SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 13
 Processo di accrescimento del
patrimonio tecnico reso possibile dal
succedersi di nuove invenzioni o della
superiorità del livello di vita raggiunto nel
presente rispetto all'umanità primitiva.
Modelli delle cosmogonie arcaiche:
 Quattro età del mondo
 Grande anno
Ciclicità degli eventi
Oro, argento, bronzo, ferro
 Esiodo
 Platone (Politico)
 Virgilio (Bucoliche, IV Egloga)
 Ovidio (Metamorfosi)
 Dante (Purgatorio, Canto XXVIII)
 Cristianesimo
 Stoicismo
Ercole sosterrà di nuovo le sue fatiche, Socrate verrà
di nuovo condannato. (I frammenti degli stoici antichi, I, 109)
 Nietzsche (eterno ritorno)
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazioni può
ripetersi infinite volte. (Frammenti Postumi)
 Interpretazione laica e razionalista (da
Epicuro  Democrito)
 Progresso tecnico realizzato dagli uomini a
causa bisogno e tramite la ragione,
attraverso tentativi che li conducono ad
escogitare e a perfezionare le tecniche e le
arti
 Positive: scoperta del linguaggio, del
fuoco, dei metalli, della tessitura e
dell’agricoltura  bisogni primari
 Negative: sviluppo dell’attività
bellica e sorgere del timore religioso
 bisogni innaturali
 Il progresso non è illimitato e non garantisce la
felicità dell’uomo.
 Il progresso è soltanto illusorio, perché la maggioranza
degli uomini continua ad essere tormentata da paure
ed infelicità.
 L’unico vero progresso è il progresso morale.
 La crisi storica del mondo romano è frutto di una
progressiva decadenza e corruzione dei costumi
indotta dall’eccessiva avidità di ricchezze e di potere
1105 Inque dies magis hi victum vitamque priorem
commutare novis monstrabant rebus et igni
ingenio qui praestabant et corde vigebant.
Condere coeperunt urbis arcemque locare
praesidium reges ipsi sibi perfugiumque,
1110 et pecus atque agros divisere atque dedere
pro facie cuiusque et viribus ingenioque;
nam facies multum valuit viresque vigebant.
Posterius res inventast aurumque repertum,
quod facile et validis et pulchris dempsit honorem;
1115 divitioris enim sectam plerumque sequuntur
quamlibet et fortes et pulchro corpore creti.
Quod siquis vera vitam ratione gubernet,
divitiae grandes homini sunt vivere parce
aequo animo; neque enim est umquam penuria parvi.
1105 Ogni giorno di più chi
aveva più ingegno e forza
d’animo, mostrava come
cambiare il tenore di vita grazie al
fuoco e alle nuove scoperte. I re
cominciarono a fondare città e a
stabilire fortezze per loro difesa e
loro rifugio, 1110 e divisero campi
e bestiame, assegnandoli a
seconda della bellezza, della
forza e dell’ingegno di ciascuno:
molto infatti valevano la bellezza
e la forza. Più tardi si scoprì la
ricchezza e l’oro che tolse
facilmente l’onore a forza e
bellezza, 1115 giacché quelli che
sono pur nati forti e di
bell’aspetto seguono comunque
la fazione di chi è più ricco. Se
invece si considerasse la vita
secondo la vera ragione, la vera
ricchezza per l’uomo è vivere
sobriamente e serenamente: del
poco non c’è mai penuria.
1120 At claros homines volverunt se atque potentis,
ut fundamento stabili fortuna maneret
et placidam possent opulenti degere vitam,
nequiquam, quoniam ad summum succedere honorem
certantes iter infestum fecere viai,
1125 et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia interdum contemptim in Tartara taetra;
invidia quoniam, ceu fulmine, summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque;
ut satius multo iam sit parere quietum
1130 quam regere imperio res velle et regna tenere.
Proinde sine incassum defessi sanguine sudent,
angustum per iter luctantes ambitionis;
quandoquidem sapiunt alieno ex ore petuntque
res ex auditis potius quam sensibus ipsis,
1135 nec magis id nunc est neque erit mox quam fuit ante.
Ergo regibus occisis subversa iacebat
pristina maiestas soliorum et sceptra superba,
et capitis summi praeclarum insigne cruentum
sub pedibus vulgi magnum lugebat honorem;
1140 nam cupide conculcatur nimis ante metutum.
1120 Ma gli uomini si vollero famosi e
potenti, perché la loro fortuna durasse su
fondamenti stabili, e loro potessero
trascorrere una vita tranquilla da ricchi;
invano perché, lottando per giungere ai
sommi onori, si resero ostile il cammino
