Il danno d’organo: l’aterosclerosi - di P. Buonamico. 5 giugno 2012. Corso di formazione "valore nutrizionale e salutistico di prodotti agroalimentari” - Università degli studi di Bari.
3. ARTERIOSCLEROSI
FATTORI
PATOGENETICI
SISTEMICI
(FATTORI DI RISCHIO)
4. ATEROSCLEROSI: UN PROCESSO GENERALIZZATO E PROGRESSIVO
Rottura/ Angina
instabile
Normale
Stria
lipidica
Placca
fibrosa
Placca
aterosclerotica
fissurazione
della placca
e trombosi IM
} ACS
Ictus
ischemico
/TIA
Ischemia
critica
degli arti
Clinicamente silente inferiori
Angina stabile Morte
Claudicatio intermittens cardiovascolare
Progredire dell'età
10. PATOGENESI DELL’ATEROSCLEROSI:
La formazione della stria lipidica
Rappresenta la prima alterazione della parete vasale nello sviluppo
dell’aterosclerosi, ed è presente fin dalle prime decadi di vita. Si
forma attraverso le seguenti tappe:
1. Penetrazione di LDL nella tonaca intima della parete vasale
2. Ossidazione e condensazione delle LDL (ox-LDL e AGEs)
3. Stimolazione delle cellule endoteliali e muscolari a produrre
citochine pro-infiammatorie che richiamano leucociti e monociti
attraverso molecole d’adesione (VCAM-1)
4. Penetrazione delle cellule mononucleate nell’intima richiamate da
fattori chemiotattici (MCP-1)
5. Trasformazione dei macrofagi in cellule schiumose per azione
dell’MCS-F (perdita dell’autoregolazione)
6. Formazione della stria lipidica
11. ARTERIOSCLEROSI
PLACCA FIBROSA
PLACCA INTIMALE,
RILEVATA, BIANCASTRA,
FORMATA DA:
CELLULE MUSCOLARI LISCE SECERNENTI
FIBRE COLLAGENE ED ELASTICHE
12. ARTERIOSCLEROSI
PLACCA FIBROATEROMASICA
INTERESSA L’INTIMA E LA MEDIA, RILEVATA,
GIALLASTRA, FORMATA DA:
CELLULE SCHIUMOSE DI DERIVAZIONE
MACROFAGICA
FOSFOLIPIDI ED ESTERI DEL COLESTEROLO
CAPSULA COSTITUITA DA CELLULE SECERNENTI
E FIBRE COLLAGENE ED ELASTICHE
FRAMMENTAZIONE LAMINA ELASTICA INTERNA
RIDUZIONE SPESSORE MEDIA
14. PATOGENESI DELL’ATEROSCLEROSI:
dalla stria lipidica alla placca stabile
Se lo stimolo persiste la stria lipidica progredisce verso forme
aterosclerotiche più complicate, la placca fibro-lipidica
• La trasformazione in placca è dovuta alla migrazione di cellule
muscolari lisce che secernono matrice extracellulare e formano
un cappuccio fibroso che separa il cuore lipidico dal lume vasale
(PDGF, bFGF)
IL-1 e TNF-> PDGF e bFGF
• Probabilmente stimoli meccanici (stress di parete) determinano la
secrezione da parte dei macrofagi e delle piastrine di sostanza
che stimolano la crescita delle cellule muscolari lisce
• La placca, a differenza della stria, protude nel lume vasale
determinando un ostacolo al flusso coronarico
16. Ruolo delle Metalloproteasi
Galis ZS, Sukhova GK, Lark MW, Libby P.
Increased expression of matrix metalloproteinases and matrix degrading
activity in vulnerable regions of human atherosclerotic plaques.
J Clin Invest. 1994
23. EPIDEMIOLOGIA DELL’ATEROSCLEROSI
(Fonte: Relazione sullo Stato Sanitario del Paese 2000)
1. Decessi per malattie
cardiovascolari nell’anno 1997: 242.473
1. Decessi in persone >75 anni: 178.019
3. Decessi per malattie ischemiche
del cuore: 74.545
24. Principali cause di morte nei paesi industrializzati (dati 1998)
Causa % mil/morti uomo donna
CAD 13.7 7.38 1 1
Ictus 9.5 5.11 2 2
App. respir. 6.4 3.45 3 3
HIV/AIDS 4.2 2.29 5 4
BPCO 4.2 2.25 4 7
25. ARTERIOSCLEROSI
FATTORI
PATOGENETICI
SISTEMICI
(FATTORI DI RISCHIO)
42. Per Insulino - Resistenza si intende una alterata
risposta biologica all’insulina
(alterata capacità di abbassare
i livelli circolanti di glucosio)
EFFETTO BIOLOGICO DELL’INSULINA
INFERIORE A QUELLO ATTESO.
