standard

Conservazione a lungo termine. È importante garantire il futuro
a lungo termine dei materiali, in modo tale da elevare al massimo
la rendita dell’investimento e mantenere la risorsa culturale nella
sua continuità storica e diversità di formato.

Sicurezza. Nell’epoca delle reti, è importante poter stabilire con
certezza l’identità dei contenuti e dei progetti (e, quando
richiesto, degli utenti); proteggere i diritti di proprietà intellettuale
e il diritto alla riservatezza; poter determinare l’integrità e
l’autenticità delle risorse. Se questi aspetti non vengono affrontati
efficacemente si può incorrere in gravi conseguenze, come lo
spreco di risorse da parte di diversi attori
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


I vantaggi nell’uso degli standard

Utenti – il cittadino, lo studioso, lo studente. Costoro
sprecheranno tempo ed energie, non potendo trovare o utilizzare
prontamente quanto corrisponde alle loro esigenze, perché non è
stato descritto adeguatamente o perché è disponibile solo
attraverso un protocollo o in un formato particolare o perché
richiede strumenti specializzati per potere essere utilizzato,
oppure perché non è stato digitalizzato in modo tale da risultare
usabile.

Fornitori, gestori dell’informazione. I loro investimenti possono
essere eccessivi e andare sprecati se, investendo in prassi non
standardizzate o sorpassate, le risorse non si dimostrano valide
per l’uso cui sono destinate o i loro prodotti raggiungono solo una
parte del pubblico potenziale.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


I vantaggi nell’uso degli standard


Finanziatori. Rischiano di pagare per lavori ridondanti e
frammentari, per una reiterazione dei processi d’apprendimento
altrimenti superflua, per progetti che operano meno
efficacemente di quanto dovrebbero o adottano tecnologie non
ottimali, per contenuti che non corrispondono alle esigenze degli
utenti o alle esigenze del mercato.

Creatori, autori. Il loro lascito per il futuro può andare perduto.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


buone pratiche per la digitalizzazione del patrimonio
culturale sviluppato (progetto MINERVA)

• Progettazione
• Preparazione per la digitalizzazione
• Trattamento degli originali
• Processo di digitalizzazione
• Memorizzazione e conservazione del master digitale
• Creazione dei metadati
• Pubblicazione
• Reperimento
• Riuso
• Diritti di proprietà intellettuale e copyright
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


Progettazione
La progettazione deve esplicitare e documentare le
seguenti attività:
• definizione degli obiettivi, inclusa la strategia di
fruizione dei contenuti digitali da produrre
• definizione dei criteri di selezione del materiale da
digitalizzare (per esempio: rarità, conservazione,
integrazione delle raccolte, richieste utenti)
• individuazione dei diritti di proprietà intellettuale e di
riproduzione connessi ai materiali da riprodurre
• definizione del sistema di gestione degli oggetti
digitali (per esempio, Digital Assets Management
System)
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


Progettazione
• individuazione delle risorse (umane, tecnologiche,
finanziarie), dei costi e della sostenibilità del progetto. Le
risorse umane possono essere interne e/o esterne
all’istituzione che sviluppa il progetto; ad esse dovrebbero
essere assegnate le varie fasi del piano progettuale,
identificando le esigenze di formazione in base alle
tecnologie adottate, al trattamento degli originali e alle
operazioni di schedatura Documentaria

• identificazione del flusso di lavoro idoneo al
perseguimento delle fasi del progetto.
Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali


Preparare la digitalizzazione
Gli oggetti da digitalizzare devono essere catalogati; in mancanza di
risorse catalografiche o inventariali preesistenti, la catalogazione
avverrà
nell’ambito del progetto di digitalizzazione.

Per il materiale archivistico e librario, ad esempio, le caratteristiche da
prendere in considerazione dovranno includere:
• stato di conservazione e fragilità
• maneggevolezza
• ordinamento
• legatura
• supporto
• dimensioni
• cartulazione
• presenza di altri elementi notevoli, quali sigilli, miniature,
annotazioni,
stemmi ecc.
software open source (OSS)
software open source (OSS)


Tale modello nasce nella sua formulazione attuale nel 1985, con la
creazione della FSF (Free Software Foundation) da parte di Richard
Stallman.
Stallman e il suo gruppo definiscono il concetto di “copyleft”
in contrapposizione al tradizionale “copyright”: in sintesi, ove il
copyright tende a tutelare il diritto d’autore anche attraverso
limitazioni all’accesso della conoscenza,

il copyleft intende
tutelare il più generale diritto della collettività
a fruire dei prodotti dell’innovazione.
software open source (OSS)
I principi del copyleft vengono formalizzati dalla FSF (Free Software
Foundation)nella cosiddetta General Public License (GPL).
il cliente ha la possibilità di:
• duplicare/installare copie multiple, all’interno della propria
organizzazione, del software acquisito senza oneri aggiuntivi;
• modificare/estendere il software acquisito a suo piacimento,
oppure inglobare il software acquisito in altri sistemi di sua
proprietà;
• commercializzare le estensioni realizzate oppure i sistemi di sua
proprietà includenti il software acquisito. In tal caso, però, è
vincolato a utilizzare la GPL: dovrà cioè fornire il codice
sorgente delle estensioni realizzate;
software open source (OSS)

Si noti che la GPL è un modello di licenza ricorsivo, e
che non prescrive in nessun caso che il software debba
essere ceduto gratuitamente. Dunque il software open
source non è affatto un'alternativa al software
commerciale: il modello OSS non preclude la presenza
di distribuzione commerciale, di fornitori di valore
aggiunto o di servizi di supporto. È più corretto definire
l’OSS come alternativa al modello di licenza proprietario
(closed source), in cui l’accesso al codice sorgente non è
concesso, in cui il fornitore del software mantiene i diritti
sul proprio prodotto e vende all'utente una "licenza
d'utilizzo", temporanea o illimitata, che consente l'uso
del prodotto, ma non implica in nessun modo che
l'utente acquisisca la proprietà del software.
software open source (OSS)
Le soluzioni open source: panoramica

Sistemi operativi
Nel 1991, lo studente di ingegneria finlandese
Linus Torvalds crea il kernel di un sistema operativo (dichiaratamente
ispirato a Unix) che battezza Linux
software open source (OSS)
Le soluzioni open source: panoramica

             Software d'infrastruttura (web server, DBMS, application
             server, utility)
             Software di rete
             Il più noto e diffuso web server open source è Apache,
             prodotto dall'Apache Software Foundation e dall'Apache
             Server Project,

             Il mercato dei DBMS open source è dominato
             da MySql (creato da NuSphere) e Post-GreSql (creato da
             GreatBridge).

             Software applicativo o di produttività individuale Il più
             noto pacchetto di questo tipo è Star Office, una volta
             commercializzato come software proprietario da Sun,
             successivamente distribuito in modalità open source
             (progetto openOffice.org). Il pacchetto include un word
             processor, un foglio elettronico e un programma di
                    t i                bili W d E       l P        P i t
software open source (OSS)
Vantaggi e svantaggi dell’OSS
Argomenti a favore
L’adozione di software open source porta normalmente a un risparmio iniziale
in termini di costi per licenze, ma anche di costi per gli aggiornamenti. I
risparmi sono notevoli sugli aggiornamenti a fronte delle politiche commerciali di
alcuni produttori di software proprietario, che propongono nuove versioni del
propri pacchetti vantandole come rivoluzionarie rispetto alle versioni precedenti.
Un noto argomento a favore degli OSS è che, con un minor costo delle
licenze, il budget di un'organizzazione può prevedere costi più alti per i
servizi, e dunque in teoria più alti livelli di servizio, come illustrato in figura
software open source (OSS)
Vantaggi e svantaggi dell’OSS: Indipendenza dai fornitori

Il modello open source impedisce il monopolio da parte dei
produttori di software, e permette un maggiore controllo da
parte del cliente, ove il software proprietario costituisce invece
uno strumento di pressione (anche in sede di trattativa) da
parte del venditore. Si pensi ad esempio alla correzione di
problemi riscontrati su un pacchetto software. Nel caso open
source, l'esistenza di comunità di sviluppatori diffuse nel
mondo permette di ottenere rapidamente correzioni degli
errori rilevati (l'evoluzione di Linux, Apache e degli altri
pacchetti open source è avvenuta appunto in questo modo).
Nel caso di software proprietario, si deve attendere che il
produttore rilasci una patch, e nel frattempo non si può
intervenire sul programma.
software open source (OSS)
Vantaggi e svantaggi dell’OSS

Sicurezza
Disporre del codice sorgente dei programmi utilizzati all’interno della
propria organizzazione permette (ma non garantisce) un grado
maggiore di sicurezza, specie in presenza di dati sensibili (caso
comune nella pubblica amministrazione). Sono infatti più agevoli i
controlli interni (ove nei software proprietari ci si deve affidare ai
produttori) alla ricerca di eventuali “back door” o debolezze
sfruttabili da attacchi esterni.


Flessibilità
       In generale, il software open source è più adatto ad essere
       personalizzato o esteso come funzionalità rispetto a un
       software proprietario.
software open source (OSS)
Vantaggi e svantaggi dell’OSS

      Argomenti a sfavore
      Bassa compatibilità con standard commerciali
      È un punto duale dell’ultimo argomento a favore.
      L’enorme diffusione di alcuni prodotti software proprietari ha
      fatto sì che alcuni formati proprietari assurgessero a
      standard de facto. Ciò comporta che una non perfetta
      compatibilità venga vista come uno svantaggio dell’OSS (si
      veda a tal proposito quanto detto sui problemi di Star
      Office).
software open source (OSS)
Vantaggi e svantaggi dell’OSS

      Argomenti a sfavore
      Supporto non garantito
      Nonostante l'offerta di supporto da parte dei distributori, non
      c’è ancora sul mercato grande
      fiducia nel supporto fornito all’OSS.

      Mercato instabile
      Il modello attuale di distribuzione del software open source,
      economicamente basato sull'offerta di servizi piuttosto che
      sulle licenze, è rischioso in un mercato aggressivo come
      quello dell'IT. Per questo motivo, alcuni distributori di OSS si
      trovano in difficoltà.


      Carenza di applicazioni business

      Carenza di drivers
APPLICAZIONI DELLA ICT




   Possibili ruoli della ICT
nei processi di cambiamento
    (Esperienze europee)
APPLICAZIONI DELLA ICT

                                                   Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk)

                                                   Obiettivo generale
                                                   progetto di sviluppo ICT per le aree
                                                   periferiche delle città - knowledge
                                                   neighborhood - nei settori dei servizi,
                                                   del lavoro e della conoscenza (better
                                                   living, better working and better
                                                   learning).
                                                   popolazione interessata: circa 85.000
                                                   abitanti
PROGETTI
  nuove infrastrutture (banda larga)
  incentivi economici (a cittadini ed operatori)
  nuovi servizi per incrementare l’efficienza
amministrativa, sperimentare nuove forme di e-
democracy ed e-Gov
  rivitalizzazione del commercio anche via web
  ICT per la mobilità, la sicurezza
APPLICAZIONI DELLA ICT

Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk)

Problematiche
rapporto tra pubblico e privato. Il settore privato
si è dimostrato, nella fase pre-progettuale, poco
incline ad assumersi rischi di impresa,
assumendo una posizione di attesa per vedere
poi come gli eventi evolvevano;
nelle fasi in cui il progetto è partito le
tempistiche si sono invertite: il privato voleva
tempi brevi e risultati immediati e concreti,         Helmond
mentre il settore pubblico aveva tempi molti
dilatati nel tempo ed una tendenza a visioni più
utopiche ed astratte; sono emerse alcune
carenze nei processi comunicativi sul progetto.


Al momento il progetto è ancora in fase di
attuazione e saranno, quindi, i prossimi anni a
dirci se è riuscito e se è stato un fallimento.
APPLICAZIONI DELLA ICT

                                          L’Aja : Progetto Residentie.net

                                          Obiettivo
                                          libero accesso alla rete per tutti i
                                          cittadini direttamente dalle loro
                                          abitazioni, via PC o teletext o TV


Effetti positivi:
  e-government      efficienza e trasparenza
  più opportunità alle classi svantaggiate in quanto ha reso disponibili, in modo
pressoché gratuito, una banca dati infinita ma anche una opportunità di accesso alle
nuove tecnologie.
Effetti negativi:
   alcune difficoltà di ordine economico, per la città in quanto primo investitore, per i
cittadini, poiché alcune compagnie che hanno aderito al progetto hanno imposto
prezzi alti per alcuni servizi, come le telefonate o gli help desk.
APPLICAZIONI DELLA ICT

                                              Manchester: Electronic Village Halls

                                              Obiettivo
                                              Sviluppare opportunità lavorative e di
                                              nuove conoscenze attraverso digital
                                              points di aggregazione sociale



Altri programmi
  Investimenti nel settore ICT e programmi sociali (ad es. programmi educativi sulla
ICT dedicati a specifici gruppi sociali)
  coordinamento per il rafforzamento della ricerca (Manchester è un centro
regionale con 4 Università, science park ed industrie della ICT)
  programmi educativi sviluppati dalle comunità locali di quartiere (ad es.
programmi di alfabetizzazione informatica presso chiese)
  riutilizzo dei vecchi PC a fini educativi
  uso libero di internet presso la biblioteche pubbliche
APPLICAZIONI DELLA ICT

                                          Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)
                                           Obiettivo
                                           libero accesso alla rete per i cittadini,
                                           corsi di alfabetizzazione informatica,
                                           centro di aggregazione




    Helsinki : Cable Book Library




Lasipalatsi è un vecchio edificio del 1938 riconvertito ad uso sociale e come ICT
point. All’interno della struttura vi sono società informatiche, di servizio, bar e
ristoranti, biblioteca, etc. Vengono offerti non solo l’accesso alla rete ed alla posta
elettronica, ma programmi di alfabetizzazione informatica diretti a tutti i cittadini
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)




                                     A café in a unique milieu in the heart of the
                                     city with a sun terrace seating 80.
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)



                          The Lasipalatsi Media
                          Centre, owned by the
                          City of Helsinki, runs
                          the film and media
                          centre and develops
                          its activities




                                               Näyttely is an exhibition hall for
                                               temporary exhibitions, traversing the
                                               building at street level, open to all.
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO

Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro)

                                          Reel One Oy /Ltd. is a
                                          store specialised in av-
                                          products, film and video
                                          editing and conversion
                                          and the sale of equipment.
                                          (DPS-video stations,
                                          digital video cameras &
                                          recorders).




