SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 8
Baixar para ler offline
24 PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
Quale piano di sviluppo
rurale per l’Emilia-Romagna?
Il percorso che porta alla definizione del futuro Psr regionale è in fase di
arrivo. Ecco dove si sta andando, tra sfide legate al territorio e un orizzonte
sempre più sovranazionale.
Roberto Gigante
La strategia europea
si pone obiettivi am-
biziosi su temi come
occupazione, ricerca,
istruzione, povertà,
cambiamenti climati-
ci ed energia
Con la chiusura delle trattative a livello
europeo e nazionale, l’iter legislativo che
porterà alla definizione dei nuovi Pro-
grammi di sviluppo rurale 2014-2020 è
giunto quasi al termine. L’ultimo passag-
gio è ora in mano alle singole Regioni alle
quali spetta l’arduo compito di conciliare
strategie nazionali e sovranazionali con le
specifiche esigenze locali, concentrando le
risorse a disposizione verso gli interventi
di maggior interesse per territorio di rife-
rimento.
Partendo dalla più ampia strategia euro-
pea per giungere a un primo dettaglio re-
gionale il presente contributo ha l’intento
di ripercorre i principali step legislativi e
decisionali avvenuti, analizzando le novità
introdotte e le implicazioni per la defini-
zione della policy nazionale e regionale.
Il quadro europeo
Europa 2020 è il documento della Com-
missione Europea nel 2010 che raccoglie
gli obiettivi strategici che l’Europa dovrà
raggiungere entro l’anno 2020 definendo
linee guida, risultati e priorità di interven-
to, in una visione d’insieme e in
un orizzonte temporale di lungo
periodo a cavallo dell’attuale crisi
economica. «La crisi è un cam-
panello d’allarme, il momento in
cui ci si rende conto che mante-
nere lo status quo ci condanne-
rebbe a un graduale declino, re-
legandoci a un ruolo di secondo
piano nel nuovo ordine mondia-
le. È giunto il momento della ve-
rità per l’Europa. È il momento di essere
audaci e ambiziosi», scrive nel documento
presidente della Commissione Europea,
Manuel Barroso.
I cinque ambiziosi obiettivi che la stra-
tegia Europa 2020 si pone riguardano
l'occupazione, la ricerca, l'istruzione, la
PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
25
riduzione della povertà, i cambiamenti
climatici e l'energia. In estrema sintesi la
strategia mira a una crescita intelligente,
grazie a investimenti più efficaci nell'i-
struzione, nella ricerca e nell'innovazione;
sostenibile, grazie alla scelta di supportare
un'economia a basse emissioni di CO2
; so-
lidale, perché focalizzata sulla creazione di
posti di lavoro, e attiva nel contrastare la
povertà.
Per il raggiungimento di tali obiettivi la
Commissione Europea ha adottato oggi
una serie di norme in ambito di pianifica-
zione,attuazione,sorveglianza e valutazio-
ne dei progetti finanziati dai cinque fondi
strutturali e d’investimento europei (fondi
Esi).Tali fondi comprendono: il fondo eu-
ropeo di sviluppo regionale (Fesr); il fondo
sociale europeo (Fse); il fondo di coesio-
ne1
(Fc); il fondo europeo agricolo per lo
sviluppo rurale (Feasr); e il fondo europeo
per gli affari marittimi e la pesca (Feamp).
In questo schema articolato e complesso si
inserisce la politica di sviluppo rurale che
si concretizzerà per l’Italia attraverso lo
strumento di programmazione regionale
(Psr), che nella sua attuazione contribuirà
al raggiungimento dell’obiettivo definito a
livello europeo2
.
Il punto di connessione tra le linee stra-
tegiche definite con il documento Europa
2020 e le politiche nazionali e poi regio-
nali è identificabile nel quadro strategico
comune (Qsc) che definisce 11 obiettivi
tematici comuni, perseguiti con azioni
chiave per ciascun Fondo. Nel Qsc ven-
gono identificate le principali sfide terri-
toriali, i principi orizzontali e gli obiettivi
strategici, e stabiliti i meccanismi di coor-
dinamento tra i fondi e le altre politiche
e strumenti dell’UE al fine di garantire
la coerenza degli interventi e migliori ri-
sultati nell’applicazione delle politiche.
L’inatteso e non previsto position paper3
(inviato dalla Commissione Europea alle
autorità italiane nel 2012) si colloca a ca-
vallo tra il Qsc e l’accordo di partenariato,
fornendo stringenti raccomandazioni sulle
priorità, i contenuti e la governance delle
scelte per i singoli fondi, mentre il passag-
gio successivo è rappresentato dalla sotto-
scrizione da parte dei singoli Stati membri
dell’accordo di partenariato. Quest’ultimo
costituisce lo strumento recante le disposi-
zioni comuni sui fondi comunitari, e indi-
vidua a livello di Stato membro i fabbiso-
gni di sviluppo e i risultati che ci si attende
di conseguire in relazione agli interventi
programmati. Inoltre specifica gli obietti-
vi tematici su cui lo Stato membro decide
di concentrare le risorse4
, nonché la lista
dei programmi operativi e la relativa allo-
1 Il fondo di coesione non è attivato
per l’Italia
2 G. Romito, in «Agriregionieuropa»,
XXIX (2012), anno VIII
3 Preparazione dell’Accordo di Par-
tenariato e dei Programmi in Italia
per il periodo 2014-2020 (Rif. Ares,
2012, 1326063, 9 novembre 2012)
4 G. Romito, in «Pianeta PSR»,
XXXI (2014)
26 PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
cazione finanziaria per ciascuno dei fondi
del quadro strategico comune. Pertanto
l’analisi dei bisogni di sviluppo e delle po-
tenzialità di crescita dello stato membro e
dei territori dovrà fare riferimento agli 11
obiettivi tematici definiti dal Qsc. Per il
fondo Feasr, diversamente dagli altri fon-
di, il regolamento è ulteriormente detta-
gliato definendo sei priorità di intervento
generali, successivamente scomposte in 18
focus area. Queste rappresentano quella
che sarà l’architettura portante del futuro
Psr. Un quadro esemplificativo dei pas-
saggi finora esposti è rappresentato nella
figura 1.
Il quadro nazionale
Dopo la conclusione del negoziato eu-
ropeo sui fondi Pac 2014-20205
e l’invio
a Bruxelles della prima bozza di accordo
di partenariato6
(Ap), i lavori preparatori
per la definizione della politica di sviluppo
rurale sono proseguiti a livello nazionale,
e lo scorso 16 gennaio la conferenza Sta-
to-Regioni ha stabilito la ripartizione dei
fondi tra le regioni italiane. Successiva-
mente (in data 10 marzo) la Commissione
Europea ha notificato al governo italiano
la necessita di effettuare importanti inte-
grazioni alla prima bozza dell’Ap, tra le
quali: chiarire alcune logiche di intervento
(connessione tra bisogni e risultati attesi);
implementare in modo chiaro una visione
di sviluppo di lungo periodo, in grado di
correggere le debolezze di carattere strut-
turale del Paese (mercato del lavoro, cre-
scita Pil, innovazione, ecc.); migliorare le
informazioni su specifici aspetti
della programmazione (architet-
tura, governance, capacità ammi-
nistrativa, dotazione finanziaria
per le aree interne). Alla luce di
questo primo feedback il docu-
mento è stato rivisto, sia per rece-
pire i commenti della Commis-
sione, sia per migliorare e affinare
le scelte di intervento e le alloca-
zioni finanziarie. Pertanto dopo la nuova
consultazione tra Ministeri, Regioni, enti
locali e partenariato economico sociale, e
la seguente l’approvazione del Comitato
interministeriale per la programmazio-
ne economica (Cipe) avvenuta in data
18 aprile, una seconda proposta7
di Ap è
stata inviata alla Commissione lo scorso
22 aprile. La trasmissione del nuovo testo
ha avviato formalmente il negoziato per
l’approvazione che dovrà avvenire entro il
prossimo 22 agosto.
Per quanto concerne la disponibilità di
risorse destinate all’Italia per le politiche
di sviluppo rurale 2014-2020, queste am-
montano a circa 10,4 miliardi di euro, im-
porto che andrà a raddoppiare in virtù del-
le quote di cofinanziamento che dovranno
essere corrisposte dal Ministero dell’eco-
nomia e dalle Regioni italiane, raggiun-
gendo quasi 21 miliardi di euro.
La ripartizione delle risorse nazionali ha
tenuto conto dei livelli di sviluppo eco-
nomico regionale: circa 9 miliardi di euro
saranno destinati alle 13 regioni/province
autonome in obiettivo competitività (Bol-
zano, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia
Le risorse comunita-
rie destinate all’Italia
per le politiche di
sviluppo rurale
valgono circa 10,4
miliardi di euro
5 Regolamento UE 1305/2013 del
Parlamento Europeo e del Consiglio
6 Bozza del 9 dicembre 2013
7 Documento del 7 aprile 2014
Figura 1 - Il quadro di riferimento: dalla strategia Europa 2020 al Piano di sviluppo rurale
Fonte: Commissione Europea – Agricoltura e sviluppo rurale
PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
27
Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Mar-
che, Piemonte, Toscana, Trento, Umbria,
Valle d’Aosta, Veneto), circa 2 miliardi di
euro alle tre regioni in transizione (Abruz-
zo, Molise, Sardegna), mentre 7,4 miliar-
di di euro andranno alle cinque regioni in
obiettivo convergenza (Basilica-
ta, Calabria, Campania, Puglia,
Sicilia). Un’ulteriore quota di
risorse aggiuntive è prevista per
