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Etna
ETNA Catania è situata alle pendici dell'Etna.  Ad eccezione dei quartieri che compongono la parte sud della città (Fossa Creta, S. Giorgio, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Librino e Pigno) edificati su terreno argilloso, il resto della città poggia su materiali vulcanici (stratificati) eruttati dall'Etna.
ETNA L'Etna è un vulcano giovane che si è formato non più di 500.000 anni fa. La vasta zona su cui oggi sorge, prima della sua formazione era occupata da un ampio golfo che si estendeva dai Monti Iblei ai Monti Peloritani. L'Etna che attualmente vediamo è la somma dei vari centri eruttivi che nel tempo si sono succeduti.
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ETNA Contemporaneamente, nel territorio di Motta S.Anastasia e Misterbianco avvenivano eruzioni  sulla terraferma  con un' attività eruttiva  di tipo "fissurale “: lave molto fluide fuoriuscivano da fessure lineari, accompagnate da limitate manifestazioni esplosive. L'edificio vulcanico primordiale aveva una forma appiattita, tipica dei cosiddetti  "vulcani a scudo".
ETNA Dopo una fase di attività sottomarina, i cui resti sono localizzati tra Acicastello, Acitrezza e la collina di Vampolieri, circa 200.000 anni fa un vulcano comincia ad emergere dal mare. I resti di questa attività sono localizzati nella zona di Monte Calanna, nei pressi di Zafferana Etnea.
ETNA Fra i  200.000 ed i 100.000 anni fa , l 'attività  cambiò: da tipo "fissurale" diventò più  centralizzata  con edifici vulcanici indipendenti, i " Centri Alcalini Antichi ". Si distribuiscono in tutto il territorio in piccoli e numerosi centri eruttivi, affiancandosi o sovrapponendosi agli altri crateri.
ETNA Si rinvengono affioramenti di questo tipo  nella Valle del Bove  e in  Val Calanna,  altri rimangono nascosti e sommersi da colate recenti e sono individuabili solo da studi morfologici.
ETNA L'attività di questi antichi centri eruttivi è caratterizzata da lave meno fluide e da un aumento delle manifestazioni esplosive tali da conferire a questi edifici vulcanici versanti più scoscesi. Inizia quindi  un'attività vulcanica prevalentemente esplosiva alternata a periodi effusivi.
ETNA Lo sviluppo dell'attuale Etna incomincia con l' Ellitico , centro eruttivo formatosi circa  25.000 anni fa  e  termina circa 15.000  fa durante un'intensa fase esplosiva caratterizzata da  eruzioni catastrofiche , che hanno causato la formazione di una caldera di circa 4 km di diametro .
ETNA L’attività effusiva degli ultimi 14.000 anni porterà alla formazione dell'edificio vulcanico attuale chiamato  Mongibello .  I materiali espulsi vanno a colmare la zona a sud dei Peloritani, le acque che da essi scendono formano il corso del fiume Alcantara.
ETNA Circa 9.000 anni fa una porzione del versante orientale del vulcano Mongibello fu  soggetta ad una serie di grosse frane  che hanno portato alla formazione dell'ampia depressione della  Valle del Bove .
ETNA L'Etna, in continua attività, cambia continuamente il suo paesaggio. L'Etna all'inizio del XX secolo aveva un solo cratere sommitale, oggi ne ha quattro.
ETNA Quattro crateri e tutti in attività: il vecchio cratere centrale il cratere di Nord-Est (formatosi nel 1911) la Bocca Nuova o voragine Ovest (apertasi nel 1968)  il Cratere di Sud-Est (formatosi nel 1990)
Il nome Etna potrebbe risalire alla pronuncia del greco antico  Aitna  (Aἴτνα-ας), nome attribuito alla città di Catania  che deriva dalla parola greca  aitho  (bruciare) o dalla parola fenicia  attano  (fornace).
Nell'età romana  era conosciuta come  Aetna .  Gli arabi la chiamavano  Gabal ‘an nâr , cioè montagna di fuoco.
  Questo nome fu più tardi mutato in  Mons Gibel: la montagna due volte (dal latino  mons  "monte" e dall'arabo  Jebel  "monte") per indicare che è il monte dei monti.  Infatti il vulcano è caratterizzato da centinaia di ‘monti’, ciascuno dei quali corrisponde ad un’eruzione avvenuta in epoche preistoriche.
 
 
ETNA Motta S. Anastasia Neck- lave a fessurazione colonnare
ETNA Acitrezza I  basalti colonnari : il magma, raffreddandosi lentamente ed in modo uniforme, cristallizza e attraverso un processo di contrazione, crea una fessurazione verticale, formando delle  colonne prismatiche , di colore grigio, come canne d’organo.
ETNA Lungomare di Catania E’ possibile osservare le tipiche strutture dette “ lava a corda ”. Queste  colate laviche  solidificate sono chiamate anche  pahoehoe  che è una parola tratta dalla lingua delle popolazioni hawaiane che significa " pietre su cui si può camminare ".