43. DISFUNZIONE
DISLIPIDEMIA VLDL
ENDOTELIALE
Apolipoproteina B
Trigliceridi MICROALBUMINURIA
HDL
IPERGLICEMIA
IPERTENSIONE
SINDROME DIABETE TIPO 2
METABOLICA
OBESITA’
(insulino resistenza IPOFIBRINOLISI
CENTRALE O
iperinsulinismo) PAI-1
VISCERALE
INFIAMMAZIONE NEOPLASIE
CRONICA SISTEMICA
Seno Prostata I.Crasso
PCR
ATEROSCLEROSI
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
( Ictus - Infarto )
46. PRINCIPALI SEDI METABOLICHE
DI INSULINO-RESISTENZA
Ridotta utilizzazione
di glucosio
Aumento della Ridotta inibizione
produzione epatica della lipolisi
di glucosio
-
- FFA
Insulina
47. L’Insulina stimola la sintesi epatica ed endoteliale del PAI – 1 per
aumentata espressione del gene specifico.
Elevati livelli di Inibitore dell’ Attivatore
del Plasminogeno ( PAI – 1)
L’IR si associa a
Incremento di Fibrinogeno
Disfunzione endoteliale
48. EFFETTI PRO – ATEROGENI
A LIVELLO ENDOTELIALE
ENDOTELINA 1
PAI- 1
INSULINO RESISTENZA
IPERINSULINISMO
Effetti
STRESS
ANG II
OSSIDATIVO
PDGF
49. L’IR a livello della via della Fosfatidil – Inositolo – 3 Chinasi (PI 3K)
nella parete vasale determina una minore produzione di OSSIDO
NITRICO.
Lo STRESS OSSIDATIVO a livello dell’endotelio, indotto
dall’iperglicemia, inibisce la produzione e la biodisponibilità di
Ossido Nitrico.
L’aumentato rilascio di FFA dal
Ad incrementare lo tessuto adiposo
Stress Ossidativo
contribuiscono Iperlipidemia post -
prandiale
50. ENDOTELINA -1
Lo Stress Ossidativo e
la Disfunzione
Endoteliale
determinano la PROSTANOIDI
riduzione di NO e
aumento di sostanze
vasocostrittrici quali
ANGIOTENSINA II
51. MECCANISMI ATTRAVERSO CUI
“IR / IPERINSULINISMO” PUO’ AUMENTARE
L’ IPERTENSIONE ARTERIOSA
Circa il 50% degli ipertesi presenta
Insulino Resistenza.
1) Aumento di attività del sistema nervoso simpatico che
sembra avvenire per un effetto diretto dell’insulina su
aree insulino sensibili del sistema nervoso centrale
Attivando, sia attraverso Potenziando la sintesi e la
meccanismi centrali che liberazione in circolo di
periferici, il sistema adrenergico catecolamine (potenziamento
della scarica nervosa simpatica)
52. IPERTENSIONE E OBESITÀ: UN'INTIMA
CONNESSIONE
il tessuto adiposo non funge solo da deposito
energetico delle calorie in eccesso, ma si
comporta come un vero e proprio organo
endocrino con funzione secretiva.
La leptina, per esempio, è un ormone proteico
della classe delle adipochine, ed è secreta dal
tessuto adiposo in quantità proporzionali alla
massa grassa: è in grado di inibire il senso di
fame e favorire il dispendio energetico.
È stato dimostrato che tale molecola riesce ad
attivare il sistema nervoso simpatico causando
un incremento dei valori pressori.
citochine proinfiammatorie l'IL-6 e il TNFα:
queste due molecole stimolano la produzione
di endotelina1 (ET-1) un potente
vasocostrittore e di angiotensinogeno, il
precursore dell'angiotensina II (Ang II)
aldosterone.
53. Le persone obese sviluppano spesso insulino-
resistenza favorisce la secrezione di
endotelina-1, mentre inibisce la secrezione di
ossido nitrico, un potente vasodilatatore;
l'insulina dunque si comporta come un vero e
proprio fattore "ipertensivante".
I pazienti obesi, poi, tendono a soffrire delle
sindromi da apnee ostruttive a causa degli
accumuli adiposi nei tessuti molli della faringe:
le ipossie notturne e a volte diurne,
determinano attivazione simpatica con
aumento della pressione e rischio di aritmie,
infarto e ictus.
56. L’ Insulino Resistenza e l’ Obesità sono fortemente
correlate con l’ aumento dei Markers della
infiammazione e della attivazione endoteliale. Flogosi,
J Am
.
attivazione endoteliale e monocitaria provocano,
prima, la formazione della placca e, poi, la sua rottura.
Coll Cardiol. 2002;39:257–265
57. Risposta insulinica inadeguata Iperinsulinemia compensatoria
Sindrome da insulino -
Diabete di tipo 2
resistenza
Retinopatia Ipertensione
Nefropatia Ictus
(dislipidemia) Policitosi ovarica
Neuropatia
Epatite steatosica
non -alcolica
62. Nei pazienti diabetici il rischio di malattie
cardiovascolari è da 2 a 5 volte superiore
a quello degli individui non diabetici.
68. CONCLUSIONI
• È sicuramente importante tenere in
considerazione i nuovi fattori di rischio nella
stratificazione del rischio cardiovascolare in
ogni singolo paziente considerando il
differente impatto che hanno nei due sessi.
69. CONCLUSIONI
• Per quanto riguarda i nuovi marcatori quali le
lipoproteine, omocisteina, proteina C reattiva,
sono ancora discordanti dati di efficacia di
prevenzione primaria o secondaria forniti da
studi clinici d’intervento randomizzati e
controllati con placebo.