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Periodico di informazione dell’Istituto Clinico Humanitas                                                                                                         Anno XVI, Numero 2 - 2010




In Humanitas                                                                                                                                                     AIDS, è di nuovo emergenza.
                                                                                                                                                                 Parola di Nobel
                                                                                                                                                                 Françoise Barré-Sinoussi:


 un Centro                                                                                                                                                       indispensabile integrare
                                                                                                                                                                 informazione, prevenzione,
                                                                                                                                                                 ricerca e cura.



dedicato
                                                                                                                                                                 I medici del futuro studiano
                                                                                                                                                                 in inglese
                                                                                                                                                                 International Medical School:
                                                                                                                                                                 apprendimento attivo,


  al cancro
                                                                                                                                                                 esperienza in ospedale e in
                                                                                                                                                                 laboratorio.

                                                                                                                                                                 Occhi, quando la tecnologia
              Il tumore si può battere.                                                                                                                          migliora la cura
                                                                                                                                                                 Diagnostica high-tech e laser
              Insieme al paziente e con un                                                                                                                       per cure sempre più efficaci e
                                                                                                                                                                 meno invasive.
              grande lavoro di squadra.
                                                                                                                                                                                    In collaborazione con




Istituto Clinico Humanitas - Periodico di informazione riservato ai medici e agli operatori - Poste Italiane spa - Sped. abb. postale 45% Art. 1 comma 1 LO/MI
w w w. c a n c e r c e n t e r. i t
      Tecnologie per la Terapie personalizzate
      diagnosi e la cura Il nostro Centro Team di
Advisory board                 Fattori di rischiospecialisti
                Informazioni e prevenzione
Internazionale
                e prenotazioni
 Protocolli di ricerca                          Education
 clinica
                                                   Malattie
                                                   e cure
Sommario
                                                    N.                          2
          Periodico di informazione dell’Istituto Clinico Humanitas                                                                                                         Anno XVI, Numero 2 - 2010




                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         8


          In Humanitas                                                                                                                                                     AIDS, è di nuovo emergenza.
                                                                                                                                                                           Parola di Nobel
                                                                                                                                                                           Françoise Barré-Sinoussi:


           un Centro                                                                                                                                                       indispensabile integrare
                                                                                                                                                                           informazione, prevenzione,
                                                                                                                                                                           ricerca e cura.



          dedicato
                                                                                                                                                                           I medici del futuro studiano
                                                                                                                                                                           in inglese
                                                                                                                                                                           International Medical School:
                                                                                                                                                                           apprendimento attivo,


            al cancro
                                                                                                                                                                           esperienza in ospedale e in
                                                                                                                                                                           laboratorio.
                                                                                                                                                                           Occhi, quando la tecnologia
                        Il tumore si può battere.                                                                                                                          migliora la cura
                                                                                                                                                                           Diagnostica high-tech e laser
                        Insieme al paziente e con un                                                                                                                       per cure sempre più efficaci e
                                                                                                                                                                           meno invasive.
                        grande lavoro di squadra.
                                                                                                                                                                                              In collaborazione con




          Istituto Clinico Humanitas - Periodico di informazione riservato ai medici e agli operatori - Poste Italiane spa - Sped. abb. postale 45% Art. 1 comma 1 LO/MI
                                                                                                                                                                                                                                                                                                               13


                                                                                                                                                                                                                                                                         10
                                                                                                                                                                                                                      primo piano
                                                                                                                                                                                                               2      In Humanitas un Centro dedicato                         22 Una nuova vita grazie ad un mini
                                                                                                                                                                                                                                                                                 cuore
                                                                                                                                                                                                                      al cancro                                                   Nel petto di Isabella ‘batte’ un dispositivo di
                                                                                                                                                                                                                      Il tumore si può battere. Insieme al paziente e             assistenza ventricolare di terza generazione.
                                                                                                                                                                                                                      con un grande lavoro di squadra.
                                                                                                                                                                                                                                                                                  intervista
                                                                                                                                                                                                                      humanitas cancer center
                                                                                                                                                                                                               8      Dalla Silicon Valley innovazione                        24 AIDS, è di nuovo emergenza
                                                                                                                                                                                                                                                                                  La parola al Premio Nobel per la scoperta del
                                                                                                                                                                                                                      in Radioterapia                                             virus HIV, Françoise Barré-Sinoussi.
                                                                                                                                                                                   20                                 Humanitas è il primo centro in Italia a dotarsi
                                                                                                                                                                                                                      di un innovativo acceleratore lineare.                      attualità

                                                                                                                                                                                                               10 Combattere i tumori con la                                  27 MIMed: i medici del futuro
                                                                                                                                                                                                                                                                                 studiano in inglese
                                                                                                                                                                                                                  Medicina Nucleare                                               Esperienza in ospedale e in laboratorio, docenti
                                                                                                                                                                                                                      PET e ricerca sui radio farmaci per diagnosi e              stranieri. Così cambia la formazione dei medici.
                                                                                                                                                                                                                      terapie sempre più personalizzate.


24                                                                                                                                                                                                             12     Vincere il tumore del testicolo                         28 Il Centro Antifumo scende
                                                                                                                                                                                                                                                                                 in piazza
                                                                                                                                                                                                                      preservando la fertilità                                    In collaborazione con il Comune di Milano, un
                                                                                                                                                                                                                      Come affrontare una malattia sempre più curabile,           camper itinerante offre screening gratuiti e
                                                                                                                                                                                                                      come dimostra il caso del ciclista Armstrong.               counselling.

                                                                                                                                                                                                               13 Fegato: piùconservativa con la
                                                                                                                                                                                                                  chirurgia
                                                                                                                                                                                                                              chance di cura
                                                                                                                                                                                                                                                                              29 L’energia della salute e della
                                                                                                                                                                                                                                                                                 bellezza
                                                                                                                                                                                                                      L’ecografia intraoperatoria, come un navigatore             Humanitas Gavazzeni si conferma un partner
                                                                                                                                                                                                                      satellitare, guida la mano del chirurgo.                    medico scientifico importante di BergamoScienza.

                                                                                                                                                                                                               14 Tumore del rene, la cura
                                                                                                                                                                                                                  è mini-invasiva
                                                                                                                                                                                                                                                                                  take care
                                                                                                                                                                                                                      I progressi della chirurgia e il ruolo del robot
                                                                                                                                                                                                                      Da Vinci.
                                                                                                                                                                                                                                                                              31 Fondazione Humanitas accanto
                                                                                                                                                                                                                                                                                 ai ragazzi stranieri
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Da qualunque luogo il bisogno chiami, la
                                                                                                                                                                                   31                                                                                             Fondazione risponde.
                                                                                                                                                                                                                      ricerca
                                                                                                                                                                                                               16 AIRC premiacontro il cancro
                                                                                                                                                                                                                  Humanitas
                                                                                                                                                                                                                              la ricerca di
                                                                                                                                                                                                                                                                              32 Pomeriggi in festa per i bimbi
                                                                                                                                                                                                                                                                                 di ARIEL
                                                                                                                                                                                                                      Obiettivo del progetto finanziato, attivare le              Un progetto all’insegna dell’integrazione per i
                                                                                                                                                                                                                      nostre difese contro i tumori.                              bambini affetti da paralisi cerebrale infantile.

                                                                                                                                                                                                               18 Crohn, diagnosi “soft” con
                                                                                                                                                                                                                  la Risonanza Magnetica
                                                                                                                                                                                                                                                                                  stili di vita
     34                                                                                                                                                                                                               L’efficacia di questa metodica nei pazienti
                                                                                                                                                                                                                      giovani e nelle fasi critiche della malattia.
                                                                                                                                                                                                                                                                              34 La bicicletta, fonte di benessere
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Gli specialisti di Humanitas illustrano i benefici
                                                                                                                                                                                                                                                                                  legati a questo sport.

                                                                                                                                                                                                               19 Cirrosi biliare primitiva,
                                                                                                                                                                                                                  una scoperta italiana
                                                                                                                                                                                                                                                                                  dimensione donna
                                                                                                                                                                                                                      Uno studio coordinato da Humanitas apre le porte
                                                                                                                                                                                                                      a nuovi farmaci per la cura di questa malattia.
                                                                                                                                                                                                                                                                              36 Dolori mestruali, e se fosse
                                                                                                                                                                                                                                                                                 endometriosi?
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Una condizione fisiologica che a volte può essere
                                                                                                                                                                                                                      innovazione clinica                                         un campanello d’allarme da non sottovalutare.

                                                                                                                                                                                                               20 Occhi: la tecnologia che migliora
                                                                                                                                                                                                                  la cura
                                                                                                                                                                                                                      Diagnostica high-tech e laser di ultima generazione
                                                                                                                                                                                                                      per cure sempre più efficaci e meno invasive.



                                                                                                                                                                                                                                                                                                         N. 2/2010 - Humanitas       1
30 milioni di investimento in tecnologie, ricerca e un residence per i familiari.




In Humanitas
un Centro dedicato
al cancro
Il tumore si può battere. Insieme
al paziente e con un grande lavoro
di squadra: équipe multidisciplinari,
terapie personalizzate, ricerca clinica
e di base, tecnologie di ultima
generazione, assistenza psicologica,
cure domiciliari, percorsi specifici
per chi ha vinto la malattia.

         n team di professionisti di grande esperienza,

U        competenze interdisciplinari, percorsi organiz-
         zati per patologia, terapie personalizzate, facili-
ties per il paziente (cure domiciliari, supporto psicologi-
co) e per i suoi familiari, stretta collaborazione con i mi-
gliori centri internazionali, con un Advisory Board com-
posto da 8 fra i maggiori esperti di cancro al mondo.            gnostica, la Medicina Nucleare e la Radioterapia. E un
Contro il cancro nasce Humanitas Cancer Center, cen-             edificio di 5 mila metri quadrati ospiterà la piattaforma
tro ad alta specializzazione nel cuore dell’Istituto Clinico     di Ricerca Oncologica Traslazionale, con Laboratori di
Humanitas, presentato il 15 novembre 2010 nel corso di           Ricerca, Biobanca e Cell Factory.
un evento al quale hanno partecipato il Ministro della Sa-
lute Ferruccio Fazio e il Presidente della Regione               DA SEMPRE IN PRIMA LINEA CONTRO I TUMORI
Lombardia Roberto Formigoni.                                     “L’Istituto Clinico Humanitas è sempre stato in prima li-
Al fine di facilitare i percorsi di cura dei pazienti, al Can-   nea nella battaglia contro il cancro - spiega il presiden-
cer Center è stato dedicato l’intero primo piano dell’o-         te, Gianfelice Rocca -. I progressi della Medicina lega-
spedale, dove è presente anche il quartiere endoscopi-           ti a farmaci innovativi e tecnologie migliorano, giorno
co, con ambulatori, degenze, Day Hospital e sale opera-          dopo giorno, l’aspettativa e la qualità di vita. La crescen-
torie. Al piano terra sono collocate la piattaforma dia-         te complessità del paziente - età avanzata, cronicità, pre-
                                                                                      senza di più malattie associate -
                                                                                      spinge ancora più che nel passato
                                                                                      verso uno specifico approccio per
                                                                                      patologia attraverso team multidi-
                                                                                      sciplinari. Ciò rappresenta un’ulte-
                                                                                      riore sfida innovativa per i policlini-
                                                                                      ci. Per questo nasce Humanitas
                                                                                      Cancer Center. Uno sforzo clinico-
                                                                                      organizzativo che pone al centro il
                                                                                      paziente con l’obiettivo di combina-




                                                                                                                        N. 2/2010 - Humanitas   3
FAZIO: IN LOMBARDIA LA
    MIGLIOR CONCENTRAZIONE
    DI SANITÀ AL MONDO
    “Siamo in un’era di massima globalizzazione e
    tecnologie - ha affermato il Ministro della Salute,
    Ferruccio Fazio - che dobbiamo utilizzare e
    stimolare senza perdere di vista il paziente, che
    deve essere al centro dell’atto medico”. Nel suo                                            re attenzione alla persona, professionalità, tecnologie e
    intervento il Ministro ha sottolineato l’importanza                                         percorsi di cura, in ospedale e a casa. Humanitas Can-
    del gioco di squadra tra i ricercatori e i clinici:                                         cer Center è un nuovo centro ma fortemente intercon-
    “Stiamo andando verso questa integrazione e                                                 nesso con tutte le altre specialità del policlinico, un va-
    proprio gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere                                         lore aggiunto per la salute del paziente”.
    Scientifico ne sono un esempio: si                                                          Ogni anno in Italia si ammalano di cancro circa 250 mila
                                                                                                persone. Ne guariscono più della metà. Ma gli importan-
    è capito che non c’è buona
                                                                                                ti progressi delle cure, in termini sia di guarigione sia di
    ricerca senza una buona
                                                                                                allungamento della sopravvivenza e di miglioramento
    assistenza, ma anche viceversa”.
                                                                                                della qualità di vita, hanno alzato il livello della sfida da
    Inoltre Fazio ha ricordato i                                                                                         affrontare: “Non solo battere il
    finanziamenti dedicati dal suo                                                                                       cancro - spiega il dottor Arman-
    Ministero alla ricerca                                                                                               do Santoro, Direttore di Huma-
    traslazionale, cioè “quella intesa                                                                                   nitas Cancer Center - ma pren-
    a far interagire tra loro la ricerca e la clinica”, in cui                                                           dersi cura dei pazienti in modo
    scienziati e medici non sono più isolati ma                                                                          globale e personalizzato, con per-
    “rappresentano un ‘unicum’, un vero e proprio                                                                        corsi terapeutici differenti e rita-
    modo di vivere la vita in ospedale”.
                                                                                                                         gliati sulla specificità dei bisogni.
                                                                                                                         Fondamentale, quindi la collabo-



HUMANITAS CANCER CENTER IN 10 MOSSE
Prevenzione, ricerca e trasferimento delle scoperte dal laboratorio al letto del paziente, utilizzo integrato di nuove tecnologie per una cura a 360 gradi.

