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L’esportazione dei prodotti alimentari
             in Canada

                                Dr. Andrea Aguiari



          Roma 15 aprile 2013
Il Canada
Le città del Canada
                                Le aree metropolitane - Canada
            Posizio             Provin          Posizio
                       Città             Pop.             Città     Provincia Pop.
              ne                  cia             ne
                                         6 500          Kitchene                 451,2
              1       Toronto   Ontario           11                 Ontario
                                          000           r                         35
                                                        St.
                                         4 000
                      Montre                            Cathari                  390,3
              2                 Quebec 000        12                 Ontario
                      al                                nes -                     17
                                         circa
 Toronto                                                Niagara
                                British
                      Vancou            2,116,5                       Nova       372,8   Montreal
              3                 Colum             13 Halifax
                      ver                  81                         Scotia      58
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                                        1,130,7                                  330,5
              4       Ottawa    Ontario           14 Oshawa          Ontario              Ottawa
Vancouver                                  61                                     94
                                        1,079,3                      British     330,0
              5       Calgary   Alberta           15 Victoria
                                           10                       Columbia      88
                      Edmont            1,034,9                                  323,3   Edmonton
              6                 Alberta           16 Windsor         Ontario
                      on                   45                                     42
 Calgary                                715,51          Saskatoo    Saskatche    233,9
              7       Quebec    Quebec            17
                                            5           n             wan         23
                      Winnip    Manito 694,66                       Saskatche    194,9
              8                                   18 Regina
                      eg          ba        8                         wan         71
                      Hamilto           692,91          Sherbro                  186,9   Winnipeg
              9                 Ontario           19                 Quebec
 Quebec               n                     1           oke                       52
                                        457,72          St.         Terranova    181,1
              10      London    Ontario           20
                                            0           John's      e Labrador    13
                                 Censimento canadese del 2006[12]
Il mercato canadese per l’agroalimentare
                     italiano
   La diffusione sul mercato canadese di prodotti agroalimentari italiani
    presenta taluni aspetti particolari, direttamente riconducibili alla
    consistente presenza di una comunità di origine italiana in
    Canada, ed analoghi a quelli riscontrabili in altri Paesi ove da tempo
    sono stanziate importanti comunità italiane. Gli italiani emigrati in
    Canada specialmente nella seconda metà del XX secolo, hanno
    contribuito ad introdurre in questo mercato una intera gamma di
    prodotti dapprima completamente ignoti ai residenti locali.
    Conseguentemente, sono state avviate e sviluppate numerose
    produzioni ispirate alla tradizione agricola italiana, le quali spaziano
    oggi dai pomodori in scatola ad intere categorie di carni lavorate e
    formaggi.
Le comunità italo-canadesi

   Le comunità italo-canadesi nelle maggiori aree metropolitane del
    Paese, sia pure con grandezze diverse (dagli oltre 500.000 di
    Toronto ai 250.00 di Montreal, fino ai circa 50.000 di Vancouver)
    hanno fornito un’importante base per l'avvio e lo sviluppo di
    entrambi i processi, che sono stati sostenuti da una parallela
    diffusione della ristorazione italiana anche nei centri minori del
    Paese. La presenza dell'agroalimentare italiano in Canada, in
    ragione delle considerazioni summenzionate, riveste una particolare
    importanza. I dati relativi alle esportazioni nel primo semestre 2011
    mostrano un incremento (+13,7%) nel comparto agro-alimentare,
    seguendo una tendenza già presente da alcuni anni che rende tale
    settore una costante affidabile delle nostre esportazioni.
Strategia aziendale per
internazionalizzazione
    • Strategie di                             • Introduzione
      ingresso nel                               del prodotto e
      mercato                                    del marchio



                           I          per il
                       regolatori   successo



                                     in un
                        di una
                                     nuovo
                       impresa
                                    mercato
    • Un serio                                 • Analisi di
      contratto                                  mercato,
      internazionale                             adattamento e
                                                 controllo
Strategie di ingresso nel mercato canadese


    Come realizzare la conformità di prodotto e di
     etichetta sotto il profilo legale, scientifico e di
                         marketing

            Le responsabilità legali delle
     imprese alimentari che intendono operare sui
                   mercati esteri.
SINTESI DEL QUADRO GIURIDICO CHE REGOLA LA
CONFORMITA’ DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN ITALIA, IN
EUROPA E NEL MONDO

   Il mercato italiano è dotato di una normativa alimentare fra le più
    complesse e corpose del mondo

   L’Unione Europea ha una propria normativa unitaria, ma molti Stati
    Membri mantengono in vigore le proprie norme nazionali non
    armonizzate

   L’esportazione nei paesi extra – UE, come USA, Canada e
    Giappone, Cina, Brasile, Russia e Australia, necessita il
    superamento delle barriere doganali e, quindi, richiede un’analisi
    molto attenta del quadro normativo locale
LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE
                 AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO

Tipo di             Principali               Principali conseguenze
responsabilità      violazioni

Conformità di        Imballi non            o Sanzioni amministrative di bassa gravità
prodotto              conformi alle
                      gamme richieste
                     Parametri chimico      o   Sanzioni amministrative di media gravità
                     – fisici o              o   Blocco dei prodotti in dogana
                     ingredientistici        o   Controversie con i distributori locali
                     difformi da quelli      o   Denunce da parte delle associazioni dei
                     richiesti                   consumatori
                     Presenze di additivi   o   Consistenti sanzioni amministrative
                     e aromi non             o   Blocco dei prodotti in dogana
                     ammessi                 o   Controversie con i distributori locali
                                             o   Conseguenze penali
                                             o   Ritiro dal commercio dei prodotti
                                             o   Denunce da parte delle associazioni dei
                                                 consumatori
LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE
AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO

Tipo di          Principali                   Principali conseguenze
responsabilità   violazioni
Conformità di     Diciture obbligatorie di   o   Sanzioni amministrative di bassa gravità
etichetta          echitettatura riportate    o   Controversia con i distributori locali
                   in modo errato             o   Cattivo impatto del prodotto sul pubblico
                  Diciture obbligatorie di   o   Sanzioni amministrative di media gravità
                   echitettatura assenti      o   Controversie con i distributori locali
                                              o   Cattivo impatto del prodotto sul pubblico
                  Denominazione di           o   Consistenti sanzioni amministrative
                   vendita errata             o   Controversie con i distributori locali
                                              o   Cattivo impatto del prodotto sul pubblico
                                              o   Conseguenze penali
                                              o   Denunce da parte delle associazioni dei
                                                  consumatori
LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE
       AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO


Tipo di                Principali violazioni              Principali conseguenze
responsabilità
Lealtà e correttezza    Imitazione servile dei           o   Azioni da parte di concorrenti
nella pubblicità         prodotti concorrenti             o   Pesanti sanzioni amministrative da
                                                              parte degli organismi di controllo
                        Presenza di affermazioni         o   Consistenti sanzioni amministrative
                         non rispondenti alle             o   Azioni da parte di concorrenti
                         caratteristiche dei prodotti o   o   Denunce da parte delle associazioni
                         di testi descrittivi non             dei consumatori
                         ammessi
ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI
      PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI

