4. Panoramica di progetto: !
Waz.Up nasce dall’esigenza della società
postmoderna di canalizzare e ottimizzare
l’informazione in pieno spirito di condivisione.
Il progetto si compone di due dispositivi il cui
obiettivo principale è in:luire sulla nostra
quotidianità migliorando di molto la qualità della
vita nel nostro ambiente quotidiano prevedendo
un utilizzo sia indipendente che interattivo dei due
apparecchi.
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5. Possiamo collocare i nostri device nell’ottica
dello User Centered Design (UCD) in quanto
pensati tenendo conto del punto di vista e delle
esigenze dell’utente. Lo UCD è un processo
composto di più attività e si basa sull’interazione
di diversi strumenti di analisi od osservazione,
progettazione e veri:ica.
L'idea è creare dei dispositivi pensati per gli
utenti, invece di adattare i prodotti alle persone.
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6. UCD!
Lo UCD propone delle linee guida da seguire nella
progettazione di artefatti digitali:
• percezione: le informazioni e i comandi necessari per l'esecuzione
dell'attività devono essere sempre disponibili e percettibili;
• uso: le informazioni e i comandi necessari per l'esecuzione delle
attività devono essere facili da capire e da usare (immediatezza);
• consistenza: stessi simboli, messaggi e azioni devono avere gli stessi
signi:icati in tutto l'ambiente (universalità della simbologia);
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7. • sicurezza: indica le caratteristiche che l'ambiente deve possedere per
fornire transazioni e dati af:idabili, gestiti con adeguati livelli di
sicurezza e riservatezza;
• trasparenza: l'ambiente deve comunicare il suo stato e gli effetti delle
azioni compiute. All'utente devono essere comunicate le necessarie
informazioni per la corretta valutazione della dinamica dell'ambiente;
• apprendibilità: indica le caratteristiche che l'ambiente deve
possedere per consentire l'apprendimento del suo utilizzo da parte
dell'utente in tempi brevi e con minimo sforzo;
• aiuto e documentazione: fornire funzioni di aiuto come guide online
e documentazione relative al funzionamento dell'ambiente. Le
informazioni di aiuto devono essere facili da trovare e focalizzate sul
compito dell'utente.
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8. • tolleranza agli errori: il sistema deve prevenire gli errori e, qualora
questi accadano, devono essere forniti appropriati messaggi che
indichino chiaramente il problema e le azioni necessarie per
recuperarlo.
• gradevolezza:indica le caratteristiche che l’oggetto deve possedere
per favorire e mantenere l'interesse dell'utente.
• Flessibilità: deve tener conto delle preferenze individuali e dei
contesti.
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9. La metodologia di progettazione centrata sull'utente prevede le fasi
iterative di:
• De:inizione degli obiettivi del prodotto
• Analisi del contesto d'uso
• De:inizione delle speci:iche
• Prima prototipazione (mockup
• Sperimentazione e valutazione di soluzioni alternative (punto di
iterazione)
• Adozione della soluzione (test sul mercato)
• Sviluppo del prodotto
• Valutazione sperimentale (punto di iterazione)
• Eventuali correzioni
• Rilascio del prodotto
• Valutazione con l'utente nel contesto d'uso (punto di iterazione)
• Eventuali correzioni ed indicazioni per l'aggiornamento
• Monitoraggio (punto di iterazione)
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10. Interfacce:
Per descrivere la comunicazione tra utente e computer la
disciplina Human Computer Interaction ha sviluppato numerosi
concetti alla base dell' Interaction Design.
Il termine "manipolazione diretta", inventato da Shneiderman
(1983), descrive sistemi che hanno le seguenti caratteristiche:
• gli oggetti di interesse sono tutti visibili;
• l'utente può compiere azioni rapide, reversibili e incrementali;
• l'utente può utilizzare gli oggetti dello schermo per eseguire dei
compiti, attraverso una manipolazione diretta, al posto di una
complessa sintassi di un linguaggio di comandi.
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11. I sistemi che permettono la manipolazione diretta da parte
degli utenti, hanno icone che rappresentano oggetti. Tali icone
possono essere mosse sullo schermo. Tale sistema, basato sulla
metafora della scrivania di un uf:icio (desk‐top), presenta tutte
le icone che di solito sono associate all'uf:icio.
L'immagine del sistema è realizzata dall'interfaccia :isica, dal
comportamento del sistema e dalla documentazione esterna a
cui l'utente può accedere. I quattro principi per la progettazione
di interfaccia a manipolazione diretta sono:
le affordances, i limiti, il mapping naturale e il feedback.
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13. Caratteristiche tecniche:!
