3. L’indicizzazione semantica
• La ricerca per soggetto è particolarmente
complessa per gli utenti.
• Risente della soggettività dell’indicizzatore e
dell’utente.
6. È la politica della biblioteca che decide
• quali materie (o materiali) non indicizzare
• quali indicazioni fornire
• che specificità raggiungere
• se soggettare anche gli analitici
7. Differenze secondo l’origine degli indici delle voci
• Indicizzazione assegnata (termini scelti dal
catalogatore tratti da un vocabolario controllato)
• Indicizzazione derivata (termini desunti dal
documento)
8. Differenze secondo la coordinazione tra i termini
• Indicizzazione postcoordinata (i termini
assegnati non sono collegati tra di loro)
• Indicizzazione precoordinata (termini sono
collegati secondo relazioni e sequenza stabiliti;
usata per indicizzazione assegnata)
10. Il linguaggio libero
• Utilizza termini estratti dal documento stesso
(titolo, abstract, capitoli, ecc.)
• Non esige alcuna forma di analisi concettuale
11. Secondo Serrai soggettazione e classificazione
costituiscono la stessa procedura di individuazione
delle entità semantiche che si manifesta però
tramite linguaggi differenti, produce strumenti
diversi e viene consultata mediante diversi
meccanismi di ricerca.
12. La classificazione e la soggettazione rappresentano
il contenuto concettuale del documento e ne
presuppongo l’analisi concettuale ma utilizzano
• Criterio sistematico
• Criterio alfabetico
14. Cos’è il soggetto?
Tema - rema
Tema: argomento di un documento
Rema: notizie che lo illustrano
L’oggetto della soggettazione è il Tema
15. Cos’è il soggetto?
Soggetto - Oggetto
Oggetto: tema specifico del documento
Soggetto: concetti che il documento suscita a chi lo
legge e che costituiscono il tema di base del
documento
16. Cos’è il soggetto?
ISO 5963 Metodi per l'analisi dei documenti, la
determinazione del loro soggetto e la selezione dei
termini di indicizzazione
Soggetto: ogni concetto o combinazione di concetti
che rappresentino un tema all’interno del
documento.
17. La soggettazione
Attività volta a
• individuare gli argomenti trattati in un documento
(analisi concettuale)
• formalizzarli in un’espressione normalizzata
utilizzata con coerenza nel catalogo
18. Che indicizzazione?
Indicizzazione sommaria
(es. bibliografie nazionali)
Indicizzazione spinta -> maggiore esaustività
(biblioteche speciali)
Dipende quindi dalla politica di informazione
seguita dalla biblioteca (indicizzazione semantica
di contributi interni a miscellanee, ecc.)
19. L’analisi concettuale
L’analisi concettuale è l’operazione preliminare
necessaria per l’individuazione del tema base.
Perché l’analisi concettuale?
Per la riduzione del pensiero dell’autore in formule
contratte.
Questa contrazione semantica viene formalizzata in
un linguaggio
20. Analisi concettuale
Fonti prescritte per l’analisi concettuale dei documenti a
stampa:
▫ sommario,
▫ introduzione,
▫ frasi iniziali,
▫ conclusione,
▫ illustrazioni,
▫ abstract,
▫ bibliografia.
21. L’analisi concettuale
Inoltre…
• analizzare la descrizione bibliografica (autobiografie,
lettere, carteggi, opere letterarie o opere anteriori al
Novecento possono essere soggettate sotto termini
formali).
• Verificare anche le altre opere scritte da uno stesso autore.
• La lettura del documento nella sua interezza NON è
UTILE.
22. L’analisi concettuale
L’individuazione del tema di base è guidata da una
sommarizzazione
• Cancellazione dei temi trattati solo marginalmente
• Generalizzazione dei termini troppo specifici
• Costruzione dell’enunciato della frase di soggetto
23. L’analisi concettuale
• Cosa comprende il soggetto?
