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News 16/A/2014
Lunedì,28 luglio 2014
Conversione DL 91/2014, via libera del Senato con novità sul fotovoltaico.
Riscritte le norme sulla rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici con
più opzioni da scegliere per compensare le riduzioni tariffarie. Lo prevede il Ddl di
conversione del Dl 91/2014 approvato il 25 luglio 2014 dal Senato.
Il disegno di legge passa ora alla Camera. Sono state numerosissime le modifiche al
Dl 91/2014 "Competitività" fatte dalla legge di conversione in parola. Per quanto
riguarda l’energia, è stata riscritta la disciplina di riduzione degli incentivi per il
fotovoltaico, lasciando al titolare degli impianti più possibilità di scelta su come
subire la riduzione o rimodulazione.
Altra novità, la "riscrittura" da gennaio 2015 del sistema di "scambio sul posto" un
meccanismo relativo all'energia da fonti rinnovabili che consente di compensare la
partita di energia elettrica immessa in rete in una certa ora con quella prelevata
dalla rete in un’ora diversa. Infine conferma sostanziale per le semplificazioni
autorizzatorie di impianti a fonti rinnovabili e per le norme sui Sistemi efficienti di
utenza (Seu), cioè i sistemi di produzione e consumo elettrico che mettono in
collegamento diretto il produttore e il consumatore finale. Prima non pagavano gli
oneri generali del sistema elettrico, ora lo faranno, anche se in parte.
Fonte: http://www.reteambiente.it
DLGS “Efficienza energetica”, piena vigenza con gli allegati pubblicati
Il Dlgs 4 luglio 2014, n. 102 che recepisce la direttiva 2012/27/Ue è ora pienamente
operativo dopo la rettifica del Poligrafico dello Stato del 24 luglio 2014 che pubblica
gli indispensabili 8 allegati assenti nella prima pubblicazione in Gu.
Il Dlgs 102/2014 contiene le misure per spingere al raggiungimento del 20% di
riduzione dei consumi energetici al 2020 come vuole la Ue, intervenendo su tre fronti:
P.a., imprese e cittadini. Audit energetico obbligatorio dal 2015 per le grandi
imprese e le imprese "energivore", bollette più trasparenti per cittadini e imprese con
obbligo di fatturazione sull'effettivamente consumato e non sul presunto.
Via anche alla riqualificazione obbligatoria del 3% annuo (dal 2014) del patrimonio
edilizio dello Stato. Negli allegati ora pubblicati ci sono, tra l'altro, i criteri per l'analisi
costi-benefici obbligatoria prima di realizzare impianti di produzione di energia
elettrica o termica sopra i 20 MW ai fini di un passaggio alla cogenerazione ad alto
rendimento, e gli elementi minimi del contratto di prestazione energetica.
Fonte: http://www.reteambiente.it/
Imprese commissariate, ok finanziamenti per risamento ambientale.
Le imprese "strategiche" commissariate per motivi di tutela ambientale ex Dl 61/2013
possono contrarre finanziamenti prededucibili per attuare il risanamento
ambientale e proseguire la gestione. Lo prevede il Dl 16 luglio 2014, n. 100.
Il provvedimento, in vigore dal 17 luglio 2014 detta due norme sulle imprese
dichiarate "strategiche" dal Governo e commissariate per motivi di tutela
ambientale e sanitaria ai sensi del Dl 61/2013, convertito in legge 89/2013. Una
disposizione intervenendo sul Dl 101/2013 consente all'impresa commissariata di
contrarre finanziamenti prededucibili funzionali a porre in essere le misure e le attività
di tutela ambientale e sanitaria o alla continuazione dell'impresa. Si tratta di una
sorta di garanzia offerta alle banche coinvolte nel risanamento dell'azienda
commissariata. La "funzionalità" del finanziamento è attestata dal MinAmbiente.
