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Processo Verbale della Seduta del Consiglio Comunale
Numero 10 del 10.03.2014
REDATTO SULLA BASE DELLA REGISTRAZIONE
L'adunanza ha luogo nell'anno 2014 il giorno 10 del mese di marzo alle ore 17,00
nella Sala del Consiglio del Palazzo Civico, convocata nei modi di legge in sessione
straordinaria, prima convocazione e in seduta pubblica
Presiede Laura Cremolini.
Partecipa il Segretario Generale Angelo Petrucciani.
Con le funzioni di cui all'art.97, comma 4, lettera a), della legge 18/8/2000 n 267.
All'appello nominale risultano presenti, come dal seguente prospetto, n. 30 consiglieri:
ARMANI MARCELLO BERTAGNA CHRISTIAN
COLOMBINI CARLO CONTI ENRICO
CORSINI STEFANO COSSU SIMONA
CREMOLINI LAURA DELFINO MARCELLO
DE LUCA LUIGI DI VIZIA GIAN CARLO
ERBA LUCA FALUGIANI DINO
FEDERICI MASSIMO FRIJIA MARIA GRAZIA
GALLI SAURO GUERRI GIULIO
IANNELLO ERICA LAGHEZZA ALESSANDRO
LIGUORI LUCA MANFREDINI PAOLO
MANUCCI SAURO MARSELLA JONATHAN
MASIA ROBERTO LUCIANO MIRENDA IVAN
MONTEFIORI IACOPO PESERICO GIACOMO
RAFFAELLI MARCO SCARDIGLI PIER GINO
SOMMOVIGO PIER LUIGI VENTURINI RICCARDO
Risultano assenti giustificati i consiglieri:
// //
Risultano assenti i consiglieri:
CARRO PAOLO CATTANI TIZIANA
FERRAIOLI MAURIZIO
Alla seduta hanno partecipato senza facoltà di voto gli assessori:
ANGELICCHIO FRANCESCA BASILE LUCA
MORI CORRADO NATALE DAVIDE
POLLIO ALESSANDRO RUGGIA CRISTIANO
STRETTI ANDREA
Risultano assenti giustificati gli assessori:
SACCONE PATRIZIA
Risultano assenti gli assessori:
TARTARINI JACOPO
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COMUNE DELLA SPEZIA
VERBALE DI CONSIGLIO COMUNALE
DEL 10 MARZO 2014
Il Segretario Generale procede all’appello
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
30 presenti, giustificazione dell’assenza l’ha data l’Assessore Saccone. La seduta è valida.
Diamo inizio a questo Consiglio Comunale straordinario che ha all’ordine del giorno la discussione
della mozione “rifiuti tossico nocivi nel territorio”, presentata dai Consiglieri del gruppo della
Federazione della Sinistra Simona Cossu, Giulio Guerri Gruppo Consiliare “Per la nostra città”, Di
Vizia del gruppo misto e i Consiglieri del gruppo Movimento Cinque Stelle.
Per la presentazione è aperta l’iscrizione a parlare.
CONSIGLIERE SIMONA COSSU
Signora Presidente, colleghe, colleghi e signor Sindaco,
La richiesta di questo Consiglio Comunale straordinario nasce da un serie di eventi che si sono
susseguiti nell’ultimo periodo nella nostra città che riguardano il nostro territorio e che hanno
portato nella popolazione e nel Consiglio Comunale stesso, io credo, una forte preoccupazione.
Tutto diciamo ha inizio, almeno i fatti più recenti, con la pubblicazione dei verbali della
Commissione di inchiesta parlamentare sui rifiuti tossico nocivi in cui viene documentato un
sistema molto ampio di smaltimento illecito di sostanze tossiche e in cui di nuovo la nostra città
viene citata e menzionata da più soggetti come crocevia di questi traffici.
Naturalmente questo appunto ha destato parecchio scalpore nella nostra comunità. Tra l’altro,
proprio dal verbale di quella Commissione che ha stabilito che è omicidio, che della morte del
Capitano De Grazia si era appunto trattato più che una morte per un evento cardiaco di una morte
per avvelenamento, cosa che poi ha dato il la al conferimento della cittadinanza onoraria, quindi,
oltre ad essere eroe nazionale, adesso abbiamo anche l’orgoglio di averlo come nostro concittadino.
Dopo tutti questi eventi vi è stata anche la trasmissione Presa Diretta. Diciamo che la richiesta di
questo Consiglio Comunale nasce proprio all’indomani della messa in onda di questa trasmissione
in cui appunto si ripercorre quella che è tutta l’inchiesta sullo smaltimento illecito dei rifiuti e in cui
di nuovo la nostra città viene più volte menzionata appunto come luogo molto importante in questi
traffici.
Abbiamo subito avuto diciamo così un moto di sdegno per quelle che sono state, a nostro avviso, i
troppi silenzi delle istituzioni locali su questa vicenda. Anche quando sono stati pubblicati i verbali
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della Commissione parlamentare, un’istituzione importantissima del nostro Stato, le istituzioni
locali hanno fatto finta di niente. Non è stata voluta fare nessuna azione che potesse in qualche
modo rassicurare la popolazione circa i rischi per la salute che queste affermazioni potevano
comportare per i residenti di molte zone. Per questo abbiamo ritenuto necessario la richiesta di un
Consiglio Comunale, perché la politica e le istituzioni locali dicessero qualcosa e si esprimessero
riguardo a tutto quello che è accaduto in questo ultimo periodo e a tutte le ferite ancora aperte sotto
il profilo dello smaltimento rifiuti e dell’inquinamento che nella nostra città sono purtroppo ahimè
ancora troppe.
Ho cercato di ripercorrere quello che è successo perché, io credo, siano tutti eventi molto importanti
e da non sottovalutare e che hanno riproposto all’opinione pubblica nella nostra città un problema
che è vero che è da molti e da tempo ampiamente conosciuto ma che quasi si era sopito nella presa
di coscienza delle istituzioni ma devo dire della città intera, per un po’ troppo al di là dei meritori
lavori dei residenti del luogo, dei comitati cittadini che hanno sempre cercato di tenere viva
l’attenzione su questo problema.
Il Consiglio Comunale, dunque, come strumento necessario anche di riconciliazione con la
popolazione, con i concittadini che da noi naturalmente si aspettano su questo parole chiare che
possono non soltanto rassicurarli delle intenzioni da parte delle istituzioni di arrivare fino in fondo a
ogni notizia, di adoperare tutti i mezzi possibili nelle competenze che ogni istituzione ha, ma tutti i
mezzi possibili per fare luce e per essere protagonisti anche della chiarezza che va fatta riguardo a
quello e alle ultime rivelazioni che abbiamo sentito e in più uno sforzo io credo per dire ai cittadini
qual è il nostro progetto generale come istituzione e come Consiglio Comunale, rappresentiamo qua
tutta la città, di riduzione dell’inquinamento nel nostro territorio.
Io credo che noi oggi dovremmo discutere di questo, e quindi di questi due piani, come riusciamo
veramente a garantire di avere un monitoraggio totale di quelli che sono i fattori di inquinamento
nel territorio e poi come facciamo ad andare ad eliminarli? Attraverso quale progetto, quale
programma, con quali impegni.
E quindi questo è credo l’impegno che oggi deve avere il Consiglio Comunale all’interno di questa
discussione al di là di polemiche e false strumentalizzazioni, quello che a noi serve oggi è mettere
una parola chiara su queste vicende.
Ce lo chiede la città, ce l’ha chiesto con la grande manifestazione che c’è stata sabato e che ha avuto
un’altissima partecipazione che dimostra che l’attenzione della popolazione è viva su questi
argomenti. Credo che sia importante raccogliere questo grido che si è levato sabato da parte di
moltissimi concittadini; dispiace ancora una volta che purtroppo le istituzioni non abbiano risposto
subito, anche solo una dichiarazione del Sindaco per il riconoscimento di un’opzione della comunità
e per dare la giusta importanza che queste cose hanno.
Che cosa è successo quindi l’abbiamo detto, tutti questi nuovi elementi si vanno ad aggiungere a
delle criticità già esistenti ampiamente conosciute che da troppo tempo gravano sul nostro territorio.
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Queste cose insomma si vanno ad inserire in un quadro già noto e già reso noto da quella che è stata
l’indagine sulla collina dei veleni e sul sistema di discariche della collina di Pitelli, cose che
naturalmente vanno ad aggravare le recenti dichiarazioni, perché queste dichiarazioni arrivano su un
territorio che sappiamo già essere stato e dimostrato dalla magistratura essere stato comunque un
luogo in cui lo smaltimento abusivo dei rifiuti è stata una pratica per troppi anni.
Questo è successo, e che cosa è stato fatto? Abbiamo fatto un percorso di audizioni proprio negli
ultimi dieci giorni, in preparazione di questo Consiglio Comunale in cui abbiamo ascoltato vari enti
e varie istituzioni.
Quello che è stato fatto a mio avviso è troppo poco rispetto a quello che è l’allarme per la tossicità
delle sostanze che noi sappiamo essere presenti nei nostri terreni, in mare, e nei luoghi che viviamo
ogni giorno.
Abbiamo ascoltato l’Arpal che ci ha raccontato di tutto quello che è stato il percorso, il programma
di caratterizzazioni che l’Arpal ha seguito sia a terra sia a mare.
E quello che abbiamo scoperto, ma che ahimè in realtà già sapevamo, è che per quanto riguarda la
bonifica a mare niente è stato fatto per andare a ridurre quelle che sono le zone già mappate come
fortemente inquinate, perché sono state mappate, sappiamo quali sono, vi è una mappa dell’Icram
che in questi giorni gira in tutte le salse che credo che abbiano visto tutti gli spezzini che ci dice
esattamente quali sono le zone più inquinate sia nel nostro golfo che lo sappiamo a terra e che ci
dice da quali sostanze queste zone sono inquinate; rispetto alle bonifiche a mare quello che abbiamo
saputo da Arpal e che ha ribadito è che non è stata fatta alcuna opera di bonifica o di messa in
sicurezza delle zone più inquinate ma sono state fatte opere di dragaggio/bonifica, così l’ha definito
il responsabile dell’Arpal, nelle zone che erano più funzionali per delle attività di imprenditori
privati che lì avevano degli interessi.
Questo è successo, il risultato è che si è proceduto a bonificare dei territori esclusivamente in base
alla necessità imprenditoriale o alla funzione che poteva avere per lo sviluppo di certe attività
quell’area.
Questo, per carità, a qualcuno potrebbe dire che è il minimo, credo che noi questa cosa la dobbiamo
denunciare come un fatto grave, dobbiamo chiedere con forza come Consiglio Comunale che questa
ottica sia completamente ribaltata. Noi sappiamo dal progetto di bonifica preliminare dell’Icram e ci
era stato detto che era necessario procedere con una bonifica del golfo partendo da quelle zone più
inquinate, da quelle zone cioè che con i sedimenti inquinati potevano produrre un rischio per la
salute e un rischio di inquinamento, questo non è stato fatto, è stato fatto il contrario, e cioè si è
partiti da aree utili.
E allora io credo che le istituzioni locali, in particolare il Comune e in particolare il Consiglio
Comunale debba avere innanzitutto a mente quelli che sono gli interessi generali di tutta la
popolazione, e il primo interesse della popolazione è la salute, e allora noi questo lo dobbiamo
ribadire questa sera. Io mi auguro che si trovi la possibilità di fare un documento comune su alcuni
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punti specifici su cui non si può più rimandare, questo io credo che sia uno di questi; naturalmente
occorre anche aumentare le indagini rispetto alle indagini sulle banchine portuali che potrebbero
essere ben più approfondite di quelle che sono state fatte.
A terra è stato fatto praticamente nulla. Non è finito neanche il piano delle caratterizzazioni di tutte
le discariche di Pitelli, siamo indietro anni luce, sono passati 15 anni da quando è stato perimetrato
il sito di Pitelli e ad oggi possiamo dire che nulla è stato fatto per la messa in sicurezza di quei
luoghi, oggi dobbiamo avere uno scatto di orgoglio; anche sulle bonifiche a terra cercare di
costruire un progetto comune che possa in qualche modo arginare questo problema così gigantesco
e così difficile da risolvere, ma dobbiamo pure cominciare in qualche modo, in qualche luogo e da
qualche parte. Credo che oggi potrebbe essere la giornata giusta per cominciare a riragionare di
queste cose.
Vi sono poi due cose che sono emerse che la città ci chiede su cui noi dovremmo riflettere molto
seriamente.
La prima, un’indagine epidemiologica che possa andare a studiare qual è la relazione tra le malattie
che ha la popolazione residente con questi fattori di inquinamento che sono già censiti, mappati,
uno studio specifico che cerchi di individuare se esiste una soluzione; perché noi abbiamo studi
dell’A.S.L. sull’incidenza dei tumori che ci dicono chiaramente che in ogni caso l’incidenza
tumorale di certe patologie legate a problemi ambientali sono alte per le leucemie, per i linfomi,
sono più alte di Genova e sono più alte della media nazionale. Eh sì, questo l’abbiamo sentita tutti
l’A.S.L., l’incidenza è un’incidenza alta. E quindi noi prima o poi dovremmo anche fare uno studio
che ci dica se questa incidenza con la presenza di questi rifiuti tossici può o meno avere una
relazione, è questo quello che chiedono i cittadini, e questo credo che noi dovremmo cercare di fare
e poi bisogna eliminare quel grande buco nero nel nostro territorio che è la presenza della Marina
Militare. È incredibile che a distanza di tutti questi anni noi ancora non sappiamo quali sono le zone
occupate dalla Marina militare che sono inquinate, se esistono depositi di rifiuti tossico nocivi, se
esistono depositi di rifiuti nucleari, non si sa nulla, è tutto coperto da segreto.
Tanto per non farci mancare niente, giusto qualche giorno fa abbiamo assistito allo scarico di una
nave che è partita dal molo della Marina militare di una nave che trasportava rifiuti nucleari, ha
attraversato la città, hanno fatto tutto quello che dovevano fare e la popolazione non è stata
colpevolmente informata. E su questo purtroppo ahimè le dichiarazioni del Sindaco io credo che
siano allucinanti, perché se c’è una cosa che vale in democrazia è che il governo è del popolo e il
popolo deve sapere che cosa succede riguardo alle cose essenziali della propria esistenza, come la
salute, i fattori di rischio, lo dice ormai la legislazione da sempre, vanno comunicati, vanno prese
cautele, le persone vanno informate e preparate ad eventuali emergenze; e invece tutto questo non
viene fatto colpevolmente dalle istituzioni che anzi si arroccano e difendono un segreto che non ha
nessun senso di esistere, assolutamente, dicendo poi una cosa terribile: “siamo tenuti a informare
solo in caso di incidente”, a molti e non solo a me è venuto in mente che a Viareggio non c’è stato
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neanche bisogno di avvisarli, se ne sono accorti quando c’è stato l’incidente, le istituzioni non
hanno dovuto fare neanche quello. Queste cose devono finire, ci deve essere una nuova
responsabilità e un nuovo rapporto con la cittadinanza, qua non ci sono dei sudditi, qua ci sono dei
cittadini che vogliono prendere in mano la gestione del loro territorio e vogliono potere andare fieri
del territorio che hanno. Non è che fa un danno all’immagine dire che questo territorio è inquinato,
il danno in questa città è non lavorare per rimuovere tutti i fattori di inquinamento che ci sono.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Prego Consigliere
CONSIGLIERE CARLO COLOMBINI
Grazie Presidente, colleghi, signor Sindaco, vorrei iniziare raccontando un episodio di vita reale che
sempre più spesso purtroppo capita.
La scorsa estate, mentre svolgevo il mio lavoro a Lerici, sono stato fortuitamente scontrato da un
ragazzo, mi sono limitato distrattamente a scusarmi per primo. A questo punto il ragazzo si rivolge
a me dicendo “Carlo ciao, sono Roberto”, imbarazzato chiedo scusa ancora e gli domando che cosa
gli fosse successo. Il Roberto che conoscevo sembrava un attore, era di bell’aspetto, sportivo,
sempre sorridente. Quel giorno invece i suoi lineamenti si potevano a mala pena riconoscere, il suo
viso era deformato. Mi disse che da un paio di mesi gli avevano riscontrato un tumore e che le cure
che stava facendo lo gonfiavano come un pallone. A questo punto cercai di fargli coraggio e di
infondergli un po’ di energia positiva, gli diedi un abbraccio o lo salutai. Il mio cervello tutta la
mattina mi si è bloccato ripensando alla vita che ha sempre fatto questo ragazzo che è sempre stata
impeccabile, come stile di vita, salutare, sportivo, mangiava bene, non come me che faccio l’esatto
contrario. Questa introduzione è per entrare nel dibattito parlando di cose reali e tangibili che
purtroppo anche vicino a me stanno succedendo un po’ troppo spesso.
È vero, siamo ancora qui a parlare di veleni, anche il Sindaco in una recente intervista l’ha
rimarcato, purtroppo condividendo il pensiero di molti cittadini che spesso ci dicono “belin che
palle, parlate sempre delle solite cose, Acam, discariche, Enel”, sono anni che noi cerchiamo di
informare la gente sul fatto che gli studi confermano la correlazione dell’inquinamento con i tumori.
Per quanto riguarda i fattori di inquinamento, qui a Spezia non ci siamo fatti mancare nulla,
partendo dalla Pertusola che fondeva metalli in riva al mare causando una strage, perché sono morti
tutti gli operai della Pertusola, ce ne sarà forse un paio che sono ancora vivi, il porto che abbraccia
tutta la città che contiene al suo interno numerose fonti di inquinamento, tornato anch’esso alla
ribalta dalle cronache per le dichiarazioni del Pentito Schiavone e di altri testimoni finito sulle tv
nazionali che sostengono che le banchine oltre alle discariche disseminate nel levante ligure e
tuttora ripiene di delizie siano state riempite da rifiuti tossici o peggio. Per continuare con le zone
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militari, sulle cui aree protette o addirittura segrete non si è mai fatta abbastanza chiarezza. I
sottomarini nucleari, le navi cariche di rifiuti radioattivi che in silenzio vengono caricate a notte
fonda, abbiamo l’area Ip, l’Enel e la sua centrale a carbone che, essendo gemella in potenza di
quella di Vado Ligure, dovrebbe fare rizzare i capelli ai cittadini e agli amministratori perché la
Procura di Savona si è mossa e ha disposto un’analisi epidemiologica che ha fatto riscontrare i
seguenti dati: 450 morti dal 2000 al 2007, più di 1700 persone affette da patologie respiratorie, e in
più tra gli indagati risultano tecnici e amministratori pubblici colpevoli di non avere vigilato sulle
conseguenze della presenza della centrale sulla salute pubblica.
Sulla questione discariche potremmo parlare per ore degli scempi che sono stati perpetrati ai danni
di tutto il nostro territorio partendo dalle ultime abusive nel fiume Magra scoperte dai nostri
attivisti, con addirittura rifiuti ospedalieri, con provette provenienti dalla medicina nucleare. Che
dire poi della collina dei veleni e le sue dodici discariche mai bonificate? E soprattutto che dire del
processo per disastro ambientale? Prescrizione, mancanza di prove, normative farraginose pro
inquinatori hanno affossato i capi di accusa riversando tutto sui cittadini tanto per cambiare. Sui
nomi e cognomi di politici liguri spezzini e non, tuttora in piena attività, funzionari pubblici
militari, minuziosamente descritti nella famosa agenda di Duvia e per il quale il processo ha
delineato precise responsabilità è calata la parola tanto cara ai nostri politici: la prescrizione.
Di bene in meglio. Ora abbiamo anche un Ministro della Giustizia che in una sua dichiarazione ha
detto “bisogna ridefinire l’obbligatorietà dell’azione penale”, vorrei dirgli: Andrea, stai sereno, a
Spezia siamo già avanti. Quanti esposti dei cittadini sono andati avanti in questi anni? Nessuno.
Come detto, vista la correlazione tra inquinamento e tumori e del fatto che la mortalità secondo i
dati pervenuti dalla città che hanno analisi epidemiologiche sono in calo, contrariamente
all’aumento dei casi di tumore che a livello di epidemia, gli aumenti vanno dal 20% al 37% nei casi
di mesotelioma, chiedo al signor Sindaco e alla maggioranza tutta di sottoscrivere il nostro
documento, di farlo in maniera unitaria tutti quanti per chiedere all’A.S.L. un’analisi
epidemiologica urgente, per avere una fonte di dati certi sulla distribuzione e frequenza di eventi di
rilevanza sanitaria di tutta la Provincia, sulla quale basare decisioni razionali per la prevenzione, il
controllo e lo studio di possibili soluzioni.
Vorrei altresì dire che qua non si parla di battaglie tra partiti politici, questo lo si deve a tutte le
persone che ogni giorno lottano con questa malattia e lo si deve anche al mio amico Roberto. Come
l’Art. 32 della Costituzione cita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività”.
E quindi auspico che non si facciano polemiche inutili o voli pindarici in discussioni atti solo a
confondere la gente senza però ottenere nulla.
Per la cronaca, il mio amico è morto tre mesi fa.
Entra la Consigliera Cattani – Presenti 31
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PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Sempre in discussione generale, Consigliera Frijia.
CONSIGLIERE MARIA GRAZIA FRIJIA
Buonasera colleghe, buonasera colleghi, questa sera siamo chiamati ad affrontare un tema molto
delicato e molto importante sul quale forse alcune volte c’è stata molta strumentalizzazione, sul
quale invece oggi siamo chiamati secondo me a dare risposte concrete, Sindaco, e questo è un
appello forte che noi le lanciamo, raccogliendo quelle che sono le preoccupazioni e le paure dei
nostri concittadini.
Si dice oneri e onori. Lei signor Sindaco ha l’onore di essere il primo cittadino della nostra città e
ha anche l’onere di governarla questa città e di prendere impegni precisi e responsabilità chiare.
Responsabilità che nel suo caso sono ancora più pesanti e più gravose visto che la nostra città e il
nostro territorio è governato da oltre 40 anni dallo schieramento politico di cui lei è importante
esponente e rappresentante.
È per questo che lei ha il dovere di dare delle risposte ai suoi concittadini, soprattutto quando si
parla di questioni che riguardano la salute della popolazione, perché è bene ricordare che il Sindaco
è la prima autorità sanitaria sul territorio. E le dico questo perché vede Sindaco, noi ci saremmo
aspettati una presa di posizione forte da parte sua, c’è stata non è che non c’è stata, c’è stata
un’attività dell’Amministrazione Comunale in questo senso, un’attivazione di un percorso di
chiarezza ma secondo noi non è sufficiente, noi avremmo forse voluto vederla Sindaco, proprio
perché Sindaco, scendere in campo in prima fila a tutela della salute dei suoi concittadini, e allora in
questo ultimo periodo la nostra città ha rivissuto l’incubo della scandalo di Pitelli, la paura
dell’inquinamento ambientale, le dichiarazioni di questi pentiti, queste trasmissioni televisive
nazionali, hanno destato molte preoccupazioni, e si sono calate in un contesto già critico perché la
questione ambientale alla Spezia è sempre stato un argomento delicato.
A tutto questo poi si è aggiunto e purtroppo in questo siete anche sfortunati, questa polemica
recente di questa nave che ha attraccato all’arsenale di Spezia e di questo trasporto straordinario di
scorie radioattive rispetto al quale nessuno sapeva niente e anche questo ha destato preoccupazione,
e più preoccupazione ancora hanno destato le dichiarazioni dell’ex Ministro Orlando che ha detto
che questo non sarà il primo, il primo e l’unico, ma sarà il primo di altri possibili trasporti
straordinari di questo genere.
Noi siamo preoccupati Sindaco ma credo che lo sia anche lei di questo. Io credo che tutte queste
circostanze hanno pesantemente contribuito ad alimentare un clima di sfiducia purtroppo, un clima
di sfiducia che ormai i cittadini hanno nei confronti di questa gestione.
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Purtroppo quella messa in campo dal Centro-Sinistra in oltre 40 anni di governo, una gestione
purtroppo fallimentare che ha seminato alla Spezia una serie di bombe ambientali, questo dobbiamo
dirlo per onore di cronaca, e purtroppo tutto questo non ha fatto altro che alimentare questo senso di
sfiducia che si è sommato a un generale senso di sfiducia che i cittadini hanno nei confronti delle
istituzioni e della politica.
