3. È un Laboratorio di ricerca
dell’Università di Pisa
composto da archeologi,
matematici e geologi che si
occupa di:
• modelli matematici per
l’archeologia
(www.mappaproject.org)
• open data
(www.mappaproject.org/mod)
4.
5. ATTENZIONE!
E’ importante – e fondamentale – non confondere il
termine open data con quello open access.
Con open access ci riferiamo per lo più a testi – articoli,
libri, relazioni, tesi di laurea, ecc… -, liberamente
consultabili e spesso scaricabili in rete. In ambito
archeologico si possono definire ad accesso aperto
anche i webGIS, quando sono usati per la sola
visualizzazione geografica del dato archeologico, che
però non ne permettono lo scaricamento e il riuso.
6. Il concetto di Open Access to research
data nasce nel 1957-8 durante la
preparazione dell’International
Geophysical Year
7. • Dati, siano essi scientifici, storici,
geografici o di altro tipo;
• Informazione del settore pubblico.
https://www.flickr.com/photos/cogdog/
8. Un dato è aperto se chiunque è
libero di usarlo, riutilizzarlo,
ridistribuirlo, ed è soggetto tutt’al
più all’obbligo di citazione o
condivisione allo stesso modo
Open Definition:
http://opendefinition.org/od
9. PRIMARI: cioè grezzi (raw), in modo da poter
essere integrati e aggregati con altri dati e
contenuti, in formato digitale.
TEMPESTIVI: gli utenti devono essere messi in
condizione di accedere velocemente alle
informazioni e utilizzare i dati presenti sul web
in modo rapido e immediato, massimizzando il
valore e l’utilità derivanti dall’accesso e
dall’uso di queste risorse.
RICERCABILI: è necessario assicurare agli utenti
l’opportunità di ricercare con facilità e
immediatezza i dati, mediante strumenti di
ricerca ad hoc. (IMPORTANTE!!! I Dati devono
poter essere usati)
PERMANENTI: le peculiarità descritte devono
caratterizzare i dati nel corso del loro intero
ciclo di vita sul web.
I DATI APERTI devono essere:
NON PROPRIETARI
Liberi di essere UTILIZZATI
Liberi di essere RIUTILIZZATI
Liberi di essere RIDISTRIBUITI
per qualunque scopo
Quindi
10. Accesso
L’opera deve essere
disponibile nella sua
interezza ed a un costo di
riproduzione ragionevole,
preferibilmente tramite il
download gratuito via
Internet
I dati devono essere completi:
esportabili, utilizzabili online e
offline, integrabili e aggregabili con
altre risorse, diffondibili via web e
riportare le specifiche adottate per
la loro realizzazione
I dati devono essere accessibili a tutti
senza alcuna sottoscrizione di contratto,
pagamento, registrazione o richiesta
ufficiale; devono essere trasmissibili e
interscambiabili tra tutti gli utenti
direttamente via web
11. Assenza di restrizioni tecnologiche
L’opera deve essere fornita in un formato
che non ponga ostacoli tecnologici al
riuso.
Dati machine-readable
Gli utenti devono poter utilizzare e
processare i dati attraverso
programmi, applicazioni e interfacce
non proprietarie e aperte.
I dati devono essere pubblicati
e riutilizzabili in formati
semplici e generalmente
supportati dai programmi più
usati dalla collettività
digitalizzata
13. I formati non sono tutti buoni, anzi il più delle
volte sono brutti e cattivi!
14. Best solution Acceptable
solution
tabular data CSV
TAB
TXT
JSON
XLS MDB/ACCDB,
DBF
ODS
Textual data XML
RTF
TXT
HTML
DOC
ODF
Documentation RTF
HTML
ODT
DOC
PDF
Geospatial data SHP
GEOTIFF
DXF
GeoJSON
MDB
KML
Image data TIF JPEG
TIFF
RAW
16. La licenza non deve imporre alcuna limitazione alla vendita o all’offerta
gratuita dell’opera singolarmente considerata o come parte di un
pacchetto composto da opere provenienti da fonti diverse.
La licenza non deve richiedere alcuna “royalty” o altra forma di
pagamento per tale vendita o distribuzione.
La licenza deve consentire il riutilizzo, la realizzazione cioè di modifiche e
di opere derivate e deve consentire la loro distribuzione agli stessi termini
dell’opera originaria.
Attribuzione:
La licenza può richiedere di citare i vari contributori e creatori dell’opera
(BY) come condizione per la ridistribuzione ed il riutilizzo di quest’ultima.
Se imposta, questa condizione non deve essere onerosa.
