Finanza Etica, edizione speciale del Finance Channel Journal
L’evoluzione del ruolo del Corporate & Investment Banker tra mestiere e mercato
1. L’evoluzione del ruolo del Corporate & Investment Banker
tra mestiere e mercato
i
Prof. Marco Giorgino
Ordinario di Finanza Aziendale, Politecnico di Milano e MIP
Direttore, the FinC
www.thefinc.eu
2. Agenda 2
FinC
he
th
Quadro macro
Il rapporto banca‐impresa
Capital markets
Capital markets
M&A
Prof. Marco Giorgino
3. 3
FinC
La liquidità nel mercato europeo
Cash Balances e Cash to Total Asset
he
th
L’indicatore Cash‐to‐Total‐Assets è attualmente pari al periodo
p p
di picco del 2006 (linea nera). Il livello di cassa delle imprese non
finanziarie è invece ai massimi livelli storici (linea rossa)
Aumentando i loro livelli di cassa, le imprese sembrano avere un
atteggiamento più difensivo rispetto al passato
gg p p p
Il risk premium per il credito alle imprese NF contrasta con gli
attuali bilanci caratterizzati da solide posizioni di cassa
Fonte: Unicredit Credit Research
Europa, TED
Spread
S d
Dopo il picco del 2009, il TED
Spread è tornato ai livelli di inizio
2007
Fonte: Bloomberg
Prof. Marco Giorgino
4. 4
FinC
Il mercato dell’equity
he
th
Price ‐ CAC
Price‐ Earnings Ratio per i maggiori
indici europei
P Price ‐ DAC
D
Il terzo trimestre del 2011, sul mercato
dell’equity, è stato uno dei peggiori quarti
degli ultimi anni a livello globale
La conseguenza è stata la caduta
XX
dell indicatore
dell’indicatore P/E
Pric Euro STOX
ce –
Fonte: Unicredit Credit Research
Prof. Marco Giorgino
5. Agenda 5
FinC
he
th
Quadro macro
Il rapporto banca‐impresa
Capital markets
Capital markets
M&A
Prof. Marco Giorgino
6. Le condizioni della domanda e dell’offerta di credito alle 6
FinC
he
th imprese
Fattori che guidano la domanda di prestiti e linee di credito da parte delle imprese
Indice di
domanda Ristrutturazione del debito
Investimenti fissi Scorte e capitale circolante
La principale motivazione della
domanda espressa dalle imprese è
p p
legata alla dinamica del capitale
circolante. Si assiste a un lieve calo per
le PMI: i driver più significativi
rimangono le scorte e la
ristrutturazione del debito L’aspetto
debito. L aspetto
Totale imprese
più critico riguarda gli investimenti fissi
Piccole e medie imprese
che non ripartono in Italia ma che
invece crescono nell’area euro
Termini e condizioni per l’approvazione dei prestiti a favore delle imprese
Indice di restrizione
dell’offerta Margine della banca sui Ammontare del prestito della
prestiti più rischiosi linea di credito Scadenze Dal lato dell’offerta del credito, pur
essendosi attenuato nel tempo il forte
irrigidimento rilevato nel 2009, i criteri
di erogazione delle banche si sono
mantenuti molto prudenti. Persistono
tendenze restrittive che, rispetto al
biennio precedente, sembrano
Totale imprese
riguardare più le condi ioni a cui i
condizioni
Piccole e medie imprese
prestiti sono concessi e meno la
disponibilità stessa dei finanziamenti
Fonte: Bollettino Statistico Banca d’Italia 2011
Prof. Marco Giorgino
7. 7
FinC
Il numero di affidi
he
th
Marzo 2011 da 30.000 a da 75.000 a da 125.000 a da 250.000 a da 500.000 a da 1.000.000 da 2.500.000 da 5.000.000 oltre
Totale
(numeri in unità) 75.000 125.000 250.000 500.000 1.000.000 a 2.500.000 a 5.000.000 a 25.000.000 25.000.000
Numero medio di banche per
1,92 1,04 1,26 1,52 1,87 2,29 2,86 3,65 5,04 8,22
affidato
% del fido globale accordato
51 98 90 83 77 72 67 61 52 37
dalla prima banca
Marzo 2011 da 30.000 a da 75.000 a da 125.000 a da 250.000 a da 500.000 a da 1.000.000 da 2.500.000 da 5.000.000 oltre
Totale
T t l
(numeri in unità) 75.000 125.000 250.000 500.000 1.000.000 a 2.500.000 a 5.000.000 a 25.000.000 25.000.000
monoaffidati 524.039 192.983 86.805 86.598 57.784 34.210 23.615 7.755 4.643 509
2 affidamenti 199.722 7.512 26.355 49.430 47.979 33.866 22.158 6.794 4.116 466
3 o 4 affidamenti 132.373 234 1.561 13.177 27.950 34.324 33.972 12.578 7.695 799
oltre 4 affidamenti 57.588 4 5 158 1.750 5.999 15.063 12.776 17.288 4.541
Il rischio associato alla singola posizione, attraverso la pratica del
multiaffidamento, è “spalmato” sull’intero sistema creditizio
Il frazionamento tra più banche comporta bassi importi unitari medi per
ogni singola posizione, il che rende a volte eccessivamente onerosa l’analisi
approfondita delle caratteristiche dell’affidato
La prassi del multiaffidamento è causa di perdita di informazioni sulla
clientela a motivo del frazionamento e della dispersione di questa
Fonte: Bollettino Statistico Banca d’Italia 2011