La seconda disposizione del Dl 100/2014 è invece relativa in modo diretto all'Ilva
Spa, impresa di interesse strategico commissariata dal Governo e, modificando il Dl
61/2013 allunga i tempi per il rispetto del piano di risanamento: basterà che siano
attuate almeno l'80% delle prescrizioni entro il 31 luglio 2015. Rimane fermo il termine
ultimo del 4 agosto 2016 per l'attuazione di tutte le altre prescrizioni salvo il termine
per l'applicazione della decisione 2012/135/Ue sulle Bat (migliori tecniche disponibili)
per la produzione di ferro e acciaio.
Fonte: http://www.reteambiente.it
BEST PRACTICE – COMUNI DI MARANELLO E SASSUOLO (MO)
Settore di intervento:Sostenibilità
Tipo di intervento: Sistemi per la raccolta differenziata che erogano bonus in Euro in
cambio di Pet e lattine.
Descrizione dell’intervento:
Gli istituti ATI Volta di Sassuolo e Ipsia Ferrari hanno adottato i riciclatori, sistemi
made in Italy per la raccolta differenziata incentivante e la compattazione di
materiali facilmente riciclabili come lattine in alluminio e bottiglie Pet, che
permettono agli studenti di fare raccolta differenziata e ottenere in cambio un
bonus in Euro, da spendere in attività convenzionate.
I ragazzi, conferendo bottigliette di plastica e lattine nei sistemi, otterranno un
Ecobonus che potranno utilizzare negli esercizi convenzionati, scelti sulla base delle
loro necessità: dal negozio di articoli informatici al parrucchiere, dalla pizzeria alla
rivendita di moto e motorini.
Benefici generati sul territorio:
Il circolo virtuoso che viene innescato porta ad un grande vantaggio per
l'ambiente: il materiale raccolto viene direttamente inviato alla fase di riciclo,
permettendo un consistente abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dalla
movimentazione dei rifiuti.
Fonte dati: Consulenzaambientale.com
BEST PRACTICE – Comune di Pastena
Settore di intervento:Efficienza Energetica, Illuminazione pubblica e banda larga.
Tipo di intervento:
La conversione energetica adottata dalla amministrazione locale che secondo i
piani taglierà di circa 175 tonn le emissioni di CO2. Un’iniziativa che coniuga un alto
tasso tecnologico con il bisogno di ridurre l’impatto sull’ambiente.
Descrizione dell’intervento:
Il nuovo servizio TeleCity (Telecommunication, Energy, Light&Economy for the City),
integra dispositivi Wi-fi con gli impianti di illuminazione e consentirà al Comune di
Pastena di migliorare la gestione della rete di illuminazione pubblica e ridurre le
emissioni di gas serra.
”L’implementazione del servizio TeleCity a Pastena, primo Comune in Italia, unisce
risparmio energetico e innovazione tecnologica – afferma Sergio Tomasino, direttore
generale aggiunto di Cofely Italia. Grazie a questo sistema, il Comune potrà, infatti,
beneficiare non solo di una rete d’illuminazione pubblica efficiente, ma anche di
una rete Wi-fi integrata nei punti luce, che garantirà ai cittadini un migliore accesso
alla banda larga”.
L’azienda appaltatrice, Cofely, si occuperà anche della messa a norma degli
impianti di illuminazione e della sostituzione delle lampade con dispositivi a LED di
ultima generazione.
Grazie all’installazione capillare delle schede elettroniche di trasmissione wireless
all’interno dei punti luce (una ogni 10/12 pali e con una copertura di circa 150 metri
ciascuna), verrà assicurata una copertura totale del territorio comunale, riducendo
in modo considerevole il numero di antenne installate e di conseguenza
l’inquinamento elettromagnetico.
Benefici generati sul territorio (economici, protettivi del territorio):
Migliorare l’efficienza energetica e ambientale della rete di illuminazione pubblica,
che consentirà al Comune di Pastena un taglio di 175 tonnellate di CO2 e di 4.520
TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) di energia all’anno.
