3. Inquinamento atmosferico è un termine che indica tutti gli agenti fisici
(particolati), chimici e biologici che modificano le caratteristiche naturali
dell„atmosfera.
I fenomeni di inquinamento sono il risultato di una complessa competizione
tra fattori che portano ad un accumulo degli inquinanti ed altri che invece
determinano la loro rimozione e la loro diluizione in atmosfera.
L'entità e le modalità di emissione (sorgenti puntiformi, diffuse, altezza di
emissione, ecc.), i tempi di persistenza degli inquinanti, il grado di
mescolamento dell'aria, sono alcuni dei principali fattori che producono
variazioni spazio-temporali della composizione dell'aria.
Questo è uno dei problemi maggiormente sentiti dalle popolazioni dei grandi
agglomerati urbani, di cui ci si è iniziati a preoccupare negli ultimi 40 anni.
Dagli anni „70 infatti sono state adottate delle politiche per la riduzione degli
agenti chimici e di numerose altre sostanze particolari presenti nell'aria.
4. Queste politiche per una maggior salvaguardia dell'ambiente hanno dato dei
risultati per alcuni inquinanti come ad esempio il biossido di solfo (SO2), il
Piombo (Pb) e il monossido di carbonio (CO); per altri come ad esempio il
biossido di azoto (NO2), l„ozono (O3) e le PM10 non hanno portato i risultati
sperati, e rappresentano a tutt’oggi una evidente criticità per quanto riguarda
la SALUTE delle persone.
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5. • SMOG definizione:
• Termine inglese derivato dalla fusione di
due parole : SMOKE (fumo) e FOG
(nebbia).
• Si può considerare storicamente derivato
dall‟attività dell‟uomo: inquinamento
antropico
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6. • fonti antropiche: traffico veicolare, riscaldamento
domestico, industrie e attività artigianali, veicoli off road
(treni, trattori, veicoli da cava ecc.), agricoltura e altre
attività, traffico veicolare.
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7. Traffico veicolare: essenzialmente le
emissioni provocate dal traffico veicolare
dipendono dal tipo di combustibile, dal tipo
di veicolo e dalla sua vetustà.
I veicoli alimentati a diesel emettono
principalmente anidride carbonica (CO2 ),
PM10, idrocarburi (HC) (es. benzene),
biossido di azoto (NO2 ) e biossido di zolfo
(SO2 )
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8. • un veicolo a benzina emette in genere
CO2 , PM10, NO2 e CO, mentre i veicoli
a metano e GPL emettono NO2 e CO2.
• negli ultimi anni si e‟adottata una logica di
diminuzione delle emissioni da parte dei
veicoli anche con l'introduzione delle fasce
euro1,2,3 ecc. e ponendo obbligatoria la
marmitta catalitica, e il filtro anti
particolato.
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9. • Particolato
• Il particolato è un aerosol di piccole particelle
solide classificate in base alle loro dimensioni.
Le particelle atmosferiche sono di solito misurate
in PTS (Polveri Totali Sospese): PM 10 quando
il diametro aerodinamico medio è minore di
10 micron (possono raggiungere i polmoni), PM
2,5 quando il loro diametro aerodinamico medio
è inferiore a 2,5 micron (più dannose perché
possono passare attraverso i filtri delle vie aeree
respiratorie superiori).
L'attenzione si sta ora focalizzando sull'impatto
sulla salute di particelle ancora più piccole, le
PM 0,1 e le cosiddette nanopolveri (ancora più
fini), che penetrando ulteriormente a fondo
dell‟albero respiratorio, sono ritenute ancora più
dannose.
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10. • Contaminanti gassosi
• Contaminanti gassosi importanti sono:
Monossido di carbonio (CO): emesso
principalmente dai processi di combustione,
particolarmente dagli scarichi di veicoli con
motori a idrocarburi, a causa di una combustione
incompleta. Le concentrazioni maggiori si
trovano generalmente nei pressi delle strade.