dell’esistenza 1125 e l’invidia come un
fulmine li colpì e li scagliò talvolta dalla
cima con disonore fino al cupo Tartaro,
perché con l’invidia, come con il fulmine,
bruciano le cime e tutte le cose che
sovrastano le altre, al punto che è molto
meglio una tranquilla obbedienza 1130
che voler dominare e tenere il potere.
Lascia dunque che si sfiniscano
inutilmente e sudino sangue a lottare sullo
stretto sentiero dell’ambizione; costoro
sanno per bocca d’altri e desiderano le
cose più per fama che per i loro sensi,
1135 e questo accade e accadrà come fu
nel passato. Uccisi dunque i re, giacevano
abbattuti l’antica maestà dei troni e gli
scettri superbi, e l’insegna della fronte
sovrana calpestata dal volgo piangeva,
insanguinata, il grande onore, giacché si
calpesta 1140 con piacere quello che
prima si è troppo temuto.
Res itaque ad summam faecem turbasque redibat,
imperium sibi cum ac summatum quisque petebat.
Inde magistratum partim docuere creare
iuraque constituere, ut vellent legibus uti.
1145 Nam genus humanum, defessum vi colere aevum,
ex inimicitiis languebat; quo magis ipsum
sponte sua cecidit sub leges artaque iura.
Acrius ex ira quod enim se quisque parabat
ulcisci quam nunc concessumst legibus aequis,
1150 hanc ob rem est homines pertaesum vi colere aevum.
Inde metus maculat poenarum praemia vitae.
Circumretit enim vis atque iniuria quemque
atque, unde exorsast, ad eum plerumque revertit,
nec facilest placidam ac pacatam degere vitam
1155 qui violat factis communia foedera pacis.
Etsi fallit enim divum genus humanumque,
perpetuo tamen id fore clam diffidere debet;
quippe ubi se multi per somnia saepe loquentes
aut morbo delirantes protraxe ferantur
1160 et celata ‹diu› in medium peccata dedisse.
Così le cose precipitavano al peggio, al
disordine, mentre ognuno cercava per sé il
dominio e il potere. In seguito alcuni
insegnarono a creare magistrature e
stabilirono il diritto, perché accettassero di
adottare le leggi. 1145 Infatti il genere umano,
sfinito da una vita violenta, moriva di odi, e
perciò tanto più volentieri si sottomise alla
legge e ad un rigoroso diritto. Poiché ognuno
mirava a vendicarsi più ferocemente di quanto
sia adesso concesso da leggi giuste, 1150 gli
uomini si stancarono di vivere una vita
violenta. Da allora il timore delle pene
macchia le gioie dell’esistenza. La violenza e
l’offesa irretiscono tutti, e spesso ritornano là
dove sono partite: non è facile che possa
vivere una vita tranquilla e serena 1155 che
viola con le sue azioni i patti comuni di pace.
Se anche inganna gli dei e gli uomini, non
deve fidare di rimanere nascosto per sempre;
al contrario si dice che molti, parlando nel
sonno o delirando per la malattia, si tradirono,
1160 e confessarono colpe a lungo nascoste.
 Leopardi considera il progresso quanto
contribuisce a migliorare la condizione
esistenziale dell’uomo, e non le scoperte
scientifiche e tecniche, che in nulla
modificano la sua difficoltà di vivere.
Il progresso ha portato con sé, proprio perché non ispirato alla
saggezza laica e umana della filosofia, anche una profonda
degenerazione morale, ha aperto all’aggressività istintuale
dell’uomo solo la via del perfezionamento tecnico e, di
conseguenza, la capacità di perpetrare atrocità sempre maggiori.
 http://trucheck.it/latino/21170-lucrezio-e-la-decadenza-morale.html
 http://nuvolari.altervista.org/lucrezio.htm
 http://www.iissdesanctis.it/wp-content/uploads/2014/01/Leopardi-e-Lucrezio.pdf
 http://www.poesialatina.it/_ns/Testi/Lucret/DeRerNat5.htm
 http://online.scuola.zanichelli.it/perutelliletteratura/files/2010/01/testi-
it_lucrezio_t25.pdf
 http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Leopardi,_Giacomo_(179
8-1837)_-_ritr._A_Ferrazzi,_Recanati,_casa_Leopardi.jpg
 http://cultura.biografieonline.it/wp-
content/uploads/2014/03/erectus_cucina_carne.jpg
 http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c2/Fat_man.jpg/310px
-Fat_man.jpg
 http://www.foliamagazine.it/wp-content/uploads/2013/06/Le-quattro-
et%C3%A0-delluomo-664x1024.jpg
 http://blog.libero.it/eternoritorno/getmedia.php?Dre.jognm-
knogza%7Ccpnogpetz%2739%27%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7C
ol-%3FD

