Denuncia Spese Pazze e Proposte sulla raccolta differenziata Pd Massafra
1. “Denuncia Spese Pazze e Proposte per la raccolta differenziata a Massafra”
Piano RACCOLTA DIFFERENZIATA
L’Amministrazione comunale di Massafra non ha mai preso sul serio la tematica della raccolta differenziata; siamo
passati dall’ immobilismo della prima Giunta Tamburrano ai proclami in conferenza stampa della seconda Giunta
Tamburrano . Ma i proclami sono stati solo l’anticamera del fallimento di una raccolta differenziata mal organizzata e
raffazzonata, che ora si sta concretizzando in uno sperpero di ingenti risorse pubbliche atte a “correggere gli errori”.
I massafresi, infatti, pagheranno 270 000 euro in più l’anno, fino al 2019, per “migliorare” la raccolta differenziata a
cui si aggiungeranno altri 128.125,00 euro per le isole ecologiche interrate . Nel solo 2014 la giunta di centro destra
dovrà recuperare dalle tasche dei massafresi circa 400mila euro in più!
Visti questi numeri dire che una generazione di politici ha fallito, non è un giudizio morale contro di loro, ma un dato
oggettivo.Sono da diversi lustri al Governo della città e vanno giudicati per quello che hanno fatto e, soprattutto, per
quello che non hanno fatto!
Il Partito Democratico insieme ai Giovani Democratici si è fatto carico della questione ed è stato l’unico che ha
portato agli onori della cronaca la disastrosa situazione della Raccolta differenziata, con denunce e proposte.
Tutto questo, studiando i documenti e le buone pratiche di altre amministrazioni.
Ora, mentre la casa brucia non ce la sentiamo di rimanere a guardare; è tempo davvero di scrivere una nuova pagina
con l’obiettivo di conciliare il corretto smaltimento dei rifiuti con la tutela dell’ambiente.
Ricordando che la RD non è un costo, ma è un beneficio per la collettività!
Negli ultimi documenti dell’amministrazione evidenziamo errori di natura politica, economica e mancanza di
conoscenze del mondo del riciclo dei rifiuti.
Daltronde si auspicava una raccolta differenziata che potesse arrivare al “massimo 54% […] considerando la migliore
collaborazione dei cittadini “ ( significa 46% dei rifiuti in discarica) . Miglioramenti che si possono fare subito e che
possono produrre nell’immediato ottimi risultati, senza aspettare il 2015 come riportato nella delibera del 2 ottobre.
Sono 3 le mosse del PD per migliorare la RD a Massafra, tagliando i rami secchi e gli sprechi dell’Amministrazione
Tamburrano:
1. Rimodulazione spese materiali
2. Rimodulazione spese personale
3. Abolizione delle isole Ecologiche interrate
1
2. Rimodulazione spese materiali
La Delibera di giunta comunale n.228 del 02/10/2013 ha approvato il progetto di potenziamento della raccolta
differenziata , che aumenta i costi di 270mila euro.
Abbiamo notato una serie di errori e sviste sui conti economici. In particolare la giunta ha approvato un progetto che
fa pagare ai cittadini per cose di cui non godranno e di cui non hanno bisogno. Vediamo cosa prevedevano come
dotazioni ai cittadini e all’amministrazione i 2 piani, quello originale (ELABORATO A - PROGETTO TECNICO
ESECUTIVO) e quello modificato (ELABORATO A - PROGETTO TECNICO PER L’AMPLIAMENTO DEL SERVIZIO)
Piano originale
AREA A
Piano modificato
(CENTRO STORICO)
AREA A
· RACCOLTA UMIDO–MASTELLO DA 10 L COLOR
MARRONE
· RACCOLTA FRAZIONE SECCO RESIDUO – SACCHI
TRASPARENTI BIODEGRADABILI DA 80 L
· RACCOLTA CARTA/CARTONE, BUSTA DA 30 l COLOR
AZZURRO;
· RACCOLTA PLASTICA, BUSTA DA 30 l COLOR GIALLO;
