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Principi fondamentali del metodo di Sheila Nelson



By Angela Amato




Livello Principiante

   •   Lezioni di gruppo, (per sviluppare motivazione e spirito di osservazione fin dal principio )

       in cui si impara a leggere la musica e si fanno attività con lo strumento sviluppando fin

       dall’inizio una pulsazione ritmica comune e un attento ascolto. Infatti quasi tutti i brani, a

       partire da quelli su corde vuote fino a quelli più avanzati, includono un accompagnamento

       al pianoforte che generalmente viene eseguito dall’insegnante stesso: Sheila suonava il

       piano per accompagnare i suoi allievi durante le sue lezioni e insegnava lei stessa il

       solfeggio attraverso giochi ritmici di gruppo che si svolgevano prima della lezione di

       strumento.



   •   La forma del gioco era usata per ottenere il massimo risultato ricettivo da parte dell’allievo

       e del gruppo. Per questo motivo spesso i libri di Sheila Nelson sono pieni di svariati disegni

       da colorare e molto spesso questi hanno una corrispondenza con il movimento da eseguire

       nel brano musicale. Il metodo è costantemente focalizzato nello sviluppo dei corretti

       movimenti usando esempi reali, ex. animali l’arcobaleno ecc.,          in modo da lasciare

       impressa nella mente del bambino un’ idea piacevole per cui seguirà da parte di

       quest’ultimo una partecipazione attiva con interesse maggiore che darà il miglior risultato

       finale. Le lezioni di base comprendono fin dall’inizio lo sviluppo del movimento continuo,

       movimento rotatorio, tra cui l’apprendimento del suono balzato a partire dalle corde vuote.
•   Canto, per lo sviluppo dell’orecchio e del senso ritmico : Sheila svolge le sue lezioni

    iniziando con il canto. Dopo aver seduto il gruppo di bambini per terra in cerchio tutti

    attorno ad un grosso pentagramma steso sul pavimento Sheila posizionava dei cerchi,

    alcuni bianchi altri neri, sul pentagramma e iniziava a comporre un piccolo brano da

    cantare. Le note nere sarebbero minime, le altre semiminime. Successivamente,

    incoraggiava i bambini a cantare queste note.



    Dopo poco questi iniziavano a scoprire di quale canzone si trattasse, in quanto Sheila

    sceglieva sempre canzoncine conosciute. Da qui scaturisce che tutti i suoi libri di base per

    strumento, includono le canzoncine per bambini più familiari a questi ultimi. Al canto si

    associa il battito delle mani, sempre in gruppo o individualmente, in cui le note brevi sono

    ribattute e quelle lunghe includono un solo battito per tutta la loro durata. Questo sistema

    fa riferimento diretto al sistema Kodàly per l’insegnamento del canto attraverso canti

    popolari ed attraverso il sistema pedagogico inventato da Kodàly stesso, tra cui appunto il

    battito delle mani per lo sviluppo del senso ritmico e per l’immediato apprendimento del

    solfeggio. Durante la lettura con canto Sheila puntava il dito sotto le note per tutta la loro

    durata. La lettura ritmica avveniva prima del riconoscimento dell’altezza delle note stesse.

    Per cui Sheila Nelson nel libro TETRATUNES, introduce un sistema con brani da suonare,

    inizialmente senza le note, cioè usa solo i nomi SOL, RE, MI ecc. e successivamente

    introduce il pentagramma con brani facilissimi da leggere. Il mio particolare metodo di

    insegnamento di questo libro e’ stato quello di rendere ancora più facile il passaggio dalle

    note scritte ( SOL; MI ; RE ecc. ) a quelle su pentagramma, attraverso lo scrivere il relativo

    sotto ogni nota. A dispetto di tutte le critiche e sospetti di molti insegnanti, questo sistema

    ha dato invece risultati straordinari, in quanto mi ha permesso di accelerare il meccanismo

    di lettura. Il risultato e’ stato che i bambini hanno imparato subito le note attraverso lo

    studio del violino e non attraverso un sistema molto scolastico come il solfeggio.
•   Secondo Gradino : E’ chiaro che successivamente gli allievi, una volta più avanti negli

    studi, devono frequentare anche le lezioni di teoria. Non appena lo studente completa la

    prima metà di TETRATUNES può iniziare lo studio dei libri STEPPING STONES and

    WAGGON WHEELS che includono brani con tecnica più avanzata. Generalmente con

    questo metodo tra il processo di apprendimento di corde vuote fino al momento in cui si

    imposta la mano sinistra in prima posizione, non passano più di tre mesi, e anche gli allievi

    meno studiosi e con meno talento riescono in questo tempo ad imparare a suonare brani in

    prima posizione.