Mercato destinatario   Comparto soggetto a normativa specifica
Italia                 Recentemente in Italia sono state emanate normative su
                       vari prodotti alimentari
Unione Europea         E’ stato pubblicato il Regolamento CE n°1924 sui claims
                       nutrizionali e salutistici, che ha un’influenza considerevole
                       in tutti i comparti merceologici.
Russia                 Presenza di forti barriere d’ingresso, come rigorosi
                       parametri igienico – sanitari per varie tipologie di prodotto
                       e obbligo di ottenere una certificazione (GOST-R)
Cina                   L’ingresso nel paese di prodotti a base di carne prevede
                       l’apposita autorizzazione dello stabilimento di produzione
                       italiano
ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI
      PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI

Mercato destinatario   Comparto soggetto a normativa specifica

Stati Uniti            o   In molti Stati federati, la pasta può essere commercializzata solo
                           se è stata arricchita di vitamine e minerali
d’America              o   Il latte, lo yogurt ed i latticini in generale presentano normative
                           molto dettagliate
                       o   E’ stata recentemente approvata una nuova normativa
                           sull’indicazione degli allergeni
Canada                 o   Sono previste rigorose limitazioni per la vitaminizzazione
                           degli alimenti e delle bevande, come nettari, succhi di frutta e
                           prodotti lattiero - caseari.
Brasile                o   Sono presenti normative particolarmente rigorose in certi comparti
                           merceologici, come le acque minerali naturali
Le   problematiche        di    etichettatura          dei
prodotti alimentari in Italia e nel mondo.
   L’etichetta è come un biglietto da visita dell’azienda
    verso il consumatore:

   oltre ad essere una “scheda obbligatoria” di indicazioni
    legali
         un’etichetta fatta bene viene associata ad una

            MAGGIORE QUALITÀ DEI PRODOTTI
L’etichettatura

      La realizzazione di un’etichetta conforme prevede:

   La ricerca e l’interpretazione delle normative

   La definizione linguistico-legale delle diciture obbligatorie
    e facoltative per ogni paese
L’etichettatura

   Per poter disporre di un quadro giuridico esatto e
    completo, è anzitutto necessario individuare sia le
    disposizioni in materia di etichettatura che si applicano a
    tutti i prodotti alimentari, indistintamente dalla categoria
    merceologica di appartenenza (c.d. norme “orizzontali”),
    sia quelle che invece si applicano soltanto a certi
    comparti merceologici, e che si definiscono “verticali”.
Definizione della denominazione legale di vendita:

   una volta definite le caratteristiche del prodotto, la denominazione
    legale di vendita sarà quella individuata da:
                                   Norme
                                 comunitarie


                            Norme nazionali del
                            paese destinatario



                        Tradizioni, usi e consuetudini



                       Idonea descrizione del prodotto
Definizione della denominazione legale di vendita:


   L’idonea descrizione del prodotto deve essere tale da
   poterlo distinguere da quelli similari.

   Per esempio, nel denominare un “prodotto da forno”, è
    necessario stabilire che tipo di prodotto esso sia, a
    mezzo di diciture che ne descrivano gli ingredienti
    caratterizzanti (es. “prodotto da forno con farcitura alla
    nocciola”), la forma tipica (es. “Cracker”) ecc. ecc.
Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta
                         indicazione.

   A seconda del paese destinatario di un alimento e della sua
    categoria merceologica, si individuano le diciture obbligatorie di
    etichettatura.
   E’ una ricerca complessa, in quanto:

    a) In molti Stati, per tutti gli alimenti, vi sono diciture obbligatorie che
       in Italia sono facoltative,

    b) Per molti prodotti alimentari, le normative straniere stabiliscono
       ulteriori informazioni di carattere cogente
Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta
                       indicazione
A) esempi di diciture obbligatorie per tutti gli alimenti
 che invece in Italia sono facoltative:
    Negli USA, Canada, Australia, Brasile e altri Stati dell’America
    Latina è obbligatoria la tabella nutrizionale, anche se non vengono
    fatti claims in etichetta

   Negli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e in altri Stati del Golfo
    Persico, è obbligatoria la data di produzione,

   Nella maggioranza dei paesi extracomunitari, è obbligatoria
    l’indicazione dell’importatore locale
Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta
                         indicazione
   B) esempi di ulteriori diciture obbligatorie a seconda del
    prodotto alimentare:

   - In Slovenia, per tutti i prodotti da forno contenenti alcool etilico in
    misura superiore allo 0,5%, è obbligatorio indicare la percentuale di
    tale sostanza ed un’avvertenza che ne sconsiglia il consumo ai
    bambini,
   - In Finlandia, per molti prodotti alimentari (pane, preparazioni
    gastronomiche, prodotti a base di carne ecc.) è necessario indicare
    la percentuale di sale,
   - Molti paesi extracomunitari (es. USA) hanno norme
    sull’indicazione degli allergeni diverse e più rigorose delle nostre
Individuazione di procedure o registrazioni necessarie
              alla commercializzazione
   Per esportare prodotti alimentari all’esterno dell’Unione Europea, è
    spesso necessario il compimento di particolari procedure e/o
    l’ottenimento di specifiche autorizzazioni.
    Per esempio:

                          certificazione GOST-R
    - Tutti i prodotti destinati agli USA devono essere segnalati secondo
    le norme contenute nel “Bioterrorism Act”,

   - Tutti i prodotti esportati in Russia devono ottenere la certificazione
     GOST-R
Il rischio di tradurre le etichette

   Una semplice traduzione linguistica non risolve molti dei problemi
    fondamentali di etichettatura quali ad esempio:

   .       la definizione di una denominazione corretta;
       􀁦   l’esatta indicazione degli ingredienti;
       􀁦   diciture obbligatorie di legge diverse per ogni paese
L’importanza delle fonti

   Nella formulazione di un’etichettatura in lingua si ricorre
    a diverse fonti, ad esempio:

                          Normative
                         Linee guida
                      Codex Alimentarius
                      Standard di settore
                       Dizionari tecnici
                       Studi di mercato
ALCUNE DIFFICOLTA’ NELLA PREPARAZIONE
          DI UN’ETICHETTA MULTILINGUA


   Non capire il significato del testo

   Caratteri e accenti particolari; font non occidentali

   Rispetto dei campi visivi e delle dimensioni

   Informazioni obbligatorie completamente diverse
Esempio di etichetta multilingua
ERRORI ORTOGRAFICI
   Possono cambiare il significato della parola

   Risultato non-professionale -> collegamento alla qualità
    del prodotto
                         Pelze = peli
                         Pilze = funghi
                        naula = chiodi
                        nauta = carne bovina
                   mice flour = farina di topi
                    rice flour = farina di riso
ERRORI INFORMATICI


   Caratteri sbagliati

   Problemi con la direzione del testo (da destra a sinistra)

   Problemi con alfabeti non occidentali
Le barriere tariffarie in Canada
   Oltre agli accordi di libero scambio con gli USA e il
    Messico (NAFTA), il Canada ha da tempo sottoscritto
    accordi laterali con vari paesi.