                                                          • gamma completa di trapianti di midollo:

1      Assistenza
       e cura
• percorsi organizzati per
                                                           autologo, allogenico da donatore
                                                           identico, aploidentico e da cordone
                                                                                                              4    Imaging
                                                                                                                   high-tech
                                                                                                              • individuazione delle
                                                          • studio e applicazione nuovi farmaci fin
patologia                                                                                                       lesioni tumorali in stadi
                                                           dalle fasi più precoci (fasi 1), per trovare
• ambulatori dedicati ai                                                                                        sempre più precoci
                                                           terapie sempre più mirate sulle
    pazienti con malattie associate                                                                           • valutazione della risposta al trattamento
                                                           caratteristiche del singolo tumore.
• percorsi personalizzati di screening e                                                                        di un tumore al seno, al polmone, al
    follow up per i pazienti oncologici guariti                                                                 fegato o al colon.
    (fuori terapia da almeno tre anni)
                                                          3    Continuità delle cure e
                                                               servizi internet
                                                                                                             5     Tecniche chirurgiche
• supporto psicologico
                                                          • call center (02.8224.6280)
• crioconservazione delle cellule uovo e del                                                                       avanzate
                                                           e sito Internet
    seme, per prevenire l’infertilità di pazienti                                                             • laparoscopia, più
                                                           (www.cancercenter.it)
    oncologici in età riproduttiva (Unità                                                                       vantaggiosa per il
                                                           dedicati, servizi on-line
    Operativa di Ginecologia e Medicina della                                                                   paziente: minimo danno
                                                           che semplificano il rapporto con l’ospedale
    Riproduzione).                                                                                              dei tessuti, ridotto dolore
                                                           (ad esempio consultazione dei referti di
                                                                                                                post-operatorio, minore degenza e più
                                                           laboratorio).

2       Terapie personalizzate
        e trials clinici
• cure ad alta specializzazione
                                                          • continuità delle cure dopo la dimissione,
                                                           attraverso un servizio di ospedalizzazione
                                                                                                                rapida ripresa delle normali attività
                                                                                                              • chirurgia robotica, che permette di
                                                                                                                estendere le indicazioni della chirurgia
                                                           domiciliare e cure palliative
    in tutte le patologie                                                                                       laparoscopica anche ad interventi
                                                          • in fase di realizzazione, un residence per i
    oncologiche e onco-                                                                                         oncologici complessi.
                                                           familiari dei pazienti ricoverati.
    ematologiche, anche rare




4         Humanitas - N. 2/2010
FORMIGONI: IMPEGNATI
                                                                                           INSIEME NEL MIGLIORAMENTO
                                                                                           DELLE CURE
                                                                                           “Sono orgoglioso di ospitare sul nostro territorio,
                                                                                           come Presidente di Regione Lombardia, questo nuovo
                                                                                           Centro che offre ai cittadini tecnologie innovative e
                                                                                           progetti di ricerca di assoluto valore scientifico”.
razione multidisciplinare a livello non solo oncologico                                    Così Roberto Formigoni ha commentato la nascita di
(fra oncologo medico, chirurgo, diagnosta, radioterapi-                                    Humanitas Cancer Center. “Il cancro è una malattia
sta e psicologo) ma anche di tutti gli altri specialisti - dal                             complicatissima, ma oggi possiamo porci l’obiettivo di
cardiologo all’epatologo, dal medico d’urgenza al fisiote-                                 vincere questa sfida. Siamo impegnati insieme,
rapista - che possono intervenire nel percorso di cura.                                    passo dopo passo, nel miglioramento costante delle
Presso Humanitas Cancer Center - prosegue Santoro -                                                               cure e nella prevenzione dei
si concentrano competenze altamente specialistiche
                                                                                                                  tumori, attenti al valore
contro il cancro, ma all’interno di un policlinico capace
                                                                                                                  fondamentale della persona.
di offrire risposte a 360 gradi a necessità, ad esempio,
                                                                                                                  Humanitas si conferma
di carattere cardiologico, riabilitativo e di emergenza. E
con un’organizzazione in grado di garantire supporto ai                                                           all’avanguardia sul fronte dello

familiari e al paziente la continuità delle cure anche una                                                        sviluppo e dell’innovazione
volta dimesso, attraverso l’ospedalizzazione domicilia-                                                           scientifica, mette a disposizione
re e la collaborazione con gli hospice del territorio.                                                            del paziente forme sempre più
Un’attenzione particolare, poi, viene rivolta alle per-                                    innovative di diagnosi e cura e rappresenta un grande
sone guarite dal cancro, che oggi sono sempre di più                                       privato che con le sue capacità migliora l’intero sistema
e che possono avere bisogno di un percorso succes-                                         sanitario regionale. Regione Lombardia è e continuerà
sivo particolare, di tipo sia medico-assistenziale sia                                     ad essere al vostro fianco”.
psicologico”.




                                                     in campo oncologico, ma anche                       internazionali per la messa a punto di

6    Radioterapia
     di ultima
     generazione
                                                     cardiologico, oculistico od ortopedico.             nuovi farmaci
                                                                                                        • ricerca di fattori molecolari e genetici


                                                   8    Biobanca                                         alla base dei tumori e dello sviluppo di
• 4 acceleratori lineari
                                                                                                         loro caratteristiche particolari
 (tra cui l’innovativo
                                                   • E’ una struttura che                                (Biologia Molecolare).
 TrueBeam) con sistemi software di
 precisione per il posizionamento del                consente di conservare e
 paziente e l’erogazione della dose                  studiare campioni biologici (piccole parti
 sincronizzata al respiro
• TAC con laser mobili per la simulazione
                                                     di tessuti prelevate nel corso di interventi
                                                     chirurgici o pochi millilitri di sangue) per
                                                                                                       10        Prevenzione
                                                                                                                 e diagnosi
                                                                                                                 precoce
 virtuale                                            sviluppare nuove cure.
                                                                                                        • campagne sull’importanza
• sistema RapidArc per ridurre al
                                                                                                         degli stili di vita (nel 2010
 minimo i tempi della seduta di
 radioterapia.                                    9    Ricerca scientifica
                                                       e collaborazioni
                                                   internazionali
                                                                                                         campagna antifumo)
                                                                                                        • counselling genetico per il tumore
                                                                                                         della mammella, dell’ovaio e del colon
                                                   • ricerca transazionale:

7   Cell
    Factory
• In via di attivazione una
                                                     scambio bidirezionale di
                                                     informazioni fra
                                                                                                        • partecipazione alle attività di screening
                                                                                                         dei cancri del colon e della mammella
                                                                                                         promossi da ASL Milano 2
                                                     laboratorio ed attività
 Cell Factory per la                                                                                    • programma di screening per i familiari
                                                     clinica per trasferire in tempi brevi al letto
 produzione di cellule per la ricerca                                                                    dei pazienti affetti dal tumore
                                                     del paziente i risultati della ricerca.
 di terapie rigenerative, non solo                                                                       del colon.
                                                   • collaborazione con importanti centri




                                                                                                                             N. 2/2010 - Humanitas     5
I componenti dell’Advisory Board
    QUANDO IL RICOVERO È A CASA
                                                                                                      Tokyo, Giappone
    L’ospedale arriva a casa, offrendo al paziente il vantaggio del comfort                           Masatoshi Makuuchi, Università di Tokyo
    dell’ambiente domestico, combinato con la professionalità dei sanitari: da
    luglio Humanitas ha avviato il servizio di Ospedalizzazione Domiciliare e
    Cure Palliative, riservato ai pazienti oncologici terminali. “Il progetto -
    spiega la referente, Laura Velutti - è nato con l’obiettivo di garantire                                               Boston, USA
    continuità di cure a pazienti oncologici che necessitano di trattamenti                                                Kenneth C. Anderson,
                                                                                                                           Harvard Medical School e
    palliativi, offrendo loro la migliore qualità di vita possibile. Trattandosi di
                                                                                                                           Dana-Farber Cancer Institute
    una forma di ricovero, il paziente e la sua famiglia non devono                                                        New York, USA
    preoccuparsi di acquistare presidi, medicinali e simili: tutto il necessario                                           Silvia Formenti, New York
                                                                                                                           University School of Medicine
    viene fornito dalla struttura ospedaliera”. I professionisti sono reperibili 7                              Antonella Surbone, New York
    giorni su 7, nell’intero arco della giornata, ed effettuano visite domiciliari                              University School of Medicine
    programmate dalle ore 8 alle 20, dal lunedì al venerdì. Inoltre possono            Dublino, Irlanda
                                                                                         John Crown,               Leuven, Belgio
                           effettuare accessi non programmati anche il sabato e
                                                                                            St Vincent’s           Eric Van Cutsem, University
                           la domenica sempre dalle 8 alle 20. L’équipe è             University Hospital          Hospital Gasthuisberg
                           composta da medici, infermieri, psicologi, assistenti
                           sociali e volontari della Fondazione Humanitas.
                                                                                                                          Colonia, Germania
                           “Attualmente seguiamo 10 pazienti                                                              Andreas Engert, Clinica
                           contemporaneamente - spiega Jessica Mininni,                                                   Universitaria di Colonia
                                                                                                                          Heidelberg, Germania
                           infermiera che coordina le attività assistenziali - e
                                                                                                                          Markus Büchler, Università
                           contiamo di arrivare a quota 90 percorsi assistenziali                                         Ruprecht Karl e Salem-Hospital
                           annui, con 10-12 pazienti seguiti                                                              Italia
                           contemporaneamente”.                                                                           Alberto Costa, Scuola
                                                                                                                          Europea di Oncologia
                           Il servizio di ospedalizzazione domiciliare per cure
                           palliative si pone all’interno dei progetti innovativi     Senza dimenticare la ricerca di base concentrata sullo
                           che Regione Lombardia promuove con la finalità di          studio dei meccanismi all’origine dello sviluppo delle
                           creare nuove Reti Sanitarie per la continuità delle        malattie tumorali”.
                           cure. Si possono avvalere di questo servizio malati        La ricerca di base ha aperto nuove possibilità di com-
                                                                                      prensione e, quindi, cura. “Da una parte - spiega il pro-
    terminali di tumore, residenti nelle vicinanze di Humanitas, già in cura
                                                                                      fessor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Hu-
    presso l’ospedale, e che a casa possono essere accuditi da una persona che
                                                                                      manitas - la scoperta del ruolo essenziale del microam-
    ne assicuri l’igiene, la supervisione e la somministrazione delle terapie.
                                                                                      biente, nel quale e grazie al quale il cancro prolifera, of-
    Un ruolo importante in questo progetto è svolto da Fondazione Humanitas           fre la speranza di nuove strategie diagnostiche e tera-
    che, anche grazie al contributo di un importante donatore, garantisce             peutiche: colpire non più solo il tumore, ma anche il mi-
    attività di supporto attraverso l’impegno della psicologa e dell’assistente       croambiente che gli sta intorno. Dall’altra parte, le sco-
    sociale, la formazione specialistica dell’infermiera Mininni e interventi di      perte sui meccanismi genetici delle cellule cancerose
    carattere pratico-sociale. Inoltre, si occupa del reclutamento e della            permetteranno sempre più di personalizzare le terapie
    formazione dei volontari attraverso corsi professionali organizzati con la
                                                                                      sulla base del profilo genico del tumore.
                                                                                      Nell’interesse dei pazienti è dunque necessario un
    collaborazione della Lega Italiana Contro i Tumori. Una partnership che
                                                                                      rapporto bidirezionale fra laboratorio e clinica. Perciò
    consente di condividere esperienza e know-how al servizio dei pazienti.
                                                                                      la sfida che ci attende è duplice, sul fronte educativo-
    Volontari di questo programma della Fondazione Humanitas si diventa               didattico e clinico: i garanti che l’etichetta ‘traslazio-
    dopo aver sostenuto un colloquio psico-attitudinale e aver frequentato un         nale’ della ricerca sia sinonimo di una vera innovazio-
    corso di formazione con medici, psicologi e professionisti esperti di cure        ne clinica sono i medici-ricercatori (MD-PhD), che si
    palliative e assistenza al malato oncologico.                                     dedicano alla ricerca scientifica a vantaggio di malati

