2. 2
Un po’ di storia
1980 La dissoluzione delle ideologie e l’individualismo
1990 L’avvento dei social network come ricerca di contatto, che ha prodotto
l’aumento esponenziale di contatti anche nella vita reale
2000 Si rafforza il bisogno di socializzazione e alla stesso tempo si una
situazione di entropia da eccesso di contatti
2010 Elaborazione di nuove forme comunitarie che vengono a costituire i
principale organizzatore della società e i veri cantieri di elaborazione di senso e dei
nuovi valori emergenti
3. 3
Tutti questi passaggi non sarebbero potuti avvenire
senza la crescita esponenziale della frequenza e
intensità comunicativa registrata nell’ultimo
decennio.
La possibilità di connettività sempre e ovunque sta
assumendo la forma di un mix integrato di canali,
piattaforme e codici a 360 gradi (scrittura,
immagine, video, audio).
Cresce il coinvolgimento e lo spostamento di
emozioni, affetti e pensieri in ambito digitale.
Il ruolo della comunicazione
4. 4
Cosa significa «comunicare»
Q37. Completi la seguente frase scegliendo tra le varie opzioni quella che più si avvicina a Lei: “Oggi comunicare per me è
soprattutto …” (UNA SOLA RISPOSTA)
36.8
31.6
14.6
7.0
5.9
3.0
1.0
Essere in relazione: sentirmi in contatto costante con le
persone a cui tengo
Conversazione: dialogare con altri ed esprimere opinioni
e punti di vista sugli argomenti di mio interesse
Condivisione: trasferire o ricevere contenuti scritti o
video per me significativi
Connessione: sentirmi in contatto col mondo che mi
circonda; non essere mai solo
Ascolto: prestare attenzione e seguire le attività online
delle persone delle mie comunità di riferimento
Performance: farmi apprezzare, dire le cose al momento
giusto, nel canale giusto, con parole giuste
Sopravvivenza: farmi spazio, affermare la ma identità e
far sentire la mia ‘presenza’ agli altri
Base: totale intervistati (2001 casi)
Il contatto costante, la nuvola di
calore, il bisogno di sentirsi in
relazione, queste le priorità e i
significati del comunicare.
5. 5
Tre modalità di comunicazione
COMUNICAZIONE DI FLUSSO
Sempre connessi, sempre in contatto, il dialogo non ha mai fine, non si percepisce
mai né il distacco né la solitudine
COMUNICAZIONE PUNTUALE
Connessi quando serve, feedback istantanei, risposte precise, anche in questa
dimensione non si percepisce distacco o lontananza, perché si è sempre disponibili
al dialogo, la comunicazione avviene tuttavia in maniera strumentale
COMUNICAZIONE PRIVATO/PUBBLICO
Dialoghi, segnalazioni intracomunitarie (tra membri dello stesso gruppo) ed
intercomunitarie (tra soggetti di gruppi differenti o tra gruppi differenti), tese a
comunicare ufficialmente notizie, a scambiarsi informazioni
6. 6
Le motivazioni che portano all’uso mirato dei diversi canali si stanno progressivamente
diversificando e specificando.
Diversificazione dei canali e dei linguaggi
Il tono di voce da
conversazione orale
riproduce una vicinanza.
Possibilità di integrare
voce, scritto, foto, video
SEMPRE PIÙ AMATO
Un flusso comunicativo
continuo.
Un canale sempre aperto
ma governato
Una relazione con il collettivo
che si può amplificare o
restringere a propria misura
I codici espressivi
Socialmente normati
e orientati alla ricerca
di consenso
SEMPRE PIÙ
ISTITUZIONALIZZATO
Per vedere e farsi vedere
La nuova agenda del giorno
PIU’ SEGMENTANTE
Dibattere, esibire
competenze,
condividere smartness
gli utenti si “agganciano”
tra loro tramite
un terzo termine comune
(un hashtag che sta per
un tema d’attualità)
UTOPIA
DELL’ANNO
Un’ondata di
entusiasmo democratico.
comunicazione ispirata
dai principi della
trasparenza,
dell’autenticità,
della semplicità, della
relazione “diretta”,
senza intermediazioni
tra emittente e destinatario
7. 7
Comunità di appartenenza
Q12. Oltre alla sua famiglia, si sente di appartenere a qualche altro gruppo di persone (min. 3 persone)?