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados (20)

Nascita Lett Latina E Influsso Cultura Greca Def
Nascita Lett Latina E Influsso Cultura Greca DefNascita Lett Latina E Influsso Cultura Greca Def
Nascita Lett Latina E Influsso Cultura Greca Def
 
Il colosseo
Il colosseoIl colosseo
Il colosseo
 
Gli Egizi
Gli EgiziGli Egizi
Gli Egizi
 
Il giorno senza fine
Il giorno senza fineIl giorno senza fine
Il giorno senza fine
 
Libertà è partecipazione
Libertà è partecipazioneLibertà è partecipazione
Libertà è partecipazione
 
Kierkegaard
KierkegaardKierkegaard
Kierkegaard
 
Virgilio e l'eneide
Virgilio e l'eneideVirgilio e l'eneide
Virgilio e l'eneide
 
Leonardo Vita E Opere
Leonardo Vita E OpereLeonardo Vita E Opere
Leonardo Vita E Opere
 
L’illuminismo
L’illuminismoL’illuminismo
L’illuminismo
 
Stile Gotico in Francia
Stile Gotico in FranciaStile Gotico in Francia
Stile Gotico in Francia
 
Il poema epico: caratteristiche
Il poema epico: caratteristicheIl poema epico: caratteristiche
Il poema epico: caratteristiche
 
Ppt petrarca (1)
Ppt petrarca (1)Ppt petrarca (1)
Ppt petrarca (1)
 
Presentazione relativita'
Presentazione relativita'Presentazione relativita'
Presentazione relativita'
 
Cicerone
CiceroneCicerone
Cicerone
 
La preistoria
La preistoriaLa preistoria
La preistoria
 
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
27. Architettura Gotica in Francia, Inghilterra e Italia
 
13 il processo magmatico
13 il processo magmatico13 il processo magmatico
13 il processo magmatico
 
Platone
PlatonePlatone
Platone
 
02. Storia della Filosofia. I presocratici
02. Storia della Filosofia. I presocratici02. Storia della Filosofia. I presocratici
02. Storia della Filosofia. I presocratici
 
Cicerone
CiceroneCicerone
Cicerone
 

Destaque

Destaque (20)

01 lucrezio- vita-opere-poetica
01   lucrezio- vita-opere-poetica01   lucrezio- vita-opere-poetica
01 lucrezio- vita-opere-poetica
 
Letteratura latina arcaica1
Letteratura latina arcaica1Letteratura latina arcaica1
Letteratura latina arcaica1
 
Ephemeris - Il giornale on line in latino
Ephemeris - Il giornale on line in latinoEphemeris - Il giornale on line in latino
Ephemeris - Il giornale on line in latino
 
