1. TECNOPARCO DEL LAGO MAGGIORE
RICHIESTA DI CONTRIBUTO
ALLA FONDAZIONE CARIPLO
dei comuni Vogogna (capofila)
Arizzano, Beura-Cardezza, Cannero Riviera, Oggebbio,
Ornavasso, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte,
Villadossola
nell’ambito del bando
“promuovere la sostenibilità energetica nei comuni
piccoli e medi”
RELAZIONE
DESCRITTIVA
MAGGIO 2011
con la consulenza di: CAIRE - Urbanistica, Stefano Bruno - consulente ambientale, Centro del Sole - circolo di Lega Ambiente
2. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
SOMMARIO
1. LE PREMESSE AL PROGETTO ................................................................................................................ 4
2. I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO: IL CONTESTO TERRITORIALE E LE SUE
TENDENZE EVOLUTIVE ...................................................................................................................................... 6
2.1 Inquadramento territoriale ............................................................................ 6
Morfologia e idrografia .............................................................................................. 7
Climatologia ............................................................................................................ 7
Temperatura............................................................................................................ 8
Radiazione solare ..................................................................................................... 9
Copertura Vegetativa ................................................................................................ 9
2.2 Inquadramento socio-economico ................................................................. 10
I Sistemi Locali del Lavoro del Verbano-Cusio-Ossola .................................................. 10
L’accessibilità nel sistema del Verbano ...................................................................... 11
La storia demografica: Arizzano ............................................................................... 12
La storia demografica: Beura Cardezza ..................................................................... 13
La storia demografica: Cannero Riviera ..................................................................... 14
La storia demografica: Oggebbio .............................................................................. 15
La storia demografica: Ornavasso ............................................................................ 16
La storia demografica: Pallanzeno ............................................................................ 17
La storia demografica: Piedimulera ........................................................................... 18
La storia demografica: Pieve Vergonte ...................................................................... 19
La storia demografica: Villadossola ........................................................................... 20
La storia demografica: Vogogna ............................................................................... 21
Aggregato dei dieci comuni ...................................................................................... 22
Quadro economico dei comuni: caratteri strutturali del settore primario ........................ 23
Analisi dei consumi aggregati ................................................................................... 28
Analisi specifica dei consumi e delle emissioni dei comuni aderenti al progetto ............... 32
Consumi energetici comunali anno 2010 pro capite..................................................... 34
Dati generali per comune ........................................................................................ 34
Impianti di produzione di Energia da fonti rinnovabili per comune ................................ 35
Iniziative per il risparmio energetico e/o per la sostenibilità ambientale intraprese negli
ultimi 5 anni .......................................................................................................... 35
Iniziative future per il risparmio energetico e/o per la sostenibilità ambientale ............... 36
Iniziative rivolte alla sostenibilità energetica ed ambientale ......................................... 36
1
3. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Interventi, politiche ed azione che potrebbero essere intraprese per rispettare il patto dei
sindaci. ................................................................................................................. 36
Quota di raccolta differenziata e risparmio CO2 (Kg/anno). .......................................... 37
3. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO ......................................................................................................... 38
4. LE STRATEGIE DI INTERVENTO ........................................................................................................ 39
4.1 Adesione formale al Patto dei Sindaci .......................................................... 39
4.2 Analisi del sistema energetico locale e definizione dell’inventario delle
emissioni ................................................................................................................ 40
Il bilancio energetico e l’inventario delle emissioni ...................................................... 40
Le analisi settoriali ................................................................................................. 43
Analisi di specifici strumenti ..................................................................................... 46
I fattori di emissione ............................................................................................... 46
4.3 La Redazione del PAES ................................................................................. 47
Strategia generale e visione di lungo termine ............................................................ 48
Strumenti di attuazione........................................................................................... 50
Selezione delle azioni e priorità di intervento ............................................................. 52
4.4 Predisposizione di un sistema di monitoraggio ............................................ 55
4.5 Aggiornamento della Banca dati della Fondazione Cariplo ........................... 58
4.6 Programma di formazione ............................................................................ 58
4.7 Campagna di informazione e sensibilizzazione............................................. 59
5. L’ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO E DEL RICHIEDENTE ................................................. 61
Durata .................................................................................................................. 61
Soggetti partner ..................................................................................................... 61
Risorse umane ....................................................................................................... 61
Risorse economiche ................................................................................................ 63
Soggetti Beneficiari ................................................................................................ 63
Risultati Attesi ....................................................................................................... 64
Valutazione degli Esiti ............................................................................................. 64
Organizzazione del richiedente ................................................................................. 64
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4. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
A CURA DI:
Tecnoparco Del Lago Maggiore SpA
CAIRE Urbanistica
Stefano Bruno
Legambiente – Il Centro Del Sole
COMUNI PROPONENTI:
Vogogna (capofila)
Arizzano
Beura Cardezza
Cannero Riviera
Oggebbio
Ornavasso
Pallanzeno
Piedimulera
Pieve Vergonte
Villadossola
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5. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
IL PROGETTO DI PROMOZIONE DI BUONE PRATICHE PER LA SOSTENIBILITA’
ENERGETICA
1. LE PREMESSE AL PROGETTO 1
I cambiamenti avvenuti nell’ultimo decennio in campo energetico sono tra i più significativi e
importanti degli ultimi 60 anni. Nessun aspetto è rimasto quello di prima: situazione politica
internazionale, andamento dei prezzi dei prodotti energetici, normativa comunitaria e nazionale
a favore delle fonti rinnovabili e dell’uso razionale dell’energia, competenze alle Regioni in
termini di politiche energetiche, liberalizzazione dei mercati elettrici e del gas, sviluppo delle
tecnologie e del fatturato del comparto: sono tutti elementi per un nuovo modello di sviluppo, le
cui vere potenzialità si iniziano a comprendere appieno soltanto ora.
I meccanismi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso sistemi come i crediti di
CO2 o i certificati bianchi, pur necessitando ancora di correzioni e aggiustamenti in corso
d’opera, sanciscono un approccio totalmente innovativo, determinando la possibilità di generare
ricchezza e sviluppo economico attraverso efficienza energetica e fonti rinnovabili, creando per
la prima volta le condizioni per un disaccoppiamento tra crescita economica e crescita dei
consumi.
E nonostante le “regole del gioco” vengano decise a livello internazionale, i cambiamenti in corso
aprono la strada all’azione locale, che può e deve approfittare della rivoluzione energetica in atto
per creare un nuovo modello di sviluppo, sostenibile e a bassa intensità di carbonio.
Una adeguata gestione delle risorse energetiche può avvenire solo di concerto con il livello
locale, nell’ambito di politiche, programmi ed interventi integrati il cui punto centrale risieda nel
governo del territorio, nella crescente importanza che viene ad assumere il collegamento tra
dove e come l’energia viene prodotta e utilizzata e nella ricerca di soluzioni che coinvolgono
sempre di più la sfera locale, sia pubblica che privata.
Il settore energetico oggi è innanzitutto fondamentale per l’innovazione e per le nuove
opportunità socio-economiche a favore delle comunità locali e dei rispettivi settori produttivi
oltre ad essere strategico per le politiche di contenimento dei gas climalteranti (CO2) e per lo
sviluppo sostenibile.
Il boom del settore fotovoltaico in Italia è un ottimo esempio: una legislazione lungimirante ha
permesso di passare in poco più di tre anni da 10 a 1.200 MW di potenza installata,
permettendo un risparmio di oltre 2 milioni di barili di petrolio equivalente all’anno, e
dimezzando il costo della tecnologia nello stesso periodo grazie all’aumento dei volumi di
vendita.
Il tema dell'energia diventa ogni giorno più strategico per definire gli asseti di sviluppo di un
territorio.
Da un lato, i processi di ristrutturazione e di liberalizzazione che hanno investito il comparto a
cavallo degli anni '90 hanno portato alla fine del monopolio Enel, alla nascita di nuove imprese
nel campo della produzione e della distribuzione e all'innesco di processi di riorganizzazione della
1
Liberamente tratto da “Piano Strategico dell’Energia 2010 della media Ossola a cura di CAIRE Urbanistica”]
4
6. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
rete. Dentro tale ottica i "padroni delle acque" (Enel, Edison, A2A per fare qualche esempio) si
riposizionano a valle del processo produttivo, facendo leva sul patrimonio di utenti-clienti
acquisito nella fase nascente e trionfante del capitalismo urbano industriale del Novecento.