È per questo che noi oggi siamo qui io credo, perché i nostri concittadini vogliono chiarezza. E
appunto da qui la volontà di attivare un percorso in Commissione con tutta una serie di audizioni,
che devo dire io in Commissione non ci sono, ma ho letto tutti i verbali di queste commissioni e
non sono rimasta soddisfatta, non sono assolutamente rimasta soddisfatta perché, al di là dei fatti,
sembra che alla Spezia vada tutto bene. Non credo che sia così.
Allora io non voglio alimentare allarmismi, lungi da me, non è nel mio stile. Ma io credo che oggi
dobbiamo raggiungere un traguardo, un obiettivo preciso, facendoci appunto portavoce delle
preoccupazioni, delle ansie, delle angosce degli spezzini. Noi abbiamo preparato un documento che
partendo dall’analisi degli ultimi fatti arriva a chiedere impegni chiari che non devono andare nella
direzione di limitare quello che rappresenta un importante settore economico della nostra città che è
il porto ma che devono andare nella direzione di attivare un percorso reale di trasparenza. E allora
noi con il nostro documento chiediamo Sindaco, che la vicenda rispetto alla quale siamo saliti agli
onori delle cronache nazionali purtroppo, lo dico in senso ironico, le chiediamo di monitorare
questa vicenda di questi rifiuti tossici che sarebbero disseminati sul nostro territorio, e quindi di
avere le risultanze delle indagini attivate dal Ministero dell’ambiente e quindi avere i documenti.
Carta canta, noi vogliamo vedere questi documenti, attivare tutti gli strumenti a disposizione e
quindi per fare chiarezza e quindi anche delle indagini più approfondite rispetto a quelle che sono
già state fatte ed attivare in Consiglio Comunale appunto un confronto trasparente, adoperarsi però,
e questo è un aspetto al quale noi teniamo molto e che abbiamo sottolineato nel nostro territorio
visto che lei Sindaco quando il sito di Pitelli è passato dall’elenco dei siti di interesse nazionale è
diventato un sito di interesse regionale ha dichiarato che era positivo e che era un aspetto positivo,
noi la invitiamo Sindaco a sollecitare la Regione Liguria ad attivare questo processo di bonifica ma
attivarlo concretamente, in che tempi vogliamo sapere e in che modi.
A stimolare come ha detto la collega Cossu ma come ci chiedono i nostri concittadini un’indagine
epidemiologica più approfondita, più costante, che preveda appunto monitoraggio costante sulla
salute dei nostri concittadini e anche attivare tutta una serie di percorsi e di controlli relativi a questi
possibili trasporti di carichi eccezionali che probabilmente potrebbero interessare ancora il nostro
territorio. Mi sembrano delle richieste semplici, chiare, perché non possiamo continuare a non
procedere alla bonifica del sito di Pitelli, non possiamo non avere con certezza il quadro della
situazione sanitaria alla Spezia e della condizione ambientale della nostra città e del nostro
territorio. Noi dobbiamo avere la certezza che nella nostra città le cose si fanno e si fanno per bene
con serietà, questo ci aspettiamo questa sera, non siamo un’aula di Tribunale, lungi da noi, non
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siamo la magistratura, siamo un organo politico preposto ad amministrare La Spezia, la nostra città
e il nostro territorio, facciamolo bene nell’interesse delle nostre famiglie, dei nostri figli e dei nostri
concittadini e per il nostro futuro più in generale.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Prego Consigliere
CONSIGLIERE IVAN MIRENDA
Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, noi stiamo arrivando in una situazione molto particolare,
dove veramente arriveremo a ritenere la normalità qualcosa di rivoluzionario. In una città normale
si dovrebbe finire agli onori della cronaca per motivi ben migliori di quelli per cui siamo finiti sui
giornali negli ultimi 15 giorni. Fummo il Golfo dei Poeti e ora siamo il golfo dei veleni, almeno
così ci dicono sulla stampa, così ci dicono dei libri pubblicati e così ci stanno dicendo un po’ troppe
voci per pensare che sia solamente allarmismo.
Premettendo che sulla salute non c’è mai troppo allarmismo, secondo me quello che è mancato in
questa città negli ultimi anni è stato non l’allarmismo ma un sano panico. Gli scandali ambientali in
questa città ci sono ormai da un ventennio, Pitelli, Ruffino, Campo in ferro, le aree dei cosiddetti
“murati vivi” che fanno una bella vita, le aree militari di cui non sappiamo assolutamente nulla, le
navi dei veleni per cui vorrei ricordare che abbiamo dato una cittadinanza onoraria, e quindi questa
stessa amministrazione ha riconosciuto che il problema c’è, è effettivo ed è reale e queste solo per
citarne alcune.
Siamo diventati una città tristemente celebre per le sue discariche, siamo diventati una città dove
anche questioni che dovrebbero essere di facile risoluzione come Monte Montada diventano dei
bubboni interminabili che ci portano a fare continui ricorsi al Tar, battaglie giudiziarie, e intanto
questa stessa Amministrazione ha ammesso proprio parlando di Monte Montada che sussiste un
pericolo, perché il ricordo al Tar perso dall’Amministrazione in primo battuta, ora vedremo come
andrà avanti, partiva proprio da un rischio idrogeologico per tutto il materiale che è stato stivato a
Monte Montada.
Ora in ultimo, a coronamento di una settimana anzi di una quindicina di giorni molto intensi anche
come attività consiliare di Commissione, arrivano anche le navi fantasma.
Purtroppo i pirati non c’entrano nulla, torno a dire in un clima letteralmente da film di fantascienza,
da film horror, la stivatura di rifiuti tossici pericolosi su una nave, nessuno sapeva nulla. Su questo
“nessuno sapeva nulla”, con cui si è per i primi giorni dall’arrivo della notizia si è cercato di
minimizzare mi preme ricordare un fatto interessante. Ovvero che il giovedì passato il governatore
della Regione Liguria, il noto grillino Burlando, il governatore Burlando del Partito Democratico lo
stesso del nostro Sindaco, scriveva ai Ministri competenti dichiarando sostanzialmente che nessuno
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si era presa la briga di informarlo che questa bella nave transitava per la Spezia che fino a prova
contraria fa parte della Regione Liguria. Bene. Peccato che la legge in merito sul transito di
sostanze pericolose preveda un coinvolgimento diretto della Regione sul cui territorio passano dette
sostanze. Cos’è successo? Come mai questo concetto di sicurezza che tra l’altro, ora per carità
posso anche sbagliarmi, ma non mi risulta che nessuna legge dello stato, salvo quando si evochi il
segreto di stato o il segreto militare, imponga alle istituzioni di tacere sul transito di carichi
pericolosi sul territorio cittadino, posso sapere come mai, oltre a non informare i cittadini a priori
che passava un carico pericoloso abbiamo dovuto aspettare tre giorni mentre partivano e fioccavano
interpellanze in Parlamento, mentre volavano dichiarazioni sulla stampa, e mentre si sentivano
ricostruzioni fantasiose perché la più grave minaccia è quando mancano le notizie e si parte con le
fantasie più astruse.
Come mai abbiamo dovuto aspettare tre giorni e un tale polverone per cominciare a sapere che cosa
era transitato? Quale legge dello Stato autorizza il segreto anche a posteriori oltre che a priori?
Bellissima domanda. Questo in una città che già da non pochi giorni è una città preoccupata, perché
scopre a mezzo stampa che sussistono oggettivi motivi di rischio, oggettivi motivi per essere
preoccupati per la propria salute.
Noi abbiamo già avuto svariati problemini, perché però siamo santo cielo al 10 di marzo del 2014 e
siamo sempre, sempre, sempre a discutere di questi problemi? Con buona pace di certe
dichiarazioni a mezzo stampa di questi problemi stiamo a discutere perché in un quarto di secolo
non si sono risolti questi problemi. Santo cielo, noi continuiamo parlare di scorie tossiche, di navi
dei veleni, di campi in ferro, discariche, di aree militari pericolose e di carichi pericolosi che
transitano per questa città da venti anni e più, non è cambiato nulla, potremmo riprenderci
tranquillamente una seduta di dieci anni fa e di quindici anni fa, molto probabilmente saranno
diverse alcune facce, alcuni tagli di capelli e alcune barbe ma gli argomenti saranno estremamente
simili, questo ha un nome solo: questa è stagnazione! Questa città è ferma, continua a girare in un
luogo temporale.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Chiedo al pubblico di non intervenire se vuole rimanere in aula, grazie
CONSIGLIERE IVAN MIRENDA
Continuano a ripetersi sempre gli stessi problemi e non va bene.
Al di là delle critiche che sono necessarie perché qui bisogna essere critici, non fosse altro per il
fatto che torno a dire che parliamo sempre delle stesse cose perché le cose non si risolvono. Noi del
Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato due documenti, il primo che mi sembra sia nei
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contenuti sostenuto anche da molti altri colleghi, perché finalmente si faccia una serie indagine in
questa città come sono state fatte non troppo lontano in termini temporali e geografici, a Savona
non è tanto lontano da qui, perché si cominci finalmente a ragionare su quali sono stati
effettivamente i pericoli per la salute dei cittadini. Le audizioni che abbiamo avuto in questi giorni
ci hanno in primo luogo fatto capire una cosa: di informazioni, di dati e di documenti ce ne sono
troppo pochi! E quello che è stato fatto è stato troppo circoscritto, troppo frammentario, sono
mancati i fondi, sono mancate le risorse, è mancato il personale e forse è anche mancata la volontà,
c’è un dato oggettivo però, ci mancano i dati, l’unico dato certo è che di dati non ce ne sono mai
abbastanza, prova ne sia che siamo ancora qui a discuterne.
In secondo luogo, è stata avviata qualche mese fa una Commissione per le bonifiche. Era una
Commissione temporanea, ora non c’è più, reiterarla aumentandone il mandato anche e non solo per
le aree bonificate ma anche per le aree potenzialmente a rischio ambientale, secondo me oltre ad
essere un naturale svolgimento, una naturale evoluzione di questa Commissione temporanea è
anche soprattutto un segnale finalmente buono per la cittadinanza che il Consiglio Comunale prende
su di sé il carico di affrontare il problema primo di questa città, a questo punto, che è il problema
dell’inquinamento ed è il problema dell’ambiente.
Non possiamo nascondere più la testa sotto la sabbia, mi rifiuto sinceramente di vivere in una città
che regolarmente finisce sui giornali perché transitano navi cariche di carichi radioattivi, mi rifiuto
di vivere in una città che viene chiamata “golfo dei veleni” sulla stampa e mi rifiuto che l’unica
pubblicità che stiamo riuscendo a beccarci è quella di Carmine Schiavone perché questo è
veramente ridicolo, questo Consiglio Comunale deve avere uno scatto di orgoglio, saltare
finalmente tutte le lentezze negli ultimi anni e dire chiaramente che qui si fa la crociata per la salute,
senza se e senza ma. Grazie.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Consigliere Erba
CONSIGLIERE LUCA ERBA
Presidente e colleghe, colleghi Consiglieri e signor Sindaco, intendo fare subito una precisazione, in
questa aula non esistono forze politiche che non si occupano del tema della salute e forze politiche
che invece se ne occupano.
In questo Consiglio Comunale non esistono forze politiche che si occupano della salvaguardia dei
cittadini, che si occupano del rispetto delle norme ambientali e che vogliono salvaguardare la salute
di tutti e forze politiche invece che puntano a mistificare, a occultare prove e a giustificare quelli
che sono stati gli errori o che oggi non hanno l’intenzione di mettere tutti i mezzi a disposizione per
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procedere e poi una precisazione la volevo fare anche rispetto all’intervento che faceva la
Consigliera e collega Frijia.
Mettere insieme il porto, le bonifiche e le discariche, noi rischiamo di creare confusione. Ognuno
di questi temi ha affrontato un percorso specifico, metterli tutti insieme rischia di creare confusione
e di non arrivare a portare in fondo il percorso.
In Commissione bonifica non il Sindaco ma tutte le forze politiche hanno espresso il loro giudizio
positivo sul passaggio da Sin a Sir, e questo non per un fatto casuale; rivedere oggi quella posizione
è anche il tentativo di cercare di stralciare posizioni che sono state prese all’interno della
Commissione.
La richiesta di un Consiglio Comunale straordinario su un tema come questo è una richiesta giusta,
è una richiesta giusta che non vede le forze di maggioranza sottrarsi al confronto. Infatti voglio
andare per ordine.
Insomma l’indomani dello scandalo di Pitelli, siamo nell’autunno del 1996, le amministrazioni
pubbliche a vario titolo interessate particolarmente, mi riferisco alla Regione, alla Provincia e al
Comune hanno sentito la necessità di approfondire la conoscenza della situazione dell’area vasta
interessata agli impianti critici. Dal 1996 ad oggi, quasi venti anni, è stato attivato un percorso. Su
ogni sito è stato attivato un processo di caratterizzazione, di messa in sicurezza, di progetto di
bonifica; un errore che si fa nel dibattito è anche quello di creare una sovrapposizione su quelle che
sono le aree interessate nel nostro comune, la differenza che c’è tra la zona mare e la zona terra.
Lo studio invece sanitario ambientale successivamente pubblicato ha concluso che l’area indagata
era effettivamente contraddistinta da una compromissione ambientale dovuta alla presenza di
sostanze tossiche, quanto a piombo dei suoi di un’area ristretta, inquinamento di sostanze organiche
e alcune inorganiche nei pozzi della zona distribuiti e diffusi all’interno dell’area .
In particolare sono acquisite e sottoposte all’A.S.L. le risultanze del secondo studio, vado per
ordine, e mi riferisco al 1999, si proviene alla emanazione di due ulteriori ordinanze, tese
rispettivamente a vietare l’uso delle acque nei pozzi della zona a scopo potabile e per abbeverare il
bestiame, nonché a regolamentare e vietare l’uso dei prodotti ortofrutticoli e degli animali allevati
nell’area critica identificata proprio precisamente nella zona.
Inoltre si deve sottolineare che a fronte degli allarmi circa la presenza dell’interramento dei rifiuti
anche radioattivi nella zona del campetto e delle zone ad esso circostanti le analisi sono
riconducibili all’Arpal hanno escluso ogni contaminazione; con ciò smentendo le testimonianze
dell’epoca e questo lo dico per diritto di cronaca e per rimettere insieme i fatti. E infine le risultanze
dell’osservatorio epidemiologico dell’A.S.L. sono state recentemente pubblicizzate nel convegno
del maggio scorso che ha riferito gli esiti degli studi sanitari e dei monitoraggi ambientali e delle
inferenze sui due siti e dell’Istituto superiore di sanità.
In particolare, gli studi di incidenza tumorale effettuati anche con un confronto ad altre realtà hanno
concluso, un confronto tra A.S.L. e Genova ci sono eccessi di rischio per le leucemie in entrambi i
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sessi e per gli uomini e per tutte le altre sedi non si segnalano eccessi e questo per mettere un po’ di
dati all’interno del dibattito; l’eccesso delle leucemie è distribuito in modo abbastanza uniforme nei
tre distretti socio – sanitari, l’eccesso a carico dei tumori è più marcato nella zona della Val di
Magra. Per le leucemie distribuzione uniforme per le donne e maggiore frequenza in alcuni comuni
della Val di Magra per gli uomini. Per le neoplasie è confermato il gradiente a svantaggio dei
comuni della Val di Magra, tasso di incidenza sovrapponibile a quello della zona nazionale del nord
ovest.
Si è tenuta da subito distinta la situazione degli impianti critici che avevano generato
l’inquinamento nelle aree pubbliche e infatti la caratterizzazione è stata oggetto di progettazione da
parte di un gruppo di lavoro approvata e finanziata dal Ministero nel 2002 e successivamente
eseguita dall’Arpal. Questo per dire che non è da oggi che si è messo in moto un procedimento di
caratterizzazione di bonifica e di messa in sicurezza ma è un percorso che arriva da lontano. E
voglio fare riferimento a questo percorso, proprio perché oggi non si può accettare la tesi che vede
forze politiche che non sono intervenute, laddove si siano presentati problemi di carattere
ambientale e che non hanno inteso mettere a disposizione tutti gli strumenti per fare un percorso, e
questo è un esempio di quelli che sono i capitoli ambientali. E voglio fare riferimento anche a
quelle che oggi si può definire “la zona a mare” che è stata oggetto di interesse.
Anche in questo caso c’è stata una caratterizzazione, fino a 600 metri dalla costa, addirittura si è
proceduto con una caratterizzazione, con delle maglie che vedono uno spazio di 150 metri.
Precedentemente c’era stata una bonifica bellica che quindi anticipa quella che è stata la bonifica
fatta all’interno dei 600 metri della parte del golfo; e viste le dimensioni ristrette dicevo utilizzate
per la caratterizzazione e la bonifica bellica difficilmente qualche spazio è stato tralasciato. Nessuno
qua vuole negare che qua ci sono stati dei problemi delle zone su cui intervenire ma la tesi che va
smontata è che una forza politica, le istituzioni si siano negate all’intervento in quelle zone
interessate; da rifiutare che oggi non si sia attivato un percorso, come dicevo prima, di
caratterizzazione, di bonifica e di messa in sicurezza con degli studi epidemiologici, con quelli che
sono gli strumenti da utilizzare.
Non si può quindi sostenere che il tema viene fuori oggi e se poi qualcuno ha a disposizione o ha
ancora delle informazioni che oggi non sono ancora state rese pubbliche lo faccia in questa sede. Se
qualcuno sostiene che siano stati omessi e che non sia stato fatto tutto il possibile per intervenire lo
dica oggi e interveniamo.
Questo per fare capire rispetto anche a chi ci ascolta e a chi giustamente solleva delle
preoccupazioni sul tema ambientale che non ci sono forze politiche che si vogliono sottrarre a
questo tipo di funzioni ed altre che vogliono procedere su questo intervento, anche perché un tema
di questo tipo della tutela della salute tocca tutte le forze politiche. E l’appello che faccio io in
questi dieci minuti dove ho provato a mettere insieme un po’ di eventi e un po’ di fatti è insieme
alla cittadinanza che giustamente è preoccupata è di fare ulteriore chiarezza laddove ce ne sia
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bisogno e di esercitare quella che è la pressione politica che questo organismo può mettere in campo
per andare alla conclusione di un percorso che oggi c’è ed è stato attivato, la salute è un argomento
che tocca tutte le forze politiche e certamente devo dire almeno dal 1996 a oggi quello che è stato
messo in campo, gli strumenti utilizzati, non hanno mai visto le istituzioni tacere o le forze politiche
non essere chiamate per svolgere la funzione necessaria.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Consigliere Di Vizia
CONSIGLIERE GIANCARLO DI VIZIA
Grazie Presidente.
Io intanto devo dire che mi fa molto piacere avere ascoltato il Consigliere Erba, un giovane
valoroso del Partito Democratico, della maggioranza, che afferma che la convocazione di questo
Consiglio Comunale straordinario sul traffico dei rifiuti tossici sia una richiesta giusta. Io mi
aspettavo che ci fosse anche un documento di richiesta anche da parte della maggioranza che
testimoniasse questa sensibilità su questo problema.
Comunque non nego, prendo atto che c’è.
Perché io come Autonomia Ligure ho firmato la richiesta di questo Consiglio straordinario sulla
mozione presentata da Rifondazione Comunista, da Guerri, dal Movimento Cinque Stelle e su
questa mozione qualche perplessità l’avevo. Non è che su tutte le cose dette ero pienamente
d’accordo. Ma ero pienamente d’accordo che si facesse un Consiglio straordinario dopo le
affermazioni, gli articoli di stampa, le trasmissioni televisive, che era doveroso che il Consiglio
Comunale discutesse questo sensibile e delicato tema.
Bene, prima di questo Consiglio, questo Consiglio è stato preceduto da diverse commissioni,
audizioni, dell’Arpal, dell’Autorità Portuale, di Lega Ambiente, incontri molto interessanti, però
nessuna di queste organizzazioni ha potuto dare una risposta certa. Cioè secondo la A.S.L., secondo
l’Autorità Portuale e secondo l’Arpal stesso, oggi tutto è ok, anche se c’era una mappa precedente
che segnava una zona rossa di pericolo, e qui in audizione l’esponente dell’A.S.L. avrebbe detto che
era un errore perché sarebbe stato meglio pitturarlo di verde pisello, arriviamo anche a queste cose.
Questo lo devo dire perché è verbalizzato. Anche i dati forniti che poi ci ritornerò sopra sono dati
un po’ vecchi che arrivano al 2004, 2005, non tutti. Però vorrei dire che quando ho letto sulla
bacheca dei giornali che il Ministro Olando aveva in modo perentorio affermato “indagate su
Pitelli”, ho fatto un volantino immediatamente, l’unico mezzo che ho, e l’ho intitolato “Pitelli come
Acam”. E cioè ci siamo tenuti noi tutti i debiti dell’Acam, tanti discorsi, abbiamo fatto Consigli
Straordinari, abbiamo discusso, colpe, etc., però il dato reale è che tutti i debiti ce li paghiamo noi
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come cittadini. E io credo che oggi, scusate, che ci terremo anche la collina di Pitelli, anche dopo
questo Consiglio Comunale, con tutto quello che contiene.
Però voglio essere ottimista, voglio pensare che Pitelli abbia avuto il solito destino che avuto il
muro di Berlino che quando ormai eravamo perduti, avevamo perduto la speranza di vedere la verità
su quello che accadeva al di là, tutto a un tratto è crollato questo muro, è crollato tutto un mondo
dell’est e credo che arriverà anche quell’anno in cui i cittadini della Spezia verranno a conoscenza
della verità sulle cose sepolte in tutta la loro drammatica interezza. Perché io avevo citato anche in
Commissione che mi ricorda la situazione di un grande scrittore che voi conoscete, Leonardo
Sciascia che ha scritto moltissimo sugli avvenimenti mafiosi della propria terra, quando in un libro
diceva che questo professorino di turno che era onesto, che aveva pensato di essere l’unico
depositario di alcuni segreti di intrecci malavitosi, nel momento in cui viene ucciso, tutta la
popolazione con ilarità ricorda questo povero ingenuo che non aveva avuto nessuna cautela perché
tutti sapevano quello che accadeva e credo che qui sia lo stesso, che maggioranza e opposizione
sappiamo e abbiamo la certezza che nel nostro territorio siano stati consumati dei misfatti. Perché li
chiamo misfatti? Perché non abbiamo solo la sepoltura di alcuni rifiuti tossici ma abbiamo anche
qualcosa di più che è una cosa diversa, anche se a fine che è il traffico illecito dei rifiuti.
Qualcuno dice: ma una cosa è che noi testiamo che ci sono stati dei traffici illeciti di rifiuti e una
cosa è dire che ci sono i rifiuti sepolti.
È vero, anche se ci sono delle testimonianze che abbiamo sentito qua, delle testimonianze di
persone, della Finanza, che praticamente, anche se non hanno rivelato il loro nome, che
praticamente ci sono nascoste in certe aree militari questi rifiuti. Ma cos’è importante? Qual è che
fa ridere questa critica? Perché se alla Spezia era veramente il punto di crocevia dei traffici significa
che alla Spezia non c’era solo una nave che partiva e una nave che arrivava ma c’era qualcosa di
più, c’era un’organizzazione criminale che organizzava le cose. Questo è il punto.
Non voglio pensare che queste organizzazioni criminali fossero in contatto con le istituzioni di
questa città, mi auguro, ma certamente erano in contatto con gruppi che contavano nella nostra città,
questo senza dubbio. E non fa specie che mentre il Sindaco consegna la cittadinanza onoraria al
Comandante De Grazia scomparso sembra di morte non naturale, che indagando e indagando ha
detto “devo andare alla Spezia”, e facendo una sosta alla Spezia non c’è mai arrivato.
E allora noi pensavamo che queste audizioni, visto che il grande cittadino che con orgoglio mio e di
tutta la città ha consegnato questa benemerenza alla vedova e ai due figli che ci fosse qualcuno
dell’Autorità Portuale, della Capitaneria di porto che avesse sentito qualcosa, qualche nave, no?
Niente! Abbiamo un contrasto tra l’Amministrazione, e noi dobbiamo dare, mi sento orgoglioso di
quello che ha fatto il Sindaco di fronte ai silenzi e alle navi fantasma. Ma questo De Grazia se non
fosse stato per la benemerenza del Sindaco, lo ringrazio, che cosa era? Un visionario? Cioè ci
aspettiamo noi qui dunque che queste autorità scusate, non voglio offendere nessuno ma che queste
autorità, l’Autorità Portuale, l’Arpal ci dicono che non vedono nemmeno i traffici che hanno
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causato direttamente la morte al Comandante De Grazia che stava indagando su questo e dove il
primo cittadino con il Presidente del Consiglio in Sala Dante dà questa testimonianza. E allora c’è
qualcosa che qui veramente credo che non quadra.