• Un’attività?
• Quale è l’oggetto?
• Quale è l’agente?
• Con quali mezzi si compie?
• Chi ne beneficia?
• Dove e in che epoca avviene l’azione?
• Come viene discusso il soggetto?
• Forma del documento e destinazione.
24. Enunciato di soggetto
Dopo aver individuato i concetti fondamentali si passa alla
formulazione dell’enunciato di soggetto ossia della
frase titolo che serve alla successiva traduzione in un
linguaggio di indicizzazione.
25. La corretta formulazione del soggetto
L’interiorizzazione del contenuto concettuale è fondamentale
per individuare correttamente il soggetto e decidere la voce
di soggetto.
Errore più comuni:
Considerare voce soggetto la parola più importante del titolo
26. La corretta formulazione del soggetto
Il titolo può essere di fantasia, può riferirsi solo a una parte
della pubblicazione, ad un concetto più ampio e, molto
spesso, riferirsi alla materia, alla disciplina del
documento, non al soggetto.
Es.
Se Anatomia umana parla di
corpo umano -> Corpo umano
disciplina (ossia della storia dell’anatomia) -> Anatomia
Confusione tra scienza e oggetto della scienza.
27. Richiamo
Numero di documenti rilevanti recuperati rispetto al numero
totale di documenti rilevanti della biblioteca.
Formula di calcolo:
Gradi di richiamo = documenti rilevanti recuperati : totale
documenti rilevanti.
28. Precisione
Numero di documenti rilevanti rispetto al numero di
documenti recuperati.
Formula di calcolo:
Grado di Precisione = documenti rilevanti recuperati : totale
documenti recuperati
29. Rumore
Documenti recuperati non rilevanti.
Futility point: Quantità massima di documenti fra i quali un
utente è disposto a ricercare quelli che ritiene essere
corrispondenti al suo interesse (ca 30).
30. Linguaggi di indicizzazione
Linguaggi enumerativi
Presentano i termini o le combinazioni di termini utilizzabili.
Esempi: Soggettario della BNCF
Linguaggi analitico sintetici
Presentano solo soggetti semplici da combinare secondo la
sintassi.
Esempi: Thesauri, Nuovo Soggettario della BNCF
31. Linguaggi di indicizzazione
I linguaggi di indicizzazione sono costituiti da
• il lessico
• la semantica
• la sintassi
32. Linguaggi di indicizzazione
Principi:
• Specificità: esattezza con la quale un particolare concetto
viene specificato nel linguaggio di indicizzazione
• Esaustività: identificazione dei concetti essenziali
• Uniformità: il soggetto deve essere rappresentato da un
solo termine
• Univocità: ciascun termine deve rappresentare un solo
soggetto
33. Il vocabolario
Si costruisce attraverso
UNI ISO 2788 Documentation - Guidelines for the
establishment and development of monolingual
thesauri.
34. Vocabolario controllato
• Insieme ragionevolmente ristretto e dominabile di termini
• I termini devono avere caratteristiche morfologiche
standard
• Scelta tra i sinonimi
• Non ambiguità dei termini
• Struttura di rinvii
35. Vocabolario controllato
• Sostantivo
• Sintagma nominale [Funghi velenosi]
• Sintagma preposizionale [Macchine da scrivere]
Focus o testa
Differenza o modificatore
36. Vocabolario controllato
SOSTANTIVI
Scelta tra singolare e plurale
• Singolare
Astratte: entità, fenomeni, credenze, attività
Eccez.: Scienze sociali e scienze umane)
• Plurale
Cose enumerabili (domanda: quanti?)
