1. GEMELLAGGIO
PROGETTO “ARTE SENZA FRONTIERE”
Anno Scolastico 2014/15
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Colegio Público "Gloria Fuertes"
Montequinto-Dos Hermanas (Sevilla) - SPAGNA
Scuola primaria “San Francesco d’Assisi”
Altamura (Bari) – ITALIA
2. NATALIA Y EL GRAN VIAJE
NATALIA E IL GRANDE VIAGGIO
SECONDO CAPITOLO
AUTORI: MONICA, MARIA, ADAM, GIUSEPPE, CRISTIAN e ANGELO
4^ D
Natalia, Lucia e Esteban Murillo prendono il primo volo per Bari.
Bari è la città più vicina sia ad Altamura che a Matera.
In aereo Murillo è triste e non riesce a nascondere la sua preoccupazione.
- Sigh … Sigh … Ahimé … Tutte le mie magnifiche opere d’arte sono
nelle mani di misteriosi sconosciuti, cosa succederà adesso?
Murillo pensa che senza le sue opere il Museo di Belle Arti di Siviglia non
sarà più lo stesso.
Le due ragazzine prendono il tablet e vedono un documentario sulla vita e le
opere di Murillo. Lui è uno dei pittori più importanti della pittura barocca
spagnola; mentre guardano le fotografie e leggono il tempo passa in fretta e
così si ritrovano a Bari senza neanche accorgersene.
Nessuno di loro conosce la città e così salgono sul primo treno diretto ad
Altamura, il paese in cui vivono i loro amici italiani.
Durante il tragitto ammirano la campagna, il verde dei prati e soprattutto gli
alberi che si rincorrono e ogni tanto sobbalzano al rumore delle rotaie.
Giunti in stazione trovano la più grande delle sorprese che avrebbero mai
potuto immaginare. I compagni della quarta D sono tutti in stazione ad
attenderli e con loro le maestre, i genitori e anche una specie di banda.
3. Quanto trambusto e che fracasso! Suonano strumenti costruiti da loro con
lattine, scatole, bastoni: - Bongh… tum … bum … swing … bing …
Nonostante tutto sono molto felici di riabbracciarli ma … come hanno saputo
che sarebbero arrivati lì?
A prendere la parola è il Sindaco in persona che inizia il suo discorso di
benvenuto:
- Estimatissimo Esteban Bartolomeo Murillo siamo felici di accoglierla nella
nostra città … bla-bla-bla…
- Carissime Natalia e Lucia è un onore per noi … bla-bla-bla…
- … ed è per questo che siamo qui per dirvi che vi accompagneremo a
Palazzo Lanfranchi a Matera dove le opere di Murillo saranno esposte
insieme a quelle del nostro carissimo Carlo Levi!
I tre spagnoli ora non capiscono più nulla.
Gli si fa incontro Monica per spiegargli che hanno organizzato loro la
sorpresa mettendosi d’accordo con il sovraintendente del museo di Siviglia.
- MA DAVVERO! - urla Murillo – COME AVETE FATTO? CHI VI HA
AIUTATI?
Non ricevendo risposta salgono tutti sul treno che li condurrà a Matera.
Appena arrivati all’ingresso del museo Lanfranchi trovano la signora Anna
Riefolo ad accoglierli. Lei sorride felice di rivederli e li saluta uno a uno.
Il camion blu è dietro di lei; vicino ci sono anche le scatole e Lucia, con la
sua vista infallibile, legge la scritta “MUSEO DI MATERA, ITALIA”.
Ora non hanno più dubbi, si tratta delle opere del maestro Murillo.
Si abbracciano e la felicità per averle ritrovate è tantissima, ma qualcuno
dovrà ancora spiegargli cosa è veramente successo.
Non hanno il tempo di dirsi niente perchè la folla li trascina dentro e la
signora Riefolo chiede dove intendono posizionare i loro quadri spagnoli.
- La sala più bella è la SALA CARLO LEVI e subito accanto ce n’è
un’altra con tante sedie – suggeriscono Maria e Cristian.
4. - Sì, ma bisogna toglierle tutte e far spazio il più possibile, i quadri di
Murillo sono molto grandi – aggiunge Adam.
- Potremmo chiamare questa sala “SALA DELL’ARTE SACRA di
BARTOLOMEO ESTEBAN MURILLO” – conclude Angelo.
Tutti sorridono e approvano, ma ecco che nella sala piomba proprio Carlo
Levi in persona, è arrivato lì con la macchina del tempo costruita dal fratello
elettricista di Giuseppe.
- Non vorrete far tutta questa festa senza di me? – urla ai presenti.
Levi e Murillo fanno subito amicizia stringendosi la mano e, per non
dimenticare quel momento memorabile, i ragazzi della quarta D decidono di
fargli il ritratto prendono spunto dal quadro di Carlo Levi “I due amici”.
Levi mette il braccio intorno alla spalla di Murillo e sorridono come due
fratelli.
Tutti scattano fotografie che dopo pochi giorni vengono pubblicate sul
giornale Popotus.
La curiosità di ammirare le opere di Murillo e Levi fa aumentare i visitatori
del museo e la signora Riefolo parla con il direttore del museo che decide di
premiare i bambini della scuola “Gloria Fuertes” e quelli della “San
Francesco” per la magnifica iniziativa.