E allora, per ripetere che le organizzazioni non vivono in una zona che le respinge, questa
organizzazione è chiaro che ha potuto crescere qua. E io prendo atto anche delle dichiarazioni
dell’esponente di Lega Ambiente secondo la quale questa Amministrazione, a differenza delle
precedenti, è più disponibile per fare luce su questi fatti è una cosa incoraggiante.
Io spero però signor Sindaco che lei continui in questa azione e sappia che le verremo dietro, e che
non ci sarà maggioranza e opposizione, ma quando lei munito di un certo coraggio che ha
dimostrato nel dare questa benemerenza alla vedova e ai due figli sappia che noi dell’opposizione…
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Prego Consigliere
CONSIGLIERE PIER GINO SCARDIGLI
È inutile nascondersi che quella di questa sera è una serata molto delicata, molto delicata perché
inerisce un argomento che riguarda la salute dei cittadini, perché concerne un aspetto che
certamente è di interesse della Magistratura, di interesse delle forze di Polizia e naturalmente è
interesse degli Enti locali.
Ma proprio perché è una sera delicata, il dovere di Consiglieri Comunali e quindi di rappresentanti
delle istituzioni ci impone una prudenza nell’utilizzazione dei termini, perché c’è chi ci ascolta, c’è
chi sulle nostre parole fa credere determinate sicurezze o insicurezze, c’è anche altre istituzioni che
ci ascoltano e quindi è necessario avere un linguaggio sereno e moderato nei termini perché è facile
debordare su valutazioni e su giudizi che poi comportano naturali conseguenze.
Come Presidente della Commissione Consiliare della quale ho l’onore di avere la presidenza, e cioè
la Commissione che riguarda appunto questo aspetto, abbiamo cercato con modestia e con
moderazione di fare il nostro compito, e quindi di portare quella parola chiara e quell’impegno di
cui parlava prima la Consigliera Frijia; abbiamo in pochi giorni cercato di dare uno spaccato
preciso della realtà in atto consultando tutte le istituzioni che avevano competenza e che hanno
competenza su questa materia e sentendo anche le associazioni che avevano qualcosa da dire su
tanti aspetti della vita della città riguardante l’ambiente.
E voglio ricordare che in soli quattro giorni, proprio perché mettere nelle condizioni il Consiglio
Comunale di potere effettuare questa discussione e quindi di dare qualche parola di chiarezza alla
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nostra cittadinanza, in soli quattro giorni abbiamo fatto qualcosa come dodici audizioni, dodici
audizioni che hanno portato non so se chiarezza ma hanno portato una messe di notizie e di
informazioni che saranno certamente utili per lo svolgimento dei lavori nel prosieguo. Il 25
febbraio abbiamo sentito Italia Nostra nella persona della signora Spinato e poi abbiamo sentito il
WWF con il rappresentante Ponzanelli, poi la Lega Ambiente con l’Avvocatessa Antonini e subito
dopo il 26 febbraio e quindi il giorno seguente abbiamo sentito le associazioni dei comitati spezzini,
Cucciniello, la signora Casagrande che ci ha parlato di Pagliari e le sue non facili problematiche,
Arbasetti leader storico del levante del nostro golfo che ci ha dato un ritratto long time di quello che
è successo nel levante del golfo; il 3 marzo abbiamo cominciato a sentire le istituzioni sanitarie e
abbiamo sentito l’Arpal, abbiamo sentito il Corpo forestale, abbiamo sentito anche la giornalista
Coggio che nei suoi articoli si intrattiene spesso con questo argomento; e il 7 marzo infine abbiamo
sentito il porto per capire come sono stati eseguiti i lavori nell’ambito del nostro golfo, l’A.S.L.
l’IST e la Provincia.
Questo Consiglio Comunale per la verità avrebbe dovuto essere fatto un po’ dopo, avremmo dovuto
potere pattuire un rinvio, perché era necessario avere in mano questi dati, metabolizzarli fino in
fondo in modo da capire realmente le cose che sono state dette perché spesso questa audizione ha
comportato l’espressione di dati non sempre facilmente comprensibili. Si trattava di dover vedere
grafici che ci sono stati consegnati ed altro, ma la velocità con cui abbiamo voluto lavorare non ci
mette nelle condizioni di fare un consuntivo preciso ma qualche spunto l’abbiamo tratto, qualche
cosa di preciso lo possiamo dire e soprattutto possiamo dire parole chiare: è per questo che, a fronte
del lavoro fatto, è giusto questa sera usare moderazione e parole fondate senza lasciarsi andare a
quadri e descrizioni di quadri che riguardano elementi sui quali non ci sono prove consistenti su cui
non abbiamo certezze e per le quali possiamo anche indurre paure e timori e sospetti dei quali però
non possiamo dare prova certa.
Io di una cosa posso dire che sono convintissimo, sono convintissimo del fatto che le istituzioni
sanitarie ed altre, forze di polizia e magistratura, in linea di massima si muovono con grande
trasparenza, con competenza e grande impegno. Allora noi dovremmo partire dal concetto che se
qualcosa è successo nel nostro golfo questo qualcosa è stato indagato e se ad oggi non si riesce a
arrivare ancora a una soluzione di questo problema evidentemente le cose non sono così evidenti
come ci vengono raccontate.
Allora se così, se diversamente fosse, dovremmo dire che la Magistratura non ha fatto il proprio
dovere, che i Carabinieri non hanno fatto il loro dovere, che la Polizia non ha fatto il proprio
dovere, che l’A.S.L. non fa il proprio dovere, che l’Arpal non fa il proprio dovere
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
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Chiedo un po’ di disciplina nel pubblico cortesemente, questa è un’istituzione e quindi si tiene un
determinato comportamento. Grazie
Andiamo avanti, il Consigliere Di Vizia ha avuto modo di parlare, Consigliere Scardigli vada
avanti, grazie.
CONSIGLIERE PIER GINO SCARDIGLI
Andare avanti per dire che io personalmente ritengo di voler vivere in un paese in cui qualche
fiducia a queste istituzioni debba essere data. C’è evidentemente chi ritiene di vivere in un paese nel
quale non può essere data nessuna fiducia ad alcuna di queste istituzioni, e questo è pericolosissimo
per le nostre vite e anche per il nostro equilibro morale e psicologico.
Questo detto, sono convinto che il Comune della Spezia, l’Amministrazione Comunale della
Spezia, abbia il dovere di insistere fino in fondo perché verità, se fatti gravissimi sono successi
debbano emergere, insistere perché le cose vengano indagate fino in fondo, e sotto questo profilo ho
proposto alla Commissione e lo riproporrò nella prossima riunione che tutti i verbali della nostra
Commissione vengano trasmessi alla Procura della Repubblica, perché coloro che hanno dichiarato
che qui siamo a un crocevia di veleni sul nostro territorio, chi ha sostenuto nell’audizione delle
nostre commissioni che fatti gravissimi sono successi e che ci sono state testimonianze dei fatti che
sono accaduti sul nostro territorio, è giusto che la Procura della Repubblica venga incaricata di
questi verbali così da potere indagare fino in fondo sulla veridicità degli stessi. E quindi io sono tra
coloro, e avendo fiducia sia nella Magistratura che nelle forze di polizia e in altri, dico che il
Comune ha il dovere di comunicare queste notizie in modo che si possa arrivare fino in fondo.
Però dobbiamo dire altrettanto che i dati che noi abbiamo avuto sul problema della salute, e le
notizie che ci verranno dai futuri impegni che il Comune ha preso in termini di indagine sono dei
dati confortanti, questo lo dobbiamo dire perché le indagini epidemiologiche sono state fatte fino ad
oggi, ancorché risalenti al 2006, sono indagini che dicono che il livello di mortalità sulla Spezia è
un livello inferiore a quello di livello nazionale e questo non significa che non esiste niente nel
nostro territorio, e questo però è una situazione che ci deve confortare rispetto a un quadro
disarmante che io ho sentito da parte di alcuni Consiglieri recitare questa sera; ed è giusto dire le
verità così come sono evidenziate nelle analisi che sono state fatte nel corso degli anni da eminenti
istituti universitari italiani, perché altrimenti parliamo solo dei dati negativi e non parliamo mai di
alcun dato negativo.
L’Assessore Natale nell’intervenire nelle nostre commissioni e interloquendo con coloro che
abbiamo audito ci ha dato notizia, e del resto a noi nota, di due iniziative molto importanti; la
prima quella che riguarda…
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
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Ha finito il tempo. Assessore Natale, prego. Consigliere Scardigli mi scusi poi in dichiarazione di
voto fate presenti anche gli ultimi due punti
ASSESSORE DAVIDE NATALE
Grazie signora Presidente, signori Consiglieri, Consigliere Scardigli, dirò quello che stava per dire
ma non si deve preoccupare del fatto che molto spesso non vengono riportati anche quanto emerso
dalla Commissione perché molto spesso non si è presenti oppure non si vuole ascoltare.
Questa Amministrazione, su questo tema, ha posto come ricordava sia il Consigliere Di Vizia che
altri un’attenzione molto puntuale, perché effettivamente rappresenta un grande problema per il
nostro Comune. E proprio per questo, parto proprio da uno dei temi fondamentali di polemica
politica, per poi prendere e cogliere l’aspetto positivo che anche la Consigliera Cossu diceva nel suo
intervento e cioè di capire qual è il progetto di riduzione dell’inquinamento. Ma parto dal tema del
Sin Sir. Rileggendo anche l’ordine del giorno, non so chi era firmatario, si riportavano le parole del
Sindaco, nelle parole del Sindaco che si salutava con positività il fatto non di declassare ma di
normare in maniera diversa quel sito da Sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale,
diceva una parola che è caratteristica di questa Amministrazione: il futuro è nelle nostre mani.
Questo è il passaggio fondamentale. Molto spesso dal 2001 fino al 2013 ognuno di noi era portato a
trovare, come giustificazione del fatto che poco si stava muovendo per quanto riguarda le bonifiche
nella zona est della nostra città, la classica frase “a Roma non si muove niente”. Noi abbiamo detto
una cosa diversa alla luce della nuova classificazione di quel sito: è in Regione, è più vicino a noi e
oggettivamente abbiamo un’interlocuzione diversa, le normative da rispettare sono molto simili se
non come organizzazione delle conferenze dei servizi, noi ci mettiamo la faccia e noi ne
rispondiamo in maniera diretta dell’azione. Questo era il principio che stavano alle parole del
Sindaco nel momento in cui il governo decide di regolamentare in maniera diversa i siti in
questione. E con questa azione, e con questo principio che il Sindaco ha dato il via a un’azione
dell’Amministrazione volta a che cosa fare? Volta a cercare di lavorare insieme alla Regione per
cercare di andare avanti e per cercare di sveltire il più possibile le operazioni di bonifica e di messa
in sicurezza di quella zona della città. Se interessa la polemica forse il Sindaco doveva dire un’altra
cosa, se interessa l’aspetto concreto, le risposte che si danno ai cittadini, migliori parole non ce ne
potevano essere. Allora che cosa abbiamo fatto? Intanto il primo atto concreto è quello di mettere
un tassello in più che è quello di verificare con più celerità il progetto di bonifica attraverso la
messa in sicurezza permanente del sito cosiddetto ex Ipodec, di avviare la caratterizzazione di un
sito che non era ancora stato caratterizzato, in particolare faccio riferimento a Saturnia ma faccio
riferimento anche alla PBO che è un’altra delle sorgenti di inquinamento del nostro territorio che
aveva un processo di bonifica ma non era ancora stato approvato, è stata approvata l’analisi di
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rischio e dove ha superato i limiti, le soglie di rischio, è stata approvata la bonifica. Si sta studiando
il progetto di bonifica dell’Ipodec, è partito il progetto attraverso la messa in sicurezza di Sistemi
ambientali. E quindi dico al Consigliere Mirenda che proprio niente non è vero che non sia
successo. In questi anni grazie anche alla determinazione anche di questa amministrazione.
D’accordo “anche” perché è un lavoro ben più complesso del Consiglio Comunale, delle
commissioni, quindi non c’è stata nessuna voglia di marcare alcun terreno. Però grazie a questo
lavoro abbiamo fatto questi passi in avanti, e grazie a questo lavoro io voglio anche dire che il tema
degli studi che sono stati paventati, l’abbiamo detto anche in Commissione, forse non si è voluto
anche qua ascoltare però noi abbiamo fatto uno studio epidemiologico che, come ha detto il Dottor
Fontana dell’Istituto Scientifico Tumori di Genova non ce ne sono realtà come le nostre dove in
quattordici anni sono stati fatti undici studi epidemiologici.
Noi abbiamo fatto tutto? No. Tant’è che, come abbiamo detto in Commissione, abbiamo dato
l’incarico all’A.S.L. e all’IST di sviluppare questo studio, non solo fermarci all’incidenza, alla
mortalità dal punto di vista dei tumori ambiente correlati, ma anche di sviluppare le cosiddette
“malattie a minore latenza” quelle asmatiche, cardiache che sono tutte ambiente correlate ma che
non rientrano nella casistica precedente. Questo è il primo punto.
Secondo punto, con l’Istituto Superiore di Sanità stiamo sviluppando, e io mi impegno a portare il
progetto appena sarà presentato ma io dico entro il mese di marzo, la prima settimana di aprile, un
progetto molto importante che non riguarda soltanto quel sito ma riguarda tutto il nostro territorio
che va a studiare quali sono le forme di inquinamento, da dove provengono le sostanze inquinanti e
capire qual è la valenza di questi studi, di queste sorgenti sulla salute dei cittadini, e capire tutti
assumendoci ognuno le responsabilità per il ruolo che riveste quali sono le politiche che bisogna
attuare. E quindi questa Amministrazione, in questo aspetto, sta facendo e sta portando avanti questi
studi per cercare di non fermarci al “sentito dire”, non fermarci anche alle sensibilità ma di
suffragare qualsiasi azione politica a degli studi che stiamo predisponendo.
Il cambio di passo sta qua, sta in due ordini, avviare velocemente quindi la messa in sicurezza e la
bonifica di quei siti, avviare un ragionamento con la Regione perché non vi è soltanto i siti di
discarica ma vi sono tutte quelle aree pubbliche oppure private che però hanno subito
l’inquinamento e quindi assoggettate alla normativa delle aree pubbliche di caratterizzazione che è
già stata fatta e di intervento di bonifica insieme alla Regione. E dall’altro continuare con gli studi
epidemiologici, e non solo, per cercare di capire quali possono essere le azioni che questa
Amministrazione deve mettere in campo per cercare di ridurre l’inquinamento, ridurre i rischi per i
cittadini, ridurre le possibilità di avere quei certi tipi di problemi che sono stati citati nei vari
interventi ma soprattutto per dare una prospettiva diversa. Noi stiamo provando a fare un’azione di
chiudere una pagina, non dimenticando perché ha ragione il Presidente Scardigli, non sono un
Consigliere ma condivido l’idea del Presidente Scardigli che questo deve essere un Consiglio
Comunale e quindi ci aggiungo anche l’Amministrazione che, nel caso in cui anche dalle audizioni,
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io ne ho mancata una perché ero a mia volta audito in Senato, delle dichiarazioni e delle
sollecitazioni che la Procura della Repubblica può ritenere valida assolutamente deve andare avanti
ma noi come Amministrazione non possiamo fermarci aspettando l’azione della Magistratura o
aspettando interventi esterni ma capendo qual è il ruolo nostro e capendo che cosa noi possiamo
fare. Quello che noi possiamo fare lo stiamo facendo, e se ci sono delle sollecitazioni e delle
proposte possiamo anche assolutamente fare nostre e migliorare la nostra azione ma soprattutto noi
dobbiamo chiudere passare e superare una fase che è quella di creare delle zone e dei motivi di
inquinamento cercando di avviare una azione di bonifica, una situazione di portare agli usi legittimi
alcuni siti.
Io dico che il progetto di bonifica della Sistemi Ambientali che sta continuando e sta andando
avanti ha come scopo finale quello di creare in quella zona un centro naturalistico, e credo che può
essere oggetto anche di discussione delle commissioni per verificare se ci sono altre idee ma questa
è la filosofia di una Conferenza di servizi al Ministero dell’ambiente che dà una prospettiva di
rilancio e di risanamento di una zona importante della nostra città. Se ci lavoriamo tutti senza stare
lì in polemica credo che ne avvantaggeranno sicuramente le generazioni avvenire.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Consigliere Guerri
CONSIGLIERE GIULIO GUERRI
Intanto vorrei trarre spunto da un passaggio dell’intervento dell’Assessore, laddove ha detto che il
declassamento del sito di Pitelli da nazionale a regionale è servito per potere agevolare la messa in
sicurezza di quella parte di territorio. Non giochiamo con la consapevolezza dei cittadini che sono
molto più avveduti di quanto non li si voglia fare passare. Quel declassamento è stato fatto in
funzione della volontà di riattivare, ai fini del ciclo dei rifiuti, il sito di Saturnia. Questa è la verità
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Più il Consigliere Guerri viene interrotto dagli applausi meno ha minuti a disposizione per parlare,
ve lo dico per correttezza, prego Consigliere Guerri
CONSIGLIERE GIULIO GUERRI
Il secondo punto che secondo me è molto importante sottolineare, è vero che abbiamo fatto degli
approfondimenti in Commissione, io rivendico con orgoglio il fatto di essere stato tra i promotori di
questo approfondimento; e credo che in effetti molte cose sono state colte da questi passaggi. Una
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cosa dal mio punto di vista è che sicuramente merita di essere rilanciata una proposta che mi sentii
di fare specialmente in relazione a un caso specifico delle tante emergenze ambientali che
riguardano il nostro territorio ma che può essere estesa alla situazione globale della nostra
compromissione globale e sanitaria, ovvero quella di individuare un modo per cui la cittadinanza
possa disporre di una figura, di un pool di esperti che siano dei periti autonomi e indipendenti che
possono essere veramente anche a costo di doverci autotassare un punto di riferimento, di ascolto,
di interlocuzione e di monitoraggio di quello che è stato fatto e di quello che si auspica che sarà
fatto dal punto di vista delle istituzione competenti. Perché mai come in questo caso è necessaria
una trasparenza e mai come in questo caso è necessaria la partecipazione e partecipare, laddove si
parla di questioni di natura tecnica presuppone la necessità che anche la cittadinanza predisponga di
un proprio perito e di un proprio punto di riferimento tecnico scientifico su cui potere fare leva per
concorrere ad avere verità e chiarezza e vedere dissimulati i dubbi che inevitabilmente residuano
anche alla lettura di elementi che ci vengono sottoposti autorevolmente laddove vengono svolte
delle audizioni.
Perché va da sé un fatto molto chiaro. Uno: i dati epidemiologici più recenti che ci sono stati
prospettati risalgono al 2006 e quindi è come se avessimo tutta un’opera di monitoraggio e di
indagine da ricostruire, e nel momento in cui si dovrà partire con un’indagine epidemiologica
questo dovrà essere fatto con un concorso collettivo della collettività intesa come associazioni,
intesa come soggetti deputati a svolgere da osservatorio ausiliario, pensiamo l’Ordine dei medici e
quant’altro, anche con un’acquisizione di ruolo di sensibilità e di consapevolezza da parte
dell’opinione pubblica. E questo presuppone inevitabilmente che la cittadinanza possa intervenire
con un proprio consulente indipendente e questa è una cosa su cui dovremmo seriamente ragionare
ed operare, nominato dai cittadini, è un tema che è stato posto tante volte quando abbiamo parlato
dell’area Ip, mi sembra di essere stato molto chiaro.
Un altro punto che vorrei sottolineare e poi io rimando all’ordine del giorno che ho presentato dove
sviluppo un po’ di questioni e non le sto adesso a ripercorrere, mi vorrei soffermare sulla questione
del transito di materiale radioattivo che ha tenuto banco nelle pagine di cronaca in questi giorni. Io
ho letto con una preoccupazione, lo confesso, la presa di posizione del Sindaco, ben sintetizzata dal
titolo “la segretezza è necessaria per la sicurezza”, io credo che per essere garantiti nella nostra
sicurezza questi fatti non dovrebbero essere sottaciuti ma non dovrebbero proprio succedere.
In secondo luogo, visto che devono succedere perché è stato stabilito, ce l’ha detto il Ministro
dell’Ambiente, l’abbiamo saputo dalle sue labbra, di testimone diretto in quanto appena reduce da
un’esperienza di qualche mese al dicastero dell’ambiente e quindi come osservatorio privilegiato e
testimone indiscutibile che questi fatti sono inevitabili e sono destinati a verificarsi ancora, che la
nostra città è inquadrata in questo contesto, che ci sono degli ordini. Se veramente le autorità
militari non si possono sottrarre a questi ordini, perché le autorità civili invece non fanno la loro
parte che è quella di mettere in condizioni i cittadini di essere garantiti nei loro diritto alla
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sicurezza? Perché se un’operazione pericolosa avviene inevitabilmente nella nostra città dove è
scritto che per essere sicuri dobbiamo esserne ignari? Questi fatti possono essere se non altro perché
soggetti alla fallibilità umana suscettibili di produrre incidenti, incidenti molto gravi, e questo è un
dato di fatto non è allarmismo come spesso voi liquidate le critiche e le osservazioni, è un dato di
fatto e siccome sono previsti protocolli di emergenza e di sicurezza in caso di incidenti di questa
gravità, vorrei sapere com’è possibile attivare queste procedure se i cittadini non ne sono informati,
se si opera in regime di segretezza, voglio che si sappia e che si diano tutte le informazioni
necessarie perché tutti i cittadini possano vedere garantita la loro incolumità la tutela della salute e
della vita umana con operazioni che sono pianificate che rispondono a un protocollo e che devono
essere attuate con la consapevolezza dei cittadini, con tempi certi e con modalità che devono vedere
garantita la fluidità di tutte le operazioni perché se c’è una contaminazione devono garantire
procedure di contaminazione, i cittadini devono essere raccolti in N minuti in un posto preciso, lo
sappiamo bene, sottoposti a decontaminazione con l’acqua idonea a fare quest’cosa, portati in
luoghi sicuri, c’è tutto un meccanismo pianificato che le autorità di pubblica sicurezza devono
garantire. E allora come si fa a garantire questa cosa se si parte dal presupposto che i cittadini non
lo devono sapere?
Bisogna garantire invece che ci sia la possibilità di fare scattare il piano di emergenza di sicurezza
che ci sia, vorrei sapere i contenuti di questo piano perché spero che sia stato pianificato per la
situazione spezzina e fronte del trasporto di materiale nocivo, e in che modo le autorità ritengono
che i cittadini possano avvalersene concorrendo a farlo scattare, di fronte a degli incidenti. Mi
sembra chiaro se la cosa che si cura di garantire è la segretezza questa misura di sicurezza è ben
difficile e anzi impossibile da espletare. Per questo che sono stato veramente sorpreso dalle
dichiarazioni del Sindaco, il quale visto che il Ministro dice che questa cosa si sa, si deve sapere, è
inevitabile, deve per primo correre a informare adeguatamente i cittadini di questa situazione che ci
è piombata sulla testa. E poi, per concludere, io ritengo che sia estremamente importante che tutta
la parte che abbiamo visto, in questo periodo, un ritardo nella partenza delle procedure di bonifica,
un braccio di ferro assurdo per la messa in sicurezza di Monte Montada dove sono stati
accertamenti percolamenti.
Un ritardo cospicuo nella messa in sicurezza di quelli che sono i volumi dei fondali marini censiti
dall’Icram nella misura di 6 milioni di metri cubi di cui solo una parte è stata eliminata e destinata
ai trattamenti successivi, e la mancata pubblicazione sui siti Internet di tutte le informazioni, c’è una
mia interrogazione che segnala una pagina bianca sulla voce “inquinamento ambientale del sito del
Comune”, la pubblicazione sui dati dell’Arpal non è ancora avvenuta benché annunciata in
Commissione dalla Direttrice qualche giorno fa.