(Attenzione, per gruppo intendiamo non singoli amici/conoscenti, ma più persone, almeno 3, che condividono qualcosa di
particolare che li accomuna e li fa sentire parte di una stessa compagnia). (UNA SOLA RISPOSTA)
«Sì, faccio parte di uno/o più gruppi»
«No, ho amici e conoscenti ma che
frequento singolarmente»
71.5%
28.5%
Valori % Totale U D
18-24
anni
25-34
anni
35-44
anni
45-50
anni
Base 2001 999 1002 317 580 717 387
Sì, faccio parte di uno/o più gruppi 71.5 71.3 71.7 82.3 72.9 72.0 59.4
No, ho amici e conoscenti ma che
frequento singolarmente
28.5 28.7 28.3 17.7 27.1 28.0 40.6
Base: totale intervistati (2001 casi)
8. 8
Il significato dell’appartenenza
Q22 a/b. Cosa significa per lei appartenere a questo gruppo? Indichi l’aspetto principale (UNA SOLA RISPOSTA)
Q23 a/b. E poi gli eventuali altri ?(POSSIBILI RISPOSTE MULTIPLE)
20.4
14.5
13.6
10.5
10.0
9.4
6.2
5.1
4.2
3.1
3.0
42.9
46.9
38.5
28.0
36.9
31.9
21.1
25.0
31.8
18.9
26.5
Sentire affetto
Divertirmi
Condividere la quotidianità
Poter esprimere una parte importante della mia identità
Poter contare su qualcuno in caso di bisogno
Condividere con qualcun altro le mie passioni
Realizzare un progetto/Raggiungere un obiettivo comune
Vivere insieme a qualcun altro un’esperienza
particolare/delle esperienze che sto vivendo anch’io
Condividere delle conoscenze
Sentirmi migliore, crescere insieme agli altri
Imparare insieme qualcosa
ASPETTO PRINCIPALE
ASPETTO PRINCIPALE + ALTRI
Base: primi due gruppi ritenuti più importanti (2631 casi, su 1430 individui)
Il driver della socialità
è la socialità, lo stare
insieme, divertendosi,
sentendo affetto e
condividendo la
quotidianità.
L’obiettivo del gruppo
è quasi un mezzo
subordinato a queste
finalità primaria.
Importanza del fattore
identitario
9. 9
Regno dell’incertezza
La flessibilità forzata e la perdita di strutture
entro le quali orientare le proprie aspettative e la
propria biografia hanno introdotto nella percezione
degli intervistati una duplice possibilità:
Quella dell’ampliamento degli orizzonti
biografici, grazie alla mobilità e all’accessibilità
globale di risorse condivise
Ma anche della vertigine del sentirsi soli, non
sostenuti, non accompagnati, persi in un
universo di potenzialità
10. 10
«Ho paura che il futuro non ci riservi nulla di buono»
60.3
56.5
58.0 58.7
66.2
61.1
69.2
62.8
64.3
68.6
82.0
18.7
13.2 12.8 12.1
16.7
13.1
18.3
14.2 13.7
15.7
27.0
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
'99 '00 '02 '03 '05 '06 '08 '09 '10 '12 '14
Fonte: Atlas 2014
Base: popolazione 15÷74enni – Valori %
Molto + Abbastanza d’accordo
Molto d’accordo
11. 11
Il bisogno di comunità e i Social
Network
Come reazione allo stato di crisi/potenzialità permanente
cresce il desiderio di «fare Comunità», di creare
contesti in cui tornare a progettare il futuro, ad
alleviare la fatica e il peso degli eventuali fallimenti
I Social Network offrono una delle migliori risposte a
questo bisogno:
Soddisfano il bisogno di “essere con” durante tutto
il giorno offrendo uno spazio sociale potenzialmente
aperto e infinito, globale
Permettono contemporaneamente di ridare
concretezza e determinazione al senso di
appartenenza, grazie alla creazione di comunità più
maneggevoli dell’universo globale, più intime e più
gestibili
12. 12
Comunità: il significato
Il significato denotativo indica pratiche del vivere in comune, sotto
certe leggi e per un fine determinato. Oggi si affermano nuovi ambiti di
applicazione di questo concetto grazie alla diffusione di nuove pratiche di
condivisione (es. co-housing)
Il significato connotativo deriva dal fatto che comunità è l’astratto di communis
