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GRAZIE DEL PENSIERO 
Una volta tanto “grazie del pensiero” parla di noi fenicotteri. Non ci piace lo 
stile auto-referenziale ma l’importanza della ricorrenza ci ha indotto a 
fermarci per qualche istante e a produrre una riflessione su Think Thanks, 
dall’interno verso l’esterno. Come in ogni compleanno, si è chiamati a 
decidere se festeggiare o meno, in caso affermativo come e chi invitare 
alla festa. Per l’occasione abbiamo aperto gli archivi fotografici 
misurandoci con alcuni ricordi per noi molto rilevanti finendo per 
accorgerci dell’incredibile quantità di materiali accumulati nel tempo. 
Abbiamo fatto delle scelte lasciando fuori una miriade di ricordi della 
“prima fase bagnolese”, le foto dell’elegante sede, nel cuore del quartiere 
operaio ma che le tante “Plenarie” eventi di settore Think Thanks 
organizzate lungo tutto il primo triennio per stimolare la domanda di 
ricerca e comunicazione. Tantissimi gli intellettuali, i manager e i 
professionisti che hanno partecipato alle nostre iniziative, in ordine sparso 
e andando a zig zag nella memoria, da Gioacchino Lanza Tomasi, a 
Domenico De Masi, a Omero Ciai, Lidia Ravera, Adolfo Scotto di Luzio, 
Peppe Lanzetta, Conchita Sannino, Osvaldo Cammarota, Amedeo Lepore, 
Angelo Petrella, Gabriella Gribaudi, Marco Armiero, Alvise Sbraccia, Pietro 
EDIZIONE SPECIALE PER IL SETTIMO COMPLEANNO DI THINK THANKS 
NOVEMBRE2014 
In questo numero: Serena Bonamassa intervista Lucio Iaccarino. 
Saitta, Luigi Morra, Alessandra Riccio, Raffaele Nocera, Luigi Amodio, 
Michele Lo Russo, Daniele Pitteri, Valentina Vaio, Luciano Brancaccio, 
Nicola Campoli, Massimo Cerulo, Massimiliano Pacifico, Maurizo Palmieri, 
Antonio Vitolo Ilic, Marco de Rosa, Francesca Prisco, Antonella Loprete, e 
potremmo andare avanti ancora per qualche pagina. 
Un ricordo particolare lo dobbiamo ad Amato Lamberti grande osservatore 
della realtà partenopea e meridionale, scomparso nel 2012, che ci ha 
donato testimonianze importanti che conserviamo con orgoglio. Così come 
non abbiamo menzionato circa un centinaio di giovani collaboratori che 
hanno partecipato alle nostre campagne e alle nostre ricerche di mercato. 
Un ringraziamento a Marialaura Bianco, Flora Grauso, Andrea Paura e 
Giulia Savignano, ultimi in ordine di tempo ad occuparsi dei progetti più 
recenti di Think Thanks ma non per questo meno importanti. Questo 
speciale è dedicato a tutti quelli che hanno a cuore Think Thanks senza di 
loro sarebbe impossibile continuare nell’impresa di fare ricerca. 
Il mercato è un gioco competitivo e spietato e senza una comunità di 
riferimento è più difficile andare avanti specie per chi produce cultura. 
Sette anni in magenta 
Il compleanno del fenicottero. 
Lucio Iaccarino 
CEO Think Thanks
Congratulazioni Think Thanks! 
di SERENA BONAMASSA 
É stato Linkedin a suggerirmi questa data: novembre 2014, 
Think Thanks festeggia 7 anni “Fai le congratulazioni a Lucio Iaccarino”. 
Le ricorrenze ai tempi dei social, sono così, arriva una notifica pronta 
a ricordartela. Ma cosa c’è dietro questi sette anni? Mi sono chiesta. 
Per me, che sono in Think Thanks da pochi mesi, questa è sembrata 
un’ottima occasione per scoprire e raccontare la storia di un’agenzia 
di marketing e ricerca che in sette anni, ne ha fatta di strada. 
E quale miglior modo se non chiedere direttamente a Lucio Iaccarino, 
Ceo di Think Thanks, di svelarmi qualcosa in più? 
“Per una volta, ti va di vestire i panni dell’intervistato? - ho chiesto a 
Lucio - “Ti va una chiacchierata in cui ci sveli il mondo Think Thanks?” 
Quando nasce Think Thanks? 
L'idea nel 2006, stavo per concludere il mio penultimo corso di politica 
comparata all'Orientale di Napoli. All'università avevo cominciato come 
politologo specializzandomi nello studio delle reti politiche e delle politiche 
pubbliche estendendo poi il raggio di azione anche alla comunicazione e alla 
partecipazione politica. Seguivo in qualità di relatore di tesi molti studenti ai 
quali ho sempre cercato di trasferire due valori: il metodo delle scienze sociali 
ma anche e soprattutto l'ottimismo e la voglia di scoprire il mondo, per 
interpretarlo con gli strumenti della ricerca. La crisi dell'università mi costrinse 
a guardarmi attorno e sondare altre strade. Era giunto il momento di attingere 
alle mie di competenze e a quell'ottimismo che tanto avevo profuso nelle vite 
dei miei studenti. L'idea era di mettermi sul mercato come ricercatore. Doveva 
esserci un mercato capace di assorbire una figura come la mia, proprio 
mentre ero circondato da un esercito di precari della ricerca, arrabbiati e con il 
solo orizzonte di entrare all'università. 
