1. La malattia e il medico di famiglia
Ex
Voto:
Vincenzo
Grimaldi
é
affe5o
da
tubercolosi.
Il
suo
medico
ed
alcuni
paren<
lo
accudiscono
nella
sua
casa
mentre
un
membro
della
famiglia
prega
i
San<
Mar<ri
Alfio,
Filadelfo
e
Cirino
per
o5enere
una
celere
guarigione.
Catania
1927
Maria Grazia Manfredi - MMG
4. Le
cara'eris*che
della
medicina
generale
• 1.
Luogo
di
primo
conta5o
medico
all’interno
del
sistema
sanitario,
fornisce
un
accesso
dire5o
agli
uten<,
per
tuL
i
problemi
di
salute
• 2.
U&lizza
in
maniera
efficiente
le
risorse
sanitarie
a4raverso
il
coordinamento
delle
cure
• 3.
Sviluppa
un
approccio
centrato
sulla
persona,
orientato
all’individuo,
alla
sua
famiglia,
alla
sua
comunità
• 4.
Processo
di
consultazione
unico
fondato
su
una
relazione
protra4a,
a4raverso
una
efficace
comunicazione
medico-‐
paziente
• 5.
Eroga
cure
longitudinali
e
con&nue
a
seconda
dei
bisogni
dei
pazien&
5. Le
cara'eris*che
della
medicina
generale
• 6.
Prevede
uno
specifico
processo
decisionale
determinato
dalla
prevalenza
e
incidenza
di
malaEa
in
quella
precisa
comunità
• 7.
Ges&sce
i
problemi
sia
acu&
che
cronici
dei
singoli
pazien&
• 8.
Si
occupa
di
malesseri
che
si
presentano
in
modo
aspecifico
e
a
uno
stadio
iniziale
del
loro
sviluppo
e
che
potrebbero
richiedere
un
intervento
urgente
• 9.
Ha
una
responsabilità
specifica
della
salute
della
comunità
• 10.
Si
occupa
dei
problemi
di
salute
in
tu4e
le
loro
dimensioni
6. EVITARE
IL
RITARDO
DIAGNOSTICO
Danno
per
il
singolo
DANNO
PER
LA
COMUNITA’
7. Emerging
Infectious
Diseases
Volume 17, Number 3—March 2011
Tuberculosis in Kindergarten and
Primary School, Italy, 2008–2009
Antonietta Filia , Giuseppe Ciarrocchi, Rossana Belfiglio, Monaldo
Caferri, Antonino Bella, Claudio Piersimoni, Daniela Cirillo, Gualtiero
Grilli, Cristina Mancini, and Donato Greco
11. L’informazione
Tranquillizzare
le
persone
che
si
rivolgono
a
noi
preoccupate
per
un
possibile
contagio
contra5o
durante
le
comuni
aLvità
quo<diane
(mezzi
pubblici,
supermerca<,
luoghi
ricrea<vi)
17. Esercitare
farmacosorveglianza
Possibili
interferenze
farmacologiche
in
pazien&
pluritra4a&
EffeE
collaterali
più
frequen&
e/o
potenzialmente
pericolosi
sopra4u4o
nei
soggeE
fragili
18.
Possibili
riacu<zzazioni
negli
anziani
per
immunodepressione,
terapie
steroidee,
chemioterapie,
farmaci
biologici
L’eventuale
presenza
di
patologie
concomitan<
(diabete
mellito,
IRC,
epatopa<e,
epilessia,
psicopatologie)
può
porre
problemi
per
il
tra5amento
19.
20.
INTERVENTI
SOCIO
ASSISTENZIALI
Per
i
pazien<
che
possono
trovarsi
in
difficoltà
economiche
,
data
la
considerevole
durata
della
malaLa
e
terapia,
è
prevista
una
indennità
per
TBC
21. Indennità
per
TBC
E'
un'indennità
sos<tu<va
o
integra<va
della
retribuzione.
A
chi
spe5a
E'
una
prestazione
che
spe4a
al
lavoratore
dipendente
con
almeno
un
anno
di
contribuzione
e
ai
suoi
familiari
(coniuge,
figli,fratelli,
sorelle,
genitori)
mala<
di
tubercolosi,
anche
se
non
iscriE
all'INPS.
Tipi
di
indennità
Esistono
vari
&pi
di
indennità:
giornaliera:
spe4a
durante
il
periodo
delle
cure
ospedaliere
o
ambulatoriali,
quando
non
si
ha
diri4o
all'intera
retribuzione;
post-‐sanatoriale:
spe4a
per
due
anni
e
viene
erogata
alla
fine
del
ricovero
o
della
cura
ambulatoriale
che
abbiano
avuto
una
durata
di
almeno
60
giorni,
anche
cumula&vi,
e
si
siano
conclusi
con
la
stabilizzazione
o
la
guarigione
clinica
dell'interessato;
assegno
di
cura
e
sostentamento:
spe4a
per
due
anni
se
la
capacità
lavora&va,
in
occupazioni
confacen&
alle
proprie
aEtudini,
si
è
rido4a
a
meno
della
metà
per
effe4o
della
malaEa
tubercolare
e
se
non
si
percepisce
una
normale
retribuzione
con&nua&va
a
tempo
pieno.
E'
rinnovabile
senza
limi&
di
tempo
fino
a
quando
permangono
i
requisi&
amministra&vi
e
sanitari;
assegno
natalizio:
spe4a
se
l'interessato
ha
percepito,
anche
per
un
solo
giorno
nel
mese
di
dicembre,
l'indennità
an&tubercolare
sanitaria
o
economica.
Le
indennità
economiche
sono
pagate
dall'INPS,
mentre
l'assistenza
sanitaria
è
a
carico
del
Servizio
sanitario
Nazionale.
» wwwwww
www.inps.it
22.
23. Tbc
all'Umberto
I,
le
accuse
dei
Nas
"Il
silenzio
dei
medici
sulla
malaLa"
Il
caso
della
paziente
infe5a
ricoverata
a
ostetricia:
in
tre
sapevano
che
era
posi<va:
lei,
il
suo
medico
di
base
e
l'infeLvologa
del
policlinico
La
paziente,
che
sapeva
di
essere
malata,
aveva
comunque
esposto
al
rischio
di
contagio
da
Tbc
cen&naia
tra
pazien&,
medici,
infermieri
e
visitatori.
Per
l'esa4ezza
305
persone,
che
hanno
avuto
contaE
direE
con
lei
dal
30
dicembre
al
9
maggio.
(18
luglio
2012)