Helsinki City, Youth Department, Information centre Kompassi
offers free information and advice to people 13 to 25 years old on
subjects such as work, international matters (for instance
voluntary work abroad, seasonal jobs abroad, youth exchanges),
studies, housing and leisure. The wide range of services offered
by Kompassi is also available on the Internet: find information,
leave a note on the bulletin-board or ask a question. The strengths
of Kompassi are its large amount of information, its expert and
kind staff and its central location.
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO




tabella comparativa tra le esperienze fatte dalle quattro città
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO




                      I dati italiani sono stati forniti da: Jesi, Reggio Emilia, Palermo,
                      Comuni del Copparese (FE), Cuneo, Treviso, Palombara Sabina.
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO
RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO




Strategia della ICT nella politica cittadina
(POTENZIALI) VANTAGGI
                                                    (POTENZIALI) RISCHI
  creazione di nuove professioni e
nuovi mercati;
  diminuzione della pressione             mancato sfruttamento delle nuove
sull'ambiente;                          possibilità elettroniche da parte degli
                                        utenti;
  collegamento delle regioni
periferiche alle aree centrali di un      mancato adeguamento del mondo
territorio;                             imprenditoriale e lavorativo alle innovazioni
                                        tecnologiche e organizzative che ne
  sburocratizzazione della pubblica     conseguono;
amministrazione;
                                          perdita di posti di lavoro, magari a
  comunicazione più efficace tra        vantaggio di paesi terzi, nei quali i costi e la
pubblica amministrazione, cittadini e   stessa protezione dei dati sono minori;
imprese;
                                           non uniformità di accesso alle
  incremento della gamma e della        informazioni da parte di tutti i cittadini;
qualità dei servizi;
                                          le nuove conoscenze possono divenire
  possibilità di inclusione socio-      uno strumento di abuso di potere.
economica di categorie emarginate
(es. anziani)                             nuove tipologie di inquinamento

  maggiori possibilità culturali per      strutture più complesse e labili
tutti i cittadini
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


                                                POTENZIALITÀ        EFFETTI
                      ACCESSO


     Decision                                      Efficienza     Sociali
     Support                       Database
                                 technologies     Trasparenza
     System                                                       Politici
                   Networking                        e-Gov
                  technologies
                                                                  (istituzioni e
                                                 Management       democrazia)
     Identification           Multimedia          Innovazione     Economici
     technologies            technologies
                                                 Partecipazione   Governo del
                                                   e-learning     territorio

INFRASTRUTTURA                   CONTENUTI



 Il ruolo della ICT sullo sviluppo urbano può rappresentarsi come un
 sistema complesso ove le interazioni tra le differenti componenti
 produrranno effetti sulla città
Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali



Unità Didattica 7.e - Informatica e nuove
tecnologie della comunicazione – (Modulo
strutturato su ore 22 di lezione)




                                         Arch. Antonio Caperna
                                         http://www.c1roma3.it
                                        http://www.nexuslab.org
                                           a.caperna@awn.it
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


Information Technology (IT): è una forma di tecnologia che può
aiutarci nella gestione di processi di immagazzinamento o
amministrazione di informazioni


Communication Technology (CT) tecnologia legata alla forma di
comunicazione (l’atto del mettere in comune)
Dal suono dei tamburi alle campane; dal telegrafo fino alla radio o la
televisione. In particolare il telefono rappresenta la prima forma
interattiva di comunicazione in tempo reale


nella ICT si fondono la computer technology, la Information
Technology, le telecomunicazioni, l’elettronica ed i media
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


   manifatturiero, ad esempio la fabbricazione di macchine per
ufficio o di elaboratori e sistemi informatici; oppure la
fabbricazione di apparati riceventi radio TV, per registrazione e
riproduzione di suoni od immagini e prodotti connessi;
   settore dei beni legati ai servizi, ovvero quelli legati alla
distribuzione e al commercio all’ingrosso di macchinari per
telecomunicazioni, apparati elettrici, computer etc.;
   settore legato ai servizi immateriali, ovvero attività di radio e
telecomunicazione, consulenze software e hardware, database
activities, servizi di telematica o robotica, etc.;
   settore legato all’industria dei contenuti, ad esempio
pubblicazione di libri, supporti sonori, proiezioni
cinematografiche, etc.




                       ICT sectors (Source: OECD)
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                                                             FATTORI ESTERNI
                                                        Condizioni istituzionali ed
                                                        economiche
                                                        Politiche nazionali

                       Infrastruttura
                     Migliore infrastruttura
                           elettronica


              DINAMICHE INTERNE
   Accesso                                       Contenuti
                                               Migliori e maggiori
 Più utenza locale
                                               servizi elettronici
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

La domanda di contenuti in ambito
locale è rappresentata dai cittadini,
aziende, governo locale e visitatori.
Queste quattro classi hanno poi                   Ulteriori
ulteriori ambiti relativi a particolari         segmenti di
segmenti.                                        richieste
                                    CITTADINI


                                     AZIENDE
   DOMANDA DI
    CONTENUTI
    IN AMBITO                         AMM.NE
      LOCALE                          LOCALE



                                   VISITATORI
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
                                                     FATTORI ESTERNI
                                                    Condizioni istituzionali ed
                                                    economiche
 DINAMICHE INTERNE                                  Politiche nazionali


                                Contenuti
                          Migliori e maggiori
                          servizi electtronici




        Infrastruttura
                                                    Accesso
      Migliore infrastruttura
            elettronica                          Più utenza locale



            POSSIBILI EFFETTI SULLA CITTA’


 Sviluppo         coesione                                    Qualità
                                       accessibilità
economico         sociale                                     della vita
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




 Decision Support System
 Networking technologies
Identification technologies   Pervasive computing development

  Database technologies
 Multimedia technologies
wireless communication
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                  Database come un sistema di gestione
                  di dati integrati, ricompilati e
  Database        immagazzinati secondo precisi criteri,
technologies      necessari ad una determinata attività
                  che si deve svolgere

                  Database relazionale.
                  In questa struttura i dati sono organizzati in
                  tabelle dove le righe sono i record e le colonne
                  sono i campi.
                  E’ possibile stabilire delle relazioni tre le diverse
                  tabelle; la norma fondamentale per stabilire
                  relazioni tra tabelle, è che il campo di
                  collegamento non deve avere ripetizioni, ossia
                  ogni record deve potere essere identificato in
                  maniera univoca. Il campo che permette
                  l'identificazione di ogni record è detto "chiave
                  primaria" e deve essere comune alle tabelle che
                  si intende correlare
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


             Multimedia technologies
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Identification technologies
                               GPS technologies
New Computer Technologies in the Process of
             Urban planning
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

CAD, GIS, SDSS




                                 Decision
                                 Support
                                 Systems
                            obiettivo della tecnologia
                            DSS è quello di facilitare
                            ed aiutare i progettisti o i
                            decisori politici nei
                            processi decisionali,
                            tanto in termini di
                            efficacia che di efficienza.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                                              Networking technologies




flussi di comunicazione della rete Internet
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY



ICT TOOLS PER LA PRESERVAZIONE DEL
PATRIMONIO CULTURALE


Inventories & Documentation
Preservation, Conservation and Restoration
Site Management
Data Base Management
Multimedia contents (+ GIS, GPS, …)
Networking
Legislation
Training
Use of tools like satellite, 3D models …
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


    Decision                                  obiettivo della tecnologia DSS è quello
                                              di facilitare ed aiutare i progettisti o i
    Support                                   decisori politici nei processi decisionali,
                                              tanto in termini di efficacia che di
    Systems                                   efficienza.
                                              In termini operativi questi sistemi sono usati
                                              quando si operano simulazioni per la
                                              valutazione di scenari alternativi, valutazioni
                                              che verranno formulate sulla scorta di scale
                                              di valori proposte dai decisori.
                                              Da un punto di vista tecnico un DSS si fonda
                                              sul presupposto che ogni decisione o
                                              processo decisionale può essere traslato e
                                              strutturato sotto forma algoritmica.




le discipline di ricerca legate ai Decision
Support System
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

  Identification technologies
Queste tecnologie permettono di stabilire sia la posizione che
l’identificazione di persone o merci attraverso differenti tecniche. Ad
esempio per le merci i corrieri espressi attraverso un codice a barre
operano una tracciatura della merce, cioè possono in ogni momento
sapere dove essa si trova.
La tecnologia GPS (Global Positioning System) permette di capire dove si
trova una persona o un mezzo attraverso l’uso di un dispositivo
comunicante con una rete di satelliti geostazionari ruotanti attorno alla
terra.




                                                I codici a barre sono un insieme di
                                                elementi grafici a contrasto elevato
                                                disposti in modo da poter essere
                                                facilmente letti da un sensore e
                                                decodificati tramite un apposito
                                                circuito integrato.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                                   Multimedia technologies
Il termine multimedialità o
multimediale deriva al latino
medium (= "mezzo", qui inteso
come mezzo di comunicazione)
e si può grossolanamente
tradurre in "con molti mezzi".
Si è diffuso tra la fine degli
anni 1980 e l'inizio degli anni
1990.
Si parla di contenuti
multimediali, specie in ambito
informatico, quando per
comunicare un'informazione
riguardo a qualcosa ci si avvale
di molti media, cioè mezzi di
comunicazione di massa,
diversi: immagini in
movimento (video), immagini
statiche (fotografie), musica e
testo.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

  Interattività
Un sistema si dice interattivo quando il suo comportamento non è fisso,
ma varia al variare dell'input dell'utente.
Quando l'utente trasmette, in un modo qualunque, un'informazione al
sistema che sta utilizzando, interagisce con esso; grazie a questa
interazione, il sistema può deviare dal suo comportamento prefissato ed
adeguarsi alle esigenze dell'utente.
La maggior parte dei sistemi con cui si ha a che fare è generalmente
interattiva: una lavatrice è interattiva, in quanto modifica il suo
comportamento a seconda di come regoliamo le sue manopole e
pulsanti. Un computer è interattivo perché ci mostra questo o quell'altro
dato a seconda delle informazioni che gli forniamo tramite il mouse o la
tastiera.
Un esempio di sistema non interattivo è invece la televisione analogica,
ossia la televisione classica, l'unica in effetti disponibile da
cinquant'anni fa fino a pochi anni fa, prima dell'avvento della TV
digitale. La televisione classica ha una fruizione pressoché
completamente passiva: a parte il cambio dei canali e del volume, non è
possibile far altro all'utente, che non può ad esempio comunicare con
l'emittente per richiedere una particolare trasmissione, cosa che invece
è possibile con la moderna TV digitale
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY



ipertestualità:
l'ipertestualità è la caratteristica di un documento di
utilizzare la struttura dell'ipertesto; il prefisso iper
sta ad indicare la maggiore valenza di un documento
ipertestuale rispetto a un documento "tradizionale"
(cartaceo), dovuta al fatto che un documento
ipertestuale non deve essere obbligatoriamente letto
in modo sequenziale, ma si può saltare da una parte
all'altra senza seguire nessun ordine prestabilito
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 GPS technologies
Il Global Positioning
System (abbreviato in
GPS, a sua volta
abbreviazione di
NAVSTAR GPS, acronimo
di NAVigation System
with Time And Ranging
Global Positioning
System), è un sistema
satellitare a copertura
globale e continua
gestito dal dipartimento
della difesa
(Departement of
Defence, DoD)
statunitense.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 GPS technologies
Queste tecnologie
permettono di stabilire sia la
posizione che
l’identificazione di persone o
merci attraverso differenti
tecniche. Ad esempio per le
merci i corrieri espressi
attraverso un codice a barre
operano una tracciatura della
merce, cioè possono in ogni
momento sapere dove essa
si trova.
La tecnologia GPS (Global
Positioning System)
permette di capire dove si
trova una persona o un
mezzo attraverso l’uso di un
dispositivo comunicante con
una rete di satelliti
geostazionari ruotanti
attorno alla terra.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO (REMOTE SENSING)
generalmente accettata la definizione del
telerilevamento come l'insieme di tecniche,
strumenti e mezzi interpretativi che permettono
di estendere e migliorare le capacità percettive
dell'occhio umano, fornendo informazioni
qualitative e quantitative su oggetti posti a
distanza dal luogo d'osservazione. Le moderne
tecniche di Telerilevamento hanno ampliato il
campo di indagine ben oltre alle informazioni
legate allo spettro elettromagnetico
comprendendo misure di campi di forze
(gravitazionali, magnetico , elettrico) e
utilizzando una grande quantità di strumenti          Satellite Quick Bird
(sistemi laser, ricevitori a radio frequenza,         per il telerilevamento
sistemi radar, sonar, dispositivi termici,
sismografi, magnetometri, gravimetri,
scintillatori). Oggi Il telerilevamento comprende
tecniche di analisi della radiazione
elettromagnetica e dei campi di forze finalizate ad
acquisire ed interpretare dati geospaziali presenti
sulla superficie terrestre, negli oceani e
nell'atmosfera.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Le informazioni raccolte possono distare
dall'osservatore da alcuni metri (Proximal
Sensing) fino a migliaia di chilometri
(Remote Sensing), come nel caso delle
osservazioni effettuate dai satelliti. Il
veicolo di informazione del telerilevamento
generalmente è l'energia elettromagnetica,
sia essa proveniente dal sole, emessa dalla
terra o generata da strumenti radar o laser.
L'energia elettromagnetica che trasporta le
informazioni più utili nel campo deli           Satellite Quick Bird
telerilevamento applicato allo studio del       per il telerilevamento
territorio è quella delle bande del visibile,
infrarosso e delle microonde
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO

Gestione del Rischio: monitoraggio di
frane, subsidenze, alluvioni, vulcani e
terremoti e valutazione dei danni,
localizzazione di aree inquinate,
pianificazione delle strutture di pronto
soccorso, etc.