Dall'altro, l'avvento della green economy e della ricerca della sostenibilità e della riproducibilità
delle risorse energetiche apre nuovi scenari nei quali l'efficienza energetica, la produzione di
energia da fonti rinnovabili e le tecnologie ad esse connesse diventano le nuove frontiere
dell'economia dei paesi più avanzati.
In questa cornice di fondo, il Verbano Cusio Ossola è uno dei territori di elezione della nuova
politica di sviluppo locale italiana, in cui sperimentare una strategia di riequilibrio territoriale
fondata non sulla leva della spesa pubblica centrale ma sulla crescita dal basso delle nuove
risorse ambientali secondo l'ottica dello sviluppo sostenibile.
La "provincia azzurra", infatti, ha in sé tutti gli elementi cardine delle filiere più innovative e
promettenti della green economy, iniziando dalla produzione di energia da fonti rinnovabili (con
un ruolo quantitativamente rilevante dell'idroelettrico, e l'avvio di sperimentazioni nel campo
fotovoltaico e delle biomasse).
Il tema dell’energia può essere dunque considerato trasversale a diversi ambiti: ambientale,
sociale, economico, di sviluppo. Non ci si può focalizzare solo sull’energia in senso stretto, ma
occorre una prospettiva che fornisca una visione dell’intero sistema territoriale che si sta
analizzando.
In questa ottica si inserisce la pianificazione energetica territoriale, come guida per le
amministrazioni e gli enti locali nell’individuazione delle azioni e degli strumenti attraverso i
quali possono essere orientate e selezionate le scelte in campo energetico sul territorio.
I Comuni possono proporsi di realizzare un utilizzo razionale dell’energia negli usi finali e di
promuovere l’efficienza energetica, così da coniugare vantaggi ambientali ed economici con un
impatto diretto sul territorio.
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7. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
2. I PRESUPPOSTI DEL PROGETTO: IL CONTESTO TERRITORIALE E LE SUE
TENDENZE EVOLUTIVE
2.1 Inquadramento territoriale
I comuni di Arizzano, Beura Cardezza, Cannero, Oggebbio, Ornavasso Pallanzeno, Piedimulera,
Pieve Vergonte, Villadossola e Vogogna sono tutti situati nell’Ossola e nel Verbano, due delle tre
macro aree che compongono la provincia del Verbano Cusio Ossola.
L’articolato sistema vallivo intorno al fiume Toce costituisce l’Ossola ovvero la parte più
settentrionale del territorio Provinciale e della regione Piemonte e che ha in Domodossola il
principale centro insediativo.
La popolazione complessiva dei 10 comuni è di 22911 abitanti, cioè il 13,5% della popolazione
provinciale; i principali dati insediativi dei 10 comuni sono i seguenti:
COMUNE DIMENSIONE ABITANTI
(KM2)
Vogogna 15,26 1.748
Arizzano 1,60 2.042
Beura Cardezza 28,87 1.429
Cannero Riviera 14,52 1.035
Oggebbio 20,18 880
Ornavasso 25,87 3.410
Pallanzeno 4,40 1.163
Piedimulera 7,57 1.616
Pieve Vergonte 41,93 2.662
Villadossola 17,96 6.926
I 10 comuni hanno un estensione complessiva di 178,16 km2, pari al 8% della superficie
provinciale, le sedi comunali sono ubicate tutte nel fondovalle e si sviluppano attorno alla SS33
del Sempione e alla SS34 del Lago Maggiore, nei tratti compresi tra Domodossola, Gravellona
Toce e Cannero Riviera. Essendo presenti ambienti naturali diversi come valli alpine, fiumi e
laghi il territorio possiede una valenza paesistica molto particolare e ricca di contrasti. Nove
municipalità sono classificate come montane e lo testimonia la chiara connotazione
pedemontana e montana del territorio.
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8. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Morfologia e idrografia
Il territorio dei 10 comuni è caratterizzato da un’accentuata connotazione pedemontana e
montana, integrata dalla presenza fluviale che vede nel Fiume Toce l’elemento principale per i
comuni di Beura Cardezza, Ornavasso, Pallanzeno, Piedimulera, Pieve Vergonte, Villadossola,
Vogogna. I comuni di Cannero e Oggebbio si
affacciano sulle sponde del Lago Maggiore La figura
Limite collinare
(fino a 600 m)
Montagna
2 mostra la suddivisione del territorio comunale per
(tra 600 e 1.600 m)
Media e alta montagna
(oltre 1.600 m)
fasce altimetriche.
16,2%
34,5%
Ne deriva un contesto ambientale con limitatezza di
spazi aperti e pianeggianti, che ha comportato
l’assenza di un consistente retroterra storico di tipo 49,3%
rurale, ma anche l’intensa antropizzazione delle aree
pedemontane e di fondovalle, l’alta densità degli Fasce Altimetriche - Provincia del VCO
abitati e la canalizzazione forzata delle vie di 17,6%
0,9% 7,0%
9,2%
comunicazione. 13,3%
Il corso d’acqua più importante è sicuramente il Toce
inferiore a 300 m
tra 300 e 600 m
16,0%
che definisce l’intero sistema idrografico dell’Ossola.
14,7% tra 600 e 900 m
21,4% tra 900 e 1200 m
tra 1200 e 1600 m
A livello provinciale i grandi impianti idroelettrici tra 1600 e 2000 m
tra 2000 e 3000 m
sono ubicati tutti in Ossola: Pallanzeno, Crevola, oltre 3000 m
Verampio e Ponte. L energia prodotta nel VCO da Figura 2: Suddivisione del territorio Provinciale
fonte rinnovabile d’origine idroelettrica ammonta per fasce altimetriche. (Fonte: Settore Sistema
Informativo territoriale Regione Piemonte)
mediamente a circa 2.440 GW
Climatologia
Il clima dei comuni raggruppati è anzitutto determinato dalla posizione geografica e dalla
morfologia del territorio. Essa infatti è compresa fra i 45°55’ e i 46°28’ di latitudine ed è quindi
inserita in quella fascia che normalmente corrisponde ad un clima fondamentalmente
determinato da una insolazione e quindi da una certa quantità di calore solare che la pone nelle
regioni temperate.
È anche quasi completamente racchiusa da potenti ed elevati gruppi montuosi e quindi le altezze
variano rapidamente da luogo a luogo. È percorsa in tutta la sua lunghezza dal fiume Toce che
scende da Nord verso Sud fino a Vogogna, per poi piegarsi verso Sud-Est e, dopo un viaggio di
circa 80 km, si getta nel Lago Maggiore.
L’Ossola, chiusa fra alti monti, è costretta ad assorbirne il clima. Ma anche altri fattori importanti
intervengono a definirlo più precisamente. I potenti ghiacciai della catena Monte Rosa-Griess e
quelli del vicino Vallese, distanti solo qualche decina di chilometri, contribuiscono in vario modo
a rendere il clima più rigido.
I comuni del Verbano godono di un clima mitigato dall’effetto di isteresi generato dalla massa
d’acqua del Lago con conseguente maggior livello di umidità.
Le masse di aria umida che si formano sulla pianura padana e nella zona lacuale sono facilmente
indotte a risalire le pendici delle Alpi dando luogo a intense precipitazioni e, in alcune situazioni,
ad eventi alluvionali, che contribuiscono a farne una delle regioni più piovose d’Italia .
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9. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
L’analisi climatica della Provincia si basa sui dati della Regione Piemonte, in collaborazione con
l’Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Scienze della Terra, e dall’Istituto Italiano di
Idrobiologia - C.N.R. di Pallanza. Sul territorio regionale sono operanti 189 stazioni che
raccolgono tipologie di dati differenti (termopluviometriche, idrometriche, nivometriche etc.).
Temperatura
Il regime termometrico dell’area del VCO non supera mai i 12,5 °C di media (condizione limitata
alle fasce lacuali e alla piana alluvionale del Toce), mentre si passa a condizioni gradualmente
più estreme man mano che ci si sposta verso i rilievi maggiori, dove le temperature medie non
raggiungono i 4°C.