l’attuazione di quattro program-
mi nazionali che con oltre 2,2
miliardi di euro interverranno
in ambiti strategici e comuni su
tutto il territorio italiano. Gli interventi
in questione saranno coordinati con un
programma operativo nazionale (Pon), e
riguarderanno: la gestione del rischio (1,6
miliardi per modernizzare il sistema assi-
curativo attraverso l’istituzione di un pia-
no assicurativo agricolo nazionale plurien-
nale); piano irriguo (300 milioni; attivato
per il Nord Italia con fondi Feasr e per il
Sud Italia con fondi Fesr) per contrastare
gli eventi “estremi” come eccessi di piog-
gia, o periodi siccitosi; biodiversità anima-
le (200 milioni per il miglioramento della
biodiversità animale); rete rurale nazionale
(100 milioni per il supporto alle politiche
di sviluppo rurale).
Nella figura 2 è riportato uno schema ri-
assuntivo della distribuzione dei fondi per
regioni (suddivise in competitività, transi-
zione e convergenza), e per i quattro pro-
grammi nazionali.
Infine nella nuova programmazione varie-
ranno le percentuali di finanziamento UE
a carico del fondo Feasr: il tasso di cofi-
nanziamento per le regioni in convergen-
za passerà al 60,5% (prima era del 57,5%)
al fine di agevolare l’utilizzo delle risorse
ed evitare rischi di disimpegno, spostan-
do le risorse recuperate verso le regioni in
obiettivo competitività che però vedranno
ridursi la percentuale al 43,12% (rispetto
al 44% attuale).
Il quadro regionale
In Regione Emilia-Romagna i lavori pre-
paratori per la realizzazione del futuro
programma di sviluppo rurale (Psr) sono
stati avviati da tempo, e dovranno conclu-
dersi entro il prossimo 22 luglio. Il pro-
cesso di strutturazione del programma è
particolarmente articolato e complesso,
e alterna differenti fasi di valutazione ad
ampie consultazione con il mondo agrico-
lo. Sono state effettuate approfondite ana-
lisi territoriali che hanno consentito una
lettura aggiornata degli indicatori regio-
Figura 2 – Ripartizione delle risorse in Italia e percentuale di finanziamento Feasr
Fonte: dati accordo della conferenza Stato-Regioni (16 gennaio 2014)
Il piano per la
gestione dei rischi in
agricoltura vale
1,6 miliardi di euro
28 PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
nali (consentendo di individuare punti di
forza e di criticità), e il quadro conoscitivo
è stato completato dal rapporto di valuta-
zione, che ha quantificato quanto realizza-
to attraverso gli interventi effettuati nella
programmazione in chiusura. Inoltre è
stato costruito un quadro di raffronto con
gli obiettivi di Europa 2020, al fine di mi-
surare l’attuale posizionamento regionale
ed evidenziare le eventuali “distanze” da
coprire con gli interventi futuri. Paralle-
lamente si è svolta una lunga fase di con-
sultazione e ascolto: sono state interpellate
tutte le istituzioni territoriali direttamen-
te interessate dal Psr (Province, gruppi di
azione locali, comunità locali, ecc.), i rap-
presentanti delle filiere produttive regio-
nali, delle organizzazioni professionali di
categoria e dei lavoratori agricoli, porta-
tori di interesse della società civile ed enti
di ricerca operanti nel territorio regionale.
Complessivamente gli interlocutori inter-
venuti sono stati circa 500 e il confronto
ha portato all’identificazione di 28 fabbi-
sogni condivisi.
Seguendo quanto emerso da questo ampio
quadro conoscitivo e consultivo, in questa
fase sono stati realizzati un documento di
indirizzo strategico8
(che raccoglie e rior-
dina i fabbisogni e le priorità emerse), e
successivamente, sulla base di quest’ulti-
mo, una prima bozza del futuro Psr 2014-
20209
. Ad oggi è stata pertanto definita
una prima ripartizione delle risorse per le
sei priorità e le 18 focus area, ed è stata
concertata con il partenariato la scelta di
attivare solo 15 delle 18 misure disponi-
bili. La decisione nasce dall’esigenza di
concentrare le risorse finanziarie su temi
prioritari, pertanto saranno escluse dal fu-
turo Psr le misure per la costituzione di as-
sociazioni e organizzazioni di produttori,
quella per il benessere degli animali, quella
per i servizi silvo-climatico-ambientali e
la salvaguardia delle foreste e quella rela-
tiva alle indennità connesse alla direttiva
quadro dell'acqua. Analizzando trasver-
salmente gli ambiti di intervento che sa-
ranno sviluppati attraverso il Psr regionale
l’attenzione sarà posta in primis verso le
imprese agricole, per le quali si punterà a
sviluppare e rafforzare le capacità compe-
titive e di innovazione (sia di processo che
di prodotto).
Grande rilievo sarà dato alla promozione
e alla creazione di reti d’impresa, che con-
sentono la messa a sistema delle capaci-
tà: le singole aziende, pur mantenendo la
propria indipendenza e identità, potranno
collaborare per raggiungere una dimensio-
ne competitiva in grado di attuare strate-
gie maggiormente incisive, attra-
verso la condivisione di obiettivi
comuni. Le forme organizzate
che si intenderà promuovere
spazieranno da quelle più tradi-
zionali come le organizzazioni
di produttori, le cooperative, gli
organismi interprofessionali e i
consorzi, a quelle più innovative
quali le reti d’imprese, le filiere
(corte e lunghe), le associazioni
temporanee di impresa (Ati), e i gruppi
operativi (Go) per il trasferimento tec-
nologico. Quest’ultimi opereranno come
parte della rete Pei10
nell’ambito più am-
pio del progetto europeo denominato
“Orizzonte 202011
”.
In Emilia-Romagna i
lavori preparatori per
la realizzazione del
programma di svilup-
po rurale prevedono
ampie consultazioni
del mondo agricolo
8 Regione Emilia-Romagna, Docu-
mento Strategico – Verso il Programma
di Sviluppo Rurale 2014-2020, 27
gennaio 2014
9 Programma di sviluppo rurale
dell’Emilia-Romagna 2014-2020,
aprile 2014
Foto di Rossella Di Palma
PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
29
Tra gli obiettivi della competitività rien-
trano anche le iniziative che saranno atti-
vate per l’istituzione di servizi di supporto
alle aziende, atte a sostenere l’approccio a
nuovi mercati di riferimento (locali, na-
zionali ed esteri); incentivi per la diver-
sificazione del reddito, nonché
per la stabilizzazione e la quali-
ficazione del lavoro; politiche per
la promozione dell’occupazione
e la nascita di nuove imprese.
Al fine di garantire un adegua-
to ricambio generazionale e per
consentire l’ingresso in azienda
di giovani agricoltori saranno
inoltre previste formule innovati-
ve di tutoraggio e servizi di supporto per
lo start-up di nuove imprese (specialmente
nelle aree marginali), promuovendo l’in-
gresso di nuovi imprenditori nel mondo
agricolo, sperimentando nuove soluzioni
per facilitare l’accesso alla terra e ai capita-
li, e assicurando loro priorità specifiche in
tutti gli interventi. Inoltre saranno intro-
dotte nuove forme assicurative e/o fondi
mutualistici.
Sostanzialmente il complesso delle inizia-
tive che rientrano nell’obiettivo della com-
petitività avranno il compito di volano nel
processo di rilancio dell’economia agricola
regionale, attivando fattori che nel lungo
periodo garantiranno una maggiore stabi-
lizzazione e qualificazione del lavoro, e la
creazione di un tessuto aziendale più den-
so e vivo.
Sul fronte ambientale le linee di indirizzo
saranno concentrate su temi quali: la tute-
la della biodiversità; la promozione della
sostenibilità dei processi produttivi quale
elemento strategico per la valorizzazione
delle produzioni; il sostegno a investimen-
ti per la salvaguardia delle risorse naturali
e per gli interventi atti a contrastare e mi-
tigare i cambiamenti climatici. In questa
tematica rientrano anche gli investimenti
per la valorizzazione delle foreste e gli in-
centivi allo sviluppo delle agro-energie, le
azioni per la riduzione dei consumi idrici in
agricoltura e il miglioramento della qualità
delle acque. Saranno finanziate azioni atte
a contrastare i fenomeni di dissesto e di
erosione (presenti in particolar modo nelle
aree collinari e montane), e interventi per
preservare la sostanza organica nei suoli.
Focus ulteriore sarà rappresentato dalle
iniziative che consentano una consistente
diminuzione delle emissioni generate dalle
attività agro-industriali e dai processi pro-
duttivi agricoli e zootecnici, nonché dallo
sviluppo di investimenti per la riduzione
dei consumi dei sistemi produttivi.
Le azioni per il territorio andranno a in-
tensificare e qualificare l’intervento so-
prattutto nelle aree a maggiore ruralità,
valorizzandone le specificità locali (es.
prodotti di montagna), e facendo emerge-
re la distintività delle produzioni come fat-
tore di eccellenza locale. Per la montagna
saranno previsti interventi secondo criteri
specifici, “tagliati” in considerazione delle
dimensioni aziendali.
L’altra area di interesse oggetto di speci-
fico sostegno sarà l’agricoltura presente
nelle aree periurbane, per la quale saranno
attivate specifiche iniziative di agricoltu-
ra sociale e multifunzionale, con investi-
menti volti a sviluppare attività didattiche