Tutti questi ritardi e tutte queste lungaggini siano superate da un’assunzione di responsabilità
chiara; vedendo però qualche passo indietro perché è evidente che il coinvolgimento del Governo,
dello Stato, dei Ministeri competenti non può essere assolutamente eliminato da un lavoro serio di
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recupero ambientale e di messa in sicurezza di caratterizzazione e di bonifica e il sito di Pitelli deve
tornare ad essere un sito nazionale e io auspico che i ricorsi che sono pendenti contro questa
scellerata decisione avvallata dal governo precedente, il decreto Clini, di declassare il sito di Pitelli,
possano questi ricorsi andare a buon fine ma vorrei che ci fosse una coerenza sulle responsabilità
della classe politica locale e nazionale per tornare sui propri passi e riportare il sito di Pitelli ad
essere un sito come deve essere di rilevanza nazionale perché altrimenti ci prendiamo in giro.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Consigliere Bertagna, chiedo alla Vicepresidente Frijia se mi può sostituire.
Assume la presidenza del Consiglio Comunale la Vicepresidente Maria Grazia Frijia
Esce la Presidente Cremolini – Presenti 30
CONSIGLIERE CHRISTIAN BERTAGNA
Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, com’è chiaro a tutti, se siamo qua questa sera è perché in
tutti questi anni il problema ambientale alla Spezia non è stato risolto e anzi ultimamente è anche
cambiato qualcosa, la situazione è anche peggiorata. E questo lo dobbiamo soprattutto a un paio di
Senatori, vorrei dire il nome, Sergio Puglia e Vilma Moronese del Movimento Cinque Stelle che
sono coloro che hanno chiesto la desecretazione degli atti di un camorrista collaboratore di
giustizia, Carmine Schiavone.
Bene, se oggi siamo qua a parlare di queste cose, se Presa Diretta ha fatto la trasmissione che ha
fatto un mesetto fa è grazie a questi due cittadini mandati in Parlamento da una forza politica,
ricordatevelo questo, deve essere ben chiaro a tutti.
Da quelle dichiarazioni sono emersi nuovi fatti, è venuta fuori la conferma del ruolo che ha giocato
Spezia nel traffico illecito di rifiuti. E allora in tutti questi anni cos’è successo? Che tipo di
comportamento è stato questo? Sicuramente un comportamento omertoso da parte del nostro
Parlamento, da parte dei governi che si sono succeduti sia nazionali che locali che regionali. E
allora dopo la trasmissione di Presa Diretta tutto è ritornato a galla, tranne i veleni che sono rimasti
tutti sotterra, non si sa bene come dove e quando. Su sollecitazione dei cittadini le autorità
competenti ultimamente si sono un po’ smosse e hanno cercato di coprirci con la classica foglia di
fico e allora delle commissioni che abbiamo richiesto sono state e vi voglio rendere noto di queste
cose, sono emersi un po’ dei fatti che dire allarmanti e paradossali è poco. Innanzitutto c’è stata
reclamizzata, una promozione quasi berlusconiana della campagna di indagine che è stata fatta
all’interno del porto, sia il porto commerciale che il Mirabello e posso dire chiaramente che sono
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soldi pubblici che sono stati buttati non voglie dire dove, sono stati proprio sprecati, perché è
palese signori miei che qualche metro di calcestruzzo riesce a coprire e nascondere radiazioni.
Perché vorrei ricordare che il calcestruzzo viene usato per fare i sarcofaghi con cui vengono chiusi
i reattori nucleari nel caso di incidenti nelle centrali.
Per cui altra cosa sarebbe stata andare nei punti dove i testimoni e i pentiti hanno indicato, fare dei
carotaggi, eliminare ogni incertezza e non ci si deve venire a dire che un carotaggio costa tanto,
perché per fare un carotaggio a distruzione del nucleo ci vogliono 50 – 60 Euro a metro, e
l’installazione del cantiere costa dai 2 ai 3 mila Euro per cui non ci raccontiamo la balla che non ci
sono i soldi, questa è tutta una tattica per prendere in giro la gente.
Poi la commedia è continuata, signori miei, Arpal è venuta in Commissione e ci ha promesso la
pubblicazione immediata dei dati, bene, ad oggi non sono ancora stati pubblicati, i dati poi questi
dati poi a che cosa servono, sono a detta di esperti epidemiologici che abbiamo interpellato sono
dati vecchi e sono ormai senza nessun valore statistico, sono anni che aspettiamo queste
pubblicazioni, ormai ce la risparmino pure questa presa in giro, ci hanno fatto vedere l’anno scorso
qualcosa in sala Dante.
Poi per l’Arpal, un’altra cosa curiosa che è saltata fuori, i colori delle carte che testimoniano
l’inquinamento delle aree del golfo creano inutile allarmismo, il rosso della carta Icram per
intenderci, la prossima volta la possiamo fare rosa, celestino, il golfo non è stato mai bonificato e
non è una questione di colori, se preferiscono possono usare anche un altro colore, il marroncino per
esempio, come del resto sembra che si stiano apprestando a fare in questi ultimi giorni.
Inoltre per passare alla parte a terra del sito di Pitelli, gli ultimi dati certi sono quelli della
conferenza dei servizi del luglio del 2013. Da questa conferenza dei servizi che è consultabile in
Internet circa venti anni dalla constatazione dell’inquinamento è saltato fuori che nella Ruffino
Pitelli è in corso la realizzazione del progetto di Misp, stiamo ben attenti alle parole, per la ex
Ipodec è stato presentato il progetto di Misp al ministero ad oggi non valutato, al campetto
mancano gli esiti della caratterizzazione, a Saturnia si è appena iniziato a caratterizzare, e lo diceva
il mio collega Guerri prima perché, a Monte Montada c’è un processo penale in corso e per cui non
si procede a nessuna valutazione.
Il Misp è la messa in sicurezza permanente che serve per minimizzare il rischio derivante dallo stato
di contaminazione, siamo lontanissimi da una bonifica, è una messa in sicurezza, per evitare quello
che sta succedendo a Monte Montada e cioè che i rifiuti franino sull’autostrada, siamo in questa
situazione qua adesso, e poi siamo anche in una situazione che ormai è definita il colmo dei colmi, è
come il colmo della figlia dell’idraulico, non capire un tubo.
In una città che il 24 gennaio ha dato la cittadinanza onoraria al Capitano Natale De Grazia
riconoscendo di fatto anche a livello istituzionale che è stato avvelenato per impedirgli di indagare
sulle navi dei veleni passa un carico, di cosa? Indovinate un po’: di materiale fissale e non
irraggiato, riporto le testimonianze di quello che dopo qualche giorno è stato scritto sui giornali.
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Allora innanzitutto vorrei ricordare che cos’è il materiale fissile, il materiale fissile è uranio 233 o
uranio 235 o plutonio 239, questo è passato sotto i nostri nasi.
E allora sostenere che questo transito venga tenuto segreto per garantire la sicurezza di cittadini è
una presa in giro anche questa.
Ma come, per un ordigno bellico si evacuano interi quartieri e per un carico di plutonio che
attraversa la nostra città da est a ovest si deve tenere tutto nascosto, ma siamo fuori dal mondo? In
che paese viviamo? Poi sono seguiti tutti i comportamenti che credo poco adeguati li definisco così
delle istituzioni, Prefetto e Sindaco, che dopo qualche giorno di silenzio e smentite dopo la notte di
lunedì scorso si sono, l’unica cosa che hanno detto è che la cosa è stata messa fatta in sicurezza.
E allora se è stata fatta in sicurezza vogliamo vedere il piano di emergenza, perché ci doveva essere
un piano di emergenza in questo caso, quali sono i segnali di rischio che potevano essere previsti,
con che mezzi tecnici o umani potevano essere risolti. E queste dichiarazioni non hanno
tranquillizzato la popolazione, e anzi hanno ancora confermato la consapevolezza che per chi
amministra i cittadini meno sanno e meglio è, e questo è chiaro e infatti l’ultima cosa che volevo
aggiungere e mancano due minuti è ricordare che oggi è il 10 marzo, forse qualcuno di voi, me lo
ricordo perché tre anni fa ero sotto il Tribunale perché si chiudeva il processo di Pitelli con un “tutti
assolti perché il fatto non sussiste”. I reati amministrativi sono passati in prescrizione, quelli
ambientali non erano ancora perseguibili e voglio ricordarvi ancora che se i reati ambientali sono
perseguibili è grazie alla stessa forza politica che ha desecretato le dichiarazioni di Schiavone,
ricordatevelo tutti. Perché chi si sciacqua la bocca dicendo che tutti sono d’accordo perché tutti
sono contrari all’inquinamento e tutti combattono l’inquinamento, che questo a parole sono tutti
bravi e quando poi ci sono da fare degli atti, degli atti concreti non li fanno in tanti, rimangono solo
i numeri. I numeri sono 3 milioni di chili di rifiuti tossici nocivi, scarti di specialità e medicinali per
l’industria farmaceutica, 17800 tonnellate di scorie da attività di termodistruzione di rifiuti solidi
urbani, 116 tonnellate di fanghi, solventi vari, quali toluene, silene, benzene, fusti contenenti terre
di bonifica, solventi organici, ceneri leggere, fibre cemento, polveri di abbattimento dei fumi di
fonderia, scorie luminose e altro materiale non identificato, sostanze in grado di distruggere ogni
forma di vita dove venivano sversate o di uccidere se inalate o ingerite da un essere umano, è
successo anche questo signori miei, è successo anche questo e allora noi chiediamo solo una cosa
di essere trasparenti e di non prenderci più in giro. Grazie
VICEPRESIDENTE MARIA GRAZIA FRIJIA
Grazie Consigliere, Consigliere Peserico
CONSIGLIERE GIACOMO PESERICO
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Grazie Presidente, credo che questa sera siamo a discutere di un argomento che, purtroppo, è alla
ribalta delle cronache della nostra città da un po’ troppo tempo.
Qualche Consigliere Comunale credo che abbia già citato appunto l’anno 1996 che è l’anno in cui
alla Spezia è nata la prima e più importante inchiesta sul traffico, sullo smaltimento illegale di rifiuti
non pericolosi. La cosa brutta è che ora siamo nel 2014 e in tutti questi anni non si è riusciti mai a
mettere una parola fine a tutto questo problema. Anzi, a cicli escono fuori nuove notizie. Ora,
ultimo, e questo Consiglio Comunale richiesto da prima dalla collega Cossu, è nato proprio in
seguito a una nuova intervista da parte di un pentito di mafia Carmine Schiavone e di recente ci
sono indagini giornalistiche che parlano sempre di questi problemi.
Ora, a fronte e subito dopo queste rivelazioni, l’allora Ministro dell’ambiente il nostro concittadino
Andrea Orlando si è interessato e ha fatto una prima tornata di indagini che hanno riguardato una
fonte di pericolosità ovvero quella della radioattività superficiale. Io credo che a questo punto forse
dopo tanti anni, ormai sono diciotto anni, sia il caso di mettere una parola “fine”, alla questione. E
come farlo? Una vera e propria task forse. Bisogna fare tutto quello che serve, per togliere ogni
dubbio per capire quello che realmente è successo nel nostro territorio.
Perché dobbiamo fare questo? Dobbiamo capire se esistono veramente questi problemi, e allora
porre rimedio e cercare di tutelare la salute oppure che ci venga finalmente detto “guardate, state
tranquilli” però dobbiamo essere tutti tranquilli di ciò. Non possiamo avere una popolazione che
continua da anni e anni di volta in volta a avere dichiarazioni di un pentito, inchieste giornalistiche e
tutto quanto, che mettono il dubbio. È brutto vivere in una situazione dove si ha il dubbio. Questo lo
dobbiamo superare.
L’altro giorno io parlavo con degli amici che sono nati e cresciuti a Napoli e sono venuti alla Spezia
per motivi di lavoro, e mi hanno detto “noi abbiamo lasciato Napoli con tutti i problemi che ci sono,
la terra dei fuochi e tutto quanto, siamo venuti in una realtà che pensavamo diversa”. Ma è proprio
così. Bisogna chiarire, io vorrei che finalmente fosse chiarita la questione. Facciamo tutto quello
che c’è da fare per chiarire ciò. E qui quale può essere il ruolo del Consiglio Comunale? Certo, un
ruolo di indagine e di controllo. Le nostre competenze sono limitate purtroppo. E quindi credo che
questo Consiglio Comunale possa servire un po’ come sentinella come dire “attenzione, chi sono i
veri protagonisti?” sarà il Ministero dell’ambiente. E fare pressione affinché venga fatto tutto ciò
che serve, tutte le indagini, ma per mettere una volta tanto la parola “fine”, non vogliamo vivere in
una situazione di dubbio. Vogliamo qualche certezza in più. Vogliamo capire se esistono questi
problemi ed eventualmente come superarli per tutelare la salute di tutti gli spezzini, oppure
altrimenti se da questa indagine emergerà, indagini che devono andare fino in fondo, deve essere
fatto tutto, che si può stare tranquilli, e allora ancora meglio. Ci mancherebbe altro. Vediamo di
chiudere tutto quello che c’è da fare, l’importante è che nei prossimi anni non viviamo più nel
dubbio che non venga fuori un nuovo pentito o una nuova indagine. Credo che bisogna cercare di
fare questa ultima operazione di trasparenza e chiarezza.
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E quindi anche questa sera io ho sentito con toni molto diversi, chiaramente da parte di tanti
Consiglieri Comunali di varie forze politiche, comunque l’attenzione alla salute da parte di tutti.
Bene. Chi ha chiesto questo Consiglio Comunale ha fatto una proposta all’inizio, durante la
presentazione, ha detto “ma su qualche punto forse si può trovare anche un’intesa”. Prima di
chiudere la discussione generale, prima che venga fatta la replica e quindi si vada in dichiarazione
di voto dove poi non è più possibile chiaramente fare nulla, perché a quel punto si può solo votare
ciò che è stato presentato, io credo che sia doveroso, anche nel rispetto degli spezzini e di tutti
quanti, verificare per lo meno se tra le varie forze politiche che sono all’interno del Consiglio
Comunale che rappresentano tutta la cittadinanza capire se c’è qualche punto di contatto, qualche
punto di interesse, nell’interesse della difesa della salute dei cittadini.
Riprendo l’appello di chi ha aperto e chiesto questo Consiglio Comunale e verifichiamo ciò.
Verifichiamo prima della chiusura del dibattito se siamo in grado di dare un mandato comune al
Sindaco e alla Giunta per quanto riguarda le indagini e l’operazione di trasparenza che deve essere
fatta per chiudere, dopo diciotto anni di discussioni, il problema dei veleni sul nostro territorio.
Entra la Presidente Cremolini – Presenti 31
Riassume la presidenza del Consiglio Comunale la Presidente Laura Cremolini
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Prego consigliere
Esce il consigliere Guerri – Presenti 30
CONSIGLIERE RICCARDO VENTURINI
Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, voglio rispondere subito alla sollecitazione del collega
Peserico. Perché anche io sono d’accordo sul fatto che, se questa sera, l’ho detto in tante occasioni,
se questa sera in questa aula uscisse una voce unica rispetto a questo tema, ce ne sono state altre
altrettanto meritevoli e spesso io sono uno che ha fatto questo tipo di appello, penso che certamente
daremmo un mandato più forte al Sindaco. Però per fare questo io penso che bisogna partire da un
presupposto e cioè dal fatto, e in pochi interventi o forse nessuno dai banchi dell’opposizione l’ho
sentito, in questa città non è che siamo all’anno zero. Cioè bisognerebbe, per fare una proposta di
questo tipo, anche soprattutto da chi è stato membro anche in passato, e ha fatto parte
dell’Amministrazione, dare atto che rispetto a tutto questo quadro che viene disegnato, questa
Amministrazione o le forze politiche, non sono rimaste inermi. E questo lo dico perché dagli
interventi di questa sera io ho capito una cosa, che si è partiti anche con dei toni che hanno sorpreso
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positivamente, nel senso che venivano poste delle domande, legittime, per fare chiarezza e per dare
delle risposte alle legittime preoccupazioni dei cittadini.
Aveva ragione il mio collega Erba quando diceva che, nel suo intervento, la salute non è di
monopolio di nessuna forza politica, né dell’opposizione, né della maggioranza, ma è interesse di
tutti perché qui prima di tutto e di esserci dei rappresentanti delle istituzioni ci sono dei cittadini, dei
padri, delle madri, delle mogli e dei figli e non c’è qualcuno evidentemente che tiene più di altri alla
salute. Però, dicevo, venivano poste delle domande all’Amministrazione, e io ho ascoltato
l’intervento dell’Assessore Natale che ha dato alcune risposte a quelle domande legittime, a quella
voglia di chiarezza legittima che i Consiglieri chiedevano e che i cittadini giustamente pretendono.
Sono susseguiti però una serie di interventi che hanno fatto completamente finta di niente. E questo
Consiglio si è trasformato, da un certo momento in poi, gli interventi l’hanno dimostrato, in quello
che io temevo e cioè che poi le risposte che si chiedono quando vengono non interessano, perché
prevale un’altra logica e è la logica che ha sottolineato anche il Consigliere Scardigli quando diceva
che ci deve essere un momento in cui alcuni dati che vengono presentati vengono ritenuti veritieri,
cioè perché non si può venire in Consiglio e fare come fa il Consigliere Guerri e chiedere
un’autorità indipendente per fare cosa non ho capito, indipendente da chi soprattutto. Qui sono state
in queste audizioni che giustamente avete chiesto, e che servivano, l’abbiamo discusso in
Conferenza Capigruppo, servivano per ricostruire questo tema: sentire le richieste delle associazioni
ambientaliste, avere poi a conforto di quelle richieste alcuni dati che potessero cominciare a
dipanare il quadro e a dare alcune risposte. Cioè sembra che tutto questo non sia stato, sembra che
non sia stato quel ciclo di audizioni, che quei dati che ci sono stati forniti dall’A.S.L. non siano stati
dati, o quelli che sono stati dati dall’Arpal, dall’Autorità Portuale, dal Comune, dalla Provincia. E
tutto questo perché? Perché si parte da un presupposto, che si deve fare un po’ di polemica, un po’
di chiasso. E questa è la cosa che a me dispiace di più, perché rispetto a un tema così delicato che
tutti voi giustamente avete sottolineato, che è la salute dei cittadini, non si può fare finta di niente di
quella discussione che è avvenuta in Commissione, non si può fare finta di niente che esistono dei
dati e che sono state fatte delle cose. Poi qui noi questa sera possiamo discutere come fare di più e
meglio, come chiedere ulteriori interventi, come questo sì diceva giustamente il Consigliere
Peserico, no chiudere anche dei capitoli che passano attraverso chiudere definitivamente il capitolo
della bonifica, dell’area cosiddetta “Sistemi ambientali”, spingere fortemente perché venga definito
il quadro rispetto all’area Ipodec, fare quelle cose che citava poc’anzi l’Assessore Natale. Noi
questa sera questo lo possiamo fare, possiamo chiedere all’Amministrazione un impegno maggiore
sugli studi epidemiologici, e infatti nel nostro documento che è stato testé consegnato chiediamo
una serie di cose. Come diciamo anche… (Voci dall’Aula) che rispetto a una serie di incompr. che
vengono fatte e buttate lì un po’ al vento, noi chiediamo che tutta quella documentazione che è stata
prodotta in quelle condizioni nel corso di quelle audizioni venga trasferita alle autorità competenti
per le opportune valutazioni. Perché è proprio vero che chi sa qualcosa lo dica, perché questa
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stagione va superata, perché sennò si assistono a delle cose buttate lì, quelle del Consigliere
Bertagna che ci viene a dire che basta scavare, non si è mai voluto scavare in punti precisi, quali
sono i punti precisi? Se qualcuno sa quali sono i punti precisi, se il Consigliere Bertagna lo sa ce lo
dica immediatamente e almeno andiamo a scavare! Perché sennò si rischia veramente di non voler
chiudere quel capitoli lì e quella ferita e risolvere questo problema che sta a cuore a tutti. Ma il
problema è quello che dicevo, tanto meglio e tanto peggio è il tenore di alcuni interventi. Cioè come
si può pensare di dire, ecco che rientra il Consigliere Guerri, così magari nelle dichiarazioni di voto
mi spiega cosa sono queste autorità indipendenti. Non gli interessa perché ha fatto il suo show, ha
detto alcune cose, e non ci spiega cosa vuole fare. Perché l’Istituto dei tumori non è un organo che è
manomesso o governato come non lo è l’Arpal, è questo che noi non dobbiamo fare (Voci
dall’Aula) è creare delle situazioni che poi creino questi atteggiamenti, perché è evidente, è evidente
che poi succedono queste cose, se si vuole fare passare il messaggio che qualcuno occulta, che i dati
che vengono forniti sono dati manomessi! Ma scherziamo davvero? Lo dico io Consigliere
Bertagna “ma dove viviamo?”. Ma dove viviamo sì se si mette in giro soltanto il dubbio che i dati
che vengono forniti da enti pubblici, da istituzioni, etc., non sono dati reali e quindi si invocano
delle autorità autonome e indipendenti. E quei dati che lei dice essere vecchi è stato dato un incarico
per aggiornarli fino al 2010, questo dovevate dire. E quindi c’è l’appello, che io condividi,
l’accolgo, l’appello della Consigliera Cossu che per l’amor di Dio, l’appello del Consigliere
Peserico, ma queste cose che ho detto ce le riconosciamo o no? Ci riconosciamo o è tutto quello che
io ho sentito negli interventi? E cioè tutto schifo, non è stato fatto niente, si occultano i dati, i dati
sono falsi e non va bene niente. Perché se è così penso che proprio siamo lontani anni luce. Se
invece c’è un riconoscimento di un lavoro che non è la classica manfrina opposizione e
maggioranza, non è che voglio sentirmi dire o voglio che qualcuno dica “oh che bravi”, ma vorrei
sentire dire che è stato fatto qualcosa perché i cittadini è giusto che sappiano un po’ bene le cose e
non sentano solo che è tutto schifo, e che qualcuno sa che sotto terra ci sono dei fusti radioattivi.
Perché sono state, è vero, i calcestruzzi, e via dicendo, sono state fatte delle analisi, l’ho fatta io
quella domanda l’altro giorno in Commissione al Segretario Generale dell’Autorità Portuale…
Entra il Consigliere Guerri – Presenti 31
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
Ci sono altri interventi in discussione? Prego Consigliere Manucci sull’ordine dei lavori.
CONSIGLIERE SAURO MANUCCI
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Ho visto che c’è stato l’appello sia della Consigliera Cossu, sia del Consigliere Peserico, raccolto
anche dal Consigliere Venturini, prima di chiudere la discussione generale se eventualmente c’è la
volontà di provare a fare un documento che abbia l’approvazione del Consiglio Comunale, se c’è.
PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
C’è l’intervento del Sindaco prima della sospensione, mi sembra che la proposta del Consigliere
Manucci sia accolta favorevolmente dall’aula. Il Sindaco mi ha chiesto cinque minuti in più per il
suo intervento. Il Consigliere Guerri non è d’accordo.
Do la parola al Sindaco che parlerà dieci minuti per mancanza di disponibilità di parte
dell’opposizione.
Consigliere Guerri non è il caso di continuare il dibattito, dieci minuti sono.
SINDACO MASSIMO FEDERICI
Io Presidente, Consiglieri voglio fare alcune brevi premesse a questo brevissimo intervento di
materia così complicata. Devo dire che anche in questa occasione utilizzerò il linguaggio della
chiarezza e della franchezza. Mi si potrà accusare di molte cose da parte dei miei detrattori,
certamente, ci mancherebbe altro, ma non del fatto che non esprimo le mie posizioni con chiarezza,
non cerco la claque, non cerco l’applauso; questo è forse un difetto ma non sopporto l’ipocrisia, la
supporto sempre di meno, sempre di meno e soprattutto su alcune questioni molto delicate.
Seconda premessa; credo che nel corso delle commissioni da parte degli auditi, da parte
dell’Amministrazione Comunale, stasera ancora poi dall’Assessore Natale, dal dibattito, siano state
date molte risposte ed è per questo che io, in questa occasione, non aggiungerò molto dal punto di
vista delle risposte. Perché più che dare risposte io voglio fare delle domande. Mi sento in diritto ma
mi sento anche in dovere di fare delle domande. Terza premessa, sono fortemente convinto anch’io
che ovviamente la prima preoccupazione debba essere la salute dei cittadini. Ogni dubbio deve
essere fugato, su questo forse, su questa frase ci può essere un’unità di intenti di tutto il Consiglio
Comunale, ed è per questo che le dichiarazioni a Presa Diretta hanno preoccupato e ci siamo attivati
per capire e per approfondire, ed è per questo che ho molto apprezzato l’iniziativa del Ministro
Orlando che ha subito immediatamente preso l’iniziativa che ha aiutato ad abbassare fortemente il
tasso di preoccupazione che la comunità ha vissuto in quei giorni.