Dall’analisi dei dati si evince come il mese più freddo risulti gennaio, quando l’inversione termica
risulta particolarmente evidente mentre luglio risulta essere il mese più caldo.
Secondo il DPR 412/1993, il territorio nazionale è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche in
funzione dei gradi-giorno, indipendentemente dalla ubicazione geografica:
Zona A: comuni che presentano un numero di gradi-giorno non superiore a 600;
Zona B: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 600 e non
superiore a 900;
Zona C: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 900 e non
superiore a 1.400;
Zona D: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 1.400 e non
superiore a 2.100;
Zona E: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 2.100 e non
superiore a 3.000;
Zona F: comuni che presentano un numero di gradi-giorno maggiore di 3.000.
In relazione alla zona climatica di appartenenza è fissata la durata del periodo di riscaldamento.
I dieci Comuni ricadono nelle zona climatica E:
Comune Quota [m. s.l.m.] Zona climatica Gradi giorno
Vogogna 226 E 2598
Beura Cardezza 257 E 2523
Ornavasso 215 E 2584
Pallanzeno 228 E 2485
Piedimulera 247 E 2510
Pieve Vergonte 232 E 2490
Villadossola 257 E 2523
Arizzano 458 E 2957
Cannero Riviera 225 E 2597
Oggebbio 263 E 2512
Tabella 1: Zone climatiche dei 10 comuni
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10. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Radiazione solare
La quantità annuale di radiazione solare diretta che giunge al
suolo dipende da tre fattori principali, legati tra di loro: il clima a
grande scala, latitudine e la quota. Lungo le fasce tropicali del
pianeta, a pari latitudine, coesistono regioni con forti insolazioni
medie annue (climi desertici) e regioni con cielo sereno limitato
da intense variazioni stagionali (climi tropicali).
Per la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola sono disponibili
misurazioni della radiazione solare per la stazione meteoclimatica
di Domodossola (252 m.s.l.m.) che indicano una radiazione
solare annua compresa tra 4.140 MJ/m2 e 4700 MJ/m2 (circa
1.150 e 1.300 Kwh/m2), valori tipici per il nord Italia.
Attualmente i Comuni oggetto di analisi presentano limitate
installazioni di sistemi fotovoltaici sia termici che solari.
Copertura Vegetativa
Il territorio della Provincia del VCO è per la maggior parte interessato da aree a vegetazione
boschiva, arbustiva ed erbacea.
Una percentuale molto bassa del territorio (intorno al 2%) risulta occupato da tessuto urbano,
che si sviluppa per lo più nel fondovalle.
I popolamenti boschivi ricoprono una buona percentuale del territorio che corrisponde circa al
13% dell’intera superficie forestale regionale pari a circa 90.506 ha.
Tale elevata estensione della superficie forestale del VCO è determinata dalle caratteristiche sia
litologiche che climatiche dell’area che, per le proprietà chimico-fisiche dei suoli e per gli alti
valori di precipitazioni, risulta essere un habitat favorevole per lo sviluppo di boschi anche su
terreni superficiali e zone ad elevate pendenze, dove, in altre situazioni meteo climatiche, non
troverebbero l’ambiente ideale.
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11. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
2.2 Inquadramento socio-economico
I Sistemi Locali del Lavoro del Verbano-Cusio-Ossola
Tutti i comuni della provincia del Verbano-Cusio-Ossola sono racchiusi in 4 SLL: Cannobio, con 6
comuni, Omegna con 17 comuni, Verbania con 18 comuni, e Domodossola con 37.
Popolazione n°
COMUNE CAPOFILA 2005 superficie addetti 2005 comuni Densità
Cannobio 7.313 132,1 1.256 6 55,4
Domodossola 62.258 1.574,7 15.569 37 39,5
Omegna 42.141 277,7 14.249 17 151,8
Verbania 54.271 291,3 16.181 18 186,3
Caratteristiche demografiche dei 4 SLL del Verbano
Domodossola è il Sistema Locale del Lavoro che racchiude al suo interno il maggior numero di
abitanti, con oltre 60 mila, segue da vicino Verbania con oltre 50 mila persone, poi Omegna
sopra le 40 mila. Cannobio non arriva neppure a 8 mila abitanti.
Codice_S Nome_SLL 2001 2002 2003 2004 2005
LL
34 Cannobio 9.348 9.775 10.288 10.850 10.544
35 Domodossola 14.565 14.923 15.137 15.983 16.182
36 Omegna 21.064 20.811 21.232 20.170 20.146
37 Verbania 20.707 19.800 20.293 20.681 20.620
Valore aggiunto pro capite 2001-2005 nei 4 SLL della provincia Verbania-Cusio-Ossola
Il SLL col Valore Aggiunto pro capite più elevato al 2005 è quello di Verbania con 20.620 € pro
capite, seguito da vicino da quello di Omegna. Domodossola ha un V.A di 16.200 euro scarsi per
abitante, anche se tale valore è in crescita. Cannobio è l’aggregato con la minore ricchezza, dato
che supera i 10 mila euro per abitante.
Valore aggiunto ai prezzi base, al Valore aggiunto ai prezzi base, al
lordo SIFIM - ANNO 2001 lordo SIFIM - ANNO 2005
(Milioni di euro) (Milioni di euro)
Codice_Sll Nome_Sll Agricoltura, Industria Servizi Totale Agricoltura, Industria Servizi Totale
silvicoltura silvicoltura
e pesca e pesca
34 Cannobio 0,4 11,4 56,2 68,0 0,3 8,3 68,5 77,1
35 Domodossola 6,8 345,5 558,4 910,8 5,4 313,2 688,8 1.007,4
36 Omegna 11,5 365,8 491,3 868,6 7,7 313,8 527,5 849,0
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12. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Valore aggiunto ai prezzi base, al Valore aggiunto ai prezzi base, al
lordo SIFIM - ANNO 2001 lordo SIFIM - ANNO 2005
(Milioni di euro) (Milioni di euro)
37 Verbania 1,7 322,3 761,1 1.085,0 1,3 228,5 889,4 1.119,1
Valore aggiunto ai prezzi base, per Sistema Locale del Lavoro e settore di attività economica - Anni 2001-2005
Valori a prezzi correnti (milioni di euro)
L’industria ha un peso fondamentale nel SLL di Omegna e Domodossola, Verbania verte
maggiormente sul terziario.
L’accessibilità nel sistema del Verbano
A livello economico le industrie dell’ambito nel nuovo millennio non hanno vissuto una fase
molto dinamica, con difficoltà diffuse soprattutto nel metalmeccanico.
La variazione di accessibilità del periodo 2001-2008 è una buona approssimazione di quanto
abbiamo affermato. La provincia del Verbano-Cusio-Ossola è una delle poche aree nelle quali la
crescita dei primi anni del nuovo secolo che ha coinvolto tutto il centro nord non è arrivata, con
l’eccezione della zona più a sud della provincia.
La variazione di accessibilità nei dieci comuni appartenenti all’area è pressoché nulla, quindi
l’immobilità del sistema economico ha coinvolto anche l’ambito demografico-antropico. Anche
l’accessibilità ai servizi mostra un’area al livello di SLL poco servita, mentre i dieci comuni
dell’aggregato hanno condizioni di accessibilità leggermente migliori grazie alla posizione
geografica abbastanza centrale nel Sistema Locale e nella Provincia. La minore dotazione delle
rurali e montane è un tema comune a tutto il paese, e spesso queste aree in termini di servizi
sono penalizzate più di quanto il loro scarso peso demografico farebbe pensare.
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13. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Arizzano
Il comune di Arizzano ha vissuto un vero e proprio boom demografico negli anni ’70: tra il
censimento del 1971 e quello del 1981 la popolazione è praticamente raddoppiata, passando da
878 abitanti a 1.600. Questo boom demografico è proseguito anche negli anni ’80, e i residenti
di Arizzano nel censimento del 1991 erano 1.868.
Osservando il movimento anagrafico più recente, il comune ha vissuto alternanza tra annate con
saldo totale positivo ed annate con saldo totale negativo, dato che il saldo naturale mediamente
è poco sotto lo 0, ed i saldi migratori un po’ sopra. Nel 2009 i residenti sono 2042, frutto del
boom migratorio del 2002, annata con oltre 100 ingressi.
