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                          !
Miriam Bastia, Soehila Palma, Ornella Sannazzaro.!
       INTERACTION DESIGN a.a. 2008/2009.!
2

3

Panoramica di progetto: !


 Waz.Up
 nasce
 dall’esigenza
 della
 società

  postmoderna
 di
 canalizzare
 e
 ottimizzare

  l’informazione
in
pieno
spirito
di
condivisione.


 Il
 progetto
 si
 compone
 di
 due
 dispositivi
 il
 cui

  obiettivo
 principale
 è
 in:luire
 sulla
 nostra

  quotidianità
 migliorando
 di
 molto
 la
 qualità
 della

  vita
 nel
 nostro
 ambiente
 quotidiano
 prevedendo

  un
utilizzo
sia
indipendente
che
interattivo
dei
due

  apparecchi.



                                                         4


 Possiamo
 collocare
 i
 nostri
 device
 nell’ottica

  dello
 User
 Centered
 Design
 (UCD)
 in
 quanto

  pensati
 tenendo
 conto
 del
 punto
 di
 vista
 e
 delle

  esigenze
 dell’utente.
 Lo
 UCD
 è
 un
 processo

  composto
 di
 più
 attività
 e
 si
 basa
 sull’interazione

  di
 diversi
 strumenti
 di
 analisi
 od
 osservazione,

  progettazione
e
veri:ica.



 L'idea
 è
 creare
 dei
 dispositivi
 pensati
 per
 gli

  utenti,
invece
di
adattare
i
prodotti
alle
persone.






                                                           5

UCD!

 Lo
 UCD
 propone
 delle
 linee
 guida
 da
 seguire
 nella

  progettazione
di
artefatti
digitali:

•  percezione:
 le
 informazioni
 e
 i
 comandi
 necessari
 per
 l'esecuzione

   dell'attività
devono
essere
sempre
disponibili
e
percettibili;


•  uso:
 le
 informazioni
 e
 i
 comandi
 necessari
 per
 l'esecuzione
 delle

   attività
devono
essere
facili
da
capire
e
da
usare
(immediatezza);


•  consistenza:
 stessi
 simboli,
 messaggi
 e
 azioni
 devono
 avere
 gli
 stessi

   signi:icati
in
tutto
l'ambiente
(universalità
della
simbologia);





                                                                                 6

•  sicurezza:
indica
le
caratteristiche
che
l'ambiente
deve
possedere
per

   fornire
 transazioni
 e
 dati
 af:idabili,
 gestiti
 con
 adeguati
 livelli
 di

   sicurezza
e
riservatezza;


•  trasparenza:
l'ambiente
deve
comunicare
il
suo
stato
e
gli
effetti
delle

   azioni
 compiute.
 All'utente
 devono
 essere
 comunicate
 le
 necessarie

   informazioni
per
la
corretta
valutazione
della
dinamica
dell'ambiente;


•  apprendibilità:
indica
le
caratteristiche
che
l'ambiente
deve

   possedere
per
consentire
l'apprendimento
del
suo
utilizzo
da
parte

   dell'utente
in
tempi
brevi
e
con
minimo
sforzo;


•  aiuto
e
documentazione:
fornire
funzioni
di
aiuto
come
guide
on­line

   e
documentazione
relative
al
funzionamento
dell'ambiente.
Le

   informazioni
di
aiuto
devono
essere
facili
da
trovare
e
focalizzate
sul

   compito
dell'utente.


                                                                                 7

•  tolleranza
agli
errori:
il
sistema
deve
prevenire
gli
errori
e,
qualora

   questi
accadano,
devono
essere
forniti
appropriati
messaggi
che

   indichino
chiaramente
il
problema
e
le
azioni
necessarie
per

   recuperarlo.


•  gradevolezza:indica
le
caratteristiche
che
l’oggetto
deve
possedere

   per
favorire
e
mantenere
l'interesse
dell'utente.


•  Flessibilità:
deve
tener
conto
delle
preferenze
individuali
e
dei

   contesti.





                                                                              8


    La
metodologia
di
progettazione
centrata
sull'utente
prevede
le
fasi

     iterative
di:


•    De:inizione
degli
obiettivi
del
prodotto


•    Analisi
del
contesto
d'uso

•    De:inizione
delle
speci:iche

•    Prima
prototipazione
(mockup

•    Sperimentazione
e
valutazione
di
soluzioni
alternative
(punto
di

     iterazione)

•    Adozione
della
soluzione
(test
sul
mercato)

•    Sviluppo
del
prodotto

•    Valutazione
sperimentale
(punto
di
iterazione)

•    Eventuali
correzioni

•    Rilascio
del
prodotto

•    Valutazione
con
l'utente
nel
contesto
d'uso
(punto
di
iterazione)

•    Eventuali
correzioni
ed
indicazioni
per
l'aggiornamento

•    Monitoraggio
(punto
di
iterazione)



                                                                             9

Interfacce:


   Per
descrivere
la
comunicazione
tra
utente
e
computer
la

    disciplina
Human
Computer
Interaction
ha
sviluppato
numerosi

    concetti
alla
base
dell'
Interaction
Design.



   Il
termine
"manipolazione
diretta",
inventato
da
Shneiderman

    (1983),
descrive
sistemi
che
hanno
le
seguenti
caratteristiche:



•  gli
oggetti
di
interesse
sono
tutti
visibili;


•  l'utente
può
compiere
azioni
rapide,
reversibili
e
incrementali;


•  l'utente
può
utilizzare
gli
oggetti
dello
schermo
per
eseguire
dei

   compiti,
attraverso
una
manipolazione
diretta,
al
posto
di
una

   complessa
sintassi
di
un
linguaggio
di
comandi.






                                                                        10


   I
sistemi
che
permettono
la
manipolazione
diretta
da
parte

    degli
utenti,
hanno
icone
che
rappresentano
oggetti.
Tali
icone

    possono
essere
mosse
sullo
schermo.
Tale
sistema,
basato
sulla

    metafora
della
scrivania
di
un
uf:icio
(desk‐top),
presenta
tutte

    le
icone
che
di
solito
sono
associate
all'uf:icio.



   L'immagine
del
sistema
è
realizzata
dall'interfaccia
:isica,
dal

    comportamento
del
sistema
e
dalla
documentazione
esterna
a

    cui
l'utente
può
accedere.
I
quattro
principi
per
la
progettazione

    di
interfaccia
a
manipolazione
diretta
sono:



 le
affordances,
i
limiti,
il
mapping
naturale
e
il
feed­back.




                                                                         11

Dispositivo Portatile:!




                          12

Caratteristiche tecniche:!


 Il
dispositivo
portatile
è
stato
ideato
per
svolgere
due

  funzioni:


•  archiviazione
:ile
con
qualsiasi
estensione,
ma
non

   proiettabili
(usb)


•  proiezioni
:ile
pdf
su
una
super:icie
piana
o
su
un
muro

   ad
una
distanza
compresa
tra
i
20
cm
e
i
140
cm
ca.



 Dotato
di
una
tecnologia
rivoluzionaria,
il
dispositivo

  possiede
un’
ottica
LCoS
(Liquid
Crystal
on
Silicon)

con

  un
ciclo
di
vita
di
oltre
20.000
ore,
cioè
più
di
6
ore
al

  giorno
di
uso
per
10
anni.

                                                                13


 La
proposta
iniziale
prendeva
in
considerazione
la

  tecnologia
bluetooth

successivamente
scartata
a
causa

  dei
numerosi
vincoli
che
questa
comporta.
I
principali

  svantaggi
di
questa
tecnologia
relativi
alle
nostre

  necessità
sono
date
dal
limite
di
effettuare
point‐to‐point

  (solo
tra
due
apparecchiature
connesse)
e
la
necessità
di

  non
porre
ostacoli
tra
i
due
oggetti
in
connessione.



