Intervento di Romano Giglioli, professore ordinario di sistemi elettrici per l'energia, durante l'evento di presentazione dello Sportello Energia di Sardegna Ricerche "Lo Sportello Energia per la crescita e l’innovazione" tenutosi a Cagliari il 28 gennaio 2014.
“Cogenerazione ad alto rendimento: opportunità per le PMI e la PA, aggiorname...
Sinergie tra PA e operatori privati per lo sviluppo economico del settore Energia - Romano Giglioli
1. L' ENERGIA giusta per fare impresa
p
g p
“Lo Sportello Energia per la crescita e l’innovazione"
EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLO SPORTELLO ENERGIA
28 Gennaio , Cagliari
Sinergie tra PA e operatori privati per lo sviluppo economico
del settore Energia
d l tt
E
i
Romano GIGLIOLI
Prof. Ord. Sistemi Elettrici per l’Energia
f
p
g
UNIVERSITA’ DI PISA DESTEC
2. Il perimetro del dominio tecnologico
Il perimetro del dominio tecnologico
• L’energia è una risorsa di base il cui utilizzo comporta una
forte interazione con le altre risorse di base : materia e
ambiente.
ambiente
• L’energia è un prodotto con grandi volumi di
commercializzazione.
commercializzazione
• Il dominio tecnologico è quello dei processi Fonte‐
Utilizzazione.
Utilizzazione
• La produzione e l’utilizzazione del prodotto energia
sottendono un settore industriale vastissimo per la
sottendono un settore industriale vastissimo per la
produzione di componenti, di sistemi e per la gestione
tecnico‐economica dei processi e del mercato.
3. Tecnologie emergenti
Tecnologie emergenti
• Le tecnologie per le conversioni energetiche da fonti rinnovabili per la
produzione di energia elettrica, termica e potenziale chimica
d i
di
i l tt i t
i
t i l hi i
(biocombustibili e biocarburanti), con particolare attenzione a quelle in
grado di diventare nel breve termine competitive con le fossili (per
esempio: eolico, solare fotovoltaico e termico, biocarburanti di seconda
esempio: eolico solare fotovoltaico e termico biocarburanti di seconda
e terza generazione.
• Le tecnologie per le conversioni da fonte fossile indirizzate ad ottenere
sistemi più efficienti e a ridotta interferenza ambientale (carbone
sistemi più efficienti e a ridotta interferenza ambientale (carbone
pulito e CCS) e più flessibili (per essere più adatti a compensare la
variabilità e l’aleatorietà delle fonti rinnovabili).
• Le tecnologie per upstream del gas e del petrolio con particolare
attenzione all’off‐shore.
• Le tecnologie per il midstream per la produzione di carburanti da
petrolio o di sintesi da carbone di qualità elevata in grado di garantire
una maggiore efficienza di conversione e un minore impatto
ambientale.
bi t l
3
4. Tecnologie emergenti
Tecnologie emergenti
• Le tecnologie per le “reti intelligenti” declinabili in
l i
l “ i i lli
i” d li bili i
sensoristica innovativa, automazione, metering,
sistemi di monitoraggio ed informatici dedicati.
• Le tecnologie per l’accumulo gestionale
g p
g
dell’energia ed i sistemi di gestione, sia per i sistemi
fissi che per quelli mobili.
fissi che per quelli mobili
• Le tecnologie per il miglioramento dell’efficienza
nelle conversioni finali dell’energia, per i recuperi e
ll
i i fi li d ll’
i
i
i
per la razionalizzazione dell’uso.
4
5. PRINCIPALI TREND EVOLUTIVI
TREND EVOLUTIVI
•
Maggiore penetrazione del vettore elettrico con conseguente sviluppo delle
elettrotecnologie, sia per i sistemi fissi che per quelli mobili, e dei sistemi per la
elettrotecnologie sia per i sistemi fissi che per quelli mobili e dei sistemi per la
produzione dell’energia elettrica in particolare quelli di piccola potenza per la
generazione distribuita sia da fonte primaria, in particolare rinnovabile, che da
p
recupero .
