Ride the Storm: Navigating Through Unstable Periods / Katerina Rudko (Belka G...
AIOM 36
1. n. 36
luglio 2007
ASSOCIAZIONE DI
INGEGNERIA
OFFSHORE E
MARINA
via G. Zanella, 36 - 20133 MILANO - tel/fax 027380073
Internet: www.aiom.info E-mail: segreteria@aiom.info
SOMMARIO
pagina 33
EDITORIALE
pagina 1133
Vibroflottazione a
Palm isalnd -
Dubai
pagina 2222
CONGRESSI E
CONFERENZE
pagina 66
Costi di costruzio-
ne nella progetta-
zione delle barriere
frangiflutti
pagina 1177
Nuove fonti di
approvvigionamen
to di sabbia
pagina 2255
RECENSIONI
BOLLETTINO
Periodico dell’Associazione Ingegneria
Offshore e Marina
Direttore Responsabile
Mario de Gerloni
Comitato di Redazione
Renata Archetti
Mario Caironi
DanielaColombo
Maurizio Gentilomo
Quote Associative AIOM
Individuali: 80 €
Collettive: 800 €
Università: 160 €
Juniores 25 €
Contributo inserzioni sul bollettino
1 modulo = ½ pagina 300 €
2 moduli = 1 pagina 500 €
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Elio Ciralli
VicePresidente: Mario de Gerloni
Tesoriere: Lucio Garassino
Consiglieri: Renata Archetti
Viviana Ardone
Mario Bernero
Daniela Colombo
Stefano Copello
Andrea Ferrante
Maurizio Gentilomo
Antonio Migliacci
Massimo Montevecchi
Giuseppe Passoni
Fabrizio Pelli
Sandro Stura
Sindaci: Roberto Libè
Gianfranco Liberatore
Alberto Meda
Carlo Niccolai
Segreteria: Giselda Barina
Stampato c/o Technital Spa – Verona
2. AIOM – BOLLETTINO n. 36 – luglio 2007
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Palm-Jumeirah Island – Dubai
Miglioramento del suolo
mediante vibroflottazione
di Massimo Contini(5)
Premessa
Il 24 novembre 2006 si è tenuta a
Palermo una Giornata di Studio
dedicata alle tecniche di
vibrocompattazione profonda in
ambito portuale e marino. La
giornata è stata organizzata dalla
Keller Fondazioni in collaborazione
con l’Ordine degli Ingegneri della
Provincia di Palermo e con l’AIOM,
ed ha visto una folta partecipazione
di tecnici progettisti e geotecnici. Nel
corso della Giornata sono state
presentate varie memorie relative ad
applicazioni pratiche in ambito
portuale. Presentiamo in questo
numero quella relativa ad un’opera
in corso di realizzazione a Dubai
negli Emirati Arabi Uniti: la Palm-
Jumeirah Island.
L’opera, che è stata completata nel
2006, è stata realizzata a cura di Al
Nakheel Properties (Nakheel Corp.)
che si è avvalsa di numerosi diversi
contractors per la realizzazione delle
varie opere; in particolare Al Nakheel
ha affidato a Keller Grundbau
Overseas Division le attività di
consolidamento del terreno di riporto
con cui è stata realizzata l’isola.
3
Responsabile Marketing Keller
Fondazioni S.r.l. Via della
Siderurgia 10 I-37139 Verona
Tel. (+39) 045 8186832
m.contini@keller-fondazioni.com
Descrizione
dell’opera
La Palm-Jumeirah è un’isola
artificiale, che fa parte di un
complesso di tre isole analoghe,
che sono in costruzione lungo la
costa dell’emirato di Dubai, che è
uno degli Emirati Arabi Uniti
(UAE). Le Palm Islands, note
anche come Dubai Palms, sono le
più grandi isole artificiali finora
progettate e in parte realizzate al
mondo.