È stata un’iniziativa opportuna e utile. Ora attendiamo gli altri passaggi, quelli del Noe, so che ci
dovrebbe essere un intervento anche dei Carabinieri, prenderemo atto degli esiti con serenità, con
serietà e con responsabilità. La prima preoccupazione deve essere la salute dei cittadini.
La seconda preoccupazione però è la tutela dell’onore della città che non può essere gratuitamente
demolita e ferita, l’onore della città, non l’immagine che non può essere alla mercé di nessuno,
Verbale consiglio comunale 10 3-014
Verbale consiglio comunale 10 3-014
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  • 1. 1 Processo Verbale della Seduta del Consiglio Comunale Numero 10 del 10.03.2014 REDATTO SULLA BASE DELLA REGISTRAZIONE L'adunanza ha luogo nell'anno 2014 il giorno 10 del mese di marzo alle ore 17,00 nella Sala del Consiglio del Palazzo Civico, convocata nei modi di legge in sessione straordinaria, prima convocazione e in seduta pubblica Presiede Laura Cremolini. Partecipa il Segretario Generale Angelo Petrucciani. Con le funzioni di cui all'art.97, comma 4, lettera a), della legge 18/8/2000 n 267. All'appello nominale risultano presenti, come dal seguente prospetto, n. 30 consiglieri: ARMANI MARCELLO BERTAGNA CHRISTIAN COLOMBINI CARLO CONTI ENRICO CORSINI STEFANO COSSU SIMONA CREMOLINI LAURA DELFINO MARCELLO DE LUCA LUIGI DI VIZIA GIAN CARLO ERBA LUCA FALUGIANI DINO FEDERICI MASSIMO FRIJIA MARIA GRAZIA GALLI SAURO GUERRI GIULIO IANNELLO ERICA LAGHEZZA ALESSANDRO LIGUORI LUCA MANFREDINI PAOLO MANUCCI SAURO MARSELLA JONATHAN MASIA ROBERTO LUCIANO MIRENDA IVAN MONTEFIORI IACOPO PESERICO GIACOMO RAFFAELLI MARCO SCARDIGLI PIER GINO SOMMOVIGO PIER LUIGI VENTURINI RICCARDO Risultano assenti giustificati i consiglieri: // // Risultano assenti i consiglieri: CARRO PAOLO CATTANI TIZIANA FERRAIOLI MAURIZIO Alla seduta hanno partecipato senza facoltà di voto gli assessori: ANGELICCHIO FRANCESCA BASILE LUCA MORI CORRADO NATALE DAVIDE POLLIO ALESSANDRO RUGGIA CRISTIANO STRETTI ANDREA Risultano assenti giustificati gli assessori: SACCONE PATRIZIA Risultano assenti gli assessori: TARTARINI JACOPO
  • 2. 2 COMUNE DELLA SPEZIA VERBALE DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 10 MARZO 2014 Il Segretario Generale procede all’appello PRESIDENTE LAURA CREMOLINI 30 presenti, giustificazione dell’assenza l’ha data l’Assessore Saccone. La seduta è valida. Diamo inizio a questo Consiglio Comunale straordinario che ha all’ordine del giorno la discussione della mozione “rifiuti tossico nocivi nel territorio”, presentata dai Consiglieri del gruppo della Federazione della Sinistra Simona Cossu, Giulio Guerri Gruppo Consiliare “Per la nostra città”, Di Vizia del gruppo misto e i Consiglieri del gruppo Movimento Cinque Stelle. Per la presentazione è aperta l’iscrizione a parlare. CONSIGLIERE SIMONA COSSU Signora Presidente, colleghe, colleghi e signor Sindaco, La richiesta di questo Consiglio Comunale straordinario nasce da un serie di eventi che si sono susseguiti nell’ultimo periodo nella nostra città che riguardano il nostro territorio e che hanno portato nella popolazione e nel Consiglio Comunale stesso, io credo, una forte preoccupazione. Tutto diciamo ha inizio, almeno i fatti più recenti, con la pubblicazione dei verbali della Commissione di inchiesta parlamentare sui rifiuti tossico nocivi in cui viene documentato un sistema molto ampio di smaltimento illecito di sostanze tossiche e in cui di nuovo la nostra città viene citata e menzionata da più soggetti come crocevia di questi traffici. Naturalmente questo appunto ha destato parecchio scalpore nella nostra comunità. Tra l’altro, proprio dal verbale di quella Commissione che ha stabilito che è omicidio, che della morte del Capitano De Grazia si era appunto trattato più che una morte per un evento cardiaco di una morte per avvelenamento, cosa che poi ha dato il la al conferimento della cittadinanza onoraria, quindi, oltre ad essere eroe nazionale, adesso abbiamo anche l’orgoglio di averlo come nostro concittadino. Dopo tutti questi eventi vi è stata anche la trasmissione Presa Diretta. Diciamo che la richiesta di questo Consiglio Comunale nasce proprio all’indomani della messa in onda di questa trasmissione in cui appunto si ripercorre quella che è tutta l’inchiesta sullo smaltimento illecito dei rifiuti e in cui di nuovo la nostra città viene più volte menzionata appunto come luogo molto importante in questi traffici. Abbiamo subito avuto diciamo così un moto di sdegno per quelle che sono state, a nostro avviso, i troppi silenzi delle istituzioni locali su questa vicenda. Anche quando sono stati pubblicati i verbali
  • 3. 3 della Commissione parlamentare, un’istituzione importantissima del nostro Stato, le istituzioni locali hanno fatto finta di niente. Non è stata voluta fare nessuna azione che potesse in qualche modo rassicurare la popolazione circa i rischi per la salute che queste affermazioni potevano comportare per i residenti di molte zone. Per questo abbiamo ritenuto necessario la richiesta di un Consiglio Comunale, perché la politica e le istituzioni locali dicessero qualcosa e si esprimessero riguardo a tutto quello che è accaduto in questo ultimo periodo e a tutte le ferite ancora aperte sotto il profilo dello smaltimento rifiuti e dell’inquinamento che nella nostra città sono purtroppo ahimè ancora troppe. Ho cercato di ripercorrere quello che è successo perché, io credo, siano tutti eventi molto importanti e da non sottovalutare e che hanno riproposto all’opinione pubblica nella nostra città un problema che è vero che è da molti e da tempo ampiamente conosciuto ma che quasi si era sopito nella presa di coscienza delle istituzioni ma devo dire della città intera, per un po’ troppo al di là dei meritori lavori dei residenti del luogo, dei comitati cittadini che hanno sempre cercato di tenere viva l’attenzione su questo problema. Il Consiglio Comunale, dunque, come strumento necessario anche di riconciliazione con la popolazione, con i concittadini che da noi naturalmente si aspettano su questo parole chiare che possono non soltanto rassicurarli delle intenzioni da parte delle istituzioni di arrivare fino in fondo a ogni notizia, di adoperare tutti i mezzi possibili nelle competenze che ogni istituzione ha, ma tutti i mezzi possibili per fare luce e per essere protagonisti anche della chiarezza che va fatta riguardo a quello e alle ultime rivelazioni che abbiamo sentito e in più uno sforzo io credo per dire ai cittadini qual è il nostro progetto generale come istituzione e come Consiglio Comunale, rappresentiamo qua tutta la città, di riduzione dell’inquinamento nel nostro territorio. Io credo che noi oggi dovremmo discutere di questo, e quindi di questi due piani, come riusciamo veramente a garantire di avere un monitoraggio totale di quelli che sono i fattori di inquinamento nel territorio e poi come facciamo ad andare ad eliminarli? Attraverso quale progetto, quale programma, con quali impegni. E quindi questo è credo l’impegno che oggi deve avere il Consiglio Comunale all’interno di questa discussione al di là di polemiche e false strumentalizzazioni, quello che a noi serve oggi è mettere una parola chiara su queste vicende. Ce lo chiede la città, ce l’ha chiesto con la grande manifestazione che c’è stata sabato e che ha avuto un’altissima partecipazione che dimostra che l’attenzione della popolazione è viva su questi argomenti. Credo che sia importante raccogliere questo grido che si è levato sabato da parte di moltissimi concittadini; dispiace ancora una volta che purtroppo le istituzioni non abbiano risposto subito, anche solo una dichiarazione del Sindaco per il riconoscimento di un’opzione della comunità e per dare la giusta importanza che queste cose hanno. Che cosa è successo quindi l’abbiamo detto, tutti questi nuovi elementi si vanno ad aggiungere a delle criticità già esistenti ampiamente conosciute che da troppo tempo gravano sul nostro territorio.
  • 4. 4 Queste cose insomma si vanno ad inserire in un quadro già noto e già reso noto da quella che è stata l’indagine sulla collina dei veleni e sul sistema di discariche della collina di Pitelli, cose che naturalmente vanno ad aggravare le recenti dichiarazioni, perché queste dichiarazioni arrivano su un territorio che sappiamo già essere stato e dimostrato dalla magistratura essere stato comunque un luogo in cui lo smaltimento abusivo dei rifiuti è stata una pratica per troppi anni. Questo è successo, e che cosa è stato fatto? Abbiamo fatto un percorso di audizioni proprio negli ultimi dieci giorni, in preparazione di questo Consiglio Comunale in cui abbiamo ascoltato vari enti e varie istituzioni. Quello che è stato fatto a mio avviso è troppo poco rispetto a quello che è l’allarme per la tossicità delle sostanze che noi sappiamo essere presenti nei nostri terreni, in mare, e nei luoghi che viviamo ogni giorno. Abbiamo ascoltato l’Arpal che ci ha raccontato di tutto quello che è stato il percorso, il programma di caratterizzazioni che l’Arpal ha seguito sia a terra sia a mare. E quello che abbiamo scoperto, ma che ahimè in realtà già sapevamo, è che per quanto riguarda la bonifica a mare niente è stato fatto per andare a ridurre quelle che sono le zone già mappate come fortemente inquinate, perché sono state mappate, sappiamo quali sono, vi è una mappa dell’Icram che in questi giorni gira in tutte le salse che credo che abbiano visto tutti gli spezzini che ci dice esattamente quali sono le zone più inquinate sia nel nostro golfo che lo sappiamo a terra e che ci dice da quali sostanze queste zone sono inquinate; rispetto alle bonifiche a mare quello che abbiamo saputo da Arpal e che ha ribadito è che non è stata fatta alcuna opera di bonifica o di messa in sicurezza delle zone più inquinate ma sono state fatte opere di dragaggio/bonifica, così l’ha definito il responsabile dell’Arpal, nelle zone che erano più funzionali per delle attività di imprenditori privati che lì avevano degli interessi. Questo è successo, il risultato è che si è proceduto a bonificare dei territori esclusivamente in base alla necessità imprenditoriale o alla funzione che poteva avere per lo sviluppo di certe attività quell’area. Questo, per carità, a qualcuno potrebbe dire che è il minimo, credo che noi questa cosa la dobbiamo denunciare come un fatto grave, dobbiamo chiedere con forza come Consiglio Comunale che questa ottica sia completamente ribaltata. Noi sappiamo dal progetto di bonifica preliminare dell’Icram e ci era stato detto che era necessario procedere con una bonifica del golfo partendo da quelle zone più inquinate, da quelle zone cioè che con i sedimenti inquinati potevano produrre un rischio per la salute e un rischio di inquinamento, questo non è stato fatto, è stato fatto il contrario, e cioè si è partiti da aree utili. E allora io credo che le istituzioni locali, in particolare il Comune e in particolare il Consiglio Comunale debba avere innanzitutto a mente quelli che sono gli interessi generali di tutta la popolazione, e il primo interesse della popolazione è la salute, e allora noi questo lo dobbiamo ribadire questa sera. Io mi auguro che si trovi la possibilità di fare un documento comune su alcuni
  • 5. 5 punti specifici su cui non si può più rimandare, questo io credo che sia uno di questi; naturalmente occorre anche aumentare le indagini rispetto alle indagini sulle banchine portuali che potrebbero essere ben più approfondite di quelle che sono state fatte. A terra è stato fatto praticamente nulla. Non è finito neanche il piano delle caratterizzazioni di tutte le discariche di Pitelli, siamo indietro anni luce, sono passati 15 anni da quando è stato perimetrato il sito di Pitelli e ad oggi possiamo dire che nulla è stato fatto per la messa in sicurezza di quei luoghi, oggi dobbiamo avere uno scatto di orgoglio; anche sulle bonifiche a terra cercare di costruire un progetto comune che possa in qualche modo arginare questo problema così gigantesco e così difficile da risolvere, ma dobbiamo pure cominciare in qualche modo, in qualche luogo e da qualche parte. Credo che oggi potrebbe essere la giornata giusta per cominciare a riragionare di queste cose. Vi sono poi due cose che sono emerse che la città ci chiede su cui noi dovremmo riflettere molto seriamente. La prima, un’indagine epidemiologica che possa andare a studiare qual è la relazione tra le malattie che ha la popolazione residente con questi fattori di inquinamento che sono già censiti, mappati, uno studio specifico che cerchi di individuare se esiste una soluzione; perché noi abbiamo studi dell’A.S.L. sull’incidenza dei tumori che ci dicono chiaramente che in ogni caso l’incidenza tumorale di certe patologie legate a problemi ambientali sono alte per le leucemie, per i linfomi, sono più alte di Genova e sono più alte della media nazionale. Eh sì, questo l’abbiamo sentita tutti l’A.S.L., l’incidenza è un’incidenza alta. E quindi noi prima o poi dovremmo anche fare uno studio che ci dica se questa incidenza con la presenza di questi rifiuti tossici può o meno avere una relazione, è questo quello che chiedono i cittadini, e questo credo che noi dovremmo cercare di fare e poi bisogna eliminare quel grande buco nero nel nostro territorio che è la presenza della Marina Militare. È incredibile che a distanza di tutti questi anni noi ancora non sappiamo quali sono le zone occupate dalla Marina militare che sono inquinate, se esistono depositi di rifiuti tossico nocivi, se esistono depositi di rifiuti nucleari, non si sa nulla, è tutto coperto da segreto. Tanto per non farci mancare niente, giusto qualche giorno fa abbiamo assistito allo scarico di una nave che è partita dal molo della Marina militare di una nave che trasportava rifiuti nucleari, ha attraversato la città, hanno fatto tutto quello che dovevano fare e la popolazione non è stata colpevolmente informata. E su questo purtroppo ahimè le dichiarazioni del Sindaco io credo che siano allucinanti, perché se c’è una cosa che vale in democrazia è che il governo è del popolo e il popolo deve sapere che cosa succede riguardo alle cose essenziali della propria esistenza, come la salute, i fattori di rischio, lo dice ormai la legislazione da sempre, vanno comunicati, vanno prese cautele, le persone vanno informate e preparate ad eventuali emergenze; e invece tutto questo non viene fatto colpevolmente dalle istituzioni che anzi si arroccano e difendono un segreto che non ha nessun senso di esistere, assolutamente, dicendo poi una cosa terribile: “siamo tenuti a informare solo in caso di incidente”, a molti e non solo a me è venuto in mente che a Viareggio non c’è stato
  • 6. 6 neanche bisogno di avvisarli, se ne sono accorti quando c’è stato l’incidente, le istituzioni non hanno dovuto fare neanche quello. Queste cose devono finire, ci deve essere una nuova responsabilità e un nuovo rapporto con la cittadinanza, qua non ci sono dei sudditi, qua ci sono dei cittadini che vogliono prendere in mano la gestione del loro territorio e vogliono potere andare fieri del territorio che hanno. Non è che fa un danno all’immagine dire che questo territorio è inquinato, il danno in questa città è non lavorare per rimuovere tutti i fattori di inquinamento che ci sono. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Prego Consigliere CONSIGLIERE CARLO COLOMBINI Grazie Presidente, colleghi, signor Sindaco, vorrei iniziare raccontando un episodio di vita reale che sempre più spesso purtroppo capita. La scorsa estate, mentre svolgevo il mio lavoro a Lerici, sono stato fortuitamente scontrato da un ragazzo, mi sono limitato distrattamente a scusarmi per primo. A questo punto il ragazzo si rivolge a me dicendo “Carlo ciao, sono Roberto”, imbarazzato chiedo scusa ancora e gli domando che cosa gli fosse successo. Il Roberto che conoscevo sembrava un attore, era di bell’aspetto, sportivo, sempre sorridente. Quel giorno invece i suoi lineamenti si potevano a mala pena riconoscere, il suo viso era deformato. Mi disse che da un paio di mesi gli avevano riscontrato un tumore e che le cure che stava facendo lo gonfiavano come un pallone. A questo punto cercai di fargli coraggio e di infondergli un po’ di energia positiva, gli diedi un abbraccio o lo salutai. Il mio cervello tutta la mattina mi si è bloccato ripensando alla vita che ha sempre fatto questo ragazzo che è sempre stata impeccabile, come stile di vita, salutare, sportivo, mangiava bene, non come me che faccio l’esatto contrario. Questa introduzione è per entrare nel dibattito parlando di cose reali e tangibili che purtroppo anche vicino a me stanno succedendo un po’ troppo spesso. È vero, siamo ancora qui a parlare di veleni, anche il Sindaco in una recente intervista l’ha rimarcato, purtroppo condividendo il pensiero di molti cittadini che spesso ci dicono “belin che palle, parlate sempre delle solite cose, Acam, discariche, Enel”, sono anni che noi cerchiamo di informare la gente sul fatto che gli studi confermano la correlazione dell’inquinamento con i tumori. Per quanto riguarda i fattori di inquinamento, qui a Spezia non ci siamo fatti mancare nulla, partendo dalla Pertusola che fondeva metalli in riva al mare causando una strage, perché sono morti tutti gli operai della Pertusola, ce ne sarà forse un paio che sono ancora vivi, il porto che abbraccia tutta la città che contiene al suo interno numerose fonti di inquinamento, tornato anch’esso alla ribalta dalle cronache per le dichiarazioni del Pentito Schiavone e di altri testimoni finito sulle tv nazionali che sostengono che le banchine oltre alle discariche disseminate nel levante ligure e tuttora ripiene di delizie siano state riempite da rifiuti tossici o peggio. Per continuare con le zone
  • 7. 7 militari, sulle cui aree protette o addirittura segrete non si è mai fatta abbastanza chiarezza. I sottomarini nucleari, le navi cariche di rifiuti radioattivi che in silenzio vengono caricate a notte fonda, abbiamo l’area Ip, l’Enel e la sua centrale a carbone che, essendo gemella in potenza di quella di Vado Ligure, dovrebbe fare rizzare i capelli ai cittadini e agli amministratori perché la Procura di Savona si è mossa e ha disposto un’analisi epidemiologica che ha fatto riscontrare i seguenti dati: 450 morti dal 2000 al 2007, più di 1700 persone affette da patologie respiratorie, e in più tra gli indagati risultano tecnici e amministratori pubblici colpevoli di non avere vigilato sulle conseguenze della presenza della centrale sulla salute pubblica. Sulla questione discariche potremmo parlare per ore degli scempi che sono stati perpetrati ai danni di tutto il nostro territorio partendo dalle ultime abusive nel fiume Magra scoperte dai nostri attivisti, con addirittura rifiuti ospedalieri, con provette provenienti dalla medicina nucleare. Che dire poi della collina dei veleni e le sue dodici discariche mai bonificate? E soprattutto che dire del processo per disastro ambientale? Prescrizione, mancanza di prove, normative farraginose pro inquinatori hanno affossato i capi di accusa riversando tutto sui cittadini tanto per cambiare. Sui nomi e cognomi di politici liguri spezzini e non, tuttora in piena attività, funzionari pubblici militari, minuziosamente descritti nella famosa agenda di Duvia e per il quale il processo ha delineato precise responsabilità è calata la parola tanto cara ai nostri politici: la prescrizione. Di bene in meglio. Ora abbiamo anche un Ministro della Giustizia che in una sua dichiarazione ha detto “bisogna ridefinire l’obbligatorietà dell’azione penale”, vorrei dirgli: Andrea, stai sereno, a Spezia siamo già avanti. Quanti esposti dei cittadini sono andati avanti in questi anni? Nessuno. Come detto, vista la correlazione tra inquinamento e tumori e del fatto che la mortalità secondo i dati pervenuti dalla città che hanno analisi epidemiologiche sono in calo, contrariamente all’aumento dei casi di tumore che a livello di epidemia, gli aumenti vanno dal 20% al 37% nei casi di mesotelioma, chiedo al signor Sindaco e alla maggioranza tutta di sottoscrivere il nostro documento, di farlo in maniera unitaria tutti quanti per chiedere all’A.S.L. un’analisi epidemiologica urgente, per avere una fonte di dati certi sulla distribuzione e frequenza di eventi di rilevanza sanitaria di tutta la Provincia, sulla quale basare decisioni razionali per la prevenzione, il controllo e lo studio di possibili soluzioni. Vorrei altresì dire che qua non si parla di battaglie tra partiti politici, questo lo si deve a tutte le persone che ogni giorno lottano con questa malattia e lo si deve anche al mio amico Roberto. Come l’Art. 32 della Costituzione cita “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. E quindi auspico che non si facciano polemiche inutili o voli pindarici in discussioni atti solo a confondere la gente senza però ottenere nulla. Per la cronaca, il mio amico è morto tre mesi fa. Entra la Consigliera Cattani – Presenti 31
  • 8. 8 PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Sempre in discussione generale, Consigliera Frijia. CONSIGLIERE MARIA GRAZIA FRIJIA Buonasera colleghe, buonasera colleghi, questa sera siamo chiamati ad affrontare un tema molto delicato e molto importante sul quale forse alcune volte c’è stata molta strumentalizzazione, sul quale invece oggi siamo chiamati secondo me a dare risposte concrete, Sindaco, e questo è un appello forte che noi le lanciamo, raccogliendo quelle che sono le preoccupazioni e le paure dei nostri concittadini. Si dice oneri e onori. Lei signor Sindaco ha l’onore di essere il primo cittadino della nostra città e ha anche l’onere di governarla questa città e di prendere impegni precisi e responsabilità chiare. Responsabilità che nel suo caso sono ancora più pesanti e più gravose visto che la nostra città e il nostro territorio è governato da oltre 40 anni dallo schieramento politico di cui lei è importante esponente e rappresentante. È per questo che lei ha il dovere di dare delle risposte ai suoi concittadini, soprattutto quando si parla di questioni che riguardano la salute della popolazione, perché è bene ricordare che il Sindaco è la prima autorità sanitaria sul territorio. E le dico questo perché vede Sindaco, noi ci saremmo aspettati una presa di posizione forte da parte sua, c’è stata non è che non c’è stata, c’è stata un’attività dell’Amministrazione Comunale in questo senso, un’attivazione di un percorso di chiarezza ma secondo noi non è sufficiente, noi avremmo forse voluto vederla Sindaco, proprio perché Sindaco, scendere in campo in prima fila a tutela della salute dei suoi concittadini, e allora in questo ultimo periodo la nostra città ha rivissuto l’incubo della scandalo di Pitelli, la paura dell’inquinamento ambientale, le dichiarazioni di questi pentiti, queste trasmissioni televisive nazionali, hanno destato molte preoccupazioni, e si sono calate in un contesto già critico perché la questione ambientale alla Spezia è sempre stato un argomento delicato. A tutto questo poi si è aggiunto e purtroppo in questo siete anche sfortunati, questa polemica recente di questa nave che ha attraccato all’arsenale di Spezia e di questo trasporto straordinario di scorie radioattive rispetto al quale nessuno sapeva niente e anche questo ha destato preoccupazione, e più preoccupazione ancora hanno destato le dichiarazioni dell’ex Ministro Orlando che ha detto che questo non sarà il primo, il primo e l’unico, ma sarà il primo di altri possibili trasporti straordinari di questo genere. Noi siamo preoccupati Sindaco ma credo che lo sia anche lei di questo. Io credo che tutte queste circostanze hanno pesantemente contribuito ad alimentare un clima di sfiducia purtroppo, un clima di sfiducia che ormai i cittadini hanno nei confronti di questa gestione.