•
Si stanno sviluppando consistenti innovazioni nei sistemi di perforazione
(
(drilling) sia per l’accesso a combustibili fossili che a sorgenti geotermiche ad
g)
p
g
g
alta, media e bassa temperatura.
•
Le infrastrutture per il trasporto e distribuzione dell’energia ( elettrica, termica,
p
p
g (
,
,
gas, ecc) si evolvono da elementi passivi a strutture in grado di gestire in modo
«intelligente» (Smart) i flussi energetici scambiati dagli utenti attivi e passivi
collegati.
•
In ambito economico‐gestionale si sta affermando il libero mercato del prodotto
energia con soggetti diversi preposti alla gestione delle varie fasi del processo
fonte‐utilizzazione.
fonte utilizzazione
5
6. PRINCIPALI SFIDE TECNOLOGICHE
PRINCIPALI SFIDE TECNOLOGICHE
• Rendere competitiva sul libero mercato l’energia
p
prodotta dalle fonti rinnovabili.
• Mantenere competitiva l’energia prodotta da
fonti fossili in impianti con tecnologie CCS.
fonti fossili in impianti con tecnologie CCS
• Gestione di sistemi energetici multivettoriali.
• Riduzione dell’intensità energetica nei processi
produttivi. Miglioramento dell efficienza
produttivi Miglioramento dell’efficienza
energetica nelle trasformazioni finali.
6
9. Strumenti attuativi del SET Plan
7° Programma Quadro della Ricerca (ora Horizon 2020)
°
d d ll i
(
i
)
European Energy Programme for Recovery (EEPR)
New Entrance
New Entrance Reserve (NER) 300
(NER) 300
Programma Intelligent Energy Europe (IEE)
Fondi di Coesione 2007‐2013
Fondi di Coesione 2007‐2013
Gli investimenti pubblici e privati nello sviluppo delle
Gli investimenti pubblici e privati nello sviluppo delle
tecnologie del SET Plan sono cresciuti nella UE da 3,2
miliardi € nel 2007 a 5,4 miliardi € nel 2010, di cui:
70% a carico delle industrie
70% a carico delle ind strie
20% a carico degli SM
10% a carico della Commissione UE
9
10. Le prospettive del SET Plan
p p
La recente Comunicazione COM (2013) 253 sull’innovazione e le
tecnologie energetiche rilancia il ruolo del SET Plan ma chiede un
tecnologie energetiche rilancia il ruolo del SET Plan ma chiede un
consolidamento e una maggiore integrazione tra le EII, allo scopo
di:
concentrarsi nei settori ad elevato valore aggiunto
stabilire le priorità tenendo conto anche dell’offerta di servizi
t bili l
i ità t
d
t
h d ll’ ff t di
ii
energetici efficaci rispetto ai costi per i clienti finali
azioni di integrazione lungo tutta la catena di innovazione
g
g
energetica, dalla ricerca di base alla commercializzazione
utilizzo di un portafoglio di strumenti finanziari, valorizzando
maggiormente le sinergie con i fondi strutturali
maggiormente le sinergie con i fondi strutturali
10
11. Overall context: EU Funding for Sustainable Energy
2014‐2020
– Cohesion Policy to allocate some 23 billion € (estimate!) to
Cohesion Policy to allocate some 23 billion € (estimate!) to
investments in energy efficiency, renewable energy, smart
distribution grids and urban mobility, including research and
innovation in those areas in complementarity with Horizon
h
l
h
2020
–H i
Horizon 2020: S
2020 Some 5.9 billion € t b ll t d t
5 9 billi € to be allocated to research
h
and innovation in "Secure, clean and efficient energy"
– Connecting Europe Facility: Some 5 9 billion € to be allocated
Connecting Europe Facility: Some 5.9 billion € to be allocated
to investments in TEN‐E infrastructure of highest European
added value
– Other European Structural and Investment (ESI) Funds:
European Agricultural Fund for Rural Development and
European Maritime and Fisheries Fund
E
M ii
d Fi h i F d
11
12. Smart Specialisation in the field of Sustainable Energy (I)
• Research and innovation (R&I) in sustainable energy is key to
achieving the EU climate and energy targets for 2020 and
achieving the EU climate and energy targets for 2020 and
also the target for 2050 of a 85‐90% reduction in CO2
emissions.