Integrità:
La licenza può richiedere, di distinguere l’opera derivata dall’opera
originaria (originalità del nome).
La licenza non deve contenere nessuna discriminazione di persone,
gruppi o settori d’attività
19. L’ecologia dei dati
La produzione di dati ha un
costo sostenuto dall’intera collettività
PERCHE’ NON RIUTILIZZARLI?
https://www.flickr.com/photos/fatanera/
21. • Partecipazione attiva al processo democratico di
scelta consapevole
• Trasparenza dei processi e della gestione del denaro
pubblico
• Incentivo all’etica dei comportamenti dei
rappresentanti pubblici (politici, amministratori,
funzionari, impiegati, insegnanti, ecc...)
• Ottimizzazione dei costi di produzione del dato
pubblico necessario al funzionamento sociale ,
politico e d economico di uno stato
• Risparmio gestionale dell’attività amministrativa
22. Open data
Nascita di nuove
aziende
Nuovi investimenti
Creazione di servizi
e applicazioni innovativi
Posti di
lavoro
Entrate
fiscali
Risposte a bisogni sociali
Risparmio
• Promozione di sviluppo economico e sociale mediante il riuso
https://www.flickr.com/photos/ramocchia/
• Promozione di sviluppo economico e sociale
mediante il riuso
25. I dati grezzi sono il vero unico
«codice sorgente» dell’archeologia,
quello che consente di formulare ulteriori
ipotesi e ricostruzioni storiche
Doc. grafica
Doc. fotografica
Doc. compilativa
Relazioni
Apparato
archeografico
(dataset)
Letteratura grigia
28. OPEN CONTEXT by Alexandria Archive Istitute:
http://opencontext.org/
29. DANS – Data Archive and Network Services
http://www.dans.knaw.nl/en
http://datahub.io/group/archaeology
http://publicdata.eu/dataset?q=ARCHAEOLOGY
“Journal of open archaeology data”:
http://openarchaeologydata.metajnl.com/about/edit
orialPolicies#joaddataverse
44. “al momento, quello del progetto
MAPPA è il solo portale che consente
l’accesso libero ai dati grezzi”
M. SERLORENZI, I. JOVINE, V. BOI, M. STACCA 2013, Archeologia e open
data. Stato dell’arte e proposte sulla pubblicazione dei dati
archeologici, “Archeologia e Calcolatori”, Supp 4, pp. 60-78.
45. Tutte le fonti utilizzate per lo studio e il
calcolo del potenziale archeologico
diventano di per sé un prodotto APERTO
che può essere utilizzato per scopi diversi
MAPPAGIS
http://www.mappaproject.org/webgis
46. Il dato presente nel MAPPAgis è un dato ‘pre-filtrato’
Una selezione di informazioni già verificate
in termini di affidabilità del dato
I dati appaiono come
già categorizzati in
termini interpretativi
per i successivi step di
attribuzione dei valori
numerici
Si permette la
comprensione anche ad
un’utenza non specializzata
dall’eterogeneità
alla standardizzazione
47.
48. MOD
Mappa Open Data
archaeological repository
Come per la PA, per i beni archeologici non
sono ancora stati affrontati centralmente i
problemi e le potenzialità reali delle
pubblicazione di dati aperti
Pubblicare l’archeologia italiana
in forma di Open Data
http://mappaproject.arch.unipi.it/?page_id=454
49. La struttura del MOD
http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/Index.php
Modello ripreso dall’Archaeological
Data Service (ADS , GB)
creato e gestito dall’Università di York
Archivio
Intervento
LETTERATURA GRIGIADATASET
Relazione
DOI
Schede US
Planimetrie
Schede di quantificazione
Schede materiali
Matrix
Sezioni
….
DOI
Introduzione
Work in progress: - nuova strutturazione su base nazionale
52. Beni Culturali
Codice dei beni Culturali e del Paesaggio DL n. 42 22/01/2004
ArtBonus D.lgs 31/05/2014 n. 83 convertito L. 106/2014
Amministrazione digitale
Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) DL 7 /03/2005 n. 82
D.Lgs 18/10/2012 n.179 Ulteriori misure urgenti per la crescita del paese
(modifica artt.52 e 68 del CAD)
D.Lgs. 36/2006 Attuazione della direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di
documenti nel settore pubblico
D.Lgs 27/10/2009 n.150 in materia di ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni
(art.11 comma 9) performance dirigenziali
Trasparenza
D.Lgs 19/03/2012 n.179 Crescita 2.0 (open by default)
D.Lgs. 14/03/2013 n.33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche
amministrazioni.