Il dispositivo portatile è stato ideato per svolgere due
funzioni:
• archiviazione :ile con qualsiasi estensione, ma non
proiettabili (usb)
• proiezioni :ile pdf su una super:icie piana o su un muro
ad una distanza compresa tra i 20 cm e i 140 cm ca.
Dotato di una tecnologia rivoluzionaria, il dispositivo
possiede un’ ottica LCoS (Liquid Crystal on Silicon) con
un ciclo di vita di oltre 20.000 ore, cioè più di 6 ore al
giorno di uso per 10 anni.
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14. La proposta iniziale prendeva in considerazione la
tecnologia bluetooth successivamente scartata a causa
dei numerosi vincoli che questa comporta. I principali
svantaggi di questa tecnologia relativi alle nostre
necessità sono date dal limite di effettuare point‐to‐point
(solo tra due apparecchiature connesse) e la necessità di
non porre ostacoli tra i due oggetti in connessione.
Differentemente la tecnologia wi:i riusulta
vantaggiosa in forza dell'interoperabilità fra apparecchio
e rete con una più rapida e facile installazione ed
espansione successiva della rete. Inoltre, la presenza di
parecchi produttori ha creato una notevole concorrenza
abbassando di molto i prezzi iniziali di questa tecnologia.
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16. Design:
• Visibilità delle cose: la visibilità delle parti degli oggetti indispensabili
per un buon utilizzo è un fattore fondamentale di modo che la
corrispondenza tra le azioni dell'utente e la loro funzionalità non sia
arbitraria, e cioè non sia dovuta alla spontaneità dell'utente, bensì sia
evidente dalla struttura dell'oggetto considerato.
• La relazione fra i comandi, il loro azionamento e i risultati sia chiara e
più naturale possibile per l'utente. In questo caso il termine tecnico
utilizzato è quello di mapping, che de:inisce questa relazione. Più sarà
naturale la relazione fra le analogie :isiche, i modelli culturali vicini
all'esperienza e i modelli concettuali dell'utente, più sarà facile usare
l'oggetto da parte dell'utente.
• Visibilità dell'azione di ritorno: L'utente avrà più possibilità di
ricordarsi e di imparare ad utilizzare un oggetto se e solo se è in grado
di toccare con mano o comunque di avere una percezione chiara degli
effetti delle azioni che fa con l'oggetto (Feedback ).
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21. Interfacce:
L’Home Page mira a fornire una
chiara ed immediata visualizzazione
delle cartelle divise per categoria e
funzioni.
• Documenti: sezione ideata per
consentire un uso multifunzionale del
dispositivo. Archiviazione di :ile di vari
formati (usb), non necessariamente
proiettabili, e :ile PDF il cui :ine è la
proiezione.
• Documenti protetti: in questa sezione
si suggerisce di allocare i :ile di natura
privata e personale che non si intende
condividere.
• Documenti condivisi: in questa sezione
vengono archiviati tutti i :ile che si
intende condividere tenendo presente
che sarà da questa cartella che il
dispositivo di reperimento estrarrà i
documenti. 21
22. La navigazione dei contenuti
avviene verticalmente in
un’organizzazione alfabetica alla
:ine del quale è collocata l’icona che
riconduce all’home page.
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24. Touch screen!
Un altro importante strumento per inviare informazioni al
computer da parte dell'utente è il cosiddetto “touch screen",
ovvero uno schermo che è stato reso sensibile alle pressioni
esterne. In questo senso il computer diviene uno strumento
bidirezionale in quanto riceve informazioni dall'utente e
visualizza l'output del sistema. Il vantaggio del touch screen è che
non richiede alcuna particolare istruzione per apprendere il suo
funzionamento, non richiede uno spazio ulteriore di lavoro, non
ha parti mobili da gestire. Il touch screen può fornire una
interazione diretta. Gli svantaggi sono: la mancanza di precisione,
un alto tasso di errori, una enorme fatica per le braccia dell'uomo
e il fatto che le dita possono oscurare alcuni dettagli della zona
puntata.
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25. Caratteristiche tecniche:!
Modello Display LCD
Display LCD 19’’
La scelta di questo formato è data da una limitazione dei costi che favorisce la
collocazione di diverse postazioni in particolari aree (strategiche) all’interno
dell’ambiente universitario.
Area display 376.32 (O) x 301.06 (V) mm
Dimensione pixel 0.294 (O) x 0.294 (V) mm
Risoluzione 1280x 768
Contrasto 800:1 (tip.)
Colori 16.7M (6bit + FRC)
Luminosità 300 (tip.)