commune e ciò conferisce al concetto (da sempre e tutt’oggi) un fortissimo
potere attrattivo. Si tratta di un’eccedenza di significato, un potere
evocativo e magnetico che deriva dalla promessa dell’incontro
con l’altro, un altro pari e simile
13. 13
Caratteristica che rende il gruppo «unico»
25.0
16.5
14.9
14.3
12.4
6.5
5.5
2.7
2.2
42.5
40.1
44.9
30.5
40.7
6.5
18.7
14.3
12.7
La nostra storia, tutto quello che abbiamo passato insieme
Il nostro presente, la nostra quotidianità condivisa
La coesione e l’affiatamento tra le persone
L’adesione al nostro progetto, al nostro obiettivo comune
L’affetto che ci unisce
Niente di tutto ciò/non penso ci sia qualcosa che renda il
gruppo unico
La bravura in quel che facciamo
L’orgoglio per il nome che portiamo, chi siamo
Il linguaggio che usiamo
CARATTERISTICA PRINCIPALE
CARATTERISTICA PRINCIPALE + ALTRE
Q24 a/b. Di seguito troverà delle caratteristiche che concorrono a fare di un gruppo di persone “qualcosa di unico”. Scelga tra le
seguenti risposte quella che più si adatta al gruppo. (UNA SOLA RISPOSTA)
Q25 a/b. E poi le eventuale altre? (POSSIBILI RISPOSTE MULTIPLE)
Base: primi due gruppi ritenuti più importanti (2631 casi, su 1430 individui)
14. 14
I quattro bisogni che motivano l’appartenenza
Si polarizzano attorno a quattro estremi, due coppie di categorie di bisogni profondi (contatto/
aiuto; passato/futuro) che, come si vedrà, tendono anche a contaminarsi tra loro.
ESSERE CON, IL CONTATTO
TRA ESSERE UMANI,
IL SENTIRSI INSIEME
Contatto, scambio, condivisione.
È il bisogno che motiva l’appartenenza alla
maggior parte delle comunità, anche le
più diverse tra loro e in apparenza
pragmatiche.
RISOLVERE PROBLEMI
CONCRETI, QUOTIDIANI, COMUNI
I problemi indicano i bisogni comuni che
pre esistono all’adesione a una
comunità. La comunità viene percepita
come una risposta intrinsecamente positiva
che porta alla soluzione del problema. La
comunità è sostegno e aiuto, ma in
modo implicito perché trasforma il
problema in opportunità.
COMUNITÀ OBIETTIVO
Grazie alla possibilità di appartenere a
comunità di persone fisicamente anche
lontane, si è innescato un atteggiamento di
ricerca del “simile” molto più marcato
rispetto al passato.
La componente emotiva può essere alta o
bassa, ma è molto forte la risposta di
senso data alle biografie individuali.
COMUNITÀ RADICE
Si incrociano durante la formazione
“naturale” della personalità, sia per via di
vincoli di sangue, che di contesto formativo o
comune origine. Sono caratterizzate da
un’altissima temperatura affettiva e
rispondono a un bisogno molto forte di
sentirsi VICINI più che simili agli altri.
15. 15
Caratteristiche invarianti
RITUALITÀ
CARISMA
FORZA
GRAVITAZIONALE
LUOGO DI
INVESTIMENTO
SPAZIO DI
MIGLIORAMENTO
rassicura sulla
presenza, la
permanenza e la
vitalità della comunità
stessa. fondamentale
per la definizione
dell’identità dei singoli
individui
aggrega i suoi membri esattamente
attorno a un significato immaginario o
simbolico che eccede quello letterale
ogni comunità è un’entità culturale
capace di modificare la percezione
dello spazio-tempo
richiede energie, ma ne
restituisce in maniera amplificata
riferimenti circoscritti e ambiti di crescita e di
miglioramento, di tensione all’ideale
Hub affettivo
a cui le persone si
agganciano per
condividere valori,
pratiche e saperi
specifici come
conduttori di calore
umano
Backup
esistenziale
in grado di fornire un
senso elaborato
collettivamente alle
biografie individuali
senza costringerle in
binari rigidi e
lasciando margini di
multi-appartenenza
Dispositivo di
formazione di neo
identità
risponde alla domanda
di riconoscimento e di
individuazione