Eccez: parti singole del corpo umano (occhio, mano);
Cose non numerabili (manganese)
37. Sintagma o scomposizione?
SCOMPOSIZIONE
Focus Differenza
Proprietà Possessore
Parte Tutto
Azione transitiva Chi subisce l’azione
Azione intransitiva Agente
SINTAGMA
Secondo l’uso più comune
Quando la scomposizione genera ambiguità
38. Relazioni tra i Termini 1/3
EQUIVALENZA
Termini considerati sinonimi ai fini dell’indicizzazione:
• relazione tra sinonimi e quasi sinonimi
• relazioni tra termini di significato opposto
GERARCHICHE
• Generiche (classe-specie) <Mammiferi marini – Cetacei>
• Partitive (intero-parti) <Itala – Lazio>
• Esemplificative <Navi – Titanic>
39. Relazioni tra i Termini 2/3
ASSOCIATIVE
Quando nel significato dei due termini vi è una forte implicazione
reciproca, derivante dalla conoscenza comune
• Disciplina e oggetto di studio [Selvicoltura – Boschi e foreste]
• Azione e oggetto [Coltivazione – Piante]
• Dipendenza causale [Agenti inquinanti – Danni da inquinamento]
• Oggetto e agente contrario [Virus – Vaccini]
• Voci composte e termini compresi [Stampa operaia – Operai]
40. Relazioni tra i Termini 3/3
Tutte le relazioni sono esplicitate tramite codici
• BT Broader term
• NT Narrower term
• RT Related term
• USE Use
• UF Used for
• SN Scope note
41. Concetti e faccette
Nell’individuazione degli elementi di un soggetto vi sono
i concetti isolati che possono essere messi a fuoco grazie
a “sfaccettature”
Es.
Letteratura
Letteratura italiana
Letteratura medievale
Teatro
42. Concetti e faccette
Le faccette di Ranganathan
Personalità -> Concetto portante
Materia -> di cui è fatta la personalità
Energia -> attività subita dalla personalità
Spazio
Tempo
Salvo indicazioni contrarie, la sequenza delle informazioni
su un soggetto segue questo ordine.
43. Il Soggettario di Firenze 1956
• Nasce dalle voci usate dalla BNCF
• A loro volta tratte dagli Indici per soggetti pubblicati dal
1925
• Indici per soggetti del Bollettino delle pubblicazioni
italiane ricevute per diritto di stampa
Questo primo catalogo dei soggetti continua fino al 1957.
44. Il Soggettario di Firenze 1956
• Dal 1958 nasce un nuovo catalogo per soggetto creato sulla
base della BNI (continuazione del Bollettino).
• Questo catalogo è basato sui principi e sulle voci definite
da un gruppo di esperti guidati da Emanuele
Casamassima.
45. Il Soggettario di Firenze 1956
• 23.000 voci
• 10.000 suddivisioni
• 100.000 richiami
“Molto ricco” ma le biblioteche possono scegliere quanto
spingersi nell’uso dei soggetti.
46. Il Soggettario di Firenze 1956
Segue lo “spirito della lingua”, ossia
• Guerra d’Africa
• Legge di Newton
47. Il Soggettario di Firenze 1956
Presenta:
• relazioni tra voci accettate e non (Voci e Rinvii)
Lessico e semantica
• tra i quasi sinonimi ne sceglie uno
• presenta sintagma di entrambi i tipi
• per i termini non registrati si possono usare alcune
indicazioni
48. Il Soggettario di Firenze 1956
Generalmente preferisce il singolare ma…
Cane - Cavalli
Mela – Pesche
Plurale per
classi di oggetti [Autoveicoli, Mobili]
classi di persone [Fanciulli, Santi]
materiali [Marmi]
49. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti comuni 1/2
• Voci monotermine
• Sintagma nominale [Critica letteraria – Funghi velenosi –
Pittura italiana]
• Sintagma preposizionale [Donna nell’arte - Lavoro delle
donne - Legge di Newton]
50. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti comuni 2/2
• Termini con qualificazione [Valore <filosofia> e Valore
<economia>]
• Termini uniti da “e” quando due concetti vengono trattati
insieme e in modo coordinato [Boschi e foreste – Chiesa e
Stato]
51. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti biografici
• Alighieri, Dante
• Bonifacio <papa ; 8>
• Tommaso : d’Aquino <santo>
Difformità rispetto alle RICA
52. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti geografici
• Etna <vulcano>
Ma…
• Capo di Buona Speranza
53. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti titolo
Per titoli di autori ignoti o di periodici
• Bibbia
• Lacoonte <scultura>
54. Il Soggettario – Categorie di voci
Soggetti ente
• Accademia dei Lincei
• Francescani
• Fiat
55. Il Soggettario – Collegamenti
• Vedi (v.) da sinonimo rifiutato a voce accolta
• * segnala alla voce accolta i sinonimi rifiutati
• Vedi anche (v.a.) relazione gerarchica discendente o
affinità (Frutta v.a. Succhi di frutta)
• ** relazione gerarchica ascendente o affinità ascendente
(Succhi di frutta ** Frutta)
56. Il Soggettario di Firenze 1956
• Alcune voci (“che si vorrebbero più frequenti”) sono
seguite da didascalie.