Viewing angle (CR>10) ‐80 ~80 (O) ; 80~80 (V)
Frequenza risoluzione 31.5 ~ 60.0 Khz/60~ 75Hz
Risoluzione ottimale 1280x1024
Connettore Segnale Video 15 pin D‐sub
Alimentazione AC100 ~ 240V
Consumo 41W utilizzo normale
Opzione touchscreen Resistivo, Onda acustica (output sonoro)
Connettività: wi :i e usb per condivisione :ile 25
28. Menu:
Il menu di un’interfaccia va considerato come un insieme di
opzioni visualizzate sullo schermo, dove la selezione e
l'esecuzione di una delle opzioni risulta nel cambio dello
stato dell'interfaccia.
Il menu ha il vantaggio che gli utenti non hanno bisogno
di ricordare l'item che desiderano, essi hanno bisogno
soltanto di riconoscerlo.
Questo vuol dire che i requisiti di un menu ef:icace sono
nomi o l'icone auto‐esplicantive.
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29. Sezioni: !
le icone indicate nella parte sinistra dello schermo
sono sempre presenti in tutte le sezioni.!
HOME PAGE
Attraverso l’ home page l’utente può accedere a tutte le sezioni dello schermo.
UTENTI
La navigazione avviene per utente (scegliendo da quale utente accedere)
privilegiando così la condivisione fra studenti dello stesso corso di laurea
senza precludere l’accesso a :ile di studenti.
CARTELLE CONDIVISE
In questa sezione è possibile accedere e scaricare i documenti rilevati da
Waz.Up
CARTELLE PASSWORD
Cartelle il cui accesso è vincolato da una password fornita dall’utente
proprietario dei :ile caricati.
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30. Interfacce:
Home page: !
il menù rimane :isso e sempre visibile sul lato sinistro dello schermo dando
accesso immediato a tutte le aree. 30
39. La scelta del target:
La scelta di questo tipo di target è strettamente legata alle funzionalità
dello strumento.
Gli studenti universitari:
• hanno la necessità di muoversi nell’ambiente universitario e di
trasportare i loro documenti senza limiti di peso o d’ingombro.
• hanno bisogno di un dispositivo di condivisione e di consultazione
rapido e veloce, praticamente immediato.
• sono propensi alla sperimentazione di nuovi apparecchi informatici (in
particolar modo quelli di piccole dimensioni) ed hanno già
dimestichezza con queste tipologie di strumenti.
39
41. Questionario:
Il questionario è uno strumento di ricerca sociale,
di rilevazione dati, che permette l’ottenimento di
informazioni di natura prettamente quantitativa,
analizzabili dal punto di vista statistico e
facilmente generalizzabili.
È un modello di ricerca avente per oggetto una
popolazione più o meno estesa, studiata attraverso
la somministrazione di questionari ad un
campione e la produzione successiva di dati
statistici.
Il questionario viene scelto quando è necessario
lavorare con i grandi numeri.
Nel nostro caso è stato scelto l’utilizzo di questo
strumento di veri:ica nonostante i limiti numerici
in quanto l’abbiamo ritenuto il mezzo più rapido
ed immediato per ottenere risultati signi:icativi.
Pertanto abbiamo focalizzato maggiormente
l’attenzione sui risultati qualitativi. 41
42. Questionario compilato tra il 3
giugno ed il 23 giugno 2009.
Applicazione utilizzata per
l’invio: Google Docs.
Feedback ottenuti: 51.
Domande sottoposte: 17.
Divisione in macro aree
tematiche:
• analisi del target
• analisi del dispositivo
Target questionario:
Studenti.
Età: dai 20 ai 30 anni.
Sesso: M e F indifferente.
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44. La maggioranza degli
intervistati dichiara di usare
quotidianamente dispositivi
tecnologici.
Dispositivi informatici più utilizzati:
45. Alla domanda “Il nostro dispositivo è orientato alla lettura di :ile .pdf
e jpg. In un'eventualità futura reputi interessante che possa leggere
anche altri tipi di :ile?” gli utenti si sono quasi tutti orientati verso tre
tipologie di :ile:
46. Luoghi di utilizzo:
Dai dati estrapolati
risulta che i luoghi di
utilizzo in cui il
dispositivo verrebbe
utilizzato con
maggiore frequenza
sono:
‐ l’università
‐ l’ambiente lavorativo
47. Analisi modalità di utilizzo:
Una fascia molto
elevata di intervistati,
più della metà, legge
:ile .doc e .pdf più di 5
volte alla settimana.
Inoltre possiamo
osservare che è elevato
anche l’utilizzo di :ile
in .ppt, come già
rilevato nei gra:ici
precedenti.