  • 9. 9 Purtroppo quella messa in campo dal Centro-Sinistra in oltre 40 anni di governo, una gestione purtroppo fallimentare che ha seminato alla Spezia una serie di bombe ambientali, questo dobbiamo dirlo per onore di cronaca, e purtroppo tutto questo non ha fatto altro che alimentare questo senso di sfiducia che si è sommato a un generale senso di sfiducia che i cittadini hanno nei confronti delle istituzioni e della politica. È per questo che noi oggi siamo qui io credo, perché i nostri concittadini vogliono chiarezza. E appunto da qui la volontà di attivare un percorso in Commissione con tutta una serie di audizioni, che devo dire io in Commissione non ci sono, ma ho letto tutti i verbali di queste commissioni e non sono rimasta soddisfatta, non sono assolutamente rimasta soddisfatta perché, al di là dei fatti, sembra che alla Spezia vada tutto bene. Non credo che sia così. Allora io non voglio alimentare allarmismi, lungi da me, non è nel mio stile. Ma io credo che oggi dobbiamo raggiungere un traguardo, un obiettivo preciso, facendoci appunto portavoce delle preoccupazioni, delle ansie, delle angosce degli spezzini. Noi abbiamo preparato un documento che partendo dall’analisi degli ultimi fatti arriva a chiedere impegni chiari che non devono andare nella direzione di limitare quello che rappresenta un importante settore economico della nostra città che è il porto ma che devono andare nella direzione di attivare un percorso reale di trasparenza. E allora noi con il nostro documento chiediamo Sindaco, che la vicenda rispetto alla quale siamo saliti agli onori delle cronache nazionali purtroppo, lo dico in senso ironico, le chiediamo di monitorare questa vicenda di questi rifiuti tossici che sarebbero disseminati sul nostro territorio, e quindi di avere le risultanze delle indagini attivate dal Ministero dell’ambiente e quindi avere i documenti. Carta canta, noi vogliamo vedere questi documenti, attivare tutti gli strumenti a disposizione e quindi per fare chiarezza e quindi anche delle indagini più approfondite rispetto a quelle che sono già state fatte ed attivare in Consiglio Comunale appunto un confronto trasparente, adoperarsi però, e questo è un aspetto al quale noi teniamo molto e che abbiamo sottolineato nel nostro territorio visto che lei Sindaco quando il sito di Pitelli è passato dall’elenco dei siti di interesse nazionale è diventato un sito di interesse regionale ha dichiarato che era positivo e che era un aspetto positivo, noi la invitiamo Sindaco a sollecitare la Regione Liguria ad attivare questo processo di bonifica ma attivarlo concretamente, in che tempi vogliamo sapere e in che modi. A stimolare come ha detto la collega Cossu ma come ci chiedono i nostri concittadini un’indagine epidemiologica più approfondita, più costante, che preveda appunto monitoraggio costante sulla salute dei nostri concittadini e anche attivare tutta una serie di percorsi e di controlli relativi a questi possibili trasporti di carichi eccezionali che probabilmente potrebbero interessare ancora il nostro territorio. Mi sembrano delle richieste semplici, chiare, perché non possiamo continuare a non procedere alla bonifica del sito di Pitelli, non possiamo non avere con certezza il quadro della situazione sanitaria alla Spezia e della condizione ambientale della nostra città e del nostro territorio. Noi dobbiamo avere la certezza che nella nostra città le cose si fanno e si fanno per bene con serietà, questo ci aspettiamo questa sera, non siamo un’aula di Tribunale, lungi da noi, non
  • 10. 10 siamo la magistratura, siamo un organo politico preposto ad amministrare La Spezia, la nostra città e il nostro territorio, facciamolo bene nell’interesse delle nostre famiglie, dei nostri figli e dei nostri concittadini e per il nostro futuro più in generale. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Prego Consigliere CONSIGLIERE IVAN MIRENDA Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, noi stiamo arrivando in una situazione molto particolare, dove veramente arriveremo a ritenere la normalità qualcosa di rivoluzionario. In una città normale si dovrebbe finire agli onori della cronaca per motivi ben migliori di quelli per cui siamo finiti sui giornali negli ultimi 15 giorni. Fummo il Golfo dei Poeti e ora siamo il golfo dei veleni, almeno così ci dicono sulla stampa, così ci dicono dei libri pubblicati e così ci stanno dicendo un po’ troppe voci per pensare che sia solamente allarmismo. Premettendo che sulla salute non c’è mai troppo allarmismo, secondo me quello che è mancato in questa città negli ultimi anni è stato non l’allarmismo ma un sano panico. Gli scandali ambientali in questa città ci sono ormai da un ventennio, Pitelli, Ruffino, Campo in ferro, le aree dei cosiddetti “murati vivi” che fanno una bella vita, le aree militari di cui non sappiamo assolutamente nulla, le navi dei veleni per cui vorrei ricordare che abbiamo dato una cittadinanza onoraria, e quindi questa stessa amministrazione ha riconosciuto che il problema c’è, è effettivo ed è reale e queste solo per citarne alcune. Siamo diventati una città tristemente celebre per le sue discariche, siamo diventati una città dove anche questioni che dovrebbero essere di facile risoluzione come Monte Montada diventano dei bubboni interminabili che ci portano a fare continui ricorsi al Tar, battaglie giudiziarie, e intanto questa stessa Amministrazione ha ammesso proprio parlando di Monte Montada che sussiste un pericolo, perché il ricordo al Tar perso dall’Amministrazione in primo battuta, ora vedremo come andrà avanti, partiva proprio da un rischio idrogeologico per tutto il materiale che è stato stivato a Monte Montada. Ora in ultimo, a coronamento di una settimana anzi di una quindicina di giorni molto intensi anche come attività consiliare di Commissione, arrivano anche le navi fantasma. Purtroppo i pirati non c’entrano nulla, torno a dire in un clima letteralmente da film di fantascienza, da film horror, la stivatura di rifiuti tossici pericolosi su una nave, nessuno sapeva nulla. Su questo “nessuno sapeva nulla”, con cui si è per i primi giorni dall’arrivo della notizia si è cercato di minimizzare mi preme ricordare un fatto interessante. Ovvero che il giovedì passato il governatore della Regione Liguria, il noto grillino Burlando, il governatore Burlando del Partito Democratico lo stesso del nostro Sindaco, scriveva ai Ministri competenti dichiarando sostanzialmente che nessuno
  • 11. 11 si era presa la briga di informarlo che questa bella nave transitava per la Spezia che fino a prova contraria fa parte della Regione Liguria. Bene. Peccato che la legge in merito sul transito di sostanze pericolose preveda un coinvolgimento diretto della Regione sul cui territorio passano dette sostanze. Cos’è successo? Come mai questo concetto di sicurezza che tra l’altro, ora per carità posso anche sbagliarmi, ma non mi risulta che nessuna legge dello stato, salvo quando si evochi il segreto di stato o il segreto militare, imponga alle istituzioni di tacere sul transito di carichi pericolosi sul territorio cittadino, posso sapere come mai, oltre a non informare i cittadini a priori che passava un carico pericoloso abbiamo dovuto aspettare tre giorni mentre partivano e fioccavano interpellanze in Parlamento, mentre volavano dichiarazioni sulla stampa, e mentre si sentivano ricostruzioni fantasiose perché la più grave minaccia è quando mancano le notizie e si parte con le fantasie più astruse. Come mai abbiamo dovuto aspettare tre giorni e un tale polverone per cominciare a sapere che cosa era transitato? Quale legge dello Stato autorizza il segreto anche a posteriori oltre che a priori? Bellissima domanda. Questo in una città che già da non pochi giorni è una città preoccupata, perché scopre a mezzo stampa che sussistono oggettivi motivi di rischio, oggettivi motivi per essere preoccupati per la propria salute. Noi abbiamo già avuto svariati problemini, perché però siamo santo cielo al 10 di marzo del 2014 e siamo sempre, sempre, sempre a discutere di questi problemi? Con buona pace di certe dichiarazioni a mezzo stampa di questi problemi stiamo a discutere perché in un quarto di secolo non si sono risolti questi problemi. Santo cielo, noi continuiamo parlare di scorie tossiche, di navi dei veleni, di campi in ferro, discariche, di aree militari pericolose e di carichi pericolosi che transitano per questa città da venti anni e più, non è cambiato nulla, potremmo riprenderci tranquillamente una seduta di dieci anni fa e di quindici anni fa, molto probabilmente saranno diverse alcune facce, alcuni tagli di capelli e alcune barbe ma gli argomenti saranno estremamente simili, questo ha un nome solo: questa è stagnazione! Questa città è ferma, continua a girare in un luogo temporale. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Chiedo al pubblico di non intervenire se vuole rimanere in aula, grazie CONSIGLIERE IVAN MIRENDA Continuano a ripetersi sempre gli stessi problemi e non va bene. Al di là delle critiche che sono necessarie perché qui bisogna essere critici, non fosse altro per il fatto che torno a dire che parliamo sempre delle stesse cose perché le cose non si risolvono. Noi del Movimento Cinque Stelle abbiamo presentato due documenti, il primo che mi sembra sia nei
  • 12. 12 contenuti sostenuto anche da molti altri colleghi, perché finalmente si faccia una serie indagine in questa città come sono state fatte non troppo lontano in termini temporali e geografici, a Savona non è tanto lontano da qui, perché si cominci finalmente a ragionare su quali sono stati effettivamente i pericoli per la salute dei cittadini. Le audizioni che abbiamo avuto in questi giorni ci hanno in primo luogo fatto capire una cosa: di informazioni, di dati e di documenti ce ne sono troppo pochi! E quello che è stato fatto è stato troppo circoscritto, troppo frammentario, sono mancati i fondi, sono mancate le risorse, è mancato il personale e forse è anche mancata la volontà, c’è un dato oggettivo però, ci mancano i dati, l’unico dato certo è che di dati non ce ne sono mai abbastanza, prova ne sia che siamo ancora qui a discuterne. In secondo luogo, è stata avviata qualche mese fa una Commissione per le bonifiche. Era una Commissione temporanea, ora non c’è più, reiterarla aumentandone il mandato anche e non solo per le aree bonificate ma anche per le aree potenzialmente a rischio ambientale, secondo me oltre ad essere un naturale svolgimento, una naturale evoluzione di questa Commissione temporanea è anche soprattutto un segnale finalmente buono per la cittadinanza che il Consiglio Comunale prende su di sé il carico di affrontare il problema primo di questa città, a questo punto, che è il problema dell’inquinamento ed è il problema dell’ambiente. Non possiamo nascondere più la testa sotto la sabbia, mi rifiuto sinceramente di vivere in una città che regolarmente finisce sui giornali perché transitano navi cariche di carichi radioattivi, mi rifiuto di vivere in una città che viene chiamata “golfo dei veleni” sulla stampa e mi rifiuto che l’unica pubblicità che stiamo riuscendo a beccarci è quella di Carmine Schiavone perché questo è veramente ridicolo, questo Consiglio Comunale deve avere uno scatto di orgoglio, saltare finalmente tutte le lentezze negli ultimi anni e dire chiaramente che qui si fa la crociata per la salute, senza se e senza ma. Grazie. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Consigliere Erba CONSIGLIERE LUCA ERBA Presidente e colleghe, colleghi Consiglieri e signor Sindaco, intendo fare subito una precisazione, in questa aula non esistono forze politiche che non si occupano del tema della salute e forze politiche che invece se ne occupano. In questo Consiglio Comunale non esistono forze politiche che si occupano della salvaguardia dei cittadini, che si occupano del rispetto delle norme ambientali e che vogliono salvaguardare la salute di tutti e forze politiche invece che puntano a mistificare, a occultare prove e a giustificare quelli che sono stati gli errori o che oggi non hanno l’intenzione di mettere tutti i mezzi a disposizione per
  • 13. 13 procedere e poi una precisazione la volevo fare anche rispetto all’intervento che faceva la Consigliera e collega Frijia. Mettere insieme il porto, le bonifiche e le discariche, noi rischiamo di creare confusione. Ognuno di questi temi ha affrontato un percorso specifico, metterli tutti insieme rischia di creare confusione e di non arrivare a portare in fondo il percorso. In Commissione bonifica non il Sindaco ma tutte le forze politiche hanno espresso il loro giudizio positivo sul passaggio da Sin a Sir, e questo non per un fatto casuale; rivedere oggi quella posizione è anche il tentativo di cercare di stralciare posizioni che sono state prese all’interno della Commissione. La richiesta di un Consiglio Comunale straordinario su un tema come questo è una richiesta giusta, è una richiesta giusta che non vede le forze di maggioranza sottrarsi al confronto. Infatti voglio andare per ordine. Insomma l’indomani dello scandalo di Pitelli, siamo nell’autunno del 1996, le amministrazioni pubbliche a vario titolo interessate particolarmente, mi riferisco alla Regione, alla Provincia e al Comune hanno sentito la necessità di approfondire la conoscenza della situazione dell’area vasta interessata agli impianti critici. Dal 1996 ad oggi, quasi venti anni, è stato attivato un percorso. Su ogni sito è stato attivato un processo di caratterizzazione, di messa in sicurezza, di progetto di bonifica; un errore che si fa nel dibattito è anche quello di creare una sovrapposizione su quelle che sono le aree interessate nel nostro comune, la differenza che c’è tra la zona mare e la zona terra. Lo studio invece sanitario ambientale successivamente pubblicato ha concluso che l’area indagata era effettivamente contraddistinta da una compromissione ambientale dovuta alla presenza di sostanze tossiche, quanto a piombo dei suoi di un’area ristretta, inquinamento di sostanze organiche e alcune inorganiche nei pozzi della zona distribuiti e diffusi all’interno dell’area . In particolare sono acquisite e sottoposte all’A.S.L. le risultanze del secondo studio, vado per ordine, e mi riferisco al 1999, si proviene alla emanazione di due ulteriori ordinanze, tese rispettivamente a vietare l’uso delle acque nei pozzi della zona a scopo potabile e per abbeverare il bestiame, nonché a regolamentare e vietare l’uso dei prodotti ortofrutticoli e degli animali allevati nell’area critica identificata proprio precisamente nella zona. Inoltre si deve sottolineare che a fronte degli allarmi circa la presenza dell’interramento dei rifiuti anche radioattivi nella zona del campetto e delle zone ad esso circostanti le analisi sono riconducibili all’Arpal hanno escluso ogni contaminazione; con ciò smentendo le testimonianze dell’epoca e questo lo dico per diritto di cronaca e per rimettere insieme i fatti. E infine le risultanze dell’osservatorio epidemiologico dell’A.S.L. sono state recentemente pubblicizzate nel convegno del maggio scorso che ha riferito gli esiti degli studi sanitari e dei monitoraggi ambientali e delle inferenze sui due siti e dell’Istituto superiore di sanità. In particolare, gli studi di incidenza tumorale effettuati anche con un confronto ad altre realtà hanno concluso, un confronto tra A.S.L. e Genova ci sono eccessi di rischio per le leucemie in entrambi i
  • 14. 14 sessi e per gli uomini e per tutte le altre sedi non si segnalano eccessi e questo per mettere un po’ di dati all’interno del dibattito; l’eccesso delle leucemie è distribuito in modo abbastanza uniforme nei tre distretti socio – sanitari, l’eccesso a carico dei tumori è più marcato nella zona della Val di Magra. Per le leucemie distribuzione uniforme per le donne e maggiore frequenza in alcuni comuni della Val di Magra per gli uomini. Per le neoplasie è confermato il gradiente a svantaggio dei comuni della Val di Magra, tasso di incidenza sovrapponibile a quello della zona nazionale del nord ovest. Si è tenuta da subito distinta la situazione degli impianti critici che avevano generato l’inquinamento nelle aree pubbliche e infatti la caratterizzazione è stata oggetto di progettazione da parte di un gruppo di lavoro approvata e finanziata dal Ministero nel 2002 e successivamente eseguita dall’Arpal. Questo per dire che non è da oggi che si è messo in moto un procedimento di caratterizzazione di bonifica e di messa in sicurezza ma è un percorso che arriva da lontano. E voglio fare riferimento a questo percorso, proprio perché oggi non si può accettare la tesi che vede forze politiche che non sono intervenute, laddove si siano presentati problemi di carattere ambientale e che non hanno inteso mettere a disposizione tutti gli strumenti per fare un percorso, e questo è un esempio di quelli che sono i capitoli ambientali. E voglio fare riferimento anche a quelle che oggi si può definire “la zona a mare” che è stata oggetto di interesse. Anche in questo caso c’è stata una caratterizzazione, fino a 600 metri dalla costa, addirittura si è proceduto con una caratterizzazione, con delle maglie che vedono uno spazio di 150 metri. Precedentemente c’era stata una bonifica bellica che quindi anticipa quella che è stata la bonifica fatta all’interno dei 600 metri della parte del golfo; e viste le dimensioni ristrette dicevo utilizzate per la caratterizzazione e la bonifica bellica difficilmente qualche spazio è stato tralasciato. Nessuno qua vuole negare che qua ci sono stati dei problemi delle zone su cui intervenire ma la tesi che va smontata è che una forza politica, le istituzioni si siano negate all’intervento in quelle zone interessate; da rifiutare che oggi non si sia attivato un percorso, come dicevo prima, di caratterizzazione, di bonifica e di messa in sicurezza con degli studi epidemiologici, con quelli che sono gli strumenti da utilizzare. Non si può quindi sostenere che il tema viene fuori oggi e se poi qualcuno ha a disposizione o ha ancora delle informazioni che oggi non sono ancora state rese pubbliche lo faccia in questa sede. Se qualcuno sostiene che siano stati omessi e che non sia stato fatto tutto il possibile per intervenire lo dica oggi e interveniamo. Questo per fare capire rispetto anche a chi ci ascolta e a chi giustamente solleva delle preoccupazioni sul tema ambientale che non ci sono forze politiche che si vogliono sottrarre a questo tipo di funzioni ed altre che vogliono procedere su questo intervento, anche perché un tema di questo tipo della tutela della salute tocca tutte le forze politiche. E l’appello che faccio io in questi dieci minuti dove ho provato a mettere insieme un po’ di eventi e un po’ di fatti è insieme alla cittadinanza che giustamente è preoccupata è di fare ulteriore chiarezza laddove ce ne sia
  • 15. 15 bisogno e di esercitare quella che è la pressione politica che questo organismo può mettere in campo per andare alla conclusione di un percorso che oggi c’è ed è stato attivato, la salute è un argomento che tocca tutte le forze politiche e certamente devo dire almeno dal 1996 a oggi quello che è stato messo in campo, gli strumenti utilizzati, non hanno mai visto le istituzioni tacere o le forze politiche non essere chiamate per svolgere la funzione necessaria. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Consigliere Di Vizia CONSIGLIERE GIANCARLO DI VIZIA Grazie Presidente. Io intanto devo dire che mi fa molto piacere avere ascoltato il Consigliere Erba, un giovane valoroso del Partito Democratico, della maggioranza, che afferma che la convocazione di questo Consiglio Comunale straordinario sul traffico dei rifiuti tossici sia una richiesta giusta. Io mi aspettavo che ci fosse anche un documento di richiesta anche da parte della maggioranza che testimoniasse questa sensibilità su questo problema. Comunque non nego, prendo atto che c’è. Perché io come Autonomia Ligure ho firmato la richiesta di questo Consiglio straordinario sulla mozione presentata da Rifondazione Comunista, da Guerri, dal Movimento Cinque Stelle e su questa mozione qualche perplessità l’avevo. Non è che su tutte le cose dette ero pienamente d’accordo. Ma ero pienamente d’accordo che si facesse un Consiglio straordinario dopo le affermazioni, gli articoli di stampa, le trasmissioni televisive, che era doveroso che il Consiglio Comunale discutesse questo sensibile e delicato tema. Bene, prima di questo Consiglio, questo Consiglio è stato preceduto da diverse commissioni, audizioni, dell’Arpal, dell’Autorità Portuale, di Lega Ambiente, incontri molto interessanti, però nessuna di queste organizzazioni ha potuto dare una risposta certa. Cioè secondo la A.S.L., secondo l’Autorità Portuale e secondo l’Arpal stesso, oggi tutto è ok, anche se c’era una mappa precedente che segnava una zona rossa di pericolo, e qui in audizione l’esponente dell’A.S.L. avrebbe detto che era un errore perché sarebbe stato meglio pitturarlo di verde pisello, arriviamo anche a queste cose. Questo lo devo dire perché è verbalizzato. Anche i dati forniti che poi ci ritornerò sopra sono dati un po’ vecchi che arrivano al 2004, 2005, non tutti. Però vorrei dire che quando ho letto sulla bacheca dei giornali che il Ministro Olando aveva in modo perentorio affermato “indagate su Pitelli”, ho fatto un volantino immediatamente, l’unico mezzo che ho, e l’ho intitolato “Pitelli come Acam”. E cioè ci siamo tenuti noi tutti i debiti dell’Acam, tanti discorsi, abbiamo fatto Consigli Straordinari, abbiamo discusso, colpe, etc., però il dato reale è che tutti i debiti ce li paghiamo noi
  • 16. 16 come cittadini. E io credo che oggi, scusate, che ci terremo anche la collina di Pitelli, anche dopo questo Consiglio Comunale, con tutto quello che contiene. Però voglio essere ottimista, voglio pensare che Pitelli abbia avuto il solito destino che avuto il muro di Berlino che quando ormai eravamo perduti, avevamo perduto la speranza di vedere la verità su quello che accadeva al di là, tutto a un tratto è crollato questo muro, è crollato tutto un mondo dell’est e credo che arriverà anche quell’anno in cui i cittadini della Spezia verranno a conoscenza della verità sulle cose sepolte in tutta la loro drammatica interezza. Perché io avevo citato anche in Commissione che mi ricorda la situazione di un grande scrittore che voi conoscete, Leonardo Sciascia che ha scritto moltissimo sugli avvenimenti mafiosi della propria terra, quando in un libro diceva che questo professorino di turno che era onesto, che aveva pensato di essere l’unico depositario di alcuni segreti di intrecci malavitosi, nel momento in cui viene ucciso, tutta la popolazione con ilarità ricorda questo povero ingenuo che non aveva avuto nessuna cautela perché tutti sapevano quello che accadeva e credo che qui sia lo stesso, che maggioranza e opposizione sappiamo e abbiamo la certezza che nel nostro territorio siano stati consumati dei misfatti. Perché li chiamo misfatti? Perché non abbiamo solo la sepoltura di alcuni rifiuti tossici ma abbiamo anche qualcosa di più che è una cosa diversa, anche se a fine che è il traffico illecito dei rifiuti. Qualcuno dice: ma una cosa è che noi testiamo che ci sono stati dei traffici illeciti di rifiuti e una cosa è dire che ci sono i rifiuti sepolti. È vero, anche se ci sono delle testimonianze che abbiamo sentito qua, delle testimonianze di persone, della Finanza, che praticamente, anche se non hanno rivelato il loro nome, che praticamente ci sono nascoste in certe aree militari questi rifiuti. Ma cos’è importante? Qual è che fa ridere questa critica? Perché se alla Spezia era veramente il punto di crocevia dei traffici significa che alla Spezia non c’era solo una nave che partiva e una nave che arrivava ma c’era qualcosa di più, c’era un’organizzazione criminale che organizzava le cose. Questo è il punto. Non voglio pensare che queste organizzazioni criminali fossero in contatto con le istituzioni di questa città, mi auguro, ma certamente erano in contatto con gruppi che contavano nella nostra città, questo senza dubbio. E non fa specie che mentre il Sindaco consegna la cittadinanza onoraria al Comandante De Grazia scomparso sembra di morte non naturale, che indagando e indagando ha detto “devo andare alla Spezia”, e facendo una sosta alla Spezia non c’è mai arrivato. E allora noi pensavamo che queste audizioni, visto che il grande cittadino che con orgoglio mio e di tutta la città ha consegnato questa benemerenza alla vedova e ai due figli che ci fosse qualcuno dell’Autorità Portuale, della Capitaneria di porto che avesse sentito qualcosa, qualche nave, no? Niente! Abbiamo un contrasto tra l’Amministrazione, e noi dobbiamo dare, mi sento orgoglioso di quello che ha fatto il Sindaco di fronte ai silenzi e alle navi fantasma. Ma questo De Grazia se non fosse stato per la benemerenza del Sindaco, lo ringrazio, che cosa era? Un visionario? Cioè ci aspettiamo noi qui dunque che queste autorità scusate, non voglio offendere nessuno ma che queste autorità, l’Autorità Portuale, l’Arpal ci dicono che non vedono nemmeno i traffici che hanno
  • 17. 17 causato direttamente la morte al Comandante De Grazia che stava indagando su questo e dove il primo cittadino con il Presidente del Consiglio in Sala Dante dà questa testimonianza. E allora c’è qualcosa che qui veramente credo che non quadra. E allora, per ripetere che le organizzazioni non vivono in una zona che le respinge, questa organizzazione è chiaro che ha potuto crescere qua. E io prendo atto anche delle dichiarazioni dell’esponente di Lega Ambiente secondo la quale questa Amministrazione, a differenza delle precedenti, è più disponibile per fare luce su questi fatti è una cosa incoraggiante. Io spero però signor Sindaco che lei continui in questa azione e sappia che le verremo dietro, e che non ci sarà maggioranza e opposizione, ma quando lei munito di un certo coraggio che ha dimostrato nel dare questa benemerenza alla vedova e ai due figli sappia che noi dell’opposizione… PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Prego Consigliere CONSIGLIERE PIER GINO SCARDIGLI È inutile nascondersi che quella di questa sera è una serata molto delicata, molto delicata perché inerisce un argomento che riguarda la salute dei cittadini, perché concerne un aspetto che certamente è di interesse della Magistratura, di interesse delle forze di Polizia e naturalmente è interesse degli Enti locali. Ma proprio perché è una sera delicata, il dovere di Consiglieri Comunali e quindi di rappresentanti delle istituzioni ci impone una prudenza nell’utilizzazione dei termini, perché c’è chi ci ascolta, c’è chi sulle nostre parole fa credere determinate sicurezze o insicurezze, c’è anche altre istituzioni che ci ascoltano e quindi è necessario avere un linguaggio sereno e moderato nei termini perché è facile debordare su valutazioni e su giudizi che poi comportano naturali conseguenze. Come Presidente della Commissione Consiliare della quale ho l’onore di avere la presidenza, e cioè la Commissione che riguarda appunto questo aspetto, abbiamo cercato con modestia e con moderazione di fare il nostro compito, e quindi di portare quella parola chiara e quell’impegno di cui parlava prima la Consigliera Frijia; abbiamo in pochi giorni cercato di dare uno spaccato preciso della realtà in atto consultando tutte le istituzioni che avevano competenza e che hanno competenza su questa materia e sentendo anche le associazioni che avevano qualcosa da dire su tanti aspetti della vita della città riguardante l’ambiente. E voglio ricordare che in soli quattro giorni, proprio perché mettere nelle condizioni il Consiglio Comunale di potere effettuare questa discussione e quindi di dare qualche parola di chiarezza alla