L'inalazione in grandi quantità può causare mal
di testa, fatica e problemi respiratori. Il limite
massimo previsto per legge in Italia è di
10 mg/m³ in una media di 8 ore (D.M. 02-04-
2002). Sopra i 500 mg/m³ può essere letale.
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11. • Effetti degli inquinanti sulla salute umana
• Monossido di carbonio(CO) : Gli effetti negativi del monossido di
carbonio sulla salute umana sono legati alla capacità del CO di unirsi
all'emoglobina del sangue formando la carbossiemoglobina (HbCO). In
questo modo il CO occupa il posto normalmente occupato dall'ossigeno,
così da ridurre la capacità del sangue di trasporto dell'ossigeno e di
conseguenza la quantità di ossigeno che il sangue lascia nei tessuti. inoltre
vi è la possibilità che il CO si unisca ad alcuni composti presenti nei tessuti
stessi riducendo la loro capacità di assorbire ed usare
• ossigeno (Horowitz, 1982).
• La concentrazione di HbCO presente
• nel sangue è naturalmente legata alla
• concentrazione di CO presente nell'aria
• che viene respirata (Cobrun et al., 1965).
• Molti sono gli studi fatti per capire il legame
• tra la percentuale di COHb nel sangue e
• gli effetti sanitari macroscopici.
• I danni arrecati dal HbCO alla salute
• umana sono legati essenzialmente
• agli effetti sul sistema cardiovascolare e
• sul sistema nervoso.
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12. • Ossidi di azoto (NOx): le emissioni sono principalmente nella forma di NO,
che viene ossidato dall„ozono (O3) per formare il diosiido di azoto (NO2).
• L'ossido di azoto è irritante per gli occhi
• ed il tratto respiratorio.
• causano effetti acuti come infiammazione
• delle mucose, diminuzione delle funzionalità
• respiratoria ed edema polmonare; come effetti
• cronici possono provocare alterazioni polmonari
• a livello cellulare (sino a causare edema polmonare) ,
• ed aumento della suscettibilità alle infezioni batteriche
• L'inalazione, inoltre, può
• avere effetti sul sangue, causando formazione di metaemoglobina .
• I vari ossidi di azoto reagiscono inoltre con gli idrocarburi nell'atmosfera per
generare smog fotochimico. Può depositarsi in siti ecologicamente sensibili
causando acidificazione ed eutrofizzazione .Gli ossidi di azoto, come
d'altronde gli ossidi di zolfo sono anche precursori del particolato fine.
• ossidi di azoto interessano sempre l'apparato respiratorio,
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13. • Anidride carbonica, (CO2): anche questo gas è
emesso principalmente dai processi di
combustione, particolarmente dagli scarichi di
veicoli con motori a idrocarburi.
• La concentrazione dell'anidride carbonica al di là
di lievi variazioni stagionali si valuta che abbia
subito un aumento, dal 1750, del 31%. Nel 2004
la concentrazione nell'atmosfera era di 379 ppm
nell'era preindustriale di 280 ppm. È il gas serra
maggiormente responsabile del riscaldamento
globale dovuto ad attività antropiche.
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14. • Effetti degli inquinanti sull'ambiente
• I principali effetti che gli inquinanti provocano nell'ambiente sono l‟effetto serra, e le
piogge acide poi naturalmente comportano anche altri problemi come il buco
nell‟ozono ed altri problemi meno visibili sulla flora e fauna.
•
• Effetto serra :
• è un fenomeno climatico che consiste nel riscaldamento degli strati inferiori
dell'atmosfera, per effetto della schermatura che offrono alcuni gas in essa contenuti
(gas serra), quest'ultimi risultano trasparenti alle radiazioni di lunghezza d‟onda più
corta ed opachi a quelle con lunghezza d'onda più ampia, questo fa sì che le
radiazioni con lunghezza d'onda minore riescano ad attraversare questi gas arrivando
alla superficie terrestre, dove vengono in parte assorbite ed in parte riflesse; la parte
assorbita viene rilasciata sotto forma di infrarossi che hanno una lunghezza d'onda
maggiore e quindi rimangono intrappolati dai gas serra.