· RACCOLTA VETRO/LATTINE: BIDONCINO IN HDPE DA
10 L COLOR VERDE.
AREA
(CENTRO STORICO)
· RACCOLTA UMIDO–MASTELLO DA 20 L COLOR
MARRONE E CON BUSTE IN MATER-BI 20L
·RACCOLTA SECCO RESIDUO: BIDONCINO DA 40 L
COLOR GRIGIO
·RACCOLTA CARTA: BIDONCINO DA 40 L COLOR
AZZURRO
·RACCOLTA PLASTICA: BIDONCINO DA 40 L COLOR
GIALLO
·RACCOLTA VETRO/LATTINE: BIDONCINO DA 40 L
COLOR VERDE
· CASSONETTI DA 240 LITRI PER CONDOMINI CON Più DI
9 CONDOMINI (NON VIENE SPECIFICATO COLORE E
RIFIUTO DA INSERIRE)
B
AREA B
• CARTA/CARTONE, BUSTA DA 30 L COLOR AZZURRO
• PLASTICA, BUSTA DA 30/60 L COLOR GIALLO;
• VETRO/LATTINE: BIDONCINO IN HDPE DA 10 L DI
· UMIDO–MASTELLO DA 20 L COLOR MARRONE E CON
BUSTE IN MATER-BI 20L
· SECCO RESIDUO: BIDONCINO DA 40 L COLOR GRIGIO;.
· CARTA: BIDONCINO DA 40 L COLOR AZZURRO;.
· PLASTICA: BIDONCINO DA 40 L COLOR GIALLO;.
· VETRO/LATTINE: BIDONCINO DA 40 L COLOR VERDE.
· CASSONETTI DA 240 LITRI PER CONDOMINI CON Più DI
9 CONDOMINI (NON VIENE SPECIFICATO COLORE E
RIFIUTO DA INSERIRE)
COLORE VERDE.
Diverse Isole “ecologiche”con
N.1 CASSONETTO PER L’UMIDO DA 660 L DI COLORE
MARRONE
N.1 CASSONETTO PER IL SECCO RESIDUO DA 1100 L DI
COLORE GRIGIO.
AREA C (SOLO NEL PERIODO ESTIVO GIUGNOSETTEMBRE)
AREA C
• CARTA/CARTONE, BUSTA DA 30 L COLOR AZZURRO
• PLASTICA, BUSTA DA 30/60 L COLOR GIALLO;
• VETRO/LATTINE: BIDONCINO IN HDPE DA 10 L DI
· UMIDO–MASTELLO DA 20 L COLOR MARRONE E CON
BUSTE IN MATER-BI 20L
· SECCO RESIDUO: BIDONCINO DA 40 L COLOR GRIGIO;.
· CARTA: BIDONCINO DA 40 L COLOR AZZURRO;.
· PLASTICA: BIDONCINO DA 40 L COLOR GIALLO;.
· VETRO/LATTINE: BIDONCINO DA 40 L COLOR VERDE.
• CASSONETTI DA 240 LITRI PER CONDOMINI CON Più DI
9 CONDOMINI (NON VIENE SPECIFICATO COLORE E
RIFIUTO DA INSERIRE)
COLORE VERDE.
Diverse Isole “ecologiche”(DA OTTOBRE A MAGGIO) con :
N.1 CASSONETTO PER L’UMIDO DA 660 L DI COLORE
MARRONE
N.1 CASSONETTO PER IL SECCO RESIDUO DA 1100 L DI
COLORE GRIGIO.
N.1 CASSONETTO MULTI MATERIALE CARTA/PLASTICA
1100 l
2
3. UTENZE COMMERCIALI
UTENZE COMMERCIALI
•BUSTE DA80 L PER LA RACCOLTA DELLA FRAZIONE SECCO
RESIDUO ZONA A;
• CASSONETTI DA 120 - 240 LITRI PER LA RACCOLTA DELLA
FRAZIONE UMIDA, CON SACCHETTI USA E GETTA IN MATER-BI
• CASSONETTI DA 240 LITRI PER LA RACCOLTA DEL VETRO
/LATTINE DALLE UTENZE COMMERCIALI
MAGGIORMENTE PRODUTTRICI;
• BUSTE DA30/60 LITRI PER LA RACCOLTA DELLA PLASTICA
DALLE UTENZE COMMERCIALI MAGGIORMENTE PRODUTTRICI.