(compresa l’educazione ambientale) e la
promozione delle filiere corte. Sempre in
ambito di sviluppo territoriale è confer-
mato anche per la futura programmazione
il finanziamento di interventi attraverso
l’approccio leader. I gruppi di azione lo-
cale (Gal) selezionati saranno tenuti a re-
digere uno specifico piano di azione locale
(Pal) in cui indicheranno le iniziative di
sviluppo locale che intenderanno realiz-
zare seguendo una strategia incentrata su
un solo tema prevalente, al quale potranno
essere affiancati un massimo di altre due
aree tematiche che dovranno essere stret-
tamente integrate con il tema prioritario.
Un quadro sinottico che sintetizza il flusso
decisionale che parte dagli obiettivi di Eu-
ropa 2020 fino a giungere alle scelte degli
interventi regionali è riportata nella figura
3. È bene sottolineare che in questa fase gli
importi indicati devono essere considerati
"quasi definitivi" e quindi ancora soggetti
a possibili piccole variazioni di aggiusta-
mento. La riflessione necessaria in questo
frangente rimane ancora quella di orientare
al meglio l’allocazione delle risorse, tenen-
do conto delle esperienze maturate nella
pregressa programmazione, e delle oppor-
tunità offerte dal Regolamento comunita-
rio12
che prevede molteplici integrazioni
delle tematiche, e possibili trasversalità di
intervento.
Considerazioni conclusive
Il percorso che porta alla definizione del
futuro Psr regionale è in fase di arrivo, e
nei prossimi mesi (dopo un’attenta valu-
Saranno finanziati
gli interventi per
migliorare la qualità
della vita dei
residenti in comuni
ad alta ruralità
10 Il compito della rete Pei sarà
quello di favorire il collegamento tra
i risultati della ricerca in agricoltura
che emergeranno nell’ambito della
strategia “Orizzonte 2020” e i costi-
tuendi Go.
11 “Orizzonte 2020” è il progetto
della Commissione Europea che
raccoglie in un unico programma tutti
gli investimenti nella ricerca e nell’in-
novazione. I fondi ammontano a circa
80 miliardi di euro.
12 Regolamento UE 1305/2013 del
Parlamento Europeo e del Consiglio
30 PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
tazione da parte del partenariato agrico-
lo, agroalimentare e territoriale, e di tutti
i diversi portatori di interesse) gli attuali
indirizzi generali e strategici saranno tra-
slati nel documento di programmazione
definitivo.
Il programma dovrà poi essere vaglia-
to dall’assemblea legislativa regionale, e
successivamente avere l’approvazione de-
finitiva dalla Commissione Europea. Dal
quadro delineato grazie all’analisi ex ante,
e dalle necessità di intervento emerse at-
traverso le consultazioni con gli stakehol-
der regionali, risulta chiaro che le sfide che
la Regione Emilia-Romagna dovrà fron-
teggiare con il Psr 2014-2020 nel prossi-
mo settennio sono molte e complesse. Le
difficoltà che la governance territoriale
deve gestire si avvicinano sempre più a un
contesto “glocale”, dovendo fronteggiare
problematiche connesse sia alle specifici-
tà locali (livello regionale e nazionale), ma
anche, e sempre più, a questioni esogene e
sovra-territoriali (europee o mondiali).
Nella prima fattispecie le sfide identifi-
cate come cruciali per il territorio regio-
nale vanno dalla necessità di garantire
un ricambio generazionale al bisogno
di recuperare competitività attraverso la
strutturazione di reti virtuose, e contri-
buire in questo modo al miglioramento
della redditività aziendale. L’in-
novazione diffusa, la formazione
professionale, la sperimentazione
e la messa a sistema di capacità
e conoscenze dovranno rappre-
sentare un volano in grado di
rilanciare il settore agricolo, e
renderlo in grado di competere
in un mercato oggi sempre più
complesso. La seconda fattispe-
cie di problematiche include le dinamiche
negative generate dalla crescente volatili-
tà dei prezzi agricoli, i danni causati dai
cambiamenti climatici, e, più in generale,
specifiche crisi di settore dovute all’attuale
contesto economico.
Nell’attesa di poter esaminare il testo de-
finitivo del Psr due sono gli spunti di ri-
flessione su cui pare utile soffermarsi: il
primo è legato alla governance regionale,
per la quale in questa nuova programma-
zione si auspica una sinergia trasversale
nell’utilizzo dei fondi. Questo porterebbe
a una maggiore integrazione delle politi-
che di sviluppo regionale, armonizzando
interventi in settori e ambiti differenti,
ma gestiti con una visione d’insieme. Una
Figura 3 – Schema di raccordo da Europa 2020 al Psr regionale
Fonte: Regione Emilia-Romagna
Il Psr dell’Emilia-
Romagna dovrà
confrontarsi sempre
più con questione
esogene e sovra-
territoriali
PARMA economica
ECONOMIA E TERRITORIO
31
visione strategica e coordinata a livello re-
gionale consentirebbe certamente di rag-
giungere obiettivi più ambiziosi e gene-
rare effetti positivi più marcati e duraturi
rispetto a interventi effettuati con logiche
non interconnesse tra loro. La seconda ri-
flessione invece è legata ai nuovi strumenti
di programmazione europea, che rispetto
alle precedenti programmazioni risultano
più vincolanti, fornendo indirizzi precisi e
che limitano il reale processo decisionale
(nazionale e regionale). Il position paper13
e l’accordo di partenariato rappresentano
un chiaro esempio di accentramento del
processo decisionale verso l’alto.
Il primo (position paper) si inserisce a ca-
vallo tra il quadro strategico comune (Qsc)
e la strategia nazionale, dando alla Com-
missione un ruolo condizionante rispetto
alle strategie dei singoli Stati. Il passaggio
avviene attraverso una serie di atti inter-
connessi su questioni decisive attinenti la
programmazione e la gestione dei fondi.
Mentre in passato la Commissione esa-
minava la strategia proposta, nella nuova
programmazione 2014-2020 è la Com-
missione che propone una visione della
strategia nazionale.
Il secondo documento (l’accordo di par-
tenariato) di fatto sostituisce il precedente
quadro strategico nazionale (Qsn) dei fon-
di strutturali, e il piano strategico naziona-
le (Psn) per lo sviluppo rurale. Rispetto al
passato però l’Ap si colloca in un contesto
diverso, con contenuti e funzioni nuove,
ancora più strategicamente rilevanti e vin-
colanti. A titolo esemplificativo uno degli
elementi che sottolinea questa logica è ri-
levabile nella fissazione di risultati da rag-
giungere a livello nazionale (sotto forma
di precisi target per i Psr). Questi “punteg-
gi” indirettamente spostano gli indirizzi di
politica dando rilevanza ai risultati da rag-
giungere, prima ancora cha le azioni siano
state messe in campo14
. Inoltre tali indici
appaiono rilevanti anche per la valutazio-
ne dell’efficacia dei programmi, che rag-
giungendo il target possono eventualmen-
te accedere a risorse “extra” che derivano
dalla cosiddetta riserva di performance15
.
Questo, in un contesto regionalizzato
come quello italiano, porta necessaria-
mente a un re-indirizzamento delle stra-
tegie regionali che dovranno tendere a
una visione più unitaria, forzando l’intero
processo decisionale locale verso il nazio-
nale, a sua volta condizionato dalla visione
strategica europea. Complessivamente la
nuova Pac 2014-2020, più che una rifor-
ma in grado di introdurre sostanziali e rea-
li cambiamenti e proporre nuove soluzioni
per l’agricoltura, appare in questa fase una
riforma vocata maggiormente a una revi-
sione degli strumenti di programmazione,
che rafforzano il ruolo europeo nel proces-
so decisionale.
Bibliografia
Accordo di partenariato Italia 2014-2020
– Bozza (versione del 9 dicembre 2013)
Commissione Europea, Position Paper sul-
la preparazione dell’Accordo di Partenariato
e dei Programmi in ITALIA per il periodo
2014-2020, Rif. Ares, 2012, 1326063, 9
novembre 2012
Commissione Europea COM (2010)
2020, “EUROPA 2020” Una strategia per
una crescita intelligente, sostenibile e inclusi-
va, 3 marzo 2010
F. Mantino, La programmazione dello svi-
luppo rurale 2014-2020: il position paper
e l’accordo di partenariato, in «Agriregio-
nieuropa», XXXII (2012)
Regolamento UE del Parlamento Euro-
peo e del Consiglio 1291/2013, 11 dicem-
bre 2013
Regolamento UE del Parlamento Euro-
peo e del Consiglio 1305/2013 , 17 di-
cembre 2013
PSR Emilia-Romagna 2014-2020, aprile
2014
Regione Emilia-Romagna, Documento
Strategico Verso Il Programma Di Sviluppo
Rurale 2014-2020, 27 gennaio 2014
G. Romito, Gli strumenti di programma-
zione per la politica di sviluppo rurale 2014-
2020, in «Agriregionieuropa», XXIX
(2012)
G. Romito, Competitività e ambiente, la
doppia sfida dei PSR, in «PianetaPSR»,
XXXI (2014)
13 Rif. Ares, 2012, 1326063, 9 no-
vembre 2012
14 F. Mantino, in «Agriregionieuro-
pa», XXXII, anno IX
15 Per assicurare l’efficacia dell’azione
dei fondi strutturali, del Feasr e del
Feamp, il 6% delle risorse destinate
allo Stato membro costituisce una
riserva di efficacia dell’attuazione. La
risorsa è destinata a priorità specifiche
di programmazione ed è attivata dopo
il raggiungimento di determinati
obiettivi individuati nell’Accordo di
partenariato.