• R&I in these areas also entails important opportunities for
regional development. The objective of Cohesion Policy is to
improve the regional economy in terms of competitiveness,
growth and jobs. Therefore, it can only support research
th d j b Th f
it
l
t
h
projects contributing to this objective. It cannot support
projects for purely scientific purposes
projects for "purely" scientific purposes.
13. Smart Specialisation i h fi ld of Sustainable E
S
S i li i in the field f S
i bl Energy (II)
• In assessing their position and assets in the context of the development and
implementation of their smart specialisation strategies ("RIS3"), MS and
regions are invited to make full use of the knowledge developed in the
d
k f ll
f h k
l d d l
d
h
framework of the SET Plan
• In concrete terms, include SET Plan and Horizon 2020 actors in the strategy
development:
– SET Plan Steering Group members, members of Horizon 2020 programme
committee, researchers, EII, European Energy Research Alliance, PPP on Energy‐
efficient Buildings, SPIRE PPP, Marie Curie centres, research institutions with success
efficient Buildings SPIRE PPP Marie Curie centres research institutions with success
in FP7
14. Smart Specialisation i h fi ld of Sustainable E
S
S i li i in the field f S
i bl Energy (III)
• Significant number of regions – possibly around 70! – expected to decide
that they will focus Cohesion Policy resources for R&I in areas linked to
renewable energy or energy efficiency.
bl
ffi i
• However all regions will invest significant Cohesion Policy resources in
However, all regions will invest significant Cohesion Policy resources in
renewable energy and energy efficiency over 2014‐2020. Even if not
themselves active in R&I in these areas, they are encouraged to follow the
outcome of R&I efforts in other MS and regions ( fi
t
f R&I ff t i th MS d
i
(co‐financed by Cohesion
db C h i
Policy, Horizon 2020, national public or private resources…) to make sure that
their investments benefit from the latest state‐of‐the art knowledge.
16. Lo sviluppo delle tecnologie per l’efficienza:
una opportunità in più per l’Italia
La ricerca e l’innovazione delle tecnologie per l’efficienza sono
tornate ad esse e ce a nel S
o ae
essere centrali e SET Plan eu opeo
a europeo
La Commissione ha avviato la definizione di un piano di
sviluppo e innovazione delle tecnologie EE nell’ambito della
pp
g
direttiva 2012/27
Il lavoro confluirà nella roadmap integrata e avrà impatto
sull’uso razionale delle possibili risorse di incentivo:
Horizon 2020
Structural and Investment Funds of regional policy
Structural and Investment Funds of regional policy
Connecting Europe Facility
ETS financing mechanisms
16
17. La necessità di un approccio integrato:
il caso delle Smart Cities
Dal SET Plan emerge la necessità di adottare un approccio integrato, una
visione unitaria e sinergica, proprio come avviene nello sviluppo delle Smart
visione unitaria e sinergica proprio come avviene nello sviluppo delle Smart
cities, dove ciascun sottosistema – infrastrutture, mobilità, edilizia, ambiente,
governance, inclusione sociale – è trattato, in ottica sinergica, all’interno di un
sistema integrato
sistema integrato
Il recente Rapporto di Confindustria “Smart Energy Project” sul
posizionamento strategico del comparto manifatturiero dell’efficienza
energetica conferma come questo approccio integrato (a “cluster”) possa
costituire un elemento di forza per le tecnologie italiane
Lo sviluppo delle Smart cities, unitamente alle tecnologie abilitanti quali