 Differentemente
la
tecnologia
wi:i

riusulta

  vantaggiosa
in
forza
dell'interoperabilità
fra
apparecchio

  e
rete
con
una
più
rapida
e
facile
installazione
ed

  espansione
successiva
della
rete.
Inoltre,
la
presenza
di

  parecchi
produttori
ha
creato
una
notevole
concorrenza

  abbassando
di
molto
i
prezzi
iniziali
di
questa
tecnologia.



                                                            14

Tipo
di
dispositivo
Proiettore


Dispositivi
integrati
wi
:i


Dimensione:
150x50x25
mm

Peso
150
gr.

Rivestimento
Alluminio

Colore
rivestimento

disponibile
in
varie
colorazioni

Tecnologia:
LCoS
(Liquid
Crystal
on
Silicon)

Luminosità
immagine
10
lumen
ansi

Rapporto
di
contrasto
immagine
16:9

Dimensioni
immagine
proiettata
(Diagonale):
6’’
~
50’’
(15
~
127
cm)

Distanza
proiezione
20
cm‐
140
cm

CoefFiciente
zoom
digitale
4x


Risoluzione
SVGA

640
x
360
Pixels
(Q720p)

Supporto
colore
24
bit
(16,7
milioni
di
colori)
Max
Sync
Rate
(V
x
H)
100
Hz
x
88
kHz


Fonte
luce
White
Led

Connettività:
usb
e
wi:i

Componenti
computazionali:
All’interno
del
dispositivo
è
presente
un
gestore
del
:ile
system
con

    interfaccia
gra:ica
ed
un
lettore
di
:ile
pdf.
Tali
risorse
sono
implementate
direttamente
in

    hardware

Memoria
Flash
interna
di
archiviazione
:
4Gb

Accessori
in
dotazione:
treppiede
(esterno
avvitabile),
custodia
antigraf:io.


Alimentazione
dispositivo
:
alimentazione
tramite
usb
via
pc
o
schermo
touchscreen
di

                                                                                                   15

    condivisione.

Design:


•  Visibilità
delle
cose:
la
visibilità
delle
parti
degli
oggetti
indispensabili

   per
 un
 buon
 utilizzo
 è
 un
 fattore
 fondamentale
 di
 modo
 che
 la

   corrispondenza
 tra
 le
 azioni
 dell'utente
 e
 la
 loro
 funzionalità
 non
 sia

   arbitraria,
e
cioè
non
sia
dovuta
alla
spontaneità
dell'utente,
bensì
sia

   evidente
dalla
struttura
dell'oggetto
considerato.


•  La
relazione
fra
i
comandi,
il
loro
azionamento
e
i
risultati
sia
chiara
e

   più
 naturale
 possibile
 per
 l'utente.
 In
 questo
 caso
 il
 termine
 tecnico

   utilizzato
è
quello
di
mapping,
che
de:inisce
questa
relazione.
Più
sarà

   naturale
 la
 relazione
 fra
 le
 analogie
 :isiche,
 i
 modelli
 culturali
 vicini

   all'esperienza
 e
 i
 modelli
 concettuali
 dell'utente,
 più
 sarà
 facile
 usare

   l'oggetto
da
parte
dell'utente.


•  Visibilità
 dell'azione
 di
 ritorno:
 L'utente
 avrà
 più
 possibilità
 di

   ricordarsi
e
di
imparare
ad
utilizzare
un
oggetto
se
e
solo
se
è
in
grado

   di
toccare
con
mano
o
comunque
di
avere
una
percezione
chiara
degli

   effetti
delle
azioni
che
fa
con
l'oggetto
(Feedback
).


                                                                                    16

17

18

19

Treppiedi:






               20

Interfacce:

    
  L’Home
Page
mira
a
fornire
una

       chiara
ed
immediata
visualizzazione

       delle
cartelle
divise
per
categoria
e

       funzioni.


    •  Documenti:
sezione
ideata
per

       consentire
un
uso
multifunzionale
del

       dispositivo.
Archiviazione
di
:ile
di
vari

       formati
(usb),
non
necessariamente

       proiettabili,
e
:ile
PDF
il
cui
:ine
è
la

       proiezione.

    •  Documenti
protetti:
in
questa
sezione

       si
suggerisce
di
allocare
i
:ile
di
natura

       privata
e
personale
che
non
si
intende

       condividere.

    •  Documenti
condivisi:
in
questa
sezione

       vengono
archiviati
tutti
i
:ile
che
si

       intende
condividere
tenendo
presente

       che
sarà
da
questa
cartella
che
il

       dispositivo
di
reperimento
estrarrà
i

       documenti.
                                 21


   La
navigazione
dei
contenuti

    avviene
verticalmente
in

    un’organizzazione
alfabetica
alla

    :ine
del
quale
è
collocata
l’icona
che

    riconduce
all’home
page.





                                        22

Schermo !




            23

Touch screen!



   Un
 altro
 importante
 strumento
 per
 inviare
 informazioni
 al

    computer
 da
 parte
 dell'utente
 è
 il
 cosiddetto
 “touch
 screen",

    ovvero
 uno
 schermo
 che
 è
 stato
 reso
 sensibile
 alle
 pressioni

    esterne.
 In
 questo
 senso
 il
 computer
 diviene
 uno
 strumento

    bidirezionale
 in
 quanto
 riceve
 informazioni
 dall'utente
 e

    visualizza
l'output
del
sistema.
Il
vantaggio
del
touch
screen
è
che

    non
 richiede
 alcuna
 particolare
 istruzione
 per
 apprendere
 il
 suo

    funzionamento,
 non
 richiede
 uno
 spazio
 ulteriore
 di
 lavoro,
 non

    ha
 parti
 mobili
 da
 gestire.
 Il
 touch
 screen
 può
 fornire
 una

    interazione
diretta.
Gli
svantaggi
sono:
la
mancanza
di
precisione,

    un
alto
tasso
di
errori,
una
enorme
fatica
per
le
braccia
dell'uomo

    e
 il
 fatto
 che
 le
 dita
 possono
 oscurare
 alcuni
 dettagli
 della
 zona

    puntata.





                                                                             24

Caratteristiche tecniche:!
Modello
Display
LCD

Display
LCD
19’’


 La
scelta
di
questo
formato
è
data
da
una
limitazione
dei
costi
che
favorisce
la

   collocazione
di

diverse
postazioni
in
particolari
aree
(strategiche)
all’interno

   dell’ambiente
universitario.

Area
display
376.32
(O)
x
301.06
(V)
mm

Dimensione
pixel
0.294
(O)
x
0.294
(V)
mm

Risoluzione
1280x
768

Contrasto
800:1
(tip.)

Colori
16.7M
(6bit
+
FRC)

Luminosità
300
(tip.)

Viewing
angle
(CR>10)
‐80
~80
(O)
;
80~80
(V)

Frequenza
risoluzione
31.5
~
60.0
Khz/60~
75Hz

Risoluzione
ottimale
1280x1024

Connettore
Segnale
Video
15
pin
D‐sub

Alimentazione
AC100
~
240V

Consumo
41W
utilizzo
normale

Opzione
touchscreen
Resistivo,
Onda
acustica
(output
sonoro)

Connettività:
wi
:i
e
usb
per
condivisione
:ile
                                        25

26

Design:





           27

Menu:




 Il
menu
di
un’interfaccia
va
considerato
come
un
insieme
di

   opzioni
visualizzate
sullo
schermo,
dove
la
selezione
e

   l'esecuzione
di
una
delle
opzioni
risulta
nel
cambio
dello

   stato
dell'interfaccia.