LdA e CPI
Legge 22/04/1941 n.633 Protezione del diritto d’autore e di altri diritti
connessi al suo esercizio
D.Lgs 10/02/2005 n.30 Codice della proprietà industriale, a norma
dell’articolo 15 della legge 12 dicembre 2002, n.273
Privacy
D.Lgs 30/06/2003 n.196 Codice in materia di protezione dei dati personali
(Codice privacy)
53. Chi è l’autore?
Colui che ha realizzato l’opera con il proprio lavoro intellettuale
=
L’archeologo che ha prodotto
la documentazione dell’intervento
Salvo il caso in cui l’autore stesso non abbia
trasferito i propri diritti a terzi per legge o per
contratto
54. L’Art. 88, comma 1, del CBC recita “Le ricerche
archeologiche e, in genere, le opere per il ritrovamento delle
cose indicate all’articolo 10 in qualunque parte del territorio
nazionale sono riservate al Ministero”.
Questo però non va a ledere il Diritto d’autore dell’esecutore
e non disciplina con esattezza una forma di autorità né di
qualità di autore del direttore scientifico
Si esclude anche l’Art. 11 della Legge del Diritto d’Autore
che recita: “Alle amministrazioni dello stato, alle provincie ed
ai comuni spetta il diritto di autore sulle opere create e
pubblicate sotto il loro nome ed a loro conto e spese” per tutti
i casi (la maggior parte) in cui gli autori sono incaricati e
pagati da un committente diverso dal MIBACT.
Posizioni contrarie:
M. SERLORENZI, I. JOVINE, V. BOI, M. STACCA 2013, Archeologia e
open data. Stato dell’arte e proposte sulla pubblicazione dei dati
archeologici, “Archeologia e Calcolatori”, Supp 4, pp. 60-78.
55. Qui vale la Legge sul Diritto d’Autore
Art.1 Sono protette (…) le opere dell’ingegno di carattere creativo
che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative,
all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia
il modo o la forma di espressione.
Art. 2. Sono altresì protetti i programmi per elaboratore come
opere letterarie ai sensi della convenzione di Berna (…), nonché
le banche di dati che per la scelta o la disposizione del materiale
costituiscono una creazione intellettuale dell’autore.
Art.13 Il diritto esclusivo di riprodurre ha per oggetto la
moltiplicazione in copie diretta o indiretta, temporanea o
permanente, in tutto o in parte dell’opera, in qualunque modo o
forma (…)
Art. 17 Il diritto esclusivo di comunicazione al pubblico (…)
56. Documentazione compilativa
Non si può escludere un diritto d’autore ai sensi
dell’art.102-bis (diritto sui generis) “chi effettua investimenti
rilevanti per la costituzione di una banca di dati o per la sua
verifica o la sua presentazione, impegnando, a tal fine,
mezzi finanziari, tempo o lavoro”.
Documentazione grafica
Siamo sicuri che la documentazione grafica archeologica
non possa essere considerata un «disegno d’arte»,
«architettonico» o una rappresentazione
geografica/topografica?
In tutti questi casi l’art.2 riconosce un diritto d’autore a chi
ha creato l’elaborato.
Letteratura grigia
Per letteratura grigia si intendono le relazioni preliminari e
i report che si differenziano dagli altri dati per la presenza
d’un contenuto frutto dell’ingegno dell’autore.
57. Documentazione fotografica
Le fotografie sono tutela dal diritto connesso previsto agli
artt.87-92 Legge Diritto d’Autore dove:
«Sono considerate fotografie ai fini dell’applicazione delle
disposizioni di questo capo le immagini di persone o di
aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale,
ottenute col processo fotografico o con processo analogo,
comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa e i
fotogrammi delle pellicole cinematografiche.»
Ma «Non sono comprese le fotografie di scritti, documenti,
carte di affari,oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti
simili.»
Il CBC riserva il diritto di riproduzione dei Beni
Culturali ( già previsto art.4 comma 1 Legge del
4/01/1993 – cosiddetta legge Ronchey)
58. Quindi adesso le fotografie
possono essere pubblicate, basta
mettere una licenza CC-BY-NC-SA
(non proprio open…ma per ora ci
accontentiamo)
ArtBonus L. 106/2014
«3-bis. Sono in ogni caso libere, al fine dell'esecuzione dei dovuti
controlli, le seguenti attivita', purche' attuate senza scopo di lucro,
neanche indiretto, per finalita' di studio, ricerca, libera manifestazione del
pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del
patrimonio culturale:
1) la riproduzione di beni culturali attuata con modalita' che non
comportino alcun contatto fisico con il bene, ne' l'esposizione dello
stesso a sorgenti luminose, ne' l'uso di stativi o treppiedi;
2) la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni
culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere
ulteriormente riprodotte dall'utente se non, eventualmente, a bassa
risoluzione digitale.»