Es.
Medioevo “Registra le opere relative al concetto di
Medioevo; per la storia del Medioevo v. Storia Medievale”
Papa, Papi, Papato, Chiesa, Chiesa cattolica romana,
Cristianesimo, Santa Sede…
“Le tacite intese per la comprensione del linguaggio comune
sono enormemente complicate” L. Wittgenstein
57. Il Soggettario di Firenze 1956
Le suddivisioni
• Suddivisioni comuni (elencate solo dopo alcune voci ma
applicabili anche per altre)
• Suddivisioni per i nomi di persona
• Suddivisioni per le opere
• Suddivisioni formali
58. Il Soggettario – Gli aggiornamenti
• La BNI aggiunge voci, ne modifica e ne sopprime altre.
Liste di aggiornamento (pubblicate in media ogni 5 anni);
l’ultima cumulazione pubblicata nel 1987 comprende il
periodo 1956-1985.
59. Il Nuovo soggettario
Elaborato dal Settore Indicizzazione per soggetto e
classificazione della BNI (BNC di Firenze)
Esperienza del Gruppo GRIS Guida all’indicizzazione per
soggetto
(http://www.sba.unifi.it/mod-Areafiles-display-lid-308-cid-79.html)
per quello che riguarda il metodo e le basi normative
Ma… semplificazione per la creazione di un sistema di
indicizzazione
60. Il Nuovo soggettario
Adeguare il Soggettario del 1956 (ispirato al LCSH) o
costruirne uno strumento nuovo?
Ha prevalso questa seconda scelta.
Rinnovamento
▫ Terminologico
▫ Sintattico
61. Il Nuovo soggettario
I fase
Inquadramento teorico e normativo
II fase
Proposte relative alla precisione del linguaggio, ai termini,
alle stringhe, alle relazione sintattiche e semantiche, ecc
-> Studio di fattibilità (raccomandazioni)
Progetto preliminare
62. Il Nuovo soggettario
• Norme
• Thesaurus
• Note sintattiche
• Manuale
• Archivio stringhe
63. Il Nuovo soggettario – La struttura
Modello analitico-sintetico
▫ Analitico: analizzare qualsiasi soggetto nei singoli
concetti e termini che lo costituiscono
▫ Sintetico: concetti e termini sono organizzati
secondo il piano semantico (vocabolario)
secondo il piano sintattico (stringhe di soggetto)
Quindi… si può lavorare con unità semplici (concetti e
termini) e con un numero limitato di norme.
64. Il Nuovo soggettario – La struttura
Piano dell’analisi:
• Analisi categoriale serve per la costruzione del vocabolario
• Analisi dei ruoli dei singoli concetti per la costruzione della
stringa
Piano della sintesi:
• Ordine di citazione
• Coestensione
Ricerca a due stadi: dai termini alle stringhe; dalle stringhe
ai documenti.