Fonte dati:AdnKronos
Giurisprudenza
Rifiuti. Discarica abusiva o non autorizzata.
Cass. Sez. III 30583 del 11 luglio 2014 (Ud. 3 giu. 2014)
Pres. Squassoni Est. Andreazza Ric. Briganti ed altro
E' configurabile il reato di discarica non autorizzata o abusiva nel caso di
abbandono reiterato di rifiuti anche se il loro deposito abbia durata inferiore ad un
anno, in quanto la protrazione del deposito dei rifiuti per un periodo superiore
all’anno non individua un elemento costitutivo della fattispecie, in particolare non
incidendo l'equiparazione del deposito temporaneo protrattosi per oltre un anno
alla realizzazione di una discarica, contenuta nell'art. 2 del D. Lgs. 13/01/2003, n. 36,
sulla configurabilità del reato di discarica abusiva ove si sia appunto in presenza,
come nella specie, di un abbandono reiterato di rifiuti
Fonte:www.lexambiente.it
Rifiuti. Legittimità ordinanza rimozione materie fecali animali
TAR Puglia (LE), Sez. I, n. 1603, del 26 giugno 2014.
Dal combinato disposto delle norme di cui al d.lgs.152/2006, emerge, da un lato,
che le materie fecali animali non costituiscono rifiuti solo se siano stati sottoposti a
processi o metodi che non danneggino l’ambiente né mettono in pericolo la salute
umana e, dall’altro, secondo il regolamento CEE tale materiale, in quanto
sottoprodotto rientrante nella cat.2 deve essere prontamente rimosso, identificato e
trasformato secondo i metodi ivi indicati. Le circostante acclaranti l’accumulo del
letame (con la rilevata “considerevole presenza di mosche e insetti”) giustificano
l’ordine di risanamento dal letame, di pulizia e disinfestazione dell’area, trattandosi
di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l'evolversi di attività aventi
carattere di pericolosità (per esempio, esalazioni, scoli, rifiuti, ecc., specie se
riguardanti l'allevamento di animali).
Fonte:www.lexambiente.it
Danno Ambientale. Risarcimento.
Corte App. Venezia, sez. IV civ., n. 1625 del 10 luglio 2014
Danno Ambientale. Risarcimento (vicenda centrale di Porto Tolle)
Sentenza in materia di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali ad
associazioni di protezione ambientale e a singoli privati da reati (art. 674 cp; art. 635
cp; art. 13, comma 5 DPR 203/1988) conseguenti alle emissioni della centrale
termoelettrica di Porto Tolle, con affermazione di responsabilità anche degli
amministratori delegati della holding.
Fonte:www.lexambiente.it
processi o metodi che non danneggino l’ambiente né mettono in pericolo la salute
umana e, dall’altro, secondo il regolamento CEE tale materiale, in quanto
sottoprodotto rientrante nella cat.2 deve essere prontamente rimosso, identificato e
trasformato secondo i metodi ivi indicati. Le circostante acclaranti l’accumulo del
letame (con la rilevata “considerevole presenza di mosche e insetti”) giustificano
l’ordine di risanamento dal letame, di pulizia e disinfestazione dell’area, trattandosi
di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l'evolversi di attività aventi
carattere di pericolosità (per esempio, esalazioni, scoli, rifiuti, ecc., specie se
riguardanti l'allevamento di animali).
Fonte:www.lexambiente.it
Danno Ambientale. Risarcimento.
Corte App. Venezia, sez. IV civ., n. 1625 del 10 luglio 2014
Danno Ambientale. Risarcimento (vicenda centrale di Porto Tolle)
Sentenza in materia di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali ad
associazioni di protezione ambientale e a singoli privati da reati (art. 674 cp; art. 635
cp; art. 13, comma 5 DPR 203/1988) conseguenti alle emissioni della centrale
termoelettrica di Porto Tolle, con affermazione di responsabilità anche degli
amministratori delegati della holding.