…e funzioni delle nuove comunità
16. 16
I valori cardine delle nuove
comunità
fiducia
reputazione costruita dal basso
inter pares
etica della prassi
competenza talento
soluzioni utili
aperturaopen source
contagio e imitazione
fallibilità sharing power creatività
libertà adattatività
espansione emotiva
trasformare
risposte a bisogni concretiopportunità
crescita
innovazione
collegamenti generativi
essere pronti
mood
apertura al reale
mescolarsi
nuove parti di séricominciare
intensità
assenza di mediazione
rottura della routine
17. 17
Descrizione dei vari tipi di comunità
Le 16 comunità sono descritte sulla base delle seguenti variabili:
Diffusione: la percentuale degli individui intervistati che dichiarano di appartenere ad
almeno un gruppo di quel determinato tipo di comunità
Importanza: qual è il tipo di gruppo ritenuto più importante da coloro che hanno
dichiarato di appartenere ad almeno un tipo di gruppo
Composizione per età, stile di vita, presenza o meno di regole e legame con il
territorio di appartenenza
Significato dell’appartenenza e unicità
Modalità di interazione e comunicazione: frequenza d’uso delle diverse modalità
utilizzate per comunicare nel gruppo e “strumento” utilizzato per ogni specifica
esigenza/finalità
1
2
3
4
5
18. 18
Diffusione delle diverse comunità
Q13. [Se fa parte di uno o più gruppi] A quale categoria appartiene/appartengono questo/questi gruppi di
cui fa parte? (POSSIBILI RISPOSTE MULTIPLE)
43.1
36.1
30.5
25.2
23.8
23.3
22.4
16.6
15.9
14.0
13.6
11.5
10.2
9.8
9.7
6.9
Gruppo di amici di infanzia
Gruppo di colleghi di lavoro
Famiglia allargata
Gruppo di compagni di scuola
Gruppo di sport
Gruppo online (blog/forum/chat/social network)
Gruppo di compagni di università
Gruppo di genitori (famiglie dei compagni di scuola, di…
Gruppo di hobby (musica, cucina, fai da te, taglio e…
Gruppo di vicini di casa
Gruppo religioso/parrocchiale
Gruppo politico/sindacato/attivismo/volontariato
Gruppo di attività culturali (spettacoli, concerti, musei)
Gruppo di gioco (carte, giochi di ruolo, video games,…
Gruppo di vacanze e viaggi
Gruppo di tifoseria
Base: fanno parte di uno o più gruppi (1430 casi)
5.5
media
Non c’è un gruppo che fagocita gli
altri, ma molte comunità differenti, e
tutte sono presenti in maniera
significativa
Il proliferare di comunità non
pregiudica il mantenimento
delle vecchie continuità
biografica e nuove forme
socialità viaggiano insieme
Grande importa del
lavoro come fonte di
socializzazione
Sport e online: due tipi di
comunità peculiari e dal forte
impatto
Diffusione delle diverse categorie di comunità: la percentuale degli individui intervistati
che dichiarano di appartenere ad almeno un gruppo di quel determinato tipo di comunità
19. 19
Comunità di appartenenza per importanza
5.5
media
22.4
21.6
9.7
7.8
6.8
6.2
4.5
4.1
3.6
2.7
2.4
1.9
1.7
1.5
1.5
1.4
Famiglia allargata
Gruppo di amici di infanzia
Gruppo di colleghi di lavoro
Gruppo di compagni di scuola
Gruppo di sport
Gruppo di compagni di università
Gruppo di genitori (famiglie dei compagni di scuola, di…
Gruppo religioso/parrocchiale
Gruppo di hobby (musica, cucina, fai da te, taglio e…
Gruppo politico/sindacato/attivismo/volontariato
Gruppo online (blog/forum/chat/social network)
Gruppo di attività culturali (spettacoli, concerti, musei)
Gruppo di vacanze e viaggi
Gruppo di vicini di casa
Gruppo di gioco (carte, giochi di ruolo, video games,…
Gruppo di tifoseria
Q16. Quali sono i DUE GRUPPI per Lei più importanti, quelli che in questo momento della sua vita ritiene di condividere
maggiormente affetti, interessi, tempo, ecc. Indichi il più importante tra i due e poi il secondo.