DAL LABORATORIO AL LETTO DEL PAZIENTE
La ricerca, fondamentale per migliorare la qualità e i ri-
sultati di cura, in Humanitas Cancer Center è declinata
in tutti gli ambiti e le fasi del processo di cura: “Nella
prevenzione e nello screening - precisa il dottor Santo-
ro - nelle tecniche di diagnostica per immagini ed endo-
scopica, nello sviluppo di nuovi farmaci e di terapie di
supporto, nella chirurgia laparoscopica e robotica, nel-
la radioterapia.




6        Humanitas - N. 2/2010
che loro stessi curano. In Italia la strada per la crea-
                                                                                HUMANITAS CANCER CENTER IN NUMERI

                                                                                                   2004 300
zione di percorsi MD-PhD è ancora in salita, ma Uni-
versità degli Studi di Milano istituirà, anche all’inter-                       200 fra medici, chirurghi, psicologi, fisici e biologi dedicati
no del Corso di Laurea Internazionale della Facoltà di                          200 professionisti dedicati all’accoglienza e all’assistenza del paziente
Medicina che ha sede in Humanitas, un programma
ad hoc”. Fondamentale, infine, la collaborazione
scientifica con gli altri ospedali Humanitas: Gavazzeni                                               30 20
                                                                                200 ricercatori clinici e di base
                                                                                30.000 pazienti curati ogni anno, di cui il 40% proveniente da tutte le


                                                                                                       30.000
                                                                                regioni italiane
di Bergamo, Mater Domini di Castellanza e Centro
Catanese di Oncologia.
                                                                                300 studi clinici per lo sviluppo di nuove terapie attivati negli ultimi 3 anni

L’ADVISORY BOARD INTERNAZIONALE
                                                                                La struttura
                                                                                                    20 2004
                                                                                30 mila metri quadrati dedicati

                                                                                                    110 30
Nell’ottica di un approccio globale contro il cancro, as-
sistenziale e scientifico, le attività cliniche e di ricerca                    300 posti letto
                                                                                110 ambulatori

                                                                                                      300 1
di Humanitas Cancer Center sono condivise con un Ad-
visory Board internazionale composto da medici e ri-                            20 sale operatorie
cercatori dei più importanti Cancer Center del mondo:
Kenneth C. Anderson, Markus Büchler, Alberto

                                                                                                        20 10
                                                                                1 piattaforma di Ricerca Oncologica Traslazionale con Biobanca,
                                                                                Cell Factory, laboratori di Biologia Molecolare e Farmacologia Clinica
                                                                                30 milioni di euro di investimento in tecnologia, ricerca e accoglienza,
 AULE DIDATTICHE INTITOLATE
 A RAVASI E BANFI
                                                                                                         2004
                                                                                con la realizzazione di un residence per i familiari


                                                                                Tecnologie per la diagnosi e la cura

                                                                                                           30
 La presentazione di Humanitas Cancer Center è stata
 l’occasione per ricordare due medici che hanno
                                                                                4 acceleratori lineari per la Radioterapia tra cui l’innovativo Truebeam


                                                                                                        300
                                                                                PET-CT e 1 ciclotrone per la produzione di radiofarmaci
 contribuito alla crescita dell’oncologia dell’ospedale. Al
                                          professor Gianni Ravasi,
                                                                                4 TAC
                                          appassionato
                                                                                4 Risonanze Magnetiche di cui una 3 Tesla
                                          protagonista della lotta
                                                                                1 Robot Da Vinci
                                          al cancro e fondatore
                                                                                                    Costa, John Crown, Andreas Engert, Silvia For-
                                                                                                    menti, Masatoshi Makuuchi, Antonella Surbone e
                                                                                                    Eric Van Cutsem. Un’ulteriore conferma della cultura
                                                                                                    e della passione per la valutazione, che ha portato Hu-
                                                                                                    manitas ad essere il primo policlinico accreditato da
                                                                                                    Joint Commission International e a dotarsi di un Advi-
 Dori Ghezzi, Marco Alloisio,
 responsabile della Chirurgia Toracica                                                              sory Board per la Ricerca di base presieduto dal premio
 di Humanitas, la signora Ravasi e                                                                  Nobel Rolf Zinkernagel.
 Marta Scorsetti, responsabile di
 Radioterapia.                                                                                      “Humanitas Cancer Center - conclude Gianfelice Roc-
                                                                                                    ca - è una sfida condivisa con i più grandi centri inter-
 della Chirurgia Toracica di
                                         I figli e i nipoti di Alberto Banfi.
                                                                                                    nazionali per migliorare le cure e formare i medici del
 Humanitas, e al dottor
                                                                                                    futuro. In Humanitas, infatti, la presenza dell’Universi-
 Alberto Banfi, radioterapista di livello internazionale                                            tà degli Studi di Milano con un corso di Laurea a forte
 che ha contribuito all’organizzazione della Diagnostica                                            proiezione internazionale - basato su un apprendimen-
 per Immagini di Humanitas, sono state intitolate due                                               to in cui lo studente è parte attiva al fianco di tutor me-
 aule dell’area didattica dell'ospedale, alla presenza dei                                          dici - rafforza la vocazione allo sviluppo di una Medici-
 familiari, dei colleghi e del direttore dell’education                                             na in cui il medico si trova al centro di una rete globale
 Piero Melodia.
                                                                                                    di competenze, che deve saper integrare sul singolo
                                                                                                    paziente”.                                               H




                                                                                                                                       N. 2/2010 - Humanitas      7
Dalla Silicon Valley
    innovazione
                              in Radioterapia
Una possibilità di cura in più per i pazienti con metastasi addominali, lesioni inoperabili
del fegato e del pancreas, e tumori localmente avanzati del polmone. Humanitas è il primo centro
in Italia ed il secondo in Europa a dotarsi di un innovativo acceleratore lineare.

        nato nella zona tecnologicamente più avanzata                                   L’Istituto Clinico Humanitas è il primo centro in Italia e

È       al mondo, la Silicon Valley in California (USA).
        Gli esperti lo considerano uno strumento desti-
nato a innovare la Radioterapia, consentendo tratta-
                                                                                        il secondo in Europa, dopo Zurigo, a dotarsi di questo
                                                                                        acceleratore lineare di ultima generazione. In tutto il
                                                                                        mondo gli ospedali che dispongono di questa tecnolo-
menti che finora non è stato possibile effettuare e cu-                                 gia sono meno di 10, riuniti in un network di collabora-
rando un numero sempre maggiore di tumori in modo                                       zione internazionale mirato a mettere a punto nuovi
estremamente preciso. Con TrueBeam, attivo a partire                                    protocolli di trattamento basati sui dati clinici raccolti.
                                                             Marta Scorsetti,
da settembre, il Cancer Center di Humanitas, punto di        responsabile di
riferimento nazionale per migliaia di pazienti, si raffor-   Radioterapia e             ALTISSIMA PRECISIONE PER UN
                                                             Radiochirurgia in
za ulteriormente.                                            Humanitas dal 2003, è
                                                                                        TRATTAMENTO BEN TOLLERATO
                                                             professore a contratto     Imaging ad altissima risoluzione e in tempo reale nel
                                                             all’Università di Milano   corso della seduta radioterapica; elevatissima precisio-
                                                             per la Facoltà di
                                                             Medicina e per la          ne di irradiazione, che tiene conto del movimento in-
                                                             Scuola di specialità in    terno degli organi dovuto al respiro (4D); possibilità
                                                             Radioterapia
                                                             Oncologica.
                                                                                        di variare l’intensità della dose (dose-rate) facendo un
                                                                                        trattamento a dosi localmente più elevate in minor
                                                                                        tempo: circa due minuti per l’irradiazione della lesione
                                                                                        tumorale, 10 in totale per la seduta, compresa la prepa-
                                                                                        razione del paziente. “Sono le principali caratteristiche
                                                                                        di TrueBeam - spiega Marta Scorsetti, responsabile
                                                                                        di Radioterapia e Radiochirurgia in Humanitas - che
                                                                                        ci consentirà di curare ancora meglio i pazienti, in mo-
                                                                                        do sempre più mirato e con meno effetti collaterali.




8     Humanitas - N. 2/2010
RADIOABLAZIONE
                                                                                                        PER DISTRUGGERE LE CELLULE
                                                                                                        TUMORALI
                                                                                                      TrueBeam permette di fare non solo ra-
                                                                                                      dioterapia e radiochirurgia, ma anche
                                                                                                      radioablazione, ossia distruggere la le-
                                                                                                      sione tumorale, inducendo la mor te
                                                                                                      (necrosi) delle cellule cancerose attra-
                                                                                                      verso la somministrazione di dosi mol-
                                                                                                      to elevate in una o poche sedute. “Dal
                                                                                                      punto di vista clinico, infatti - prosegue
                                                                                                      la dott.ssa Scorsetti - si accresce l’effi-
                                                                                                      cacia biologica grazie all’utilizzo di alte
Grazie a questo acceleratore lineare riusciremo ad          In Humanitas               dosi in tempi brevi, soprattutto per i tumori che pre-
                                                            TrueBeam si aggiunge
estendere i benefici della Radioterapia anche a pazien-     alla altre
                                                                                       sentano una proliferazione cellulare molto rapida”.
ti che prima non potevano essere curati con questa          apparecchiature di         Grazie alla sua versatilità, questo acceleratore lineare
metodica. Inoltre potremo implementare tecniche di          radioterapia in            può essere impiegato per il trattamento di tutte le pa-
                                                            dotazione, a
‘dose-escalation’ cioè di intensificazione della dose,      disposizione di una        tologie oncologiche anche in concomitanza con la
oppure optare per l’‘ipofrazionamento’, riducendo il        squadra di circa 30        chemioterapia, come ad esempio nei tumori di testa e
                                                            professionisti tra
numero totale delle sedute e migliorando l’efficacia                                   collo e in quelli primitivi cerebrali. Inoltre è partico-
                                                            medici, fisici, tecnici,
del trattamento”. L’alta precisione di questa tecnolo-      infermieri e staff.        larmente utile per trattamenti estremamente sofisti-
gia ci permette di ridurre ulteriormente la dose ai tes-                               cati su metastasi addominali, lesioni inoperabili del fe-
suti sani circostanti il tumore, così da rendere il trat-                              gato e del pancreas, carcinomi localmente avanzati,
tamento ben tollerabile minimizzando gli effetti colla-
terali. Questo tipo di terapia si effettua in regime am-
bulatoriale e non richiede nessun tipo di anestesia,                                    LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE
non è invasiva e non provoca dolore, per cui può esse-                                  DI TRUEBEAM
re ef fettuata anche da pazienti anziani o particolar-                                   imaging ad altissima risoluzione e nel corso della seduta
mente fragili.
                                                                                        radioterapica
 TrueBeam contro il cancro                                                               irradiazione ad elevatissima precisione e in 4D
                                                                                         possibilità di variare l’intensità della dose all’interno della
                                                                                        lesione tumorale
 tumori di testa                                                                         rapidità del trattamento: 10 minuti in totale per la seduta
 e collo
                                                                                         utilizzo in modalità ricerca, con settaggi diversi dall’uso
 tumori primitivi
 cerebrali                                                                              terapeutico.