Fonte:www.lexambiente.it

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News a 16 2014

  • 1. News 16/A/2014 Lunedì,28 luglio 2014 Conversione DL 91/2014, via libera del Senato con novità sul fotovoltaico. Riscritte le norme sulla rimodulazione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici con più opzioni da scegliere per compensare le riduzioni tariffarie. Lo prevede il Ddl di conversione del Dl 91/2014 approvato il 25 luglio 2014 dal Senato. Il disegno di legge passa ora alla Camera. Sono state numerosissime le modifiche al Dl 91/2014 "Competitività" fatte dalla legge di conversione in parola. Per quanto riguarda l’energia, è stata riscritta la disciplina di riduzione degli incentivi per il fotovoltaico, lasciando al titolare degli impianti più possibilità di scelta su come subire la riduzione o rimodulazione. Altra novità, la "riscrittura" da gennaio 2015 del sistema di "scambio sul posto" un meccanismo relativo all'energia da fonti rinnovabili che consente di compensare la partita di energia elettrica immessa in rete in una certa ora con quella prelevata dalla rete in un’ora diversa. Infine conferma sostanziale per le semplificazioni autorizzatorie di impianti a fonti rinnovabili e per le norme sui Sistemi efficienti di utenza (Seu), cioè i sistemi di produzione e consumo elettrico che mettono in collegamento diretto il produttore e il consumatore finale. Prima non pagavano gli oneri generali del sistema elettrico, ora lo faranno, anche se in parte. Fonte: http://www.reteambiente.it DLGS “Efficienza energetica”, piena vigenza con gli allegati pubblicati Il Dlgs 4 luglio 2014, n. 102 che recepisce la direttiva 2012/27/Ue è ora pienamente operativo dopo la rettifica del Poligrafico dello Stato del 24 luglio 2014 che pubblica gli indispensabili 8 allegati assenti nella prima pubblicazione in Gu. Il Dlgs 102/2014 contiene le misure per spingere al raggiungimento del 20% di riduzione dei consumi energetici al 2020 come vuole la Ue, intervenendo su tre fronti: P.a., imprese e cittadini. Audit energetico obbligatorio dal 2015 per le grandi imprese e le imprese "energivore", bollette più trasparenti per cittadini e imprese con obbligo di fatturazione sull'effettivamente consumato e non sul presunto. Via anche alla riqualificazione obbligatoria del 3% annuo (dal 2014) del patrimonio
  • 2. edilizio dello Stato. Negli allegati ora pubblicati ci sono, tra l'altro, i criteri per l'analisi costi-benefici obbligatoria prima di realizzare impianti di produzione di energia elettrica o termica sopra i 20 MW ai fini di un passaggio alla cogenerazione ad alto rendimento, e gli elementi minimi del contratto di prestazione energetica. Fonte: http://www.reteambiente.it/ Imprese commissariate, ok finanziamenti per risamento ambientale. Le imprese "strategiche" commissariate per motivi di tutela ambientale ex Dl 61/2013 possono contrarre finanziamenti prededucibili per attuare il risanamento ambientale e proseguire la gestione. Lo prevede il Dl 16 luglio 2014, n. 100. Il provvedimento, in vigore dal 17 luglio 2014 detta due norme sulle imprese dichiarate "strategiche" dal Governo e commissariate per motivi di tutela ambientale e sanitaria ai sensi del Dl 61/2013, convertito in legge 89/2013. Una disposizione intervenendo sul Dl 101/2013 consente all'impresa commissariata di contrarre finanziamenti prededucibili funzionali a porre in essere le misure e le attività di tutela ambientale e sanitaria o alla continuazione dell'impresa. Si tratta di una sorta di garanzia offerta alle banche coinvolte nel risanamento dell'azienda commissariata. La "funzionalità" del finanziamento è attestata dal MinAmbiente. La seconda disposizione del Dl 100/2014 è invece relativa in modo diretto all'Ilva Spa, impresa di interesse strategico commissariata dal Governo e, modificando il Dl 61/2013 allunga i tempi per il rispetto del piano di risanamento: basterà che siano attuate almeno l'80% delle prescrizioni entro il 31 luglio 2015. Rimane fermo il termine ultimo del 4 agosto 2016 per l'attuazione di tutte le altre prescrizioni salvo il termine per l'applicazione della decisione 2012/135/Ue sulle Bat (migliori tecniche disponibili) per la produzione di ferro e acciaio. Fonte: http://www.reteambiente.it BEST PRACTICE – COMUNI DI MARANELLO E SASSUOLO (MO) Settore di intervento:Sostenibilità Tipo di intervento: Sistemi per la raccolta differenziata che erogano bonus in Euro in cambio di Pet e lattine.