Le strategie dell'unificazione
Le strategie dell'unificazioneLe strategie dell'unificazione
Le strategie dell'unificazione
 
L’aumento
L’aumentoL’aumento
L’aumento
 
La Matematica
La MatematicaLa Matematica
La Matematica
 
Costruzione in greco
Costruzione in grecoCostruzione in greco
Costruzione in greco
 
Le strade romane
Le strade romaneLe strade romane
Le strade romane
 
број 10
број 10број 10
број 10
 
Le strutture dell'italiano
Le strutture dell'italianoLe strutture dell'italiano
Le strutture dell'italiano
 
Gli Strumenti Parlanti Della Terra
Gli Strumenti Parlanti Della TerraGli Strumenti Parlanti Della Terra
Gli Strumenti Parlanti Della Terra
 
Come funziona la lingua latina
Come funziona la lingua latinaCome funziona la lingua latina
Come funziona la lingua latina
 
La satira
La satiraLa satira
La satira
 
Marco porcio catone
Marco porcio catoneMarco porcio catone
Marco porcio catone
 
La «satira»
La «satira»La «satira»
La «satira»
 
La Storiografia
La StoriografiaLa Storiografia
La Storiografia
 
I romani a scuola
I romani a scuolaI romani a scuola
I romani a scuola
 
letteratura latina: Tito Livio
letteratura latina: Tito Livioletteratura latina: Tito Livio
letteratura latina: Tito Livio
 
Il cibo nell'antica Roma
Il cibo nell'antica RomaIl cibo nell'antica Roma
Il cibo nell'antica Roma
 
1 prima lezione di greco
1 prima lezione di greco1 prima lezione di greco
1 prima lezione di greco
 

Último

La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieVincenzoPantalena1
 
Esame finale - riunione genitori 2024.pptx
Esame finale - riunione genitori 2024.pptxEsame finale - riunione genitori 2024.pptx
Esame finale - riunione genitori 2024.pptxfedericodellacosta2
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaRafael Figueredo
 
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxStoria dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxOrianaOcchino
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataGianluigi Cogo
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldivaleriodinoia35
 
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaPierLuigi Albini
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiorevaleriodinoia35
 

Último (8)

La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medieLa seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
La seconda guerra mondiale per licei e scuole medie
 
Esame finale - riunione genitori 2024.pptx
Esame finale - riunione genitori 2024.pptxEsame finale - riunione genitori 2024.pptx
Esame finale - riunione genitori 2024.pptx
 
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla CresimaIL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
 
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptxStoria dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
Storia dell’Inghilterra nell’Età Moderna.pptx
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open Data
 
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldilezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
lezione di fisica_I moti nel piano_Amaldi
 
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza culturaTiconzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
Ticonzero news 148.pdf aprile 2024 Terza cultura
 
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superioreEsperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
 