                                                                                       non operabili, del polmone e mesotelioma pleurico.
                                                                                       Inoltre è possibile effettuare anche trattamenti su pa-
                                                                                       zienti con recidive di malattia in aree già trattate, gra-
                                                                                       zie alla possibilità di ridurre la dose di radiazione ai
                                                                                       tessuti sani. Ad esempio in pazienti con metastasi os-
                                                                                       see che condizionano una compressione midollare, è
                                                                                       possibile irradiare il tumore senza danneggiare il mi-
 metastasi addominali,                                                                 dollo spinale, con un notevole miglioramento della
 lesioni inoperabili                                                                   sintomatologia”.
 del fegato
 e del pancreas
 carcinomi localmente                                                                  LE PROSPETTIVE DELLA RICERCA
 avanzati,                                                                             TrueBeam inoltre può essere utilizzato in modalità ‘ri-
 non operabili,                                                                        cerca’, con settaggi di alcuni parametri diversi dall’uti-
 del polmone
                                                                                       lizzo terapeutico. “Questo - prosegue la dott.ssa Scor-
 mesotelioma pleurico
                                                                                       setti - ci permetterà di attivare studi di ricerca traslazio-
 metastasi ossee
                                                                                       nale e radiobiologici, in collaborazione con i laboratori
                                                                                       del prof. Alberto Mantovani, mirati ad approfondire
                                                                                       in che modo la Radioterapia influisce sul sistema im-
                                                                                       munitario e modifica la biologia del tumore. La speran-
                                                                                       za è poter aprire nuovi orizzonti nel campo dei modelli
                                                                                       predittivi con l’obiettivo di attivare terapie sempre più
                                                                                       personalizzate”.                                           H




                                                                                                                         N. 2/2010 - Humanitas    9
Energia su misura
combattere i tumori
  con la Medicina Nucleare
  Grazie alla PET e alla ricerca sui radio farmaci, la Medicina Nucleare offre metodiche diagnostiche
  e terapeutiche sempre più disegnate sulle caratteristiche biologiche del singolo paziente.


            ontro il cancro, la PET (tomografia ad emissione di                                 utilizzato è analogo allo zucchero di cui le cellule tumora-

  C         positroni) rappresenta un’arma in più, a livello non
            solo diagnostico ma anche terapeutico. “La PET ha
  notevolmente ampliato le nostre potenzialità diagnostiche -
                                                                                                li sono avide: lo utilizzano per sostenere il loro tasso di
                                                                                                crescita, che è molto più elevato dei tessuti sani. Durante
                                                                                                l’esame, le aree dove si concentra l’attività cellulare ano-
   spiega il dottor Arturo Chiti, responsabile dell’Unità                                       mala, legata ad un maggiore consumo di zucchero, sono
  Operativa di Medicina Nucleare dell’Istituto Clinico Hu-                                      quelle che hanno un’emissione più intensa di radiazioni
  manitas di Rozzano e consultant presso le Unità Operati-                                      e, quindi, possono essere ben definite dalla PET”.
                                                                   Il dottor Arturo Chiti
  ve di Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni a Ber-            fa parte della Società       Una delle evoluzioni tecnologiche più recenti è stata
  gamo e di Humanitas Centro Catanese di Oncologia -. È            Europea di Medicina          l’integrazione della PET con la TAC: in una sola sessio-
                                                                   Nucleare e ha
  in grado di mettere in evidenza l’attività metabolica delle      contribuito
                                                                                                ne di esame è possibile ottenere sia indicazioni sulle
  cellule segnalando così, con estrema precisione, even-           all’elaborazione delle       eventuali alterazioni funzionali, sia un’accurata rico-
  tuali alterazioni funzionali ancor prima che nei tessuti         linee guida, pubblicate      struzione delle strutture coinvolte.
                                                                   di recente, per l’utilizzo
  siano visibili danni strutturali”.                               della PET in ambito
  Al paziente viene somministrato per via endovenosa un            radioterapico.               LA PET PER VERIFICARE L’EFFICACIA DELLE CURE
  radiofarmaco basato su una sostanza che viene metabo-                                         “Un’altra applicazione sempre più importante della
  lizzata dalle cellule ed emette positroni, la cui presenza                                    PET è la valutazione precoce della risposta del paziente
  viene rilevata in maniera molto precisa dalla PET. La ra-                                     ad una specifica terapia - prosegue il dottor Chiti -. In al-
  dioattività di queste sostanze decade in pochissimo tem-                                      cuni casi, sin dall’inizio della cura la PET consente di
  po rendendo, così, l’esame sicuro per i pazienti e per i                                      mettere in evidenza variazioni anche minime dell’attivi-
  medici. “In un primo momento, la PET è stata impiegata                                        tà delle cellule tumorali. Questo permette, già dalle pri-
  in ambito neurologico. Successivamente, con l’evoluzio-                                       me somministrazioni, di sospendere i trattamenti che
  ne delle tecnologie, ha trovato importantissime applica-                                      si rivelano inefficaci, indirizzando il paziente verso un
  zioni in campo oncologico - prosegue Chiti -. Consente,                                       altro percorso terapeutico. Oppure, quando la risposta
  infatti, di individuare lesioni tumorali di dimensioni estre-                                 alla terapia è positiva, consente di modularne in modo
  mamente ridotte e difficilmente rilevabili con altri metodi                                   mirato e progressivo l’aggressività. Questa metodica di
  diagnostici. Nella maggior parte dei casi, il radiofarmaco                                    valutazione è in fase di ricerca clinica avanzata per alcu-




  10     Humanitas - N. 2/2010
ni linfomi, per il mesotelioma e per i GIST (tumori stro-                             FDG                                            MET
mali del tratto gastrointestinale)”.
Per la valutazione dell’efficacia terapeutica, l’utilizzo
della PET si sta rivelando molto utile anche per i nuovi
farmaci anti angiogenetici: “I tumori, per crescere -
chiarisce Chiti - spesso favoriscono la nascita di nuovi
vasi sanguigni destinati ad alimentare le cellule cance-
rose. Da qualche anno è disponibile una nuova genera-
zione di farmaci biologici, gli anticorpi monoclonali, in
grado di interrompere questo processo, ‘affamando’ il
tumore. Questo tipo di terapie, però, dà risultati rilevan-      Caratterizzazione         mano qui. Stanno per essere messe a punto sostanze in
ti solo in un numero limitato di pazienti che presentano         metabolica di un          grado di rilevare tumori che non rispondono in modo
                                                                 tumore polmonare
particolari caratteristiche. Per questo sta diventando           bronchioloalveolare. La   adeguato ai radiofarmaci tradizionali a base di glucosio
estremamente utile l’impiego della PET per valutare il           PET con FDG               marcato con fluoro, che sono quelli impiegati più comu-
                                                                 (zucchero) è negativa,
prima possibile la risposta alla cura. “Il passo successi-       mentre quella con
                                                                                           nemente. “Ad esempio, il carcinoma della prostata ha
vo - aggiunge Chiti - è riuscire a stabilire prima di inizia-    amminoacidi               uno scarso metabolismo del glucosio e quindi è difficil-
re la cura se le caratteristiche biologiche del paziente         (metionina) evidenzia     mente rilevabile con il classico esame sugar-PET - pro-
                                                                 la lesione.
sono idonee all’impiego di un determinato farmaco”.                                        segue il dottor Chiti -. Invece, risponde molto bene alla
                                                                                           colina, una molecola utilizzata per costruire le membra-
COLPIRE IL TUMORE                                                                          ne cellulari. Allo stesso modo, per i tumori neuroendo-
Lo studio delle caratteristiche molecolari dei tumori con-                                 crini utilizziamo peptidi radio marcati, mentre per quelli
tinua ad aprire nuove prospettive diagnostiche e tera-                                     cerebrali si sta rivelando particolarmente utile un ami-
peutiche. Oggi è possibile costruire un radiofarmaco                                       noacido, la metionina, marcata con carbonio-11”.
sulla base della molecola più adatta ad ‘agganciarsi’ alle
                                                                  Il radiofarmaco,
cellule cancerogene: una sorta di ‘lampadina su misura’                                    IL SUPPORTO ALLA RADIOTERAPIA
                                                                 somministrato al
che consente di illuminare con precisione le aree dell’or-                                 Una delle applicazioni più innovative della PET è il suo
                                                                  paziente (per lo
ganismo colpite dalla malattia. “Così possiamo creare ra-                                  utilizzo nell’ambito della radioterapia. “Nei trattamenti
                                                                 più iniettato per
diofarmaci nei quali alla molecola non sia più associata                                   radioterapici, le cellule bersaglio vengono normalmente
                                                                via endovenosa),
una ‘lampadina’ ma una ‘bomba’, ovvero una parte ra-              si aggancia alle         individuate attraverso la TAC, che fornisce informazioni
dioattiva in grado di colpire e distruggere le cellule tu-        cellule tumorali         sugli aspetti morfologici - chiarisce Chiti -. Eseguendo,
morali evidenziate - precisa Chiti -. Già da tempo si utiliz-   come una sorta di          invece, un esame abbinato PET-TAC si possono integra-
za in modo analogo lo iodio radioattivo per trattare il tu-        lampadina che           re gli elementi strutturali con i dati sulle aree più o meno
more della tiroide, ma solo oggi abbiamo gli strumenti               consente di           attive del tumore. In questo modo è possibile concentra-
adeguati per creare molecole da impiegare anche in al-          illuminare le aree         re l’irradiazione in maniera più mirata e limitata, rispar-
tre neoplasie. Sono in fase di studio clinico applicazioni         dell’organismo          miando i tessuti sani ed evitando di colpire inutilmente
su linfomi, tumori neuroendocrini, lesioni cerebrali pri-             colpite dal          anche zone del tumore ormai inattive. Si ottiene così una
mitive e metastasi al cervello, metastasi scheletriche”.               tumore.             riduzione complessiva delle radiazioni ed una maggiore
Ma le innovazioni sul fronte dei radiofarmaci non si fer-                                  efficacia terapeutica. Nella terapia del tumore al polmo-
                                                                                           ne, ad esempio, con l’integrazione dei dati forniti dalla
 Radiofarmaci che curano                                                                   PET il campo da irradiare si modifica in modo significati-
 Oggi i radiofarmarmaci vengono                                                            vo. Altre importanti applicazioni riguardano i tumori ce-
 utilizzati nella terapia di:                         lesioni cerebrali primitive          rebrali, quelli della prostata e dell’area testa e collo”.
                                                      e metastasi al cervello*             In particolare, per le neoplasie che colpiscono l’area testa
                                                                                           e collo è in fase di studio un’ulteriore modalità di applica-
                                                                                           zione della PET, che è in grado di mettere in evidenza le
                                                                                           aree del tumore meno ossigenate. “Ci sono tumori che
      tumori della tiroide
                                                                                           hanno zone ipossiche, dove cioè arriva poco ossigeno, e
                                                                                           resistono maggiormente alla radioterapia - precisa Chiti -
                                                                                           . Per questo stiamo predisponendo un radiofarmaco ag-
                                                                                           giuntivo e specifico, in grado di individuare con precisio-
 linfomi*                                                                                  ne queste aree, per poi colpirle con maggiore intensità”.
                                                                                           L’Istituto Clinico Humanitas dispone tra l’altro del ciclo-
                                                                                           trone, apparecchio fondamentale per la produzione di
                                                        metastasi scheletriche*            radiofarmaci, che consente anche di sviluppare sostan-
                                                                                           ze per le applicazioni più innovative. Inoltre, la stretta
                                                tumori neuroendocrini*                     collaborazione con Humanitas Gavazzeni e con il Cen-
                                                                                           tro Catanese di Oncologia permettono di garantire ai
                                                                                           pazienti in diverse aree di Italia l’alto livello di compe-
                                                                                           tenze e conoscenze acquisite.                              H