   L’Italia , assieme alla maggior parte degli altri Paesi, è
    elencata fra le nazioni favorite Most Favoured Nations
    (MFN). Le aliquote MFN oscillano tra il 9,2 % e il 12,5 %

   Permangono però tuttora delle barriere tariffarie significative in
    alcuni specifici settori tra cui quello agroalimentare (prodotti
    caseari dove può arrivare fino al 300 % per le esportazione fuori
    quota)
Le barriere non tariffarie

Requisiti sanitari e tecnici.

L’ingresso di nuovi prodotti alimentari in Canada è soggetto
   ad apposita autorizzazione da parte dell’Ente Canadese
   di sanità pubblica alimentare, la Canadian Food
   Inspection Agency (CFIA).
BREVI CENNI SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI
                  VINI IN CANADA
   I MONOPOLI
   La commercializzazione dei vini e degli alcolici in Canada è
    riservata ai Liquor Control Boards che in ogni provincia e territorio,
    ad eccezione dell’Alberta, detengono il monopolio dell’importazione
    e della distribuzione. Sono totalmente indipendenti, ragione per cui
    procedure e misure da loro adottate variano da provincia in
    provincia. In Alberta, il commercio e la distribuzione sono state
    liberalizzati nel 1993 e lo Stato conserva unicamente il monopolio
    dell’importazione. I monopoli di tutte le province del Canada
    acquistano in proprio i vari vini e liquori compresi nei loro repertori di
    vendita (listing), provvedendo anche allo stoccaggio ed alla
    distribuzione fisica dei prodotti.
   La legge federale impone che tutti i liquor board provinciali agiscano
    come primi importatori di vino e bevande alcoliche.
La figura dell’agente per il vino
Per entrare sul mercato e mantenere una propria quota dello stesso, è
di fondamentale importanza la figura dell’agente, le cui funzioni
possono riassumersi come segue:
• presentare nuovi prodotti al monopolio provinciale per conto del
produttore estero;
• promuovere la collocazione dei prodotti rappresentati nei vari punti
vendita gestiti dal monopolio provinciale, poiché in alcune province i
direttori dei negozi hanno competenza nel decidere quali prodotti
inserire nell’assortimento del loro punto vendita;
• promuovere i prodotti rappresentati presso ristoranti, alberghi, club
privati, anche organizzando degustazioni di vini per sommeliers e
ristoratori od altre attività promozionali;
mantenere costanti rapporti con i funzionari del monopolio, quale
rappresentante del produttore estero;
La provvigione per l’agente



   Abitualmente, la commissione percepita dall’agente è
    pari al 15% del valore fatturato FOB Italia.
   Tuttavia, nel caso in cui l’agente assuma anche le spese
    di pubblicità, tale commissione può raggiungere il 20%.
IMPORTAZIONI PUBBLICHE ED IMPORTAZIONI
                     PRIVATE
   I monopoli provinciali operano, per i vini importati, in due modi
    differenti:
   • importazione “pubblica”, attraverso cui i vini vengono, dopo
    essere stati sottoposti ad una serie di controlli qualitativi e
    organolettici, inseriti nei loro listini di vendita e commercializzati
    attraverso le reti da loro controllate.

   • importazione “privata”, consentita per vini che non sono inclusi
    nei listini di cui sopra; essa è sempre controllata dal monopolio, ma
    viene dallo stesso effettuata per conto di consumatori di
   diverse categorie (ristoranti di lusso, sommeliers, ecc). Anche questi
    prodotti debbono sottostare ai medesimi controlli, prima di essere
    resi disponibili ai “consumatori-importatori”.
FORME DI PAGAMENTO

   Trattandosi, come si è detto in precedenza, d’importazioni effettuate
    in regime di monopolio dai vari enti provinciali, i pagamenti vengono
    in genere effettuati solo dopo la consegna della merce e con termini
    che variano da provincia a provincia.

   La Société des alcools du Québec, per esempio, effettua
    normalmente i pagamenti entro 30-45 giorni dalla consegna dei
    prodotti,
   mentre il Liquor Control Board of Ontario entro i 45-60 giorni.
NORMATIVA RELATIVA ALL’ETICHETTATURA DEI VINI
   Le norme di riferimento sono quelle contenute nel Food and Drugs
    Act and Regulations e nel Consumer Packaging and Labelling Act
    and Regulations. In particolare:
   • il nome comune del prodotto ed il peso netto in misure metriche
    devono apparire, in inglese e francese, sulla superficie esposta;
   • le informazioni obbligatorie devono essere bilingue (inglese e
    francese) all’eccezione del nome ed indirizzo dell’entità
    responsabile;
   • i dati sulle etichette devono figurare in modo da essere facilmente
    letti dal consumatore nelle normali o abituali condizioni di vendita
    o utilizzazione e in caratteri di almeno 1,6 mm di altezza (misurata a
    partire dalla lettera “o” minuscola) e di 3,2 mm per il valore del
    contenuto netto.
Etichettatura vini
   Allergeni
   Dal 4 agosto 2012 è obbligatorio il riferimento bilingue inglese e
    francese in etichetta della presenza di allergeni come i solfiti, il
    lattosio, l’albumina e le proteine di pesce. La menzione contiene
    solfiti è obbligatoria non appena la concentrazione di anidride
    solforica è superiore a 10 ppm.
    L’utilizzo di chiarificanti a base di latte (caseina), uova (albumina) e
    pesce (ittiocolla) o altre sostanze comporta la dichiarazione
    unicamente se presenti nel prodotto finito.
   Prodottti biologici
   I prodotti importati e identificati come biologici devono soddisfare i
    requisiti del Canada’s Organic Products Regulations (norme NOP o
    COS) o essere conformi alle norme europee riconosciute in virtù
    dell’accordoUE – Canada. L’indicazione “Vin biologique / Organic
    wine” potrà essere riportata sul prodotto congiuntamente al nome
    dell’organismo di certificazione accreditato
ESEMPIO DI ETICHETTA
                         Produit                                            Product of
                         d’Italie                                           Italy
                                        Nome commerciale del prodotto
                                                      2012
                                        Denominazione….. controllata
                                                       uva
                       Vin                                                      Wine
                                                  Cantina ABC
                       12%                Via del vino, 12 – Roma Italia         750
                       alc                                                       ml
                                    Contient (allergène) /Contains (allergen)