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  • 2. ETNA Catania è situata alle pendici dell'Etna. Ad eccezione dei quartieri che compongono la parte sud della città (Fossa Creta, S. Giorgio, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Librino e Pigno) edificati su terreno argilloso, il resto della città poggia su materiali vulcanici (stratificati) eruttati dall'Etna.
  • 3. ETNA L'Etna è un vulcano giovane che si è formato non più di 500.000 anni fa. La vasta zona su cui oggi sorge, prima della sua formazione era occupata da un ampio golfo che si estendeva dai Monti Iblei ai Monti Peloritani. L'Etna che attualmente vediamo è la somma dei vari centri eruttivi che nel tempo si sono succeduti.
  • 4.
  • 5. ETNA Contemporaneamente, nel territorio di Motta S.Anastasia e Misterbianco avvenivano eruzioni sulla terraferma con un' attività eruttiva di tipo "fissurale “: lave molto fluide fuoriuscivano da fessure lineari, accompagnate da limitate manifestazioni esplosive. L'edificio vulcanico primordiale aveva una forma appiattita, tipica dei cosiddetti "vulcani a scudo".
  • 6. ETNA Dopo una fase di attività sottomarina, i cui resti sono localizzati tra Acicastello, Acitrezza e la collina di Vampolieri, circa 200.000 anni fa un vulcano comincia ad emergere dal mare. I resti di questa attività sono localizzati nella zona di Monte Calanna, nei pressi di Zafferana Etnea.
  • 7. ETNA Fra i 200.000 ed i 100.000 anni fa , l 'attività cambiò: da tipo "fissurale" diventò più centralizzata con edifici vulcanici indipendenti, i " Centri Alcalini Antichi ". Si distribuiscono in tutto il territorio in piccoli e numerosi centri eruttivi, affiancandosi o sovrapponendosi agli altri crateri.
  • 8. ETNA Si rinvengono affioramenti di questo tipo nella Valle del Bove e in Val Calanna, altri rimangono nascosti e sommersi da colate recenti e sono individuabili solo da studi morfologici.
  • 9. ETNA L'attività di questi antichi centri eruttivi è caratterizzata da lave meno fluide e da un aumento delle manifestazioni esplosive tali da conferire a questi edifici vulcanici versanti più scoscesi. Inizia quindi un'attività vulcanica prevalentemente esplosiva alternata a periodi effusivi.
  • 10. ETNA Lo sviluppo dell'attuale Etna incomincia con l' Ellitico , centro eruttivo formatosi circa 25.000 anni fa e termina circa 15.000 fa durante un'intensa fase esplosiva caratterizzata da eruzioni catastrofiche , che hanno causato la formazione di una caldera di circa 4 km di diametro .
  • 11. ETNA L’attività effusiva degli ultimi 14.000 anni porterà alla formazione dell'edificio vulcanico attuale chiamato Mongibello . I materiali espulsi vanno a colmare la zona a sud dei Peloritani, le acque che da essi scendono formano il corso del fiume Alcantara.
  • 12. ETNA Circa 9.000 anni fa una porzione del versante orientale del vulcano Mongibello fu soggetta ad una serie di grosse frane che hanno portato alla formazione dell'ampia depressione della Valle del Bove .
  • 13. ETNA L'Etna, in continua attività, cambia continuamente il suo paesaggio. L'Etna all'inizio del XX secolo aveva un solo cratere sommitale, oggi ne ha quattro.
  • 14. ETNA Quattro crateri e tutti in attività: il vecchio cratere centrale il cratere di Nord-Est (formatosi nel 1911) la Bocca Nuova o voragine Ovest (apertasi nel 1968) il Cratere di Sud-Est (formatosi nel 1990)
  • 15. Il nome Etna potrebbe risalire alla pronuncia del greco antico Aitna (Aἴτνα-ας), nome attribuito alla città di Catania che deriva dalla parola greca aitho (bruciare) o dalla parola fenicia attano (fornace).
  • 16. Nell'età romana era conosciuta come Aetna . Gli arabi la chiamavano Gabal ‘an nâr , cioè montagna di fuoco.
  • 17. Questo nome fu più tardi mutato in Mons Gibel: la montagna due volte (dal latino mons "monte" e dall'arabo Jebel "monte") per indicare che è il monte dei monti. Infatti il vulcano è caratterizzato da centinaia di ‘monti’, ciascuno dei quali corrisponde ad un’eruzione avvenuta in epoche preistoriche.
  • 18.  
  • 19.  
  • 20. ETNA Motta S. Anastasia Neck- lave a fessurazione colonnare
  • 21. ETNA Acitrezza I basalti colonnari : il magma, raffreddandosi lentamente ed in modo uniforme, cristallizza e attraverso un processo di contrazione, crea una fessurazione verticale, formando delle colonne prismatiche , di colore grigio, come canne d’organo.
  • 22. ETNA Lungomare di Catania E’ possibile osservare le tipiche strutture dette “ lava a corda ”. Queste colate laviche solidificate sono chiamate anche pahoehoe che è una parola tratta dalla lingua delle popolazioni hawaiane che significa " pietre su cui si può camminare ".