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14. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Beura Cardezza
La popolazione di Beura Cardezza si è mantenuta fra le 1.600 e le 1.800 persone dal primo
censimento d’Italia del 1861 fino al 1951, dopo di che è iniziata una china discendente che ha
portato il comune sotto i 1.400 abitanti negli ultimi due censimenti in nostro possesso.
L’evoluzione in tempi più recenti della popolazione dal 1980 ai nostri giorni, mostra un comune
con saldi naturali spesso negativi (anche se con valori numerici contenuti) e saldi migratori
altalenanti, con momenti di ingressi più sostenuti nel paese (soprattutto fine anni ’90 e inizio
2000) alternati a momenti nei quali si è verificata una fuoriuscita di popolazione dal comune,
come gli anni ’80. In tempi più recenti comunque il trend sembra essere migliorato, dato che
anche negli anni con migrazioni più contenute non si verificano esodi demografici, se non un
lieve incremento (2002 e 2004, il saldo totale è stato di poco sotto lo 0).
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15. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Cannero Riviera
Il comune di Cannero Riviera ha vissuto il suo picco demografico nel 1971 con 1.406 abitanti,
risultato di un processo di incremento demografico graduale e costante che era iniziato negli
anni ’30. Dopo il picco è iniziata una fase di riduzione demografica abbastanza intensa, tanto
che all’ultimo censimento del 2001 gli abitanti residenti a Cannero Riviera erano 1.050. In epoca
più recente questo trend sembra essersi fermato: la popolazione dal 2001 al 2009 è rimasta
costante (al 31/12/2009 si contano 1.035 abitanti), per effetto dell’equilibrio tra saldi naturali
negativi e saldi migratori leggermente positivi.
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16. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Oggebbio
Il comune di Oggebbio riproduce le tendenze demografiche che si sono succedute a Cannero
Riviera: picco demografico nel 1971 con 1.065 abitanti, e da lì una riduzione, che ha portato il
comune agli 836 abitanti del censimento 2001.
Il movimento anagrafico recente mostra un trend crescente tra il 2001 ed il 2006 trainato
soprattutto dal saldo migratorio; questo breve momento positivo a livello demografico sembra
però essersi già arrestato, come mostra il grafico dal 2007 in poi.
15
17. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Ornavasso
Ornavasso è il secondo comune per numero di abitanti del raggruppamento, dietro solamente a
Villadossola. Il picco demografico del comune si è verificato nel 1991, con 3.302 abitanti, frutto
di un’espansione continua che il comune ha vissuto dal censimento del 1931 in poi.
Anche in epoca più recente il comune è stato caratterizzato da un’elevata vivacità dal punto di
vista demografico, con saldi migratori spesso positivi e saldi naturali negativi in singola cifra,
tanto che al 31/12/2009 la popolazione del comune ammontava a 3.382 abitanti, superiore al
picco censuario.
16
18. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Pallanzeno
La popolazione di Pallanzeno ha attraversato un processo di crescita continua fino al 1981,
partendo da circa 500 abitanti nel 1861 per giungere oltre i 1.200 più di un secolo dopo. Questa
crescita costante si è fermata negli ultimi due censimenti, nei quali il totale demografico è
leggermente calato, anche se in modo non sufficiente per andare sotto i 1.200 abitanti.
Osservando la successione del movimento anagrafico in tempi più recenti, nel 2000 si sta
verificando una normalizzazione dei flussi rispetto ai picchi delle annate precedenti, negli anni
’80 e 90’ le oscillazioni del saldo migratorio erano molto più imprevedibili anche per dimensioni
delle stesse, negli anni duemila la tendenza è su cifre più basse, e per entrambi i saldi sia in
positivo che in negativo.
17
19. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Piedimulera
I comune di Piedimulera ha conosciuto un impennata della popolazione dopo il 1936, quando è
passato da 1.300 abitanti a quasi 1.700, quota sulla quale si è mantenuto fino ai nostri giorni.
Il picco del comune si è verificato nel 1981, e da allora la popolazione è in calo, come dimostra
anche il movimento anagrafico più recente nel quale entrambi i saldi sono per lo più con segno
negativo, fatta eccezione per 4-5 anni con saldi positivi, nel caso del movimento migratorio
anche con cifre di un certo rilievo (1990, 1991, 1996). Anche con l’ingresso nel nuovo millennio
il trend degli anni ’90 sembra essere rimasto.
18
20. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Pieve Vergonte
Un discorso simile a quello fatto per Piedimulera può essere fatto per Pieve Vergonte: una forte
crescita tra il 1936 ed il 1951, il picco nel 1981, e in epoca recente la popolazione è in
diminuzione. Al 31/12/2009 i residenti risultavano 2.662.
Le differenze rispetto a Piedimulera risiedono nel calo demografico che il comune ha
attraversato tra il 1881 ed il 1901 osservando la serie dei censimenti, mentre nella serie del
movimento anagrafico i saldi naturali negativi hanno un peso molto elevato sul saldo totale della
popolazione residente, e il saldo migratorio non ha consistenze tali da bilanciare questo
momento di contrazione demografica, fatta eccezione per una breve fase verso la metà degli
anni ’80 e per gli anni 2000.
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21. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Villadossola
Villadossola è il comune più grande dell’area, da solo pesa all’incirca come gli altri 5 comuni
dell’area sommati. L’unico momento di diminuzione della popolazione si è verificato tra il 1991
ed il 2001, per il resto è sempre cresciuta, o è rimasta costante. La crescita di Villadossola parte
da lontano, dai quasi 1.400 abitanti del 1861, ha due vere e proprie impennate tra il 1901 ed il
1911 e tra il 1936 ed il 1951, e il picco di 7.469 nel 1991.
Il movimento anagrafico più recente mostra il saldo naturale sempre negativo (uniche eccezioni
1988 e 2001), il saldo migratorio in sostanza fermo fino al 2002, se si escludono il picco positivo
del 1987 ed il suo corrispondente negativo del 1994. Con l’ingresso del nuovo secolo sembra
aver ripreso vigore anche il movimento migratorio in ingresso nel paese, con una media di 50
persone all’anno che riescono a malapena a bilanciare i saldi naturali negativi.
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22. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
La storia demografica: Vogogna
La popolazione di Vogogna è rimasta costante tra 1.600 abitanti e 1.800 fino al 1936, nel
dopoguerra ha vissuto un momento di forte espansione demografica che è durato fino al picco
del 1971 (2.130 persone), cui è seguita subito una brusca contrazione che al 2001 era ancora in
corso (1.702 abitanti).
Il movimento demografico più recente mostra saldi naturali sempre negativi e saldi migratori
che, tranne per una periodo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, non sono riusciti a fare da
contrappeso a questa riduzione demografica. Gli anni del nuovo millennio sotto questo punto di
vista sembrano essere più promettenti, con saldi migratori sempre superiori allo 0 e anche con
cifre tali da superare i saldi migratori.
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23. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Aggregato dei dieci comuni
L’aggregato dei 10 comuni risente soprattutto della demografia di Villadossola, con picco
demografico compreso tra il 1971 ed il 1981 (23.879 abitanti), un picco di crescita tra il 1936 ed
il 1951. Fino al 1901 il totale della popolazione si attestava sui 13.700 abitanti, poi c’è stato un
primo momento di crescita fino ai 17.249 abitanti del 1936, e il picco già menzionato. Il
movimento anagrafico dal 1980 mostra saldi naturali costantemente negativi, che nella maggior
parte degli anni analizzati portano il saldo totale a dati negativi (questo spiega la lieve
contrazione demografica dal 1981 ad oggi). Lo scenario subisce una variazione importante con
l’ingresso nel nuovo millennio, dato che i saldi migratori iniziano ad essere superiori allo 0 con
numeri abbastanza elevati, e la popolazione si mantiene costante negli anni grazie al
bilanciamento quasi perfetto tra i due saldi.
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24. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Quadro economico dei comuni: caratteri strutturali del settore primario
Secondo il V° censimento generale dell’agricoltura del 2000, nell’aggregato dei dieci comuni
sono situate 239 aziende agricole, che sommate hanno una quantità di Superficie Agricola
Utilizzata pari a 2.278 ettari, che corrispondono a 9,5 ettari di SAU per azienda.