  • 3. Descrizione dell’intervento: Gli istituti ATI Volta di Sassuolo e Ipsia Ferrari hanno adottato i riciclatori, sistemi made in Italy per la raccolta differenziata incentivante e la compattazione di materiali facilmente riciclabili come lattine in alluminio e bottiglie Pet, che permettono agli studenti di fare raccolta differenziata e ottenere in cambio un bonus in Euro, da spendere in attività convenzionate. I ragazzi, conferendo bottigliette di plastica e lattine nei sistemi, otterranno un Ecobonus che potranno utilizzare negli esercizi convenzionati, scelti sulla base delle loro necessità: dal negozio di articoli informatici al parrucchiere, dalla pizzeria alla rivendita di moto e motorini. Benefici generati sul territorio: Il circolo virtuoso che viene innescato porta ad un grande vantaggio per l'ambiente: il materiale raccolto viene direttamente inviato alla fase di riciclo, permettendo un consistente abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dalla movimentazione dei rifiuti. Fonte dati: Consulenzaambientale.com BEST PRACTICE – Comune di Pastena Settore di intervento:Efficienza Energetica, Illuminazione pubblica e banda larga. Tipo di intervento: La conversione energetica adottata dalla amministrazione locale che secondo i piani taglierà di circa 175 tonn le emissioni di CO2. Un’iniziativa che coniuga un alto tasso tecnologico con il bisogno di ridurre l’impatto sull’ambiente. Descrizione dell’intervento: Il nuovo servizio TeleCity (Telecommunication, Energy, Light&Economy for the City), integra dispositivi Wi-fi con gli impianti di illuminazione e consentirà al Comune di Pastena di migliorare la gestione della rete di illuminazione pubblica e ridurre le emissioni di gas serra. ”L’implementazione del servizio TeleCity a Pastena, primo Comune in Italia, unisce risparmio energetico e innovazione tecnologica – afferma Sergio Tomasino, direttore generale aggiunto di Cofely Italia. Grazie a questo sistema, il Comune potrà, infatti, beneficiare non solo di una rete d’illuminazione pubblica efficiente, ma anche di una rete Wi-fi integrata nei punti luce, che garantirà ai cittadini un migliore accesso alla banda larga”. L’azienda appaltatrice, Cofely, si occuperà anche della messa a norma degli impianti di illuminazione e della sostituzione delle lampade con dispositivi a LED di
  • 4. ultima generazione. Grazie all’installazione capillare delle schede elettroniche di trasmissione wireless all’interno dei punti luce (una ogni 10/12 pali e con una copertura di circa 150 metri ciascuna), verrà assicurata una copertura totale del territorio comunale, riducendo in modo considerevole il numero di antenne installate e di conseguenza l’inquinamento elettromagnetico. Benefici generati sul territorio (economici, protettivi del territorio): Migliorare l’efficienza energetica e ambientale della rete di illuminazione pubblica, che consentirà al Comune di Pastena un taglio di 175 tonnellate di CO2 e di 4.520 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) di energia all’anno. Fonte dati:AdnKronos Giurisprudenza Rifiuti. Discarica abusiva o non autorizzata. Cass. Sez. III 30583 del 11 luglio 2014 (Ud. 3 giu. 2014) Pres. Squassoni Est. Andreazza Ric. Briganti ed altro E' configurabile il reato di discarica non autorizzata o abusiva nel caso di abbandono reiterato di rifiuti anche se il loro deposito abbia durata inferiore