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Presentazione europroject
Presentazione europrojectPresentazione europroject
Presentazione europrojectCoscit
 
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...Salvatore [Sasa'] Barresi
 
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaNext Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaAntonio Bonetti
 
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027A Scuola di OpenCoesione
 
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-Romagna
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-RomagnaPsr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-Romagna
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-RomagnaRoberto Gigante
 
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesione
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesioneDott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesione
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesioneOsservatorio Europalab
 
02 petrozzino politiche di coesione
02 petrozzino politiche di coesione02 petrozzino politiche di coesione
02 petrozzino politiche di coesioneSeminari Europalab
 
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneStrategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneA Scuola di OpenCoesione
 
ASOC2122_Le politiche di Coesione in Italia
ASOC2122_Le politiche di Coesione in ItaliaASOC2122_Le politiche di Coesione in Italia
ASOC2122_Le politiche di Coesione in ItaliaA Scuola di OpenCoesione
 
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Antonio Bonetti
 
Patto Calabria articolato finale
Patto Calabria articolato finalePatto Calabria articolato finale
Patto Calabria articolato finaleNewz.it
 
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...Antonio Bonetti
 
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...Parma Couture
 
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunità
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunitàIl PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunità
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunitàSMAU
 
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleI finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleAntonio Bonetti
 
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)Sardegna Ricerche
 
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-ScuolaPolitiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-ScuolaCaterina Policaro
 
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_finalUni roma1 preslezfs-corsomattei_final
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_finalAntonio Bonetti
 

Mais procurados (20)

Presentazione europroject
Presentazione europrojectPresentazione europroject
Presentazione europroject
 
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...
Una Visione Completa Dei Fondi Strutturali, Del Fas E Del Por Calabria 2007 –...
 
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e ResilienzaNext Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
Next Generation EU e i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza
 
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027
Il futuro delle politiche di coesione: la programmazione 2021-2027
 
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-Romagna
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-RomagnaPsr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-Romagna
Psr 2014 2020 nell'ambito dell'agenda europa 2020: il caso dell'Emilia-Romagna
 
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesione
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesioneDott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesione
Dott.ssa antonia petrozzino, la commissione europa e la politica di coesione
 
02 petrozzino politiche di coesione
02 petrozzino politiche di coesione02 petrozzino politiche di coesione
02 petrozzino politiche di coesione
 
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesioneStrategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
Strategia per il contrasto all'emergenza Covid-19 con le politiche di coesione
 
ASOC2122_Le politiche di Coesione in Italia
ASOC2122_Le politiche di Coesione in ItaliaASOC2122_Le politiche di Coesione in Italia
ASOC2122_Le politiche di Coesione in Italia
 
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
Approccio LEADER: il bando della Regione Lazio per la selezione dei PSL 2014-...
 
Patto Calabria articolato finale
Patto Calabria articolato finalePatto Calabria articolato finale
Patto Calabria articolato finale
 
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...
Il Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 dell'Unione Europea 'rafforzato' ...
 
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...
Sintesi Accordo di Partenariato per nuova programmazione Fondi strutturali 20...
 
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunità
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunitàIl PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunità
Il PNRR, dal piano agli investimenti delle imprese: come cogliere le opportunità
 
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo ruraleI finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
I finanziamenti dell'UE per lo sviluppo rurale
 
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)
Prospettive 2021-2027 (Laura Casta)
 
Sistema Cilento - Colaizzo - 220114
Sistema Cilento - Colaizzo - 220114Sistema Cilento - Colaizzo - 220114
Sistema Cilento - Colaizzo - 220114
 
Fondi Strutturali 2014-2010
Fondi Strutturali 2014-2010Fondi Strutturali 2014-2010
Fondi Strutturali 2014-2010
 
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-ScuolaPolitiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
Politiche di Coesione UE Progetto Perla-Scuola
 
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_finalUni roma1 preslezfs-corsomattei_final
Uni roma1 preslezfs-corsomattei_final
 

Semelhante a PSR 2014-2020: l'avvio della nuova programmazione in Italia. Analisi del caso Emilia-Romagna

Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del Governo
Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del GovernoAccordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del Governo
Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del GovernoParma Couture
 
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...Parma Couture
 
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco  settembre 2015#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco  settembre 2015
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015Ingreen;
 
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...OpenCoesione
 
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020POR FESR Toscana
 
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiParma Couture
 
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesione
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesionePolitica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesione
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesioneDomenico Altieri
 
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia Romagna
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia RomagnaCooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia Romagna
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia RomagnaParma Couture
 
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...OpenCoesione
 
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-Romagna
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaDocumento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-Romagna
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaParma Couture
 
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Simone Chiarelli
 
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...Montagna Futuro
 
Cosa sono le politiche di coesione in Italia
Cosa sono le politiche di coesione in ItaliaCosa sono le politiche di coesione in Italia
Cosa sono le politiche di coesione in ItaliaA Scuola di OpenCoesione
 
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Antonio Bonetti
 
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...Istituto nazionale di statistica
 
S. barresi una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...
S. barresi   una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...S. barresi   una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...
S. barresi una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...Salvatore [Sasa'] Barresi
 

Semelhante a PSR 2014-2020: l'avvio della nuova programmazione in Italia. Analisi del caso Emilia-Romagna (20)

Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del Governo
Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del GovernoAccordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del Governo
Accordo di partenariato fondi europei 2014-2020: scheda sintetica del Governo
 
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...
Presentazione del Dipartimento Politiche Coesione su Accordo di Partenariato ...
 