 Il
menu
ha
il
vantaggio
che
gli
utenti
non
hanno
bisogno

  di
ricordare
l'item
che
desiderano,
essi
hanno
bisogno

  soltanto
di
riconoscerlo.



 Questo
vuol
dire
che
i
requisiti
di
un
menu
ef:icace
sono

  nomi
o
l'icone
auto‐esplicantive.




                                                               28

Sezioni: !
le icone indicate nella parte sinistra dello schermo
      sono sempre presenti in tutte le sezioni.!


      HOME
PAGE

      Attraverso
l’
home
page
l’utente
può
accedere
a
tutte
le
sezioni
dello
schermo.

      



      UTENTI


      La
navigazione
avviene
per
utente
(scegliendo
da
quale
utente
accedere)

          privilegiando
così
la
condivisione
fra
studenti
dello
stesso
corso
di
laurea

          senza
precludere
l’accesso
a
:ile
di
studenti.


      CARTELLE
CONDIVISE

      In
questa
sezione
è
possibile
accedere
e
scaricare
i
documenti
rilevati
da

          Waz.Up

      


      CARTELLE
PASSWORD

      Cartelle
il
cui
accesso
è
vincolato
da
una
password
fornita
dall’utente

          proprietario
dei
:ile
caricati.


                                                                                          29

Interfacce:





                            Home page: !
il
menù
rimane
:isso
e
sempre
visibile
sul
lato
sinistro
dello
schermo
dando

                       accesso
immediato
a
tutte
le
aree.
                      30

Utenti: !
Selezionando
l’icona
relativa
agli
utenti
è
possibile
visualizzare
tutti
gli
utenti

                               connessi
al
sistema

                                   31

Selezionando
l’utente
prescelto
è
possibile
visualizzare
tutti
i
documenti
rilevati


    dal
sistema.
Tali
documenti
saranno
disponibili
solo
temporaneamente.



                                                                                   32

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usufruire
dei

                 documenti

caricati
permanentemente
nel
sistema.

              33

Interfaccia
di
download
comune
a
tutte
le
sezioni.
L’utente
dopo
aver
collegato
il
proprio

    dispositivo
portatile
dovrà
solamente
selezionare
l’icona
di
download
per
dare
inizio

                                        al
processo.


                                                                                     34

Documenti Protetti: 

Sezione
dedicata
a
coloro
che
hanno
la
necessità
di
condividere
i
propri
documenti
solo

   con
un
gruppo
ristretto
di
utenti.
Tale
sezione
favorisce
lo
scambio
fra
studenti
dello

      stesso
corso
di
laurea,
fra
docenti
e
assistenti,
o
ancora
fra
docenti
e
studenti.


                                                                                      35

Per
le
ragioni
sopra
riportate
tale
sezione
è
stata
dotata
di
un
sistema
d’accesso
con

                                         password.

                                                                                    36

37

Target:


Studenti
universitari.

Età:
dai
20
ai
30
anni.

Sesso:
M
e
F,
non
rilevante
per
l’utilizzo
dello
strumento.

Caratteristiche
particolari:
nessuna.

Consigliato:


•  a
coloro
che
hanno
la
necessità
di
portare
con
sé
sempre
i
propri

   documenti,
condividerli
e
consultarli
senza
aver
bisogno
di
un
Pc;

•  a
coloro
che
non
amano
viaggiare
e
spostarsi
con
dispositivi

   ingombranti
(Pc,
proiettore,
ecc…)

•  a
coloro
che
hanno
già
dimestichezza
con
i
dispositivi
tecnologici,
ma

   adatto
anche
a
coloro
che
non
ne
hanno
mai
fatto
utilizzo;




                                                                             38

La
scelta
del
target:

La
scelta
di
questo
tipo
di
target
è
strettamente
legata
alle
funzionalità

    dello
strumento.


Gli
studenti
universitari:

•  hanno
la
necessità
di
muoversi
nell’ambiente
universitario
e
di

    trasportare
i
loro
documenti
senza
limiti
di
peso
o
d’ingombro.


•  hanno
bisogno
di
un
dispositivo
di
condivisione
e
di
consultazione

    rapido
e
veloce,
praticamente
immediato.

•  sono
propensi
alla
sperimentazione
di
nuovi
apparecchi
informatici
(in

    particolar
modo
quelli
di
piccole
dimensioni)
ed
hanno
già

    dimestichezza
con
queste
tipologie
di
strumenti.





                                                                         39

Spazi
e
Luoghi
di
utilizzo:

Ideato
per
essere
sperimentato
nell’università.

L’università
si
presta
particolarmente
all’utilizzo
dello
strumento
in
quanto:

•  è
un
luogo
di
condivisione
di
molteplici
e
svariate
informazioni;

•  è
un
luogo
di
notevoli
dimensioni
dove
è
utile
un
dispositivo

   maneggevole,
poco
ingombrante
e
facile
da
trasportare;

•  è
dotato
di
spazi
dove
poter
usufruire
al
meglio
la
funzione
del

   proiettore;

•  è
dotato
di
luoghi
di
condivisione
per
poter
utilizzare
lo
schermo;


Altri
luoghi
di
utilizzo:

•  ambiente
di
lavoro
(aziende
pubbliche
e
private)

•  meeting
e
:iere



Ci
 siamo
 focalizzati
 principalmente
 sull’analisi
 dell’ambiente

   universitario,
ma
non
si
esclude
l’utilizzo
e
la
funzionalità
dei

   dispositivi
in
altri
luoghi.

                                                                            40

Questionario:

   Il
questionario
è
uno
strumento
di
ricerca
sociale,

   di
rilevazione
dati,
che
permette
l’ottenimento
di

   informazioni
di
natura
prettamente
quantitativa,

   analizzabili
dal
punto
di
vista
statistico
e

   facilmente
generalizzabili.

   È
un
modello
di
ricerca
avente
per
oggetto
una

   popolazione
più
o
meno
estesa,
studiata
attraverso

   la
somministrazione
di
questionari
ad
un

   campione
e
la
produzione
successiva
di
dati

   statistici.

   Il
questionario
viene
scelto
quando
è
necessario

   lavorare
con
i
grandi
numeri.

   Nel
nostro
caso
è
stato
scelto
l’utilizzo
di
questo

   strumento
di
veri:ica
nonostante
i
limiti
numerici

   in
quanto
l’abbiamo
ritenuto
il
mezzo
più
rapido

   ed
immediato
per
ottenere
risultati
signi:icativi.

   Pertanto
abbiamo
focalizzato
maggiormente

   l’attenzione
sui
risultati
qualitativi.
          41

Questionario
compilato
tra
il
3

   giugno
ed
il
23
giugno
2009.

Applicazione
utilizzata
per

   l’invio:
Google
Docs.

Feedback
ottenuti:
51.

Domande
sottoposte:
17.

Divisione
in
macro
aree

   tematiche:


•  analisi
del
target

•  analisi
del
dispositivo

Target
questionario:

Studenti.

Età:
dai
20
ai
30
anni.

Sesso:
M
e
F
indifferente.



                              42

Analisi
del
Target:





•  Universitari
:
68%


•  Universitari
–
lavoratori
:
16%

                                   

•  Totale
studenti
universitari:
84%

                                       43


   La
maggioranza
degli

                                               intervistati
dichiara
di
usare

                                               quotidianamente
dispositivi

                                               tecnologici.