• BUSTE DA 30 LITRI DA FORNIRE ALLE SCUOLE, UFFICI
PUBBLICI E BANCHE PER LA SOLA CARTA.
NON SPECIFICATO NEL DETTAGLIO, MA SI PARLA
GENERICAMENTE CHE SI SVOLGERA IL “PORTA A PORTA”
PER LE UTENZE COMMERCIALI
Come si può vedere c’è un sostanziale cambio di materiale da fornire, poiché si passa ad un “porta a porta” spinto
che prevede l’eliminazione totale di tutti i cassonetti.
Tuttavia, mentre si dice che a Massafra non ci saranno più cassonetti, questi non scompaiono nei dettagli economici
tant’è che li continueremo a pagare!
I cassonetti carrellati da 660 litri e quelli da 1100 liti erano funzionali nel vecchio piano che non prevedeva il porta a
porta in tutta la città; ora, nonostante il cambio, li continueremo a pagare.
Identico ragionamento per i bidoncini da 10 litri. Sono tutte spese che non hanno senso in quanto sono materiali che
non rientrano nel nuovo piano.
Viene spontanea la domanda, ma i provvedimenti che arrivano in giunta, qualcuno li legge??
Altre spese evitabili sono i cestini.
Il Comune richiede solamente cestini gettacarte ecologici e non i cestini gettacarte “classici”: eppure anche questi
sono messi nelle spese!
Inoltre, non capiamo perché il Comune abbia scelto che la ditta appaltatrice acquisti (con i soldi dei cittadini) i cestini
quando è possibile fare una regolare gara d’appalto. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 7 comma 2 della
legge 94/2012 (di conversione D.L. 52/2012) l’ amministrazione comunale farebbe bene a ricorrere alla piattaforma
del Market Place della PA , ricorrere all’acquisto tramite convenzioni CONSIP o tramite il sistema
www.acquistiinretepa, strumenti che consentono di ampliare la base dei fornitori, comparare e confrontare in modo
trasparente le offerte riducendo i tempi ed i costi del processo di acquisto, nel rispetto dei principi di trasparenza e
semplificazione delle procedure. Vogliamo ricordare all’amministrazione che il codice è 39150000-8.
Il tema delle Isole ecologiche interrate verrà approfondito nel III capitolo.
Tabella 3 H in Delibera di Giunta Comunale n.228 del 02/10/2013
materiale
Contenitori stradali RUP
costo
unitario quantità
70
215
7 anni
15.050,00
costo annuo
2.150,00
contenitori rigidi
40
10,5
trespoli da spiaggia
ventola per il taglio
dell'erba
50
63
3.150,00
450,00
3.150,00
25
40
1.000,00
142,86
1.000,00
150
30
4.500,00
642,86
4.500,00
decespugliatore
420,00 60,00
Costo PD Ok
15.050,00
3
420,00
4. allestimento
software
software
cassonetti carrellati da 660
litri
cassonetti carrellati da
1100 litri
70000
25000
60000
1
1
1
80
250
120
336
Mastelli HDPE 10 litri
cassonetti carrellati da 240
litri
Mastelli HDPE 10 litri già
acquistati
6,2
17600
70
400
28.000,00
6,2
2000
12.400,00
Mastelli HDPE 40 litri
15
36460
Mastelli HDPE 20 litri
cestini differenziata
10
200
8365
100
40000
70
6
100
isole ecologiche interrate
cestini gettacarte
TOTALE
70.000,00 10.000,00
25.000,00
3.571,43
60.000,00
8.571,43
20.000,00
40.320,00
70.000,00
25.000,00
60.000,00
2.857,14 no cassonetti pag 86 El.A
5.760,00 no cassonetti pag 86 El.A
109.120,00 15.588,57
no sostituiti con più grandi
4.000,00
28.000,00
rimodulati , solo 1960 x2
1.771,43 = 23808
546.900,00 78.128,57
546.900,00
83.650,00 11.950,00
83.650,00
20.000,00
2.857,14 evitabile
240.000,00 34.285,71
evitabile
7.000,00
1.000,00 evitabile
1.286.510,00
183.787,14 861.478 (123.068,29 annui)
Come si evince dallo schema, sui materiali con le nostre correzioni, si possono risparmiare 60.718,86 euro l’anno.