    Da questo momento in poi si può integrare lo studio della tecnica introducendo le prime

    scale di un’ottava ( Sol, Re, La ) di due ottave ( Sol ) con i relativi arpeggi, in tonalità

    maggiore e minore. Il mio consiglio è in un primo momento non usare un libro, ma scrivere

    le scale su un pentagramma. Dopo che queste scale di base sono state ben assimilate è

    possibile usare un libro di scale appropriato. Il mio sistema e’ quello di scrivere, nelle scale

    minori, tutti i bemolli o diesis vicino ad ogni nota e spiegarli al momento di suonare, cioè in

    un modo visivo anziché teorico. Solo successivamente quando l’allievo si recherà alle

    lezioni specifiche di teoria tutto questo verrà imparato con le varie regole di teoria. Sono

    sicura che questo fosse anche uno dei principi di base usati da Sheila Nelson, sebbene

    adattati al suo sistema di insegnamento. Cioè in un primo momento, particolarmente

    trattandosi di bambini al di sotto di sei anni, ma anche i più grandini, tutto si svolge in

    pratica e l’insegnante adatta un metodo specifico per ogni tipo di gruppo o allievo.
Livello più avanzato



   •   Cambi di posizione : Già a partire dal primo anno di studio, non appena scale e arpeggi in

       prima posizione sono stati assimilati, si inizia lo studio dei cambiamenti di posizione prima

       terza. In un primo momento trasportando i brani di musica appresi nella prima posizione, e

       successivamente con brani completamente nuovi. Lo studio dei pezzi viene integrato con

       scale ed arpeggi in terza posizione, prima fissa, poi con cambiamenti ( es. scala di Re

       magg. E min e arpeggi ). Sheila spesso chiedeva di suonare un brano a memoria in prima

       posizione e poi a memoria in terza posizione.



   •   Introduzione del Vibrato : La Nelson insegnava quasi in contemporanea, sia lo studio dei

       cambi di posizione che il vibrato. All’inizio richiedeva un vibrato ampio fatto di braccio con

       poca partecipazione del polso e delle dita e subito dopo un vibrato che includeva sempre

       più il vibrato di polso. La mia particolare esperienza è stata quella di insegnare cambi di

       posizione e vibrato molto presto anche se spesso ho dovuto integrare lo studio del vibrato

       con moltissimi esercizi preparatori, ed in oltre solo pochi allievi erano in grado di avere un

       vibrato appropriato dopo un mese di studio, invece la maggior parte di essi aveva bisogno

       di studiarlo per almeno sei mesi prima di ottenere un risultato appropriato.



   •   Scale in Seconda Posizione e i colpi d’arco applicati ad esse : l’introduzione delle scale in

       seconda posizione diventa di fondamentale importanza. Diteggiature usate in posizione

       fissa, scale magg., min e arpeggi, sciolte e legate, in più introdurre tutti i colpi d’arco di

       base. Questi ultimi eseguiti a memoria per dare all’allievo la possibilità di concentrarsi

       completamente sulla corretta coordinazione dei movimenti, e per ascoltare l’intonazione.

       Anche le scale possono essere migliorate con l’accompagnamento di accordi al pianoforte

       ( sia per mantenere una pulsazione ritmica costante e sia per il controllo dell’intonazione.
Scale in gruppo, possono risultare molto proficue spingendo anche l’allievo più lento

    all’apprendimento ad acquistare sicurezza essendo trascinato dagli altri ed essendo

    costretto a dare il meglio di sé ). Armonie di base e scale di gruppo accompagnate al

    pianoforte possono essere molto più efficaci di ore di studio fatte da soli in una stanza a

    casa.



•   Studio dei Colpi d’Arco, Dinamiche e Coloriti attraverso l’Interpretazione dei Brani : Un

    tipo di tecnica applicata di base, di cui Sheila Nelson fa molto uso è l’introduzione delle

    dinamiche, colpi d’arco molto differenziati e vari coloriti non appena messe le quattro dita

    sulla corda. L’incentivo ad usare il vibrato ad uno stadio molto precoce servirebbe non solo

    per sviluppare capacità tecniche avanzate e per avere subito una elasticità nel braccio nelle

    dita e nella mano, ma anche e specialmente per poter insegnare un tipo di interpretazione

    più raffinata fin dall’inizio dello studio dello strumento. Lo studio di infiniti coloriti e colpi

    d’arco svariati spingerà l’allievo a ricercare molti tipi di suono da poter combinare. E’ di

    fondamentale importanza che l’insegnate faccia in continuazione ascoltare questi svariati

    tipi di suono, spingendo l’allievo fin da principio ad imitare e ancor più importante a

    ricercare il suo suono. Il miglior sistema per spingere gli allievi a questa ricerca è quello di

    insegnargli le varie possibilità di apprendimento di suoni diversi attraverso lo studio del

    repertorio appropriato al livello di difficoltà dell’allievo. Cioè per ottenere un buon

    risultato il brano musicale non dovrà mai presentare difficoltà maggiori del livello tecnico

    generale dell’allievo.