Tale risultato è da
tenere in
considerazione per
sviluppi futuri ed
nuove implementazioni
del dispositivo.
48. Analisi di gradimento:
La maggior parte degli intervistati conferma l’innovazione del
dispositivo da noi proposto, solo una piccola parte sostiene di
aver già avuto la possibilità di utilizzare un dispositivo di questo
tipo. Tale risultato potrebbe essere legato ad una nicchia di
utenza, pertanto si potrebbe proporre un buon piano marketing
per la diffusione rapida del prodotto su larga scala.
49. Da questi dati
risulta che lo
strumento proposto
è di gradimento agli
intervistati.
Per la maggior
parte infatti il
dispositivo è
esteticamente
piacevole e con una
buona
maneggevolezza,
caratteristica
rilevante ed
essenziale per
questo tipo di
strumento.
51. I risultati del questionario mettono in evidenza l’importanza
delle caratteristiche salienti di Waz.up:
‐ maneggevolezza ed ingombro limitato;
‐ condivisione di :ile;
‐ utilità per il target prescelto;
‐ utilità nell’ambiente universitario;
Possiamo affermare che il questionario ha dato certamente un
feedback positivo da parte degli intervistati e ciò ci porta ad avere un
ottimo punto di partenza per l’effettiva realizzazione del prodotto in
futuro.
56. Confronti:
3M Micro Proiettore Mpro110
(versione: Pico Projector).
SpeciFiche tecniche:
Risoluzione nativa 640 x 480 VGA
Risoluzioni supportate 640 x 480 VGA
800 x 600 SVGA 1024 x 768 XGA 1280 x
768 WXGA
Formati video supportati NTSC; PAL
Formato 4:3 Dimensioni minime
immagine 127 mm / 5’’ di diagonale
Dimensioni massime immagine 1270
mm / 50’’ di diagonale
Ingressi VGA, composito Sorgente
luminosa LED
Durata batteria 40‐60 minuti
Tipo di batteria Ricaricabile agli ioni di
litio 56
58. Mini proiettori integrati nei
cellulari di nuova generazione
Dopo email, Internet, fotocamere,
MP3, TV, GPS e radio satellitare, i
elefonini stanno per ricevere un
importante aggiornamento: uno
schermo grande quanto un
televisore e senza variare le
dimensioni del cellulare. Texas
Instruments e altre società hanno
presentato diversi prototipi di mini
proiettori (generalmente chiamati
pico projector) che possono vivere
da soli o essere incorporati in
dispositivi palmari, primi fra tutti gli
onnipresenti telefonini.
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59. Samsung MBP200 e AnyCall
Show: cellulare con proiettore
integrato.
Questo dispositivo 3G nasce dalla
partnership tra Samsung ed Anycall.
È dotato di un sensore GPS e
interfaccia TouchWiz in grado di
proiettare video, immagini e
documenti di Of:ice come
presentazioni o :ile di testo.
La qualità delle immagini (con
dimensioni :ino a 50 pollici) è in
grado di rendere colori vivi anche in
presenza di scarsa luminosità.
59
60. Grande schermo touchscreen.
Oggi l’utilizzo di schermi touch‐
screen di grandi dimensioni risulta
favorire innumerevoli attività.
I casi che per i nostri obiettivi
abbiamo considerato riguardano
attività promozionali, aziendali e
commerciali. La caratteristica che
emerge in modo univoco è l’elevata
interazione e feed‐back tra l’utente e
l’interfaccia dello schermo.
60
62. Conclusioni:!
Giunti alla :ine di questo percoso possiamo
de:inire che tale progetto può realmente
trovare posto nel mercato in forza dei
riscontri positivi ottenuti dal questionario
(sebbene abbiano una rilevanza più
qualitativa che quantitativa) che fanno
emergere l’apprezzamento effettivo del
design e dell’utilità degli strumenti proposti.
62
63. Qualora si ottenessero riscontri positivi in
termini economici e di investimenti, prenderemo
in considerazione il lancio sul mercato di una
seconda versione più evoluta a circa un anno di
distanza. Per ottenere un costante incremento
delle vendite prevediamo inoltre l’uscita di una
linea a colori del dispositivo portatile. Le
possibilità che prendiamo in considerazione sono
inoltre di associare ad uno o più brand tale
dispositivo (apportando le opportune modi:iche
estetiche).
63
64. La seconda versione del dispositivo, in base
all’analisi dei dati, sarà dotato di caratteristiche
tecniche e strutturali differenti che ne
consentiranno anche la lettura di formati diversi
da quelli PDF, più precisamente audio e video
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