     * in fase di studio clinico nuove
       molecole da utilizzare

                                                                                                                             N. 2/2010 - Humanitas   11
Tumore del testicolo, battere
la malattia e preservare la fertilità
E’ la forma di cancro più frequente negli uomini fra i 20 e i 30 anni. Sintomi e fattori di rischio
di una malattia che si può curare, come dimostra il caso del ciclista Armstrong.
     tumori del testicolo sono la forma di cancro più fre-                                                               litanti, il risultato finale

I    quente negli uomini fra i 20 e i 30 anni. Ogni anno
     nel nostro Paese, secondo i dati diffusi dalla Socie-
tà Italiana di Urologia, ne vengono diagnosticati circa
                                                                                                                         è significativo e il pa-
                                                                                                                         ziente torna a condurre
                                                                                                                         una vita assolutamente
nuovi 2.000 casi. Si tratta di un tumore per lo più curabi-                                                              normale. “Fondamen-
le, soprattutto nei centri con un’esperienza specifica,                                                                  tale, però - spiega Zuca-
dove siano presenti tutte le competenze necessarie non                                                                   li - un approccio di cura
solo per la cura della malattia, ma anche per la gestione                                                                multidisciplinare e una
delle problematiche ad essa correlate. Prima fra tutte,                                                                  stretta collaborazione
ad esempio, la fertilità.                                                                                                tra specialisti diversi:
“Negli ultimi anni la prognosi di questi tumori è miglio-                                                                oncologo, endocrinolo-
rata in modo sensibile - spiega il dottor Paolo Zucali,                                                                  go, chirurgo, radiotera-
capo sezione di Farmacologia Clinica all’interno di Hu-                                                                  pista, andrologo. Poi-
manitas Cancer Center - tanto che oggi le neoplasie del                                                                  ché il tumore del testi-
testicolo sono guaribili nella maggior parte dei casi, e                                                                 colo insorge per lo più
non solo quando la diagnosi è precoce”. L’esempio più                                                                    in pazienti giovani, è
famoso è il ciclista statunitense Lance Armstrong, di-                                                                   fondamentale ad esem-
ventato un vero e proprio simbolo della lotta a questa                                                                   pio preservare la fertili-
malattia, che scoprì di avere in forma già avanzata, con                                                                 tà prima di iniziare la
metastasi, e sconfisse tornando in seguito alle gare e                                                                   chemioterapia.          Per
continuando a collezionare importanti vittorie.                                           questo è importante rivolgersi a strutture adeguate, in
Non esiste una prevenzione specifica, ma alcuni sinto-                                    grado di prendersi cura del paziente a 360°: non solo
mi dovrebbero spingere ad un controllo: ad esempio                                        della malattia, ma anche delle problematiche ad essa
cambiamento delle dimensioni e della forma del testi-                                     correlate. E’ importante che siano presenti tutte le
colo, dolore nella parte inferiore dell’addome, alterazio-                                competenze specialistiche necessarie, in modo che il
ni del tessuto testicolare o comparsa di tumefazioni lin-
fonodali addominali all’ecografia. Non esistono, invece,
                                                               Il Humanitas dal 2002,
                                                                                           FATTORI DI RISCHIO
legami con l’impotenza.                                        Paolo Zucali è capo          criptorchidismo (o ‘testicolo ritenuto’, ossia quando i testicoli
                                                               sezione di
                                                               Farmacologia Clinica        non scendono nello scroto)
LA TERAPIA                                                     (studi pre-clinici e         sindrome di Klinefelter, una malattia congenita causata
L’efficacia della terapia farmacologica - cicli di chemio-     clinici di fase I per lo
                                                               sviluppo di nuove           da un cromosoma X supplementare che provoca disfunzione
terapia per eliminare le cellule tumorali - è ormai pro-
                                                               molecole).                  dei testicoli
vata: anche se si tratta spesso di terapie ‘pesanti’, debi-
                                                                                            storia familiare o personale pregressa di tumore del testicolo
                                                                                            anomalia genetica del cromosoma 12


                                                                                          paziente possa effettuare non solo chemioterapia e
                                                                                          chemioterapia ad alte dosi (che richiede il trapianto di
                                                                                          cellule staminali, procedura riservata ai casi più avan-
                                                                                          zati), ma anche eventualmente la radioterapia e la tera-
                                                                                          pia chirurgica. In Humanitas il paziente può effettuare
                                                                                          l’intero percorso di cura: la presenza di un centro di
                                                                                          Medicina della Riproduzione consente inoltre di segui-
                                                                                          re tutte le problematiche riguardanti la salvaguardia
                                                                                          della fertilità”.
            Il tumore del testicolo colpisce per lo più in
            persone di età compresa tra i 18 e i 32 anni.                                 Fondamentale, infine, il ruolo della ricerca. Gli studi in
            La Germania, la Scandinavia e la Nuova Zelanda                                corso, infatti, mirano ad identificare fattori prognostici
            sono i Paesi con la più alta incidenza.                                       con l’obiettivo di personalizzare sempre di più le cure
            Questa malattia è circa 5 volte più comune nella                              per questa malattia, in modo da poter mettere a punto
            razza caucasica che in quella nera.                                                                                                   H
                                                                                          farmaci più mirati ed efficaci.




           12      Humanitas - N. 2/2010
HUMANITAS - dicembre 2010
HUMANITAS - dicembre 2010
HUMANITAS - dicembre 2010
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HUMANITAS - dicembre 2010