                                           Foto frontale e vista 3D di
                                           una frana di scorrimento
                                           (zona della Gola di Frasassi,
                                           Ancona).
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO
Mare e Aree Costiere: gestione delle coste, fenomeni di erosione
costiera, monitoraggio aree glaciali e periglaciali, pianificazione e
controllo delle rotte nautiche, presenza di alghe, etc.
Telecomunicazioni: pianificazione e supporto delle reti di trasporto e
navigazione a scala urbana e internazionale, etc.
Media e Turismo: cartografia, pubblicità, educazione, analisi di
proprietà, valorizzazione del territorio, etc.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO
Geologia e Geologia Applicata: cartografia geologica, esplorazioni
marine e terrestri, valutazioni di impatto ambientale, monitoraggio di
attività estrattive, subsidenze, movimenti franosi, etc.
Topografia e Cartografia Tematica: realizzazione gestione ed
aggiornamento della cartografia, pianificazione territoriale, catasto,
controllo dell'abusivismo edilizio, etc.
Difesa del territorio: monitoraggio di obiettivi strategici,
pianificazione e preparazione di missioni, verifica della pianificazione e
degli accordi, controllo dell'industria estrattiva, etc.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 TELERILEVAMENTO

Ambiente: classificazione multitemporale di uso e coperture del suolo,
controllo e gestione dell'ecosistema, valutazioni di impatto ambientale,
monitoraggio inquinamento, discariche e rifiuti urbani e industriali,
gestione della rete idrica e aree umide, etc.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

TELERILEVAMENTO
Agricoltura: gestione dei processi produttivi, verifiche di dettaglio di
appezzamenti e tipologie di colture, inventario e previsione dei
raccolti, controllo delle proprietà, valutazione dei danni post-calamità,
etc.;
Scienze Forestali: cartografia forestale, gestione demaniale,
monitoraggio aree deforestate o percorse da incendi, etc.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 TELERILEVAMENTO
In 1972, Las Vegas had about 270,000 residents; by 1992 the city
had grown to more than 900,000. Growth of the city is evident in
comparing a 1972 Landsat subscene to one acquired in 1992
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

FOTOGRAMMETRIA DIGITALE
tutte quelle procedure che utilizzano immagini fotografiche di un
oggetto per ricavarne la posizione, la forma e le dimensioni.
Effettuare il rilievo di un oggetto significa ricavarne la posizione
spaziale di tutti i punti di interesse. Mediante la fotogrammetria
questa operazione viene fatta, in gran parte, non direttamente
sull'oggetto ma utilizzando le prospettive fotografiche centrali
mediante osservazione stereoscopica.




                                    Fotogrammetria aerea - Modalità di
                                    ripresa stereoscopica del territorio
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

FOTOGRAMMETRIA DIGITALE
la fotogrammetria rappresenta uno strumento di acquisizione di dati metrici e
tematici tra i più affidabili, rapidi ed economici; è il metodo più qualificato per
la definizione spaziale degli elementi del Territorio e per la misura delle loro
più minute modificazioni. Inoltre le nuove modalità fotogrammetriche
consentono descrizioni grafiche e numeriche più pertinenti e assicurano la
possibilità di istituire periodici e sistematici controlli ai fini della salvaguardia e
conservazione di beni naturali, culturali, ambientali, ecc




                                           Metodo di visione stereoscopica. La
                                           stereovisione è possibile attraverso
                                           l'uso di occhiali anaglifi (lenti Rosse
                                           e Blu), indipendentemente dal tipo di
                                           scheda grafica. Questa stereocoppia
                                           orientata è relativa all'Isola di
                                           Caprera (Arcipelago della
                                           Maddalena, Sardegna).
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

 Un computer palmare (detto anche
 palmare), spesso designato in inglese con il
 termine palmtop o con la sigla PDA
 (acronimo di personal digital assistant), è
 un computer di ridotte dimensioni, tale da
 essere portato sul palmo di una mano, dotato
 di uno schermo sensibile al tocco (o Touch
 Screen).



Il telefono cellulare, popolarmente
conosciuto come telefonino, è un
apparecchio per la comunicazione in
radiotelefonia, collegato alla rete telefonica
di terra tramite centrali di smistamento,
denominate BTS o stazioni radio base,
molto spesso dotate di tre o più celle,
ciascuna capace di diverse connessioni con
gli apparecchi mobili.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

     Location-based
   services (LBS) are
 offered by some cell
 phone networks as a
  way to send custom
advertising and other
  information to cell-
   phone subscribers
      based on their
 current location. The
   cell-phone service
    provider gets the
  location from a GPS
   chip built into the
     phone, or using
   radiolocation and
trilateration based on
the signal-strength of
the closest cell-phone
  towers (for phones
       without GPS
 features). In the UK,
 networks do not use
    trilateration; LBS
 services use a single
  base station, with a
'radius' of inaccuracy,
     to determine a
    phone's location.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                                              Networking technologies




flussi di comunicazione della rete Internet
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




Wireless communications standards and typical applications
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

   Networking technologies
          Google earth
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Microsoft mappoint north america 2001 virtual globe
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage

L’area denominata “Virtual Cultural Heritage” fa riferimento all’uso
di sistemi virtuali per generare, navigare ed esplorare ambienti
ricostruiti d’interesse culturale

Le tecniche di Realtà Virtuale possono
estendere le nostre capacità percettive
rendendo possibili interazioni tra simulazioni
numeriche e dati raccolti sperimentalmente. In
quest’ottica le applicazioni di Realtà Virtuale
sono strettamente collegate a quelle di
Visualizzazione Scientifica perché creano
modalità originali di navigazione ed
interrogazione di mondi visibili, invisibili,
ipotetici ed immaginari.
Il concetto stesso di virtualità implica la
disponibilità di visualizzazioni tridimensionali e
di sistemi interattivi finalizzati alla creazione
d’ambienti immersivi generati in tempo reale dal
calcolatore
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage
Un supercalcolatore grafico traduce in tempo reale scene grafiche in
immagini. La proiezione su uno schermo semicilindrico crea un’illusione
d’immersione nel mondo simulato. L’immersività è amplificata dall’uso
d’occhiali stereografici.
Tutto ciò consente la navigazione all’interno d’ambienti sintetici (Virtual
Environments - VE)
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY


Realtà Virtuale e Virtual
Cultural Heritage
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




flussi di comunicazione della rete Internet




                                              Bologna virtuale
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support Systems

disciplina il cui dominio è lo studio dell’Information Technology
relativamente ai processi di pianificazione.
L’attività di ricerca sviluppata presso l’MIT (Ferraz de Abreu) in questa
disciplina si riferisce a tre aree principali di interesse:
  i metodi analitici ed i modelli urbani;
  la rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazione;
  le implicazioni istituzionali dell’information technology.
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support Systems
metodi analitici e modelli urbani
fornisce gli strumenti per l’elaborazione dell’informazione che sono utilizzati per
affrontare i problemi complessi alla base della pianificazione. Questa area di ricerca
trova i suoi fondamenti nelle svariate discipline che spaziano dall’analisi ed il
supporto alle decisioni all’analisi spaziale, dalla dinamica dei sistemi, alla ricerca
operativa, dalla matematica alla teoria dei grafi ed alla teoria dei giochi

rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazione
area di studio riguarda la strutturazione, la memorizzazione, l’elaborazione
dell’informazione nei sistemi in funzione dei processi di pianificazione (processi
decisionali, sviluppo di politiche, pubblica infor-mazione, trasferimento di
conoscenza)

implicazioni istituzionali dell’information technology
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support Systems
UrbanSim
UrbanSim è un PSS basato su un modello di simulazione,
sviluppato per studiare principalmente nella fase di definizione delle
politiche di piano l’interazione tra uso dei suoli e infrastrutture di
trasporto nei processi di sviluppo urbano.
E’ progettato specificatamente per la valutazione delle poli-tiche per
la gestione della crescita urbana, con particolare enfasi
sull’inte-razione tra uso dei suoli e trasporti” (Waddel)
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

Planning Support Systems
Community Viz
E’ un PSS dedicato a processi collaborativi di progettazione urbanistica
Un sistema multimediale spaziale sviluppato su una piattaforma GIS. Le
componenti principali del sistema sono un modulo per la costruzione di
scenari (Scenario Constructor), un modulo per la visualizzazione
tridimensionale (Town Builder 3D), e un modello predittivo basato su
algoritmi genetici. Le componenti sono utilizzate in un unico ambiente
integrato in maniera interattiva, consentendo agli utenti di esplorare una
proposta di piano, modificarla in tempo reale e valutarne gli effetti.
i moduli sono tre estensioni indipendenti del software Arview
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




          Urban Alternatives
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




     Elkins Meadow-Steamboat Springs
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




          Elkins Build-out
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




           Elkins Suitable
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




    Visualization-Development Proposal
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY

                                                 Progetto Urbano (informazione e
                                                comunicazione)
                                                Uso del suolo, ICT per la rappresentazione di modelli analitici,
                                                grafici, di scenario; gestione di banche dati, visualizzazione,
                                                modellazione e simulazioni, infrastrutture, rete dei trasporti, etc.

                                                   Altro

                                                Servizi di emergenza, telecomunicazioni, marketing, mercato
                                                immobiliare, educazione, e-commerce, turismo,


Sopra. Enchede, Olanda (Fonte: TU/e Delft)
Sotto. Modello 3D collegato ad una banca dati
(Fonte; CASA)


                                                             Sotto. Analisi nelle 24 h del centro di Londra.

                                                             I luoghi della vita notturna (a) e quelli diurni (b)




                                                                            a                                       b
INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY




                     Espansione della città
                     di Chicago (Fonte:
                     CASA)
Informatica e nuove tecnologie
     della comunicazione:
            Internet
          Arch. Antonio Caperna
         http://www.nexuslab.org
            a.caperna@awn.it
Città come flow of information
nell'ambito dell'amministrazione USA, alla fine degli anni ’50, si
concepì l'idea di creare un'agenzia il cui compito fosse quello di
stimolare e finanziare la ricerca di base in settori che avrebbero
potuto avere una ricaduta militare.

Nel 1958 il Congresso approvò la costituzione e il finanziamento della
Advanced Research Projects Agency, l'ARPA, la cui sede fu stabilita
nell'edificio del Pentagono a Washington.
Città come flow of information

Nel 1959 Paul Baran fu inserito nella neonata divisione
informatica, dove si mise a lavorare su un problema che da
qualche tempo veniva studiato: come riuscire a garantire che
il sistema di comando e controllo strategico dell'esercito
rimanesse se non intatto almeno operativo in caso di attacco
nucleare. Le reti di comunicazione tradizionali su cui si basava
l'intero apparato di controllo militare, infatti, erano
estremamente vulnerabili.
Lavorando su questo problema, Baran giunse a due
conclusioni: la prima era che una rete sicura dovesse avere
una configurazione decentralizzata e ridondante, in modo che
esistessero più percorsi possibili lungo i quali far viaggiare un
messaggio da un punto a un altro; la seconda, legata alla
prima, era che il sistema di telecomunicazioni dovesse basarsi
sulle nuove macchine di calcolo digitale, in grado di applicare
sistemi di correzione degli errori e scelta dei canali di
comunicazione
Città come flow of information

Sviluppando i suoi calcoli, Baran aveva elaborato un modello
in cui ciascun nodo fosse collegato ad almeno altri quattro
nodi, e nessun nodo avesse la funzione di concentratore, al
contrario di quanto avveniva per la rete telefonica. In questo
modo ogni nodo poteva continuare a lavorare, ricevendo,
elaborando e trasmettendo informazioni, anche nel caso in cui
alcuni fra i nodi vicini fossero stati danneggiati. L'assenza di
un nodo centrale inoltre eliminava ogni possibile obiettivo
strategico, la cui distruzione avrebbe compromesso il
funzionamento dell'intera rete.
Oltre all'idea di una rete decentrata e ridondante, Baran ebbe
anche un'altra intuizione geniale: piuttosto che inviare un
messaggio da un nodo all'altro come un unico blocco di bit,
era meglio dividerlo in parti separate, che potessero viaggiare
attraverso vari percorsi verso la destinazione, dove sarebbero
stati ricomposti
Città come flow of information

queste idee e intuizioni teoriche,
elaborate in sedi diverse e
indipendenti, confluirono pochi
anni dopo nel progetto Arpanet, la
progenitrice di Internet
Città come flow of information

dall'incomunicabilità reciproca delle possenti e costose
macchine si decise il finanziamento di un progetto volto a
consentire la comunicazione e lo scambio di risorse tra i
computer dei vari laboratori universitari finanziati dall'agenzia.
Il progetto fu approvato e iniziò così la storia di Arpanet, la
rete dell'ARPA.
La fase esecutiva del progetto Arpanet prese il via nel 1969
University of California, Stanford Research Institute,
Università di Santa Barbara e dello Utah
Nel frattempo la rete Arpanet, come veniva ormai ufficialmente
chiamata, cominciava a crescere. I nodi nel 1971 erano
divenuti quindici, e gli utenti alcune centinaia. Nel giro di
pochi mesi tutti coloro che avevano accesso a un host
iniziarono a usare la rete per scambiarsi messaggi. E si
trattava di messaggi di tutti i tipi: da quelli di lavoro a quelli
personali. La rete dell'ARPA era divenuto un sistema di
comunicazione tra una comunità di giovani ricercatori di
informatica!
ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna
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ICT E BENI CULTURALI_vol1 by Antonio Caperna