Dispositivi
informatici
più
utilizzati:


   Alla
domanda
“Il
nostro
dispositivo
è
orientato
alla
lettura
di
:ile
.pdf

    e
jpg.
In
un'eventualità
futura
reputi
interessante
che
possa
leggere

    anche
altri
tipi
di
:ile?”
gli
utenti
si
sono
quasi
tutti
orientati
verso
tre

    tipologie
di
:ile:

Luoghi
di
utilizzo:



                       
   Dai
dati
estrapolati

                           risulta
che
i
luoghi
di

                           utilizzo
in
cui
il

                           dispositivo
verrebbe

                           utilizzato
con

                           maggiore
frequenza

                           sono:

                       
   ‐
l’università


                       
   ‐
l’ambiente
lavorativo

Analisi
modalità
di
utilizzo:

                                 
   Una
fascia
molto

                                     elevata
di
intervistati,

                                     più
della
metà,
legge

                                     :ile
.doc
e
.pdf
più
di
5

                                     volte
alla
settimana.


                                 
   Inoltre
possiamo

                                     osservare
che
è
elevato

                                     anche
l’utilizzo
di
:ile

                                     in
.ppt,
come
già

                                     rilevato
nei
gra:ici

                                     precedenti.

                                 
   Tale
risultato
è
da

                                     tenere
in

                                     considerazione
per

                                     sviluppi
futuri
ed

                                     nuove
implementazioni

                                     del
dispositivo.

Analisi
di
gradimento:






   La
maggior
parte
degli
intervistati
conferma
l’innovazione
del

    dispositivo
da
noi
proposto,
solo
una
piccola
parte
sostiene
di

    aver
già
avuto
la
possibilità
di
utilizzare
un
dispositivo
di
questo

    tipo.
Tale
risultato
potrebbe
essere
legato
ad
una
nicchia
di

    utenza,
pertanto
si
potrebbe
proporre
un
buon
piano
marketing

    per
la
diffusione
rapida
del
prodotto
su
larga
scala.


   Da
questi
dati

    risulta
che
lo

    strumento
proposto

    è
di
gradimento
agli

    intervistati.



   Per
la
maggior

    parte
infatti
il

    dispositivo
è

    esteticamente

    piacevole
e
con
una

    buona

    maneggevolezza,

    caratteristica

    rilevante
ed

    essenziale
per

    questo
tipo
di

    strumento.

Questi
dati
ci
mostrano
come
gli
intervistati
valutino

positivamente
la
funzionalità
del
dispositivo.
Più
della
metà

ritiene
utile
il
dispositivo
per
svolgere
attività
della
vita

quotidiana,
associandolo
quindi
ad
un
bene
di
utilizzo

frequente
e
abitudinario.

I
risultati
del
questionario
mettono
in
evidenza
l’importanza

    delle
caratteristiche
salienti
di
Waz.up:


‐
maneggevolezza
ed
ingombro
limitato;

‐
condivisione
di
:ile;

‐
utilità
per
il
target
prescelto;


‐
utilità
nell’ambiente
universitario;



   Possiamo
affermare
che
il
questionario
ha
dato
certamente
un

    feedback
positivo
da
parte
degli
intervistati
e
ciò
ci
porta
ad
avere
un

    ottimo
punto
di
partenza
per
l’effettiva
realizzazione
del
prodotto
in

    futuro.

52

53

54

55

Confronti:
         

   
   3M
Micro
Proiettore
Mpro110

       (versione:
Pico
Projector).


   
   SpeciFiche
tecniche:


       Risoluzione
nativa
640
x
480
VGA


       Risoluzioni
supportate
640
x
480
VGA

       800
x
600
SVGA
1024
x
768
XGA
1280
x

       768
WXGA


       Formati
video
supportati
NTSC;
PAL


       Formato
4:3
Dimensioni
minime

       immagine
127
mm
/
5’’
di
diagonale


       Dimensioni
massime
immagine
1270

       mm
/
50’’
di
diagonale


       Ingressi
VGA,
composito
Sorgente

       luminosa
LED


       Durata
batteria
40‐60
minuti


       Tipo
di
batteria
Ricaricabile
agli
ioni
di

       litio

                                    56

Minijec1


Caratteristiche
tecniche:

Dimensioni
:
61×37x60m

Peso:
142gr

Luminosità:
10
lumens

Risoluzione:
640x
480


Ratio
di
contrato:
200:1

Connettività:
pc,
i‐pod
video
e
i‐phone





                                       57


   Mini
proiettori
integrati
nei

    cellulari
di
nuova
generazione



   Dopo
email,
Internet,
fotocamere,

    MP3,
TV,
GPS
e
radio
satellitare,
i

    elefonini
stanno
per
ricevere
un

    importante
aggiornamento:
uno

    schermo
grande
quanto
un

    televisore
e
senza
variare
le

    dimensioni
del
cellulare.
Texas

    Instruments
e
altre
società
hanno

    presentato
diversi
prototipi
di
mini

    proiettori
(generalmente
chiamati

    pico
projector)
che
possono
vivere

    da
soli
o
essere
incorporati
in

    dispositivi
palmari,
primi
fra
tutti
gli

    onnipresenti
telefonini.

                                           58


   Samsung
MBP200
e
AnyCall

    Show:
cellulare
con
proiettore

    integrato.



   Questo
dispositivo
3G
nasce
dalla

    partnership
tra
Samsung
ed
Anycall.

    È
dotato
di
un
sensore
GPS
e

    interfaccia
TouchWiz
in
grado
di

    proiettare
video,
immagini
e

    documenti
di
Of:ice
come

    presentazioni
o
:ile
di
testo.










   La
qualità
delle
immagini
(con

    dimensioni
:ino
a
50
pollici)
è
in

    grado
di
rendere
colori
vivi
anche
in

    presenza
di
scarsa
luminosità.




                                         59


   Grande
schermo
touchscreen.



   Oggi
l’utilizzo
di
schermi
touch‐
    screen
di
grandi
dimensioni
risulta

    favorire
innumerevoli
attività.


   I
casi
che
per
i
nostri
obiettivi

    abbiamo
considerato
riguardano

    attività
promozionali,
aziendali
e

    commerciali.
La
caratteristica
che

    emerge
in
modo
univoco
è
l’elevata

    interazione
e
feed‐back
tra
l’utente
e

    l’interfaccia
dello
schermo.





                                         60

61

Conclusioni:!


 Giunti
alla
:ine
di
questo
percoso
possiamo

  de:inire
che
tale
progetto
può
realmente

  trovare
posto
nel
mercato
in
forza
dei

  riscontri
positivi
ottenuti
dal
questionario

  (sebbene
abbiano
una
rilevanza
più

  qualitativa
che
quantitativa)
che
fanno

  emergere
l’apprezzamento
effettivo
del

  design
e
dell’utilità
degli
strumenti
proposti.


                                                 62


 Qualora
si
ottenessero
riscontri
positivi
in

  termini
economici
e
di
investimenti,
prenderemo

  in
considerazione
il
lancio
sul
mercato
di
una

  seconda
versione
più
evoluta
a
circa
un
anno
di

  distanza.
Per
ottenere
un
costante
incremento

  delle
vendite
prevediamo
inoltre
l’uscita
di
una

  linea
a
colori
del
dispositivo
portatile.
Le

  possibilità
che
prendiamo
in
considerazione
sono

  inoltre
di
associare
ad
uno
o
più
brand
tale

  dispositivo
(apportando
le
opportune
modi:iche

  estetiche).