   denominazione del prodotto bilingue (Vin-Wine)
   • paese di origine bilingue
   • tenore in alcol % (tolleranza alcolica ±1 se <16% - ±0,5 se 16%)
   • contenuto netto in ml o litri
   • le denominazioni di origine possono essere nella lingua originale Obbligatorie, ma
    non è necessario che siano sull’etichetta principale:
   • nome e indirizzo del fornitore
   • codice universale del prodotto (UCP – EAN) (non necessario per l’importazione
    privata) ottenuto da GS1 (Indicod-Ecr) a Milano
Gli altri settori: I salumi
   Recentemente, proprio in ambito enogastronomico si
    sono registrate novità importanti. In particolare, a partire
    dal 2010, è entrata in vigore una legislazione agevolata
    per l’esportazione dei salumi italiani in territorio
    canadese - prodotti come culatello, coppa e pancetta,
    prevedendo una stagionatura di soli 30 giorni, non
    rispettavano fino a quel momento le regolamentazioni
    canadesi, che permettevano l’acquisto esclusivo di
    prodotti stagionati per un periodo di 90 giorni. Simili
    misure rappresentano un’ulteriore opportunità di crescita
    per le aziende italiane nello specifico comparto.
                                .
Adempimenti necessari per l’esportazione dei
            salumi in Canada
   1) Approvazione dello stabilimento: I laboratori italiani
    devono risultare conformi ai vincoli definiti dall’Accordo
    veterinario che prevede il mutuo riconoscimento delle
    misure sanitarie al fine di facilitare il commercio
    bilaterale di animali vivi e di prodotti di origine animale;
    in seguito il nostro Ministero della Salute invia alla CFIA
    (Canadian Food Inspection Agency) la richiesta di
    inserimento del laboratorio tra quelli autorizzati ad
    esportare in Canada,

   2) Approvazione della ricetta e dell’etichetta secondo
    la normativa vigente;
Adempimenti necessari per l’esportazione dei
            salumi in Canada
   3) Certificato ufficiale di ispezione: della carne (ogni
    spedizione deve essere accompagnata da questo
    certificato)

   4) Approvazione dei documenti: l’importatore o
    l’agente doganale ha l’obbligo di presentare i documenti
    relativi all’importazione alla Canadian Food Inspection
    Agency per l’approvazione;

   5) Ispezione in Canada da parte della CFIA
Il mercato dell’olio d’oliva in Canada

   L’olio extra-vergine d’oliva rappresenta uno dei prodotti
    più caratteristici della dieta mediterranea e gode di una
    considerazione sempre maggiore presso il consumatore
    canadese che, nel corso degli anni, ha imparato ad
    apprezzarne le qualità organoelettiche.

   Sebbene negli ultimi anni gli olii italiani si siano dovuti
    confrontare con una molteplicità di prodotti sempre più
    competitivi provenienti da altri paesi (Turchia e Albania),
    conservano ancora oggi una posizione di assoluto
    primato rispetto ai concorrenti (60 % del mercato
    canadese).
Il mercato dell’olio d’oliva in Canada
  Non trattandosi di una produzione tipica canadese ed
  essendo come tale, sottratta alla competizione
  internazionale con i prodotti esteri importati, l’olio d’oliva
  non è sottoposto ad alcun dazio doganale
  all’importazione né ad altre misure di protezione non
  tariffaria (contingentamenti).
La commercializzazione del prodotto avviene attraverso i
  canali tipici della grande distribuzione canadese,
  supermarket, retail store, gourmet store.
In linea generale i supermercati richiedono, per il
  posizionamento della merce sui propri scaffali, un
  listing-fee di 1.200-1.600 dollari canadesi.
Il settore dei formaggi in Canada
 Allo stesso modo, anche l’industria casearia italiana
  presenta ottime prospettive di crescita in territorio
  canadese, laddove le preferenze-medie dei consumatori
  si indirizzano verso una gamma di prodotti sempre più di
  qualità, reperibili in store specializzati, che ne
  garantiscano la provenienza Made in Italy.
Vi è però una forte concorrenza dei produttori locali,
  localizzati soprattutto nella Provincia francofona del
  Quebec e dove sono presenti misure di protezione
  commerciali tese a favorire la produzione lattiero-
  casearia canadese.
Il settore dei formaggi in Canada
   In riferimento alle misure non tariffarie di protezione
    commerciale, si segnala l’Accordo tra il Canada e la UE
    in base al quale ai paesi UE (Italia compresa) è riservata
    una quota di importazione di formaggi e di prodotti
    lattiero caseario pari al 66 % del contingente tariffario.

   Il regime di quota prevede la concessione alle singole
    aziende di permessi annuali di importazione per
    quantitativi fissi.
   I diritti d’importazione riconosciuti ad una azienda,
    limitatamente alle quote assegnate annualmente,
    possono essere cedute dall’azienda stessa a terzi.
Il settore dei formaggi in Canada
   Le quote stabilite per l’importazione sono state concesse
    ad un numero assai circoscritto di importatori
    (identificabili molto spesso negli stessi produttori locali).

   A rendere tale sistema ancora più chiuso nei confronti
    dei produttori europei vi è la circostanza che, a seguito
    dell’allargamento della UE, non vi è stato un
    conseguente aumento delle quote complessivamente
    assegnate alla UE. I 27 paesi europei si trovano a
    suddividersi un sistema di quote calibrato su 15 membri
    (66 % della quota totale di importazione lattiero-casearia
    del settore).
La pasta italiana

   La pasta ha da tempo superato i confini della comunità
    italiana immigrata in Canada ed è diventato uno dei
    principali alimenti della dieta locale.

   Marchi storici come “Primo”, “Catelli” e “Lancia” fondati
    dai primi immigrati italiani in Canada sono ora di
    proprietà di multinazionali statunitensi ed hanno dato un
    forte impulso alla diffusione di questo alimento in
    Canada.
Le conserve ed i derivati del pomodoro
Il pomodoro in scatola è un alimento di cui il Canada è
   anch’esso produttore ed esportatore.
Le principali aziende di trasformazione di pomodori sono
   localizzate nella Provincia dell’Ontario, dove sono
   prodotti ingenti quantità di pomodori pelati e passate.
La commercializzazione dei prodotti a base di pomodoro è
   soggetta a normative fitosanitarie e di confezionamento
   diverse dagli standard posti dalla normativa italiana.
I controlli sui prodotti importati sono molto frequenti ai porti
   d’ingresso del Paese e quindi agli importatori è richiesta
   la conoscenza degli standard di importazione locali.
Gli intermediari del commercio in Canada
   L’esportatore italiano può vendere in Canada i propri
    prodotti attraverso intermediari di commercio che
    abbiano una stabile organizzazione per la distribuzione.