  • 1. Periodico di informazione dell’Istituto Clinico Humanitas Anno XVI, Numero 2 - 2010 In Humanitas AIDS, è di nuovo emergenza. Parola di Nobel Françoise Barré-Sinoussi: un Centro indispensabile integrare informazione, prevenzione, ricerca e cura. dedicato I medici del futuro studiano in inglese International Medical School: apprendimento attivo, al cancro esperienza in ospedale e in laboratorio. Occhi, quando la tecnologia Il tumore si può battere. migliora la cura Diagnostica high-tech e laser Insieme al paziente e con un per cure sempre più efficaci e meno invasive. grande lavoro di squadra. In collaborazione con Istituto Clinico Humanitas - Periodico di informazione riservato ai medici e agli operatori - Poste Italiane spa - Sped. abb. postale 45% Art. 1 comma 1 LO/MI
  • 2. w w w. c a n c e r c e n t e r. i t Tecnologie per la Terapie personalizzate diagnosi e la cura Il nostro Centro Team di Advisory board Fattori di rischiospecialisti Informazioni e prevenzione Internazionale e prenotazioni Protocolli di ricerca Education clinica Malattie e cure
  • 3. Sommario N. 2 Periodico di informazione dell’Istituto Clinico Humanitas Anno XVI, Numero 2 - 2010 8 In Humanitas AIDS, è di nuovo emergenza. Parola di Nobel Françoise Barré-Sinoussi: un Centro indispensabile integrare informazione, prevenzione, ricerca e cura. dedicato I medici del futuro studiano in inglese International Medical School: apprendimento attivo, al cancro esperienza in ospedale e in laboratorio. Occhi, quando la tecnologia Il tumore si può battere. migliora la cura Diagnostica high-tech e laser Insieme al paziente e con un per cure sempre più efficaci e meno invasive. grande lavoro di squadra. In collaborazione con Istituto Clinico Humanitas - Periodico di informazione riservato ai medici e agli operatori - Poste Italiane spa - Sped. abb. postale 45% Art. 1 comma 1 LO/MI 13 10 primo piano 2 In Humanitas un Centro dedicato 22 Una nuova vita grazie ad un mini cuore al cancro Nel petto di Isabella ‘batte’ un dispositivo di Il tumore si può battere. Insieme al paziente e assistenza ventricolare di terza generazione. con un grande lavoro di squadra. intervista humanitas cancer center 8 Dalla Silicon Valley innovazione 24 AIDS, è di nuovo emergenza La parola al Premio Nobel per la scoperta del in Radioterapia virus HIV, Françoise Barré-Sinoussi. 20 Humanitas è il primo centro in Italia a dotarsi di un innovativo acceleratore lineare. attualità 10 Combattere i tumori con la 27 MIMed: i medici del futuro studiano in inglese Medicina Nucleare Esperienza in ospedale e in laboratorio, docenti PET e ricerca sui radio farmaci per diagnosi e stranieri. Così cambia la formazione dei medici. terapie sempre più personalizzate. 24 12 Vincere il tumore del testicolo 28 Il Centro Antifumo scende in piazza preservando la fertilità In collaborazione con il Comune di Milano, un Come affrontare una malattia sempre più curabile, camper itinerante offre screening gratuiti e come dimostra il caso del ciclista Armstrong. counselling. 13 Fegato: piùconservativa con la chirurgia chance di cura 29 L’energia della salute e della bellezza L’ecografia intraoperatoria, come un navigatore Humanitas Gavazzeni si conferma un partner satellitare, guida la mano del chirurgo. medico scientifico importante di BergamoScienza. 14 Tumore del rene, la cura è mini-invasiva take care I progressi della chirurgia e il ruolo del robot Da Vinci. 31 Fondazione Humanitas accanto ai ragazzi stranieri Da qualunque luogo il bisogno chiami, la 31 Fondazione risponde. ricerca 16 AIRC premiacontro il cancro Humanitas la ricerca di 32 Pomeriggi in festa per i bimbi di ARIEL Obiettivo del progetto finanziato, attivare le Un progetto all’insegna dell’integrazione per i nostre difese contro i tumori. bambini affetti da paralisi cerebrale infantile. 18 Crohn, diagnosi “soft” con la Risonanza Magnetica stili di vita 34 L’efficacia di questa metodica nei pazienti giovani e nelle fasi critiche della malattia. 34 La bicicletta, fonte di benessere Gli specialisti di Humanitas illustrano i benefici legati a questo sport. 19 Cirrosi biliare primitiva, una scoperta italiana dimensione donna Uno studio coordinato da Humanitas apre le porte a nuovi farmaci per la cura di questa malattia. 36 Dolori mestruali, e se fosse endometriosi? Una condizione fisiologica che a volte può essere innovazione clinica un campanello d’allarme da non sottovalutare. 20 Occhi: la tecnologia che migliora la cura Diagnostica high-tech e laser di ultima generazione per cure sempre più efficaci e meno invasive. N. 2/2010 - Humanitas 1
  • 4.
  • 5. 30 milioni di investimento in tecnologie, ricerca e un residence per i familiari. In Humanitas un Centro dedicato al cancro Il tumore si può battere. Insieme al paziente e con un grande lavoro di squadra: équipe multidisciplinari, terapie personalizzate, ricerca clinica e di base, tecnologie di ultima generazione, assistenza psicologica, cure domiciliari, percorsi specifici per chi ha vinto la malattia. n team di professionisti di grande esperienza, U competenze interdisciplinari, percorsi organiz- zati per patologia, terapie personalizzate, facili- ties per il paziente (cure domiciliari, supporto psicologi- co) e per i suoi familiari, stretta collaborazione con i mi- gliori centri internazionali, con un Advisory Board com- posto da 8 fra i maggiori esperti di cancro al mondo. gnostica, la Medicina Nucleare e la Radioterapia. E un Contro il cancro nasce Humanitas Cancer Center, cen- edificio di 5 mila metri quadrati ospiterà la piattaforma tro ad alta specializzazione nel cuore dell’Istituto Clinico di Ricerca Oncologica Traslazionale, con Laboratori di Humanitas, presentato il 15 novembre 2010 nel corso di Ricerca, Biobanca e Cell Factory. un evento al quale hanno partecipato il Ministro della Sa- lute Ferruccio Fazio e il Presidente della Regione DA SEMPRE IN PRIMA LINEA CONTRO I TUMORI Lombardia Roberto Formigoni. “L’Istituto Clinico Humanitas è sempre stato in prima li- Al fine di facilitare i percorsi di cura dei pazienti, al Can- nea nella battaglia contro il cancro - spiega il presiden- cer Center è stato dedicato l’intero primo piano dell’o- te, Gianfelice Rocca -. I progressi della Medicina lega- spedale, dove è presente anche il quartiere endoscopi- ti a farmaci innovativi e tecnologie migliorano, giorno co, con ambulatori, degenze, Day Hospital e sale opera- dopo giorno, l’aspettativa e la qualità di vita. La crescen- torie. Al piano terra sono collocate la piattaforma dia- te complessità del paziente - età avanzata, cronicità, pre- senza di più malattie associate - spinge ancora più che nel passato verso uno specifico approccio per patologia attraverso team multidi- sciplinari. Ciò rappresenta un’ulte- riore sfida innovativa per i policlini- ci. Per questo nasce Humanitas Cancer Center. Uno sforzo clinico- organizzativo che pone al centro il paziente con l’obiettivo di combina- N. 2/2010 - Humanitas 3
  • 6. FAZIO: IN LOMBARDIA LA MIGLIOR CONCENTRAZIONE DI SANITÀ AL MONDO “Siamo in un’era di massima globalizzazione e tecnologie - ha affermato il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio - che dobbiamo utilizzare e stimolare senza perdere di vista il paziente, che deve essere al centro dell’atto medico”. Nel suo re attenzione alla persona, professionalità, tecnologie e intervento il Ministro ha sottolineato l’importanza percorsi di cura, in ospedale e a casa. Humanitas Can- del gioco di squadra tra i ricercatori e i clinici: cer Center è un nuovo centro ma fortemente intercon- “Stiamo andando verso questa integrazione e nesso con tutte le altre specialità del policlinico, un va- proprio gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere lore aggiunto per la salute del paziente”. Scientifico ne sono un esempio: si Ogni anno in Italia si ammalano di cancro circa 250 mila persone. Ne guariscono più della metà. Ma gli importan- è capito che non c’è buona ti progressi delle cure, in termini sia di guarigione sia di ricerca senza una buona allungamento della sopravvivenza e di miglioramento assistenza, ma anche viceversa”. della qualità di vita, hanno alzato il livello della sfida da Inoltre Fazio ha ricordato i affrontare: “Non solo battere il finanziamenti dedicati dal suo cancro - spiega il dottor Arman- Ministero alla ricerca do Santoro, Direttore di Huma- traslazionale, cioè “quella intesa nitas Cancer Center - ma pren- a far interagire tra loro la ricerca e la clinica”, in cui dersi cura dei pazienti in modo scienziati e medici non sono più isolati ma globale e personalizzato, con per- “rappresentano un ‘unicum’, un vero e proprio corsi terapeutici differenti e rita- modo di vivere la vita in ospedale”. gliati sulla specificità dei bisogni. Fondamentale, quindi la collabo- HUMANITAS CANCER CENTER IN 10 MOSSE Prevenzione, ricerca e trasferimento delle scoperte dal laboratorio al letto del paziente, utilizzo integrato di nuove tecnologie per una cura a 360 gradi. • gamma completa di trapianti di midollo: 1 Assistenza e cura • percorsi organizzati per autologo, allogenico da donatore identico, aploidentico e da cordone 4 Imaging high-tech • individuazione delle • studio e applicazione nuovi farmaci fin patologia lesioni tumorali in stadi dalle fasi più precoci (fasi 1), per trovare • ambulatori dedicati ai sempre più precoci terapie sempre più mirate sulle pazienti con malattie associate • valutazione della risposta al trattamento caratteristiche del singolo tumore. • percorsi personalizzati di screening e di un tumore al seno, al polmone, al follow up per i pazienti oncologici guariti fegato o al colon. (fuori terapia da almeno tre anni) 3 Continuità delle cure e servizi internet 5 Tecniche chirurgiche • supporto psicologico • call center (02.8224.6280) • crioconservazione delle cellule uovo e del avanzate e sito Internet seme, per prevenire l’infertilità di pazienti • laparoscopia, più (www.cancercenter.it) oncologici in età riproduttiva (Unità vantaggiosa per il dedicati, servizi on-line Operativa di Ginecologia e Medicina della paziente: minimo danno che semplificano il rapporto con l’ospedale Riproduzione). dei tessuti, ridotto dolore (ad esempio consultazione dei referti di post-operatorio, minore degenza e più laboratorio). 2 Terapie personalizzate e trials clinici • cure ad alta specializzazione • continuità delle cure dopo la dimissione, attraverso un servizio di ospedalizzazione rapida ripresa delle normali attività • chirurgia robotica, che permette di estendere le indicazioni della chirurgia domiciliare e cure palliative in tutte le patologie laparoscopica anche ad interventi • in fase di realizzazione, un residence per i oncologiche e onco- oncologici complessi. familiari dei pazienti ricoverati. ematologiche, anche rare 4 Humanitas - N. 2/2010
  • 7. FORMIGONI: IMPEGNATI INSIEME NEL MIGLIORAMENTO DELLE CURE “Sono orgoglioso di ospitare sul nostro territorio, come Presidente di Regione Lombardia, questo nuovo Centro che offre ai cittadini tecnologie innovative e progetti di ricerca di assoluto valore scientifico”. razione multidisciplinare a livello non solo oncologico Così Roberto Formigoni ha commentato la nascita di (fra oncologo medico, chirurgo, diagnosta, radioterapi- Humanitas Cancer Center. “Il cancro è una malattia sta e psicologo) ma anche di tutti gli altri specialisti - dal complicatissima, ma oggi possiamo porci l’obiettivo di cardiologo all’epatologo, dal medico d’urgenza al fisiote- vincere questa sfida. Siamo impegnati insieme, rapista - che possono intervenire nel percorso di cura. passo dopo passo, nel miglioramento costante delle Presso Humanitas Cancer Center - prosegue Santoro - cure e nella prevenzione dei si concentrano competenze altamente specialistiche tumori, attenti al valore contro il cancro, ma all’interno di un policlinico capace fondamentale della persona. di offrire risposte a 360 gradi a necessità, ad esempio, Humanitas si conferma di carattere cardiologico, riabilitativo e di emergenza. E con un’organizzazione in grado di garantire supporto ai all’avanguardia sul fronte dello familiari e al paziente la continuità delle cure anche una sviluppo e dell’innovazione volta dimesso, attraverso l’ospedalizzazione domicilia- scientifica, mette a disposizione re e la collaborazione con gli hospice del territorio. del paziente forme sempre più Un’attenzione particolare, poi, viene rivolta alle per- innovative di diagnosi e cura e rappresenta un grande sone guarite dal cancro, che oggi sono sempre di più privato che con le sue capacità migliora l’intero sistema e che possono avere bisogno di un percorso succes- sanitario regionale. Regione Lombardia è e continuerà sivo particolare, di tipo sia medico-assistenziale sia ad essere al vostro fianco”. psicologico”. in campo oncologico, ma anche internazionali per la messa a punto di 6 Radioterapia di ultima generazione cardiologico, oculistico od ortopedico. nuovi farmaci • ricerca di fattori molecolari e genetici 8 Biobanca alla base dei tumori e dello sviluppo di • 4 acceleratori lineari loro caratteristiche particolari (tra cui l’innovativo • E’ una struttura che (Biologia Molecolare). TrueBeam) con sistemi software di precisione per il posizionamento del consente di conservare e paziente e l’erogazione della dose studiare campioni biologici (piccole parti sincronizzata al respiro • TAC con laser mobili per la simulazione di tessuti prelevate nel corso di interventi chirurgici o pochi millilitri di sangue) per 10 Prevenzione e diagnosi precoce virtuale sviluppare nuove cure. • campagne sull’importanza • sistema RapidArc per ridurre al degli stili di vita (nel 2010 minimo i tempi della seduta di radioterapia. 9 Ricerca scientifica e collaborazioni internazionali campagna antifumo) • counselling genetico per il tumore della mammella, dell’ovaio e del colon • ricerca transazionale: 7 Cell Factory • In via di attivazione una scambio bidirezionale di informazioni fra • partecipazione alle attività di screening dei cancri del colon e della mammella promossi da ASL Milano 2 laboratorio ed attività Cell Factory per la • programma di screening per i familiari clinica per trasferire in tempi brevi al letto produzione di cellule per la ricerca dei pazienti affetti dal tumore del paziente i risultati della ricerca. di terapie rigenerative, non solo del colon. • collaborazione con importanti centri N. 2/2010 - Humanitas 5