Lo sviluppo delle Smart cities unitamente alle tecnologie abilitanti quali
smart grids e infrastrutture digitali, può quindi diventare una priorità
importante per il Paese, con progetti che rispondano alle diverse esigenze
del territorio e al tempo siano competitivi e bancabili
del territorio e al tempo siano competitivi e bancabili
17
19. •
Criticità nel finanziamento dei progetti demo: la stagione dei contributi a
Criticità nel finanziamento dei progetti demo: la stagione dei contributi a
fondo perduto volge al termine e occorre sviluppare partenariati di tipo PPP
che garantiscano economie di scala e flussi finanziari adeguati, oltre che
rafforzare il coordinamento tra il SET PLAN e la nuova programmazione dei
rafforzare il coordinamento tra il SET PLAN e la nuova programmazione dei
Fondi Strutturali per il 2014‐2020
•
Rafforzare la cooperazione intersettoriale, in particolare con il settore ICT,
Rafforzare la cooperazione intersettoriale in particolare con il settore ICT
determinante per abilitare l’integrazione tra i vari sistemi che compongono il
binomio del futuro Smart Grid‐Smart City
•
Contributo al made in Italy: rafforzare le filiere industriali di primo livello
passando in molti ambiti tecnologici dalla fase pilota a quella dimostrativa
molto più “capital‐intensive” (es. smart grids in cui il consolidamento di una
l
iù “ i l i
i ”(
id i
i il
lid
di
“supply‐chain” diventa determinante per mantenere la leadership
internazionale)
19
20. AREE PRODUTTIVE
AREE PRODUTTIVE
• In ambito regionale molte eccellenze nel settore
In ambito regionale molte eccellenze nel settore
dell’industria per l’energia si posizionano, anche
per motivi storici, nelle regioni
per motivi storici nelle regioni
centrosettentrionali.
• Nelle regioni Campania, Puglia, Sicilia si
posizionano alcune eccellenze nei settori eolico
e solare e nei motori a combustione interna.
• Marginali per questo dominio tecnologico sono
g
p q
g
la Calabria, la Basilicata e la Sardegna.
20
21. Regioni
• L
Le amministrazioni regionali si occupano
i it i i
i
li i
principalmente di energia nell’ambito della
redazione del piano energetico che esprime,
redazione del piano energetico che esprime
quindi, la politica energetica regionale per
l acquisizione e utilizzazione della risorsa.
l’acquisizione e utilizzazione della risorsa
• Nell’ambito delle Smart Specialization le regioni
devono tener presente che il dominio tecnologico
energia riguarda la politica industriale , cioè l
i i
d l
li i i d
i l
i è lo
sviluppo delle filiere produttive.
21
22. PROPOSTE
• I vari settori di ricerca del dominio già
I vari settori di ricerca del dominio già
propongono soluzioni. Occorre migliorare la
capacità di trasferimento tecnologico al
i à di
f i
l i
l
sistema produttivo industriale.
• Il quadro finale delle «Smart Specialization»
potrà essere un utile supporto per
potrà essere un utile supporto per
l’individuazione di «road maps» di sviluppo
industriale in grado di vincere alcune delle
i d ti l i
d di i
l
d ll
sfide tecnologiche esposte.
22
24. Board nazionale settore Energia
Delegati :
Riccardo Basosi ‐ D l
Ri
d B
i Delegato nazionale (MIUR) H2020 e SET Plan
i
l (MIUR) H2020 SET Pl
Marcello Capra ‐ Delegato nazionale (MISE) SET Plan e altr H2020
Esperti nomina MIUR:
Massimo Beccarello Mario Conte Massimo Gallanti Romano Giglioli
Massimo Beccarello , Mario Conte, Massimo Gallanti, Romano Giglioli
Supporto organizzativo (APRE)
Supporto organizzativo (APRE)
Chiara Pocaterra