Olio extra-vergine di oliva: toccasana di longevità - di Giuseppe Palasciano
1. Interclub con Rotaract Bisceglie
“OLIO EXTRA-VERGINE DI OLIVA:
TOCCASANA DI LONGEVITA’”
Giuseppe Palasciano
Clinica Medica “A. Murri”
Università degli Studi di Bari
3. LA DIETA MEDITERRANEA
Elevato consumo di frutta, verdura, patate,
legumi, noci, semi, pane e cereali
Uso dell’olio di oliva per cucinare e per
condire
Moderate quantità di pesce, ma pochissima
carne
Moderate quantità di formaggio grasso e
yogurt intero
Consumo moderato di vino, di solito ai pasti
Alimentazione basata su prodotti locali,
stagionali e freschi
Stile di vita attivo
4. DIETA MEDITERRANEA e
DIETA AMERICANA
Ieri: grassi insaturi di origine
vegetale
Oggi: grassi saturi di origine
animale
5. LA DIETA MEDITERRANEA
Ancel Keys ha dimostrato che:
la dieta mediterranea è un fattore
protettivo nei confronti delle malattie
croniche cardiovascolari
l’olio d’oliva è il principale fattore
protettivo della dieta mediterranea
6. LA DIETA MEDITERRANEA
RIDUCE
patologie cardiovascolari
neoplasie
patologie neuro-degenerative
morbilità e mortalità
Trichopoulou A et al., N Engl J Med. 2003, Adherence to a Mediterranean diet and survival in a Greek population.
7. ULIVO E OLIO D’OLIVA IN PUGLIA
L’Italia è il 2° paese produttore di olio d’oliva nel mondo (8-9.000 q.li/anno)
• La Puglia è la prima regione produttrice di olio d’oliva in Italia (40%)
• Le cultivar pugliesi presentano caratteristiche ecologiche specifiche
8. Olio extravergine di oliva
• Componente principale della Dieta Mediterranea
• Principale fonte di grassi della Dieta
Mediterranea
• Alimento funzionale dotato di proprietà anti-
infiammatorie, anti-ossidanti ed anti-trombotiche
• Potenziale efficacia terapeutica:
sistema cardiovascolare;
metabolismo;
apparato epatobiliare ed intestinale;
sistema immunitario
9. OLIO DI OLIVA
98-99% componenti maggiori:
lipidi, soprattutto trigliceridi, e mono- e digliceridi in minor misura
0.5-2% componenti minori:
alcoli, steroli, idrocarburi, tocoferoli, fenoli, sostanze volatili
10. OLIO DI OLIVA
COSTITUENTI MAGGIORI
Acidi grassi insaturi (85%):
acido oleico: acido grasso monoinsaturo
(70-80% dei grassi totali)
l'acido linoleico (omega 6): acido grasso polinsaturo
(dal 4 al 12%)
Acidi grassi saturi (presenti in quantitativi minori):
acido palmitico (dal 7 al 15%)
acido stearico (dal 2 al 6%)
11. OLIO D’OLIVA
COSTITUENTI MINORI
conferiscono all’olio di oliva:
proprietà organolettiche: profumo, odore e gusto
proprietà antiossidanti: determinano stabilità,
conservabilità e qualità terapeutiche.
12. OLIO D’OLIVA
I POLIFENOLI
Tra i composti fenolici di maggiore interesse sono
OLEUROPEINA: sostanza amara di struttura β-glucosidica
presente esclusivamente nelle olive
IDROSSITIROSOLO: derivante dalla decomposizione
dell’oleuropeina
In un olio sottoposto a raffinazione tali sostanze
non sono presenti.
13. L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Preserva i costituenti minori dell’olio d’oliva
È ricco di Oleuropeina e Idrossitirosolo
Gli estratti di olio extravergine d’oliva contengono una miscela
di composti fenolici il cui effetto sinergico incrementa il potere
antiossidante
14. OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Caratteristiche specifiche
cultivar
composizione del terreno
fattori climatici
proprietà organolettiche
processi di produzione
Questi fattori rendono ogni olio di oliva un prodotto tipico ed unico
della zona di produzione
15. I POLIFENOLI
Riducono il danno ossidativo indotto dai lipidi
Riducono la disfunzione endoteliale
Riducono lo stato pro-trombotico
Riducono lo stato pro-infiammatorio
proprietà anti-infiammatorie
anti-aterosclerotiche
Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2010, Olive oil and health: summary of the II international conference on olive oil and health
consensus report, Jaén and Córdoba (Spain) 2008.
16. IMPORTANZA NUTRIZIONALE
DELL’OLIO DI OLIVA
Una dieta mediterranea ricca in Olio d’Oliva si associa ad una maggiore
longevità.
Gli acidi grassi monoinsaturi della dieta mediterranea potrebbero essere
protettivi nei confronti del decadimento cognitivo legato all’età e del Morbo di
Alzehimer.
Trichopoulou A et al., N Engl J Med. 2003, Adherence to a Mediterranean diet and survival in a Greek population; Féart C et al., JAMA.
2009, Adherence to a Mediterranean diet, cognitive decline, and risk of dementia.
17. IMPORTANZA NUTRIZIONALE
DELL’OLIO D’OLIVA
Nei paesi in cui c’è l’Olio d’Oliva è la principale fonte di lipidi, come Italia, Grecia e
Spagna il tasso di incidenza di cancro è più basso rispetto agli altri paesi europei.