  • 1. Antonio Caperna Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali
  • 3. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali MODULI TEORICI (MT) MT1 – elementi generali e politiche UE sulla ICT MT2 – tipologie di ICT MT3 – Internet MT4 – applicazioni in ambito urbano MT5 – esempi applicativi sul patrimonio culturale MT6 – sistemi informativi MT7 – sistemi GIS MODULI APPLICATIVI (MA) MA1 – web design MA2 - …
  • 4. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Per “beni culturali” s’intendono l’insieme di artefatti (oggetti, pitture, sculture, edifici) ma anche tradizioni, costumi, che in qualche modo costituiscono il nostro “patrimonio culturale”, tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto. Concretamente possiamo dire che si tratta di parchi archeologici, musei, oggetti di valore storico-artistico, edifici rilevanti, monumenti, chiese, quadri, mobili, arredi, oggetti di culto, tessuti, ed anche città, strutture urbanistiche, tradizioni popolari, tradizioni alimentari, tradizioni culinarie, tradizioni religiose ecc..
  • 5. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali In relazione alla finalità, le principali applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali possono essere classificate come segue: Management (Gestione, Catalogazione & Tutela) Studio e ricerca Comunicazione-divulgazione Formazione Fruizione Diagnosi & Restauro
  • 6. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Management (Gestione e Catalogazione) applicazione di database al fine di conoscere quali sono i vari beni, le loro caratteristiche generali, la loro collocazione, il loro stato di manutenzione ecc. applicazioni che consentono una migliore (più efficace e a minor costo) gestione del patrimonio culturale da parte di musei, diocesi, sovrintendenze, etc. Tutela applicazioni che consentono di tutelare il patrimonio, sia contro atti criminosi sia rispetto a calamità naturali (ad es. carta del rischio, ovvero una mappa sul territorio di tutti beni culturali: una base di dati che cataloghi tutti i beni a rischio potenziale, con le informazioni necessarie per decidere cosa fare per un pronto intervento.
  • 7. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Studio e ricerca: applicazioni che favoriscono le attività di studio e di ricerca inerenti ai beni culturali. Cartografia: applicazioni di mappe cartografiche usate per studiare il territorio (as es. per l’archeologia) Analisi: varie applicazioni che consentono di studiare in profondità edifici e oggetti, ad esempio per verificare le tecniche utilizzate, i materiali, lo stato di conservazione ecc.. (termografia, RX, laser scanner, etc.) Ricostruzioni virtuali: ricostruzioni di edifici o ambienti non più esistenti; queste applicazioni sono di interesse anche per la comunicazione.
  • 8. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Comunicazione-divulgazione: applicazioni che consentono di “comunicare” al grande pubblico la rilevanza del nostro patrimonio culturale, sia a scopo divulgativo generale che per favorire il turismo. Applicazioni multimediali interattive Siti Web Applicazioni per palmari e apparecchi mobili Ricostruzioni Virtuali Giochi interattivi Applicazioni educative
  • 9. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Formazione: applicazioni rivolte ai giovani studenti per aiutarli negli studi. Queste applicazioni fungono da supporto alle attività di studio. Ancora una volta stiamo parlando della realtà nordamericana piuttosto che di quella italiana. Si tratta di applicazioni di e-Learning, specializzate per il settore dei beni culturali. Materiali educativi, documenti e, soprattutto, immagini, vengono messi a disposizione degli studenti. Il consorzio AMICO, per esempio, mette a disposizione di studenti delle università consorziate immagini di opere d’arte di elevato livello, fornite da alcuni principali musei mondiali; va rilevato che al consorzio non partecipa alcun museo italiano. Fruizione: applicazioni che consentono di fruire in modo più efficace del patrimonio culturale (palmari, etc.)
  • 10. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Diagnosi e Restauro Il problema della diagnostica applicata ai beni culturali, in generale, è quello di riuscire ad ottenere informazioni dettagliate e accurate sullo stato di un bene (oggetto, scultura, affresco, edificio ecc.) senza danneggiare in alcun modo (o il meno possibile) il bene stesso. Per il Restauro vale lo stesso discorso, ovvero le tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni non hanno un ruolo da protagoniste in queste attività di diagnostica. Le loro potenzialità, allo stato possono esprimersi attraverso il tele- rilevamento ai fini diagnostici: come per altre misure “ambientali” dei sensori (opportunamente dislocati sul territorio e/o in edifici) potrebbero inviare i loro dati in modo continuo a delle centrali informatizzate, che potrebbero sintetizzarli per renderli più leggibili agli esperti Nelle ricostruzioni virtuali per le operazioni di restauro
  • 11. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali ELEMENTI DI PARTICOLARE INTERESSE ANALIZZATI Applicazioni multimediali interattive Siti Web Applicazioni per palmari e apparecchi mobili Ricostruzioni Virtuali Giochi interattivi Applicazioni educative ELEMENTI APPLICATIVI DA SVILUPPARE Web design
  • 12. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali: le politiche Arch. Antonio Caperna Web site: http://www.nexuslab.org E-mail: a.caperna@awn.it
  • 13. Indice Le trasformazioni nella società: dalla società razionalista alla network society UNESCO Nuove tecnologie digitali e preservazione delpatrimonio culturale: le basi politiche dell’UE Obiettivi politici dell’UE Il 7° European Framework Program Gli elementi strategici per la preservazione e diffusione del patrimonio culturale Il progetto europeo Minerva Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Software open source (OSS) Possibili ruoli della ICT nei processi di cambiamento (Esperienze europee)
  • 14. Dalla società razionalista alla network society The Information Age: Economy, Society, and Culture (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè: • informational economy, ovvero una strutturazione dei processi economico-finanziari dove la conoscenza, l’informazione e la tecnologia assumono un ruolo chiave, anche in quei settori più tradizionali come l’agricoltura e l’industria manifatturiera • processi economici globali, ovvero dipendenza delle economie nazionali o regionali da processi e dinamiche su scala planetaria; • il network rappresenta una nuova forma di organizzazione che caratterizza le attività economiche e che sta estendendo la sua logica anche ad altri domini
  • 15. Dalla società razionalista alla network society The Information Age: Economy, Society, and Culture (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè: • la cultura della realtà virtuale, ovvero l’emergere di nuovi modelli, nuovi simbolismi della cultura organizzati attorno alle nuove tecnologie. La nuova forza dei media, molto spesso estremamente diversa e mirata rispetto alle precedenti modalità di comunicazione, hanno indotto una nuova forma culturale basata sulla virtualità, ovvero una forma di comunicazione in cui le espressioni simboliche sono racchiuse e strutturate in una forma flessibile ed ipertestuale e, nel quale ambiente ogni giorno sempre più persone vi si immergono
  • 16. Dalla società razionalista alla network society The Information Age: Economy, Society, and Culture (1996) evidenzia quelle che sono le caratteristiche della network society, e cioè: • relatività temporale, ovvero tempo e spazio sono relativi in una società che per la sua natura e per il senso che da questa viene dato alle sue manifestazioni evolve attraverso la storia e le differenti culture. E’ questa una società strutturata su differenti valori attribuiti allo spazio e al tempo: relatività temporale – timeless time - e flusso nello spazio virtuale (space of flows); • the space of flows è questo nuovo ambito della vita che si muove tra l’irreale o virtuale e la realtà materiale; è un flusso di informazioni e conoscenza che caratterizza sempre più la società contemporanea, inducendo profonde trasformazioni tanto in termini socio-economici che politici e di rapporti con la realtà quotidiana
  • 18. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY BASE POLITICA PER UN USO DELLA ICT PER IL PATRIMONIO CULTURALE
  • 19. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY The Unesco Institute for Information Technologies in Education (IITE) “ICTs offer the potential to expand the scope of learning, breaking through traditional constraints of space and time as well as boundaries of current education systems…The challenge is to define the best use of ICTs for improving the quality of teaching and learning…ICTs will be the objects of study since computer literacy is a basic skill for performing in the knowledge society.” [Unesco Medium Term Strategy (31 c/4) 2002–2007, 2002)]
  • 20. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY UNESCO Heritage, as cases in this publication illustrate, cannot be treated in isolation – it is not only about buildings, but people, traditions, identity and opportunity. The original fabric of historic cities reflects a unified vision, a purpose, a culture that must be recaptured as a foundation for renewal, bearing in mind its relationship to the surrounding environment. Enhancing historic quarters by improving housing, resolving transport issues, providing economic opportunities and social services can have an impact well beyond the historic heart.
  • 21. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY UNESCO New Information and Communication Technologies also hold the potential to better manage heritage sites. Geographic Information Systems (GIS), for example, make it possible to translate databases containing extensive information on sites (architectural, socio-economic, and demo graphic) into high-precision maps, providing valuable tools for urban planners.
  • 22. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI E PRESERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE: LE BASI POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA
  • 23. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY European Commission's Information Society Technologies (IST) (Research programme in the field of digital heritage and cultural content )
  • 24. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Culture in the digital era Information and communication technologies (ICTs) can do a great deal for Europe’s cultural richness, both in terms of conservation and of circulation of art works for learning, leisure, tourism and economic development. ICTs will also play a key role as a catalyst for creativity, stimulating innovation in all fields of art and social relations. Ensuring a sustainable cultural development, freedom of expression and information, pluralism, protection of minors and consumers, in a competitive and dynamic knowledge-based economy will thus be crucial to maintaining quality of life and social cohesion, given likely changes due to the mobility of people and the dynamics of intercultural dialogue.
  • 25. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT for safeguarding and enhancing European culture The “cultural heritage” part of the Information Society Technologies (IST) programme supports the early adoption of new technologies for accessing and preserving Europe's cultural, artistic and scientific resources, thus making archives, museums and libraries accessible to everyone, everywhere and at any time. The work involves research and prototype application development that will lead to the adoption of automated digitisation, and of digital restoration and preservation techniques. This is an important issue for audiovisual, film and broadcast archives, where large volumes of materials will soon be lost unless they are converted to digital formats.
  • 26. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY PRINCIPI DI LUND (2001) lo sforzo finanziario e umano investito in progetti e campagne di digitalizzazione in tutta Europa è considerevole ma frammentato e scarsamente strutturato appare sempre più importante la definizione di strategie politiche e istituzionali per creare le condizioni affinché queste iniziative abbiano successo, siano vantaggiose da un punto di vista economico e sostenibili nel lungo periodo molti progetti europei hanno come obiettivo l’inserimento di elementi tecnologicamente avanzati nel settore del turismo e la ricercabilità dei contenuti culturali in rete.
  • 27. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY La digitalizzazione è un passo essenziale che le istituzioni culturali europee devono compiere, allo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio culturale comune dell'Europa, di salvaguardare la diversità culturale, di fornire ai cittadini un migliore accesso a quel patrimonio, di sviluppare la formazione e il turismo e contribuire allo sviluppo delle imprese nel settore dei nuovi contenuti digitali e dei servizi.
  • 28. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY CARTA DI PARMA Articolo 1 - Uso intelligente delle nuove tecnologie … diffusione della cultura e della conoscenza attraverso un uso appropriato delle nuove tecnologie, con particolare riferimento a Internet e al Web. Articolo 2 - Accessibilità accessibilità come nodo fondamentale per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro età e livello di competenza tecnica (raccomandazioni prodotte dal consorzio World Wide Web e da altri organismi operanti nel settore) Articolo 3 - Qualità .. elevati standard di qualità nelle applicazioni web culturali e scientifiche Articolo 4 - Diritti di proprietà intellettuale e diritto alla riservatezza ..trovare un giusto equilibrio fra il diritto di accesso al patrimonio culturale e scientifico e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e del diritto alla riservatezza degli individui…
  • 29. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Articolo 5 - Interoperabilità e standard … garantire che tutti i cittadini possano reperire con facilità i contenuti corrispondenti alle loro esigenze... adozione di linee guida tecniche e standard aperti per consentire la costruzione di servizi ad accesso remoto (e-services) che promuovano una visione integrata e complessiva del patrimonio culturale e scientifico europeo. Articolo 6 - Inventari e multilinguismo …è fondamentale la definizione di una infrastruttura tecnica sostenibile, coordinata a livello europeo, per la scoperta e l'accesso alle risorse in un contesto completamente multilingue.
  • 30. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Articolo 7 - Benchmarking benchmarking, con particolare riguardo ai seguenti obiettivi: incrementare la conoscenza reciproca; monitorare i progressi e l'emersione di ostacoli, attraverso l'analisi di quanto accade negli altri Paesi; favorire la partecipazione delle istituzioni culturali, incentivandole a presentare se stesse e le proprie politiche, programmi e progetti Articolo 8 - Cooperazione a livello nazionale, europeo e internazionale …cooperazione fra programmi nazionali ed europei, con l'obiettivo di ottimizzare l'uso delle risorse finanziarie, di condividere le buone pratiche e di promuovere nuove iniziative comuni. Articolo 9 - Allargamento … approccio a doppio binario per l'allargamento a nuovi Paesi e a nuovi settori della società civile.
  • 31. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Articolo 10 - Costruire il futuro insieme: in prima linea verso la società della conoscenza Gli emergenti portali culturali on-line rappresentano un elemento di grande importanza nello sviluppo di una società dell'informazione inclusiva. Occorre che questi portali vengano progettati sulle solide fondamenta offerte da siti web culturali di buona qualità, interoperabili, sviluppati per incontrare le reali esigenze dei cittadini europei. … iniziative mirate a: promuovere la collaborazione fra servizi nazionali e regionali, incoraggiare l'adozione di modelli di successo in altri Paesi e regioni, sviluppare servizi on-line (e-services) per la cultura che soddisfino esigenze di studio, del turismo e dei cittadini, nonché delle imprese del settore culturale e creativo; avviare portali culturali e scientifici transeuropei basati su sistemi distribuiti.
  • 32. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY OBIETTIVI DEI PROGRAMMI POLITICI DELL’UNIONE EUROPEA. Il 7° EFP ed il Progetto Minerva
  • 33. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Il 7° EFP della UE per la ricerca, sviluppo tecnologico per il 2007/2013 ha come obiettivo: “Building the ERA of knowledge for growth” Research and technology “Triangle of knowledge” Education innovation