  • 8. I componenti dell’Advisory Board QUANDO IL RICOVERO È A CASA Tokyo, Giappone L’ospedale arriva a casa, offrendo al paziente il vantaggio del comfort Masatoshi Makuuchi, Università di Tokyo dell’ambiente domestico, combinato con la professionalità dei sanitari: da luglio Humanitas ha avviato il servizio di Ospedalizzazione Domiciliare e Cure Palliative, riservato ai pazienti oncologici terminali. “Il progetto - spiega la referente, Laura Velutti - è nato con l’obiettivo di garantire Boston, USA continuità di cure a pazienti oncologici che necessitano di trattamenti Kenneth C. Anderson, Harvard Medical School e palliativi, offrendo loro la migliore qualità di vita possibile. Trattandosi di Dana-Farber Cancer Institute una forma di ricovero, il paziente e la sua famiglia non devono New York, USA preoccuparsi di acquistare presidi, medicinali e simili: tutto il necessario Silvia Formenti, New York University School of Medicine viene fornito dalla struttura ospedaliera”. I professionisti sono reperibili 7 Antonella Surbone, New York giorni su 7, nell’intero arco della giornata, ed effettuano visite domiciliari University School of Medicine programmate dalle ore 8 alle 20, dal lunedì al venerdì. Inoltre possono Dublino, Irlanda John Crown, Leuven, Belgio effettuare accessi non programmati anche il sabato e St Vincent’s Eric Van Cutsem, University la domenica sempre dalle 8 alle 20. L’équipe è University Hospital Hospital Gasthuisberg composta da medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali e volontari della Fondazione Humanitas. Colonia, Germania “Attualmente seguiamo 10 pazienti Andreas Engert, Clinica contemporaneamente - spiega Jessica Mininni, Universitaria di Colonia Heidelberg, Germania infermiera che coordina le attività assistenziali - e Markus Büchler, Università contiamo di arrivare a quota 90 percorsi assistenziali Ruprecht Karl e Salem-Hospital annui, con 10-12 pazienti seguiti Italia contemporaneamente”. Alberto Costa, Scuola Europea di Oncologia Il servizio di ospedalizzazione domiciliare per cure palliative si pone all’interno dei progetti innovativi Senza dimenticare la ricerca di base concentrata sullo che Regione Lombardia promuove con la finalità di studio dei meccanismi all’origine dello sviluppo delle creare nuove Reti Sanitarie per la continuità delle malattie tumorali”. cure. Si possono avvalere di questo servizio malati La ricerca di base ha aperto nuove possibilità di com- prensione e, quindi, cura. “Da una parte - spiega il pro- terminali di tumore, residenti nelle vicinanze di Humanitas, già in cura fessor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Hu- presso l’ospedale, e che a casa possono essere accuditi da una persona che manitas - la scoperta del ruolo essenziale del microam- ne assicuri l’igiene, la supervisione e la somministrazione delle terapie. biente, nel quale e grazie al quale il cancro prolifera, of- Un ruolo importante in questo progetto è svolto da Fondazione Humanitas fre la speranza di nuove strategie diagnostiche e tera- che, anche grazie al contributo di un importante donatore, garantisce peutiche: colpire non più solo il tumore, ma anche il mi- attività di supporto attraverso l’impegno della psicologa e dell’assistente croambiente che gli sta intorno. Dall’altra parte, le sco- sociale, la formazione specialistica dell’infermiera Mininni e interventi di perte sui meccanismi genetici delle cellule cancerose carattere pratico-sociale. Inoltre, si occupa del reclutamento e della permetteranno sempre più di personalizzare le terapie formazione dei volontari attraverso corsi professionali organizzati con la sulla base del profilo genico del tumore. Nell’interesse dei pazienti è dunque necessario un collaborazione della Lega Italiana Contro i Tumori. Una partnership che rapporto bidirezionale fra laboratorio e clinica. Perciò consente di condividere esperienza e know-how al servizio dei pazienti. la sfida che ci attende è duplice, sul fronte educativo- Volontari di questo programma della Fondazione Humanitas si diventa didattico e clinico: i garanti che l’etichetta ‘traslazio- dopo aver sostenuto un colloquio psico-attitudinale e aver frequentato un nale’ della ricerca sia sinonimo di una vera innovazio- corso di formazione con medici, psicologi e professionisti esperti di cure ne clinica sono i medici-ricercatori (MD-PhD), che si palliative e assistenza al malato oncologico. dedicano alla ricerca scientifica a vantaggio di malati DAL LABORATORIO AL LETTO DEL PAZIENTE La ricerca, fondamentale per migliorare la qualità e i ri- sultati di cura, in Humanitas Cancer Center è declinata in tutti gli ambiti e le fasi del processo di cura: “Nella prevenzione e nello screening - precisa il dottor Santo- ro - nelle tecniche di diagnostica per immagini ed endo- scopica, nello sviluppo di nuovi farmaci e di terapie di supporto, nella chirurgia laparoscopica e robotica, nel- la radioterapia. 6 Humanitas - N. 2/2010
  • 9. che loro stessi curano. In Italia la strada per la crea- HUMANITAS CANCER CENTER IN NUMERI 2004 300 zione di percorsi MD-PhD è ancora in salita, ma Uni- versità degli Studi di Milano istituirà, anche all’inter- 200 fra medici, chirurghi, psicologi, fisici e biologi dedicati no del Corso di Laurea Internazionale della Facoltà di 200 professionisti dedicati all’accoglienza e all’assistenza del paziente Medicina che ha sede in Humanitas, un programma ad hoc”. Fondamentale, infine, la collaborazione scientifica con gli altri ospedali Humanitas: Gavazzeni 30 20 200 ricercatori clinici e di base 30.000 pazienti curati ogni anno, di cui il 40% proveniente da tutte le 30.000 regioni italiane di Bergamo, Mater Domini di Castellanza e Centro Catanese di Oncologia. 300 studi clinici per lo sviluppo di nuove terapie attivati negli ultimi 3 anni L’ADVISORY BOARD INTERNAZIONALE La struttura 20 2004 30 mila metri quadrati dedicati 110 30 Nell’ottica di un approccio globale contro il cancro, as- sistenziale e scientifico, le attività cliniche e di ricerca 300 posti letto 110 ambulatori 300 1 di Humanitas Cancer Center sono condivise con un Ad- visory Board internazionale composto da medici e ri- 20 sale operatorie cercatori dei più importanti Cancer Center del mondo: Kenneth C. Anderson, Markus Büchler, Alberto 20 10 1 piattaforma di Ricerca Oncologica Traslazionale con Biobanca, Cell Factory, laboratori di Biologia Molecolare e Farmacologia Clinica 30 milioni di euro di investimento in tecnologia, ricerca e accoglienza, AULE DIDATTICHE INTITOLATE A RAVASI E BANFI 2004 con la realizzazione di un residence per i familiari Tecnologie per la diagnosi e la cura 30 La presentazione di Humanitas Cancer Center è stata l’occasione per ricordare due medici che hanno 4 acceleratori lineari per la Radioterapia tra cui l’innovativo Truebeam 300 PET-CT e 1 ciclotrone per la produzione di radiofarmaci contribuito alla crescita dell’oncologia dell’ospedale. Al professor Gianni Ravasi, 4 TAC appassionato 4 Risonanze Magnetiche di cui una 3 Tesla protagonista della lotta 1 Robot Da Vinci al cancro e fondatore Costa, John Crown, Andreas Engert, Silvia For- menti, Masatoshi Makuuchi, Antonella Surbone e Eric Van Cutsem. Un’ulteriore conferma della cultura e della passione per la valutazione, che ha portato Hu- manitas ad essere il primo policlinico accreditato da Joint Commission International e a dotarsi di un Advi- Dori Ghezzi, Marco Alloisio, responsabile della Chirurgia Toracica sory Board per la Ricerca di base presieduto dal premio di Humanitas, la signora Ravasi e Nobel Rolf Zinkernagel. Marta Scorsetti, responsabile di Radioterapia. “Humanitas Cancer Center - conclude Gianfelice Roc- ca - è una sfida condivisa con i più grandi centri inter- della Chirurgia Toracica di I figli e i nipoti di Alberto Banfi. nazionali per migliorare le cure e formare i medici del Humanitas, e al dottor futuro. In Humanitas, infatti, la presenza dell’Universi- Alberto Banfi, radioterapista di livello internazionale tà degli Studi di Milano con un corso di Laurea a forte che ha contribuito all’organizzazione della Diagnostica proiezione internazionale - basato su un apprendimen- per Immagini di Humanitas, sono state intitolate due to in cui lo studente è parte attiva al fianco di tutor me- aule dell’area didattica dell'ospedale, alla presenza dei dici - rafforza la vocazione allo sviluppo di una Medici- familiari, dei colleghi e del direttore dell’education na in cui il medico si trova al centro di una rete globale Piero Melodia. di competenze, che deve saper integrare sul singolo paziente”. H N. 2/2010 - Humanitas 7
  • 10. Dalla Silicon Valley innovazione in Radioterapia Una possibilità di cura in più per i pazienti con metastasi addominali, lesioni inoperabili del fegato e del pancreas, e tumori localmente avanzati del polmone. Humanitas è il primo centro in Italia ed il secondo in Europa a dotarsi di un innovativo acceleratore lineare. nato nella zona tecnologicamente più avanzata L’Istituto Clinico Humanitas è il primo centro in Italia e È al mondo, la Silicon Valley in California (USA). Gli esperti lo considerano uno strumento desti- nato a innovare la Radioterapia, consentendo tratta- il secondo in Europa, dopo Zurigo, a dotarsi di questo acceleratore lineare di ultima generazione. In tutto il mondo gli ospedali che dispongono di questa tecnolo- menti che finora non è stato possibile effettuare e cu- gia sono meno di 10, riuniti in un network di collabora- rando un numero sempre maggiore di tumori in modo zione internazionale mirato a mettere a punto nuovi estremamente preciso. Con TrueBeam, attivo a partire protocolli di trattamento basati sui dati clinici raccolti. Marta Scorsetti, da settembre, il Cancer Center di Humanitas, punto di responsabile di riferimento nazionale per migliaia di pazienti, si raffor- Radioterapia e ALTISSIMA PRECISIONE PER UN Radiochirurgia in za ulteriormente. Humanitas dal 2003, è TRATTAMENTO BEN TOLLERATO professore a contratto Imaging ad altissima risoluzione e in tempo reale nel all’Università di Milano corso della seduta radioterapica; elevatissima precisio- per la Facoltà di Medicina e per la ne di irradiazione, che tiene conto del movimento in- Scuola di specialità in terno degli organi dovuto al respiro (4D); possibilità Radioterapia Oncologica. di variare l’intensità della dose (dose-rate) facendo un trattamento a dosi localmente più elevate in minor tempo: circa due minuti per l’irradiazione della lesione tumorale, 10 in totale per la seduta, compresa la prepa- razione del paziente. “Sono le principali caratteristiche di TrueBeam - spiega Marta Scorsetti, responsabile di Radioterapia e Radiochirurgia in Humanitas - che ci consentirà di curare ancora meglio i pazienti, in mo- do sempre più mirato e con meno effetti collaterali. 8 Humanitas - N. 2/2010
  • 11. RADIOABLAZIONE PER DISTRUGGERE LE CELLULE TUMORALI TrueBeam permette di fare non solo ra- dioterapia e radiochirurgia, ma anche radioablazione, ossia distruggere la le- sione tumorale, inducendo la mor te (necrosi) delle cellule cancerose attra- verso la somministrazione di dosi mol- to elevate in una o poche sedute. “Dal punto di vista clinico, infatti - prosegue la dott.ssa Scorsetti - si accresce l’effi- cacia biologica grazie all’utilizzo di alte Grazie a questo acceleratore lineare riusciremo ad In Humanitas dosi in tempi brevi, soprattutto per i tumori che pre- TrueBeam si aggiunge estendere i benefici della Radioterapia anche a pazien- alla altre sentano una proliferazione cellulare molto rapida”. ti che prima non potevano essere curati con questa apparecchiature di Grazie alla sua versatilità, questo acceleratore lineare metodica. Inoltre potremo implementare tecniche di radioterapia in può essere impiegato per il trattamento di tutte le pa- dotazione, a ‘dose-escalation’ cioè di intensificazione della dose, disposizione di una tologie oncologiche anche in concomitanza con la oppure optare per l’‘ipofrazionamento’, riducendo il squadra di circa 30 chemioterapia, come ad esempio nei tumori di testa e professionisti tra numero totale delle sedute e migliorando l’efficacia collo e in quelli primitivi cerebrali. Inoltre è partico- medici, fisici, tecnici, del trattamento”. L’alta precisione di questa tecnolo- infermieri e staff. larmente utile per trattamenti estremamente sofisti- gia ci permette di ridurre ulteriormente la dose ai tes- cati su metastasi addominali, lesioni inoperabili del fe- suti sani circostanti il tumore, così da rendere il trat- gato e del pancreas, carcinomi localmente avanzati, tamento ben tollerabile minimizzando gli effetti colla- terali. Questo tipo di terapia si effettua in regime am- bulatoriale e non richiede nessun tipo di anestesia, LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE non è invasiva e non provoca dolore, per cui può esse- DI TRUEBEAM re ef fettuata anche da pazienti anziani o particolar- imaging ad altissima risoluzione e nel corso della seduta mente fragili. radioterapica TrueBeam contro il cancro irradiazione ad elevatissima precisione e in 4D possibilità di variare l’intensità della dose all’interno della lesione tumorale tumori di testa rapidità del trattamento: 10 minuti in totale per la seduta e collo utilizzo in modalità ricerca, con settaggi diversi dall’uso tumori primitivi cerebrali terapeutico. non operabili, del polmone e mesotelioma pleurico. Inoltre è possibile effettuare anche trattamenti su pa- zienti con recidive di malattia in aree già trattate, gra- zie alla possibilità di ridurre la dose di radiazione ai tessuti sani. Ad esempio in pazienti con metastasi os- see che condizionano una compressione midollare, è possibile irradiare il tumore senza danneggiare il mi- metastasi addominali, dollo spinale, con un notevole miglioramento della lesioni inoperabili sintomatologia”. del fegato e del pancreas carcinomi localmente LE PROSPETTIVE DELLA RICERCA avanzati, TrueBeam inoltre può essere utilizzato in modalità ‘ri- non operabili, cerca’, con settaggi di alcuni parametri diversi dall’uti- del polmone lizzo terapeutico. “Questo - prosegue la dott.ssa Scor- mesotelioma pleurico setti - ci permetterà di attivare studi di ricerca traslazio- metastasi ossee nale e radiobiologici, in collaborazione con i laboratori del prof. Alberto Mantovani, mirati ad approfondire in che modo la Radioterapia influisce sul sistema im- munitario e modifica la biologia del tumore. La speran- za è poter aprire nuovi orizzonti nel campo dei modelli predittivi con l’obiettivo di attivare terapie sempre più personalizzate”. H N. 2/2010 - Humanitas 9