Base: fanno parte di uno o più gruppi (1430 casi)
Importanza delle diverse categorie di comunità: quale è il tipo di gruppo ritenuto più importante da
coloro che hanno dichiarato appartenere ad almeno un tipo di gruppo
20. 20
v
v
Consumers seek greater connectedness
in community-minded consumption
and pursuits. Collaborative consumption,
crowdsourcing, crowd funding platforms
and online displays of craftwork all tap
into this megatrend
Top Global Consumer Trends, Eurobarometer
21. 21
Mappa delle comunità
esprimere
identità
sentire
affettocondividere
quotidiano
poter contare
su qualcuno
condividere
passioni
condividere
esperienzeimparare
qualcosa
condividere
conoscenze
realizzare
progetto
sentirmi
migliore
la nostra
storia
adesione
progetto
il nostro
presente
coesione e
affiatamento
bravura in ciò
che facciamo
affetto che
ci unisce
il nostro
linguaggio
COSA SIGNIFICA APPARTENERE AL GRUPPO
COSA RENDE IL GRUPPO UNICO
ETICO
LUDICO
orgoglio
per chi siamo
divertirmi
ESSERE
FARE
22. 22
Mappa delle comunità
esprimere
identità
sentire
affettocondividere
quotidiano
poter contare
su qualcuno
condividere
esperienzeimparare
qualcosa
condividere
conoscenze
realizzare
progetto
sentirmi
migliore
la nostra
storia
adesione
progetto
il nostro
presente
coesione e
affiatamento
bravura in ciò
che facciamo
affetto che
ci unisce
il nostro
linguaggio
ESSERE
FARE
ETICO
LUDICO
orgoglio
per chi siamo
divertirmi
GIOCO
ONLINE
SPORT
TIFOSERIA
CULTURA
HOBBY
RELIGIONE
SPIRITUALITÀ
COLLEGHI
GENITORI DI
COMPAGNI DEI
FIGLI
UNIVERSITÀ
VACANZE
COMPAGNI
SCUOLA
AMICI
INFANZIA
VICINI DI
CASA
FAMIGLIA
ALLARGATA
LEGENDA: Cosa significa appartenere al gruppo. Cosa rende il gruppo unico.
GRUPPI QUANTITATIVA. GRUPPI QUALITATIVA.
POLITICA
VOLONTARIATO
condividere
passioni
TIFO
GAY CLUBBLING
EMORITÙ
LAB. MUSICALE
KOINÈ
BDSM
MINIATURISTI
COMUNITÀ LETTERARIA
AMICI STRETTI
SOCIAL STREET &
CO-HOUSING
FAM. ALLARGATA
TREKKING URBANO
LA PROPRIA CITTÀ
MILIEU CULTURALE: MODA
COUCH SURFING
UNIDOS DE NAPOLES
SGUARDIVERSI
TEAM SCIAME
WARCRAFT
NETGAMING
GRUPPO POLITICO-
AMBIENTALISTA
COMUNITÀ
EBRAICA
AMICI DI VIAGGIO
23. 23
Mappa delle comunità: quadrante sud-est
poter contare
su qualcuno
sentirmi
migliore
il nostro
presente
ESSERE
TREKKING URBANO
•
•
•
•
GENITORI DI COMPAGNI DEI FIGLI
Condivisione delle stesse esperienze (10.2% vs 5.1%)
VICINI DI CASA
Contare su qualcuno in caso di bisogno (14.3% vs 10.0%).
Prevale il rapporto di persona (82.9% vs 62.9%)
SOCIAL STREET, CO-HOUSING, TRACKING URBANO
Voglia di trasformare lo spazio neutro in un luogo umano
condividere
quotidiano
FAMIGLIA ALLARGATA
La propria storia, ciò che si è passato insieme
(36.2% vs 25.0%)
Comunicazione prevalente di persona
(72.6% vs 62.9%)
sentire
affetto
ETICO
TEAM SCIAME
La comunicazione come valenza utopica, costruzione di un
orizzonte. Potere di co-progettare
COLLEGHI
Quotidianità condivisa (36.4% vs 13.6)
ma anche realizzazione di progetti
(12.7% vs 6.2)
24. 24
Social street&co-housing
Passare dalle esperienze social per fare quartiere: “Una
strada, un quartiere, una rete. Solidarietà tra vicini di casa.