  • 18. 18 nostra cittadinanza, in soli quattro giorni abbiamo fatto qualcosa come dodici audizioni, dodici audizioni che hanno portato non so se chiarezza ma hanno portato una messe di notizie e di informazioni che saranno certamente utili per lo svolgimento dei lavori nel prosieguo. Il 25 febbraio abbiamo sentito Italia Nostra nella persona della signora Spinato e poi abbiamo sentito il WWF con il rappresentante Ponzanelli, poi la Lega Ambiente con l’Avvocatessa Antonini e subito dopo il 26 febbraio e quindi il giorno seguente abbiamo sentito le associazioni dei comitati spezzini, Cucciniello, la signora Casagrande che ci ha parlato di Pagliari e le sue non facili problematiche, Arbasetti leader storico del levante del nostro golfo che ci ha dato un ritratto long time di quello che è successo nel levante del golfo; il 3 marzo abbiamo cominciato a sentire le istituzioni sanitarie e abbiamo sentito l’Arpal, abbiamo sentito il Corpo forestale, abbiamo sentito anche la giornalista Coggio che nei suoi articoli si intrattiene spesso con questo argomento; e il 7 marzo infine abbiamo sentito il porto per capire come sono stati eseguiti i lavori nell’ambito del nostro golfo, l’A.S.L. l’IST e la Provincia. Questo Consiglio Comunale per la verità avrebbe dovuto essere fatto un po’ dopo, avremmo dovuto potere pattuire un rinvio, perché era necessario avere in mano questi dati, metabolizzarli fino in fondo in modo da capire realmente le cose che sono state dette perché spesso questa audizione ha comportato l’espressione di dati non sempre facilmente comprensibili. Si trattava di dover vedere grafici che ci sono stati consegnati ed altro, ma la velocità con cui abbiamo voluto lavorare non ci mette nelle condizioni di fare un consuntivo preciso ma qualche spunto l’abbiamo tratto, qualche cosa di preciso lo possiamo dire e soprattutto possiamo dire parole chiare: è per questo che, a fronte del lavoro fatto, è giusto questa sera usare moderazione e parole fondate senza lasciarsi andare a quadri e descrizioni di quadri che riguardano elementi sui quali non ci sono prove consistenti su cui non abbiamo certezze e per le quali possiamo anche indurre paure e timori e sospetti dei quali però non possiamo dare prova certa. Io di una cosa posso dire che sono convintissimo, sono convintissimo del fatto che le istituzioni sanitarie ed altre, forze di polizia e magistratura, in linea di massima si muovono con grande trasparenza, con competenza e grande impegno. Allora noi dovremmo partire dal concetto che se qualcosa è successo nel nostro golfo questo qualcosa è stato indagato e se ad oggi non si riesce a arrivare ancora a una soluzione di questo problema evidentemente le cose non sono così evidenti come ci vengono raccontate. Allora se così, se diversamente fosse, dovremmo dire che la Magistratura non ha fatto il proprio dovere, che i Carabinieri non hanno fatto il loro dovere, che la Polizia non ha fatto il proprio dovere, che l’A.S.L. non fa il proprio dovere, che l’Arpal non fa il proprio dovere PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
  • 19. 19 Chiedo un po’ di disciplina nel pubblico cortesemente, questa è un’istituzione e quindi si tiene un determinato comportamento. Grazie Andiamo avanti, il Consigliere Di Vizia ha avuto modo di parlare, Consigliere Scardigli vada avanti, grazie. CONSIGLIERE PIER GINO SCARDIGLI Andare avanti per dire che io personalmente ritengo di voler vivere in un paese in cui qualche fiducia a queste istituzioni debba essere data. C’è evidentemente chi ritiene di vivere in un paese nel quale non può essere data nessuna fiducia ad alcuna di queste istituzioni, e questo è pericolosissimo per le nostre vite e anche per il nostro equilibro morale e psicologico. Questo detto, sono convinto che il Comune della Spezia, l’Amministrazione Comunale della Spezia, abbia il dovere di insistere fino in fondo perché verità, se fatti gravissimi sono successi debbano emergere, insistere perché le cose vengano indagate fino in fondo, e sotto questo profilo ho proposto alla Commissione e lo riproporrò nella prossima riunione che tutti i verbali della nostra Commissione vengano trasmessi alla Procura della Repubblica, perché coloro che hanno dichiarato che qui siamo a un crocevia di veleni sul nostro territorio, chi ha sostenuto nell’audizione delle nostre commissioni che fatti gravissimi sono successi e che ci sono state testimonianze dei fatti che sono accaduti sul nostro territorio, è giusto che la Procura della Repubblica venga incaricata di questi verbali così da potere indagare fino in fondo sulla veridicità degli stessi. E quindi io sono tra coloro, e avendo fiducia sia nella Magistratura che nelle forze di polizia e in altri, dico che il Comune ha il dovere di comunicare queste notizie in modo che si possa arrivare fino in fondo. Però dobbiamo dire altrettanto che i dati che noi abbiamo avuto sul problema della salute, e le notizie che ci verranno dai futuri impegni che il Comune ha preso in termini di indagine sono dei dati confortanti, questo lo dobbiamo dire perché le indagini epidemiologiche sono state fatte fino ad oggi, ancorché risalenti al 2006, sono indagini che dicono che il livello di mortalità sulla Spezia è un livello inferiore a quello di livello nazionale e questo non significa che non esiste niente nel nostro territorio, e questo però è una situazione che ci deve confortare rispetto a un quadro disarmante che io ho sentito da parte di alcuni Consiglieri recitare questa sera; ed è giusto dire le verità così come sono evidenziate nelle analisi che sono state fatte nel corso degli anni da eminenti istituti universitari italiani, perché altrimenti parliamo solo dei dati negativi e non parliamo mai di alcun dato negativo. L’Assessore Natale nell’intervenire nelle nostre commissioni e interloquendo con coloro che abbiamo audito ci ha dato notizia, e del resto a noi nota, di due iniziative molto importanti; la prima quella che riguarda… PRESIDENTE LAURA CREMOLINI
  • 20. 20 Ha finito il tempo. Assessore Natale, prego. Consigliere Scardigli mi scusi poi in dichiarazione di voto fate presenti anche gli ultimi due punti ASSESSORE DAVIDE NATALE Grazie signora Presidente, signori Consiglieri, Consigliere Scardigli, dirò quello che stava per dire ma non si deve preoccupare del fatto che molto spesso non vengono riportati anche quanto emerso dalla Commissione perché molto spesso non si è presenti oppure non si vuole ascoltare. Questa Amministrazione, su questo tema, ha posto come ricordava sia il Consigliere Di Vizia che altri un’attenzione molto puntuale, perché effettivamente rappresenta un grande problema per il nostro Comune. E proprio per questo, parto proprio da uno dei temi fondamentali di polemica politica, per poi prendere e cogliere l’aspetto positivo che anche la Consigliera Cossu diceva nel suo intervento e cioè di capire qual è il progetto di riduzione dell’inquinamento. Ma parto dal tema del Sin Sir. Rileggendo anche l’ordine del giorno, non so chi era firmatario, si riportavano le parole del Sindaco, nelle parole del Sindaco che si salutava con positività il fatto non di declassare ma di normare in maniera diversa quel sito da Sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale, diceva una parola che è caratteristica di questa Amministrazione: il futuro è nelle nostre mani. Questo è il passaggio fondamentale. Molto spesso dal 2001 fino al 2013 ognuno di noi era portato a trovare, come giustificazione del fatto che poco si stava muovendo per quanto riguarda le bonifiche nella zona est della nostra città, la classica frase “a Roma non si muove niente”. Noi abbiamo detto una cosa diversa alla luce della nuova classificazione di quel sito: è in Regione, è più vicino a noi e oggettivamente abbiamo un’interlocuzione diversa, le normative da rispettare sono molto simili se non come organizzazione delle conferenze dei servizi, noi ci mettiamo la faccia e noi ne rispondiamo in maniera diretta dell’azione. Questo era il principio che stavano alle parole del Sindaco nel momento in cui il governo decide di regolamentare in maniera diversa i siti in questione. E con questa azione, e con questo principio che il Sindaco ha dato il via a un’azione dell’Amministrazione volta a che cosa fare? Volta a cercare di lavorare insieme alla Regione per cercare di andare avanti e per cercare di sveltire il più possibile le operazioni di bonifica e di messa in sicurezza di quella zona della città. Se interessa la polemica forse il Sindaco doveva dire un’altra cosa, se interessa l’aspetto concreto, le risposte che si danno ai cittadini, migliori parole non ce ne potevano essere. Allora che cosa abbiamo fatto? Intanto il primo atto concreto è quello di mettere un tassello in più che è quello di verificare con più celerità il progetto di bonifica attraverso la messa in sicurezza permanente del sito cosiddetto ex Ipodec, di avviare la caratterizzazione di un sito che non era ancora stato caratterizzato, in particolare faccio riferimento a Saturnia ma faccio riferimento anche alla PBO che è un’altra delle sorgenti di inquinamento del nostro territorio che aveva un processo di bonifica ma non era ancora stato approvato, è stata approvata l’analisi di
  • 21. 21 rischio e dove ha superato i limiti, le soglie di rischio, è stata approvata la bonifica. Si sta studiando il progetto di bonifica dell’Ipodec, è partito il progetto attraverso la messa in sicurezza di Sistemi ambientali. E quindi dico al Consigliere Mirenda che proprio niente non è vero che non sia successo. In questi anni grazie anche alla determinazione anche di questa amministrazione. D’accordo “anche” perché è un lavoro ben più complesso del Consiglio Comunale, delle commissioni, quindi non c’è stata nessuna voglia di marcare alcun terreno. Però grazie a questo lavoro abbiamo fatto questi passi in avanti, e grazie a questo lavoro io voglio anche dire che il tema degli studi che sono stati paventati, l’abbiamo detto anche in Commissione, forse non si è voluto anche qua ascoltare però noi abbiamo fatto uno studio epidemiologico che, come ha detto il Dottor Fontana dell’Istituto Scientifico Tumori di Genova non ce ne sono realtà come le nostre dove in quattordici anni sono stati fatti undici studi epidemiologici. Noi abbiamo fatto tutto? No. Tant’è che, come abbiamo detto in Commissione, abbiamo dato l’incarico all’A.S.L. e all’IST di sviluppare questo studio, non solo fermarci all’incidenza, alla mortalità dal punto di vista dei tumori ambiente correlati, ma anche di sviluppare le cosiddette “malattie a minore latenza” quelle asmatiche, cardiache che sono tutte ambiente correlate ma che non rientrano nella casistica precedente. Questo è il primo punto. Secondo punto, con l’Istituto Superiore di Sanità stiamo sviluppando, e io mi impegno a portare il progetto appena sarà presentato ma io dico entro il mese di marzo, la prima settimana di aprile, un progetto molto importante che non riguarda soltanto quel sito ma riguarda tutto il nostro territorio che va a studiare quali sono le forme di inquinamento, da dove provengono le sostanze inquinanti e capire qual è la valenza di questi studi, di queste sorgenti sulla salute dei cittadini, e capire tutti assumendoci ognuno le responsabilità per il ruolo che riveste quali sono le politiche che bisogna attuare. E quindi questa Amministrazione, in questo aspetto, sta facendo e sta portando avanti questi studi per cercare di non fermarci al “sentito dire”, non fermarci anche alle sensibilità ma di suffragare qualsiasi azione politica a degli studi che stiamo predisponendo. Il cambio di passo sta qua, sta in due ordini, avviare velocemente quindi la messa in sicurezza e la bonifica di quei siti, avviare un ragionamento con la Regione perché non vi è soltanto i siti di discarica ma vi sono tutte quelle aree pubbliche oppure private che però hanno subito l’inquinamento e quindi assoggettate alla normativa delle aree pubbliche di caratterizzazione che è già stata fatta e di intervento di bonifica insieme alla Regione. E dall’altro continuare con gli studi epidemiologici, e non solo, per cercare di capire quali possono essere le azioni che questa Amministrazione deve mettere in campo per cercare di ridurre l’inquinamento, ridurre i rischi per i cittadini, ridurre le possibilità di avere quei certi tipi di problemi che sono stati citati nei vari interventi ma soprattutto per dare una prospettiva diversa. Noi stiamo provando a fare un’azione di chiudere una pagina, non dimenticando perché ha ragione il Presidente Scardigli, non sono un Consigliere ma condivido l’idea del Presidente Scardigli che questo deve essere un Consiglio Comunale e quindi ci aggiungo anche l’Amministrazione che, nel caso in cui anche dalle audizioni,
  • 22. 22 io ne ho mancata una perché ero a mia volta audito in Senato, delle dichiarazioni e delle sollecitazioni che la Procura della Repubblica può ritenere valida assolutamente deve andare avanti ma noi come Amministrazione non possiamo fermarci aspettando l’azione della Magistratura o aspettando interventi esterni ma capendo qual è il ruolo nostro e capendo che cosa noi possiamo fare. Quello che noi possiamo fare lo stiamo facendo, e se ci sono delle sollecitazioni e delle proposte possiamo anche assolutamente fare nostre e migliorare la nostra azione ma soprattutto noi dobbiamo chiudere passare e superare una fase che è quella di creare delle zone e dei motivi di inquinamento cercando di avviare una azione di bonifica, una situazione di portare agli usi legittimi alcuni siti. Io dico che il progetto di bonifica della Sistemi Ambientali che sta continuando e sta andando avanti ha come scopo finale quello di creare in quella zona un centro naturalistico, e credo che può essere oggetto anche di discussione delle commissioni per verificare se ci sono altre idee ma questa è la filosofia di una Conferenza di servizi al Ministero dell’ambiente che dà una prospettiva di rilancio e di risanamento di una zona importante della nostra città. Se ci lavoriamo tutti senza stare lì in polemica credo che ne avvantaggeranno sicuramente le generazioni avvenire. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Consigliere Guerri CONSIGLIERE GIULIO GUERRI Intanto vorrei trarre spunto da un passaggio dell’intervento dell’Assessore, laddove ha detto che il declassamento del sito di Pitelli da nazionale a regionale è servito per potere agevolare la messa in sicurezza di quella parte di territorio. Non giochiamo con la consapevolezza dei cittadini che sono molto più avveduti di quanto non li si voglia fare passare. Quel declassamento è stato fatto in funzione della volontà di riattivare, ai fini del ciclo dei rifiuti, il sito di Saturnia. Questa è la verità PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Più il Consigliere Guerri viene interrotto dagli applausi meno ha minuti a disposizione per parlare, ve lo dico per correttezza, prego Consigliere Guerri CONSIGLIERE GIULIO GUERRI Il secondo punto che secondo me è molto importante sottolineare, è vero che abbiamo fatto degli approfondimenti in Commissione, io rivendico con orgoglio il fatto di essere stato tra i promotori di questo approfondimento; e credo che in effetti molte cose sono state colte da questi passaggi. Una
  • 23. 23 cosa dal mio punto di vista è che sicuramente merita di essere rilanciata una proposta che mi sentii di fare specialmente in relazione a un caso specifico delle tante emergenze ambientali che riguardano il nostro territorio ma che può essere estesa alla situazione globale della nostra compromissione globale e sanitaria, ovvero quella di individuare un modo per cui la cittadinanza possa disporre di una figura, di un pool di esperti che siano dei periti autonomi e indipendenti che possono essere veramente anche a costo di doverci autotassare un punto di riferimento, di ascolto, di interlocuzione e di monitoraggio di quello che è stato fatto e di quello che si auspica che sarà fatto dal punto di vista delle istituzione competenti. Perché mai come in questo caso è necessaria una trasparenza e mai come in questo caso è necessaria la partecipazione e partecipare, laddove si parla di questioni di natura tecnica presuppone la necessità che anche la cittadinanza predisponga di un proprio perito e di un proprio punto di riferimento tecnico scientifico su cui potere fare leva per concorrere ad avere verità e chiarezza e vedere dissimulati i dubbi che inevitabilmente residuano anche alla lettura di elementi che ci vengono sottoposti autorevolmente laddove vengono svolte delle audizioni. Perché va da sé un fatto molto chiaro. Uno: i dati epidemiologici più recenti che ci sono stati prospettati risalgono al 2006 e quindi è come se avessimo tutta un’opera di monitoraggio e di indagine da ricostruire, e nel momento in cui si dovrà partire con un’indagine epidemiologica questo dovrà essere fatto con un concorso collettivo della collettività intesa come associazioni, intesa come soggetti deputati a svolgere da osservatorio ausiliario, pensiamo l’Ordine dei medici e quant’altro, anche con un’acquisizione di ruolo di sensibilità e di consapevolezza da parte dell’opinione pubblica. E questo presuppone inevitabilmente che la cittadinanza possa intervenire con un proprio consulente indipendente e questa è una cosa su cui dovremmo seriamente ragionare ed operare, nominato dai cittadini, è un tema che è stato posto tante volte quando abbiamo parlato dell’area Ip, mi sembra di essere stato molto chiaro. Un altro punto che vorrei sottolineare e poi io rimando all’ordine del giorno che ho presentato dove sviluppo un po’ di questioni e non le sto adesso a ripercorrere, mi vorrei soffermare sulla questione del transito di materiale radioattivo che ha tenuto banco nelle pagine di cronaca in questi giorni. Io ho letto con una preoccupazione, lo confesso, la presa di posizione del Sindaco, ben sintetizzata dal titolo “la segretezza è necessaria per la sicurezza”, io credo che per essere garantiti nella nostra sicurezza questi fatti non dovrebbero essere sottaciuti ma non dovrebbero proprio succedere. In secondo luogo, visto che devono succedere perché è stato stabilito, ce l’ha detto il Ministro dell’Ambiente, l’abbiamo saputo dalle sue labbra, di testimone diretto in quanto appena reduce da un’esperienza di qualche mese al dicastero dell’ambiente e quindi come osservatorio privilegiato e testimone indiscutibile che questi fatti sono inevitabili e sono destinati a verificarsi ancora, che la nostra città è inquadrata in questo contesto, che ci sono degli ordini. Se veramente le autorità militari non si possono sottrarre a questi ordini, perché le autorità civili invece non fanno la loro parte che è quella di mettere in condizioni i cittadini di essere garantiti nei loro diritto alla
  • 24. 24 sicurezza? Perché se un’operazione pericolosa avviene inevitabilmente nella nostra città dove è scritto che per essere sicuri dobbiamo esserne ignari? Questi fatti possono essere se non altro perché soggetti alla fallibilità umana suscettibili di produrre incidenti, incidenti molto gravi, e questo è un dato di fatto non è allarmismo come spesso voi liquidate le critiche e le osservazioni, è un dato di fatto e siccome sono previsti protocolli di emergenza e di sicurezza in caso di incidenti di questa gravità, vorrei sapere com’è possibile attivare queste procedure se i cittadini non ne sono informati, se si opera in regime di segretezza, voglio che si sappia e che si diano tutte le informazioni necessarie perché tutti i cittadini possano vedere garantita la loro incolumità la tutela della salute e della vita umana con operazioni che sono pianificate che rispondono a un protocollo e che devono essere attuate con la consapevolezza dei cittadini, con tempi certi e con modalità che devono vedere garantita la fluidità di tutte le operazioni perché se c’è una contaminazione devono garantire procedure di contaminazione, i cittadini devono essere raccolti in N minuti in un posto preciso, lo sappiamo bene, sottoposti a decontaminazione con l’acqua idonea a fare quest’cosa, portati in luoghi sicuri, c’è tutto un meccanismo pianificato che le autorità di pubblica sicurezza devono garantire. E allora come si fa a garantire questa cosa se si parte dal presupposto che i cittadini non lo devono sapere? Bisogna garantire invece che ci sia la possibilità di fare scattare il piano di emergenza di sicurezza che ci sia, vorrei sapere i contenuti di questo piano perché spero che sia stato pianificato per la situazione spezzina e fronte del trasporto di materiale nocivo, e in che modo le autorità ritengono che i cittadini possano avvalersene concorrendo a farlo scattare, di fronte a degli incidenti. Mi sembra chiaro se la cosa che si cura di garantire è la segretezza questa misura di sicurezza è ben difficile e anzi impossibile da espletare. Per questo che sono stato veramente sorpreso dalle dichiarazioni del Sindaco, il quale visto che il Ministro dice che questa cosa si sa, si deve sapere, è inevitabile, deve per primo correre a informare adeguatamente i cittadini di questa situazione che ci è piombata sulla testa. E poi, per concludere, io ritengo che sia estremamente importante che tutta la parte che abbiamo visto, in questo periodo, un ritardo nella partenza delle procedure di bonifica, un braccio di ferro assurdo per la messa in sicurezza di Monte Montada dove sono stati accertamenti percolamenti. Un ritardo cospicuo nella messa in sicurezza di quelli che sono i volumi dei fondali marini censiti dall’Icram nella misura di 6 milioni di metri cubi di cui solo una parte è stata eliminata e destinata ai trattamenti successivi, e la mancata pubblicazione sui siti Internet di tutte le informazioni, c’è una mia interrogazione che segnala una pagina bianca sulla voce “inquinamento ambientale del sito del Comune”, la pubblicazione sui dati dell’Arpal non è ancora avvenuta benché annunciata in Commissione dalla Direttrice qualche giorno fa. Tutti questi ritardi e tutte queste lungaggini siano superate da un’assunzione di responsabilità chiara; vedendo però qualche passo indietro perché è evidente che il coinvolgimento del Governo, dello Stato, dei Ministeri competenti non può essere assolutamente eliminato da un lavoro serio di
  • 25. 25 recupero ambientale e di messa in sicurezza di caratterizzazione e di bonifica e il sito di Pitelli deve tornare ad essere un sito nazionale e io auspico che i ricorsi che sono pendenti contro questa scellerata decisione avvallata dal governo precedente, il decreto Clini, di declassare il sito di Pitelli, possano questi ricorsi andare a buon fine ma vorrei che ci fosse una coerenza sulle responsabilità della classe politica locale e nazionale per tornare sui propri passi e riportare il sito di Pitelli ad essere un sito come deve essere di rilevanza nazionale perché altrimenti ci prendiamo in giro. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Consigliere Bertagna, chiedo alla Vicepresidente Frijia se mi può sostituire. Assume la presidenza del Consiglio Comunale la Vicepresidente Maria Grazia Frijia Esce la Presidente Cremolini – Presenti 30 CONSIGLIERE CHRISTIAN BERTAGNA Grazie Presidente, colleghi Consiglieri, com’è chiaro a tutti, se siamo qua questa sera è perché in tutti questi anni il problema ambientale alla Spezia non è stato risolto e anzi ultimamente è anche cambiato qualcosa, la situazione è anche peggiorata. E questo lo dobbiamo soprattutto a un paio di Senatori, vorrei dire il nome, Sergio Puglia e Vilma Moronese del Movimento Cinque Stelle che sono coloro che hanno chiesto la desecretazione degli atti di un camorrista collaboratore di giustizia, Carmine Schiavone. Bene, se oggi siamo qua a parlare di queste cose, se Presa Diretta ha fatto la trasmissione che ha fatto un mesetto fa è grazie a questi due cittadini mandati in Parlamento da una forza politica, ricordatevelo questo, deve essere ben chiaro a tutti. Da quelle dichiarazioni sono emersi nuovi fatti, è venuta fuori la conferma del ruolo che ha giocato Spezia nel traffico illecito di rifiuti. E allora in tutti questi anni cos’è successo? Che tipo di comportamento è stato questo? Sicuramente un comportamento omertoso da parte del nostro Parlamento, da parte dei governi che si sono succeduti sia nazionali che locali che regionali. E allora dopo la trasmissione di Presa Diretta tutto è ritornato a galla, tranne i veleni che sono rimasti tutti sotterra, non si sa bene come dove e quando. Su sollecitazione dei cittadini le autorità competenti ultimamente si sono un po’ smosse e hanno cercato di coprirci con la classica foglia di fico e allora delle commissioni che abbiamo richiesto sono state e vi voglio rendere noto di queste cose, sono emersi un po’ dei fatti che dire allarmanti e paradossali è poco. Innanzitutto c’è stata reclamizzata, una promozione quasi berlusconiana della campagna di indagine che è stata fatta all’interno del porto, sia il porto commerciale che il Mirabello e posso dire chiaramente che sono
  • 26. 26 soldi pubblici che sono stati buttati non voglie dire dove, sono stati proprio sprecati, perché è palese signori miei che qualche metro di calcestruzzo riesce a coprire e nascondere radiazioni. Perché vorrei ricordare che il calcestruzzo viene usato per fare i sarcofaghi con cui vengono chiusi i reattori nucleari nel caso di incidenti nelle centrali. Per cui altra cosa sarebbe stata andare nei punti dove i testimoni e i pentiti hanno indicato, fare dei carotaggi, eliminare ogni incertezza e non ci si deve venire a dire che un carotaggio costa tanto, perché per fare un carotaggio a distruzione del nucleo ci vogliono 50 – 60 Euro a metro, e l’installazione del cantiere costa dai 2 ai 3 mila Euro per cui non ci raccontiamo la balla che non ci sono i soldi, questa è tutta una tattica per prendere in giro la gente. Poi la commedia è continuata, signori miei, Arpal è venuta in Commissione e ci ha promesso la pubblicazione immediata dei dati, bene, ad oggi non sono ancora stati pubblicati, i dati poi questi dati poi a che cosa servono, sono a detta di esperti epidemiologici che abbiamo interpellato sono dati vecchi e sono ormai senza nessun valore statistico, sono anni che aspettiamo queste pubblicazioni, ormai ce la risparmino pure questa presa in giro, ci hanno fatto vedere l’anno scorso qualcosa in sala Dante. Poi per l’Arpal, un’altra cosa curiosa che è saltata fuori, i colori delle carte che testimoniano l’inquinamento delle aree del golfo creano inutile allarmismo, il rosso della carta Icram per intenderci, la prossima volta la possiamo fare rosa, celestino, il golfo non è stato mai bonificato e non è una questione di colori, se preferiscono possono usare anche un altro colore, il marroncino per esempio, come del resto sembra che si stiano apprestando a fare in questi ultimi giorni. Inoltre per passare alla parte a terra del sito di Pitelli, gli ultimi dati certi sono quelli della conferenza dei servizi del luglio del 2013. Da questa conferenza dei servizi che è consultabile in Internet circa venti anni dalla constatazione dell’inquinamento è saltato fuori che nella Ruffino Pitelli è in corso la realizzazione del progetto di Misp, stiamo ben attenti alle parole, per la ex Ipodec è stato presentato il progetto di Misp al ministero ad oggi non valutato, al campetto mancano gli esiti della caratterizzazione, a Saturnia si è appena iniziato a caratterizzare, e lo diceva il mio collega Guerri prima perché, a Monte Montada c’è un processo penale in corso e per cui non si procede a nessuna valutazione. Il Misp è la messa in sicurezza permanente che serve per minimizzare il rischio derivante dallo stato di contaminazione, siamo lontanissimi da una bonifica, è una messa in sicurezza, per evitare quello che sta succedendo a Monte Montada e cioè che i rifiuti franino sull’autostrada, siamo in questa situazione qua adesso, e poi siamo anche in una situazione che ormai è definita il colmo dei colmi, è come il colmo della figlia dell’idraulico, non capire un tubo. In una città che il 24 gennaio ha dato la cittadinanza onoraria al Capitano Natale De Grazia riconoscendo di fatto anche a livello istituzionale che è stato avvelenato per impedirgli di indagare sulle navi dei veleni passa un carico, di cosa? Indovinate un po’: di materiale fissale e non irraggiato, riporto le testimonianze di quello che dopo qualche giorno è stato scritto sui giornali.