  • 34. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY All’interno del 7° EFP vengono idebtificate le aree strategiche: – Health; – Food, Agriculture and Biotechnology; – Information and Communication Technologies; – Nanosciences, Nanotechnologies, Materials and new Production Technologies; – Energy; – Environment (including Climate Change); – Transport (including Aeronautics); – Socio-economic Sciences and the Humanities; – Security and Space. In particolare la ICT diviene un elemento strategico per l’economia, i servizi, la società
  • 35. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Le aree di applicazione della ICT Creazione di nuovi servizi nelle aree di pubblico interesse al fine di incrementare la qualità della vità (> efficienza, accesso alle informazioni, applicazioni user friendly, etc. – for health, improving disease prevention, early diagnosis and personalisation; autonomy, safety and mobility of patients; health information space for knowledge discovery. – to improve inclusion and equal participation and prevent digital divides; assistive technology; design-for-all. – for mobility; intelligent ICT-based transportation systems and vehicles enabling people and goods to move safely, comfortably and efficiently. – in support of the environment and sustainable development, to reduce vulnerability and to mitigate the consequences of natural disasters and industrial accidents. – for governments; efficiency, openness and accountability, for a worldclass public administration and links to citizens and businesses, supporting democracy.
  • 36. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT for content, creativity and personal development: – new media paradigms and new forms of content; creation of interactive digital content; enriched user experiences; cost-effective content delivery. – technology-enhanced learning; adaptive and contextualised learning solutions; active learning. – ICT-based systems to support accessibility and use over time of digital cultural resources and assets, in a multilingual environment ICT supporting businesses and industry: – new forms of dynamic networked co-operative business processes, digital eco-systems; optimised work organisation and collaborative work environments. – Manufacturing: rapid and adaptive design, production and delivery of highly customised goods; digital and virtual production; modelling, simulation and presentation tools; miniature and integrated ICT products; ICT for trust and confidence: identity management; authentication and authorization; privacy enhancing technologies; rights and asset management; protection against cyber threats.
  • 37. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Gli elementi strategici per la preservazione e diffusione del patrimonio culturale
  • 38. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Access to scientific and cultural heritage Objective: improve access by citizens and by professionals to Europe's science and culture knowledge base. This was expected to involve developing advanced systems and services supporting large-scale distributed, multi-disciplinary collections of cultural and scientific multi-media resources. The technological focus was on rich representations, powerful immersive features such as 3D visualisation, real- time virtual object manipulation and group interactivity, whether for multimedia retrieval, virtual galleries, mass media events or audio-visual distribution. A good example: ETB is the European Schools Treasury Browser. This project is building a web educational resource, Metadata Networking Infrastructure, for European schools. It links together existing national repositories and aims to allow students and teachers to find well-structured and quality resources within a Europe-wide SchoolNet Information Space. http://www.eun.org/eun.org2/eun/en/etb/entry_page.cfm?id_area=14
  • 39. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Digital preservation of cultural heritage Objective: to find new ways of representing, analysing, manipulating and managing different kinds of digital cultural objects from different media sources. Special attention was given to surrogates of fragile physical objects. Projects were expected to focus on the sustainable development of valuable digital repositories in Europe's libraries, museums and archives. A good example: 3D-MURALE concerns the 3D measurement and virtual reconstruction of ancient lost worlds of Europe. The project is developing 3D acquisition systems for archaeological sites. It is also building precise and realistic 3D models of the landscapes, buildings and artefacts in a way that allows archaeologists to analyse the findings and reconstruct the excavated site. It is being tested on the Sagalassos site in the province of Burdur in Turkey. http://www.brunel.ac.uk/project/murale/
  • 40. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Virtual representations of cultural and scientific objects The objective of this call was to provide a specific focus for exploring and experimenting with novel ways to create, manipulate, manage and present new classes of intelligent, dynamically adaptive and self-aware digital cultural objects. Such objects were either to be held by memory institutions (archives, libraries, museums, etc) or to directly involve digitally born objects or art forms. The focus was on: - User interaction and models for interactivity with high-quality virtual representations of valuable cultural objects, and - The creation and navigation of virtual cultural and scientific landscapes. A good example: VS means Virtual Showcases and involves a new stereoscopic display system that will augment existing display showcases in museums, etc. The focus is on 3D augmentation and mixes virtual representations and real artefacts within a shared space, providing new ways of merging and exploring real and virtual content. http://www.virtualshowcases.com
  • 41. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT for safeguarding and enhancing European culture ECHO, is project in this field, has developed a digital library service for historical films belonging to large national audiovisual archives. Other activities funded under this programme are the creation of large-scale interactive networks of cultural resources and new environments for intelligent heritage and community memory. Examples of successful projects are The European Library (TEL), or Archeoguide, which will provide new ways of accessing information at cultural heritage sites in a compelling, user-friendly way through the use of advanced information technologies (IT) including augmented reality, 3D-visualisation, mobile computing, and multi-modal interaction. More projects and general information on the programme are available on the DigiCult website. http://www.cordis.lu/ist/directorate_e/digicult/index.htm
  • 42. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT for safeguarding and enhancing European culture BRAVA - digital restoration of film and video to HD quality to improve use and access to impaired materials. Will result in a high-quality engineering product for film restoration, and develop advanced tools for automatic identification and processing of impairments http://www.ina.fr/recherche/projets/encours/brava/index.fr.html
  • 43. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT for safeguarding and enhancing European culture Research plays a key role Information and communication technologies (ICT) provide new opportunities for Europe’s cultural heritage, both in terms of improving access and of supporting preservation of content. Research should respond in an innovative way to the new challenges posed by the huge increase in digital cultural information assets and the emergence of new channels of information delivery. It should support the emerging complexity of cultural heritage environments including their multilingual and multicultural aspects.
  • 44. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Il Portale nazionale multilingue dell’offerta culturale, turistica e produttiva Il progetto europeo Minerva
  • 45. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY I portali in Europa Le nuove tecnologie rendono potenzialmente immediata e capillare la diffusione della conoscenza sul patrimonio culturale. Internet sta diventando la forma più semplice, efficace e a buon mercato per fornire informazioni a centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo La creazione di portali della cultura è di primaria importanza per la fruizione del patrimonio culturale per tutti i cittadini, lo sviluppo e la diffusione della cultura, la valorizzazione della diversità culturale in un quadro d’integrazione europea.
  • 46. PROGETTO MINERVA Il progetto europeo Minerva coordinato dal Ministero Italiano per i Beni e le Attività Culturali Obiettivi: • creare una comune visione politica a livello europeo • predisporre una comune piattaforma europea di standard, linee guida, raccomandazioni su qualità, interoperabilità e multilinguismo per l’accesso integrato al patrimonio culturale europeo • coordinare i programmi nazionali di digitalizzazione, favorendo la convergenza tra archivi, biblioteche, musei, siti archeologici in una prospettiva di integrazione dei servizi tra le varie istituzioni della memoria
  • 47. PROGETTO MINERVA Obiettivo culturale: promozione del patrimonio culturale nel mondo Il patrimonio culturale italiano rappresenta uno dei più grandi patrimoni mondiali L’obiettivo del progetto è promuovere la conoscenza e la fruibilità di questo patrimonio per il maggior numero possibile di persone in Italia e nel mondo La fruibilità richiede un grande programma di digitalizzazione Il turismo, il patrimonio storico-artistico, le produzioni made in Italy possono essere grandemente valorizzati attraverso una promozione integrata con opportune tecnologie digitali e multilingue.
  • 48. PROGETTO MINERVA Il Governo italiano sta avviando un ambizioso progetto di Portale nazionale multilingue dell’offerta culturale, turistica e produttiva. Un Comitato Interministeriale sarà garante della qualità delle informazioni e dell’applicazione degli standard • Ministero per i Beni e le Attività Culturali • Ministero delle Attività Produttive • Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca • Ministero degli Affari Esteri • Ministro per l’Innovazione e la Tecnologia • Ministero delle Politiche Agricole e Forestali • Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio • Ministero delle Comunicazioni • Conferenza dei Presidenti delle Regioni
  • 49. PROGETTO MINERVA Il progetto sarà realizzato attraverso uno stretto raccordo e cooperazione con: •Amministrazioni regionali •Amministrazioni provinciali •Amministrazioni comunali Il loro ruolo sarà di importanza fondamentale.
  • 50. PROGETTO MINERVA Finalità e funzionalità del sistema Portale: • svilupperà e integrerà le diverse azioni già attivate tanto in sede nazionale e locale che in ambito europeo • concilierà l’esigenza di un quadro di riferimento unitario con la ricchezza derivante da differenziate linee di promozione di carattere locale • darà accesso integrato e visibilità, anche tramite inventari di risorse, alle collezioni digitali esistenti o in corso di realizzazione • promuoverà su scala globale il patrimonio culturale italiano interconnettendolo con quello degli altri Paesi europei e con i servizi per il turismo • consentirà di perseguire con maggiore efficacia gli obiettivi istituzionali del Ministero per i beni e le attività culturali, di diffusione della cultura e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, anche in funzione di sviluppi turistici
  • 51. PROGETTO MINERVA Il Portale metterà le risorse a disposizione di diversi profili utente: • cittadino - turista • studente - professionista del settore educativo-formativo • esperto - ricercatore • operatore del turismo l’accessibilità ed usabilità saranno garantite indipendentemente dall’eventuale disabilità, dalle tecnologie utilizzate e dal contesto operativo il portale svolgerà un ruolo importante per lo sviluppo economico sostenibile e l’attrazione di risorse finanziarie del settore privato nel campo dell’arte e della cultura si presterà allo sviluppo di servizi di e-commerce, garantendo la sicurezza necessaria per le transazioni e offrendo così uno strumento prezioso ai diversi operatori
  • 52. PROGETTO MINERVA Offerta integrata con ricerca facilitata per territorio e per tema • Proposte di itinerari con suggerimenti su: – Luoghi di interesse – Eventi – Strutture – Cultura locale • Possibilità di prenotare on- line con sistemi di e- commerce integrati
  • 53. PROGETTO MINERVA La cartografia con la georeferenziazione di luoghi ed eventi per facilitare la ricerca Sistemi di ricerca Strade, Luoghi, Percorsi Una Mappa Interattiva Informazioni Turistiche Informazioni Utili alla vita quotidiana
  • 54. PROGETTO MINERVA Percorsi virtuali per Tour Operator per aree e per tema: percorsi museali percorsi centri storico monumentali percorsi religiosi percorsi per gite scolastiche percorsi teatrali e musicali percorsi eventi della tradizione locale percorsi di tradizioni enogastronomiche percorsi virtuali in villaggi termali, località marine e montane
  • 55. PROGETTO MINERVA I percorsi ed i soggiorni consentiranno: accesso a informazioni turistiche di primo livello accesso ai documenti digitali presenti nel portale accesso ai siti gestiti dai singoli gestori prenotazioni Tutti possono pubblicare le informazioni utili al turismo culturale I Gestori privati o pubblici dei luoghi, dei musei, degli eventi, delle attività turistiche, dei ristoranti e degli hotel possono, rispettando gli standard di qualità prestabiliti, chiedere di essere inseriti nei percorsi costruendo propri siti o portali promozionali.
  • 56. PROGETTO MINERVA L’avvio del portale vedrà la realizzazione di azioni di sistema e di interventi specifici: • potenziamento della Biblioteca Digitale Italiana • sviluppo della rete dei musei italiani • collegamento in rete dei siti archeologici • itinerari virtuali dei grandi siti archeologici e dell’ambiente antico e medievale • itinerari virtuali sul patrimonio ecclesiastico • percorsi virtuali sulla storia della popolazione e del territorio.
  • 57. PROGETTO MINERVA Le azioni già intraprese La Biblioteca Digitale Network Turistico Culturale 11 ml di Euro in corso di realizzazione • Progetto Cineteca Bologna • Progetto Musica Parma Lucca • Progetto Musei Ravenna • Progetto percorsi religioni 100 Chiese di Roma Programmazione 2004 nuovi progetti 10 ml di euro Assegnazione 2004 sul Cipe aree del Mezzogiorno 15 ml di euro per il portale Assegnazione 2004 sul Cipe archivio storico multimediale del mediterraneo 15 ml di euro
  • 58. PROGETTO MINERVA Il piano finanziario Ogni Ministero interessato potrebbe destinare ogni anno, dai fondi disponibili, un importo (consigliato 10 milioni €) al cofinanziamento del 30% di attività per la digitalizzazione di informazioni destinate alla promozione ed allo sviluppo del Turismo consultabili dal portale multilingue I progetti di digitalizzazione dovranno essere realizzati da imprese private dei diversi settori e potranno essere cofinanziate per un ulteriore 30% dagli Enti locali, potranno così essere indirizzati a questa forma di promozione delle grandi risorse culturali e produttive del sistema paese Circa 200 - 300 milioni € annui per un incremento annuo di sviluppo dei volumi d’affari da 3.000 a 5.000 milioni € annui. Incremento del 3% del PIL sul Turismo è pari a 3.900 ml di euro
  • 59. PROGETTO MINERVA Le altre azioni da finanziare: • inserimento del patrimonio già digitalizzato, adattandolo agli standard condivisi a livello internazionale rispetto ad accessibilità e interoperabilità • collegamento al portale dei siti esistenti nel settore della cultura e del turismo, adattandoli agli standard definiti • favorire la creazione di nuovi siti web di qualità nel mondo della cultura, dello spettacolo e delle attività produttive con l’obiettivo di fare business turistico culturale • favorire la digitalizzazione di prodotti editoriali già realizzati
  • 60. PROGETTO MINERVA Le iniziative da incentivare: • formazione di dirigenti o giovani imprenditori di aziende turistiche che utilizzano il grande patrimonio culturale insieme alle nuove tecnologie per attrarre il turismo internazionale • progetti di ricerca per sviluppare idee di impresa per la valorizzazione a fini turistici del patrimonio culturale • progetti di marketing internazionale per la promozione di percorsi territoriali integrati • favorire la nascita di imprese turistico-culturali che utilizzino le nuove tecnologie per la promozione e per l’erogazione dei servizi, con maggior attenzione alle aree meridionali