Lucrezio e progresso

  • 1.
  • 2.  Processo di accrescimento del patrimonio tecnico reso possibile dal succedersi di nuove invenzioni o della superiorità del livello di vita raggiunto nel presente rispetto all'umanità primitiva.
  • 3. Modelli delle cosmogonie arcaiche:  Quattro età del mondo  Grande anno Ciclicità degli eventi
  • 4. Oro, argento, bronzo, ferro  Esiodo  Platone (Politico)  Virgilio (Bucoliche, IV Egloga)  Ovidio (Metamorfosi)  Dante (Purgatorio, Canto XXVIII)  Cristianesimo
  • 5.  Stoicismo Ercole sosterrà di nuovo le sue fatiche, Socrate verrà di nuovo condannato. (I frammenti degli stoici antichi, I, 109)  Nietzsche (eterno ritorno) In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazioni può ripetersi infinite volte. (Frammenti Postumi)
  • 6.  Interpretazione laica e razionalista (da Epicuro  Democrito)  Progresso tecnico realizzato dagli uomini a causa bisogno e tramite la ragione, attraverso tentativi che li conducono ad escogitare e a perfezionare le tecniche e le arti
  • 7.  Positive: scoperta del linguaggio, del fuoco, dei metalli, della tessitura e dell’agricoltura  bisogni primari  Negative: sviluppo dell’attività bellica e sorgere del timore religioso  bisogni innaturali
  • 8.  Il progresso non è illimitato e non garantisce la felicità dell’uomo.  Il progresso è soltanto illusorio, perché la maggioranza degli uomini continua ad essere tormentata da paure ed infelicità.  L’unico vero progresso è il progresso morale.  La crisi storica del mondo romano è frutto di una progressiva decadenza e corruzione dei costumi indotta dall’eccessiva avidità di ricchezze e di potere
  • 9. 1105 Inque dies magis hi victum vitamque priorem commutare novis monstrabant rebus et igni ingenio qui praestabant et corde vigebant. Condere coeperunt urbis arcemque locare praesidium reges ipsi sibi perfugiumque, 1110 et pecus atque agros divisere atque dedere pro facie cuiusque et viribus ingenioque; nam facies multum valuit viresque vigebant. Posterius res inventast aurumque repertum, quod facile et validis et pulchris dempsit honorem; 1115 divitioris enim sectam plerumque sequuntur quamlibet et fortes et pulchro corpore creti. Quod siquis vera vitam ratione gubernet, divitiae grandes homini sunt vivere parce aequo animo; neque enim est umquam penuria parvi. 1105 Ogni giorno di più chi aveva più ingegno e forza d’animo, mostrava come cambiare il tenore di vita grazie al fuoco e alle nuove scoperte. I re cominciarono a fondare città e a stabilire fortezze per loro difesa e loro rifugio, 1110 e divisero campi e bestiame, assegnandoli a seconda della bellezza, della forza e dell’ingegno di ciascuno: molto infatti valevano la bellezza e la forza. Più tardi si scoprì la ricchezza e l’oro che tolse facilmente l’onore a forza e bellezza, 1115 giacché quelli che sono pur nati forti e di bell’aspetto seguono comunque la fazione di chi è più ricco. Se invece si considerasse la vita secondo la vera ragione, la vera ricchezza per l’uomo è vivere sobriamente e serenamente: del poco non c’è mai penuria.
  • 10. 1120 At claros homines volverunt se atque potentis, ut fundamento stabili fortuna maneret et placidam possent opulenti degere vitam, nequiquam, quoniam ad summum succedere honorem certantes iter infestum fecere viai, 1125 et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos invidia interdum contemptim in Tartara taetra; invidia quoniam, ceu fulmine, summa vaporant plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque; ut satius multo iam sit parere quietum 1130 quam regere imperio res velle et regna tenere. Proinde sine incassum defessi sanguine sudent, angustum per iter luctantes ambitionis; quandoquidem sapiunt alieno ex ore petuntque res ex auditis potius quam sensibus ipsis, 1135 nec magis id nunc est neque erit mox quam fuit ante. Ergo regibus occisis subversa iacebat pristina maiestas soliorum et sceptra superba, et capitis summi praeclarum insigne cruentum sub pedibus vulgi magnum lugebat honorem; 1140 nam cupide conculcatur nimis ante metutum. 