65. Il Nuovo soggettario – Le novità
Le novità concettuali:
• Separazione tra semantica e sintassi
▫ Ogni termine è inserito in una rete di relazioni di tipo
semantico, a priori, legate cioè al significato stesso del
termine -> thesaurus
▫ I vari termini possono essere collegati tramite le
relazioni sintattiche, a posteriori, relative al ruolo che
ciascun termine deve assumere per poter esprimere il
contenuto concettuale di un documento -> stringa di
soggetto
66. Il Nuovo soggettario
• Norme
• Thesaurus
• Note sintattiche
• Manuale
• Archivio stringhe
67. Il Nuovo soggettario – Le norme
• Norme relative alla struttura del vocabolario
• Derivano dalla ISO 2788-1986 e dallo studio del GRIS
• Servono per implementare con coerenza il vocabolario
68. Il Nuovo soggettario
• Norme
• Thesaurus
• Note sintattiche
• Manuale
• Archivio stringhe
69. Il Nuovo soggettario – Il vocabolario
Quindi…
• Il vocabolario è strutturato, cioè i termini sono legati da
rapporti di equivalenza, gerarchia, associativi.
• Scompaiono i concetti di voce principale e suddivisioni;
• Tutti i termini hanno lo stesso valore e si mantengono
identici a prescindere da dove si collochino.
• In questo modo si realizzano specificità, coestensione e
esaustività.
70. Il Nuovo soggettario
In questo modo si realizzano specificità, coestensione e
esaustività.
Si creano stringhe che esprimono con esattezza il
contenuto concettuale del documento (i termini non
devono piegarsi a logiche a loro estranee)
Quindi una stringa esprimere esattamente il contenuto
concettuale del documento
In modo esaustivo (serve una buona analisi concettuale)
71. Il Nuovo soggettario
• Norme
• Thesaurus
• Note sintattiche
• Manuale
• Archivio stringhe
72. Il Nuovo soggettario – Corredo
Corredo sintattivo applicativo
Note sintattiche
relative a termini del vocabolario
Voci di manuale
relative a termini che rappresentano aree semantiche
(Arte, Letteratura)
73. Il Nuovo soggettario
• Norme
• Thesaurus
• Note sintattiche
• Manuale
• Archivio stringhe
74. Il Nuovo soggettario – Archivio stringhe
Archivio di stringhe prodotte in modo autorevole (BNI)
• utilizzabile come modello
• navigabili
Linguaggio applicato
Da utilizzare in futuro come archivio nazionale?
75. Il Nuovo soggettario – Termine preferito
Voce
RELAZIONI
BT
NT
RT
UF
UF+
EL. DESCRITTIVI E APPLICATIVI
EL. GESTIONALI
76. Il Nuovo soggettario – Termine preferito
Voce
RELAZIONI
EL. DESCRITTIVI E APPLICATIVI
SN Nota d’ambito
DEF Nota di definizione
HN Nota storica
Nota sintattica
Categoria
Faccetta
DDC
Fonte
Variante
EL. GESTIONALI
77. Il Nuovo soggettario – Termine preferito
Voce
RELAZIONI
EL. DESCRITTIVI E APPLICATIVI
EL. GESTIONALI
Identificativo record
Status del record
Proponente
78. Il Nuovo soggettario – Termine non pref.
Voce
RELAZIONI
USE
USE+
EL. DESCRITTIVI E APPLICATIVI
HN
Fonte
EL. GESTIONALI
Identificativo record
Status del record
Proponente
79. Il Nuovo soggettario – Costruzione stringhe
E’ possibile utilizzare il Nuovo Soggettario per
• indicizzazione post coordinata (solo thesaurus)
• indicizzazione pre coordinata (thesaurus-note sintattiche-
manuale)
80. Il Nuovo soggettario – Le faccette
Il vocabolario del Nuovo Soggettario è stato organizzato
grazie all’analisi a faccette:
I termini subordinati (NT) sono legati al termine più ampio
(BT) utilizzando questa modalità.