  • 61. PROGETTO MINERVA L’industria del turismo: • è di enorme rilievo economico per l’Europa e l’Italia • è uno dei settori trainanti per l’economia italiana (12,1% PIL 2002) • nonostante l’enorme patrimonio culturale e ambientale disponibile a fini turistici, il contributo del settore turismo al complesso dell’economia italiana appare minore rispetto ad altri Paesi europei ed extraeuropei • il settore turismo italiano ed europeo si trova oggi a fronteggiare una agguerrita concorrenza internazionale e rischia di perdere ulteriore terreno rispetto ai Paesi definiti “attacker”
  • 62. PROGETTO MINERVA NONOSTANTE IL PATRIMONIO TURISTICO DISPONIBILE, IL CONTRIBUTO ALL’ECONOMIA ITALIANA DEL SETTORE TURISMO APPARE MINORE RISPETTO AD ALTRI PAESI Percentuale Numero tesori culturali turismo su PIL ed ambientali UNESCO Italia 12,1 38* Spagna 18,3 37 Francia 12,3 27 UK 10,7 25 USA 10,9 18 Austria 14,7 7 Canada 11,7 2 * Include oltre il 50% del totale tesori storici e culturali del mondo (Fonte: WTTC)
  • 63. PROGETTO MINERVA Internet è un canale di ricerca sempre più prediletto dal turista L’impiego di internet per le transazioni consente agli operatori economie significative; sta attualmente emergendo un nuovo modello di turismo basato su compagnie low cost + Internet Il turista culturale: • generalmente è disposto a spendere più denaro e si trattiene più a lungo rispetto al turista medi • raramente incontra operatori specializzati nel segmento culturale – archeologico • accanto al turismo culturale è recentemente apparso il turismo eno-gastronomico, un nuovo segmento che presenta analogie nel pubblico di visitatori
  • 64. PROGETTO MINERVA Risultati attesi per il settore del turismo nel breve-medio termine: • accesso integrato ai servizi on-line del settore del turismo e documentazione riguardanti musei, siti archeologici, monumenti, archivi, biblioteche, etc., incremento nelle competenze di tutti gli operatori della catena turistica e turistico-culturale, in particolare attraverso pacchetti didattici e e-learning miglioramento dei processi e dell’efficienza della catena dell’offerta turistica, e di conseguenza la sua economicità (tariffe concorrenziali) sviluppo di un’offerta turistica diversificata accesso a un set di strumenti e contenuti digitali che consentano al turista “fai da te” (segmento in crescita) di confezionare la propria vacanza in Italia incanalamento dei flussi turistici verso mete meno frequentate perché meno conosciute; valorizzazione dei piccoli centri e delle piccole istituzioni culturali promozione su scala mondiale di beni, servizi e prodotti nazionali
  • 65. PROGETTO MINERVA Risultati attesi per il patrimonio culturale: • valorizzazione e promozione • attrazione di capitali del settore privato nel campo della digitalizzazione del patrimonio culturale • maggiore conoscenza e migliore salvaguardia del patrimonio diffuso
  • 66. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali
  • 67. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali In tutta Europa sono finanziate con investimenti considerevoli, sia pubblici che privati, iniziative internazionali, nazionali, regionali e locali, finalizzate a promuovere la diffusione di risorse culturali accessibili attraverso i canali digitali. Gli enti che sostengono i programmi di creazione, gestione, fruizione di contenuti culturali digitali condividono però generalmente un interesse comune: massimizzare il valore dei propri investimenti, richiedendo che i contenuti culturali digitali prodotti siano il più possibile orientati all’utenza, accessibili, fruibili e durevoli nel tempo. Raccomandazioni generali per un uso efficace di standard, raccomandazioni e linee guida che codificano le buone pratiche L’ambiente tecnologico è in continua evoluzione, e gli standard si evolvono persino nel corso del ciclo di attuazione di un programma.
  • 68. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Uno standard è una specifica pubblicata che determina un linguaggio comune, contiene una specifica tecnica o altri criteri precisi ed è concepito per essere utilizzato coerentemente, come una norma, una direttiva o una definizione. Gli standard sono applicati a vari materiali, prodotti, metodi e servizi. Essi contribuiscono a semplificare la vita e ad accrescere l’affidabilità e l’efficacia di molti beni e servizi da noi utilizzati». British Standards Institution (BSI)
  • 69. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali L’uso appropriato di standard nella digitalizzazione contribuisce a determinare la compatibilità, che consente l’interoperabilità. Un alto livello di compatibilità tra le risorse digitali messe a disposizione da molteplici fornitori fa sì che uno strumento o un servizio che operi con queste risorse si trovi a gestire un numero limitato di formati, interfacce e protocolli chiaramente definiti. Per contro, un numero sempre più elevato di formati e protocolli differenti renderebbe un tale sviluppo complesso, costoso e nella migliore delle ipotesi inaffidabile. Inoltre, il procedimento stesso attraverso il quale gli standard vengono sviluppati implica che essi riescano a cogliere buone pratiche basate su esperienze passate e a imporre il rigore nelle prassi d’uso corrente.
  • 70. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Gli standard possono essere: de jure – formalmente riconosciuti da un organismo responsabile della definizione e diffusione di standard, di solito sviluppati attraverso il comune accordo di un certo numero di parti interessate. Gli standard emanati dall’ISO, o l’insieme dei protocolli TCP/IP, mantenuti dall’Internet Engineering Task Force (IETF), ne sono esempio. de facto – standard industriali, privi di riconoscimento formale da parte di un organismo di standardizzazione, tuttavia largamente utilizzati e riconosciuti come standard dagli utenti. Per fare un esempio, può trattarsi di un formato di documento generato da un software che possiede una quota ampia o prevalente del mercato in un determinato settore, come l’Adobe Portable Document Format (PDF).
  • 71. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali I vantaggi nell’uso degli standard Interoperabilità. È importante che gli utenti possano accedere direttamente ai contenuti, indipendentemente dal fatto che questi siano stati realizzati da progetti e programmi di finanziamento diversi. Dovrebbe essere possibile reperire i contenuti digitali e interagire con essi in maniera compatibile, usarli con facilità senza l’esigenza di strumenti specializzati e gestirli efficacemente. Accessibilità. È importante che i materiali siano il più possibile accessibili e che vengano messi a disposizione del pubblico attraverso l’impiego di standard aperti e formati non proprietari. Se si produce una risorsa destinata ad avere largo impiego, sarà necessario prevedere un accesso multilingue e garantire l’accessibilità a cittadini con varie disabilità.
  • 72. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali I vantaggi nell’uso degli standard Conservazione a lungo termine. È importante garantire il futuro a lungo termine dei materiali, in modo tale da elevare al massimo la rendita dell’investimento e mantenere la risorsa culturale nella sua continuità storica e diversità di formato. Sicurezza. Nell’epoca delle reti, è importante poter stabilire con certezza l’identità dei contenuti e dei progetti (e, quando richiesto, degli utenti); proteggere i diritti di proprietà intellettuale e il diritto alla riservatezza; poter determinare l’integrità e l’autenticità delle risorse. Se questi aspetti non vengono affrontati efficacemente si può incorrere in gravi conseguenze, come lo spreco di risorse da parte di diversi attori
  • 73. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali I vantaggi nell’uso degli standard Utenti – il cittadino, lo studioso, lo studente. Costoro sprecheranno tempo ed energie, non potendo trovare o utilizzare prontamente quanto corrisponde alle loro esigenze, perché non è stato descritto adeguatamente o perché è disponibile solo attraverso un protocollo o in un formato particolare o perché richiede strumenti specializzati per potere essere utilizzato, oppure perché non è stato digitalizzato in modo tale da risultare usabile. Fornitori, gestori dell’informazione. I loro investimenti possono essere eccessivi e andare sprecati se, investendo in prassi non standardizzate o sorpassate, le risorse non si dimostrano valide per l’uso cui sono destinate o i loro prodotti raggiungono solo una parte del pubblico potenziale.
  • 74. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali I vantaggi nell’uso degli standard Finanziatori. Rischiano di pagare per lavori ridondanti e frammentari, per una reiterazione dei processi d’apprendimento altrimenti superflua, per progetti che operano meno efficacemente di quanto dovrebbero o adottano tecnologie non ottimali, per contenuti che non corrispondono alle esigenze degli utenti o alle esigenze del mercato. Creatori, autori. Il loro lascito per il futuro può andare perduto.
  • 75. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali buone pratiche per la digitalizzazione del patrimonio culturale sviluppato (progetto MINERVA) • Progettazione • Preparazione per la digitalizzazione • Trattamento degli originali • Processo di digitalizzazione • Memorizzazione e conservazione del master digitale • Creazione dei metadati • Pubblicazione • Reperimento • Riuso • Diritti di proprietà intellettuale e copyright
  • 76. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Progettazione La progettazione deve esplicitare e documentare le seguenti attività: • definizione degli obiettivi, inclusa la strategia di fruizione dei contenuti digitali da produrre • definizione dei criteri di selezione del materiale da digitalizzare (per esempio: rarità, conservazione, integrazione delle raccolte, richieste utenti) • individuazione dei diritti di proprietà intellettuale e di riproduzione connessi ai materiali da riprodurre • definizione del sistema di gestione degli oggetti digitali (per esempio, Digital Assets Management System)
  • 77. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Progettazione • individuazione delle risorse (umane, tecnologiche, finanziarie), dei costi e della sostenibilità del progetto. Le risorse umane possono essere interne e/o esterne all’istituzione che sviluppa il progetto; ad esse dovrebbero essere assegnate le varie fasi del piano progettuale, identificando le esigenze di formazione in base alle tecnologie adottate, al trattamento degli originali e alle operazioni di schedatura Documentaria • identificazione del flusso di lavoro idoneo al perseguimento delle fasi del progetto.
  • 78. Linee guida tecniche per la creazione di contenuti culturali digitali Preparare la digitalizzazione Gli oggetti da digitalizzare devono essere catalogati; in mancanza di risorse catalografiche o inventariali preesistenti, la catalogazione avverrà nell’ambito del progetto di digitalizzazione. Per il materiale archivistico e librario, ad esempio, le caratteristiche da prendere in considerazione dovranno includere: • stato di conservazione e fragilità • maneggevolezza • ordinamento • legatura • supporto • dimensioni • cartulazione • presenza di altri elementi notevoli, quali sigilli, miniature, annotazioni, stemmi ecc.
  • 80. software open source (OSS) Tale modello nasce nella sua formulazione attuale nel 1985, con la creazione della FSF (Free Software Foundation) da parte di Richard Stallman. Stallman e il suo gruppo definiscono il concetto di “copyleft” in contrapposizione al tradizionale “copyright”: in sintesi, ove il copyright tende a tutelare il diritto d’autore anche attraverso limitazioni all’accesso della conoscenza, il copyleft intende tutelare il più generale diritto della collettività a fruire dei prodotti dell’innovazione.
  • 81. software open source (OSS) I principi del copyleft vengono formalizzati dalla FSF (Free Software Foundation)nella cosiddetta General Public License (GPL). il cliente ha la possibilità di: • duplicare/installare copie multiple, all’interno della propria organizzazione, del software acquisito senza oneri aggiuntivi; • modificare/estendere il software acquisito a suo piacimento, oppure inglobare il software acquisito in altri sistemi di sua proprietà; • commercializzare le estensioni realizzate oppure i sistemi di sua proprietà includenti il software acquisito. In tal caso, però, è vincolato a utilizzare la GPL: dovrà cioè fornire il codice sorgente delle estensioni realizzate;
  • 82. software open source (OSS) Si noti che la GPL è un modello di licenza ricorsivo, e che non prescrive in nessun caso che il software debba essere ceduto gratuitamente. Dunque il software open source non è affatto un'alternativa al software commerciale: il modello OSS non preclude la presenza di distribuzione commerciale, di fornitori di valore aggiunto o di servizi di supporto. È più corretto definire l’OSS come alternativa al modello di licenza proprietario (closed source), in cui l’accesso al codice sorgente non è concesso, in cui il fornitore del software mantiene i diritti sul proprio prodotto e vende all'utente una "licenza d'utilizzo", temporanea o illimitata, che consente l'uso del prodotto, ma non implica in nessun modo che l'utente acquisisca la proprietà del software.
  • 83. software open source (OSS) Le soluzioni open source: panoramica Sistemi operativi Nel 1991, lo studente di ingegneria finlandese Linus Torvalds crea il kernel di un sistema operativo (dichiaratamente ispirato a Unix) che battezza Linux
  • 84. software open source (OSS) Le soluzioni open source: panoramica Software d'infrastruttura (web server, DBMS, application server, utility) Software di rete Il più noto e diffuso web server open source è Apache, prodotto dall'Apache Software Foundation e dall'Apache Server Project, Il mercato dei DBMS open source è dominato da MySql (creato da NuSphere) e Post-GreSql (creato da GreatBridge). Software applicativo o di produttività individuale Il più noto pacchetto di questo tipo è Star Office, una volta commercializzato come software proprietario da Sun, successivamente distribuito in modalità open source (progetto openOffice.org). Il pacchetto include un word processor, un foglio elettronico e un programma di t i bili W d E l P P i t
  • 85. software open source (OSS) Vantaggi e svantaggi dell’OSS Argomenti a favore L’adozione di software open source porta normalmente a un risparmio iniziale in termini di costi per licenze, ma anche di costi per gli aggiornamenti. I risparmi sono notevoli sugli aggiornamenti a fronte delle politiche commerciali di alcuni produttori di software proprietario, che propongono nuove versioni del propri pacchetti vantandole come rivoluzionarie rispetto alle versioni precedenti. Un noto argomento a favore degli OSS è che, con un minor costo delle licenze, il budget di un'organizzazione può prevedere costi più alti per i servizi, e dunque in teoria più alti livelli di servizio, come illustrato in figura
  • 86. software open source (OSS) Vantaggi e svantaggi dell’OSS: Indipendenza dai fornitori Il modello open source impedisce il monopolio da parte dei produttori di software, e permette un maggiore controllo da parte del cliente, ove il software proprietario costituisce invece uno strumento di pressione (anche in sede di trattativa) da parte del venditore. Si pensi ad esempio alla correzione di problemi riscontrati su un pacchetto software. Nel caso open source, l'esistenza di comunità di sviluppatori diffuse nel mondo permette di ottenere rapidamente correzioni degli errori rilevati (l'evoluzione di Linux, Apache e degli altri pacchetti open source è avvenuta appunto in questo modo). Nel caso di software proprietario, si deve attendere che il produttore rilasci una patch, e nel frattempo non si può intervenire sul programma.
  • 87. software open source (OSS) Vantaggi e svantaggi dell’OSS Sicurezza Disporre del codice sorgente dei programmi utilizzati all’interno della propria organizzazione permette (ma non garantisce) un grado maggiore di sicurezza, specie in presenza di dati sensibili (caso comune nella pubblica amministrazione). Sono infatti più agevoli i controlli interni (ove nei software proprietari ci si deve affidare ai produttori) alla ricerca di eventuali “back door” o debolezze sfruttabili da attacchi esterni. Flessibilità In generale, il software open source è più adatto ad essere personalizzato o esteso come funzionalità rispetto a un software proprietario.