Inoltre, se il Comune censisse quante persone nel quartiere Prato Fiorito e sant’Oronzo dispongono ancora dei kit
per la RD distribuiti durante la fase sperimentale del 2012, potremmo decurtare ancora le spese. Ricordiamo che
furono interessate nel progetto circa 3000 famiglie, consegnando ad ogni famiglia 4 Mastelli HDPE 40 litri.
Potenzialmente ci sono 12000 bidoncini che potrebbero essere riutilizzati adeguandoli al nuovo corso.
Non capiamo come mai l’amministrazione non si sia accorta dei costi superflui e del modo in cui l’azienda ha fatto gli
sgravi al comune.
Sempre facendo un ragionamento simile si possono ridurre i costi dei materiali di consumo. Ad esempio, paghiamo
per il lavaggio dei cassonetti ma i cassonetti non ci saranno più!
Continuiamo a pagare le buste da 80,30 e 60 litri che servivano per la raccolta differenziata nel solo centro storico.
Ipotizzando che la spesa per la pulizia venga dimezzata e togliendo i sacchetti inutili avremmo un risparmio di
218.000,00 euro totali, ovverosia 31.142,86 euro l’anno.
Un ragionamento simile andrebbe fatto sui mezzi ed il loro utilizzo. In base al nuovo piano la Lavacassonetti svolgerà
solo la funzione di pulizia delle strade, quindi per l’utilizzo si spenderanno meno Euro/h per il lavoro e la
manutenzione.
Crediamo che qualche vantaggio dovrebbe toccare al comune e ai suoi cittadini!
Da questa analisi si deduce che con una Rimodulazione spese per i materiali si possono risparmiare quasi 100mila
euro l’anno.
4
5. Tabella 3 G in Delibera di Giunta Comunale n.228 del 02/10/2013
In rosso le voci eliminabili
5
6. Rimodulazione spese personale
L’Elaborato A - PROGETTO TECNICO ESECUTIVO prevede l’impiego di NR. 17 ADDETTI III LIVELLO e NR. 11
ESECUTIVO,
ADDETTI II LIVELLO PER L’INTERA ANNUALITÀ.
Con la rimodulazione del progetto si prospettano 5 nuove assunzioni , 3 unità di III livello con qualifica di autista full
time, 1 di III livello con qualifica di autista part time 50% e 1 di II livello con qualifica di operatore part time 50%.
partpartCon la nuova conformazione avremo 33 operatori ecologici, aumentando la spesa di 176
176.564,25 euro l’anno.
Le nuove assunzioni si giustificano con l’inserimento nel parco macchine per la raccolta di 3 mini compattatori 10mc
Cp. Dette nuove assunzioni sembrerebbero, quindi, plausibili se non si tenesse conto che all’acquisto dei 3
minicompattori corrisponde l’eliminazione di 2 auto compattatori da 15mc CP.
Vorremmo sapere a quale mansione verranno destinati gli autisti dei 2 auto compattatori visto che si prevede
l’assunzione di altri.
L’aumentare delle spese del personale è dovuto alla proposta dell’amministrazione comunale di fare 4 giorni di
raccolta dell’umido. Una proposta alquanto originale e soprattutto costosa. Nei comuni italiani dove si effettua la
raccolta differenziata porta a porta è prassi consolidata le 3 prese settimanali dell’umido
umido.
Il giorno in più di raccolta ha un elevato costo e crea problemi di organizzazione. Banalmente ci saranno dei giorni in
cui il ritiro dei rifiuti avverrà consecutivamente per due giorni di fila.
vamente
Infatti se si optasse per il ritiro nei giorni dispari, luned , mercoledì venerdì e domenica, avremmo che nella
nfatti
lunedì,
settimana successiva si ripartirebbe dal lunedì per cui i rifiuti sarebbero pochi per concepire la spesa in più di buste e
per
personale, mezzi e costi per lo smaltimento dei rifiuti.
Le 4 prese giornaliere si effettuano generalmente solo nel periodo estivo in locali in località fortemente turistiche
che nei mesi più caldi vedono incrementare notevolmente la popolazione.