La riorganizzazione del settore agricolo che si è verificata a livello nazionale ha coinvolto anche il
panorama piemontese, e la provincia di Verbania
aziende SAU SAU x azienda
10 COMUNI -43,5% -30,2% +23,4%
Prov. Verbania-Cusio-Ossola -46,9% -15,8% +58,8%
Regione Piemonte -60,4% -4,5% +53,2%
Variazione 1990-2000 nel numero di aziende, della SAU e della SAU media per azienda.
Mettendo a confronto i dati del censimento del 1990 con quelli del 2000, si noterà come la
riduzione di un terzo della SAU nei dieci comuni sia superiore rispetto al dato provinciale e
regionale.
La diminuzione delle aziende sul suolo comunale ha le stesse dimensioni del fenomeno su scala
provinciale, con una diminuzione del 43,5%. In tutti gli aggregati il risultato è una crescita delle
dimensioni delle aziende; questo accadimento si spiega con una riduzione del numero di aziende
ben superiore alla riduzione della SAU totale, segno della riorganizzazione del settore.
Pieve Vergonte è il comune maggiormente dedito all’agricoltura con 57 aziende e 619,11 ha di
SAU comunale al 2000, pari al 24% delle aziende dei 10 comuni e al 27% della SAU.
Agricoltura Industri
e pesca a Costruzioni Commercio Terziario TOTALE
ARIZZANO 5 4 33 24 22 88
BEURA-CARDEZZA 4 26 19 19 25 93
CANNERO RIVIERA 5 2 21 10 46 84
OGGEBBIO 4 1 17 9 29 60
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25. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Agricoltura Industri
e pesca a Costruzioni Commercio Terziario TOTALE
ORNAVASSO 16 92 68 83 70 329
PALLANZENO 5 14 14 11 19 63
PIEDIMULERA 3 60 28 57 40 188
PIEVE VERGONTE 15 47 48 30 28 168
VILLADOSSOLA 7 74 109 146 143 479
VOGOGNA 5 38 28 38 44 153
TOTALE 10 COMUNI 69 358 385 427 466 1.705
Unità locali dei 10 comuni al 30/6/2010
Fonte: SMAIL, banca dati della CCIAA del Verbano Cusio Ossola
Ovviamente Villadossola è il comune col numero più elevato di unità locali, grazie alle sue
dimensioni, anche se a livello di unità locali del comparto industriale il comune-leader
dell’aggregato è Ornavasso, che è meno sviluppato nel settore terziario rispetto a Villadossola.
Il commercio è diffuso a Villadossola, Ornavasso e Piedimulera, le costruzioni sembrano essere
la specializzazione di Pieve Vergonte, Oggebbio e Pallanzeno sono i comuni con meno u.l. ma
entrambi sembrano essere votati verso una specializzazione nel terziario.
Agricoltur
a e pesca Industria Costruzioni Commercio Terziario TOTALE
ARIZZANO 9 4 43 26 41 123
BEURA-
CARDEZZA 4 49 26 44 124 247
CANNERO
RIVIERA 14 2 21 20 204 261
OGGEBBIO 4 1 26 22 480 533
ORNAVASSO 18 416 164 176 127 901
PALLANZENO 5 233 25 17 29 309
PIEDIMULERA 3 561 118 132 80 894
PIEVE
VERGONTE 15 308 100 41 54 518
VILLADOSSOLA 7 624 338 328 474 1.771
VOGOGNA 6 146 79 53 120 404
TOTALE 10
COMUNI 85 2.344 940 859 1.733 5.961
Addetti nelle unità locali al 30 giugno 2010
Fonte: SMAIL, banca dati della CCIAA del Verbano Cusio Ossola
L’analisi economica dei 10 comuni utilizzando gli addetti come grandezza di riferimento ci dà
qualche informazione aggiuntiva: Villadossola con 1.771 addetti è ben sotto la metà degli
addetti dell’area, segno che negli altri comuni ci sono unità locali con molti addetti.
Sembra il caso del comune di Piedimulera, con ben 561 addetti nell’industria su 60 u.l. che
denotano la presenza di alcune industrie di medio-grande profilo, e vale anche per i 233 addetti
concentrati nelle industrie di Pallanzeno.
24
26. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
L’industria in senso stretto, con 2.344 addetti, è la forza trainante dell’area.
Nel terziario spicca il numero di addetti presente ad Oggebbio, ben 480, grazie ad un numero
rilevante di addetti nella sanità, come mostreranno anche i dati censuari. Piedimulera e Pieve
Vergante hanno un numero di addetti nel comparto costruzioni rilevante, mentre gli addetti
nell’agricoltura nel complesso sono un numero piuttosto ridotto.
addetti 1981 1991 2001
10 comuni 8.831 6.754 6.586
SLL
Domodossola 20.940 19.485 18.816
Provincia VCO 57.869 52.057 54.669
Piemonte 1.639.987 1.579.519 1.646.477
Evoluzione degli addetti nei censimenti dell'industria 1981-1991-2001
Evoluzione degli addetti nei censimenti dell'industria 1981-
1991-2001 (1981=100)
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
1981 1991 2001
10 comuni SLL Domodossola Provincia VCO Piemonte
La serie degli addetti totali nei censimenti dal 1981 mostra un’area in difficoltà soprattutto nel
decennio 1981-1991, nel quale gli addetti sono diminuiti del 23,5%, e tali difficoltà sono
circoscritte ai 10 comuni oggetto dell’analisi, se facciamo il confronto con i dati del SLL di
Domodossola e con il dato provinciale.
Nel decennio successivo c’è un lieve calo, che si verifica però anche ai livello di Sistema Locale
del Lavoro di Domodossola, che per dimensioni rimane il Sistema Locale del Lavoro più rilevante
dell’area.
25
27. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Serie storica delle unità locali totali nei censimenti 1981-
1991-2001. 1981=100
140
130
120
110
100
90
80
70
1981 1991 2001
10 comuni SLL Domodossola Provincia VCO Piemonte
addetti 1981 1991 2001
10 comuni 1.692 1.619 1.782
SLL
Domodossola 4.900 4.892 5.455
Provincia VCO 13.155 13.221 15.262
Piemonte 301.575 314.175 385.613
Evoluzione delle unità locali nei censimenti del 1981-1991-2001
La serie delle unità locali mostra molta più omogeneità e somiglianza tra tutti e 4 gli aggregati
rappresentati. Nel decennio 1981-1991 c’è una live diminuzione nei 10 comuni e nel SLL di
Domodossola, poi nel decennio successivo segue una crescita che a livello regionale assume
connotati differenti, dato che è maggiore.
Il risultato finale è che nei 10 comuni oggetto d’esame le dimensioni medie d’impresa si sono più
che dimezzate, a fronte di un calo generalizzato di circa un addetto per impresa sui 20 anni.
Unità locali dei 10 comuni al censimento 2001
att. Immobiliari
att. Finanziarie
altri servizi
costruzioni
agricoltura
commercio
istruzione
ristoranti
industria
alberghi,
trasporti
TOTALE
sanità
PP AA
unità locali
ARIZZANO 1 3 26 26 6 3 2 10 1 1 3 8 90
BEURA
CARDEZZA 3 20 17 12 7 11 0 8 1 2 2 7 90
CANNERO
RIVIERA 0 7 23 15 20 3 2 11 1 3 6 14 105
26
29. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
I dati censuari delle unità locali mostrano un aumento importante dell’industria dal 2001 al 2008
(al 2008 le u.l. sono 358) e nelle costruzioni, mentre il commercio si mantiene sugli stessi livelli.
Tale aumento ha coinvolto tutti e 10 i comuni senza distinzioni.
Il dato degli addetti mostra una crescita nel settore industriale, (2.131 addetti nel 2001 contro
2.344 sette anni dopo), e nel terziario in generale, purtroppo non avendo il dettaglio del
terziario al 2008 non possiamo dire in quali settori quest’incremento sia avvenuto.