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  • 1. Principi fondamentali del metodo di Sheila Nelson By Angela Amato Livello Principiante • Lezioni di gruppo, (per sviluppare motivazione e spirito di osservazione fin dal principio ) in cui si impara a leggere la musica e si fanno attività con lo strumento sviluppando fin dall’inizio una pulsazione ritmica comune e un attento ascolto. Infatti quasi tutti i brani, a partire da quelli su corde vuote fino a quelli più avanzati, includono un accompagnamento al pianoforte che generalmente viene eseguito dall’insegnante stesso: Sheila suonava il piano per accompagnare i suoi allievi durante le sue lezioni e insegnava lei stessa il solfeggio attraverso giochi ritmici di gruppo che si svolgevano prima della lezione di strumento. • La forma del gioco era usata per ottenere il massimo risultato ricettivo da parte dell’allievo e del gruppo. Per questo motivo spesso i libri di Sheila Nelson sono pieni di svariati disegni da colorare e molto spesso questi hanno una corrispondenza con il movimento da eseguire nel brano musicale. Il metodo è costantemente focalizzato nello sviluppo dei corretti movimenti usando esempi reali, ex. animali l’arcobaleno ecc., in modo da lasciare impressa nella mente del bambino un’ idea piacevole per cui seguirà da parte di quest’ultimo una partecipazione attiva con interesse maggiore che darà il miglior risultato finale. Le lezioni di base comprendono fin dall’inizio lo sviluppo del movimento continuo, movimento rotatorio, tra cui l’apprendimento del suono balzato a partire dalle corde vuote.
  • 2. Canto, per lo sviluppo dell’orecchio e del senso ritmico : Sheila svolge le sue lezioni iniziando con il canto. Dopo aver seduto il gruppo di bambini per terra in cerchio tutti attorno ad un grosso pentagramma steso sul pavimento Sheila posizionava dei cerchi, alcuni bianchi altri neri, sul pentagramma e iniziava a comporre un piccolo brano da cantare. Le note nere sarebbero minime, le altre semiminime. Successivamente, incoraggiava i bambini a cantare queste note. Dopo poco questi iniziavano a scoprire di quale canzone si trattasse, in quanto Sheila sceglieva sempre canzoncine conosciute. Da qui scaturisce che tutti i suoi libri di base per strumento, includono le canzoncine per bambini più familiari a questi ultimi. Al canto si associa il battito delle mani, sempre in gruppo o individualmente, in cui le note brevi sono ribattute e quelle lunghe includono un solo battito per tutta la loro durata. Questo sistema fa riferimento diretto al sistema Kodàly per l’insegnamento del canto attraverso canti popolari ed attraverso il sistema pedagogico inventato da Kodàly stesso, tra cui appunto il battito delle mani per lo sviluppo del senso ritmico e per l’immediato apprendimento del solfeggio. Durante la lettura con canto Sheila puntava il dito sotto le note per tutta la loro durata. La lettura ritmica avveniva prima del riconoscimento dell’altezza delle note stesse. Per cui Sheila Nelson nel libro TETRATUNES, introduce un sistema con brani da suonare, inizialmente senza le note, cioè usa solo i nomi SOL, RE, MI ecc. e successivamente introduce il pentagramma con brani facilissimi da leggere. Il mio particolare metodo di insegnamento di questo libro e’ stato quello di rendere ancora più facile il passaggio dalle note scritte ( SOL; MI ; RE ecc. ) a quelle su pentagramma, attraverso lo scrivere il relativo sotto ogni nota. A dispetto di tutte le critiche e sospetti di molti insegnanti, questo sistema ha dato invece risultati straordinari, in quanto mi ha permesso di accelerare il meccanismo di lettura. Il risultato e’ stato che i bambini hanno imparato subito le note attraverso lo studio del violino e non attraverso un sistema molto scolastico come il solfeggio.
  • 3. Secondo Gradino : E’ chiaro che successivamente gli allievi, una volta più avanti negli studi, devono frequentare anche le lezioni di teoria. Non appena lo studente completa la prima metà di TETRATUNES può iniziare lo studio dei libri STEPPING STONES and WAGGON WHEELS che includono brani con tecnica più avanzata. Generalmente con questo metodo tra il processo di apprendimento di corde vuote fino al momento in cui si imposta la mano sinistra in prima posizione, non passano più di tre mesi, e anche gli allievi meno studiosi e con meno talento riescono in questo tempo ad imparare a suonare brani in prima posizione. Da questo momento in poi si può integrare lo studio della tecnica introducendo le prime scale di un’ottava ( Sol, Re, La ) di due ottave ( Sol ) con i