   A) Il Contratto di distribuzione: è caratterizzato dalla
    presenza di un importatore responsabile di un determinato territorio,
    di solito con diritto di esclusiva, che acquista i prodotti e li rivende
    sul mercato canadese in nome e per conto proprio, assumendosi il
    rischio d’impresa


   B) Il Contratto di Agenzia: l’agente promuove per conto
    dell’azienda , ma in nome proprio, la conclusione di contratti in
    modo continuativo con la potenziale clientela (provvigione S.B.F)
La predisposizione di un contratto

Il Canada appartiene a un sistema giuridico di Common
   Law, ad eccezione del Quebec,                e non ha una
   regolamentazione specifica per la predisposizione dei
   contratti ; è necessario quindi che i contratti siano
   dettagliati, con una regolamentazione completa, che
   disciplini tutti gli aspetti del rapporto contrattuale.
CONCLUSIONI
   Il quadro giuridico delle normative alimentari italiane, europee e
    mondiali si presenta come estremamente complesso e variabile;

   le responsabilità dell’azienda agroalimentare italiana che intende
    operare in Italia e all’estero possono comportare anche il ritiro dal
    commercio dei prodotti e l’applicazione di sanzioni penali che, oltre
    alle conseguenze personali ed immediate, possono determinare la
    distruzione dell’immagine di un’azienda presso la clientela,

   E’ sempre necessario monitorare le numerose evoluzioni normative
    in Italia, Europa e nel mondo, dal momento che le novità sono
    frequenti ed importanti
CONTATTI


       «SI SEDES NON IS»


        Dr. Andrea Aguiari
     Via Nazionale 243 – Roma
      Telefono: 06 48900941
        Mobile: 335 370490
Mail: andrea63aguiari@gmail.com

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Slide - L'esportazione di prodotti alimentari in Canada