  • 88. software open source (OSS) Vantaggi e svantaggi dell’OSS Argomenti a sfavore Bassa compatibilità con standard commerciali È un punto duale dell’ultimo argomento a favore. L’enorme diffusione di alcuni prodotti software proprietari ha fatto sì che alcuni formati proprietari assurgessero a standard de facto. Ciò comporta che una non perfetta compatibilità venga vista come uno svantaggio dell’OSS (si veda a tal proposito quanto detto sui problemi di Star Office).
  • 89. software open source (OSS) Vantaggi e svantaggi dell’OSS Argomenti a sfavore Supporto non garantito Nonostante l'offerta di supporto da parte dei distributori, non c’è ancora sul mercato grande fiducia nel supporto fornito all’OSS. Mercato instabile Il modello attuale di distribuzione del software open source, economicamente basato sull'offerta di servizi piuttosto che sulle licenze, è rischioso in un mercato aggressivo come quello dell'IT. Per questo motivo, alcuni distributori di OSS si trovano in difficoltà. Carenza di applicazioni business Carenza di drivers
  • 90. APPLICAZIONI DELLA ICT Possibili ruoli della ICT nei processi di cambiamento (Esperienze europee)
  • 91. APPLICAZIONI DELLA ICT Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk) Obiettivo generale progetto di sviluppo ICT per le aree periferiche delle città - knowledge neighborhood - nei settori dei servizi, del lavoro e della conoscenza (better living, better working and better learning). popolazione interessata: circa 85.000 abitanti PROGETTI nuove infrastrutture (banda larga) incentivi economici (a cittadini ed operatori) nuovi servizi per incrementare l’efficienza amministrativa, sperimentare nuove forme di e- democracy ed e-Gov rivitalizzazione del commercio anche via web ICT per la mobilità, la sicurezza
  • 92. APPLICAZIONI DELLA ICT Eindhoven: Progetto e-city (kenniswijk) Problematiche rapporto tra pubblico e privato. Il settore privato si è dimostrato, nella fase pre-progettuale, poco incline ad assumersi rischi di impresa, assumendo una posizione di attesa per vedere poi come gli eventi evolvevano; nelle fasi in cui il progetto è partito le tempistiche si sono invertite: il privato voleva tempi brevi e risultati immediati e concreti, Helmond mentre il settore pubblico aveva tempi molti dilatati nel tempo ed una tendenza a visioni più utopiche ed astratte; sono emerse alcune carenze nei processi comunicativi sul progetto. Al momento il progetto è ancora in fase di attuazione e saranno, quindi, i prossimi anni a dirci se è riuscito e se è stato un fallimento.
  • 93. APPLICAZIONI DELLA ICT L’Aja : Progetto Residentie.net Obiettivo libero accesso alla rete per tutti i cittadini direttamente dalle loro abitazioni, via PC o teletext o TV Effetti positivi: e-government efficienza e trasparenza più opportunità alle classi svantaggiate in quanto ha reso disponibili, in modo pressoché gratuito, una banca dati infinita ma anche una opportunità di accesso alle nuove tecnologie. Effetti negativi: alcune difficoltà di ordine economico, per la città in quanto primo investitore, per i cittadini, poiché alcune compagnie che hanno aderito al progetto hanno imposto prezzi alti per alcuni servizi, come le telefonate o gli help desk.
  • 94. APPLICAZIONI DELLA ICT Manchester: Electronic Village Halls Obiettivo Sviluppare opportunità lavorative e di nuove conoscenze attraverso digital points di aggregazione sociale Altri programmi Investimenti nel settore ICT e programmi sociali (ad es. programmi educativi sulla ICT dedicati a specifici gruppi sociali) coordinamento per il rafforzamento della ricerca (Manchester è un centro regionale con 4 Università, science park ed industrie della ICT) programmi educativi sviluppati dalle comunità locali di quartiere (ad es. programmi di alfabetizzazione informatica presso chiese) riutilizzo dei vecchi PC a fini educativi uso libero di internet presso la biblioteche pubbliche
  • 95. APPLICAZIONI DELLA ICT Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro) Obiettivo libero accesso alla rete per i cittadini, corsi di alfabetizzazione informatica, centro di aggregazione Helsinki : Cable Book Library Lasipalatsi è un vecchio edificio del 1938 riconvertito ad uso sociale e come ICT point. All’interno della struttura vi sono società informatiche, di servizio, bar e ristoranti, biblioteca, etc. Vengono offerti non solo l’accesso alla rete ed alla posta elettronica, ma programmi di alfabetizzazione informatica diretti a tutti i cittadini
  • 96. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro) A café in a unique milieu in the heart of the city with a sun terrace seating 80.
  • 97. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro) The Lasipalatsi Media Centre, owned by the City of Helsinki, runs the film and media centre and develops its activities Näyttely is an exhibition hall for temporary exhibitions, traversing the building at street level, open to all.
  • 98. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO Helsinki : Lasipalatsi (palazzo di vetro) Reel One Oy /Ltd. is a store specialised in av- products, film and video editing and conversion and the sale of equipment. (DPS-video stations, digital video cameras & recorders). Helsinki City, Youth Department, Information centre Kompassi offers free information and advice to people 13 to 25 years old on subjects such as work, international matters (for instance voluntary work abroad, seasonal jobs abroad, youth exchanges), studies, housing and leisure. The wide range of services offered by Kompassi is also available on the Internet: find information, leave a note on the bulletin-board or ask a question. The strengths of Kompassi are its large amount of information, its expert and kind staff and its central location.
  • 99. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO tabella comparativa tra le esperienze fatte dalle quattro città
  • 100. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO I dati italiani sono stati forniti da: Jesi, Reggio Emilia, Palermo, Comuni del Copparese (FE), Cuneo, Treviso, Palombara Sabina.
  • 101. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO
  • 102. RUOLO DELLA ICT IN AMBITO URBANO: CASI STUDIO Strategia della ICT nella politica cittadina
  • 103. (POTENZIALI) VANTAGGI (POTENZIALI) RISCHI creazione di nuove professioni e nuovi mercati; diminuzione della pressione mancato sfruttamento delle nuove sull'ambiente; possibilità elettroniche da parte degli utenti; collegamento delle regioni periferiche alle aree centrali di un mancato adeguamento del mondo territorio; imprenditoriale e lavorativo alle innovazioni tecnologiche e organizzative che ne sburocratizzazione della pubblica conseguono; amministrazione; perdita di posti di lavoro, magari a comunicazione più efficace tra vantaggio di paesi terzi, nei quali i costi e la pubblica amministrazione, cittadini e stessa protezione dei dati sono minori; imprese; non uniformità di accesso alle incremento della gamma e della informazioni da parte di tutti i cittadini; qualità dei servizi; le nuove conoscenze possono divenire possibilità di inclusione socio- uno strumento di abuso di potere. economica di categorie emarginate (es. anziani) nuove tipologie di inquinamento maggiori possibilità culturali per strutture più complesse e labili tutti i cittadini
  • 104. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY POTENZIALITÀ EFFETTI ACCESSO Decision Efficienza Sociali Support Database technologies Trasparenza System Politici Networking e-Gov technologies (istituzioni e Management democrazia) Identification Multimedia Innovazione Economici technologies technologies Partecipazione Governo del e-learning territorio INFRASTRUTTURA CONTENUTI Il ruolo della ICT sullo sviluppo urbano può rappresentarsi come un sistema complesso ove le interazioni tra le differenti componenti produrranno effetti sulla città
  • 105. Applicazioni delle tecnologie ICT al settore dei Beni Culturali Unità Didattica 7.e - Informatica e nuove tecnologie della comunicazione – (Modulo strutturato su ore 22 di lezione) Arch. Antonio Caperna http://www.c1roma3.it http://www.nexuslab.org a.caperna@awn.it
  • 106. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Information Technology (IT): è una forma di tecnologia che può aiutarci nella gestione di processi di immagazzinamento o amministrazione di informazioni Communication Technology (CT) tecnologia legata alla forma di comunicazione (l’atto del mettere in comune) Dal suono dei tamburi alle campane; dal telegrafo fino alla radio o la televisione. In particolare il telefono rappresenta la prima forma interattiva di comunicazione in tempo reale nella ICT si fondono la computer technology, la Information Technology, le telecomunicazioni, l’elettronica ed i media
  • 107. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY manifatturiero, ad esempio la fabbricazione di macchine per ufficio o di elaboratori e sistemi informatici; oppure la fabbricazione di apparati riceventi radio TV, per registrazione e riproduzione di suoni od immagini e prodotti connessi; settore dei beni legati ai servizi, ovvero quelli legati alla distribuzione e al commercio all’ingrosso di macchinari per telecomunicazioni, apparati elettrici, computer etc.; settore legato ai servizi immateriali, ovvero attività di radio e telecomunicazione, consulenze software e hardware, database activities, servizi di telematica o robotica, etc.; settore legato all’industria dei contenuti, ad esempio pubblicazione di libri, supporti sonori, proiezioni cinematografiche, etc. ICT sectors (Source: OECD)
  • 108. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY FATTORI ESTERNI Condizioni istituzionali ed economiche Politiche nazionali Infrastruttura Migliore infrastruttura elettronica DINAMICHE INTERNE Accesso Contenuti Migliori e maggiori Più utenza locale servizi elettronici
  • 109. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY La domanda di contenuti in ambito locale è rappresentata dai cittadini, aziende, governo locale e visitatori. Queste quattro classi hanno poi Ulteriori ulteriori ambiti relativi a particolari segmenti di segmenti. richieste CITTADINI AZIENDE DOMANDA DI CONTENUTI IN AMBITO AMM.NE LOCALE LOCALE VISITATORI
  • 110. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY FATTORI ESTERNI Condizioni istituzionali ed economiche DINAMICHE INTERNE Politiche nazionali Contenuti Migliori e maggiori servizi electtronici Infrastruttura Accesso Migliore infrastruttura elettronica Più utenza locale POSSIBILI EFFETTI SULLA CITTA’ Sviluppo coesione Qualità accessibilità economico sociale della vita
  • 111. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Decision Support System Networking technologies Identification technologies Pervasive computing development Database technologies Multimedia technologies wireless communication
  • 112. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Database come un sistema di gestione di dati integrati, ricompilati e Database immagazzinati secondo precisi criteri, technologies necessari ad una determinata attività che si deve svolgere Database relazionale. In questa struttura i dati sono organizzati in tabelle dove le righe sono i record e le colonne sono i campi. E’ possibile stabilire delle relazioni tre le diverse tabelle; la norma fondamentale per stabilire relazioni tra tabelle, è che il campo di collegamento non deve avere ripetizioni, ossia ogni record deve potere essere identificato in maniera univoca. Il campo che permette l'identificazione di ogni record è detto "chiave primaria" e deve essere comune alle tabelle che si intende correlare
  • 113. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Multimedia technologies
  • 114. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Identification technologies GPS technologies
  • 115. New Computer Technologies in the Process of Urban planning
  • 116. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY CAD, GIS, SDSS Decision Support Systems obiettivo della tecnologia DSS è quello di facilitare ed aiutare i progettisti o i decisori politici nei processi decisionali, tanto in termini di efficacia che di efficienza.
  • 118. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Networking technologies flussi di comunicazione della rete Internet
  • 119. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ICT TOOLS PER LA PRESERVAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Inventories & Documentation Preservation, Conservation and Restoration Site Management Data Base Management Multimedia contents (+ GIS, GPS, …) Networking Legislation Training Use of tools like satellite, 3D models …
  • 120. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Decision obiettivo della tecnologia DSS è quello di facilitare ed aiutare i progettisti o i Support decisori politici nei processi decisionali, tanto in termini di efficacia che di Systems efficienza. In termini operativi questi sistemi sono usati quando si operano simulazioni per la valutazione di scenari alternativi, valutazioni che verranno formulate sulla scorta di scale di valori proposte dai decisori. Da un punto di vista tecnico un DSS si fonda sul presupposto che ogni decisione o processo decisionale può essere traslato e strutturato sotto forma algoritmica. le discipline di ricerca legate ai Decision Support System
  • 121. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Identification technologies Queste tecnologie permettono di stabilire sia la posizione che l’identificazione di persone o merci attraverso differenti tecniche. Ad esempio per le merci i corrieri espressi attraverso un codice a barre operano una tracciatura della merce, cioè possono in ogni momento sapere dove essa si trova. La tecnologia GPS (Global Positioning System) permette di capire dove si trova una persona o un mezzo attraverso l’uso di un dispositivo comunicante con una rete di satelliti geostazionari ruotanti attorno alla terra. I codici a barre sono un insieme di elementi grafici a contrasto elevato disposti in modo da poter essere facilmente letti da un sensore e decodificati tramite un apposito circuito integrato.
  • 122. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Multimedia technologies Il termine multimedialità o multimediale deriva al latino medium (= "mezzo", qui inteso come mezzo di comunicazione) e si può grossolanamente tradurre in "con molti mezzi". Si è diffuso tra la fine degli anni 1980 e l'inizio degli anni 1990. Si parla di contenuti multimediali, specie in ambito informatico, quando per comunicare un'informazione riguardo a qualcosa ci si avvale di molti media, cioè mezzi di comunicazione di massa, diversi: immagini in movimento (video), immagini statiche (fotografie), musica e testo.
  • 123. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Interattività Un sistema si dice interattivo quando il suo comportamento non è fisso, ma varia al variare dell'input dell'utente. Quando l'utente trasmette, in un modo qualunque, un'informazione al sistema che sta utilizzando, interagisce con esso; grazie a questa interazione, il sistema può deviare dal suo comportamento prefissato ed adeguarsi alle esigenze dell'utente. La maggior parte dei sistemi con cui si ha a che fare è generalmente interattiva: una lavatrice è interattiva, in quanto modifica il suo comportamento a seconda di come regoliamo le sue manopole e pulsanti. Un computer è interattivo perché ci mostra questo o quell'altro dato a seconda delle informazioni che gli forniamo tramite il mouse o la tastiera. Un esempio di sistema non interattivo è invece la televisione analogica, ossia la televisione classica, l'unica in effetti disponibile da cinquant'anni fa fino a pochi anni fa, prima dell'avvento della TV digitale. La televisione classica ha una fruizione pressoché completamente passiva: a parte il cambio dei canali e del volume, non è possibile far altro all'utente, che non può ad esempio comunicare con l'emittente per richiedere una particolare trasmissione, cosa che invece è possibile con la moderna TV digitale
  • 124. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY ipertestualità: l'ipertestualità è la caratteristica di un documento di utilizzare la struttura dell'ipertesto; il prefisso iper sta ad indicare la maggiore valenza di un documento ipertestuale rispetto a un documento "tradizionale" (cartaceo), dovuta al fatto che un documento ipertestuale non deve essere obbligatoriamente letto in modo sequenziale, ma si può saltare da una parte all'altra senza seguire nessun ordine prestabilito
  • 125. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY GPS technologies Il Global Positioning System (abbreviato in GPS, a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di NAVigation System with Time And Ranging Global Positioning System), è un sistema satellitare a copertura globale e continua gestito dal dipartimento della difesa (Departement of Defence, DoD) statunitense.