  • 12. Energia su misura combattere i tumori con la Medicina Nucleare Grazie alla PET e alla ricerca sui radio farmaci, la Medicina Nucleare offre metodiche diagnostiche e terapeutiche sempre più disegnate sulle caratteristiche biologiche del singolo paziente. ontro il cancro, la PET (tomografia ad emissione di utilizzato è analogo allo zucchero di cui le cellule tumora- C positroni) rappresenta un’arma in più, a livello non solo diagnostico ma anche terapeutico. “La PET ha notevolmente ampliato le nostre potenzialità diagnostiche - li sono avide: lo utilizzano per sostenere il loro tasso di crescita, che è molto più elevato dei tessuti sani. Durante l’esame, le aree dove si concentra l’attività cellulare ano- spiega il dottor Arturo Chiti, responsabile dell’Unità mala, legata ad un maggiore consumo di zucchero, sono Operativa di Medicina Nucleare dell’Istituto Clinico Hu- quelle che hanno un’emissione più intensa di radiazioni manitas di Rozzano e consultant presso le Unità Operati- e, quindi, possono essere ben definite dalla PET”. Il dottor Arturo Chiti ve di Medicina Nucleare di Humanitas Gavazzeni a Ber- fa parte della Società Una delle evoluzioni tecnologiche più recenti è stata gamo e di Humanitas Centro Catanese di Oncologia -. È Europea di Medicina l’integrazione della PET con la TAC: in una sola sessio- Nucleare e ha in grado di mettere in evidenza l’attività metabolica delle contribuito ne di esame è possibile ottenere sia indicazioni sulle cellule segnalando così, con estrema precisione, even- all’elaborazione delle eventuali alterazioni funzionali, sia un’accurata rico- tuali alterazioni funzionali ancor prima che nei tessuti linee guida, pubblicate struzione delle strutture coinvolte. di recente, per l’utilizzo siano visibili danni strutturali”. della PET in ambito Al paziente viene somministrato per via endovenosa un radioterapico. LA PET PER VERIFICARE L’EFFICACIA DELLE CURE radiofarmaco basato su una sostanza che viene metabo- “Un’altra applicazione sempre più importante della lizzata dalle cellule ed emette positroni, la cui presenza PET è la valutazione precoce della risposta del paziente viene rilevata in maniera molto precisa dalla PET. La ra- ad una specifica terapia - prosegue il dottor Chiti -. In al- dioattività di queste sostanze decade in pochissimo tem- cuni casi, sin dall’inizio della cura la PET consente di po rendendo, così, l’esame sicuro per i pazienti e per i mettere in evidenza variazioni anche minime dell’attivi- medici. “In un primo momento, la PET è stata impiegata tà delle cellule tumorali. Questo permette, già dalle pri- in ambito neurologico. Successivamente, con l’evoluzio- me somministrazioni, di sospendere i trattamenti che ne delle tecnologie, ha trovato importantissime applica- si rivelano inefficaci, indirizzando il paziente verso un zioni in campo oncologico - prosegue Chiti -. Consente, altro percorso terapeutico. Oppure, quando la risposta infatti, di individuare lesioni tumorali di dimensioni estre- alla terapia è positiva, consente di modularne in modo mamente ridotte e difficilmente rilevabili con altri metodi mirato e progressivo l’aggressività. Questa metodica di diagnostici. Nella maggior parte dei casi, il radiofarmaco valutazione è in fase di ricerca clinica avanzata per alcu- 10 Humanitas - N. 2/2010
  • 13. ni linfomi, per il mesotelioma e per i GIST (tumori stro- FDG MET mali del tratto gastrointestinale)”. Per la valutazione dell’efficacia terapeutica, l’utilizzo della PET si sta rivelando molto utile anche per i nuovi farmaci anti angiogenetici: “I tumori, per crescere - chiarisce Chiti - spesso favoriscono la nascita di nuovi vasi sanguigni destinati ad alimentare le cellule cance- rose. Da qualche anno è disponibile una nuova genera- zione di farmaci biologici, gli anticorpi monoclonali, in grado di interrompere questo processo, ‘affamando’ il tumore. Questo tipo di terapie, però, dà risultati rilevan- Caratterizzazione mano qui. Stanno per essere messe a punto sostanze in ti solo in un numero limitato di pazienti che presentano metabolica di un grado di rilevare tumori che non rispondono in modo tumore polmonare particolari caratteristiche. Per questo sta diventando bronchioloalveolare. La adeguato ai radiofarmaci tradizionali a base di glucosio estremamente utile l’impiego della PET per valutare il PET con FDG marcato con fluoro, che sono quelli impiegati più comu- (zucchero) è negativa, prima possibile la risposta alla cura. “Il passo successi- mentre quella con nemente. “Ad esempio, il carcinoma della prostata ha vo - aggiunge Chiti - è riuscire a stabilire prima di inizia- amminoacidi uno scarso metabolismo del glucosio e quindi è difficil- re la cura se le caratteristiche biologiche del paziente (metionina) evidenzia mente rilevabile con il classico esame sugar-PET - pro- la lesione. sono idonee all’impiego di un determinato farmaco”. segue il dottor Chiti -. Invece, risponde molto bene alla colina, una molecola utilizzata per costruire le membra- COLPIRE IL TUMORE ne cellulari. Allo stesso modo, per i tumori neuroendo- Lo studio delle caratteristiche molecolari dei tumori con- crini utilizziamo peptidi radio marcati, mentre per quelli tinua ad aprire nuove prospettive diagnostiche e tera- cerebrali si sta rivelando particolarmente utile un ami- peutiche. Oggi è possibile costruire un radiofarmaco noacido, la metionina, marcata con carbonio-11”. sulla base della molecola più adatta ad ‘agganciarsi’ alle Il radiofarmaco, cellule cancerogene: una sorta di ‘lampadina su misura’ IL SUPPORTO ALLA RADIOTERAPIA somministrato al che consente di illuminare con precisione le aree dell’or- Una delle applicazioni più innovative della PET è il suo paziente (per lo ganismo colpite dalla malattia. “Così possiamo creare ra- utilizzo nell’ambito della radioterapia. “Nei trattamenti più iniettato per diofarmaci nei quali alla molecola non sia più associata radioterapici, le cellule bersaglio vengono normalmente via endovenosa), una ‘lampadina’ ma una ‘bomba’, ovvero una parte ra- si aggancia alle individuate attraverso la TAC, che fornisce informazioni dioattiva in grado di colpire e distruggere le cellule tu- cellule tumorali sugli aspetti morfologici - chiarisce Chiti -. Eseguendo, morali evidenziate - precisa Chiti -. Già da tempo si utiliz- come una sorta di invece, un esame abbinato PET-TAC si possono integra- za in modo analogo lo iodio radioattivo per trattare il tu- lampadina che re gli elementi strutturali con i dati sulle aree più o meno more della tiroide, ma solo oggi abbiamo gli strumenti consente di attive del tumore. In questo modo è possibile concentra- adeguati per creare molecole da impiegare anche in al- illuminare le aree re l’irradiazione in maniera più mirata e limitata, rispar- tre neoplasie. Sono in fase di studio clinico applicazioni dell’organismo miando i tessuti sani ed evitando di colpire inutilmente su linfomi, tumori neuroendocrini, lesioni cerebrali pri- colpite dal anche zone del tumore ormai inattive. Si ottiene così una mitive e metastasi al cervello, metastasi scheletriche”. tumore. riduzione complessiva delle radiazioni ed una maggiore Ma le innovazioni sul fronte dei radiofarmaci non si fer- efficacia terapeutica. Nella terapia del tumore al polmo- ne, ad esempio, con l’integrazione dei dati forniti dalla Radiofarmaci che curano PET il campo da irradiare si modifica in modo significati- Oggi i radiofarmarmaci vengono vo. Altre importanti applicazioni riguardano i tumori ce- utilizzati nella terapia di: lesioni cerebrali primitive rebrali, quelli della prostata e dell’area testa e collo”. e metastasi al cervello* In particolare, per le neoplasie che colpiscono l’area testa e collo è in fase di studio un’ulteriore modalità di applica- zione della PET, che è in grado di mettere in evidenza le aree del tumore meno ossigenate. “Ci sono tumori che tumori della tiroide hanno zone ipossiche, dove cioè arriva poco ossigeno, e resistono maggiormente alla radioterapia - precisa Chiti - . Per questo stiamo predisponendo un radiofarmaco ag- giuntivo e specifico, in grado di individuare con precisio- linfomi* ne queste aree, per poi colpirle con maggiore intensità”. L’Istituto Clinico Humanitas dispone tra l’altro del ciclo- trone, apparecchio fondamentale per la produzione di metastasi scheletriche* radiofarmaci, che consente anche di sviluppare sostan- ze per le applicazioni più innovative. Inoltre, la stretta tumori neuroendocrini* collaborazione con Humanitas Gavazzeni e con il Cen- tro Catanese di Oncologia permettono di garantire ai pazienti in diverse aree di Italia l’alto livello di compe- tenze e conoscenze acquisite. H * in fase di studio clinico nuove molecole da utilizzare N. 2/2010 - Humanitas 11
  • 14. Tumore del testicolo, battere la malattia e preservare la fertilità E’ la forma di cancro più frequente negli uomini fra i 20 e i 30 anni. Sintomi e fattori di rischio di una malattia che si può curare, come dimostra il caso del ciclista Armstrong. tumori del testicolo sono la forma di cancro più fre- litanti, il risultato finale I quente negli uomini fra i 20 e i 30 anni. Ogni anno nel nostro Paese, secondo i dati diffusi dalla Socie- tà Italiana di Urologia, ne vengono diagnosticati circa è significativo e il pa- ziente torna a condurre una vita assolutamente nuovi 2.000 casi. Si tratta di un tumore per lo più curabi- normale. “Fondamen- le, soprattutto nei centri con un’esperienza specifica, tale, però - spiega Zuca- dove siano presenti tutte le competenze necessarie non li - un approccio di cura solo per la cura della malattia, ma anche per la gestione multidisciplinare e una delle problematiche ad essa correlate. Prima fra tutte, stretta collaborazione ad esempio, la fertilità. tra specialisti diversi: “Negli ultimi anni la prognosi di questi tumori è miglio- oncologo, endocrinolo- rata in modo sensibile - spiega il dottor Paolo Zucali, go, chirurgo, radiotera- capo sezione di Farmacologia Clinica all’interno di Hu- pista, andrologo. Poi- manitas Cancer Center - tanto che oggi le neoplasie del ché il tumore del testi- testicolo sono guaribili nella maggior parte dei casi, e colo insorge per lo più non solo quando la diagnosi è precoce”. L’esempio più in pazienti giovani, è famoso è il ciclista statunitense Lance Armstrong, di- fondamentale ad esem- ventato un vero e proprio simbolo della lotta a questa pio preservare la fertili- malattia, che scoprì di avere in forma già avanzata, con tà prima di iniziare la metastasi, e sconfisse tornando in seguito alle gare e chemioterapia. Per continuando a collezionare importanti vittorie. questo è importante rivolgersi a strutture adeguate, in Non esiste una prevenzione specifica, ma alcuni sinto- grado di prendersi cura del paziente a 360°: non solo mi dovrebbero spingere ad un controllo: ad esempio della malattia, ma anche delle problematiche ad essa cambiamento delle dimensioni e della forma del testi- correlate. E’ importante che siano presenti tutte le colo, dolore nella parte inferiore dell’addome, alterazio- competenze specialistiche necessarie, in modo che il ni del tessuto testicolare o comparsa di tumefazioni lin- fonodali addominali all’ecografia. Non esistono, invece, Il Humanitas dal 2002, FATTORI DI RISCHIO legami con l’impotenza. Paolo Zucali è capo criptorchidismo (o ‘testicolo ritenuto’, ossia quando i testicoli sezione di Farmacologia Clinica non scendono nello scroto) LA TERAPIA (studi pre-clinici e sindrome di Klinefelter, una malattia congenita causata L’efficacia della terapia farmacologica - cicli di chemio- clinici di fase I per lo sviluppo di nuove da un cromosoma X supplementare che provoca disfunzione terapia per eliminare le cellule tumorali - è ormai pro- molecole). dei testicoli vata: anche se si tratta spesso di terapie ‘pesanti’, debi- storia familiare o personale pregressa di tumore del testicolo anomalia genetica del cromosoma 12 paziente possa effettuare non solo chemioterapia e chemioterapia ad alte dosi (che richiede il trapianto di cellule staminali, procedura riservata ai casi più avan- zati), ma anche eventualmente la radioterapia e la tera- pia chirurgica. In Humanitas il paziente può effettuare l’intero percorso di cura: la presenza di un centro di Medicina della Riproduzione consente inoltre di segui- re tutte le problematiche riguardanti la salvaguardia della fertilità”. Il tumore del testicolo colpisce per lo più in persone di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Fondamentale, infine, il ruolo della ricerca. Gli studi in La Germania, la Scandinavia e la Nuova Zelanda corso, infatti, mirano ad identificare fattori prognostici sono i Paesi con la più alta incidenza. con l’obiettivo di personalizzare sempre di più le cure Questa malattia è circa 5 volte più comune nella per questa malattia, in modo da poter mettere a punto razza caucasica che in quella nera. H farmaci più mirati ed efficaci. 12 Humanitas - N. 2/2010