Quindi il piano andrebbe riportato a 3 prese settimanali con tutti i vantaggi che ne conseguono.
settimanali,
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
DOM
Presa
Umido
4 volte
Presa
Umido
3 volte
Infine nella Delibera di giunta comunale n.228 del 02/10/2013 si dice che verranno assunti dalla ditta Appaltatrice
5 facilitatori per 10 mesi con il compito di ausilio ai cittadini per il corretto conferimento dei rifiuti.
Chi li paga??
Ci sembra davvero strana in questa circostanza l’assunzione di 5 facilitatori. In quanto il C
Comune deve impegnarsi
direttamente nella formazione-informazione dell’utenza . Infatti l’amministrazione ha tolto all’azienda appaltatrice
informazione
questa mansione accollandosi 10mila euro all’anno di spese che in precedenza spettavano alla ditta.
Una serie di chiarimenti e modifiche anche in questo caso farebbe risparmiare i cittadini non variando l’efficienza e
l’efficacia del servizio.
6
7. Isole ecologiche interrate
Le Isole Ecologiche interrate , sarebbe più corretto chiamarle cassonetti interrati , perché non hanno nulla di
ecologico , in quanto cosa cambia , se il cassonetto lo nascondiamo sotto terra?
In tutti i comuni dove ci sono alte percentuali di raccolta differenziata , c'è il porta a porta , e non ci sono isole
interrate .
A prima vista le isole “ecologiche “ interrate appaiono e sono riferite
come un’apprezzabile innovazione nel campo della raccolta rifiuti, ma
il loro uso e funzionamento lascia alquanto a desiderare, creando
notevoli problemi sia agli operatori addetti al loro svuotamento, sia ai
cittadini. I costi per la loro installazione e mantenimento sono
ragguardevoli soprattutto se si vanno ad aggiungere gli ulteriori costi
per la manutenzione straordinaria ogni qualvolta si blocca il sistema di
funzionamento.
Inoltre avere dei cassonetti seppur interrati non è un controsenso se si
farà il “porta a porta” spinto in tutta Massafra?? E poi, non si era detto
che dovevano sparire i cassonetti??
Il Comune prevede che Massafra debba dotarsi di 11 isole interrate , di cui 6 acquistate dalla ditta appaltatrice e 5
acquistate dal Comune con l’aiuto della Regione Puglia.
La ditta appaltatrice ha previsto una spesa di 240mila euro, paria 40mila euro a cassonetto. Il comune, invece,
partecipando ad un bando regionale di cofinanziamento per il miglioramento dei Centri comunali di raccolta , ha
inserito i 5 cassonetti interrati con una spesa pari a 185.000,00 euro di
cui il 30 % offerto della regione Puglia, pari a 35mila euro a
cassonetto. (Tralasciamo i nostri dubbi su come mai i cassonetti
interrati rientrino nel finanziamento regionale - Azione
2.5.1.“Potenziamento ed ammodernamento delle strutture
dedicate alla raccolta differenziata” - Realizzazione di Centri
Comunali di Raccolta (CCR)”, di cui non hanno assolutamente niente
a che fare)
La cosa molto strana è la differenza di costo, differenza non giustificata
!!
Se le cose rimangono così, spenderemo 325 mila euro e ci saranno 11
zone della città in cui non si farà la raccolta differenziata porta a porta . Questo perche la gente continuerà a buttare
i rifiuti nei cassonetti non facendo la raccolta differenziata.
Se consideriamo che la velocità media di un uomo a piedi e di 4 km/h (1,1m/s) questo vuol dire che, ipotizzando uno
spostamento massimo per buttare i rifiuti di 10 minuti a piedi, ne deriva che il raggio di interazione cassonettoutente è pari a oltre 650 m. Quindi, in un area molto vasta non si farà la raccolta differenziata porta a porta. Molti
utenti-famigli abituate a gettare i rifiuti nei cassonetti nel raggio di 650 m preferiranno conferire nei cassonetti
invece che nei secchielli ed allora addio raccolta differenziata !.
Altre problematiche sono di natura tecnica.
Nell’installazione bisogna tener conto della necessità di fare scavi che non intralcino con la presenza sotto il manto
stradale di tubature idrico o di altri servizi per la comunità. Inoltre vanno realizzate in modo tale che le acque
meteoriche, visto le frequenti alluvioni (flash flood , bombe d’acqua piogge torrenziali e violente che flagellano il
nostro territorio ) e la geomorfologia del territorio , non allaghino i cassonetti o ci siano infiltrazioni e/o fessurazioni.