1120 Ma gli uomini si vollero famosi e potenti, perché la loro fortuna durasse su fondamenti stabili, e loro potessero trascorrere una vita tranquilla da ricchi; invano perché, lottando per giungere ai sommi onori, si resero ostile il cammino dell’esistenza 1125 e l’invidia come un fulmine li colpì e li scagliò talvolta dalla cima con disonore fino al cupo Tartaro, perché con l’invidia, come con il fulmine, bruciano le cime e tutte le cose che sovrastano le altre, al punto che è molto meglio una tranquilla obbedienza 1130 che voler dominare e tenere il potere. Lascia dunque che si sfiniscano inutilmente e sudino sangue a lottare sullo stretto sentiero dell’ambizione; costoro sanno per bocca d’altri e desiderano le cose più per fama che per i loro sensi, 1135 e questo accade e accadrà come fu nel passato. Uccisi dunque i re, giacevano abbattuti l’antica maestà dei troni e gli scettri superbi, e l’insegna della fronte sovrana calpestata dal volgo piangeva, insanguinata, il grande onore, giacché si calpesta 1140 con piacere quello che prima si è troppo temuto.
  • 11. Res itaque ad summam faecem turbasque redibat, imperium sibi cum ac summatum quisque petebat. Inde magistratum partim docuere creare iuraque constituere, ut vellent legibus uti. 1145 Nam genus humanum, defessum vi colere aevum, ex inimicitiis languebat; quo magis ipsum sponte sua cecidit sub leges artaque iura. Acrius ex ira quod enim se quisque parabat ulcisci quam nunc concessumst legibus aequis, 1150 hanc ob rem est homines pertaesum vi colere aevum. Inde metus maculat poenarum praemia vitae. Circumretit enim vis atque iniuria quemque atque, unde exorsast, ad eum plerumque revertit, nec facilest placidam ac pacatam degere vitam 1155 qui violat factis communia foedera pacis. Etsi fallit enim divum genus humanumque, perpetuo tamen id fore clam diffidere debet; quippe ubi se multi per somnia saepe loquentes aut morbo delirantes protraxe ferantur 1160 et celata ‹diu› in medium peccata dedisse. Così le cose precipitavano al peggio, al disordine, mentre ognuno cercava per sé il dominio e il potere. In seguito alcuni insegnarono a creare magistrature e stabilirono il diritto, perché accettassero di adottare le leggi. 1145 Infatti il genere umano, sfinito da una vita violenta, moriva di odi, e perciò tanto più volentieri si sottomise alla legge e ad un rigoroso diritto. Poiché ognuno mirava a vendicarsi più ferocemente di quanto sia adesso concesso da leggi giuste, 1150 gli uomini si stancarono di vivere una vita violenta. Da allora il timore delle pene macchia le gioie dell’esistenza. La violenza e l’offesa irretiscono tutti, e spesso ritornano là dove sono partite: non è facile che possa vivere una vita tranquilla e serena 1155 che viola con le sue azioni i patti comuni di pace. Se anche inganna gli dei e gli uomini, non deve fidare di rimanere nascosto per sempre; al contrario si dice che molti, parlando nel sonno o delirando per la malattia, si tradirono, 1160 e confessarono colpe a lungo nascoste.
  • 12.  Leopardi considera il progresso quanto contribuisce a migliorare la condizione esistenziale dell’uomo, e non le scoperte scientifiche e tecniche, che in nulla modificano la sua difficoltà di vivere. Il progresso ha portato con sé, proprio perché non ispirato alla saggezza laica e umana della filosofia, anche una profonda degenerazione morale, ha aperto all’aggressività istintuale dell’uomo solo la via del perfezionamento tecnico e, di conseguenza, la capacità di perpetrare atrocità sempre maggiori.
  • 13.  http://trucheck.it/latino/21170-lucrezio-e-la-decadenza-morale.html  http://nuvolari.altervista.org/lucrezio.htm  http://www.iissdesanctis.it/wp-content/uploads/2014/01/Leopardi-e-Lucrezio.pdf  http://www.poesialatina.it/_ns/Testi/Lucret/DeRerNat5.htm  http://online.scuola.zanichelli.it/perutelliletteratura/files/2010/01/testi- it_lucrezio_t25.pdf  http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Leopardi,_Giacomo_(179 8-1837)_-_ritr._A_Ferrazzi,_Recanati,_casa_Leopardi.jpg  http://cultura.biografieonline.it/wp- content/uploads/2014/03/erectus_cucina_carne.jpg  http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c2/Fat_man.jpg/310px -Fat_man.jpg  http://www.foliamagazine.it/wp-content/uploads/2013/06/Le-quattro- et%C3%A0-delluomo-664x1024.jpg  http://blog.libero.it/eternoritorno/getmedia.php?Dre.jognm- knogza%7Ccpnogpetz%2739%27%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7C ol-%3FD