Conoscersi, salutarsi quando ci si incontra per strada, aiutarsi per
i piccoli bisogni quotidiani. Mettere a disposizione tempo,
competenze, oggetti, servizi, spazi (lavanderia, spazio giochi per i
bambini, sala fitness). Ma soprattutto condividere” (Serena, 28,
Milano)
Oltre le ormai numerosissime esperienze di co-housing, il
progetto Social Street (via Maiocchi a Milano, via Fondazza a
Bologna) nasce per mettere in rete tutto quello che ognuno
vuole far circolare tra le persone che condividono lo stesso
quartiere
Dai consigli sul medico di zona a quelli sulle offerte dei
commercianti; dallo scambio di oggetti alle gite fuori porta;
organizzare corsi, portare la cena a un senzatetto, andare a
correre, far giocare insieme i propri figli. Per recuperare il
senso della comunità di una volta, quella che ormai
sopravvive nei ricordi di alcuni e che i più i giovani vogliono
riproporre. Per migliorare la qualità della vita
25. 25
Social street&co-housing
Molte ritualità molto enfatizzate, cadenze fisse proprio per creare un senso di riferimento
molto forte, nelle agende e nello spazio delle persone. “È come se non ci fossero più le grandi
famiglie, quelle di una volta o quelle nuove, aperte, fanno fatica d emergere. Così le persone
ricreano quel senso di collaborazione e di affetto tramite social network per avere ricadute sul reale”
(Serena, 28, Milano)
La vicinanza fisica è fondamentale. Non si tratta solo di condividere servizi, si tratta anche di
non sentirsi soli a prescindere dalle vicende biografiche singole: “se hai un lutto, se vieni
lasciato stai male si, però è diverso, non ti senti così senza rete, qualcuno con cui parlare c’è
sempre, non ti si crea mai il vuoto attorno” (Serena, 28, Milano)
26. 26
Social street&co-housing
Gli elementi identitari sono forti, così come la creazione di un gergo (es. i fondazzini), chi fa
social street è fiero della propria attività ed elabora segni di riconoscimento (es. logo e grafica
proprietaria) per essere ben visibile e identificabile)
27. 27
Social street&co-housing
Altissimo il livello di scambio informativo, finalizzato a
scambiare e condividere informazioni utili per tutti e
soprattutto a condivide la propria esperienza per metterla al
servizio degli altri. Le possibilità di condivisione sono infinite
ed è lo stesso gruppo ad alimentare nuove proposte, non è
una funziona che spetta al “leader” nel puro spirito della
democrazia partecipativa
“Accogliere i nuovi vicini fornendo informazioni varie (la
lavanderia a gettoni più vicina, la palestra più economica),
proteggersi dai piccoli furti nella strada (postate fotografie sulle
situazioni sospette), è stato creato un album per condividere
fotografie con le parti più “segrete” della strada, è stato creato
un album fotografico per “scambiare e/o vendere oggetti usati”,
si organizza recupero alimentare, aiuto concreto (trasloco?
spostare un armadio?) ‘social birthday’, ovvero i compleanni di
strada per condividere con gli altri (anche persone che non si
conosce) un evento particolare che può essere un compleanno
ma anche qualsiasi altra occasione semplicemente con la
volontà di condividere. Non servono spazi particolari, esistono
le piazze” (Serena, 28, Milano)
28. 28
Trekking urbano
Gruppo di appassionati di trekking ed esplorazione urbana, uniti intorno a una condivisione
pratica, che si articola attraverso appuntamenti distribuiti su tutto l'arco dell'anno. La
frequentazione è per la maggior parte dei casi legata agli appuntamenti, ma si fa largo il
desiderio di strutturare ulteriormente la comunità verso un funzionamento più social
“E' molto appagante sentire che questi eventi diventano momenti di contatto, di condivisione, di
sentire e stare insieme, ma anche di scoperta di noi stessi” (Ornella, 50, Roma)
Attraverso la condivisione di interessi e di pratiche sembra che i componenti della comunità
possano ritrovare una loro dimensione fatta di interesse, approfondimento, scoperta. Se
scoprono angoli sconosciuti della città lo fanno di riflesso anche in loro stessi
29. 29
Trekking urbano
Poco rilevante l'uso di un gergo, l'identità del gruppo
è costruita intorno alla partecipazione, che diventa
rituale nel senso di ripetuta, e a specifici momenti
dello stare insieme
La comunicazione tra componenti della comunità è
“lenta”: si concentra intorno ai contatti organizzativi
e alle comunicazioni interne, e sulla condivisione di
contenuti, approfondimenti e notizie relative a
trekking urbano, street art... In questo ambito i blog
specializzati conservano ancora una loro ragion
d'essere in quanto fonti di informazione e
approfondimento
.