Lo svuotamento è un'operazione lunga e rumorosa e i cattivi odori non sempre restano nel sottosuolo. Come si deve
7
8. provvedere a pulire i cassonetti da eventuali liquidi rilasciati dai rifiuti introdotti o dal processo di fermentazione
degli stessi? Chi si accolla questo costo? Ogni quanto va eseguito?
All'investimento iniziale è poi da aggiungere la manutenzione per il sistema di funzionamento ed il maggior costo di
gestione per la macchinosa operazione di vuotatura. Inoltre è facile che i cassonetti diventino punto di ritrovo per
conferire ogni genere di rifiuto, certamente non differenziato oppure di rifiuti ingombranti ,come già avviene nei
pressi delle campane della RD. Quindi ciò significa un proliferare di cumuli di rifiuti in città.
Non vediamo in questo metodo una logica di risparmio, anzi, un incremento dei costi di gestione.
Per completare l’analisi , inseriamo un insieme di esperienze relative all’ utilizzo di cassonetti interrati in varie città
della Puglia .
BARI. ISOLE ECOLOGICHE CANGURO
Per quanto riguarda in particolare le iniziative relative
all’installazione di isole ecologiche “intelligenti” molti
funzionari hanno evidenziato che erano stati indotti a dare
credito ai commerciali delle aziende che li proponevano
poiché, al momento dell’ordine di acquisto, il contratto di
acquisto includeva un servizio di assistenza e manutenzione
per almeno 3-5 anni. Gli stessi funzionari hanno però potuto
verificare che tali impegni venivano disattesi e non rispettati
poiché, a distanza di qualche mese dalla stipula del contratto
e dall’installazione delle attrezzature, si scopriva che il
servizio di manutenzione non veniva realmente espletato
poiché alcune clausole venivano utilizzate per venire meno ai
propri impegni (si ribaltavano le responsabilità sui Comuni
poiché gli atti di vandalismo non erano inclusi nelle cause che
potevano giustificare la sostituzione o riparazione delle
attrezzature) oppure le stesse aziende erano state dichiarate
fallite (ad s. la Ditta Kanguro che ha fornito le isole
ecologiche intelligenti di Bari) ed i relativi brevetti erano stati
acquisiti da altre società che si rendevano disponibili ad
effettuare, non più gratuitamente ma a caro prezzo, la
manutenzione e la rimessa in attività delle attrezzature.QUI
UN VIDEO che spiega simpaticamente tutto quello che è
successo.
Siamo alle solite - Le isole ecologiche dell'Amiu di Bari
(Progetto Kanguro)
http://www.youtube.com/watch?v=vDdBKcxS5nw
FOGGIA:
Le isole "ecologiche" interrate erano macchine destinate alla
raccolta di rifiuti recuperabili quali carta, vetro e plastica. Si
trattava in particolare di unita interrate, completamente
automatizzate e predisposte per accogliere in tre distinti
cassonetti (posizionati su rotaie mobili al di sotto della torretta
esterna). Queste postazioni dovevano essere utilizzate dai
cittadini per il conferimento dei rifiuti da differenziare mediante
l'impiego di una ecocard personale. Scopo della ecocard doveva
essere quello di monitorare il conferimento di carta, cartone,
vetro e plastica di ogni singolo utente memorizzando i
conferimenti nella card per poter poi riconoscere all'utente
diligente un "premio" per conferimenti di questo tipo, inteso
come riduzione percentuale (da stabilirsi) della quota annuale
sulla rispettiva TARSU. Va segnalato che le 30 isole ecologiche
interrate multi materiali non sono mai entrate realmente in
funzione e risultano ormai in pressoché totale stato di
abbandono.
La trasmissione “Striscia la notizia” del 11 gennaio 2008 aveva
quindi evidenziato l’enorme spreco di denaro pubblico. Anche
dopo la denuncia di Striscia la notizia, dopo più di tre anni dal
momento dell’inaugurazione, le trenta isole ecologiche
distribuite in città non sono comunque entrate in funzione. Il
progetto era stato denominato "L'isola che non c'era" (come la
famosa isola di Peter Pan) ma attualmente le locali associazioni
ambientaliste le chiamano “Le isole che non ci sono mai state”.