Prof. Marco Giorgino
8. 8
FinC
La situazione dei prestiti bancari
Prestiti bancari alle imprese per classi dimensionali di
he
th
imprese ( variazioni % annue))
L andamento
L’andamento del credito appare principalmente
correlato alla ripresa della domanda di nuovi
finanziamenti, soprattutto da parte delle imprese
Nuove sofferenze rettificate
28.2 Le esposizioni verso le imprese caratterizzate da
25.4
24.2 situazioni finanziarie molto compromesse hanno
19 5
19.5 alimentato un flusso annuo di nuove sofferenze
16.9
14.9 rettificate di circa 23 miliardi; nel primo trimestre del
11.1 2011 le nuove sofferenze rappresentavano il 2,6 per
6.8 7.6
5.8 5.2
cento dei prestiti vivi di inizio periodo, un valore non
4.4 3.7
1.2
3.7 3.2 2.9 3.2 discosto dal livello massimo toccato durante la Crisi
Nel 2010 è ulteriormente aumentato il numero di
operazioni di ristrutturazione del debito volte ad
alleviare le tensioni finanziarie delle imprese e a
Famiglie produttrici
Famiglie produttrici Imprese non finanziarie
Imprese non finanziarie favorirne la ripresa
Fonte: Osservatorio Bankimprese 2011
Prof. Marco Giorgino
9. Il rapporto banca-impresa visto dalle imprese 9
FinC
he
th
Come valuta l'iter procedurale che è necessario seguire
p g
Come valuta la capacità delle banche italiane di offrirle
consulenza per d fi i l struttura fi
l definire la t tt finanziaria più adeguata
i i iù d t
per ottenere una linea di credito oggi in Italia?
in funzione dei suoi progetti di sviluppo futuri?
12% 18%
Molto più che abbastanz
Molto più che abbastanz asemplice 13% 19%
asemplice
25% 40%
Normale 27% Normale 42%
59% 38%
Molto più che abbastanza complesso Molto più che abbastanza
58% 37%
complesso
3% 3%
Non indica 2% Non indica 2%
2009 2010 2009 2010
Come valuta la capacità delle banche italiane di valutare,
all'interno del processo di valutazione del merito Aspetto più critico nel rapporto tra
creditizio, oltre che la sua attuale situazione patrimoniale banche e imprese appare essere l’iter
anche le prospettive future della sua attività? procedurale necessario a concedere un
fi
finanziamento alle i
i t ll imprese
14%
Molto più che abbastanz asemplice 15%
48%
Normale 48%
34%
Molto più che abbastanza complesso 34%
4%
Non indica 3%
2009 2010
Fonte: Osservatorio Unicredit Piccole Imprese 2011
Prof. Marco Giorgino
10. Agenda 10
FinC
he
th
Quadro macro
Il rapporto banca‐impresa
Capital markets
Capital markets
M&A
Prof. Marco Giorgino
11. Offerte finalizzate all’ammissione a quotazione di titoli 11
FinC
he azionari
Valori monetari in milioni di euro
th
Capitalizzazione ante Controvalore Peso sulla
Numero società
offerta offerta capitalizzazione
sottoscrizione vendite totale
1995 11 22,675 274 3,396 3,670 33.1
1996 12 5,550 721 945 1,666 26.6
1997 10 2,126 227 606 833 35.4
1998 16 3,844 614 1,231 1,845 41.7
1999 27 65,788 1,414 21,606 23,020 33.2
2000 44 28,308 4,970 1,933 6,903 20.7
2001 18 8,193 2,199 1,736 3,935 35.2
2002 6 2,504 638 424 1,062 33.8
2003 4 1,340 67 483 550 39.1
2004 8 5,406 351 2,300 2,651 39.7
2005 15 5,874 1,088 1,608 2,696 34.5
2006 21 11,736 1,053 3,977 5,030 39.3
2007 29 9,770 1,415 3,080 4,495 40.2
2008 6 268 128 6 134 33.9
2009 4 335 51 93 144 36.7
2010 8 8,229 46 2,630 2,676 32.3
In gran parte
g p
Nel 2010 si è assistito ad un incremento del patrimonio netto delle imprese inferiore rispetto
realizzate nei
all’anno precedente (22 miliardi di euro contro 43)
due mercati di
borsa dedicati
alle piccole e La brusca decelerazione riflette in parte l’andamento della raccolta di capitale di rischio sul mercato
medie imprese azionario: gli aumenti di capitale d ll società quotate sono stati di poco superiori a un miliardo
i i li ti it l delle i tà t t t ti i i ili d
(AIM e MAC) rispetto a circa 13 nel 2009
Fonte: Relazione Consob 2011
Prof. Marco Giorgino
12. Il mercato dei Corporate bonds 12
FinC
Emissioni lorde di obbligazioni di imprese private
(miliardi di euro e variazioni percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)
he
th
La raccolta obbligazionaria ha registrato un forte
rallentamento sia in Europa che negli Usa Usa,
soprattutto nel settore finanziario, che ha scontato
la progressiva chiusura dei programmi di
garanzie pubbliche alle passività bancarie in tutti
i principali paesi di tali aree geografiche
In Italia le emissioni di obbligazioni corporate
hanno subito una flessione (da 28 a 22 miliardi
di euro; ‐24% circa) legata principalmente alla
diminuzione della raccolta tramite obbligazioni
high yield (scesa da 22 miliardi di euro nel
2009 a 15 miliardi di euro nel 2010; ‐33%).