59. Non dimentichiamoci della
privacy
D.Lgs 30/06/2003 n.196
Codice in materia di protezione dei dati
personali
Art.4 comma 1 lett. b)
«qualunque informazione relativa a persona
fisica, identificata o identificabile, anche
indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi
altra informazione, ivi compreso un numero di
identificazione personale»
60. Pubblicare nel MOD si può.
È facile e…legale!
http://mappaproject.arch.unipi.it/mod/pubblicare-nel-mod.php
61. Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia.
Allora ci sarà la coda per fare open data….
62. Apriamo il passato. Gli Open Data in archeologia.
http://www.slideshare.net/OpenPompei/richards-45930365?related=1
63. QUALI SONO I PROBLEMI?
• Eterogeneità dei dati: formati proprietari, formati non
adatti alla pubblicazione dei dati, documentazione
mancante, non omogenea o parziale, vincoli giuridici alla
circolazione, protocolli proprietari
• I dati sono difficili da trovare: diverse amministrazioni
pubbliche, diversi siti web, diverse modalità di ricerca,
accessibilità ed utilizzo del dato
• Mancanza di standard condivisi nella produzione e nella
diffusione: i dati sono difficili da interpretare. Diverse
sono le classificazioni , i vocabolari utilizzati , gli schemi e
i modelli per rappresentare il mondo reale
(Dove esistente) diversa modalità di metadazione.
64. • Barriere giuridiche alla pubblicazione e al riuso degli
open data: poca chiarezza in campo legislativo
(regolamentazioni generali – Codice Amministrazione
Digitale – ma difficoltà di applicazione nei settori
specifici)
• Impreparazione tecnica (carenza formazione) (cosa
pubblicare? Come pubblicare? Dove? Cosa farne dei dati
open?)
• Scelta dei dati (?) Cosa serve pubblicare e cosa no
• Diffidenza culturale (siamo ancora nella fase di
«sensibilizzazione»)
• Difficoltà di comunicazione. Esiste ancora il «preconcetto
tecnologico»: gli open data sono qualcosa che serve solo
agli informatici. Non vi è migliore forma di
comunicazione che la dimostrazione
65. PERCHE’?
‘Aprire per proteggere’
• Riconoscimento in termini scientifici e di ‘titoli’
• Verifica del processo di indagine, esplicitazione
della componente
soggettiva del processo interpretativo
• Utilizzo dei dati come materiale di confronto
• Ri- uso dei dati per creare nuove analisi(scalarità
dei dati) e nuove interpretazioni
• Conservazione a lungo termine dei dati
• Ottimizzazione della gestione e della tutela
• …….
71. http://monumentsofsyria.com/wp/wp-
content/uploads/Syria-damage-list-Feb-2015.pdf
Tabula
Import it in OpenRefine
Split ,
"http://maps.google.com/maps/api/geocode/json?senso
r=false&address=" + escape(value, "url"
with(value.parseJson().results[0].geometry.location,
pair, pair.lat +", " + pair.lng)
https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?oe=UTF8&l
l=34.216345,41.264648&t=m&source=embed&ie=UTF8
&msa=0&spn=9.986474,12.062988&z=6&hl=en&mid=z
DzQXfEc6tT8.k5aa_iAge_9E
Unzip kmz and extract kml
http://whc.unesco.org/en/syndication
filter Syrian and Iraqi sites
export
Add CSV file in qGIS
Save Iraqi and Syrian sites as shp
Join shp
Add kml
Apply KDE to the joined shp
Apply KDE to kml
Map Algebra
https://github.com/ggattiglia/Ha-r-ckerology/issues/2
72. Per arrivare a questo serve formazione, anche a livello universitario
https://www.flickr.com/photos/squarcina/
76. Ha(r)ckeology è l'atto, condotto dagli stessi archeologi, di
migliorare rapidamente i processi e i sistemi in archeologia con
nuovi strumenti o approcci.
Più semplicemente ha(r)ckeology significa che gli archeologi
lavorano insieme in modo rapido e creativo per migliorare
l'archeologia. Per raggiungere tale obiettivo, il primo passo è
quello di educare una nuova generazione di archeologi, una
generazione in grado di lavorare con una trowel e di
condividere e modificare i dati, una generazione che sia
consapevole del fatto che i dati archeologici devono essere
aperti, perché sono pubblici , sono costosi da produrre, e
devono essere riutilizzati.
Pompei, 19 – 20 giugno 2015