Fonte: http://www.statoquotidiano.it/05/09/2011/una-storiadi-ordinario-spreco-le-isole-ecologiche-di-foggia/55718/
Qualche giorno fa il container per rifiuti interrato fuoriuscito dal
terreno dopo un violento nubifragio.
http://www.foggiatoday.it/cronaca/sollevamento-isolaecologica-via-saragat.html
MOLFETTA
TARANTO
A seguito di un nubifragio nell’estate 2009, i cassonetti
interrati in via Dante si sono allagati. In quanto i vani scavati
nel terreno contenenti i cassonetti sono stati completamente
invasi dall’acqua. E' stato necessario l'ausilio di una pompa
idrovora per sistemare la situazione. Dopo quanto accaduto
non si può non ricordare che nel punto in cui adesso
stazionano i cassonetti, al momento dello scavo necessario
per la loro installazione, fu rinvenuta una vecchia cisterna
sotterranea che doveva servire alla raccolta delle acque
meteoriche in tempi passati. Il Settore Territorio di Molfetta
ritenne che questo ritrovamento non fosse più funzionante e
Rispetto alle isole ecologiche «intelligenti» l’iniziativa di Taranto
aveva il pregio di prevedere delle stazioni ecologiche presidiate
da un operatore (ma non recintate) che doveva spiegare ai
cittadini come conferire i rifiuti utilizzando il sistema di
identificazione e pesature installati nei fabbricati posti nei pressi
dei contenitori stradali. Le postazioni installate dalla ID&A di
Brescia costarono circa 45 mila euro cadauna. L’elevato costo
del totem era connesso principalmente al brevetto detenuto
dalla ID&A ed in parte alla tecnologia utilizzata, al software
installato nel computer, al lettore dei badge, alla stampante per
gli scontrini, alla scheda GSM per la comunicazione in rete, etc .I
8
9. dichiarò che non si sarebbe mai più riempito d'acqua.
Dopodiché procedette alla sistemazione, direttamente
all'interno della cisterna, dei cassonetti. Sembra però che la
natura abbia ancora una volta voluto smentire i tecnici del
Comune di Molfetta dato che la cisterna ha dato una chiara
dimostrazione del suo funzionamento durante il nubifragio.
Che la cisterna adesso funzioni è un dato di fatto; adesso
bisognerebbe capire se l'acqua che l'ha riempita provenisse
dai tombini della zona e quindi da una rete sotterranea
collegata ad essa o sia piovuta direttamente al suo interno.
dieci Totem forniti dalla Ditta ID&A di Brescia non hanno mai
funzionato pienamente poiché non si era inizialmente pensato
di acquisire anche la work station remota che doveva gestire
centralmente il sistema ed acquisire i dati di conferimento dei
cittadini a cui erano stati forniti i badge per poter riconoscere gli
sconti sulla bolletta TARSU. La Ditta ha poi fornito un preventivo
per vendere l’anello mancante della catena ma il costo
proibitivo ne ha impedito l’acquisizione. Praticamente è come
avere delle bilance da 45.000 euro l'una. Per vedere la loro
ubicazione: http://www.ecopolis2000.it/4011_115.php e anche
http://www.ilfatto.net/index.php?option=com_content&vie
w=article&catid=35:Cronaca&id=5160:molfetta-i-cassonettiinterrati-hanno-qfatto-acquaq&Itemid=56
http://www.comune.taranto.it/amministrazione/dettaglio_new
s.php?id_news=842&id_categoria=289
SAN GIOVANNI ROTONDO
Per quanto riguarda le isole ecologiche interrate installate a San Giovanni Rotondo si deve evidenziare che nel corso del
sopralluogo effettuato dalla Esper in data 28 febbraio 2012 si è potuto verificare che le bocche di conferimento risultano quasi
sempre inutilizzabili perché bloccate e le continue avarie del sistema di sollevamento della piattaforma ne impedisce una
corretta fruizione. Per questo motivo il comune ha fatto posizionare altri contenitori stradali nei pressi delle sette postazioni
interrate anche se molti cittadini continuano ad abbandonare i propri sacchetti davanti alle bocchette di conferimento poiché
non sono presenti avvisi in cui l’amministrazione, prendendo atto delle continue avarie, abbia stabilito la cessazione del loro
utilizzo.