Anche l’ammontare delle emissioni di obbligazioni
bancarie si è ridotto, passando da 180 a 110
miliardi di euro ( 40%)
ili di (‐40%)
Gli spread medi delle obbligazioni investment
grade sono rimasti su livelli vicini a 100 punti base
per la fascia di rating AAA‐A e a circa 150 punti
AAA A
base per le imprese con rating BBB; si sono,
invece, lievemente ridotti gli spread delle
obbligazioni con rating BB e B
Fonte: Relazione Consob 2011
Prof. Marco Giorgino
13. Focus sui principali gruppi quotati 13
FinC
he
Composizione dei debiti finanziari dei principali
gruppi quotati non finanziari italiani
th
Nel 2010 i debiti finanziari dei principali
p p
gruppi quotati non finanziari italiani sono
aumentati di 19 miliardi (1.5%); è cresciuta
soprattutto la componente a medio e a
lungo termine, nella forma sia di debiti
bancari sia di titoli obbligazionari
b i i i li bbli i i
Il grado di indebitamento resta su livelli
storicamente elevati: il leverage è salito di
Impieghi (+) e fonti (‐) di risorse finanziarie per i
p g ( ) () p oltre un punto al 46 8%
punto, 46.8%
principali gruppi quotati non finanziari italiani
Dati in miliardi di euro
Alla fine del 2010 principali gruppi quotati
non finanziari italiani presentavano un
leverage superiore di oltre 4 punti
g p p
percentuali rispetto alla media dell’area
dell’euro e di circa 12 rispetto agli Stati
Uniti
È elevata la quota del debito con scadenza
inferiore ai dodici mesi, soprattutto rispetto
ad altre economie
Fonte: Relazione Consob 2011
Prof. Marco Giorgino
14. Agenda 14
FinC
he
th
Quadro macro
Il rapporto banche – imprese
Capital markets
Capital markets
M&A
Prof. Marco Giorgino
15. M&A – scenario globale 15
FinC
he
Attività M&A Mondo – dati trimestrali
Attività M&A Mondo – dati trimestrali
th
Q1‐Q3 2011 vs Q1‐Q3 2010 +21.5%
Deal solo equity da 24.9% a 19.9% del totale
Calo tre trimestri consecutivi Q1, Q2 e Q3 2011 ‐34%
A livello globale, il mercato M&A appare ancora in difficoltà
Attività M&A Mondo – scomposizione per dimensione deal Attività M&A Mondo – distribuzione % per dimensione deal
Prof. Marco Giorgino
16. M&A – scenario europeo 16
FinC
he
th
Q3 2011: -43.3% rispetto a Q2 2011; -25.8% rispetto a Q3 2010
43.3% 25.8%
Attività M&A Europa – dati trimestrali
2011 vs. 2010
Paesi Scandinavi + 85.9% Italia -15.9%
Francia + 58.3% Spagna -94%
Germania +51%
Irlanda + 153.7%
153 7%
Spagna +123.4%
Grecia +7.5%
Attività M&A dei primi 15 Advisor per Paese (Europa)
700.0 45.0
Valore tot deal prime 15 (USD bn)
40.0
600.0
nro deal prime 15
p
35.0
Nro deal per advisor (media)
500.0
valore medio deal (USD centinaia) 30.0
400.0
25.0
20.0
300.0
15.0
200.0
10.0
100.0
5.0
0.0 0.0
UK Germany Italy Paesi nordici Irlanda Spagna & Portogallo Russia Francia Benelux
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17. Contatti 17
FinC
he
th
Prof. Marco Giorgino
Prof Marco Giorgino
Ordinario di Finanza, Politecnico di Milano e MIP
Direttore the FinC the Finance Centre (www thefinc eu)
Direttore, FinC – the Finance Centre (www.thefinc.eu)
marco.giorgino@polimi.it
m.giorgino@thefinc.eu
m giorgino@thefinc eu
Prof. Marco Giorgino