30. 30
la nostra
storia
affetto che
ci unisce
ESSERE
Mappa delle comunità: quadrante nord-est
•
AMICI STRETTI
Comunicazione come
creazione di un ambiente
parallelo
AMICI D’INFANZIA
Ricordo di ciò che si è
passato insieme (46.9% vs
25.0%)
•
•
COMPAGNI DI VIAGGIO
L’esigenza di riprodurre emozioni vive
e sensibili
VACANZE
Divertirsi insieme (34.3% vs 14.5%)
grazie all’affiatamento tra i componenti
del gruppo (23.9% vs 14.9%)
coesione e
affiatamento
LUDICO
•
COMPAGNI DI SCUOLA E UNIVERSITÀ
Poter divertirsi insieme (25.9% per compagni di scuola vs
14.5%) e, per quanto riguarda l’università, vivere
un’esperienza particolare, un periodo di vita importante
(10.0% vs 5.1%)
30
31. 31
esprimere
identità
condividere
esperienzeimparare
qualcosa
realizzare
progetto
il nostro
linguaggio
Mappa delle comunità: quadrante sud-ovest
•
adesione
progetto
orgoglio
per chi siamo
GRUPPO POLTICO AMBIENTALISTA
Strumenti e canali che consentono una “discussione”
POLITICA VOLONTARIATO
Poter realizzare un progetto, raggiungere un obiettivo
comune (34.9% vs 6.2%). Si contraddistinguono per regole
e abitudini (71.1% vs 37.1%)
KOINÉ, EMORITÙ,
LAB. MUSICALE
•
COMUNITÀ EBRAICA
Comunicazione come
istituzionalizzazione identitaria,
codici distintivi, dialettica tra
visibilità e segretezza
RELIGIONE SPIRITUALITÀ
Sentirsi migliore (15.1% vs 3.1%),
e il vivere un’esperienza
particolare insieme agli altri
(12.3% 5.1%)
ETICO
FARE
31
32. 32
Koiné
Gli operatori e i volontari che lavorano presso Koiné, associazione che opera nell'ambito
dell'educazione sociale, costituiscono una comunità allargata che comprende anche amici,
collaboratori, famiglie
“Non riesco a pensare la relazione se non come uno stare insieme inteso come essere utile
all'altro” (Angela, 38 anni)
È forte il coinvolgimento emotivo dei componenti, che dedicano le proprie energie a bambini
che hanno difficoltà di vario genere (socio-psico-fisico), e la sensazione di costituire una
famiglia aggiunta, una realtà che ha una sua forza e coesione
.
33. 33
Koiné
La coesione della comunità passa attraverso la condivisione di ideali e obiettivi comuni, di
collaborazione e di prossimità. E' molto sentito il valore dell'aiuto, del sostegno. Valore che ha
rilevanza anche tra gli educatori e i componenti del gruppo
“L'accoglienza e l'abbraccio sono le immagini che più rappresentano questo modo di essere e
di vivere per noi” (Angela, 38 anni)
La scelta di una comunità di questo tipo è individuata nella sua speciale capacità di donare
benché sia apparentemente tutta impostata sul dare agli altri. La bellezza sta nel vivere
insieme a chi ha bisogno, partecipando anche se per poco alla loro vita
Lo stare insieme non passa attraverso le piattaforme social, che sono viste come un
surrogato estremamente debole di questo modo di intendere lo stare insieme. Il contatto
diretto, fisico, è fondamentale
“Su Facebook gli ‘amici’ non sono veri amici” (Angela, 38 anni)
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FARE
bravura in ciò
che facciamo
orgoglio
per chi siamo
MILIEU CULTURALE: MODA
Mappa delle comunità: quadrante nord-ovest
•
SGUARDI DIVERSI E
UNIDOS DE NAPOLES
Convergenza creativa e
realizzativa
HOBBY
Passione (29.2% vs 9.4%) e
apprendimento (13.3% vs 3.0%)
COUCH SURFING
commentare e recensire, sia chi ospita sia chi
viene ospitato
MINIATURISTI
E BDSM
Rispecchiamento
e “riconoscimento”
•
il nostro
linguaggio
WARCRAFT NETGAMING
Comunicazione di flusso, prolungata e immediata.
GIOCO ONLINE
Forte impatto per diffusione (4a posizione), pur non
avendo motivi di unicità (15.6% vs 6.5%). Utilizzo più
alto in assoluto di FB (38 volte al mese vs 16 di media)
•
•
•
condividere
conoscenze
•
condividere
passioni
COMUNITÀ LETTERARIA E MILIEU CULTURALE MODA
Ritualità e autorappresentazione. L’appartenenza va
conservata e presidiata
ATTIVITÀ CULTURALI
Condividere la propria passione
(28.3% vs 9.4%), ma anche
le conoscenze (8.3% vs 4.2%)
GAY CLUBBING
Rigidità delle soglie di accesso.
