Gino Donvito apre le porte del suo studio a quanti vorranno assistere dal vivo alla nascita di un’opera d’arte. La figlia Luna lo accompagnerà con il racconto della sua carriera artistica, aiutata dalla lettura di alcuni passi tratti dal diario di viaggio di suo padre. Immerso nel parco pugliese delle antiche tufare, lo studio dell’artista è uno spazio votato alla creatività.
8. Da quando sono uscito dall’alcool sono
passati nove anni.
Ho la sensibilità di un bambino di nove
anni.
Il bambino di nove anni si scusa con la
vita, per aver tentato la seconda volta
di diventare grande.
G.D
9. Gesti nascosti del Cristo.
Cristo è un uomo, un uomo come noi.
Ed io voglio guardarlo nei suoi più
alti momenti di umanità.
G.D.
10. Amo l’imperatore Federico II,
compagno di crociata.
La sua spada era il sapere, la Puglia il
suo fodero.
G.D.
11. Amo il bello e lo catturo.
Amo l’universo femminile e lo dipingo.
G.D.
12. Nessuno sa che l’artista, quando è
pronto a dare un’immagine al proprio
messaggio, cura il suo corpo, usa
profumi, lustra gli oggetti nel suo
studio, sceglie la musica più adatta.
13. Così l’opera (senza tempo), con luce
propria, può apparire in uno spazio
nuovo, avvolgendo in armonia tutte
le cose che occupano il posto
creativo.
G.D.
18. Amo gli oggetti, nel mio studio
appaiono come tanti monumenti che
sorvegliano la nascita di un’opera.
G.D.
19. Questa è la vera natura della casa:
il luogo della pace; il rifugio, non
soltanto da ogni torto, ma anche da
ogni paura, dubbio e discordia.
John Ruskin
20. Il suo studio è specchio riflesso di
una vita, di una vita d’artista, di
un’esistenza vissuta visceralmente,
in profondità, assaporando tutta la
gamma dei colori dell’anima.
Simona Spinella
21. Grazie agli uomini di buona volontà.
Grazie al mondo che mi ospita.
Gino Donvito
22. Qui vive un artista
Via Vecchia Santeramo 1213/a
Gioia del Colle (BA)