Recenti studi sperimentali hanno messo in evidenza un potenziale effetto protettivo
dell’Olio d’Oliva sul cancro.
Menendez JA et al. Curr Pharm Biotechnol. 2006, Mediterranean dietary traditions for the molecular treatment of human
cancer: anti-oncogenic actions of the main olive oil's monounsaturated fatty acid oleic acid.
18. PROPRIETA’ PROTETTIVE DELL’OLIO DI OLIVA
Variabile clinica Componente Effetti benefici del
della SM funzionale putativo consumo
• Polifenoli • Può esercitare effetti
Insulino-resistenza • Acidi grassi benefici sulla
monoinsaturi sensibilità all’insulina
(MUFAs)
• Acidi grassi • Modesto incremento
Basso colesterolo monoinsaturi dei livelli di
HDL (MUFAs) colesterolo HDL
• Polifenoli • Riduce il rischio di
Ipertensione • Acidi grassi ipertensione, riduce i
arteriosa monoinsaturi valori pressori
(MUFAs)
Fito M, Mol Nutr Food Res 2007; Paniagua JA, J Am Coll Nutr 2007; Perez-Jemenez F, Mol Nutr Food Res 2007
19. Clinica Medica A. Murri
Università degli Studi di Bari
P.O.R. Regione Puglia
Olio di Oliva
Studio clinico:
“ I costituenti minori
Influenza della dieta
dell’Olio di oliva”
mediterranea nei soggetti
con Sindrome Metabolica
Studio sperimentale:
Influenza dell’introito di
Olio di oliva a livello del
genoma
20. Modificazioni dell’espressione genica dei polimorfonucleati del
sangue (PBMCs) in pazienti con Sindrome Metabolica dopo
assunzione acuta di olio extravergine di oliva
Valutazione in vivo, in una popolazione di soggetti affetti da
Sindrome Metabolica, degli effetti anti-infiammatori, anti-ossidanti
ed anti-trombotici dell’olio extravergine di oliva;
Analisi Microarray dei PBMC:
• 98 geni differentemente espressi dopo somministrazione di olio di oliva
ad elevato contenuto di fenoli (79 geni down-regolati e 19 up-
regolati);
• L’olio extravergine di oliva ricco in fenoli determina la soppressione di
alcuni geni coinvolti nei meccanismi fisiopatolocici alla base di:
Camargo et al. BMC Genomics 2010
23. DEGUSTAZIONE “DIGITALE”
Degustazione interattiva dell’olio di oliva (e di altri prodotti tipici locali, quali
olive, vino, formaggi) attraverso cui valorizzare la storia e le peculiarità
enogastronomiche della Puglia con la collaborazione delle associazioni dei
produttori di olio.
24. CONCLUSIONI
• Lo stato di salute non dipende solo dal corredo genetico ma anche
dall’influenza dell’alimentazione;
• Attraverso una corretta alimentazione è possibile orientare l’organismo
verso un migliore stato di salute;
• La comprensione dei potenziali effetti nutrigenomici dell’olio extravergine
di oliva può costituire una chiave di lettura per spiegare come la
nutrizione sia in grado di modificare i nostri geni e quindi la nostra
suscettibilità a sviluppare patologie cardiovascolari;
• In attesa di ulteriori dati scientifici di conferma dei meccanismi di
protezione è consigliabile l’assunzione giornaliera di quantità moderate di
olio extravergine di oliva.
Notas do Editor
Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sull’olio extravergine di oliva. L’olio di oliva rappresenta uno dei principali componenti della dieta mediterranea nonché la sua fonte principale di grassi. L’olio di oliva viene considerato un alimento funzionale, dotato di proprietà anti-infiammatorie, anti-ossidanti ed anti-trombotiche. Numerosi studi hanno mostrato la sua potenziale efficacia terapeutica nella prevenzione dei fattori di rischio cardiovascolari, nella modulazione del metabolismo, dell’apparato epatobiliare ed intestinale, e del sistema immunitario.
In studi sperimentali l’olio di oliva, ed in particolare gli acidi grassi monoinsaturi e i polifenoli in esso contenuti, hanno mostrato proprietà protettive nei confronti dei fattori di rischio cardiovascolari, in particolare dell’insulino-resistenza, del profilo lipidico, e dell’ipertensione arteriosa. Quando gli acidi grassi saturi vengono rimpiazzati dai MUFAs nella dieta, si verificano due importanti fenomeni: la riduzione del colesterolo LDL e l’incremento dei livelli di colesterolo HDL. Questo non si verifica quando si sostituiscono i saturi con i PUFAs (polinsaturi) o con i carboidrati.
Abbiamo quindi determinato i livelli di espressione genica dei PBMCs, valutata con metodica Microarray . Dei geni che mostravano differenze statisticamente significative, 200 aumentavano dopo assunzione di olio.
Lo stato di salute non dipende solo dal corredo genetico ma anche dall’influenza dell’alimentazione; Attraverso una corretta alimentazione è possibile orientare l’organismo verso un migliore stato di salute; La comprensione dei potenziali effetti nutrigenomici dell’olio extravergine di oliva può costituire una chiave di lettura per spiegare come la nutrizione sia in grado di modificare i nostri geni e quindi la nostra suscettibilità a sviluppare patologie cardiovascolari; In attesa di ulteriori dati scientifici di conferma dei meccanismi di protezione, è comunque consigliabile assumere un cucchiaino a pranzo ed uno a cena di olio extravergine di oliva.