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La didattica per la new generetion: te teorie, i setting e i contenuti
1. La didattica per la new generation:
le teorie, il setting ed i contenuti
Aldo Torrebruno, Paolo Paolini - Politecnico di Milano
Catanzaro, 9 Gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
2. Cosa sta accadendo?
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Il mondo della didattica con le nuove tecnologie sta
cambiando radicalmente, grazie all’evoluzione di Internet
e allo sviluppo del Web 2.0
Riflessione pedagogica - fino ad ora legata a modelli
specifici per ciò che concerne il focus...
- Comportamentisti: centrati sulle tecnologie
- Cognitivisti: centrati sui contenuti e la loro organizzazione
- Costruttivisti: centrati sulle dinamiche di interazione...sta
modificandosi radicalmente!
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
3. Nuove parole chiave
per studenti e docenti
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- Da consumatori di contenuti a prosumer
- Utilizzo del web come piattaforma (da biblioteca a
luogo di interscambio comunicativo...e didattico!)
- Spinta alla collaborazione e alla condivisione:
apprendimento autentico (Herrington)!
- Abbondanza digitale: diffusione sempre più ampia sia
di dispositivi mobili potenti, multimediali, connessi e
con spiccata vocazione social
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
4. Abbondanza digitale
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L’ampia diffusione di smartphone e tablet,
che permettono di essere costantemente online sta di
fatto cambiando in modo radicale anche i processi di
insegnamento e apprendimento
Necessario ripensare in maniera a volte netta il rapporto
delle agenzie formative con tali dispositivi
Ripensare i parametri su cui costruire le attività da far
svolgere agli studenti e gli schemi di valutazione. In tal
senso assume sempre maggiore rilevanza la capacità di
orientarsi tra le informazioni, per non incappare in
soluzioni ingenue o semplicistiche
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
5. Crowd Accelerated Innovation
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L'innovazione è sempre stata un'attività di gruppo. Il mito
del genio solitario che ha il suo momento eureka e cambia il
mondo è, per l'appunto, un mito. In genere, l'innovazione è
il risultato di ore e ore di lavoro su input forniti da altri. Le
idee si moltiplicano a partire da altre idee, rimbalzando da
una persona all'altra e modificandosi a ogni passaggio,
evolvendosi. La Crowd Accelerated Innovation non è una
novità, dunque. In un certo senso, è l'unico tipo di
innovazione che sia mai esistito. La novità sta nel fatto che
la Rete [...] l'ha spinta a un livello spettacolare
Chris Anderson - curatore del TED
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
6. Formal, Informal, social learning
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- E’ in corso un progressivo spostamento da progetti e
ambienti di formazione strutturati e formali verso altri
ambienti e altre strutture, ubiqui e situati
- Esigenze dei singoli discenti in un’ottica di inclusione
verso il basso e verso l’alto e di fruizione anche in
mobilità...
- I processi di apprendimento formale (e non formale),
informale e sociale - storicamente percepiti come
estremamente separati - si stanno sempre più
armonizzando
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
8. Verso un paesaggio digitale
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Di fatto il passaggio in atto negli ambienti di formazione
basati sull’utilizzo di tecnologie si modifica: da uno
scenario caratterizzato da un set di contenuti chiusi e
definiti a quello che viene definito (Capitani & Rotta,
2008) come un “paesaggio digitale”, caratterizzato da
contenuti aperti e riutilizzabili, in cui la conoscenza viene
vista sempre più come un bene comune da condividere,
piuttosto che come una proprietà intellettuale da
proteggere: i contenuti sono a disposizione, il valore
aggiunto è altrove (Opencourseware Consortium,
iTunesU)
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
9. La caratteristiche dei paesaggi digitali
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I paesaggi digitali devono mantenere, per essere efficaci,
caratteristiche di apertura e flessibilità ed attribuire il giusto spazio
(attraverso le attività e gli strumenti proposti) alla componente
informale e sociale: interazioni di tipo peer-to-peer, adattabili e
riconfigurabili, proattività, spesso rapida e con strumenti sempre
disponibili. Necessario:
- Definire una strategia didattica da collocare in un ambiente di
apprendimento allargato
- Scegliere un set di strumenti, da dosare ed integrare
sapientemente all’interno dell’ambiente alla luce di una strategia
didattica definita
- Pensare all’apprendente in un’ottica di competenze più che di
conoscenze
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
10. I learning tool più utili (C4LPT - J. Hart)
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Twitter - social network & micro-blogging service
YouTube - video-sharing tool
Google Drive - office suite and data storage service
Google Search - web search engine
WordPress - blogging tool
Dropbox - file synching software
Skype - text and voice chat tool
PowerPoint - presentation software
Facebook - Social network
Wikipedia - collaborative encyclopaedia
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
11. Prescriptive vs emergent learning
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(emergent is) learning which arises out of the interaction between a
number of people and resources, in which the learners organise and
determine both the process and to some extent the learning
destinations, both of which are unpredictable. The interaction is in
many senses self-organised, but it nevertheless requires some
constraint and structure. It may include virtual or physical networks,
or both
Roy Williams, Regina Karousou, Jenny Mackness
Fondamentale sottolineare che il prescriptive learning viene definito
come non negoziabile, e pertanto valutabile in maniera predittiva,
mentre quello emergent è caratterizzato da una conoscenza che
non è predicibile, ma di cui si può al limite assicurare coerenza
retroattiva!