Dai dati 2001 i settori principali del manifatturiero in questi comuni sono: fabbricazione e
lavorazione dei prodotti in metallo, con 686 addetti (la metà dei quali è addensata a
Piedimulera), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo con 508 addetti (Pallanzeno,
Pieve Vergonte e Villadossola in parti simili), fabbricazione di prodotti chimici, fibre sintetiche e
artificiali con 403 addetti suddivisi tra Pieve Vergonte e Villadossola, poi con un centinaio di
addetti ciascuno troviamo lavorazione di minerali non metalliferi, fabbricazione di altri mezzi di
trasporto, fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici.
Analisi dei consumi aggregati
Fonte: Piano energetico - CAIRE. Si rendiconta la realtà di sei comuni quale quota
rappresentativa dell’aggregato di interesse, (Vogogna, Beura-Cardezza, Pallanzeno, Piedimulera,
Pieve Vergante e Villadossola).
Il bilancio energetico descrive l’andamento dei consumi di energia e delle relative emissioni di
anidride carbonica (CO2) del territorio dei sei comuni nell’arco di tempo compreso tra il 1996 e il
2008, e costituisce la base conoscitiva necessaria per la successiva individuazione degli scenari
di consumo e di emissioni.
L’andamento dei consumi è rappresentato a partire da due punti di vista: quello dei vettori
energetici utilizzati (prodotti petroliferi, gas metano, energia elettrica) e quello dei settori socio-
economici di riferimento (industria, civile, trasporti, agricoltura).
L’analisi energetica dei sei comuni si basa sui dati di consumo di energia elettrica, pubblicati da
Terna, di gas naturale, in parte forniti da SNAM rete Gas e in parte pubblicati dal Ministero dello
Sviluppo economico, e delle vendite dei prodotti petroliferi, anche questi pubblicati dal MSE.
L’energia elettrica importata viene qui considerata come un vettore primario, anche se è
evidente che essa è stata prodotta a partire da un mix di fonti tradizionali e rinnovabili. Si tiene
conto di questo aspetto nel successivo calcolo delle emissioni di CO2. Gli andamenti economici e
demografici, e le condizioni meteorologiche sono le tre variabili che maggiormente influenzano
la domanda di energia da parte dei diversi settori socio-economici. Il mix di vettori utilizzati
invece risente in maniera relativamente ridotta dell’andamento delle variabili citate. Le unità di
misura dei diversi vettori energetici sono state convertite in Tep (tonnellate equivalenti di
petrolio) per avere un quadro omogeneo dei consumi, e per rendere quantitativamente chiaro
l’apporto di ogni fonte energetica.
28
30. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
I fattori di conversione sono illustrati in tabella seguente:
Prodotto Equivalenza in tep
Combustibili liquidi
Gasolio 1 t = 1,08 tep
Olio combustibile 1 t = 0,98 tep
Gas di petrolio liquefatti (GPL) 1 t = 1,10 tep
Benzine 1 t = 1,20 tep
Combustibili solidi
Carbon fossile 1 t = 0,74 tep
Carbone di legna 1 t = 0,75 tep
Antracite e prodotti antracinosi 1 t = 0,70 tep
Legna da ardere 1 t = 0,45 tep
Lignite 1 t = 0,25 tep
Combustibili gassosi
Gas naturale 1000 Nm3 = 0,82 tep
Elettricità
Energia elettrica 1 GWh = 84 tep
Equivalente energetico di alcuni prodotti combustibili. (fonte:Circolare n°219/F del 2/3/92 del Ministero dell’industri,
Commercio e Artigianato).
Si riportano di seguito i dati dei consumi di energia calcolati in occasione del Piano Energetico
predisposto da CAIRE – Urbanistica nel 2010 relativi ai sei Comuni indicati.
Nel 2008 il consumo totale di energia è stato di 23.000 Tep, di cui circa il 30% attribuibile
all’utilizzo di energia elettrica. Il gas naturale rappresenta il 37%, le benzine il 15% e il gasolio il
17%, mentre GPL e olio combustibile rappresentato quote poco significative, rispettivamente il
0,06% e 0,04%.
Nelle due tavole seguenti si illustrano invece i consumi complessivi dei sei comuni, divisi
rispettivamente per vettore e per settore, per il periodo 1996-2008. Ognuna delle due tavole è
divisa in tre settori: nel primo vengono riportati i consumi assoluti in Tep e in percentuale, nella
seconda viene fatta la stessa cosa per le emissioni e nella terza si mostrano invece l’andamento
della popolazione e le tonnellate di CO2 pro capite.
29
31. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Tav. 1: Analisi dei consumi disaggregati per vettore energetico
Ad una prima analisi si può notare come, nonostante la popolazione sia diminuita di circa 300
unità, i consumi siano in leggera crescita. I vettori energetici hanno però un comportamento
diverso nel tempo, l’energia elettrica è in diminuzione, così come le benzine, mentre il gas
naturale, il gasolio e il GPL sono in aumento. L’olio combustibile ha un andamento anomalo
presentando ampie oscillazioni nel tempo. Nel grafico seguente, che rappresenta la
scomposizione percentuale dei consumi, è possibile apprezzare meglio l’andamento dei vettori.
L’aumento del gasolio, a scapito delle benzine, potrebbe essere imputabile all’abolizione del
super bollo diesel, avvenuto nel 1998, ma già dal 1992 alcune vetture (Euro 1) ne erano
esentate. Invece l’aumento del peso del gas naturale è imputabile alla diminuzione dei consumi
di energia elettrica.
La tavola che rappresenta l’evoluzione dei consumi disaggregata per settore, mostra consumi
significativi nel civile, industria, trasporti e terziario, mentre l’agricoltura avendo valori di due
ordini di grandezza inferiori, ha un peso quasi nullo. Mentre civile, terziario e trasporti solo in
leggera crescita, l’unico settore in controtendenza è l’industria, che denota una sensibile
diminuzione dei consumi.
30
32. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Tav. 2: Analisi dei consumi disaggregati per settore socio-economico
Ad una analisi più approfondita emerge che i consumi nel settore industriale si sono ridotti di
quasi 30% in 12 anni, nel 1996 era il più energivoro, mentre dal 2004 è passato al secondo
posto, a favore del civile (+ 15%). Si registrano aumenti significativi anche nel terziario (+ 6%)
e nei trasporti (+ 4%).
La figura seguente mostra invece l’andamento dei consumi pro-capite, espresso in Tep/abitante,
per ognuno dei sei comuni e la media degli stessi. Per calcolare questo valore sono stati
considerati i consumi complessivi di tutti i settori, in modo tale da creare un indicatore
rappresentativo per tutto il comune.
Si vede chiaramente come ci sia un comune su tutti, Piedimulera, con un rapporto Tep/abitante
sensibilmente più elevato della media. Nel capitolo dedicato ai consumi suddivisi per comune si
illustrerà meglio il dettaglio per questo comune, evidenziando l’elevato consumo nel settore
industriale, rispetto agli altri 5 comuni limitrofi.
Per gli altri 5 comuni si possono invece individuare principalmente due situazioni: Pieve
Vergonte e Villadossola hanno valori attorno alla media; Beura, Pallanzeno e Vogogna hanno
invece valori sempre al di sotto.
31
33. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
3,00 3,00
Beura Cardezza Pallanzeno Piedimulera
2,50 Pieve Vergonte Villadossola Vogogna 2,50
media 6 comuni
2,00 2,00
Tep/abitante
1,50 1,50
1,00 1,00
0,50 0,50
0,00 0,00
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Figura 25: consumi pro capite in Tep/abitante per ognuno dei 6 comuni.
Analisi specifica dei consumi e delle emissioni dei comuni aderenti al progetto
In fase di preparazione del presente progetto, è stato somministrato ai comuni che hanno
aderito un semplice questionario di rilevazione dei consumi/attività effettuate al fine di
comprendere, la sensibilità dei comuni alle tematiche di sostenibilità ambientale ed energetica.
Di seguito si riportano le domande contenute nel questionario:
32
34. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Questionario preliminare per la predisposizione
del Bando FONDAZIONE CARIPLO
“Promuovere la sostenibilità energetica nei Comuni piccoli e medi”
COMUNE di ……………………………………………………………………………………
1. Qual è stata la spesa di energia elettrica sostenuta nel 2010 relativa agli edifici
comunali e all’illuminazione pubblica?
2. Qual è stata la spesa di gas per riscaldamento sostenuta nel 2010?
3. Qual è stata la spesa di gasolio per riscaldamento sostenuta nel 2010?
4. Qual è stata la spesa di carburante per autotrazione (benzina, gasolio) sostenuta nel
2010?