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco  settembre 2015#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco  settembre 2015
#smartdays2015 intervento del Dottor Francesco Monaco settembre 2015
 
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...
Le politiche di coesione e la strategia nazionale di valorizzazione dei beni ...
 
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020
Programma dei Fondi Strutturali e di Investimenti europei (SIE) 2014-2020
 
Mezzogiorni d'Europa
Mezzogiorni d'Europa Mezzogiorni d'Europa
Mezzogiorni d'Europa
 
Comunicare i FONDI SIE
Comunicare i FONDI SIEComunicare i FONDI SIE
Comunicare i FONDI SIE
 
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europeiESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
ESIF: la nuova sigla unitaria dei fondi strutturali europei
 
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesione
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesionePolitica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesione
Politica energetica nel mezzogiorno. Il contributo della politica di coesione
 
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia Romagna
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia RomagnaCooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia Romagna
Cooperazione Territoriale Europea 2014-2020 in Emilia Romagna
 
Politica di Coesione 2014_2020
Politica di Coesione 2014_2020Politica di Coesione 2014_2020
Politica di Coesione 2014_2020
 
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...
La programmazione 2014-2020: stato del negoziato, innovazioni di metodo e imp...
 
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-Romagna
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-RomagnaDocumento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-Romagna
Documento strategico PSR 2014-2020 dell'Emilia-Romagna
 
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
Lezione n. 10 - I fondi europei ed i finanziamenti regionali: i finanziamenti...
 
LAB Area Flegrea 07-05-13 Colaizzo
LAB Area Flegrea 07-05-13 ColaizzoLAB Area Flegrea 07-05-13 Colaizzo
LAB Area Flegrea 07-05-13 Colaizzo
 
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...
Giovani e Start Up d'impresa: il futuro della montagna | #MontagnaFuturo 29 g...
 
Cosa sono le politiche di coesione in Italia
Cosa sono le politiche di coesione in ItaliaCosa sono le politiche di coesione in Italia
Cosa sono le politiche di coesione in Italia
 
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
Gli interventi dell’UE per fronteggiare le conseguenze economiche dell’epidem...
 
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...
A. Comacchio - Il contributo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale agli ob...
 
S. barresi una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...
S. barresi   una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...S. barresi   una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...
S. barresi una visione completa dei fondi strutturali, del fas e del por ca...
 

Mais de Roberto Gigante

Valutazione ex post psr 2007-2013
Valutazione ex post psr 2007-2013Valutazione ex post psr 2007-2013
Valutazione ex post psr 2007-2013Roberto Gigante
 
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...Roberto Gigante
 
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-Romagna
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-RomagnaChiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-Romagna
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-RomagnaRoberto Gigante
 
Best Practice - Bonifiche nel Ferrarese
Best Practice - Bonifiche nel FerrareseBest Practice - Bonifiche nel Ferrarese
Best Practice - Bonifiche nel FerrareseRoberto Gigante
 
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-Romagna
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-RomagnaBilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-Romagna
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-RomagnaRoberto Gigante
 
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna Region
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna RegionAssessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna Region
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna RegionRoberto Gigante
 
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)Roberto Gigante
 
Anno 2013 rivista agricoltura
Anno 2013   rivista agricolturaAnno 2013   rivista agricoltura
Anno 2013 rivista agricolturaRoberto Gigante
 
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)Roberto Gigante
 
Nuove norme etichettatura
Nuove norme etichettaturaNuove norme etichettatura
Nuove norme etichettaturaRoberto Gigante
 
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma Roberto Gigante
 
Compendio Valmarecchia 2007/2013
Compendio Valmarecchia 2007/2013Compendio Valmarecchia 2007/2013
Compendio Valmarecchia 2007/2013Roberto Gigante
 
Contributo "Piano per la Montagna"
Contributo "Piano per la Montagna" Contributo "Piano per la Montagna"
Contributo "Piano per la Montagna" Roberto Gigante
 
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012Roberto Gigante
 
Convegno Parma 26 marzo 2013 def
Convegno Parma 26 marzo 2013 defConvegno Parma 26 marzo 2013 def
Convegno Parma 26 marzo 2013 defRoberto Gigante
 
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ER
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ERValutazione di impato pac post 2013 in regione ER
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ERRoberto Gigante
 
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latte
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il lattePac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latte
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latteRoberto Gigante
 
L'europa ripensa al settore agricolo
L'europa ripensa al settore agricoloL'europa ripensa al settore agricolo
L'europa ripensa al settore agricoloRoberto Gigante
 
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna RegionAssessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna RegionRoberto Gigante
 

Mais de Roberto Gigante (19)

Valutazione ex post psr 2007-2013
Valutazione ex post psr 2007-2013Valutazione ex post psr 2007-2013
Valutazione ex post psr 2007-2013
 
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...
PSR 2014-2020 EMILIA-ROMAGNA - Fascicolo di sintesi: struttura, finanziamenti...
 
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-Romagna
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-RomagnaChiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-Romagna
Chiusura programmazione PSR 2007-2013 Regione Emilia-Romagna
 
Best Practice - Bonifiche nel Ferrarese
Best Practice - Bonifiche nel FerrareseBest Practice - Bonifiche nel Ferrarese
Best Practice - Bonifiche nel Ferrarese
 
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-Romagna
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-RomagnaBilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-Romagna
Bilancio interventi Leader 2007-2013 in Emilia-Romagna
 
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna Region
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna RegionAssessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna Region
Assessment cap reform 2014 2020 in Emilia-Romagna Region
 
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)
Diversificazione in Emilia-Romagna 2007-2013 (rivista agricoltura)
 
Anno 2013 rivista agricoltura
Anno 2013   rivista agricolturaAnno 2013   rivista agricoltura
Anno 2013 rivista agricoltura
 
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)
Nuove aree rurali in Emilia-Romagna (PSR 2014-2020)
 
Nuove norme etichettatura
Nuove norme etichettaturaNuove norme etichettatura
Nuove norme etichettatura
 
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma
Stato di attuazione Asse 3 - Provincia di Parma
 
Compendio Valmarecchia 2007/2013
Compendio Valmarecchia 2007/2013Compendio Valmarecchia 2007/2013
Compendio Valmarecchia 2007/2013
 
Contributo "Piano per la Montagna"
Contributo "Piano per la Montagna" Contributo "Piano per la Montagna"
Contributo "Piano per la Montagna"
 
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012
Leader 2007/2013 - stato di attuazione 2012
 
Convegno Parma 26 marzo 2013 def
Convegno Parma 26 marzo 2013 defConvegno Parma 26 marzo 2013 def
Convegno Parma 26 marzo 2013 def
 
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ER
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ERValutazione di impato pac post 2013 in regione ER
Valutazione di impato pac post 2013 in regione ER
 
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latte
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il lattePac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latte
Pac, in Emilia-Romagna il più colpito sarà il latte
 
L'europa ripensa al settore agricolo
L'europa ripensa al settore agricoloL'europa ripensa al settore agricolo
L'europa ripensa al settore agricolo
 
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna RegionAssessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
Assessment of CAP reform post 2013 in the rural areas of Emilia-Romagna Region
 

PSR 2014-2020: l'avvio della nuova programmazione in Italia. Analisi del caso Emilia-Romagna