                                                  63


 La
seconda
versione
del
dispositivo,
in
base

  all’analisi
dei
dati,
sarà
dotato
di
caratteristiche

  tecniche
e
strutturali
differenti
che
ne

  consentiranno
anche
la
lettura
di
formati
diversi

  da
quelli
PDF,
più
precisamente
audio
e
video






                                                          64

65

66

Componenti del gruppo:!




                          67

68

69

Grazie per l’attenzione!
                           70


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  • 1. For your job sharing.!  ! Miriam Bastia, Soehila Palma, Ornella Sannazzaro.! INTERACTION DESIGN a.a. 2008/2009.!
  • 4. Panoramica di progetto: ! 
 Waz.Up
 nasce
 dall’esigenza
 della
 società
 postmoderna
 di
 canalizzare
 e
 ottimizzare
 l’informazione
in
pieno
spirito
di
condivisione.
 
 Il
 progetto
 si
 compone
 di
 due
 dispositivi
 il
 cui
 obiettivo
 principale
 è
 in:luire
 sulla
 nostra
 quotidianità
 migliorando
 di
 molto
 la
 qualità
 della
 vita
 nel
 nostro
 ambiente
 quotidiano
 prevedendo
 un
utilizzo
sia
indipendente
che
interattivo
dei
due
 apparecchi.
 4

  • 5. 
 Possiamo
 collocare
 i
 nostri
 device
 nell’ottica
 dello
 User
 Centered
 Design
 (UCD)
 in
 quanto
 pensati
 tenendo
 conto
 del
 punto
 di
 vista
 e
 delle
 esigenze
 dell’utente.
 Lo
 UCD
 è
 un
 processo
 composto
 di
 più
 attività
 e
 si
 basa
 sull’interazione
 di
 diversi
 strumenti
 di
 analisi
 od
 osservazione,
 progettazione
e
veri:ica.

 
 L'idea
 è
 creare
 dei
 dispositivi
 pensati
 per
 gli
 utenti,
invece
di
adattare
i
prodotti
alle
persone.


 5

  • 6. UCD! 
 Lo
 UCD
 propone
 delle
 linee
 guida
 da
 seguire
 nella
 progettazione
di
artefatti
digitali:
 •  percezione:
 le
 informazioni
 e
 i
 comandi
 necessari
 per
 l'esecuzione
 dell'attività
devono
essere
sempre
disponibili
e
percettibili;
 •  uso:
 le
 informazioni
 e
 i
 comandi
 necessari
 per
 l'esecuzione
 delle
 attività
devono
essere
facili
da
capire
e
da
usare
(immediatezza);
 •  consistenza:
 stessi
 simboli,
 messaggi
 e
 azioni
 devono
 avere
 gli
 stessi
 signi:icati
in
tutto
l'ambiente
(universalità
della
simbologia);
 6

  • 7. •  sicurezza:
indica
le
caratteristiche
che
l'ambiente
deve
possedere
per
 fornire
 transazioni
 e
 dati
 af:idabili,
 gestiti
 con
 adeguati
 livelli
 di
 sicurezza
e
riservatezza;
 •  trasparenza:
l'ambiente
deve
comunicare
il
suo
stato
e
gli
effetti
delle
 azioni
 compiute.
 All'utente
 devono
 essere
 comunicate
 le
 necessarie
 informazioni
per
la
corretta
valutazione
della
dinamica
dell'ambiente;
 •  apprendibilità:
indica
le
caratteristiche
che
l'ambiente
deve
 possedere
per
consentire
l'apprendimento
del
suo
utilizzo
da
parte
 dell'utente
in
tempi
brevi
e
con
minimo
sforzo;
 •  aiuto
e
documentazione:
fornire
funzioni
di
aiuto
come
guide
on­line
 e
documentazione
relative
al
funzionamento
dell'ambiente.
Le
 informazioni
di
aiuto
devono
essere
facili
da
trovare
e
focalizzate
sul
 compito
dell'utente.
 7

  • 8. •  tolleranza
agli
errori:
il
sistema
deve
prevenire
gli
errori
e,
qualora
 questi
accadano,
devono
essere
forniti
appropriati
messaggi
che
 indichino
chiaramente
il
problema
e
le
azioni
necessarie
per
 recuperarlo.
 •  gradevolezza:indica
le
caratteristiche
che
l’oggetto
deve
possedere
 per
favorire
e
mantenere
l'interesse
dell'utente.
 •  Flessibilità:
deve
tener
conto
delle
preferenze
individuali
e
dei
 contesti.
 8

  • 9. La
metodologia
di
progettazione
centrata
sull'utente
prevede
le
fasi
 iterative
di:
 •  De:inizione
degli
obiettivi
del
prodotto

 •  Analisi
del
contesto
d'uso
 •  De:inizione
delle
speci:iche
 •  Prima
prototipazione
(mockup
 •  Sperimentazione
e
valutazione
di
soluzioni
alternative
(punto
di
 iterazione)
 •  Adozione
della
soluzione
(test
sul
mercato)
 •  Sviluppo
del
prodotto
 •  Valutazione
sperimentale
(punto
di
iterazione)
 •  Eventuali
correzioni
 •  Rilascio
del
prodotto
 •  Valutazione
con
l'utente
nel
contesto
d'uso
(punto
di
iterazione)
 •  Eventuali
correzioni
ed
indicazioni
per
l'aggiornamento
 •  Monitoraggio
(punto
di
iterazione)
 9

  • 10. Interfacce:
 
 Per
descrivere
la
comunicazione
tra
utente
e
computer
la
 disciplina
Human
Computer
Interaction
ha
sviluppato
numerosi
 concetti
alla
base
dell'
Interaction
Design.
 
 Il
termine
"manipolazione
diretta",
inventato
da
Shneiderman
 (1983),
descrive
sistemi
che
hanno
le
seguenti
caratteristiche:

 •  gli
oggetti
di
interesse
sono
tutti
visibili;

 •  l'utente
può
compiere
azioni
rapide,
reversibili
e
incrementali;

 •  l'utente
può
utilizzare
gli
oggetti
dello
schermo
per
eseguire
dei
 compiti,
attraverso
una
manipolazione
diretta,
al
posto
di
una
 complessa
sintassi
di
un
linguaggio
di
comandi.

 10

  • 11. I
sistemi
che
permettono
la
manipolazione
diretta
da
parte
 degli
utenti,
hanno
icone
che
rappresentano
oggetti.
Tali
icone
 possono
essere
mosse
sullo
schermo.
Tale
sistema,
basato
sulla
 metafora
della
scrivania
di
un
uf:icio
(desk‐top),
presenta
tutte
 le
icone
che
di
solito
sono
associate
all'uf:icio.
 
 L'immagine
del
sistema
è
realizzata
dall'interfaccia
:isica,
dal
 comportamento
del
sistema
e
dalla
documentazione
esterna
a
 cui
l'utente
può
accedere.
I
quattro
principi
per
la
progettazione
 di
interfaccia
a
manipolazione
diretta
sono:
 

 le
affordances,
i
limiti,
il
mapping
naturale
e
il
feed­back.
 11

  • 13. Caratteristiche tecniche:! 
 Il
dispositivo
portatile
è
stato
ideato
per
svolgere
due
 funzioni:
 •  archiviazione
:ile
con
qualsiasi
estensione,
ma
non
 proiettabili
(usb)
 •  proiezioni
:ile
pdf
su
una
super:icie
piana
o
su
un
muro
 ad
una
distanza
compresa
tra
i
20
cm
e
i
140
cm
ca.
 