ad un anno, in quanto la protrazione del deposito dei rifiuti per un periodo superiore all’anno non individua un elemento costitutivo della fattispecie, in particolare non incidendo l'equiparazione del deposito temporaneo protrattosi per oltre un anno alla realizzazione di una discarica, contenuta nell'art. 2 del D. Lgs. 13/01/2003, n. 36, sulla configurabilità del reato di discarica abusiva ove si sia appunto in presenza, come nella specie, di un abbandono reiterato di rifiuti Fonte:www.lexambiente.it Rifiuti. Legittimità ordinanza rimozione materie fecali animali TAR Puglia (LE), Sez. I, n. 1603, del 26 giugno 2014. Dal combinato disposto delle norme di cui al d.lgs.152/2006, emerge, da un lato, che le materie fecali animali non costituiscono rifiuti solo se siano stati sottoposti a
  • 5. processi o metodi che non danneggino l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana e, dall’altro, secondo il regolamento CEE tale materiale, in quanto sottoprodotto rientrante nella cat.2 deve essere prontamente rimosso, identificato e trasformato secondo i metodi ivi indicati. Le circostante acclaranti l’accumulo del letame (con la rilevata “considerevole presenza di mosche e insetti”) giustificano l’ordine di risanamento dal letame, di pulizia e disinfestazione dell’area, trattandosi di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l'evolversi di attività aventi carattere di pericolosità (per esempio, esalazioni, scoli, rifiuti, ecc., specie se riguardanti l'allevamento di animali). Fonte:www.lexambiente.it Danno Ambientale. Risarcimento. Corte App. Venezia, sez. IV civ., n. 1625 del 10 luglio 2014 Danno Ambientale. Risarcimento (vicenda centrale di Porto Tolle) Sentenza in materia di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali ad associazioni di protezione ambientale e a singoli privati da reati (art. 674 cp; art. 635 cp; art. 13, comma 5 DPR 203/1988) conseguenti alle emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle, con affermazione di responsabilità anche degli amministratori delegati della holding. Fonte:www.lexambiente.it
  • 6. processi o metodi che non danneggino l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana e, dall’altro, secondo il regolamento CEE tale materiale, in quanto sottoprodotto rientrante nella cat.2 deve essere prontamente rimosso, identificato e trasformato secondo i metodi ivi indicati. Le circostante acclaranti l’accumulo del letame (con la rilevata “considerevole presenza di mosche e insetti”) giustificano l’ordine di risanamento dal letame, di pulizia e disinfestazione dell’area, trattandosi di interventi finalizzati ad impedire la continuazione o l'evolversi di attività aventi carattere di pericolosità (per esempio, esalazioni, scoli, rifiuti, ecc., specie se riguardanti l'allevamento di animali). Fonte:www.lexambiente.it Danno Ambientale. Risarcimento. Corte App. Venezia, sez. IV civ., n. 1625 del 10 luglio 2014 Danno Ambientale. Risarcimento (vicenda centrale di Porto Tolle) Sentenza in materia di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali ad associazioni di protezione ambientale e a singoli privati da reati (art. 674 cp; art. 635 cp; art. 13, comma 5 DPR 203/1988) conseguenti alle emissioni della centrale termoelettrica di Porto Tolle, con affermazione di responsabilità anche degli amministratori delegati della holding. Fonte:www.lexambiente.it