  • 1. 24 PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO Quale piano di sviluppo rurale per l’Emilia-Romagna? Il percorso che porta alla definizione del futuro Psr regionale è in fase di arrivo. Ecco dove si sta andando, tra sfide legate al territorio e un orizzonte sempre più sovranazionale. Roberto Gigante La strategia europea si pone obiettivi am- biziosi su temi come occupazione, ricerca, istruzione, povertà, cambiamenti climati- ci ed energia Con la chiusura delle trattative a livello europeo e nazionale, l’iter legislativo che porterà alla definizione dei nuovi Pro- grammi di sviluppo rurale 2014-2020 è giunto quasi al termine. L’ultimo passag- gio è ora in mano alle singole Regioni alle quali spetta l’arduo compito di conciliare strategie nazionali e sovranazionali con le specifiche esigenze locali, concentrando le risorse a disposizione verso gli interventi di maggior interesse per territorio di rife- rimento. Partendo dalla più ampia strategia euro- pea per giungere a un primo dettaglio re- gionale il presente contributo ha l’intento di ripercorre i principali step legislativi e decisionali avvenuti, analizzando le novità introdotte e le implicazioni per la defini- zione della policy nazionale e regionale. Il quadro europeo Europa 2020 è il documento della Com- missione Europea nel 2010 che raccoglie gli obiettivi strategici che l’Europa dovrà raggiungere entro l’anno 2020 definendo linee guida, risultati e priorità di interven- to, in una visione d’insieme e in un orizzonte temporale di lungo periodo a cavallo dell’attuale crisi economica. «La crisi è un cam- panello d’allarme, il momento in cui ci si rende conto che mante- nere lo status quo ci condanne- rebbe a un graduale declino, re- legandoci a un ruolo di secondo piano nel nuovo ordine mondia- le. È giunto il momento della ve- rità per l’Europa. È il momento di essere audaci e ambiziosi», scrive nel documento presidente della Commissione Europea, Manuel Barroso. I cinque ambiziosi obiettivi che la stra- tegia Europa 2020 si pone riguardano l'occupazione, la ricerca, l'istruzione, la
  • 2. PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO 25 riduzione della povertà, i cambiamenti climatici e l'energia. In estrema sintesi la strategia mira a una crescita intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell'i- struzione, nella ricerca e nell'innovazione; sostenibile, grazie alla scelta di supportare un'economia a basse emissioni di CO2 ; so- lidale, perché focalizzata sulla creazione di posti di lavoro, e attiva nel contrastare la povertà. Per il raggiungimento di tali obiettivi la Commissione Europea ha adottato oggi una serie di norme in ambito di pianifica- zione,attuazione,sorveglianza e valutazio- ne dei progetti finanziati dai cinque fondi strutturali e d’investimento europei (fondi Esi).Tali fondi comprendono: il fondo eu- ropeo di sviluppo regionale (Fesr); il fondo sociale europeo (Fse); il fondo di coesio- ne1 (Fc); il fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr); e il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp). In questo schema articolato e complesso si inserisce la politica di sviluppo rurale che si concretizzerà per l’Italia attraverso lo strumento di programmazione regionale (Psr), che nella sua attuazione contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo definito a livello europeo2 . Il punto di connessione tra le linee stra- tegiche definite con il documento Europa 2020 e le politiche nazionali e poi regio- nali è identificabile nel quadro strategico comune (Qsc) che definisce 11 obiettivi tematici comuni, perseguiti con azioni chiave per ciascun Fondo. Nel Qsc ven- gono identificate le principali sfide terri- toriali, i principi orizzontali e gli obiettivi strategici, e stabiliti i meccanismi di coor- dinamento tra i fondi e le altre politiche e strumenti dell’UE al fine di garantire la coerenza degli interventi e migliori ri- sultati nell’applicazione delle politiche. L’inatteso e non previsto position paper3 (inviato dalla Commissione Europea alle autorità italiane nel 2012) si colloca a ca- vallo tra il Qsc e l’accordo di partenariato, fornendo stringenti raccomandazioni sulle priorità, i contenuti e la governance delle scelte per i singoli fondi, mentre il passag- gio successivo è rappresentato dalla sotto- scrizione da parte dei singoli Stati membri dell’accordo di partenariato. Quest’ultimo costituisce lo strumento recante le disposi- zioni comuni sui fondi comunitari, e indi- vidua a livello di Stato membro i fabbiso- gni di sviluppo e i risultati che ci si attende di conseguire in relazione agli interventi programmati. Inoltre specifica gli obietti- vi tematici su cui lo Stato membro decide di concentrare le risorse4 , nonché la lista dei programmi operativi e la relativa allo- 1 Il fondo di coesione non è attivato per l’Italia 2 G. Romito, in «Agriregionieuropa», XXIX (2012), anno VIII 3 Preparazione dell’Accordo di Par- tenariato e dei Programmi in Italia per il periodo 2014-2020 (Rif. Ares, 2012, 1326063, 9 novembre 2012) 4 G. Romito, in «Pianeta PSR», XXXI (2014)
  • 3. 26 PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO cazione finanziaria per ciascuno dei fondi del quadro strategico comune. Pertanto l’analisi dei bisogni di sviluppo e delle po- tenzialità di crescita dello stato membro e dei territori dovrà fare riferimento agli 11 obiettivi tematici definiti dal Qsc. Per il fondo Feasr, diversamente dagli altri fon- di, il regolamento è ulteriormente detta- gliato definendo sei priorità di intervento generali, successivamente scomposte in 18 focus area. Queste rappresentano quella che sarà l’architettura portante del futuro Psr. Un quadro esemplificativo dei pas- saggi finora esposti è rappresentato nella figura 1. Il quadro nazionale Dopo la conclusione del negoziato eu- ropeo sui fondi Pac 2014-20205 e l’invio a Bruxelles della prima bozza di accordo di partenariato6 (Ap), i lavori preparatori per la definizione della politica di sviluppo rurale sono proseguiti a livello nazionale, e lo scorso 16 gennaio la conferenza Sta- to-Regioni ha stabilito la ripartizione dei fondi tra le regioni italiane. Successiva- mente (in data 10 marzo) la Commissione Europea ha notificato al governo italiano la necessita di effettuare importanti inte- grazioni alla prima bozza dell’Ap, tra le quali: chiarire alcune logiche di intervento (connessione tra bisogni e risultati attesi); implementare in modo chiaro una visione di sviluppo di lungo periodo, in grado di correggere le debolezze di carattere strut- turale del Paese (mercato del lavoro, cre- scita Pil, innovazione, ecc.); migliorare le informazioni su specifici aspetti della programmazione (architet- tura, governance, capacità ammi- nistrativa, dotazione finanziaria per le aree interne). Alla luce di questo primo feedback il docu- mento è stato rivisto, sia per rece- pire i commenti della Commis- sione, sia per migliorare e affinare le scelte di intervento e le alloca- zioni finanziarie. Pertanto dopo la nuova consultazione tra Ministeri, Regioni, enti locali e partenariato economico sociale, e la seguente l’approvazione del Comitato interministeriale per la programmazio- ne economica (Cipe) avvenuta in data 18 aprile, una seconda proposta7 di Ap è stata inviata alla Commissione lo scorso 22 aprile. La trasmissione del nuovo testo ha avviato formalmente il negoziato per l’approvazione che dovrà avvenire entro il prossimo 22 agosto. Per quanto concerne la disponibilità di risorse destinate all’Italia per le politiche di sviluppo rurale 2014-2020, queste am- montano a circa 10,4 miliardi di euro, im- porto che andrà a raddoppiare in virtù del- le quote di cofinanziamento che dovranno essere corrisposte dal Ministero dell’eco- nomia e dalle Regioni italiane, raggiun- gendo quasi 21 miliardi di euro. La ripartizione delle risorse nazionali ha tenuto conto dei livelli di sviluppo eco- nomico regionale: circa 9 miliardi di euro saranno destinati alle 13 regioni/province autonome in obiettivo competitività (Bol- zano, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Le risorse comunita- rie destinate all’Italia per le politiche di sviluppo rurale valgono circa 10,4 miliardi di euro 5 Regolamento UE 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio 6 Bozza del 9 dicembre 2013 7 Documento del 7 aprile 2014 Figura 1 - Il quadro di riferimento: dalla strategia Europa 2020 al Piano di sviluppo rurale Fonte: Commissione Europea – Agricoltura e sviluppo rurale