  • 1. L’esportazione dei prodotti alimentari in Canada Dr. Andrea Aguiari Roma 15 aprile 2013
  • 3. Le città del Canada Le aree metropolitane - Canada Posizio Provin Posizio Città Pop. Città Provincia Pop. ne cia ne 6 500 Kitchene 451,2 1 Toronto Ontario 11 Ontario 000 r 35 St. 4 000 Montre Cathari 390,3 2 Quebec 000 12 Ontario al nes - 17 circa Toronto Niagara British Vancou 2,116,5 Nova 372,8 Montreal 3 Colum 13 Halifax ver 81 Scotia 58 bia 1,130,7 330,5 4 Ottawa Ontario 14 Oshawa Ontario Ottawa Vancouver 61 94 1,079,3 British 330,0 5 Calgary Alberta 15 Victoria 10 Columbia 88 Edmont 1,034,9 323,3 Edmonton 6 Alberta 16 Windsor Ontario on 45 42 Calgary 715,51 Saskatoo Saskatche 233,9 7 Quebec Quebec 17 5 n wan 23 Winnip Manito 694,66 Saskatche 194,9 8 18 Regina eg ba 8 wan 71 Hamilto 692,91 Sherbro 186,9 Winnipeg 9 Ontario 19 Quebec Quebec n 1 oke 52 457,72 St. Terranova 181,1 10 London Ontario 20 0 John's e Labrador 13 Censimento canadese del 2006[12]
  • 4. Il mercato canadese per l’agroalimentare italiano  La diffusione sul mercato canadese di prodotti agroalimentari italiani presenta taluni aspetti particolari, direttamente riconducibili alla consistente presenza di una comunità di origine italiana in Canada, ed analoghi a quelli riscontrabili in altri Paesi ove da tempo sono stanziate importanti comunità italiane. Gli italiani emigrati in Canada specialmente nella seconda metà del XX secolo, hanno contribuito ad introdurre in questo mercato una intera gamma di prodotti dapprima completamente ignoti ai residenti locali. Conseguentemente, sono state avviate e sviluppate numerose produzioni ispirate alla tradizione agricola italiana, le quali spaziano oggi dai pomodori in scatola ad intere categorie di carni lavorate e formaggi.
  • 5. Le comunità italo-canadesi  Le comunità italo-canadesi nelle maggiori aree metropolitane del Paese, sia pure con grandezze diverse (dagli oltre 500.000 di Toronto ai 250.00 di Montreal, fino ai circa 50.000 di Vancouver) hanno fornito un’importante base per l'avvio e lo sviluppo di entrambi i processi, che sono stati sostenuti da una parallela diffusione della ristorazione italiana anche nei centri minori del Paese. La presenza dell'agroalimentare italiano in Canada, in ragione delle considerazioni summenzionate, riveste una particolare importanza. I dati relativi alle esportazioni nel primo semestre 2011 mostrano un incremento (+13,7%) nel comparto agro-alimentare, seguendo una tendenza già presente da alcuni anni che rende tale settore una costante affidabile delle nostre esportazioni.
  • 6. Strategia aziendale per internazionalizzazione • Strategie di • Introduzione ingresso nel del prodotto e mercato del marchio I per il regolatori successo in un di una nuovo impresa mercato • Un serio • Analisi di contratto mercato, internazionale adattamento e controllo
  • 7. Strategie di ingresso nel mercato canadese  Come realizzare la conformità di prodotto e di etichetta sotto il profilo legale, scientifico e di marketing Le responsabilità legali delle imprese alimentari che intendono operare sui mercati esteri.
  • 8. SINTESI DEL QUADRO GIURIDICO CHE REGOLA LA CONFORMITA’ DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO  Il mercato italiano è dotato di una normativa alimentare fra le più complesse e corpose del mondo  L’Unione Europea ha una propria normativa unitaria, ma molti Stati Membri mantengono in vigore le proprie norme nazionali non armonizzate  L’esportazione nei paesi extra – UE, come USA, Canada e Giappone, Cina, Brasile, Russia e Australia, necessita il superamento delle barriere doganali e, quindi, richiede un’analisi molto attenta del quadro normativo locale
  • 9. LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO Tipo di Principali Principali conseguenze responsabilità violazioni Conformità di  Imballi non o Sanzioni amministrative di bassa gravità prodotto conformi alle gamme richieste  Parametri chimico o Sanzioni amministrative di media gravità – fisici o o Blocco dei prodotti in dogana ingredientistici o Controversie con i distributori locali difformi da quelli o Denunce da parte delle associazioni dei richiesti consumatori  Presenze di additivi o Consistenti sanzioni amministrative e aromi non o Blocco dei prodotti in dogana ammessi o Controversie con i distributori locali o Conseguenze penali o Ritiro dal commercio dei prodotti o Denunce da parte delle associazioni dei consumatori
  • 10. LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO Tipo di Principali Principali conseguenze responsabilità violazioni Conformità di  Diciture obbligatorie di o Sanzioni amministrative di bassa gravità etichetta echitettatura riportate o Controversia con i distributori locali in modo errato o Cattivo impatto del prodotto sul pubblico  Diciture obbligatorie di o Sanzioni amministrative di media gravità echitettatura assenti o Controversie con i distributori locali o Cattivo impatto del prodotto sul pubblico  Denominazione di o Consistenti sanzioni amministrative vendita errata o Controversie con i distributori locali o Cattivo impatto del prodotto sul pubblico o Conseguenze penali o Denunce da parte delle associazioni dei consumatori
  • 11. LE RESPONSABILITA’ LEGALI DELLE IMPRESE AGROALIMENTARI IN ITALIA E ALL’ESTERO Tipo di Principali violazioni Principali conseguenze responsabilità Lealtà e correttezza  Imitazione servile dei o Azioni da parte di concorrenti nella pubblicità prodotti concorrenti o Pesanti sanzioni amministrative da parte degli organismi di controllo  Presenza di affermazioni o Consistenti sanzioni amministrative non rispondenti alle o Azioni da parte di concorrenti caratteristiche dei prodotti o o Denunce da parte delle associazioni di testi descrittivi non dei consumatori ammessi
  • 12. ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Mercato destinatario Comparto soggetto a normativa specifica Italia Recentemente in Italia sono state emanate normative su vari prodotti alimentari Unione Europea E’ stato pubblicato il Regolamento CE n°1924 sui claims nutrizionali e salutistici, che ha un’influenza considerevole in tutti i comparti merceologici. Russia Presenza di forti barriere d’ingresso, come rigorosi parametri igienico – sanitari per varie tipologie di prodotto e obbligo di ottenere una certificazione (GOST-R) Cina L’ingresso nel paese di prodotti a base di carne prevede l’apposita autorizzazione dello stabilimento di produzione italiano
  • 13. ANALISI COMPARATA DEL QUADRO NORMATIVO DEI PRINCIPALI MERCATI INTERNAZIONALI Mercato destinatario Comparto soggetto a normativa specifica Stati Uniti o In molti Stati federati, la pasta può essere commercializzata solo se è stata arricchita di vitamine e minerali d’America o Il latte, lo yogurt ed i latticini in generale presentano normative molto dettagliate o E’ stata recentemente approvata una nuova normativa sull’indicazione degli allergeni Canada o Sono previste rigorose limitazioni per la vitaminizzazione degli alimenti e delle bevande, come nettari, succhi di frutta e prodotti lattiero - caseari. Brasile o Sono presenti normative particolarmente rigorose in certi comparti merceologici, come le acque minerali naturali
  • 14. Le problematiche di etichettatura dei prodotti alimentari in Italia e nel mondo.  L’etichetta è come un biglietto da visita dell’azienda verso il consumatore:  oltre ad essere una “scheda obbligatoria” di indicazioni legali un’etichetta fatta bene viene associata ad una MAGGIORE QUALITÀ DEI PRODOTTI
  • 15. L’etichettatura La realizzazione di un’etichetta conforme prevede:  La ricerca e l’interpretazione delle normative  La definizione linguistico-legale delle diciture obbligatorie e facoltative per ogni paese
  • 16. L’etichettatura  Per poter disporre di un quadro giuridico esatto e completo, è anzitutto necessario individuare sia le disposizioni in materia di etichettatura che si applicano a tutti i prodotti alimentari, indistintamente dalla categoria merceologica di appartenenza (c.d. norme “orizzontali”), sia quelle che invece si applicano soltanto a certi comparti merceologici, e che si definiscono “verticali”.
  • 17. Definizione della denominazione legale di vendita:  una volta definite le caratteristiche del prodotto, la denominazione legale di vendita sarà quella individuata da: Norme comunitarie Norme nazionali del paese destinatario Tradizioni, usi e consuetudini Idonea descrizione del prodotto
  • 18. Definizione della denominazione legale di vendita:  L’idonea descrizione del prodotto deve essere tale da  poterlo distinguere da quelli similari.  Per esempio, nel denominare un “prodotto da forno”, è necessario stabilire che tipo di prodotto esso sia, a mezzo di diciture che ne descrivano gli ingredienti caratterizzanti (es. “prodotto da forno con farcitura alla nocciola”), la forma tipica (es. “Cracker”) ecc. ecc.