Ogni suddivisione cioè deve avvenire utilizzando solo una
caratteristica alla volta.
81. Il Nuovo soggettario – Le faccette
Regole:
1 Ogni suddivisione deve avvenire utilizzando solo una
caratteristica alla volta.
2 Si deve stabilire un ordine di applicazione delle
suddivisioni (regola anche l’ordine di citazione)
3 Mutua esclusione (i termini di una stessa faccetta non
possono essere compresenti es. celibi coniugati ma…)
82. Il Nuovo soggettario – Le faccette
Es.
Persone
Persone secondo la condizione lavorativa
Artigiani
Imprenditori
Persone secondo la condizione sociale
Emigrati
Emarginati
Persone secondo lo stato civile
Celibi
Coniugati
83. Il Nuovo soggettario – Struttura del vocabolario
Categorie (4)
Agenti
Azioni Non coincidono con i top term
Cose Definiscono solo il contesto
Tempo
84. Il Nuovo soggettario – Costruzione stringhe
2. Analisi dei ruoli
4. Costruzione della stringa
6. Analisi delle relazioni nell’enunciato di soggetto
8. Ordine di citazione della stringa
85. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Nel Soggettario del 1956 si prescriveva un ordine di citazione:
Voce principale – Suddivisione generica – Suddivisione
geografica – Suddivisione cronologica – Suddivisione
formale
Es.
Storia economica – Italia – Sec. XIX – Bibliografie
86. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Questa attività serve per stabilire l’ordine di citazione e
garantirne
univocità
uniformità
predittività.
87. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Tre momenti
3. Analisi delle relazioni e delle funzioni logiche svolte dai
concetti enunciati nella frase titolo
5. Ordinamento sintattico dei termini sulla base delle
funzioni individuate
7. Attribuzione dei ruoli ai termini
88. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
1. Analisi delle relazioni e delle funzioni logiche svolte dai
concetti enunciati nella frase titolo
Dalla frase titolo si individuano
le relazioni transitive (azione, oggetto, agente)
le relazioni di appartenenza (parte–tutto; possessore-
oggetto)
89. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Es.
Insegnamento della lingua italiana agli immigrati arabi
La parola “insegnamento” ha valenza sintattica; è
un’azione transitiva che ha un oggetto, “lingua italiana”, e
dei beneficiari, “immigrati arabi”.
Incisioni della Biblioteca nazionale di Firenze
La parola “incisioni” ha una relazione di appartenenza con
“Biblioteca nazionale di Firenze”.
90. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Es.
Disegni di animali di Leonardo della Royal library di
Windsor
Il termine con valenza semantica è “disegni” che ha una
relazione primaria con “Leonardo” (sono di); poi “disegni
di Leonardo” ha una relazione secondaria con “Royal
library di Windsor” (sono parte di).
“Disegni di animali” può essere reso come un sintagma
91. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Nelle relazioni transitive si possono distinguere:
Azione transitiva
Oggetto/meta
Agente/strumento
Beneficiario
Es. Insegnamento della lingua italiana agli immigrati arabi
tramite la radio
92. Il Nuovo soggettario – Analisi dei ruoli
Nelle relazioni di appartenenza si possono distinguere:
Parte/proprietà
Possessore
Es.
Proprietà curative delle terme euganee
Libretti musicali della Biblioteca della Fondazione Cini
93. Il Nuovo soggettario – Ordine di citazione
Dopo l’analisi dei ruoli si passa alla costruzione della stringa
3. Ordinamento sintattico dei termini sulla base delle
funzioni individuate
5. Attribuzione dei ruoli ai termini
94. Il Nuovo soggettario – Ordine di citazione
Dopo l’analisi dei ruoli si passa alla costruzione della stringa
3. Ordinamento sintattico dei termini sulla base delle
funzioni individuate
5. Attribuzione dei ruoli ai termini
Distinguere tra ruoli nucleari e ruoli complementari (es.