  • 27. 27 Allora innanzitutto vorrei ricordare che cos’è il materiale fissile, il materiale fissile è uranio 233 o uranio 235 o plutonio 239, questo è passato sotto i nostri nasi. E allora sostenere che questo transito venga tenuto segreto per garantire la sicurezza di cittadini è una presa in giro anche questa. Ma come, per un ordigno bellico si evacuano interi quartieri e per un carico di plutonio che attraversa la nostra città da est a ovest si deve tenere tutto nascosto, ma siamo fuori dal mondo? In che paese viviamo? Poi sono seguiti tutti i comportamenti che credo poco adeguati li definisco così delle istituzioni, Prefetto e Sindaco, che dopo qualche giorno di silenzio e smentite dopo la notte di lunedì scorso si sono, l’unica cosa che hanno detto è che la cosa è stata messa fatta in sicurezza. E allora se è stata fatta in sicurezza vogliamo vedere il piano di emergenza, perché ci doveva essere un piano di emergenza in questo caso, quali sono i segnali di rischio che potevano essere previsti, con che mezzi tecnici o umani potevano essere risolti. E queste dichiarazioni non hanno tranquillizzato la popolazione, e anzi hanno ancora confermato la consapevolezza che per chi amministra i cittadini meno sanno e meglio è, e questo è chiaro e infatti l’ultima cosa che volevo aggiungere e mancano due minuti è ricordare che oggi è il 10 marzo, forse qualcuno di voi, me lo ricordo perché tre anni fa ero sotto il Tribunale perché si chiudeva il processo di Pitelli con un “tutti assolti perché il fatto non sussiste”. I reati amministrativi sono passati in prescrizione, quelli ambientali non erano ancora perseguibili e voglio ricordarvi ancora che se i reati ambientali sono perseguibili è grazie alla stessa forza politica che ha desecretato le dichiarazioni di Schiavone, ricordatevelo tutti. Perché chi si sciacqua la bocca dicendo che tutti sono d’accordo perché tutti sono contrari all’inquinamento e tutti combattono l’inquinamento, che questo a parole sono tutti bravi e quando poi ci sono da fare degli atti, degli atti concreti non li fanno in tanti, rimangono solo i numeri. I numeri sono 3 milioni di chili di rifiuti tossici nocivi, scarti di specialità e medicinali per l’industria farmaceutica, 17800 tonnellate di scorie da attività di termodistruzione di rifiuti solidi urbani, 116 tonnellate di fanghi, solventi vari, quali toluene, silene, benzene, fusti contenenti terre di bonifica, solventi organici, ceneri leggere, fibre cemento, polveri di abbattimento dei fumi di fonderia, scorie luminose e altro materiale non identificato, sostanze in grado di distruggere ogni forma di vita dove venivano sversate o di uccidere se inalate o ingerite da un essere umano, è successo anche questo signori miei, è successo anche questo e allora noi chiediamo solo una cosa di essere trasparenti e di non prenderci più in giro. Grazie VICEPRESIDENTE MARIA GRAZIA FRIJIA Grazie Consigliere, Consigliere Peserico CONSIGLIERE GIACOMO PESERICO
  • 28. 28 Grazie Presidente, credo che questa sera siamo a discutere di un argomento che, purtroppo, è alla ribalta delle cronache della nostra città da un po’ troppo tempo. Qualche Consigliere Comunale credo che abbia già citato appunto l’anno 1996 che è l’anno in cui alla Spezia è nata la prima e più importante inchiesta sul traffico, sullo smaltimento illegale di rifiuti non pericolosi. La cosa brutta è che ora siamo nel 2014 e in tutti questi anni non si è riusciti mai a mettere una parola fine a tutto questo problema. Anzi, a cicli escono fuori nuove notizie. Ora, ultimo, e questo Consiglio Comunale richiesto da prima dalla collega Cossu, è nato proprio in seguito a una nuova intervista da parte di un pentito di mafia Carmine Schiavone e di recente ci sono indagini giornalistiche che parlano sempre di questi problemi. Ora, a fronte e subito dopo queste rivelazioni, l’allora Ministro dell’ambiente il nostro concittadino Andrea Orlando si è interessato e ha fatto una prima tornata di indagini che hanno riguardato una fonte di pericolosità ovvero quella della radioattività superficiale. Io credo che a questo punto forse dopo tanti anni, ormai sono diciotto anni, sia il caso di mettere una parola “fine”, alla questione. E come farlo? Una vera e propria task forse. Bisogna fare tutto quello che serve, per togliere ogni dubbio per capire quello che realmente è successo nel nostro territorio. Perché dobbiamo fare questo? Dobbiamo capire se esistono veramente questi problemi, e allora porre rimedio e cercare di tutelare la salute oppure che ci venga finalmente detto “guardate, state tranquilli” però dobbiamo essere tutti tranquilli di ciò. Non possiamo avere una popolazione che continua da anni e anni di volta in volta a avere dichiarazioni di un pentito, inchieste giornalistiche e tutto quanto, che mettono il dubbio. È brutto vivere in una situazione dove si ha il dubbio. Questo lo dobbiamo superare. L’altro giorno io parlavo con degli amici che sono nati e cresciuti a Napoli e sono venuti alla Spezia per motivi di lavoro, e mi hanno detto “noi abbiamo lasciato Napoli con tutti i problemi che ci sono, la terra dei fuochi e tutto quanto, siamo venuti in una realtà che pensavamo diversa”. Ma è proprio così. Bisogna chiarire, io vorrei che finalmente fosse chiarita la questione. Facciamo tutto quello che c’è da fare per chiarire ciò. E qui quale può essere il ruolo del Consiglio Comunale? Certo, un ruolo di indagine e di controllo. Le nostre competenze sono limitate purtroppo. E quindi credo che questo Consiglio Comunale possa servire un po’ come sentinella come dire “attenzione, chi sono i veri protagonisti?” sarà il Ministero dell’ambiente. E fare pressione affinché venga fatto tutto ciò che serve, tutte le indagini, ma per mettere una volta tanto la parola “fine”, non vogliamo vivere in una situazione di dubbio. Vogliamo qualche certezza in più. Vogliamo capire se esistono questi problemi ed eventualmente come superarli per tutelare la salute di tutti gli spezzini, oppure altrimenti se da questa indagine emergerà, indagini che devono andare fino in fondo, deve essere fatto tutto, che si può stare tranquilli, e allora ancora meglio. Ci mancherebbe altro. Vediamo di chiudere tutto quello che c’è da fare, l’importante è che nei prossimi anni non viviamo più nel dubbio che non venga fuori un nuovo pentito o una nuova indagine. Credo che bisogna cercare di fare questa ultima operazione di trasparenza e chiarezza.
  • 29. 29 E quindi anche questa sera io ho sentito con toni molto diversi, chiaramente da parte di tanti Consiglieri Comunali di varie forze politiche, comunque l’attenzione alla salute da parte di tutti. Bene. Chi ha chiesto questo Consiglio Comunale ha fatto una proposta all’inizio, durante la presentazione, ha detto “ma su qualche punto forse si può trovare anche un’intesa”. Prima di chiudere la discussione generale, prima che venga fatta la replica e quindi si vada in dichiarazione di voto dove poi non è più possibile chiaramente fare nulla, perché a quel punto si può solo votare ciò che è stato presentato, io credo che sia doveroso, anche nel rispetto degli spezzini e di tutti quanti, verificare per lo meno se tra le varie forze politiche che sono all’interno del Consiglio Comunale che rappresentano tutta la cittadinanza capire se c’è qualche punto di contatto, qualche punto di interesse, nell’interesse della difesa della salute dei cittadini. Riprendo l’appello di chi ha aperto e chiesto questo Consiglio Comunale e verifichiamo ciò. Verifichiamo prima della chiusura del dibattito se siamo in grado di dare un mandato comune al Sindaco e alla Giunta per quanto riguarda le indagini e l’operazione di trasparenza che deve essere fatta per chiudere, dopo diciotto anni di discussioni, il problema dei veleni sul nostro territorio. Entra la Presidente Cremolini – Presenti 31 Riassume la presidenza del Consiglio Comunale la Presidente Laura Cremolini PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Prego consigliere Esce il consigliere Guerri – Presenti 30 CONSIGLIERE RICCARDO VENTURINI Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, voglio rispondere subito alla sollecitazione del collega Peserico. Perché anche io sono d’accordo sul fatto che, se questa sera, l’ho detto in tante occasioni, se questa sera in questa aula uscisse una voce unica rispetto a questo tema, ce ne sono state altre altrettanto meritevoli e spesso io sono uno che ha fatto questo tipo di appello, penso che certamente daremmo un mandato più forte al Sindaco. Però per fare questo io penso che bisogna partire da un presupposto e cioè dal fatto, e in pochi interventi o forse nessuno dai banchi dell’opposizione l’ho sentito, in questa città non è che siamo all’anno zero. Cioè bisognerebbe, per fare una proposta di questo tipo, anche soprattutto da chi è stato membro anche in passato, e ha fatto parte dell’Amministrazione, dare atto che rispetto a tutto questo quadro che viene disegnato, questa Amministrazione o le forze politiche, non sono rimaste inermi. E questo lo dico perché dagli interventi di questa sera io ho capito una cosa, che si è partiti anche con dei toni che hanno sorpreso
  • 30. 30 positivamente, nel senso che venivano poste delle domande, legittime, per fare chiarezza e per dare delle risposte alle legittime preoccupazioni dei cittadini. Aveva ragione il mio collega Erba quando diceva che, nel suo intervento, la salute non è di monopolio di nessuna forza politica, né dell’opposizione, né della maggioranza, ma è interesse di tutti perché qui prima di tutto e di esserci dei rappresentanti delle istituzioni ci sono dei cittadini, dei padri, delle madri, delle mogli e dei figli e non c’è qualcuno evidentemente che tiene più di altri alla salute. Però, dicevo, venivano poste delle domande all’Amministrazione, e io ho ascoltato l’intervento dell’Assessore Natale che ha dato alcune risposte a quelle domande legittime, a quella voglia di chiarezza legittima che i Consiglieri chiedevano e che i cittadini giustamente pretendono. Sono susseguiti però una serie di interventi che hanno fatto completamente finta di niente. E questo Consiglio si è trasformato, da un certo momento in poi, gli interventi l’hanno dimostrato, in quello che io temevo e cioè che poi le risposte che si chiedono quando vengono non interessano, perché prevale un’altra logica e è la logica che ha sottolineato anche il Consigliere Scardigli quando diceva che ci deve essere un momento in cui alcuni dati che vengono presentati vengono ritenuti veritieri, cioè perché non si può venire in Consiglio e fare come fa il Consigliere Guerri e chiedere un’autorità indipendente per fare cosa non ho capito, indipendente da chi soprattutto. Qui sono state in queste audizioni che giustamente avete chiesto, e che servivano, l’abbiamo discusso in Conferenza Capigruppo, servivano per ricostruire questo tema: sentire le richieste delle associazioni ambientaliste, avere poi a conforto di quelle richieste alcuni dati che potessero cominciare a dipanare il quadro e a dare alcune risposte. Cioè sembra che tutto questo non sia stato, sembra che non sia stato quel ciclo di audizioni, che quei dati che ci sono stati forniti dall’A.S.L. non siano stati dati, o quelli che sono stati dati dall’Arpal, dall’Autorità Portuale, dal Comune, dalla Provincia. E tutto questo perché? Perché si parte da un presupposto, che si deve fare un po’ di polemica, un po’ di chiasso. E questa è la cosa che a me dispiace di più, perché rispetto a un tema così delicato che tutti voi giustamente avete sottolineato, che è la salute dei cittadini, non si può fare finta di niente di quella discussione che è avvenuta in Commissione, non si può fare finta di niente che esistono dei dati e che sono state fatte delle cose. Poi qui noi questa sera possiamo discutere come fare di più e meglio, come chiedere ulteriori interventi, come questo sì diceva giustamente il Consigliere Peserico, no chiudere anche dei capitoli che passano attraverso chiudere definitivamente il capitolo della bonifica, dell’area cosiddetta “Sistemi ambientali”, spingere fortemente perché venga definito il quadro rispetto all’area Ipodec, fare quelle cose che citava poc’anzi l’Assessore Natale. Noi questa sera questo lo possiamo fare, possiamo chiedere all’Amministrazione un impegno maggiore sugli studi epidemiologici, e infatti nel nostro documento che è stato testé consegnato chiediamo una serie di cose. Come diciamo anche… (Voci dall’Aula) che rispetto a una serie di incompr. che vengono fatte e buttate lì un po’ al vento, noi chiediamo che tutta quella documentazione che è stata prodotta in quelle condizioni nel corso di quelle audizioni venga trasferita alle autorità competenti per le opportune valutazioni. Perché è proprio vero che chi sa qualcosa lo dica, perché questa
  • 31. 31 stagione va superata, perché sennò si assistono a delle cose buttate lì, quelle del Consigliere Bertagna che ci viene a dire che basta scavare, non si è mai voluto scavare in punti precisi, quali sono i punti precisi? Se qualcuno sa quali sono i punti precisi, se il Consigliere Bertagna lo sa ce lo dica immediatamente e almeno andiamo a scavare! Perché sennò si rischia veramente di non voler chiudere quel capitoli lì e quella ferita e risolvere questo problema che sta a cuore a tutti. Ma il problema è quello che dicevo, tanto meglio e tanto peggio è il tenore di alcuni interventi. Cioè come si può pensare di dire, ecco che rientra il Consigliere Guerri, così magari nelle dichiarazioni di voto mi spiega cosa sono queste autorità indipendenti. Non gli interessa perché ha fatto il suo show, ha detto alcune cose, e non ci spiega cosa vuole fare. Perché l’Istituto dei tumori non è un organo che è manomesso o governato come non lo è l’Arpal, è questo che noi non dobbiamo fare (Voci dall’Aula) è creare delle situazioni che poi creino questi atteggiamenti, perché è evidente, è evidente che poi succedono queste cose, se si vuole fare passare il messaggio che qualcuno occulta, che i dati che vengono forniti sono dati manomessi! Ma scherziamo davvero? Lo dico io Consigliere Bertagna “ma dove viviamo?”. Ma dove viviamo sì se si mette in giro soltanto il dubbio che i dati che vengono forniti da enti pubblici, da istituzioni, etc., non sono dati reali e quindi si invocano delle autorità autonome e indipendenti. E quei dati che lei dice essere vecchi è stato dato un incarico per aggiornarli fino al 2010, questo dovevate dire. E quindi c’è l’appello, che io condividi, l’accolgo, l’appello della Consigliera Cossu che per l’amor di Dio, l’appello del Consigliere Peserico, ma queste cose che ho detto ce le riconosciamo o no? Ci riconosciamo o è tutto quello che io ho sentito negli interventi? E cioè tutto schifo, non è stato fatto niente, si occultano i dati, i dati sono falsi e non va bene niente. Perché se è così penso che proprio siamo lontani anni luce. Se invece c’è un riconoscimento di un lavoro che non è la classica manfrina opposizione e maggioranza, non è che voglio sentirmi dire o voglio che qualcuno dica “oh che bravi”, ma vorrei sentire dire che è stato fatto qualcosa perché i cittadini è giusto che sappiano un po’ bene le cose e non sentano solo che è tutto schifo, e che qualcuno sa che sotto terra ci sono dei fusti radioattivi. Perché sono state, è vero, i calcestruzzi, e via dicendo, sono state fatte delle analisi, l’ho fatta io quella domanda l’altro giorno in Commissione al Segretario Generale dell’Autorità Portuale… Entra il Consigliere Guerri – Presenti 31 PRESIDENTE LAURA CREMOLINI Ci sono altri interventi in discussione? Prego Consigliere Manucci sull’ordine dei lavori. CONSIGLIERE SAURO MANUCCI
  • 32. 32 Ho visto che c’è stato l’appello sia della Consigliera Cossu, sia del Consigliere Peserico, raccolto anche dal Consigliere Venturini, prima di chiudere la discussione generale se eventualmente c’è la volontà di provare a fare un documento che abbia l’approvazione del Consiglio Comunale, se c’è. PRESIDENTE LAURA CREMOLINI C’è l’intervento del Sindaco prima della sospensione, mi sembra che la proposta del Consigliere Manucci sia accolta favorevolmente dall’aula. Il Sindaco mi ha chiesto cinque minuti in più per il suo intervento. Il Consigliere Guerri non è d’accordo. Do la parola al Sindaco che parlerà dieci minuti per mancanza di disponibilità di parte dell’opposizione. Consigliere Guerri non è il caso di continuare il dibattito, dieci minuti sono. SINDACO MASSIMO FEDERICI Io Presidente, Consiglieri voglio fare alcune brevi premesse a questo brevissimo intervento di materia così complicata. Devo dire che anche in questa occasione utilizzerò il linguaggio della chiarezza e della franchezza. Mi si potrà accusare di molte cose da parte dei miei detrattori, certamente, ci mancherebbe altro, ma non del fatto che non esprimo le mie posizioni con chiarezza, non cerco la claque, non cerco l’applauso; questo è forse un difetto ma non sopporto l’ipocrisia, la supporto sempre di meno, sempre di meno e soprattutto su alcune questioni molto delicate. Seconda premessa; credo che nel corso delle commissioni da parte degli auditi, da parte dell’Amministrazione Comunale, stasera ancora poi dall’Assessore Natale, dal dibattito, siano state date molte risposte ed è per questo che io, in questa occasione, non aggiungerò molto dal punto di vista delle risposte. Perché più che dare risposte io voglio fare delle domande. Mi sento in diritto ma mi sento anche in dovere di fare delle domande. Terza premessa, sono fortemente convinto anch’io che ovviamente la prima preoccupazione debba essere la salute dei cittadini. Ogni dubbio deve essere fugato, su questo forse, su questa frase ci può essere un’unità di intenti di tutto il Consiglio Comunale, ed è per questo che le dichiarazioni a Presa Diretta hanno preoccupato e ci siamo attivati per capire e per approfondire, ed è per questo che ho molto apprezzato l’iniziativa del Ministro Orlando che ha subito immediatamente preso l’iniziativa che ha aiutato ad abbassare fortemente il tasso di preoccupazione che la comunità ha vissuto in quei giorni. È stata un’iniziativa opportuna e utile. Ora attendiamo gli altri passaggi, quelli del Noe, so che ci dovrebbe essere un intervento anche dei Carabinieri, prenderemo atto degli esiti con serenità, con serietà e con responsabilità. La prima preoccupazione deve essere la salute dei cittadini. La seconda preoccupazione però è la tutela dell’onore della città che non può essere gratuitamente demolita e ferita, l’onore della città, non l’immagine che non può essere alla mercé di nessuno,