  • 126. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY GPS technologies Queste tecnologie permettono di stabilire sia la posizione che l’identificazione di persone o merci attraverso differenti tecniche. Ad esempio per le merci i corrieri espressi attraverso un codice a barre operano una tracciatura della merce, cioè possono in ogni momento sapere dove essa si trova. La tecnologia GPS (Global Positioning System) permette di capire dove si trova una persona o un mezzo attraverso l’uso di un dispositivo comunicante con una rete di satelliti geostazionari ruotanti attorno alla terra.
  • 127. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO (REMOTE SENSING) generalmente accettata la definizione del telerilevamento come l'insieme di tecniche, strumenti e mezzi interpretativi che permettono di estendere e migliorare le capacità percettive dell'occhio umano, fornendo informazioni qualitative e quantitative su oggetti posti a distanza dal luogo d'osservazione. Le moderne tecniche di Telerilevamento hanno ampliato il campo di indagine ben oltre alle informazioni legate allo spettro elettromagnetico comprendendo misure di campi di forze (gravitazionali, magnetico , elettrico) e utilizzando una grande quantità di strumenti Satellite Quick Bird (sistemi laser, ricevitori a radio frequenza, per il telerilevamento sistemi radar, sonar, dispositivi termici, sismografi, magnetometri, gravimetri, scintillatori). Oggi Il telerilevamento comprende tecniche di analisi della radiazione elettromagnetica e dei campi di forze finalizate ad acquisire ed interpretare dati geospaziali presenti sulla superficie terrestre, negli oceani e nell'atmosfera.
  • 128. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Le informazioni raccolte possono distare dall'osservatore da alcuni metri (Proximal Sensing) fino a migliaia di chilometri (Remote Sensing), come nel caso delle osservazioni effettuate dai satelliti. Il veicolo di informazione del telerilevamento generalmente è l'energia elettromagnetica, sia essa proveniente dal sole, emessa dalla terra o generata da strumenti radar o laser. L'energia elettromagnetica che trasporta le informazioni più utili nel campo deli Satellite Quick Bird telerilevamento applicato allo studio del per il telerilevamento territorio è quella delle bande del visibile, infrarosso e delle microonde
  • 129. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Gestione del Rischio: monitoraggio di frane, subsidenze, alluvioni, vulcani e terremoti e valutazione dei danni, localizzazione di aree inquinate, pianificazione delle strutture di pronto soccorso, etc. Foto frontale e vista 3D di una frana di scorrimento (zona della Gola di Frasassi, Ancona).
  • 130. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Mare e Aree Costiere: gestione delle coste, fenomeni di erosione costiera, monitoraggio aree glaciali e periglaciali, pianificazione e controllo delle rotte nautiche, presenza di alghe, etc. Telecomunicazioni: pianificazione e supporto delle reti di trasporto e navigazione a scala urbana e internazionale, etc. Media e Turismo: cartografia, pubblicità, educazione, analisi di proprietà, valorizzazione del territorio, etc.
  • 131. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Geologia e Geologia Applicata: cartografia geologica, esplorazioni marine e terrestri, valutazioni di impatto ambientale, monitoraggio di attività estrattive, subsidenze, movimenti franosi, etc. Topografia e Cartografia Tematica: realizzazione gestione ed aggiornamento della cartografia, pianificazione territoriale, catasto, controllo dell'abusivismo edilizio, etc. Difesa del territorio: monitoraggio di obiettivi strategici, pianificazione e preparazione di missioni, verifica della pianificazione e degli accordi, controllo dell'industria estrattiva, etc.
  • 132. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Ambiente: classificazione multitemporale di uso e coperture del suolo, controllo e gestione dell'ecosistema, valutazioni di impatto ambientale, monitoraggio inquinamento, discariche e rifiuti urbani e industriali, gestione della rete idrica e aree umide, etc.
  • 133. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO Agricoltura: gestione dei processi produttivi, verifiche di dettaglio di appezzamenti e tipologie di colture, inventario e previsione dei raccolti, controllo delle proprietà, valutazione dei danni post-calamità, etc.; Scienze Forestali: cartografia forestale, gestione demaniale, monitoraggio aree deforestate o percorse da incendi, etc.
  • 134. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY TELERILEVAMENTO In 1972, Las Vegas had about 270,000 residents; by 1992 the city had grown to more than 900,000. Growth of the city is evident in comparing a 1972 Landsat subscene to one acquired in 1992
  • 135. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY FOTOGRAMMETRIA DIGITALE tutte quelle procedure che utilizzano immagini fotografiche di un oggetto per ricavarne la posizione, la forma e le dimensioni. Effettuare il rilievo di un oggetto significa ricavarne la posizione spaziale di tutti i punti di interesse. Mediante la fotogrammetria questa operazione viene fatta, in gran parte, non direttamente sull'oggetto ma utilizzando le prospettive fotografiche centrali mediante osservazione stereoscopica. Fotogrammetria aerea - Modalità di ripresa stereoscopica del territorio
  • 136. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY FOTOGRAMMETRIA DIGITALE la fotogrammetria rappresenta uno strumento di acquisizione di dati metrici e tematici tra i più affidabili, rapidi ed economici; è il metodo più qualificato per la definizione spaziale degli elementi del Territorio e per la misura delle loro più minute modificazioni. Inoltre le nuove modalità fotogrammetriche consentono descrizioni grafiche e numeriche più pertinenti e assicurano la possibilità di istituire periodici e sistematici controlli ai fini della salvaguardia e conservazione di beni naturali, culturali, ambientali, ecc Metodo di visione stereoscopica. La stereovisione è possibile attraverso l'uso di occhiali anaglifi (lenti Rosse e Blu), indipendentemente dal tipo di scheda grafica. Questa stereocoppia orientata è relativa all'Isola di Caprera (Arcipelago della Maddalena, Sardegna).
  • 137. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Un computer palmare (detto anche palmare), spesso designato in inglese con il termine palmtop o con la sigla PDA (acronimo di personal digital assistant), è un computer di ridotte dimensioni, tale da essere portato sul palmo di una mano, dotato di uno schermo sensibile al tocco (o Touch Screen). Il telefono cellulare, popolarmente conosciuto come telefonino, è un apparecchio per la comunicazione in radiotelefonia, collegato alla rete telefonica di terra tramite centrali di smistamento, denominate BTS o stazioni radio base, molto spesso dotate di tre o più celle, ciascuna capace di diverse connessioni con gli apparecchi mobili.
  • 138. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Location-based services (LBS) are offered by some cell phone networks as a way to send custom advertising and other information to cell- phone subscribers based on their current location. The cell-phone service provider gets the location from a GPS chip built into the phone, or using radiolocation and trilateration based on the signal-strength of the closest cell-phone towers (for phones without GPS features). In the UK, networks do not use trilateration; LBS services use a single base station, with a 'radius' of inaccuracy, to determine a phone's location.
  • 139. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Networking technologies flussi di comunicazione della rete Internet
  • 140. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Wireless communications standards and typical applications
  • 141. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Networking technologies Google earth
  • 142. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Microsoft mappoint north america 2001 virtual globe
  • 143. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage L’area denominata “Virtual Cultural Heritage” fa riferimento all’uso di sistemi virtuali per generare, navigare ed esplorare ambienti ricostruiti d’interesse culturale Le tecniche di Realtà Virtuale possono estendere le nostre capacità percettive rendendo possibili interazioni tra simulazioni numeriche e dati raccolti sperimentalmente. In quest’ottica le applicazioni di Realtà Virtuale sono strettamente collegate a quelle di Visualizzazione Scientifica perché creano modalità originali di navigazione ed interrogazione di mondi visibili, invisibili, ipotetici ed immaginari. Il concetto stesso di virtualità implica la disponibilità di visualizzazioni tridimensionali e di sistemi interattivi finalizzati alla creazione d’ambienti immersivi generati in tempo reale dal calcolatore
  • 144. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage Un supercalcolatore grafico traduce in tempo reale scene grafiche in immagini. La proiezione su uno schermo semicilindrico crea un’illusione d’immersione nel mondo simulato. L’immersività è amplificata dall’uso d’occhiali stereografici. Tutto ciò consente la navigazione all’interno d’ambienti sintetici (Virtual Environments - VE)
  • 145. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Realtà Virtuale e Virtual Cultural Heritage
  • 146. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY flussi di comunicazione della rete Internet Bologna virtuale
  • 147. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Planning Support Systems disciplina il cui dominio è lo studio dell’Information Technology relativamente ai processi di pianificazione. L’attività di ricerca sviluppata presso l’MIT (Ferraz de Abreu) in questa disciplina si riferisce a tre aree principali di interesse: i metodi analitici ed i modelli urbani; la rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazione; le implicazioni istituzionali dell’information technology.
  • 148. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Planning Support Systems metodi analitici e modelli urbani fornisce gli strumenti per l’elaborazione dell’informazione che sono utilizzati per affrontare i problemi complessi alla base della pianificazione. Questa area di ricerca trova i suoi fondamenti nelle svariate discipline che spaziano dall’analisi ed il supporto alle decisioni all’analisi spaziale, dalla dinamica dei sistemi, alla ricerca operativa, dalla matematica alla teoria dei grafi ed alla teoria dei giochi rappresentazione della conoscenza e la gestione dell’informazione area di studio riguarda la strutturazione, la memorizzazione, l’elaborazione dell’informazione nei sistemi in funzione dei processi di pianificazione (processi decisionali, sviluppo di politiche, pubblica infor-mazione, trasferimento di conoscenza) implicazioni istituzionali dell’information technology
  • 149. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Planning Support Systems UrbanSim UrbanSim è un PSS basato su un modello di simulazione, sviluppato per studiare principalmente nella fase di definizione delle politiche di piano l’interazione tra uso dei suoli e infrastrutture di trasporto nei processi di sviluppo urbano. E’ progettato specificatamente per la valutazione delle poli-tiche per la gestione della crescita urbana, con particolare enfasi sull’inte-razione tra uso dei suoli e trasporti” (Waddel)
  • 150. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Planning Support Systems Community Viz E’ un PSS dedicato a processi collaborativi di progettazione urbanistica Un sistema multimediale spaziale sviluppato su una piattaforma GIS. Le componenti principali del sistema sono un modulo per la costruzione di scenari (Scenario Constructor), un modulo per la visualizzazione tridimensionale (Town Builder 3D), e un modello predittivo basato su algoritmi genetici. Le componenti sono utilizzate in un unico ambiente integrato in maniera interattiva, consentendo agli utenti di esplorare una proposta di piano, modificarla in tempo reale e valutarne gli effetti. i moduli sono tre estensioni indipendenti del software Arview
  • 152. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Elkins Meadow-Steamboat Springs
  • 155. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Visualization-Development Proposal
  • 156. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Progetto Urbano (informazione e comunicazione) Uso del suolo, ICT per la rappresentazione di modelli analitici, grafici, di scenario; gestione di banche dati, visualizzazione, modellazione e simulazioni, infrastrutture, rete dei trasporti, etc. Altro Servizi di emergenza, telecomunicazioni, marketing, mercato immobiliare, educazione, e-commerce, turismo, Sopra. Enchede, Olanda (Fonte: TU/e Delft) Sotto. Modello 3D collegato ad una banca dati (Fonte; CASA) Sotto. Analisi nelle 24 h del centro di Londra. I luoghi della vita notturna (a) e quelli diurni (b) a b
  • 157. INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Espansione della città di Chicago (Fonte: CASA)
  • 158. Informatica e nuove tecnologie della comunicazione: Internet Arch. Antonio Caperna http://www.nexuslab.org a.caperna@awn.it
  • 159. Città come flow of information nell'ambito dell'amministrazione USA, alla fine degli anni ’50, si concepì l'idea di creare un'agenzia il cui compito fosse quello di stimolare e finanziare la ricerca di base in settori che avrebbero potuto avere una ricaduta militare. Nel 1958 il Congresso approvò la costituzione e il finanziamento della Advanced Research Projects Agency, l'ARPA, la cui sede fu stabilita nell'edificio del Pentagono a Washington.
  • 160. Città come flow of information Nel 1959 Paul Baran fu inserito nella neonata divisione informatica, dove si mise a lavorare su un problema che da qualche tempo veniva studiato: come riuscire a garantire che il sistema di comando e controllo strategico dell'esercito rimanesse se non intatto almeno operativo in caso di attacco nucleare. Le reti di comunicazione tradizionali su cui si basava l'intero apparato di controllo militare, infatti, erano estremamente vulnerabili. Lavorando su questo problema, Baran giunse a due conclusioni: la prima era che una rete sicura dovesse avere una configurazione decentralizzata e ridondante, in modo che esistessero più percorsi possibili lungo i quali far viaggiare un messaggio da un punto a un altro; la seconda, legata alla prima, era che il sistema di telecomunicazioni dovesse basarsi sulle nuove macchine di calcolo digitale, in grado di applicare sistemi di correzione degli errori e scelta dei canali di comunicazione
  • 161. Città come flow of information Sviluppando i suoi calcoli, Baran aveva elaborato un modello in cui ciascun nodo fosse collegato ad almeno altri quattro nodi, e nessun nodo avesse la funzione di concentratore, al contrario di quanto avveniva per la rete telefonica. In questo modo ogni nodo poteva continuare a lavorare, ricevendo, elaborando e trasmettendo informazioni, anche nel caso in cui alcuni fra i nodi vicini fossero stati danneggiati. L'assenza di un nodo centrale inoltre eliminava ogni possibile obiettivo strategico, la cui distruzione avrebbe compromesso il funzionamento dell'intera rete. Oltre all'idea di una rete decentrata e ridondante, Baran ebbe anche un'altra intuizione geniale: piuttosto che inviare un messaggio da un nodo all'altro come un unico blocco di bit, era meglio dividerlo in parti separate, che potessero viaggiare attraverso vari percorsi verso la destinazione, dove sarebbero stati ricomposti
  • 162. Città come flow of information queste idee e intuizioni teoriche, elaborate in sedi diverse e indipendenti, confluirono pochi anni dopo nel progetto Arpanet, la progenitrice di Internet
  • 163. Città come flow of information dall'incomunicabilità reciproca delle possenti e costose macchine si decise il finanziamento di un progetto volto a consentire la comunicazione e lo scambio di risorse tra i computer dei vari laboratori universitari finanziati dall'agenzia. Il progetto fu approvato e iniziò così la storia di Arpanet, la rete dell'ARPA. La fase esecutiva del progetto Arpanet prese il via nel 1969 University of California, Stanford Research Institute, Università di Santa Barbara e dello Utah Nel frattempo la rete Arpanet, come veniva ormai ufficialmente chiamata, cominciava a crescere. I nodi nel 1971 erano divenuti quindici, e gli utenti alcune centinaia. Nel giro di pochi mesi tutti coloro che avevano accesso a un host iniziarono a usare la rete per scambiarsi messaggi. E si trattava di messaggi di tutti i tipi: da quelli di lavoro a quelli personali. La rete dell'ARPA era divenuto un sistema di comunicazione tra una comunità di giovani ricercatori di informatica!