Restauro degli arazzi del 16. e 17. secolo)
95. Il Nuovo soggettario – Ordine di citazione
Principi generali:
P. della relazione uno a uno
nella stringa ogni termine deve essere logicamente legato al
successivo
P. della dipendenza logica
il primo concetto citato deve essere quello che costituisce il
presupposto logico (agente-az. intransitiva; oggetto-az. transitiva)
P. della dipendenza oggetto/meta
oggetto/meta-azione transitiva-beneficiario/mezzo
P. della dipendenza intero/possessore
con precedenza al possessore rispetto alla relazione partitiva
96. Il Nuovo soggettario – I ruoli
Ruoli nucleari
concetto chiave
elemento transitivo (legno – lavorazione)
agente (roseti – malattie [da] afidi)
strumento (materiali – prove [con] ultrasuoni)
beneficiario (lingua italiana – insegnamento [agli] adulti)
parte/proprietà (Buonarroti, Michelangelo – pittura;
Bonanno – Porte bronzee [del] Duomo di Monreale)
97. Il Nuovo soggettario – I ruoli
Ruoli complementari
luogo
tempo
forma intellettuale
caso
forma bibliografica/destinazione
forma materiale
98. Le classificazioni
Come abbiamo detto che soggettazione e classificazione si
differenziano solo per le modalità di espressione del
contenuto concettuale di un documento.
La classificazione in biblioteca serve per
• ordinare i volumi in un catalogo secondo una logica
sistematica
• ordinare i volumi sugli scaffali
99. Le classificazioni
Possono essere
• Generali
• Speciali
Secondo la struttura
• Enumerative (Classificazione Decimale Universale,
Classificazione Decimale Dewey)
• Analitico sintetiche (Colon classification di Ranganathan,
Bibliographic classification di Bliss)
100. Le classificazioni
• Creazione dello schema: sviluppo dell’impianto logico ad
opera del suo ideatore
• Applicazione dello schema: ad opera dell’indicizzatore
• Utilizzazione dello schema: ad opera dell’utente
101. Le procedure
Livello concettuale: analisi concettuale
Livello verbale: identificazione del soggetto all’interno
dello schema classificatorio
Livello notazionale: traduzione dell’espressione verbale
nella notazione
102. La classificazione Dewey
Nasce nel 1873 per la Biblioteca dell’Amherst College (MASS)
su ispirazione baconiana.
Per Dewey lo schema doveva servire solo per finalità
catalografiche, non per la collocazione dei volumi.
103. La classificazione Dewey
Evoluzione per
Internazionalizzazione
Aumento mnemonicità
Uso per l’organizzazione del sapere
104. La classificazione Dewey
Oggi curata da OCLC
Ufficio redazionale presso la LC
editor
3 assistant editor
Editorial Policy Committee
WebDewey
105. La classificazione Dewey
Usata dalla BNI (fin dal 1958)
Usata in un numero altissimo di biblioteche pubbliche
nordmaericane
Usata in un alto numero di biblioteche pubbliche italiane
Ma anche in alcune biblioteche universitarie
106. La classificazione Dewey
Regno della ragione (100-700)
Regno dell’immaginazione (800)
Regno della memoria (900)
Generalità (000)
107. La classificazione Dewey
000 Generalità
100 Filosofia
200 Religione
300 Scienze Sociali
400 Linguaggio
500 Scienze naturali e matematica
600 Tecnologia
700 Arti
800 Letteratura
900 Geografia e Storia
108. La classificazione Dewey – Struttura 1/2
Introduzione
Glossario
Tavole ausiliarie
Suddivisioni standard
Aree geografiche, periodi storici, persone
Suddivisioni per arti, letterature e forme letterarie
Suddivisioni per lingue e famiglie linguistiche
Gruppi razziali, etnici, nazionali
Lingue
Gruppi di persone
109. La classificazione Dewey – Struttura 2/2
Sommari
Tavole
Elenco dei numeri con intestazioni e note d’uso
Indice relativo
Manuale
110. La classificazione Dewey
Segue un ordinamento disciplinare.