5. Qual è la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dal comune al 31/12/2010?
6. Quanti sono gli edifici pubblici di proprietà comunale al 31/12/2010?
7. Su quanti pubblici sono stati effettuati audit energetici?
8. Quanti automezzi ha in dotazione il comune (al 31/12/2010)?
9. Quali ulteriori impianti (es. campi di calcio, piscine, ecc.) sono gestite dal Comune?
10. Esistono impianti di produzione di Energia da Fonti rinnovabili di proprietà del comune?
Se si, indicare quali.
11. Nel corso degli ultimi cinque anni sono state intraprese iniziative, per il risparmio
energetico e/o per la sostenibilità ambientale? Se si, indicare quali.
12. Il Comune ha intenzione di intraprendere, per i prossimi anni iniziative finalizzate al
risparmio energetico e/o alla sostenibilità ambientale? Se si, indicare quali.
13. Il Comune è dotato di un regolamento edilizio che promuova il risparmio energetico e
la diffusione di fonti energetiche rinnovabili?
14. Il Comune ha previsto per le nuove costruzioni l’obbligo di fonti rinnovabili per
soddisfare parte del fabbisogno energetico?
15. Sono in vigore incentivi di tipo fiscale proposti dall’amministrazione comunale per le
fonti rinnovabili o per la bioarchitettura?
16. Il Comune è dotato di un catasto per il monitoraggio sulla diffusione delle fonti
rinnovabili?
17. Ci sono dipendenti comunali che hanno sostenuto corsi e/o seminari inerenti queste
tematiche?
Se si, quanti?
18. Quali sono gli interventi, politiche, azioni che potrebbero essere intraprese per
rispettare il Patto dei Sindaci (entro il 2020: riduzione del 20% di CO2 ; incremento del 20%
di energia da fonti rinnovabili; aumento del 20% dell’efficienza energetica)?
19. Quale potrebbe essere l’intervento, politica, azione più stimolante per la vostra
amministrazione?
33
35. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Al questionario hanno risposto 8 comuni su 10 interpellati, con una percentuale del 80% I dati
sono stati analizzati e tradotti, e per i punti 1, 2, 3 ,4 in consumi ed emissioni di CO2 . Per le
restanti risposte si è provveduto ad aggregare i risultati in tabelle.
Inoltre, prendendo spunto dai dati dell’osservatorio
provinciale dei rifiuti relativi all’anno 2009, si è
provveduto a riportare il grafico dell’andamento
della raccolta differenziata sui rifiuti dal 2000 al
2009 e di trasformare i dati in kg. di CO2
risparmiata secondo la seguente tabella di
conversione (fonte Rifiuti Oggi, semestrale di
Ecosportello Legambiente Anno 20, n° 1):
Consumi energetici comunali anno 2010 pro capite
gas
Energia elettrica Carburante
COMUNI abitanti mc/anno/
kw/anno/ab l/anno/ab
ab
ARIZZANO 2.042 21,937 15,898 1,554
BEURA-CARDEZZA 1.429 113,790 21,788 4,429
CANNERO RIVIERA 1.035 252,758 37,513 4,878
OGGEBBIO 880 115,139 31,747 3,242
ORNAVASSO 3.410 112,743 22,517 4,043
PALLANZENO 1.163 86,861 55,472 3,798
PIEDIMULERA 1.616 nd nd nd
PIEVE VERGONTE 2.662 116,781 22,519 5,935
VILLADOSSOLA 6.926 nd nd nd
VOGOGNA 1.748 91,259 nd 3,740
Elaborazione risposte questioario n° 1 – 2 – 3 – 41
Le emissioni di CO2 stimate e riferite a questi dati parziali sono di circa 1.500 tonnellate anno.
Dati generali per comune
Impianti
N° N° audit effettuati N°
COMUNI sportivi gestiti
edifici su edifici automezzi
dal comune
5 1 5 Campo sportivo
comunale;
ARIZZANO Palestra scuole
BEURA-CARDEZZA 5 0 3 nessuno
CANNERO RIVIERA 7 7 7 nessuno
OGGEBBIO 4 3 6 nessuno
ORNAVASSO 8 1 10 N° 2 campi di
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36. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
Impianti
N° N° audit effettuati N°
COMUNI sportivi gestiti
edifici su edifici automezzi
dal comune
calcio;
N° 1 palestra
PALLANZENO 4 0 5 N° 1 palestra
PIEDIMULERA nd nd nd nd
20 2 4 N° 1 Campo da
PIEVE VERGONTE calcio
VILLADOSSOLA nd nd nd nd
6 0 4 N° 1 Campo da
VOGOGNA calcio
Elaborazione risposte questionario n° 6 – 7 – 8 – 9 .
Impianti di produzione di Energia da fonti rinnovabili per comune
COMUNE Descrizione impianto
Arizzano Solare termico micronido (7,924 kWh/anno)
Solare termico sede municipale (10,670 kWh/anno)
Beura Cardezza impianto solare termico per produzione ACS scuola materna ed elementare
Cannero Riviera centrale idroelettrica (in fase di ultimazione)
Oggebbio Pannelli fotovoltaici scuola primaria 7,56 kW
Ornavasso Nessuno
Pallanzeno centrale idroelettrica "ARSA";
partecipazione del 7,70% in servizi ecologici srl
Piedimulera Nd.
Pieve Vergonte nessuno
Villadossola Nd.
Vogogna nessuno
Elaborazione risposta questionario n° 10
Iniziative per il risparmio energetico e/o per la sostenibilità ambientale intraprese
negli ultimi 5 anni
COMUNE Descrizione iniziative
Arizzano Audit energetico presso la sede comunale
Realizzazione impianto solare termico presso la sede municipale (bando misura 1
“il sole negli enti pubblici) e micronido
Realizzazione impianto solare termico scuola elementare.
Beura Cardezza impianto solare termico per produzione ACS scuola materna ed elementare.
Cannero Riviera Comune certificato ISO 14001 dal 2008
Bandiera blu per le spiagge dal 2005
Coibentazione tetto villa laura per aumento efficienza energetica.
Realizzazione case popolari con impianto fotovoltaico.
Installazione punti luce a vapori di sodio e led anziché a vapori di mercurio
Realizzazione centro remiero con utilizzo materiali ad alta efficienza energetica.
Oggebbio Impianto fotovoltaico presso struttura polivalente
Ornavasso Audit energetico anno 2008 sede comunale “Il sole negli enti pubblici” bando
misura 1 , promossa dal ministero dell’ambiente.
Pallanzeno anno 2007: limitazione consumo energetico sede municipale (controsoffitto,
serramenti, condizionatori).;
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37. CANDIDATURA
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nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
COMUNE Descrizione iniziative
Anno 2009 - 2010 ristrutturazione rete illuminazione pubblica con sostituzione
lampade esistenti con lampade a led
Piedimulera Nd.
Pieve Vergonte Cappotto presso struttura per anziani
Villadossola Nd.
Vogogna Nessuna
Elaborazione risposta questionario n° 11
Nd : dato non disponibile.
Iniziative future per il risparmio energetico e/o per la sostenibilità ambientale
COMUNE Descrizione iniziative
Arizzano Risparmio e contenimento energetico edifici comunali
Beura Cardezza pannelli solari sede municipale ed edificio scuola materna ed elementare
Cannero Riviera Installazione nel tetto scuola media di pannelli fotovoltaici
Messa a regime centrale idroelettrica
Oggebbio Valutazione soluzioni diverse per l’utilizzo dell’acqua
Ornavasso Realizzazione di impianti termico/fotovoltaico
Posa punti di illuminazione pubblica a led.
Contenimento energetico degli immobili comunali
Pallanzeno Centralina idroelettrica "canale centrale"; pali eolici;
completamento illuminazione pubblica a led; eventuale fotovoltaico
Piedimulera Nd.
Pieve Vergonte Non specificate
Villadossola Nd.
Vogogna Riqualificazione energetica presso l’immobile delle ex scuole elementari.
Realizzazione di impianto di produzione di energia a biomassa, con potenza < di
1 mg/W, con recupero del calore da sfruttare mediante piccola rete di
teleriscaldamento per gli edifici pubblici
Elaborazione risposta questionario n° 12
Nd : dato non disponibile.