  • 4. PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO 27 Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Mar- che, Piemonte, Toscana, Trento, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto), circa 2 miliardi di euro alle tre regioni in transizione (Abruz- zo, Molise, Sardegna), mentre 7,4 miliar- di di euro andranno alle cinque regioni in obiettivo convergenza (Basilica- ta, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Un’ulteriore quota di risorse aggiuntive è prevista per l’attuazione di quattro program- mi nazionali che con oltre 2,2 miliardi di euro interverranno in ambiti strategici e comuni su tutto il territorio italiano. Gli interventi in questione saranno coordinati con un programma operativo nazionale (Pon), e riguarderanno: la gestione del rischio (1,6 miliardi per modernizzare il sistema assi- curativo attraverso l’istituzione di un pia- no assicurativo agricolo nazionale plurien- nale); piano irriguo (300 milioni; attivato per il Nord Italia con fondi Feasr e per il Sud Italia con fondi Fesr) per contrastare gli eventi “estremi” come eccessi di piog- gia, o periodi siccitosi; biodiversità anima- le (200 milioni per il miglioramento della biodiversità animale); rete rurale nazionale (100 milioni per il supporto alle politiche di sviluppo rurale). Nella figura 2 è riportato uno schema ri- assuntivo della distribuzione dei fondi per regioni (suddivise in competitività, transi- zione e convergenza), e per i quattro pro- grammi nazionali. Infine nella nuova programmazione varie- ranno le percentuali di finanziamento UE a carico del fondo Feasr: il tasso di cofi- nanziamento per le regioni in convergen- za passerà al 60,5% (prima era del 57,5%) al fine di agevolare l’utilizzo delle risorse ed evitare rischi di disimpegno, spostan- do le risorse recuperate verso le regioni in obiettivo competitività che però vedranno ridursi la percentuale al 43,12% (rispetto al 44% attuale). Il quadro regionale In Regione Emilia-Romagna i lavori pre- paratori per la realizzazione del futuro programma di sviluppo rurale (Psr) sono stati avviati da tempo, e dovranno conclu- dersi entro il prossimo 22 luglio. Il pro- cesso di strutturazione del programma è particolarmente articolato e complesso, e alterna differenti fasi di valutazione ad ampie consultazione con il mondo agrico- lo. Sono state effettuate approfondite ana- lisi territoriali che hanno consentito una lettura aggiornata degli indicatori regio- Figura 2 – Ripartizione delle risorse in Italia e percentuale di finanziamento Feasr Fonte: dati accordo della conferenza Stato-Regioni (16 gennaio 2014) Il piano per la gestione dei rischi in agricoltura vale 1,6 miliardi di euro
  • 5. 28 PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO nali (consentendo di individuare punti di forza e di criticità), e il quadro conoscitivo è stato completato dal rapporto di valuta- zione, che ha quantificato quanto realizza- to attraverso gli interventi effettuati nella programmazione in chiusura. Inoltre è stato costruito un quadro di raffronto con gli obiettivi di Europa 2020, al fine di mi- surare l’attuale posizionamento regionale ed evidenziare le eventuali “distanze” da coprire con gli interventi futuri. Paralle- lamente si è svolta una lunga fase di con- sultazione e ascolto: sono state interpellate tutte le istituzioni territoriali direttamen- te interessate dal Psr (Province, gruppi di azione locali, comunità locali, ecc.), i rap- presentanti delle filiere produttive regio- nali, delle organizzazioni professionali di categoria e dei lavoratori agricoli, porta- tori di interesse della società civile ed enti di ricerca operanti nel territorio regionale. Complessivamente gli interlocutori inter- venuti sono stati circa 500 e il confronto ha portato all’identificazione di 28 fabbi- sogni condivisi. Seguendo quanto emerso da questo ampio quadro conoscitivo e consultivo, in questa fase sono stati realizzati un documento di indirizzo strategico8 (che raccoglie e rior- dina i fabbisogni e le priorità emerse), e successivamente, sulla base di quest’ulti- mo, una prima bozza del futuro Psr 2014- 20209 . Ad oggi è stata pertanto definita una prima ripartizione delle risorse per le sei priorità e le 18 focus area, ed è stata concertata con il partenariato la scelta di attivare solo 15 delle 18 misure disponi- bili. La decisione nasce dall’esigenza di concentrare le risorse finanziarie su temi prioritari, pertanto saranno escluse dal fu- turo Psr le misure per la costituzione di as- sociazioni e organizzazioni di produttori, quella per il benessere degli animali, quella per i servizi silvo-climatico-ambientali e la salvaguardia delle foreste e quella rela- tiva alle indennità connesse alla direttiva quadro dell'acqua. Analizzando trasver- salmente gli ambiti di intervento che sa- ranno sviluppati attraverso il Psr regionale l’attenzione sarà posta in primis verso le imprese agricole, per le quali si punterà a sviluppare e rafforzare le capacità compe- titive e di innovazione (sia di processo che di prodotto). Grande rilievo sarà dato alla promozione e alla creazione di reti d’impresa, che con- sentono la messa a sistema delle capaci- tà: le singole aziende, pur mantenendo la propria indipendenza e identità, potranno collaborare per raggiungere una dimensio- ne competitiva in grado di attuare strate- gie maggiormente incisive, attra- verso la condivisione di obiettivi comuni. Le forme organizzate che si intenderà promuovere spazieranno da quelle più tradi- zionali come le organizzazioni di produttori, le cooperative, gli organismi interprofessionali e i consorzi, a quelle più innovative quali le reti d’imprese, le filiere (corte e lunghe), le associazioni temporanee di impresa (Ati), e i gruppi operativi (Go) per il trasferimento tec- nologico. Quest’ultimi opereranno come parte della rete Pei10 nell’ambito più am- pio del progetto europeo denominato “Orizzonte 202011 ”. In Emilia-Romagna i lavori preparatori per la realizzazione del programma di svilup- po rurale prevedono ampie consultazioni del mondo agricolo 8 Regione Emilia-Romagna, Docu- mento Strategico – Verso il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, 27 gennaio 2014 9 Programma di sviluppo rurale dell’Emilia-Romagna 2014-2020, aprile 2014 Foto di Rossella Di Palma
  • 6. PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO 29 Tra gli obiettivi della competitività rien- trano anche le iniziative che saranno atti- vate per l’istituzione di servizi di supporto alle aziende, atte a sostenere l’approccio a nuovi mercati di riferimento (locali, na- zionali ed esteri); incentivi per la diver- sificazione del reddito, nonché per la stabilizzazione e la quali- ficazione del lavoro; politiche per la promozione dell’occupazione e la nascita di nuove imprese. Al fine di garantire un adegua- to ricambio generazionale e per consentire l’ingresso in azienda di giovani agricoltori saranno inoltre previste formule innovati- ve di tutoraggio e servizi di supporto per lo start-up di nuove imprese (specialmente nelle aree marginali), promuovendo l’in- gresso di nuovi imprenditori nel mondo agricolo, sperimentando nuove soluzioni per facilitare l’accesso alla terra e ai capita- li, e assicurando loro priorità specifiche in tutti gli interventi. Inoltre saranno intro- dotte nuove forme assicurative e/o fondi mutualistici. Sostanzialmente il complesso delle inizia- tive che rientrano nell’obiettivo della com- petitività avranno il compito di volano nel processo di rilancio dell’economia agricola regionale, attivando fattori che nel lungo periodo garantiranno una maggiore stabi- lizzazione e qualificazione del lavoro, e la creazione di un tessuto aziendale più den- so e vivo. Sul fronte ambientale le linee di indirizzo saranno concentrate su temi quali: la tute- la della biodiversità; la promozione della sostenibilità dei processi produttivi quale elemento strategico per la valorizzazione delle produzioni; il sostegno a investimen- ti per la salvaguardia delle risorse naturali e per gli interventi atti a contrastare e mi- tigare i cambiamenti climatici. In questa tematica rientrano anche gli investimenti per la valorizzazione delle foreste e gli in- centivi allo sviluppo delle agro-energie, le azioni per la riduzione dei consumi idrici in agricoltura e il miglioramento della qualità delle acque. Saranno finanziate azioni atte a contrastare i fenomeni di dissesto e di erosione (presenti in particolar modo nelle aree collinari e montane), e interventi per preservare la sostanza organica nei suoli. Focus ulteriore sarà rappresentato dalle iniziative che consentano una consistente diminuzione delle emissioni generate dalle attività agro-industriali e dai processi pro- duttivi agricoli e zootecnici, nonché dallo sviluppo di investimenti per la riduzione dei consumi dei sistemi produttivi. Le azioni per il territorio andranno a in- tensificare e qualificare l’intervento so- prattutto nelle aree a maggiore ruralità, valorizzandone le specificità locali (es. prodotti di montagna), e facendo emerge- re la distintività delle produzioni come fat- tore di eccellenza locale. Per la montagna saranno previsti interventi secondo criteri specifici, “tagliati” in considerazione delle dimensioni aziendali. L’altra area di interesse oggetto di speci- fico sostegno sarà l’agricoltura presente nelle aree periurbane, per la quale saranno attivate specifiche iniziative di agricoltu- ra sociale e multifunzionale, con investi- menti volti a sviluppare attività