Il progetto, una volta
completato, consentirà di
aumentare la lunghezza delle
spiagge di Dubai di ben 120 km,
con l’evidente scopo di
aumentare la ricettività turistica
dell’area, con la creazione di un
gran numero di aree residenziali
di intrattenimento e divertimento.
Le prime due isole (la Jumeirah
e la gemella Jebel Ali) hanno,
come mostra il rendering di fig.
1, la forma di una palma da
datteri con 17 fronde, protetta da
una sorta di atollo a forma quasi
Fig. 1 Schema progettuale dell’isola artificiale Palm Jumeirah
3. AIOM – BOLLETTINO n. 36 – luglio 2007
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perfettamente circolare. Il
“tronco” della palma è collegato
alla terraferme da un ponte lungo
circa 300 m. Le dimensioni
dell’opera sono veramente
imponenti considerato che il
diametro supera i 5 km e le
“fronde” più grandi superano i
due km di lunghezza; si dice che
saranno visibili ad occhio nudo
dalla luna e per questo qualcuno
le ha chiamate l’ottava meraviglia
del mondo.
Secondo quanto previsto nel
progetto, sull’isola si prevede la
realizzazione di circa 30 hotel di
lusso, 2000 ville residenziali, 500
ville sull’acqua e 2500
appartamenti in condomini
disposti lungo le varie spiagge e
poi tutte le altre possibili
infrastrutture di servizio
spaziando dai porti turistici, ai
parchi acquatici, alle terme alle
infrastrutture sportive e
naturalmente negozi, ristoranti
cinema ecc..
Fig. 2 Rendering dell’isola artificiale Palm Jumeirah al completamento del progetto
Fig. 3 Fasi di dragaggio e riempimento per la formazione dell’isola
4. AIOM – BOLLETTINO n. 36 – luglio 2007
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I lavori di riempimento per la
formazione della Palma hanno
richiesto circa 100 milioni di metri
cubi di sabbia, ottenuti dragando il
fondo del Golfo Persico e quindi
refluendo il materiale dragato.
Il processo di riempimento
effettuato con il refluimento
comporta, come ben noto, la
formazione di un terreno
relativamente poco compatto con
un elevato indice di vuoti e quindi
con scarsa capacità portante,
rischio di liquefazione in presenza
della pur modesta attività sismica
della zona ed elevato rischio di
cedimenti differenziali.
In considerazione della necessità
di evitare cedimenti e di
aumentare la capacità portante
fino a 150÷200 kN/m2
, per
consentire la realizzazione in
sicurezza di oltre 2 milioni di
metri quadrati di edilizia
residenziale, si è reso necessario
un intervento di consolidamento
eseguito tramite vibroflottazione.
Intervento di con-
solidamento con
vibroflottazione
L’intervento di consolidamento
tramite vibroflottazione ha
riguardato tutta l’isola a forma di
palma e la soluzione scelta da
Keller è stata quella di creare una
fitta griglia di colonne a maglia
regolare di lato 3,75 m (fig. 4)
estesa fino a 14 m di profondità.
Per aumentare l’effetto di
compattazione e nello stesso tempo
accelerare l’esecuzione dei lavori, è
stata scelta la soluzione di utilizzare
quattro sonde operanti in
contemporanea (fig. 5). L’intervento
di consolidamento ha abbassato il
piano di campagna dopo il
refluimento di oltre un metro (fig.6).
Al termine dell’intervento è
stato quindi realizzato un campo
prova con prove penetrometriche
statiche per verificare la capacità
portante. E’ stato inoltre costruito
sul terreno migliorato un plinto
per simulare il carico che avrebbe
dovuto sopportare il terreno
ottenendo valori di cedimento
inferiori a 25 mm.
Fig. 4 Materializzazione sul terreno di una delle “fronde”
dell’isola della maglia degli interventi di vibroflottazione.
Fig. 5 La vibrocompattazione
è stata effettuata
utilizzando quattro
sonde opernati in
contemporanea
Fig. 6 l’interventi di consolidamento ha abbassato il piano di
campagna di oltre 1 m.