 Dotato
di
una
tecnologia
rivoluzionaria,
il
dispositivo
 possiede
un’
ottica
LCoS
(Liquid
Crystal
on
Silicon)

con
 un
ciclo
di
vita
di
oltre
20.000
ore,
cioè
più
di
6
ore
al
 giorno
di
uso
per
10
anni.
 13

  • 14. 
 La
proposta
iniziale
prendeva
in
considerazione
la
 tecnologia
bluetooth

successivamente
scartata
a
causa
 dei
numerosi
vincoli
che
questa
comporta.
I
principali
 svantaggi
di
questa
tecnologia
relativi
alle
nostre
 necessità
sono
date
dal
limite
di
effettuare
point‐to‐point
 (solo
tra
due
apparecchiature
connesse)
e
la
necessità
di
 non
porre
ostacoli
tra
i
due
oggetti
in
connessione.
 
 Differentemente
la
tecnologia
wi:i

riusulta
 vantaggiosa
in
forza
dell'interoperabilità
fra
apparecchio
 e
rete
con
una
più
rapida
e
facile
installazione
ed
 espansione
successiva
della
rete.
Inoltre,
la
presenza
di
 parecchi
produttori
ha
creato
una
notevole
concorrenza
 abbassando
di
molto
i
prezzi
iniziali
di
questa
tecnologia.
 14

  • 15. Tipo
di
dispositivo
Proiettore

 Dispositivi
integrati
wi
:i

 Dimensione:
150x50x25
mm
 Peso
150
gr.
 Rivestimento
Alluminio
 Colore
rivestimento

disponibile
in
varie
colorazioni
 Tecnologia:
LCoS
(Liquid
Crystal
on
Silicon)
 Luminosità
immagine
10
lumen
ansi
 Rapporto
di
contrasto
immagine
16:9
 Dimensioni
immagine
proiettata
(Diagonale):
6’’
~
50’’
(15
~
127
cm)
 Distanza
proiezione
20
cm‐
140
cm
 CoefFiciente
zoom
digitale
4x

 Risoluzione
SVGA

640
x
360
Pixels
(Q720p)
 Supporto
colore
24
bit
(16,7
milioni
di
colori)
Max
Sync
Rate
(V
x
H)
100
Hz
x
88
kHz

 Fonte
luce
White
Led
 Connettività:
usb
e
wi:i
 Componenti
computazionali:
All’interno
del
dispositivo
è
presente
un
gestore
del
:ile
system
con
 interfaccia
gra:ica
ed
un
lettore
di
:ile
pdf.
Tali
risorse
sono
implementate
direttamente
in
 hardware
 Memoria
Flash
interna
di
archiviazione
:
4Gb
 Accessori
in
dotazione:
treppiede
(esterno
avvitabile),
custodia
antigraf:io.

 Alimentazione
dispositivo
:
alimentazione
tramite
usb
via
pc
o
schermo
touchscreen
di
 15
 condivisione.

  • 16. Design:
 •  Visibilità
delle
cose:
la
visibilità
delle
parti
degli
oggetti
indispensabili
 per
 un
 buon
 utilizzo
 è
 un
 fattore
 fondamentale
 di
 modo
 che
 la
 corrispondenza
 tra
 le
 azioni
 dell'utente
 e
 la
 loro
 funzionalità
 non
 sia
 arbitraria,
e
cioè
non
sia
dovuta
alla
spontaneità
dell'utente,
bensì
sia
 evidente
dalla
struttura
dell'oggetto
considerato.
 •  La
relazione
fra
i
comandi,
il
loro
azionamento
e
i
risultati
sia
chiara
e
 più
 naturale
 possibile
 per
 l'utente.
 In
 questo
 caso
 il
 termine
 tecnico
 utilizzato
è
quello
di
mapping,
che
de:inisce
questa
relazione.
Più
sarà
 naturale
 la
 relazione
 fra
 le
 analogie
 :isiche,
 i
 modelli
 culturali
 vicini
 all'esperienza
 e
 i
 modelli
 concettuali
 dell'utente,
 più
 sarà
 facile
 usare
 l'oggetto
da
parte
dell'utente.
 •  Visibilità
 dell'azione
 di
 ritorno:
 L'utente
 avrà
 più
 possibilità
 di
 ricordarsi
e
di
imparare
ad
utilizzare
un
oggetto
se
e
solo
se
è
in
grado
 di
toccare
con
mano
o
comunque
di
avere
una
percezione
chiara
degli
 effetti
delle
azioni
che
fa
con
l'oggetto
(Feedback
).
 16

  • 17. 17

  • 18. 18

  • 19. 19

  • 21. Interfacce:
 
 L’Home
Page
mira
a
fornire
una
 chiara
ed
immediata
visualizzazione
 delle
cartelle
divise
per
categoria
e
 funzioni.

 •  Documenti:
sezione
ideata
per
 consentire
un
uso
multifunzionale
del
 dispositivo.
Archiviazione
di
:ile
di
vari
 formati
(usb),
non
necessariamente
 proiettabili,
e
:ile
PDF
il
cui
:ine
è
la
 proiezione.
 •  Documenti
protetti:
in
questa
sezione
 si
suggerisce
di
allocare
i
:ile
di
natura
 privata
e
personale
che
non
si
intende
 condividere.
 •  Documenti
condivisi:
in
questa
sezione
 vengono
archiviati
tutti
i
:ile
che
si
 intende
condividere
tenendo
presente
 che
sarà
da
questa
cartella
che
il
 dispositivo
di
reperimento
estrarrà
i
 documenti.
 21

  • 22. La
navigazione
dei
contenuti
 avviene
verticalmente
in
 un’organizzazione
alfabetica
alla
 :ine
del
quale
è
collocata
l’icona
che
 riconduce
all’home
page.
 22

  • 23. Schermo ! 23

  • 24. Touch screen! 
 Un
 altro
 importante
 strumento
 per
 inviare
 informazioni
 al
 computer
 da
 parte
 dell'utente
 è
 il
 cosiddetto
 “touch
 screen",
 ovvero
 uno
 schermo
 che
 è
 stato
 reso
 sensibile
 alle
 pressioni
 esterne.
 In
 questo
 senso
 il
 computer
 diviene
 uno
 strumento
 bidirezionale
 in
 quanto
 riceve
 informazioni
 dall'utente
 e
 visualizza
l'output
del
sistema.
Il
vantaggio
del
touch
screen
è
che
 non
 richiede
 alcuna
 particolare
 istruzione
 per
 apprendere
 il
 suo
 funzionamento,
 non
 richiede
 uno
 spazio
 ulteriore
 di
 lavoro,
 non
 ha
 parti
 mobili
 da
 gestire.
 Il
 touch
 screen
 può
 fornire
 una
 interazione
diretta.
Gli
svantaggi
sono:
la
mancanza
di
precisione,
 un
alto
tasso
di
errori,
una
enorme
fatica
per
le
braccia
dell'uomo
 e
 il
 fatto
 che
 le
 dita
 possono
 oscurare
 alcuni
 dettagli
 della
 zona
 puntata.