I “parenti dispersi” vengono riuniti nell’Indice relativo.
Ogni classe si divide in 10 divisioni e in 100 sezioni
La notazione è pura (solo numeri)
111. La classificazione Dewey
Gerarchia notazionale (ordinamento gerarchico)
Es. 800 Letteratura
850 Letteratura italiana
853 Narrativa italiana
Una classe o è una disciplina o un insieme di discipline.
Non tutti i concetti possono espressi con precisione.
112. La classificazione Dewey – Principi e regole
Pr. Forza gerarchica: una nota è valida per tutti i numeri
subordinati a quello al quale si riferisce.
113. La classificazione Dewey – Principi e regole
PIU’ SOGGETTI STESSA DISCIPLINA
Reg. dell’applicazione: se un documento tratta
dell’influenza di una prima cosa su una seconda si
classifica sotto la seconda.
Reg. del primo dei due: se un documento tratta di due
soggetti con la medesima ampiezza si sceglie il primo
presentato sulle tavole.
114. La classificazione Dewey – Principi e regole
Reg. del tre: se un documento affronta tre o più soggetti che
possono essere espressi tramite un numero più alto che li
comprenda tutti, si userà questo ultimo.
Reg. dello zero: se un documento affronta più argomenti
ma uno può essere espresso senza utilizzare gli zeri dopo il
punto, si usa la notazione che non li presenta.
115. La classificazione Dewey – Principi e regole
PIU’ DISCIPLINE
Uso del numero interdisciplinare: se il documento
tratta in modo significativo l’argomento espresso con tale
numero.
Altrimenti…
Disciplina più rappresentata
Si usa la classe 000 Generalità
Si preferisce il concreto all’astratto
116. La classificazione Dewey – Note e istruzioni
Note che descrivono quanto è presente in una classe
Note di definizione e ambito
Note di intestazione precedente
Note di “Altro nome” o “Nome precedente”
Note “qui”
Note di inclusione (posti in piedi)
117. La classificazione Dewey – Note e istruzioni
Note che descrivono quanto è presente in altre classi
Note “altrove”
Note “vedi” o “rinvio vedi”
118. La classificazione Dewey – Note e istruzioni
Note che spiegano cambiamenti o irregolarità
Note di revisione
Note di soppressione
Note di dislocazione
Note “Vedi il manuale”
Note sulla costruzione del numero
Note sull’aggiunta di suddivisioni standard
Note di addizione
119. La classificazione Dewey
Un esempio:
La tavola 2: Aree geografiche, periodi storici, persone
01-05 Periodi storici
1 Aree, regioni, luoghi in generale
2 Persone
3 Il mondo antico
4 Europa Europa occidentale
120. La classificazione Dewey
5 Asia Oriente Estremo oriente
6 Africa
7 Nordamerica
8 Sudamerica
9 Altre parti del mondo e mondi extraterrestri Isole
dell’Oceano Pacifico
121. La classificazione Dewey
4 Europa Europa occidentale
41 Isole Britanniche
42 Inghilterra e Galles
43 Europa occidentale
44 Francia e Principato di Monaco
45 Penisola italiana e isole adiacenti Italia
…
122. La classificazione Dewey
4 Europa Europa occidentale
…
46 Penisola iberica e isole adiacenti Spagna
47 Europa orientale Russia
48 Scandinavia
49 Altre parti d’Europa
123. Il navigatore Dewey della BNCF
http://opac.bncf.firenze.sbn.it/opac/controller.jsp?action=dewey_b