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15. • Diossido di zolfo generato dalla
combustione di carburanti contenenti
zolfo, principalmente nelle centrali
elettriche e durante la fusione di metalli ed
in altri processi industriali.
• Anidride solforosa può
provocare bronchiti, tracheiti,
spasmi bronchiali,difficoltà
respiratoria, asma ed enfisema (alveoli)
• Il diossido di zolfo causa anche le piogge
acide
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16. • Composti organici volatili (spesso abbreviati in
VOC, Volatile organic compounds) includono
diversi composti chimici organici, tra cui il
Benzene (C6H6). Provengono da vernici,
solventi, prodotti per la pulizia e da alcuni
carburanti (benzina e gas naturale). Il benzene
è un cancerogeno, mentre altri sono tra le cause
dell„ effetto serra.
• Benzene
• è stato classificato dalla IARC
• come sostanza cancerogena
• per l'uomo di classe I in grado
• di produrre anche varie forme di leucemia.
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17. • Inquinamento acustico (1)
• L'inquinamento acustico è causato da un'eccessiva esposizione a suoni
e rumori di elevata intensità. Questo può avvenire in città e in ambienti
naturali.
• La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico:
• “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo
• o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio
• o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo
• per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi,
• dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente
• abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire
• con le normali funzioni degli ambienti stessi”.
• L'inquinamento acustico può causare nel tempo
• problemi psicologici, di pressione circolatoria e di
• stress alle persone che ne sono continuamente sottoposte.
• Quando la zona inquinata acusticamente interessa un'area popolata, la
reazione dei cittadini ha spesso assunto la forma di Comitati Antirumore .
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18. • Reazioni della collettività all'inquinamento acustico
• Le reazioni negative degli occupanti di edifici esposti al
rumore dei sistemi di trasporto si traducono, oltre alla
perturbazione del sonno e delle attività, nella
percezione di un'intrusione nell'intimità di ciascuno.
• Queste reazioni, legate al contesto residenziale, sono
variabili secondo i luoghi, le popolazioni e la natura dei
rumori. È tramite la valutazione delle caratteristiche del
rumore perturbante in facciata degli edifici o all'interno
degli stessi, messa in confronto con i risultati di inchieste
sociali che utilizzano adeguati questionari, che si può
ricercare le relazioni tra rumore e disturbo.
• Le prime inchieste con interviste presso abitazioni di
residenti vicino a strade trafficate sono state effettuate
nei primi anni '60 del secolo scorso in Svezia, Inghilterra,
Francia e Austria.
•
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19. • 1) SPOSTAMENTO TEMPORANEO DELLA SOGLIA UDITIVA:
• un innalzamento della soglia uditiva
• rispetto a quella di riposo, è variabile
• rispetto alla suscettibilità individuale.
• Il recupero inizia al cessare
• dell'esposizione e si completa in 16 ore circa.
• 2) IPOACUSIA PER TRAUMA ACUSTICO ACUTO:
• di solito monolaterale (es. lo sparo di un fucile),
• il dolore è violento, può provocare infatti
• notevole ipoacusia con acufeni (il tipico
• fischio alle orecchie)
• e vertigini, fino anche alla rottura della
• membrana timpanica.
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20. 3) IPOACUSIA PER TRAUMA ACUSTICO CRONICO: generalmente è
bilaterale simmetrico ed irreversibile, interessa i toni acuti (4 kHz) e
nei casi più avanzati compromette le frequenze medio-basse (0,5-2
KHz)importanti per l'udibilità sociale.
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21. • Effetti sul sonno Gli effetti del rumore sul
• sonno sono diversificati. Il rumore può provocare:
• -difficoltà nell'addormentamento;
• -incubi e sogni con componente ansiosa;
• -un allungamento dei tempi di
• addormentamento;
• -risvegli nel corso della notte;
• -una diminuzione temporale di certi stadi del sonno;
• -la degradazione della qualità del sonno per il
cambiamento di stadi profondi in stadi leggeri;
• -sonnolenza diurna.
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