FB misto di broadcast e intimità
divertirmi
LUDICO
TIFO
Celebrazione del mito
di se stessi
GIOCO, SPORT, TIFOSERIA
Divertimento (52.7% vs 14.5%) e
bravura (14.5% vs 5.5%).
Condivisone delle proprie
passioni (27.1% vs 9.4%).
Orgoglio per il nome (18.4% vs 2.7%)
35. 35
Miniaturisti
Comunità che condivide la passione per le cose riprodotte su scala
piccolissima
Si tratta di un gruppo riunito attorno a un talento, quello di saper
produrre oggetti in miniatura, e attorno un tratto caratteriale molto
affascinato dal controllo, dagli aspetti tecnici del saper fare, dal
senso di concentrazione assoluto che l’attività richiede: “È una cosa
che mi piaceva fare sin da bambina, mi piace molto il senso di
concentrazione totale, il fatto che non posso pensare a nient’altro”
(Marcella, 38, Torino)
Come molte comunità di hobbisti, riunisce persone anche molto
distanti tra loro fisicamente, che poi finiscono per frequentarsi e
incontrare altri appassionati: “All’inizio erano tutte signore di una certa
età un po’ in carne… ora le persone stanno aumentando, la comunità è
molto più numerosa, ci sono uomini, giovani, e le fiere si moltiplicano”
Agli appuntamenti fissi, specialmente le fiere in Inghilterra, si va
insieme, e così si costruisce una vera prossimità à attorno a un
interesse: “È bello quando ci mettono noi tutte italiane insieme, ci
divertiamo, facciamo gruppo”
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Miniaturisti
Si tratta di un comunità molto normata nella prassi,
molto poco nell’etica o nell’affettività
“È chiaro che esistono scale di riferimento, ma soprattutto
è punito in ogni modo il plagio, copiare senza chiedere il
permesso. Ti puoi ispirare al lavoro di un altro, non puoi
farlo tuo”
La vicinanza affettiva ne consegue solo in casi limitati
fino ad assumere la forma di atti di solidarietà
“E’ successo l’anno scorso che una di noi avesse un
incidente senza essere assicurata, abbiamo messo
all’asta i nostri pezzi e abbiamo sostenuto parte delle
spese”
Di fatto si tratta di un gruppo che ama riconoscere e
coltivare un talento raro: la funzione degli altri è
davvero quella di riconoscerlo al contempo farlo
esistere, autorizzarlo ad essere oggetto di interesse e
di crescita individuale e collettiva
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BDSM
La comunità BDSM di Roma, che unisce non solo
“appassionati” del genere ma anche chi si identifica
profondamente in una pratica che è orientamento
psicosessuale
La dimensione del “fare” è coniugata a quella del
“riconoscimento”, della propria identificazione in funzione
degli altri che condividono la stessa identità. Gli Altri come
riconoscimento e occasione di esistenza per il singolo e
viceversa
Le norme che regolano la comunità sono rigide in
quanto garanzia del corretto funzionamento della
socialità (limiti, divieti, norme anche giuridiche e
sanitarie). Forte anche la dimensione rituale, la
ripetizione di formule, di situazioni di accesso, di
socialità
L'incontro fisico è l'obiettivo primario della comunità,
che è relativamente collegata al territorio
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BDSM
La scelta di stare dentro una comunità come questa
sta nella necessità profonda di un contatto con gli “altri
uguali a me”
L’elemento di coesione è dato dalla convinzione di
avere esplorato ambiti della sessualità più veri di
quanto l’etichetta non imponga di evitare, ne consegue
un senso di orgoglio e fierezza, un istinto provocatorio
rispetto a i “normali”
Utilizzo strumentale dei mezzi di comunicazione e dei
social. Facebook è utilizzato in maniera “duplice”, e
spesso rappresentativo di due realtà identitarie: una
“ufficiale”, l'altra “in incognita” a seconda del livello in
cui il componente si muove
“Il nick name da master rappresenta la mia personalità
profonda, ma lo uso solo in prospettiva BDSM, mentre
l'account ufficiale è quello aperto al pubblico” (Enrico, 49
anni)
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