  • 19. Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta indicazione.  A seconda del paese destinatario di un alimento e della sua categoria merceologica, si individuano le diciture obbligatorie di etichettatura.  E’ una ricerca complessa, in quanto: a) In molti Stati, per tutti gli alimenti, vi sono diciture obbligatorie che in Italia sono facoltative, b) Per molti prodotti alimentari, le normative straniere stabiliscono ulteriori informazioni di carattere cogente
  • 20. Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta indicazione A) esempi di diciture obbligatorie per tutti gli alimenti  che invece in Italia sono facoltative: Negli USA, Canada, Australia, Brasile e altri Stati dell’America Latina è obbligatoria la tabella nutrizionale, anche se non vengono fatti claims in etichetta  Negli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e in altri Stati del Golfo Persico, è obbligatoria la data di produzione,  Nella maggioranza dei paesi extracomunitari, è obbligatoria l’indicazione dell’importatore locale
  • 21. Elenco delle diciture obbligatorie e loro corretta indicazione  B) esempi di ulteriori diciture obbligatorie a seconda del prodotto alimentare:  - In Slovenia, per tutti i prodotti da forno contenenti alcool etilico in misura superiore allo 0,5%, è obbligatorio indicare la percentuale di tale sostanza ed un’avvertenza che ne sconsiglia il consumo ai bambini,  - In Finlandia, per molti prodotti alimentari (pane, preparazioni gastronomiche, prodotti a base di carne ecc.) è necessario indicare la percentuale di sale,  - Molti paesi extracomunitari (es. USA) hanno norme sull’indicazione degli allergeni diverse e più rigorose delle nostre
  • 22. Individuazione di procedure o registrazioni necessarie alla commercializzazione  Per esportare prodotti alimentari all’esterno dell’Unione Europea, è spesso necessario il compimento di particolari procedure e/o l’ottenimento di specifiche autorizzazioni.  Per esempio:  certificazione GOST-R - Tutti i prodotti destinati agli USA devono essere segnalati secondo le norme contenute nel “Bioterrorism Act”,  - Tutti i prodotti esportati in Russia devono ottenere la certificazione  GOST-R
  • 23. Il rischio di tradurre le etichette  Una semplice traduzione linguistica non risolve molti dei problemi fondamentali di etichettatura quali ad esempio:  . la definizione di una denominazione corretta;  􀁦 l’esatta indicazione degli ingredienti;  􀁦 diciture obbligatorie di legge diverse per ogni paese
  • 24. L’importanza delle fonti  Nella formulazione di un’etichettatura in lingua si ricorre a diverse fonti, ad esempio: Normative  Linee guida  Codex Alimentarius  Standard di settore  Dizionari tecnici  Studi di mercato
  • 25. ALCUNE DIFFICOLTA’ NELLA PREPARAZIONE DI UN’ETICHETTA MULTILINGUA  Non capire il significato del testo  Caratteri e accenti particolari; font non occidentali  Rispetto dei campi visivi e delle dimensioni  Informazioni obbligatorie completamente diverse
  • 26. Esempio di etichetta multilingua
  • 27. ERRORI ORTOGRAFICI  Possono cambiare il significato della parola  Risultato non-professionale -> collegamento alla qualità del prodotto Pelze = peli Pilze = funghi naula = chiodi nauta = carne bovina mice flour = farina di topi rice flour = farina di riso
  • 28. ERRORI INFORMATICI  Caratteri sbagliati  Problemi con la direzione del testo (da destra a sinistra)  Problemi con alfabeti non occidentali
  • 29. Le barriere tariffarie in Canada  Oltre agli accordi di libero scambio con gli USA e il Messico (NAFTA), il Canada ha da tempo sottoscritto accordi laterali con vari paesi.  L’Italia , assieme alla maggior parte degli altri Paesi, è elencata fra le nazioni favorite Most Favoured Nations (MFN). Le aliquote MFN oscillano tra il 9,2 % e il 12,5 %  Permangono però tuttora delle barriere tariffarie significative in alcuni specifici settori tra cui quello agroalimentare (prodotti caseari dove può arrivare fino al 300 % per le esportazione fuori quota)
  • 30. Le barriere non tariffarie Requisiti sanitari e tecnici. L’ingresso di nuovi prodotti alimentari in Canada è soggetto ad apposita autorizzazione da parte dell’Ente Canadese di sanità pubblica alimentare, la Canadian Food Inspection Agency (CFIA).
  • 31. BREVI CENNI SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI VINI IN CANADA  I MONOPOLI  La commercializzazione dei vini e degli alcolici in Canada è riservata ai Liquor Control Boards che in ogni provincia e territorio, ad eccezione dell’Alberta, detengono il monopolio dell’importazione e della distribuzione. Sono totalmente indipendenti, ragione per cui procedure e misure da loro adottate variano da provincia in provincia. In Alberta, il commercio e la distribuzione sono state liberalizzati nel 1993 e lo Stato conserva unicamente il monopolio dell’importazione. I monopoli di tutte le province del Canada acquistano in proprio i vari vini e liquori compresi nei loro repertori di vendita (listing), provvedendo anche allo stoccaggio ed alla distribuzione fisica dei prodotti.  La legge federale impone che tutti i liquor board provinciali agiscano come primi importatori di vino e bevande alcoliche.
  • 32. La figura dell’agente per il vino Per entrare sul mercato e mantenere una propria quota dello stesso, è di fondamentale importanza la figura dell’agente, le cui funzioni possono riassumersi come segue: • presentare nuovi prodotti al monopolio provinciale per conto del produttore estero; • promuovere la collocazione dei prodotti rappresentati nei vari punti vendita gestiti dal monopolio provinciale, poiché in alcune province i direttori dei negozi hanno competenza nel decidere quali prodotti inserire nell’assortimento del loro punto vendita; • promuovere i prodotti rappresentati presso ristoranti, alberghi, club privati, anche organizzando degustazioni di vini per sommeliers e ristoratori od altre attività promozionali; mantenere costanti rapporti con i funzionari del monopolio, quale rappresentante del produttore estero;
  • 33. La provvigione per l’agente  Abitualmente, la commissione percepita dall’agente è pari al 15% del valore fatturato FOB Italia.  Tuttavia, nel caso in cui l’agente assuma anche le spese di pubblicità, tale commissione può raggiungere il 20%.
  • 34. IMPORTAZIONI PUBBLICHE ED IMPORTAZIONI PRIVATE  I monopoli provinciali operano, per i vini importati, in due modi differenti:  • importazione “pubblica”, attraverso cui i vini vengono, dopo essere stati sottoposti ad una serie di controlli qualitativi e organolettici, inseriti nei loro listini di vendita e commercializzati attraverso le reti da loro controllate.  • importazione “privata”, consentita per vini che non sono inclusi nei listini di cui sopra; essa è sempre controllata dal monopolio, ma viene dallo stesso effettuata per conto di consumatori di  diverse categorie (ristoranti di lusso, sommeliers, ecc). Anche questi prodotti debbono sottostare ai medesimi controlli, prima di essere resi disponibili ai “consumatori-importatori”.
  • 35. FORME DI PAGAMENTO  Trattandosi, come si è detto in precedenza, d’importazioni effettuate in regime di monopolio dai vari enti provinciali, i pagamenti vengono in genere effettuati solo dopo la consegna della merce e con termini che variano da provincia a provincia.  La Société des alcools du Québec, per esempio, effettua normalmente i pagamenti entro 30-45 giorni dalla consegna dei prodotti,  mentre il Liquor Control Board of Ontario entro i 45-60 giorni.
  • 36. NORMATIVA RELATIVA ALL’ETICHETTATURA DEI VINI  Le norme di riferimento sono quelle contenute nel Food and Drugs Act and Regulations e nel Consumer Packaging and Labelling Act and Regulations. In particolare:  • il nome comune del prodotto ed il peso netto in misure metriche devono apparire, in inglese e francese, sulla superficie esposta;  • le informazioni obbligatorie devono essere bilingue (inglese e francese) all’eccezione del nome ed indirizzo dell’entità responsabile;  • i dati sulle etichette devono figurare in modo da essere facilmente letti dal consumatore nelle normali o abituali condizioni di vendita o utilizzazione e in caratteri di almeno 1,6 mm di altezza (misurata a partire dalla lettera “o” minuscola) e di 3,2 mm per il valore del contenuto netto.