relativi arpeggi, in tonalità maggiore e minore. Il mio consiglio è in un primo momento non usare un libro, ma scrivere le scale su un pentagramma. Dopo che queste scale di base sono state ben assimilate è possibile usare un libro di scale appropriato. Il mio sistema e’ quello di scrivere, nelle scale minori, tutti i bemolli o diesis vicino ad ogni nota e spiegarli al momento di suonare, cioè in un modo visivo anziché teorico. Solo successivamente quando l’allievo si recherà alle lezioni specifiche di teoria tutto questo verrà imparato con le varie regole di teoria. Sono sicura che questo fosse anche uno dei principi di base usati da Sheila Nelson, sebbene adattati al suo sistema di insegnamento. Cioè in un primo momento, particolarmente trattandosi di bambini al di sotto di sei anni, ma anche i più grandini, tutto si svolge in pratica e l’insegnante adatta un metodo specifico per ogni tipo di gruppo o allievo.
  • 4. Livello più avanzato • Cambi di posizione : Già a partire dal primo anno di studio, non appena scale e arpeggi in prima posizione sono stati assimilati, si inizia lo studio dei cambiamenti di posizione prima terza. In un primo momento trasportando i brani di musica appresi nella prima posizione, e successivamente con brani completamente nuovi. Lo studio dei pezzi viene integrato con scale ed arpeggi in terza posizione, prima fissa, poi con cambiamenti ( es. scala di Re magg. E min e arpeggi ). Sheila spesso chiedeva di suonare un brano a memoria in prima posizione e poi a memoria in terza posizione. • Introduzione del Vibrato : La Nelson insegnava quasi in contemporanea, sia lo studio dei cambi di posizione che il vibrato. All’inizio richiedeva un vibrato ampio fatto di braccio con poca partecipazione del polso e delle dita e subito dopo un vibrato che includeva sempre più il vibrato di polso. La mia particolare esperienza è stata quella di insegnare cambi di posizione e vibrato molto presto anche se spesso ho dovuto integrare lo studio del vibrato con moltissimi esercizi preparatori, ed in oltre solo pochi allievi erano in grado di avere un vibrato appropriato dopo un mese di studio, invece la maggior parte di essi aveva bisogno di studiarlo per almeno sei mesi prima di ottenere un risultato appropriato. • Scale in Seconda Posizione e i colpi d’arco applicati ad esse : l’introduzione delle scale in seconda posizione diventa di fondamentale importanza. Diteggiature usate in posizione fissa, scale magg., min e arpeggi, sciolte e legate, in più introdurre tutti i colpi d’arco di base. Questi ultimi eseguiti a memoria per dare all’allievo la possibilità di concentrarsi completamente sulla corretta coordinazione dei movimenti, e per ascoltare l’intonazione. Anche le scale possono essere migliorate con l’accompagnamento di accordi al pianoforte ( sia per mantenere una pulsazione ritmica costante e sia per il controllo dell’intonazione.
  • 5. Scale in gruppo, possono risultare molto proficue spingendo anche l’allievo più lento all’apprendimento ad acquistare sicurezza essendo trascinato dagli altri ed essendo costretto a dare il meglio di sé ). Armonie di base e scale di gruppo accompagnate al pianoforte possono essere molto più efficaci di ore di studio fatte da soli in una stanza a casa. • Studio dei Colpi d’Arco, Dinamiche e Coloriti attraverso l’Interpretazione dei Brani : Un tipo di tecnica applicata di base, di cui Sheila Nelson fa molto uso è l’introduzione delle dinamiche, colpi d’arco molto differenziati e vari coloriti non appena messe le quattro dita sulla corda. L’incentivo ad usare il vibrato ad uno stadio molto precoce servirebbe non solo per sviluppare capacità tecniche avanzate e per avere subito una elasticità nel braccio nelle dita e nella mano, ma anche e specialmente per poter insegnare un tipo di interpretazione più raffinata fin dall’inizio dello studio dello strumento. Lo studio di infiniti coloriti e colpi d’arco svariati spingerà l’allievo a ricercare molti tipi di suono da poter combinare. E’ di fondamentale importanza che l’insegnate faccia in continuazione ascoltare questi svariati tipi di suono, spingendo l’allievo fin da principio ad imitare e ancor più importante a ricercare il suo suono. Il miglior sistema per spingere gli allievi a questa ricerca è quello di insegnargli le varie possibilità di apprendimento di suoni diversi attraverso lo studio del repertorio appropriato al livello di difficoltà dell’allievo. Cioè per ottenere un buon risultato il brano musicale non dovrà mai presentare difficoltà maggiori del livello tecnico generale dell’allievo.