 24

  • 25. Caratteristiche tecniche:! Modello
Display
LCD
 Display
LCD
19’’
 
 La
scelta
di
questo
formato
è
data
da
una
limitazione
dei
costi
che
favorisce
la
 collocazione
di

diverse
postazioni
in
particolari
aree
(strategiche)
all’interno
 dell’ambiente
universitario.
 Area
display
376.32
(O)
x
301.06
(V)
mm
 Dimensione
pixel
0.294
(O)
x
0.294
(V)
mm
 Risoluzione
1280x
768
 Contrasto
800:1
(tip.)
 Colori
16.7M
(6bit
+
FRC)
 Luminosità
300
(tip.)
 Viewing
angle
(CR>10)
‐80
~80
(O)
;
80~80
(V)
 Frequenza
risoluzione
31.5
~
60.0
Khz/60~
75Hz
 Risoluzione
ottimale
1280x1024
 Connettore
Segnale
Video
15
pin
D‐sub
 Alimentazione
AC100
~
240V
 Consumo
41W
utilizzo
normale
 Opzione
touchscreen
Resistivo,
Onda
acustica
(output
sonoro)
 Connettività:
wi
:i
e
usb
per
condivisione
:ile
 25

  • 26. 26

  • 27. Design:
 27

  • 28. Menu:
 

 Il
menu
di
un’interfaccia
va
considerato
come
un
insieme
di
 opzioni
visualizzate
sullo
schermo,
dove
la
selezione
e
 l'esecuzione
di
una
delle
opzioni
risulta
nel
cambio
dello
 stato
dell'interfaccia.
 
 Il
menu
ha
il
vantaggio
che
gli
utenti
non
hanno
bisogno
 di
ricordare
l'item
che
desiderano,
essi
hanno
bisogno
 soltanto
di
riconoscerlo.

 
 Questo
vuol
dire
che
i
requisiti
di
un
menu
ef:icace
sono
 nomi
o
l'icone
auto‐esplicantive.

 28

  • 29. Sezioni: ! le icone indicate nella parte sinistra dello schermo sono sempre presenti in tutte le sezioni.! HOME
PAGE
 Attraverso
l’
home
page
l’utente
può
accedere
a
tutte
le
sezioni
dello
schermo.
 

 UTENTI

 La
navigazione
avviene
per
utente
(scegliendo
da
quale
utente
accedere)
 privilegiando
così
la
condivisione
fra
studenti
dello
stesso
corso
di
laurea
 senza
precludere
l’accesso
a
:ile
di
studenti.
 CARTELLE
CONDIVISE
 In
questa
sezione
è
possibile
accedere
e
scaricare
i
documenti
rilevati
da
 Waz.Up
 

 CARTELLE
PASSWORD
 Cartelle
il
cui
accesso
è
vincolato
da
una
password
fornita
dall’utente
 proprietario
dei
:ile
caricati.
 29

  • 30. Interfacce:
 Home page: ! il
menù
rimane
:isso
e
sempre
visibile
sul
lato
sinistro
dello
schermo
dando
 accesso
immediato
a
tutte
le
aree.
 30

  • 32. Selezionando
l’utente
prescelto
è
possibile
visualizzare
tutti
i
documenti
rilevati

 dal
sistema.
Tali
documenti
saranno
disponibili
solo
temporaneamente.


 32

  • 34. Interfaccia
di
download
comune
a
tutte
le
sezioni.
L’utente
dopo
aver
collegato
il
proprio
 dispositivo
portatile
dovrà
solamente
selezionare
l’icona
di
download
per
dare
inizio
 al
processo.

 34

  • 35. Documenti Protetti: 
 Sezione
dedicata
a
coloro
che
hanno
la
necessità
di
condividere
i
propri
documenti
solo
 con
un
gruppo
ristretto
di
utenti.
Tale
sezione
favorisce
lo
scambio
fra
studenti
dello
 stesso
corso
di
laurea,
fra
docenti
e
assistenti,
o
ancora
fra
docenti
e
studenti.

 35

  • 37. 37

  • 38. Target:
 Studenti
universitari.
 Età:
dai
20
ai
30
anni.
 Sesso:
M
e
F,
non
rilevante
per
l’utilizzo
dello
strumento.
 Caratteristiche
particolari:
nessuna.
 Consigliato:

 •  a
coloro
che
hanno
la
necessità
di
portare
con
sé
sempre
i
propri
 documenti,
condividerli
e
consultarli
senza
aver
bisogno
di
un
Pc;
 •  a
coloro
che
non
amano
viaggiare
e
spostarsi
con
dispositivi
 ingombranti
(Pc,
proiettore,
ecc…)
 •  a
coloro
che
hanno
già
dimestichezza
con
i
dispositivi
tecnologici,
ma
 adatto
anche
a
coloro
che
non
ne
hanno
mai
fatto
utilizzo;
 38

  • 39. La
scelta
del
target:
 La
scelta
di
questo
tipo
di
target
è
strettamente
legata
alle
funzionalità
 dello
strumento.

 Gli
studenti
universitari:
 •  hanno
la
necessità
di
muoversi
nell’ambiente
universitario
e
di
 trasportare
i
loro
documenti
senza
limiti
di
peso
o
d’ingombro.

 •  hanno
bisogno
di
un
dispositivo
di
condivisione
e
di
consultazione
 rapido
e
veloce,
praticamente
immediato.
 •  sono
propensi
alla
sperimentazione
di
nuovi
apparecchi
informatici
(in
 particolar
modo
quelli
di
piccole
dimensioni)
ed
hanno
già
 dimestichezza
con
queste
tipologie
di
strumenti.
 39

  • 40. Spazi
e
Luoghi
di
utilizzo:
 Ideato
per
essere
sperimentato
nell’università.
 L’università
si
presta
particolarmente
all’utilizzo
dello
strumento
in
quanto:
 •  è
un
luogo
di
condivisione
di
molteplici
e
svariate
informazioni;
 •  è
un
luogo
di
notevoli
dimensioni
dove
è
utile
un
dispositivo
 maneggevole,
poco
ingombrante
e
facile
da
trasportare;
 •  è
dotato
di
spazi
dove
poter
usufruire
al
meglio
la
funzione
del
 proiettore;
 •  è
dotato
di
luoghi
di
condivisione
per
poter
utilizzare
lo
schermo;
 Altri
luoghi
di
utilizzo:
 •  ambiente
di
lavoro
(aziende
pubbliche
e
private)
 •  meeting
e
:iere
 Ci
 siamo
 focalizzati
 principalmente
 sull’analisi
 dell’ambiente
 universitario,
ma
non
si
esclude
l’utilizzo
e
la
funzionalità
dei
 dispositivi
in
altri
luoghi.
 40

  • 41. Questionario:
 Il
questionario
è
uno
strumento
di
ricerca
sociale,
 di
rilevazione
dati,
che
permette
l’ottenimento
di
 informazioni
di
natura
prettamente
quantitativa,
 analizzabili
dal
punto
di
vista
statistico
e
 facilmente
generalizzabili.
 È
un
modello
di
ricerca
avente
per
oggetto
una
 popolazione
più
o
meno
estesa,
studiata
attraverso
 la
somministrazione
di
questionari
ad
un
 campione
e
la
produzione
successiva
di
dati
 statistici.
 Il
questionario
viene
scelto
quando
è
necessario
 lavorare
con
i
grandi
numeri.
 Nel
nostro
caso
è
stato
scelto
l’utilizzo
di
questo
 strumento
di
veri:ica
nonostante
i
limiti
numerici
 in
quanto
l’abbiamo
ritenuto
il
mezzo
più
rapido
 ed
immediato
per
ottenere
risultati
signi:icativi.
 Pertanto
abbiamo
focalizzato
maggiormente
 l’attenzione
sui
risultati
qualitativi.
 41

  • 42. Questionario
compilato
tra
il
3
 giugno
ed
il
23
giugno
2009.
 Applicazione
utilizzata
per
 l’invio:
Google
Docs.
 Feedback
ottenuti:
51.
 Domande
sottoposte:
17.
 Divisione
in
macro
aree
 tematiche:

 •  analisi
del
target
 •  analisi
del
dispositivo
 Target
questionario:
 Studenti.
 Età:
dai
20
ai
30
anni.
 Sesso:
M
e
F
indifferente.
 42