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
12. Gestire l’emergenza!
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Since emergent learning is unpredictable but retrospectively
coherent, we cannot determine in advance what will happen, but we
can make sense of it after the event. It’s not disordered; the order is
just not predictable.
Suggerimenti:
- Creare dei “vincoli negativi”, ovvero determinare azioni che non
sono consentite (critica in senso kantiano, si tracciano i confini del
lecito)
- Effettuare monitoraggio continuo e costante, con interventi
immediati e continui aggiustamenti e correzioni
- Enfatizzare la resilienza (vista come tolleranza all’errore) in luogo
della robustezza (vista come assenza di errori)
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
13. A brevissimo termine/1
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Tecnologia a scuola:
non più un’eccezione o una novità
Necessario:
- Uso standard della tecnologia come strumento
ABILITANTE per QUALSIASI MATERIA
- Cambiare focus: dai progetti di moda che fanno
sensazione e “immagine” alla didattica quotidiana
- Valutare con più attenzione la tecnologia: come
funziona, cosa funziona, in che senso funziona,
quando funziona, a che condizioni funziona…
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
14. A brevissimo termine/2
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Necessario:
- Rivedere la formazione di base dei nuovi docenti
- Rivedere la formazione dei docenti già in servizio
ed aiutarli ad un habit change
- De-ideologizzare il dibattito sull’uso delle tecnologie
e fare maggior uso di evidenze empiriche (casi reali)
- Rafforzare la diffusione e circolazione delle
esperienze significative
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
15. A brevissimo termine/3
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Necessario:
- Creare una rete di comunità online di
insegnanti e ricercatori che: discutono,
approfondiscono, sperimentano, diffondono, …
- Continuare comunque anche con progetti
“campione”, che con coraggio aprano nuove
strade, che poi la comunità possa percorrere:
comunità di interessi e comunità di pratica
quasi si fondono
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
16. A medio termine/1
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Ridefinire le competenze di base (da sviluppare
ai vari livelli di scolarizzazione), non solo abilità
tecnologiche, ma anche:
- Media literacy
- Capacità comunicative
- Capacità di gestire un progetto
- Gestione di eccesso (overload) di informazione
- Gestione del tempo
- Life-long learning
- Apprendimento online ...
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
17. A medio termine/2
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- Rendere la scuola bilingue: italiano e inglese.
Deve diventare possibile per studenti e docenti fruire
dell’incredibile mole di materiali esistenti in ambiente
anglosassone e dialogare con il resto del mondo.
Non una moda, ma una necessità (anche in ottica
professionale)!
- Ridefinire le modalità di lavoro curriculari ed extra
curriculari: orari e organizzazione degli spazi attuali
rendono difficile (o impossibili) attività progettuali
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
18. A medio termine/3
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BLENDED LEARNING: non solo a scuola e in orario
scolastico, ma anche apprendimento on-line
… magari iniziando da casi specifici: corsi di recupero,
corsi di approfondimento, corsi per contenuti extra,
corsi per studenti eccellenti, …
Rovesciare la classe: FLIPPED CLASSROOM
(workshop di domani), in cui le ore a scuola siano
quelle a valore aggiunto!
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
19. In senso strategico
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Non si può fingere che le tecnologie si innestino
nell’attuale sistema scolastico senza alterarlo
profondamente o che sia ancora possibile ignorarle
In una prospettiva ventennale:
LA SCUOLA NON SARA’ PIU’ LA STESSA
Khan Academy, home schooling,. Florida Virtual
School, ...
LA SFIDA
Costruire (insieme) un nuovo modello di scuola
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
20. HOC-LAB Politecnico di Milano
per la scuola
Aldo Torrebruno, Paolo Paolini - Politecnico di Milano
Catanzaro, 9 Gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
21. HOC-LAB
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HOC: Hypermedia Open Center – dal1997
- Presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del
Politecnico di Milano
- Team multidisciplinare (ingegneri, designer, ma anche
laureati in materie umanistiche)
- 3 accademici, 10 persone di staff in media, 2-3
dottorandi
Specializzazioni:
- Metodologie (design, requisiti, usabilità, accessibilità, …)
- Strumenti (3D MUVEs, authoring/delivery tools, strumenti
e formati per l’eLearning…)
- Applicazioni (eLearning, eCulture, eTourism, …)
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
22. HOC-LAB scuola
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- Esperienze educative 3D: per le scuole superiori (Europa,
Israele, USA)
- PoliCultura: storytelling digitale per tutti i livelli di scuola
- DOL: Master Online per esperti nell’uso delle tecnologie nella
didattica
- HI-TEC: orientamento per studenti eccellenti (4 anno scuole
superiori)
- PoliLab-Kids: educational animations oper la scuola primaria
- ScuoLab: repository di progetti didattici realizzati con le
tecnologie
- Technology at School: uso della LIM nella didattica
quotidiana
- Learning for All: ricerca sull’impatto delle TIC sulla scuola
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
23. HOC-LAB scuola - i numeri
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Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13
24. Grazie per l’attenzione!
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aldo.torrebruno@polimi.it
Discutiamone assieme!
http://www.paolinieducational.it
Importante approfondire, dibattere, confrontarsi
Tutti sono invitati a partecipare, discutere, criticare, proporre dei temi
Costruire vere e attive comunità online deve essere un impegno per tutti
Aldo Torrebruno - Paolo Paolini, Politecnico di Milano Catanzaro, 9 gennaio 2013
martedì 8 gennaio 13