didattiche (compresa l’educazione ambientale) e la promozione delle filiere corte. Sempre in ambito di sviluppo territoriale è confer- mato anche per la futura programmazione il finanziamento di interventi attraverso l’approccio leader. I gruppi di azione lo- cale (Gal) selezionati saranno tenuti a re- digere uno specifico piano di azione locale (Pal) in cui indicheranno le iniziative di sviluppo locale che intenderanno realiz- zare seguendo una strategia incentrata su un solo tema prevalente, al quale potranno essere affiancati un massimo di altre due aree tematiche che dovranno essere stret- tamente integrate con il tema prioritario. Un quadro sinottico che sintetizza il flusso decisionale che parte dagli obiettivi di Eu- ropa 2020 fino a giungere alle scelte degli interventi regionali è riportata nella figura 3. È bene sottolineare che in questa fase gli importi indicati devono essere considerati "quasi definitivi" e quindi ancora soggetti a possibili piccole variazioni di aggiusta- mento. La riflessione necessaria in questo frangente rimane ancora quella di orientare al meglio l’allocazione delle risorse, tenen- do conto delle esperienze maturate nella pregressa programmazione, e delle oppor- tunità offerte dal Regolamento comunita- rio12 che prevede molteplici integrazioni delle tematiche, e possibili trasversalità di intervento. Considerazioni conclusive Il percorso che porta alla definizione del futuro Psr regionale è in fase di arrivo, e nei prossimi mesi (dopo un’attenta valu- Saranno finanziati gli interventi per migliorare la qualità della vita dei residenti in comuni ad alta ruralità 10 Il compito della rete Pei sarà quello di favorire il collegamento tra i risultati della ricerca in agricoltura che emergeranno nell’ambito della strategia “Orizzonte 2020” e i costi- tuendi Go. 11 “Orizzonte 2020” è il progetto della Commissione Europea che raccoglie in un unico programma tutti gli investimenti nella ricerca e nell’in- novazione. I fondi ammontano a circa 80 miliardi di euro. 12 Regolamento UE 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio
  • 7. 30 PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO tazione da parte del partenariato agrico- lo, agroalimentare e territoriale, e di tutti i diversi portatori di interesse) gli attuali indirizzi generali e strategici saranno tra- slati nel documento di programmazione definitivo. Il programma dovrà poi essere vaglia- to dall’assemblea legislativa regionale, e successivamente avere l’approvazione de- finitiva dalla Commissione Europea. Dal quadro delineato grazie all’analisi ex ante, e dalle necessità di intervento emerse at- traverso le consultazioni con gli stakehol- der regionali, risulta chiaro che le sfide che la Regione Emilia-Romagna dovrà fron- teggiare con il Psr 2014-2020 nel prossi- mo settennio sono molte e complesse. Le difficoltà che la governance territoriale deve gestire si avvicinano sempre più a un contesto “glocale”, dovendo fronteggiare problematiche connesse sia alle specifici- tà locali (livello regionale e nazionale), ma anche, e sempre più, a questioni esogene e sovra-territoriali (europee o mondiali). Nella prima fattispecie le sfide identifi- cate come cruciali per il territorio regio- nale vanno dalla necessità di garantire un ricambio generazionale al bisogno di recuperare competitività attraverso la strutturazione di reti virtuose, e contri- buire in questo modo al miglioramento della redditività aziendale. L’in- novazione diffusa, la formazione professionale, la sperimentazione e la messa a sistema di capacità e conoscenze dovranno rappre- sentare un volano in grado di rilanciare il settore agricolo, e renderlo in grado di competere in un mercato oggi sempre più complesso. La seconda fattispe- cie di problematiche include le dinamiche negative generate dalla crescente volatili- tà dei prezzi agricoli, i danni causati dai cambiamenti climatici, e, più in generale, specifiche crisi di settore dovute all’attuale contesto economico. Nell’attesa di poter esaminare il testo de- finitivo del Psr due sono gli spunti di ri- flessione su cui pare utile soffermarsi: il primo è legato alla governance regionale, per la quale in questa nuova programma- zione si auspica una sinergia trasversale nell’utilizzo dei fondi. Questo porterebbe a una maggiore integrazione delle politi- che di sviluppo regionale, armonizzando interventi in settori e ambiti differenti, ma gestiti con una visione d’insieme. Una Figura 3 – Schema di raccordo da Europa 2020 al Psr regionale Fonte: Regione Emilia-Romagna Il Psr dell’Emilia- Romagna dovrà confrontarsi sempre più con questione esogene e sovra- territoriali
  • 8. PARMA economica ECONOMIA E TERRITORIO 31 visione strategica e coordinata a livello re- gionale consentirebbe certamente di rag- giungere obiettivi più ambiziosi e gene- rare effetti positivi più marcati e duraturi rispetto a interventi effettuati con logiche non interconnesse tra loro. La seconda ri- flessione invece è legata ai nuovi strumenti di programmazione europea, che rispetto alle precedenti programmazioni risultano più vincolanti, fornendo indirizzi precisi e che limitano il reale processo decisionale (nazionale e regionale). Il position paper13 e l’accordo di partenariato rappresentano un chiaro esempio di accentramento del processo decisionale verso l’alto. Il primo (position paper) si inserisce a ca- vallo tra il quadro strategico comune (Qsc) e la strategia nazionale, dando alla Com- missione un ruolo condizionante rispetto alle strategie dei singoli Stati. Il passaggio avviene attraverso una serie di atti inter- connessi su questioni decisive attinenti la programmazione e la gestione dei fondi. Mentre in passato la Commissione esa- minava la strategia proposta, nella nuova programmazione 2014-2020 è la Com- missione che propone una visione della strategia nazionale. Il secondo documento (l’accordo di par- tenariato) di fatto sostituisce il precedente quadro strategico nazionale (Qsn) dei fon- di strutturali, e il piano strategico naziona- le (Psn) per lo sviluppo rurale. Rispetto al passato però l’Ap si colloca in un contesto diverso, con contenuti e funzioni nuove, ancora più strategicamente rilevanti e vin- colanti. A titolo esemplificativo uno degli elementi che sottolinea questa logica è ri- levabile nella fissazione di risultati da rag- giungere a livello nazionale (sotto forma di precisi target per i Psr). Questi “punteg- gi” indirettamente spostano gli indirizzi di politica dando rilevanza ai risultati da rag- giungere, prima ancora cha le azioni siano state messe in campo14 . Inoltre tali indici appaiono rilevanti anche per la valutazio- ne dell’efficacia dei programmi, che rag- giungendo il target possono eventualmen- te accedere a risorse “extra” che derivano dalla cosiddetta riserva di performance15 . Questo, in un contesto regionalizzato come quello italiano, porta necessaria- mente a un re-indirizzamento delle stra- tegie regionali che dovranno tendere a una visione più unitaria, forzando l’intero processo decisionale locale verso il nazio- nale, a sua volta condizionato dalla visione strategica europea. Complessivamente la nuova Pac 2014-2020, più che una rifor- ma in grado di introdurre sostanziali e rea- li cambiamenti e proporre nuove soluzioni per l’agricoltura, appare in questa fase una riforma vocata maggiormente a una revi- sione degli strumenti di programmazione, che rafforzano il ruolo europeo nel proces- so decisionale. Bibliografia Accordo di partenariato Italia 2014-2020 – Bozza (versione del 9 dicembre 2013) Commissione Europea, Position Paper sul- la preparazione dell’Accordo di Partenariato e dei Programmi in ITALIA per il periodo 2014-2020, Rif. Ares, 2012, 1326063, 9 novembre 2012 Commissione Europea COM (2010) 2020, “EUROPA 2020” Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusi- va, 3 marzo 2010 F. Mantino, La programmazione dello svi- luppo rurale 2014-2020: il position paper e l’accordo di partenariato, in «Agriregio- nieuropa», XXXII (2012) Regolamento UE del Parlamento Euro- peo e del Consiglio 1291/2013, 11 dicem- bre 2013 Regolamento UE del Parlamento Euro- peo e del Consiglio 1305/2013 , 17 di- cembre 2013 PSR Emilia-Romagna 2014-2020, aprile 2014 Regione Emilia-Romagna, Documento Strategico Verso Il Programma Di Sviluppo Rurale 2014-2020, 27 gennaio 2014 G. Romito, Gli strumenti di programma- zione per la politica di sviluppo rurale 2014- 2020, in «Agriregionieuropa», XXIX (2012) G. Romito, Competitività e ambiente, la doppia sfida dei PSR, in «PianetaPSR», XXXI (2014) 13 Rif. Ares, 2012, 1326063, 9 no- vembre 2012 14 F. Mantino, in «Agriregionieuro- pa», XXXII, anno IX 15 Per assicurare l’efficacia dell’azione dei fondi strutturali, del Feasr e del Feamp, il 6% delle risorse destinate allo Stato membro costituisce una riserva di efficacia dell’attuazione. La risorsa è destinata a priorità specifiche di programmazione ed è attivata dopo il raggiungimento di determinati obiettivi individuati nell’Accordo di partenariato.