  • 44. La
maggioranza
degli
 intervistati
dichiara
di
usare
 quotidianamente
dispositivi
 tecnologici.
 Dispositivi
informatici
più
utilizzati:

  • 45. Alla
domanda
“Il
nostro
dispositivo
è
orientato
alla
lettura
di
:ile
.pdf
 e
jpg.
In
un'eventualità
futura
reputi
interessante
che
possa
leggere
 anche
altri
tipi
di
:ile?”
gli
utenti
si
sono
quasi
tutti
orientati
verso
tre
 tipologie
di
:ile:

  • 46. Luoghi
di
utilizzo:
 
 Dai
dati
estrapolati
 risulta
che
i
luoghi
di
 utilizzo
in
cui
il
 dispositivo
verrebbe
 utilizzato
con
 maggiore
frequenza
 sono:
 
 ‐
l’università

 
 ‐
l’ambiente
lavorativo

  • 47. Analisi
modalità
di
utilizzo:
 
 Una
fascia
molto
 elevata
di
intervistati,
 più
della
metà,
legge
 :ile
.doc
e
.pdf
più
di
5
 volte
alla
settimana.
 
 Inoltre
possiamo
 osservare
che
è
elevato
 anche
l’utilizzo
di
:ile
 in
.ppt,
come
già
 rilevato
nei
gra:ici
 precedenti.
 
 Tale
risultato
è
da
 tenere
in
 considerazione
per
 sviluppi
futuri
ed
 nuove
implementazioni
 del
dispositivo.

  • 48. Analisi
di
gradimento:
 
 La
maggior
parte
degli
intervistati
conferma
l’innovazione
del
 dispositivo
da
noi
proposto,
solo
una
piccola
parte
sostiene
di
 aver
già
avuto
la
possibilità
di
utilizzare
un
dispositivo
di
questo
 tipo.
Tale
risultato
potrebbe
essere
legato
ad
una
nicchia
di
 utenza,
pertanto
si
potrebbe
proporre
un
buon
piano
marketing
 per
la
diffusione
rapida
del
prodotto
su
larga
scala.

  • 49. Da
questi
dati
 risulta
che
lo
 strumento
proposto
 è
di
gradimento
agli
 intervistati.
 
 Per
la
maggior
 parte
infatti
il
 dispositivo
è
 esteticamente
 piacevole
e
con
una
 buona
 maneggevolezza,
 caratteristica
 rilevante
ed
 essenziale
per
 questo
tipo
di
 strumento.

  • 51. I
risultati
del
questionario
mettono
in
evidenza
l’importanza
 delle
caratteristiche
salienti
di
Waz.up:
 ‐
maneggevolezza
ed
ingombro
limitato;
 ‐
condivisione
di
:ile;
 ‐
utilità
per
il
target
prescelto;

 ‐
utilità
nell’ambiente
universitario;
 
 Possiamo
affermare
che
il
questionario
ha
dato
certamente
un
 feedback
positivo
da
parte
degli
intervistati
e
ciò
ci
porta
ad
avere
un
 ottimo
punto
di
partenza
per
l’effettiva
realizzazione
del
prodotto
in
 futuro.

  • 52. 52

  • 53. 53

  • 54. 54

  • 55. 55

  • 56. Confronti: 
 
 3M
Micro
Proiettore
Mpro110
 (versione:
Pico
Projector).
 
 SpeciFiche
tecniche:

 Risoluzione
nativa
640
x
480
VGA

 Risoluzioni
supportate
640
x
480
VGA
 800
x
600
SVGA
1024
x
768
XGA
1280
x
 768
WXGA

 Formati
video
supportati
NTSC;
PAL

 Formato
4:3
Dimensioni
minime
 immagine
127
mm
/
5’’
di
diagonale

 Dimensioni
massime
immagine
1270
 mm
/
50’’
di
diagonale

 Ingressi
VGA,
composito
Sorgente
 luminosa
LED

 Durata
batteria
40‐60
minuti

 Tipo
di
batteria
Ricaricabile
agli
ioni
di
 litio

 56

  • 58. Mini
proiettori
integrati
nei
 cellulari
di
nuova
generazione
 
 Dopo
email,
Internet,
fotocamere,
 MP3,
TV,
GPS
e
radio
satellitare,
i
 elefonini
stanno
per
ricevere
un
 importante
aggiornamento:
uno
 schermo
grande
quanto
un
 televisore
e
senza
variare
le
 dimensioni
del
cellulare.
Texas
 Instruments
e
altre
società
hanno
 presentato
diversi
prototipi
di
mini
 proiettori
(generalmente
chiamati
 pico
projector)
che
possono
vivere
 da
soli
o
essere
incorporati
in
 dispositivi
palmari,
primi
fra
tutti
gli
 onnipresenti
telefonini.
 58

  • 59. Samsung
MBP200
e
AnyCall
 Show:
cellulare
con
proiettore
 integrato.
 
 Questo
dispositivo
3G
nasce
dalla
 partnership
tra
Samsung
ed
Anycall.
 È
dotato
di
un
sensore
GPS
e
 interfaccia
TouchWiz
in
grado
di
 proiettare
video,
immagini
e
 documenti
di
Of:ice
come
 presentazioni
o
:ile
di
testo.








 
 La
qualità
delle
immagini
(con
 dimensioni
:ino
a
50
pollici)
è
in
 grado
di
rendere
colori
vivi
anche
in
 presenza
di
scarsa
luminosità.

 59

  • 60. Grande
schermo
touchscreen.
 
 Oggi
l’utilizzo
di
schermi
touch‐ screen
di
grandi
dimensioni
risulta
 favorire
innumerevoli
attività.
 
 I
casi
che
per
i
nostri
obiettivi
 abbiamo
considerato
riguardano
 attività
promozionali,
aziendali
e
 commerciali.
La
caratteristica
che
 emerge
in
modo
univoco
è
l’elevata
 interazione
e
feed‐back
tra
l’utente
e
 l’interfaccia
dello
schermo.
 60

  • 61. 61

  • 62. Conclusioni:! 
 Giunti
alla
:ine
di
questo
percoso
possiamo
 de:inire
che
tale
progetto
può
realmente
 trovare
posto
nel
mercato
in
forza
dei
 riscontri
positivi
ottenuti
dal
questionario
 (sebbene
abbiano
una
rilevanza
più
 qualitativa
che
quantitativa)
che
fanno
 emergere
l’apprezzamento
effettivo
del
 design
e
dell’utilità
degli
strumenti
proposti.
 62

  • 63. 
 Qualora
si
ottenessero
riscontri
positivi
in
 termini
economici
e
di
investimenti,
prenderemo
 in
considerazione
il
lancio
sul
mercato
di
una
 seconda
versione
più
evoluta
a
circa
un
anno
di
 distanza.
Per
ottenere
un
costante
incremento
 delle
vendite
prevediamo
inoltre
l’uscita
di
una
 linea
a
colori
del
dispositivo
portatile.
Le
 possibilità
che
prendiamo
in
considerazione
sono
 inoltre
di
associare
ad
uno
o
più
brand
tale
 dispositivo
(apportando
le
opportune
modi:iche
 estetiche).
 63

  • 64. 
 La
seconda
versione
del
dispositivo,
in
base
 all’analisi
dei
dati,
sarà
dotato
di
caratteristiche
 tecniche
e
strutturali
differenti
che
ne
 consentiranno
anche
la
lettura
di
formati
diversi
 da
quelli
PDF,
più
precisamente
audio
e
video

 64

  • 65. 65

  • 66. 66

  • 68. 68

  • 69. 69