Altra stranezza riguarda la DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Ripartizione Urbanistica-Ambiente-SUAP ,Reg. Gen. n.
2129 del 18/11/2013 , Reg. n. 227 del 13/11/2013 in cui si dice :
•
Di affidare i servizi aggiuntivi, di raccolta differenziata porta a porta spinto su tutto il territorio comunale ad
esclusione delle zone da servizi con le isole ecologiche interrate, alla Società Avvenire S.r.l., con sede in Gioia
del Colle (BA) alla Via G. Carano Donvito n. 5 avente P.I./C.F. 04203390721.
La domanda sorge spontanea: Chi si occuperà di smaltire i rifiuti delle isole ecologiche interrate e svolgere tutti i
servizi connessi?
Da quello che si legge non sarà Avvenire srl nonostante ne acquisterà 6 !!!
Questa strana determina dirigenziale mette ulteriori dubbi….e a pensar male molte volte non si sbaglia ….
Quindi dalle esperienze di altre città, dai dati da noi raccolti sulle problematiche riscontrate in altre realtà e
soprattutto dagli alti costi e dai bassi risultati e vantaggi per i cittadini il Partito Democratico si oppone alla
realizzazione delle isole ecologiche interrate.
9
10. Proposte
Quale direzione deve seguire la Raccolta Differenziata a Massafra??
Per noi del Partito Democratico la linea da seguire è Più differenzi meno paghi.
Questo traguardo può essere raggiunto passando da una tariffa Presuntiva, calcolata in base ai mq ed al numero di
componenti o alla categoria merceologica di appartenenza, ad una tariffa Puntuale Calcolata in base alla quantità di
rifiuti prodotti.
L’Obiettivo è quello di una Maggiore equità tariffaria per gli utenti: questo è l’unico sistema capace di far pagare il
giusto ai cittadini. Pago quanto produco.
Su tutti i contenitori del rifiuto residuo va applicata una etichetta adesiva riportante l’indirizzo e il codice contratto
dell’utente cui è assegnato. Questo permette all’utente di riconoscere il suo contenitore ed all’operatore di poterlo
riposizionare correttamente. Ogni contenitore è dotato di un codice identificativo alfanumerico che consente
l’attribuzione univoca ad un’utenza domestica o un’utenza non domestica .
Su tutti i contenitori del rifiuto residuo viene applicato un dispositivo elettronico, trasponder, di identificazione.
Ciò permette la misurazione in automatico, attraverso apposita strumentazione del numero di svuotamenti di
ognuno di quei contenitori.
Tale numero è il parametro fondamentale per la determinazione della TASSA. Quando il contenitore viene esposto
gli operatori addetti lo vuotano e registrano, tramite la lettura del trasponder, l’operazione di vuotatura.
I contenitori vanno tenuti su suolo privato ed esposti su suolo pubblico solo ed esclusivamente quando si vuole che
siano vuotati. Il bidone deve essere esposto solo quando è pieno.
In base a ciò si può determinare la Tassa, formata da una quota fissa, un canone uguale per tutte le famiglie,
ed una variabile calcolata in base al numero di svuotamenti del contenitore del secco non riciclabile.
Inoltre si applica una riduzione 30% per chi pratica il compostaggio domestico .
La raccolta differenziata puntuale è un passo verso una nuova dimensione di città più vicina ai cittadini e ai loro
bisogni, più attenta all'ambiente e alla vivibilità dei cittadini con un nuovo sistema di raccolta che crea sinergie tra
razionalità ed efficienza del servizio e risparmio di risorse.
Imma Semeraro
Segretario Circolo Pd Massafra
Angelo Notaristefano
Segretario Circolo Gd Massafra
Per info:
•
•
•
•
•
Partito Democratico Massafra Viale Regina Margherita , 25 , 74016 - Massafra (Ta) - Italia
E-mail : pdmassafra@gmail.com- gdmassafra@gmail.com
Sito : http://pdmassafra.blogspot.it/
FB: https://www.facebook.com/pd.massafra/ - https://www.facebook.com/gdmassafra/
YT: http://www.youtube.com/user/PdMassafra
10