IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Presentazione per cond
1. …e lalachiamarono
…e chiamarono Arcobaleno
…Arcobaleno
Fiaba originale e inedita creata dal
Gruppo di Teatro Creativo l’Espace
2001/2012
III modulo
fiaba originale e inedita creata dal gruppo di Teatro
Creativo del Centro Coreografico L’Espace, III modulo
2. Le farfalle danzavano nel sole annunciando la nascita di una di loro,
ad un certo punto si raccolsero a formare una specie di uovo.
Dentro c’era un piccolo bruco che sentì forte attorno a sé un calore...
e capì che quello era il calore della nascita.
Allora si diede una gran spinta finché non uscì.
3. Il bruco, venuto al mondo come
prima cosa guardò le sue
sorelle...erano così belle! Allora
corse vicino ad un pozzo che si
trovava nei pressi e si guardò
allo specchio della luna.
Cercava le sue ali
ma…si trovava così
brutto…
4. •Finché la più grande e saggia delle farfalle gli
rivelò che per guadagnarsi le ali della gioia
avrebbe dovuto imparare a vivere momento per
momento la vita, senza fermarsi troppo nel
passato e senza chiedersi cosa sarebbe
successo in futuro ma restando aderente alla vita
e utilizzandone ogni attimo...
•Quando avrebbe smesso di preoccuparsi allora
le ali sarebbero nate come d’incanto sulle sue
spalle ed egli avrebbe cominciato a...volare!
5. Il bruco dentro di sé sentiva un gran desiderio di seguire quella
voglia di cambiamento insieme ad una smania di comunicare e
scoprire cose nuove…
…decise così che era giunto il momento di partire .
6. Guardò la Luna e come un poeta dedicò a lei il
suo viaggio senza limiti...e iniziò a camminare
finchè giunse nella città delle Piume
Parlanti…abitata da strane figure che avevano
tutte ma proprio tutte una bellissima piuma
rossa che tenevano dietro la schiena rivolta
verso il basso. Esse avevano vissuto tanto
tempo fa in un mondo fatato in cui ogni cosa
era buona e gentile, le persone si rispettavano
e si viveva gioiosamente comunicando
attraverso le loro magnifiche piume .
Ma un brutto giorno era arrivato uno strano
vento straniero che aveva cominciato a
soffiare forte e tutti, nel timore che potesse
strappare le loro magnifiche piume, da quel
giorno vivevano nella paura che il vento del
nuovo potesse di nuovo soffiare…
7. Il bruco restò un attimo pensieroso, poi disse che a
lui in verità sarebbe piaciuto molto conoscere il
vento del nuovo ed anche il linguaggio delle piume
e che forse , con il loro aiuto, avrebbe potuto
impararlo...
se solo avessero smesso di pensare al
passato...magari potevano godersi
quell’inaspettato incontro che il presente gli
offriva...
e, chiesta una piuma, iniziò a sentire che era dotata
di un potere straordinario...una vitalità che la
portava a incontrare le altre piume, a stuzzicarle, a
roteare volare vagare finché tutte le piume
ritrovarono la propria voglia di comunicare e
iniziarono a giocare e furono
risa, solletico, carezze, e fu di nuovo gioia.
8. Contento il bruco salutò
il popolo delle piume
parlanti che lo
ringraziarono di cuore
per quella opportunità
e gli donarono uno dei
loro magici pennacchi.
E riprese il suo
viaggio...
9. Cammina cammina
attraversò un bosco
finché giunse alla città
dei Nastri Danzanti.
Tutte le persone che
incontrava portavano
dei nastri sugli occhi.
Erano visibilmente
impaurite e si tenevano
strette come per
proteggersi.
Il bruco chiese loro
perché se ne stavano
così, di cosa avevano
paura ed essi gli
raccontarono la loro
strana storia.
10. C’era stato un tempo in cui erano stati il
popolo dei nastri danzanti, famoso per
l’abilità che avevano nel volteggiare
armoniosamente e comunicare gioia e
allegria ma un giorno in Televisione
qualcuno aveva predetto che avrebbero
perso questo talento e sarebbero diventati
fiacchi e senza vita.
E da allora essi vivevano nel timore del
futuro, nell’ansia che la profezia si sarebbe
potuta avverare ed essi avrebbero potuto
perdere la loro identità e l’armonia che
caratterizzava il popolo dei nastri danzanti.
11. Il bruco li ascoltò molto attentamente e
poi disse che sarebbe stato molto felice
di imparare a danzare come loro e che
forse non era il caso di pensare che
tutto ciò che diceva la loro Televisione
era vero. Perché vivere nell’ansia e
nella paura del futuro quando piuttosto
si può godere ogni attimo del presente?
Poi, chiesto un nastro, iniziò
timidamente a muoverlo finché sentì
che esso lo trasportava incontro agli
altri e iniziò una splendida danza tra
tutti i nastri che si intrecciavano
allegramente. E danzarono a lungo
finché stanchi si fermarono e i loro
occhi furono di nuovo felici. Allora il
bruco li salutò e portò con sé il prezioso
nastro che gli era stato donato.
12. Cammina cammina ad un tratto si sentì tanto ma
tanto stanco…allora cercò un posto riparato in cui
potersi riposare…aveva con sé la piuma rossa che gli
ricordò che se ci si rifugia nel passato si perde la
bellezza del presente, e il nastro rosso gli suggerì che
l’ansia del futuro è proprio inutile …
13. nei momenti
sospesi che
separano la
veglia dal sonno
ebbe una strana
visione…vide che
il mondo era
immerso nel buio,
in pericolo,
minacciato da
tanti mali
dell’anima
14. , l’ansia, la sfiducia, l’opportunismo,
l’aggressività immotivata….
…la noia
24. Credi in te stesso,
mostra a tutti la forza
dell’Amore!
Guardati intorno,
ascolta,
vivi,
volaaaaa!
25. allora aprì gli occhi e vide attorno a sé tutti gli amici
che aveva incontrato nel suo lungo viaggio…ciascuno
portava una piccola luce, quasi una fiammella ma
appena si unirono tutte quelle piccole luci divennero
un’unica luce abbagliante! Presto, andiamo, ciò che
uno solo non può potranno tanti insieme. Andiamo!
26. …e così il bruco divenne farfalla…
e la chiamarono Arcobaleno
29. Un grazie speciale a Valentina, Giulia e Roberto
Con
Elena, Andrea, Adrian, Daniela, Carmela, Giorgi
o, Gaetano, Peppe
Conduzione e regia Annamaria scenografia Alessandro