Iniziative rivolte alla sostenibilità energetica ed ambientale
Al momento nessun Comune:
• ha predisposto un regolamento edilizio che promuova il risparmio energetico e la
diffusione di fonti energetiche rinnovabili.
• Ha previsto per le nuove costruzioni l’obbligo di fonti rinnovabili per soddisfare parte del
fabbisogno energetico
• Ha proposto incentivi di tipo fiscale per le fonti rinnovabili o per la bioarchitettura
• E’ dotato di un catasto per il monitoraggio sulla diffusione delle fonti rinnovabili
• Il solo comune di Vigogna ha provveduto a formare un proprio dipendente relativamente
agli aspetti di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale.
Elaborazione risposta questionario n° 13 – 14 – 15 – 16 – 17.
Interventi, politiche ed azione che potrebbero essere intraprese per rispettare il patto
dei sindaci.
COMUNE Descrizione interventi, politiche ed azioni
Arizzano Non specificato
Beura Cardezza Non specificato
Cannero Riviera Interventi di coibentazione edifici pubblici
Ottenere una % di raccolta differenziata uguale o superiore al 70% a partire dal
2011
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38. CANDIDATURA
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nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
COMUNE Descrizione interventi, politiche ed azioni
Oggebbio Realizzazione di una centrale idroelettrica
Ornavasso Non specificato
Pallanzeno eolico
Piedimulera Nd.
Pieve Vergonte Realizzazione di una centrale idroelettrica
Villadossola Nd.
Vogogna Studio su tutti i fabbricati di proprietà comunale per efficientamento e produzione
energia da fonti rinnovabili sul posto
Elaborazione risposta questionario n° 18 - 19
Nd : dato non disponibile.
Quota di raccolta differenziata e risparmio CO2 (Kg/anno).
Totale CO2 CO2 risp
COMUNE abitanti % RD
risparmiata Pro capite
Arizzano 2.042 70,20% 269.187 132
Beura Cardezza 1.429 61,20% 215.878 151
Cannero Riviera 1.035 71,40% 266.724 258
Oggebbio 880 42,00% 213.329 242
Ornavasso 3.410 66,80% 510.103 151
Pallanzeno 1.163 64,70% 166.938 140
Piedimulera 1.616 64,50% 253.950 157
Pieve Vergonte 2.662 73,90% 316.190 119
Villadossola 6.926 60,10% 1.301.527 188
Vogogna 1.748 70,90% 298.679 171
Elaborazione risposte questionario n° 5
Nd : dato non disponibile.
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39. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
3. GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il progetto si propone di avviare un’azione di supporto agli Enti Locali nella definizione di
politiche energetiche ed ambientali coerenti con gli indirizzi della Commissione Europea (20-20-
20 al 2020) ed in linea con gli strumenti di pianificazione energetica ed ambientale definiti a
livello regionale e provinciale.
L’adesione alle politiche energetiche stabilite dalla UE rappresenta il meta obiettivo che guida la
definizione delle politiche a livello locale. Una sfida che i piccoli comuni si apprestano ad
affrontare e che rappresenta lo stimolo per un cambiamento, anche rilevante, delle politiche e
delle azioni che vengono svolte dagli Enti Locali. Per favorire il “processo” è necessario un’azione
condivisa da tutte le Amministrazioni locali che trovano nel supporto dell’azione finanziata dal
Bando Cariplo il collante per un’azione integrata ed incisiva sul territorio.
Gli obiettivi che i 10 Comuni del raggruppamento si prefiggono, in fase di redazione del PAES,
sono sintetizzabili in:
- Adesione formale dei Comuni al Patto dei Sindaci attraverso un atto interno dei singoli
Comuni, eventualmente accompagnato da una serie di azioni di informazione e di
sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e degli stakeholder.
- Analisi energetico-ambientale del territorio e delle attività esistenti su di esso,
mediante la produzione del bilancio energetico e la predisposizione dell’inventario
delle emissioni di gas serra(GHG). Sinteticamente le attività che saranno svolte
possono essere riassunte in:
a) quantificazione dei flussi di energia per i diversi vettori energetici, settori di
impiego e usi finali;
b) analisi della produzione locale di energia;
c) ricostruzione della evoluzione delle emissioni di gas serra.
- Valutazione del potenziale di riduzione dei consumi energetici finali nei diversi settori
di attività contestualmente all’incremento della produzione locale di energia da fonti
rinnovabili, attraverso l’individuazione di possibili scenari evolutivi del sistema
energetico locale.
- Definizione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) con il quale si
definiscono le strategie di intervento per la riduzione delle emissioni GHG sulla base di
uno scenario di riferimento (inventario delle emissioni). In particolare saranno:
a) individuati gli obiettivi di medio termine di incremento della efficienza energetica e
le linee strategiche di intervento atte a conseguirli;
b) definite le azioni da intraprendere indicandone anche il grado di priorità;
c) indicati gli strumenti più idonei per la realizzazione degli interventi individuati.
- Predisposizione e implementazione di un sistema di monitoraggio degli obiettivi e
delle azioni previste dal PAES.
- Aggiornamento della Banca dati della Fondazione Cariplo con le informazioni prodotte
per almeno due anni dal termine del progetto.
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40. CANDIDATURA
“Promuovere la Sostenibilità energetica
nei comuni piccoli e medi” - FONDAZIONE CARIPLO
- Rafforzamento delle competenze in materia energetica all’interno del personale
tecnico dei comuni.
- Individuazione di processi di sensibilizzazione e informazione nei confronti della
cittadinanza sui progetti energetici in corso.
4. LE STRATEGIE DI INTERVENTO
Le analisi e le attività descritte in questo paragrafo seguono le linee guida preparate dal Joint
Research Centre per conto della Commissione Europea, in coerenza con le richieste definite
all’interno del bando della Fondazione Cariplo. Le analisi saranno svolte attraverso un approccio
multiplo (top-down e bottom-up) in funzione del dettaglio dei dati disponibili.
4.1 Adesione formale al Patto dei Sindaci
Aderire al Patto dei Sindaci per i Comuni significa compiere diverse attività. In primo luogo
ognuno dei 10 Comuni si impegna a deliberare, entro 6 mesi dall’inizio del progetto, in Consiglio
Comunale l’approvazione dello schema di convenzione predisposto dal Covenant of Mayors
Office (COMO), con questo atto i cittadini della Comunità locale danno mandato al proprio
sindaco di sottoscrivere la Convenzione definita Patto dei Sindaci, con la Direzione Energia della
Commissione Europea (DG EN).
Con questa firma il Sindaco si impegna, a nome di tutta la collettività, a superare gli obiettivi di
risparmio energetico posti dal Protocollo di Kyoto. L’ufficializzazione dell’adesione al patto dei
Sindaci prevede essenzialmente l’invio alla segreteria del COMO di un formulario di adesione
compilato e sottoscritto dal Sindaco. In seguito al ricevimento del formulario il COMO invierà al
Comune un sintetico manuale per la firma e dati per l’accesso al sito www.eumayors.eu.
Gli incaricati del comune dovranno inserire tutti i dati richiesti nel format che diventerà il
meccanismo ufficiale di comunicazione tra il Comune e il COMO attraverso l’area riservata
(Signatories’ Corner) del sito web. In questa fase uno degli aspetti principali da comunicare al
COMO è il nominativo del Covenant coordinator, cioè di colui che sarà responsabile all’interno
dell’amministrazione locale dello sviluppo di quanto stabilito nel Patto e principale referente per
le comunicazioni con il COMO.
In aggiunta al Covenant coordinator il Comune dovrà individuare un addetto stampa che si
dovrà interfacciare con il Covenant of Mayors Media Desk per la diffusione a livello locale delle
iniziative europee oggetto del Covenant per sviluppare materiale promozionale (eventi,
cerimonie, comunicazioni..) e contribuire alla formazione di linee guida per le migliori pratiche
da diffondere nelle comunità locali (Energy days..).
L’adesione formale al Patto dei Sindaci prevede infine la partecipazione a una cerimonia Ufficiale
presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles per la sottoscrizione del patto tra Sindaco e
DG EN.
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