  • 37. Etichettatura vini  Allergeni  Dal 4 agosto 2012 è obbligatorio il riferimento bilingue inglese e francese in etichetta della presenza di allergeni come i solfiti, il lattosio, l’albumina e le proteine di pesce. La menzione contiene solfiti è obbligatoria non appena la concentrazione di anidride solforica è superiore a 10 ppm.  L’utilizzo di chiarificanti a base di latte (caseina), uova (albumina) e pesce (ittiocolla) o altre sostanze comporta la dichiarazione unicamente se presenti nel prodotto finito.  Prodottti biologici  I prodotti importati e identificati come biologici devono soddisfare i requisiti del Canada’s Organic Products Regulations (norme NOP o COS) o essere conformi alle norme europee riconosciute in virtù dell’accordoUE – Canada. L’indicazione “Vin biologique / Organic wine” potrà essere riportata sul prodotto congiuntamente al nome dell’organismo di certificazione accreditato
  • 38. ESEMPIO DI ETICHETTA Produit Product of d’Italie Italy Nome commerciale del prodotto 2012 Denominazione….. controllata uva Vin Wine Cantina ABC 12% Via del vino, 12 – Roma Italia 750 alc ml Contient (allergène) /Contains (allergen)  denominazione del prodotto bilingue (Vin-Wine)  • paese di origine bilingue  • tenore in alcol % (tolleranza alcolica ±1 se <16% - ±0,5 se 16%)  • contenuto netto in ml o litri  • le denominazioni di origine possono essere nella lingua originale Obbligatorie, ma non è necessario che siano sull’etichetta principale:  • nome e indirizzo del fornitore  • codice universale del prodotto (UCP – EAN) (non necessario per l’importazione privata) ottenuto da GS1 (Indicod-Ecr) a Milano
  • 39. Gli altri settori: I salumi  Recentemente, proprio in ambito enogastronomico si sono registrate novità importanti. In particolare, a partire dal 2010, è entrata in vigore una legislazione agevolata per l’esportazione dei salumi italiani in territorio canadese - prodotti come culatello, coppa e pancetta, prevedendo una stagionatura di soli 30 giorni, non rispettavano fino a quel momento le regolamentazioni canadesi, che permettevano l’acquisto esclusivo di prodotti stagionati per un periodo di 90 giorni. Simili misure rappresentano un’ulteriore opportunità di crescita per le aziende italiane nello specifico comparto.  .
  • 40. Adempimenti necessari per l’esportazione dei salumi in Canada  1) Approvazione dello stabilimento: I laboratori italiani devono risultare conformi ai vincoli definiti dall’Accordo veterinario che prevede il mutuo riconoscimento delle misure sanitarie al fine di facilitare il commercio bilaterale di animali vivi e di prodotti di origine animale; in seguito il nostro Ministero della Salute invia alla CFIA (Canadian Food Inspection Agency) la richiesta di inserimento del laboratorio tra quelli autorizzati ad esportare in Canada,  2) Approvazione della ricetta e dell’etichetta secondo la normativa vigente;
  • 41. Adempimenti necessari per l’esportazione dei salumi in Canada  3) Certificato ufficiale di ispezione: della carne (ogni spedizione deve essere accompagnata da questo certificato)  4) Approvazione dei documenti: l’importatore o l’agente doganale ha l’obbligo di presentare i documenti relativi all’importazione alla Canadian Food Inspection Agency per l’approvazione;  5) Ispezione in Canada da parte della CFIA
  • 42. Il mercato dell’olio d’oliva in Canada  L’olio extra-vergine d’oliva rappresenta uno dei prodotti più caratteristici della dieta mediterranea e gode di una considerazione sempre maggiore presso il consumatore canadese che, nel corso degli anni, ha imparato ad apprezzarne le qualità organoelettiche.  Sebbene negli ultimi anni gli olii italiani si siano dovuti confrontare con una molteplicità di prodotti sempre più competitivi provenienti da altri paesi (Turchia e Albania), conservano ancora oggi una posizione di assoluto primato rispetto ai concorrenti (60 % del mercato canadese).
  • 43. Il mercato dell’olio d’oliva in Canada Non trattandosi di una produzione tipica canadese ed essendo come tale, sottratta alla competizione internazionale con i prodotti esteri importati, l’olio d’oliva non è sottoposto ad alcun dazio doganale all’importazione né ad altre misure di protezione non tariffaria (contingentamenti). La commercializzazione del prodotto avviene attraverso i canali tipici della grande distribuzione canadese, supermarket, retail store, gourmet store. In linea generale i supermercati richiedono, per il posizionamento della merce sui propri scaffali, un listing-fee di 1.200-1.600 dollari canadesi.
  • 44. Il settore dei formaggi in Canada  Allo stesso modo, anche l’industria casearia italiana presenta ottime prospettive di crescita in territorio canadese, laddove le preferenze-medie dei consumatori si indirizzano verso una gamma di prodotti sempre più di qualità, reperibili in store specializzati, che ne garantiscano la provenienza Made in Italy. Vi è però una forte concorrenza dei produttori locali, localizzati soprattutto nella Provincia francofona del Quebec e dove sono presenti misure di protezione commerciali tese a favorire la produzione lattiero- casearia canadese.
  • 45. Il settore dei formaggi in Canada  In riferimento alle misure non tariffarie di protezione commerciale, si segnala l’Accordo tra il Canada e la UE in base al quale ai paesi UE (Italia compresa) è riservata una quota di importazione di formaggi e di prodotti lattiero caseario pari al 66 % del contingente tariffario.  Il regime di quota prevede la concessione alle singole aziende di permessi annuali di importazione per quantitativi fissi.  I diritti d’importazione riconosciuti ad una azienda, limitatamente alle quote assegnate annualmente, possono essere cedute dall’azienda stessa a terzi.
  • 46. Il settore dei formaggi in Canada  Le quote stabilite per l’importazione sono state concesse ad un numero assai circoscritto di importatori (identificabili molto spesso negli stessi produttori locali).  A rendere tale sistema ancora più chiuso nei confronti dei produttori europei vi è la circostanza che, a seguito dell’allargamento della UE, non vi è stato un conseguente aumento delle quote complessivamente assegnate alla UE. I 27 paesi europei si trovano a suddividersi un sistema di quote calibrato su 15 membri (66 % della quota totale di importazione lattiero-casearia del settore).
  • 47. La pasta italiana  La pasta ha da tempo superato i confini della comunità italiana immigrata in Canada ed è diventato uno dei principali alimenti della dieta locale.  Marchi storici come “Primo”, “Catelli” e “Lancia” fondati dai primi immigrati italiani in Canada sono ora di proprietà di multinazionali statunitensi ed hanno dato un forte impulso alla diffusione di questo alimento in Canada.
  • 48. Le conserve ed i derivati del pomodoro Il pomodoro in scatola è un alimento di cui il Canada è anch’esso produttore ed esportatore. Le principali aziende di trasformazione di pomodori sono localizzate nella Provincia dell’Ontario, dove sono prodotti ingenti quantità di pomodori pelati e passate. La commercializzazione dei prodotti a base di pomodoro è soggetta a normative fitosanitarie e di confezionamento diverse dagli standard posti dalla normativa italiana. I controlli sui prodotti importati sono molto frequenti ai porti d’ingresso del Paese e quindi agli importatori è richiesta la conoscenza degli standard di importazione locali.
  • 49. Gli intermediari del commercio in Canada  L’esportatore italiano può vendere in Canada i propri prodotti attraverso intermediari di commercio che abbiano una stabile organizzazione per la distribuzione.  A) Il Contratto di distribuzione: è caratterizzato dalla presenza di un importatore responsabile di un determinato territorio, di solito con diritto di esclusiva, che acquista i prodotti e li rivende sul mercato canadese in nome e per conto proprio, assumendosi il rischio d’impresa  B) Il Contratto di Agenzia: l’agente promuove per conto dell’azienda , ma in nome proprio, la conclusione di contratti in modo continuativo con la potenziale clientela (provvigione S.B.F)
  • 50. La predisposizione di un contratto Il Canada appartiene a un sistema giuridico di Common Law, ad eccezione del Quebec, e non ha una regolamentazione specifica per la predisposizione dei contratti ; è necessario quindi che i contratti siano dettagliati, con una regolamentazione completa, che disciplini tutti gli aspetti del rapporto contrattuale.
  • 51. CONCLUSIONI  Il quadro giuridico delle normative alimentari italiane, europee e mondiali si presenta come estremamente complesso e variabile;  le responsabilità dell’azienda agroalimentare italiana che intende operare in Italia e all’estero possono comportare anche il ritiro dal commercio dei prodotti e l’applicazione di sanzioni penali che, oltre alle conseguenze personali ed immediate, possono determinare la distruzione dell’immagine di un’azienda presso la clientela,  E’ sempre necessario monitorare le numerose evoluzioni normative in Italia, Europa e nel mondo, dal momento che le novità sono frequenti ed importanti
  • 52. CONTATTI «SI SEDES NON IS» Dr. Andrea Aguiari Via Nazionale 243 – Roma Telefono: 06 48900941 Mobile: 335 370490 Mail: andrea63aguiari@gmail.com