2. Un protagonista di umili origini
Donato di Niccolò di Berto detto Donatello
Tramite per la diffusione del Rinascimento nel
nord Italia
Nasce nel 1386 – figlio di un cardatore di lana
Diventa l’artista prediletto di Cosimo l Vecchio
de’Medici
Allievo di Lorenzo Ghiberti e amico di
Brunelleschi e Masaccio
Sin da giovane di appassiona allo studio dei
reperti archeologici
Nel 1402 si reca a Roma con Brunelleschi
Oltre che dell’antico Donatello è attratto
dall’umanità umile, dalle storie
3. I lavori a Firenze per il duomo e la
chiese di Orsanmichele
Donatello entra ben presto nel cantiere che ferve
intorno al complesso del Duomo di Firenze come
aiuto di Ghiberti, poi eseguendo varie sculture
1410 esegue il “Crocifisso ligneo” della Chiesa di
Santa Croce
Lavora anche nel cantiere di Orsanmichele
eseguendo alcune sculture per i tabernacoli
dedicati alle arti. Tra queste San Giorgio, per
l’Arte dei Corazzai e Spadai
5. San Giorgio
•Rinnovamento del linguaggio gotico
•Costruzione sapiente del corpo, anatomia curata, figura
che genera uno spazio intorno a sé
6. L’attività degli anni Venti e Trenta
Intorno al 1425 Donatello realizza l’eccezionale
formella bronzea per il fonte battesimale del
battistero di Siena rappresentante il “Convito di
Erode” con un impeccabile impianto prospettico
7. 1430 - 1432
Donatello risiede a Roma con Michelozzo,
studiando l’arte tardoantica, paleocristiana e
romanica, affascinato in particolare dallo stile
coloristico dei mosaici delle opere cosmatestche
8. Di nuovo a Firenze
Realizza per il duomo la cantoria (1433-1440)
9. 1433
Cosimo il Vecchio gli commissiona i rilievi a
Stucco per la Basilica di San Lorenzo del
Brunelleschi
Probabilmente per lo stesso committente, agli
inizi degli anni Quaranta da forma al David, in
bronzo
13. David
Inserimento dinamico nello spazio
Rispetto al David in marmo testimonia il passaggio dalla cultura
gotica a quella rinascimentale
Nudità come allusione all’humilitas cristiana
Riferimenti all’antico e al mondo della mitologia
14. L’esperienza padovana e le ultime
opere fiorentine
Nel 1443 si trasferisce a Padova dove risiederà
fino al 1454
A Padova lavora all’altare maggiore della basilica
dedicata a Sant’Antonio (1446-1448) e al
“Monumento equestre al Gattamelata” (1447-
1453)
15. Monumento equestre al Gattamelata
1447-1453, bronzo su basamento marmoreo, 340X390 cm. (escluso il
basamento), Padova Piazza del Santo
16. Madonna in trono con il bambino
Altare del Santo, bronzo, H.159 cm, Chiesa di Sant’Antonio, Padova
17. Deposizione nel sepolcro
Altare del Santo, rilievo in pietra con tessere musive e terracotta
invetriata, 138X188 cm., Chiesa Di Sant’Antonio, Padova
18. 1454
Tornato a Firenze, ormai vecchio e
malato, continua la propria attività scultorea in
uno stile di rinnovata tensione drammatica.
E’ in questi anni che realizza la “Maddalena
penitente” (1455), “Giuditta e Oloferne” e i
pannelli in bronzo per le “Storie della
passione”, per i pulpiti della basilica di San
Lorenzo, forse l’ultima commissione del suo
amico e protettore Cosimo il Vecchio de’Medici.
Muore nel dicembre del 1466 e viene sepolto
proprio a San Lorenzo vicino a Cosimo, deceduto
due anni prima.
20. Maddalena penitente
Riferimento al mondo classico nel soggetto
Attento studio psicologico e realistico del
personaggio, non idealizzato ma carico di forza
espressiva