Il CEO Think Thanks, 
Lucio Iaccarino, 
24 Ottobre 2014, IED 
(Istituto Europeo di 
Design) di Barcellona 
Conferenza stampa 
per il lancio in Spagna 
di Optima Erasmus.
Nel 2008 il fotografo 
Giampiero Assumma 
dona a Think Thanks 
un kit di foto che 
saranno utilizzate per il 
primo sito internet. 
“L’uomo con la borsa 
di pelle” è tra le icone 
più utilizzate fino al 
2010
Ma la società nasce a fine 2007? 
Esatto! In quell'anno tenni l'ultimo corso 
di politiche pubbliche ma ebbi anche la grande 
opportunità di lavorare spalla a spalla con uno 
degli editori storici napoletani e precisamente 
con la casa editrice e con la fondazione legata 
a Mario e Diego Guida, dove ricoprivo il ruolo 
di responsabile programmazione culturale. 
Lo ricordo come un anno dove ho imparato 
tantissimo, grazie ad un ambizioso evento 
di oltre 100 presentazioni a cui diedi il nome 
di "costruzioni" in memoria di uno dei classici 
di sociologia che aveva segnato la mia 
formazione intellettuale (Peter L. Berger e 
Thomas Luckmann, “La realtà come costruzione 
sociale”). La fine di quell'esperienza mi indusse 
a entrare nel mercato come imprenditore, come 
un imprenditore/ricercatore, sebbene all'analisi e 
alla valutazione delle politiche pubbliche 
si è presto affiancato lo studio dei mercati 
e del marketing, come settore di ricerca fino a 
diventare core business. 
Fino al 2012 Think Thanks 
collabora assiduamente con 
l’Associazione Campi Flegrei 
di Bagnoli con la quale 
condivide la gestione di un 
centro di documentazione. 
Nella foto gli allievi del Master 
di Criminologia critica 
dell’Università degli Studi di 
Padova, ospiti nel 2009 del 
centro per una scuola estiva 
sui mercati criminali della 
Campania. 
Nella foto il Prof. Alberto Corbino 
e la Prof.ssa Fabrizia Ippolito che 
illustrano agli allievi del Master di 
criminologia gli abusi subiti dal 
territorio vesuviano.
Nel 2011 Think Thanks 
progetta la campagna billboard 
con 150 manifesti 6x3 lungo 
le principali arterie della 
provincia di Napoli. 
Think Thanks ha costruito il 
naming, il layout del logo, 
la filosofia del brand, oltre a 
importanti elementi di arredo 
del punto vendita, dall’insegna 
esterna alle immagini per le 
pareti.
Think Thanks è un brand? 
Lo diventa ogni giorno di più. Nasce con questa 
ambizione e tutti i simboli di cui si avvale provano 
a veicolare questo messaggio. Il claim aziendale 
è "l'impresa di fare ricerca, quando la ricerca si fa 
impresa" e testimonia l'importanza delle indagini e 
delle ricerche di mercato nelle scelte di 
marketing e comunicazione dei nostri clienti. 
Il valore della marca Think Thanks è nel suo 
naming, traducibile con "grazie del pensiero". 
I nostri servizi sono magenta come il colore 
del marchio e i nostri collaboratori si definiscono 
fenicotteri come l'icona animale che accompagna 
il lettering Think Thanks. Il fenicottero ha la 
capacità di guardare dall'alto e in forma 
panoramica il mondo, mentre la sua stilizzazione 
grafica nel marchio, enfatizza le lunghe zampe 
per esprimere equilibrio e decisione. 
Ma il fenicottero è anche un animale raro, 
curioso, in forte ascesa come gadget e come 
giocattolo anche in altri settori. Quello più bello e 
raro è il fenicottero rosa. Si dice sia in grado di 
accoppiarsi su una gamba sola. 
Il 26 marzo 2013, il giornalista 
Filippo Ceccarelli presenta 
Napoli Brand in compagnia 
dell’autore e della giornalista 
Francesca Ghidini. Sulla 
copertina la macchia della 
tazzina di caffè che disegna al 
suo interno la sagoma 
del Vesuvio. 
Il titolo è Napoli Brand. 
Il valore aggiunto del territorio 
per l’identità aziendale (uscito per 
le edizioni ad est dell’equatore, 
2012). 
Per circa una settimana 
Napoli brand è in cima 
alle classifiche 
del Megastore Feltrinelli 
di Piazza dei Martiri 
a Napoli.
Lucio Iaccarino si è occupato 
della riqualificazione urbana 
durante il suo dottorato di 
ricerca ad Urbino, con la 
direzione scientifica 
del Prof. Ilvo Diamanti. 
Una versione della sua tesi 
dottorale è stata pubblicata 
nel 2005 con il titolo 
la Rigenerazione. Bagnoli: 
politiche pubbliche e società 
civile nella Napoli 
postindustriale (l’ancora del 
Mediterraneo)
Come si fa a passare dall'insegnamento universitario 
all'imprenditoria e che consiglio ti senti di dare ai giovani che si 
avvicinano al mondo della ricerca? 
Bella domanda! Si tratta di un salto paradigmatico. Almeno in Italia è 
così. Il dottorato di ricerca e la ricerca in genere sono percepiti come 
una patologia, come una strada per tenersi lontani dal mondo reale, 
lavorando all'università e concentrandosi sulla teoria. In fondo è un po' 
così. Esiste questa mentalità diffusa, non solo tra i ricercatori ma anche 
tra quanti formano i giovani ricercatori perché per primi hanno una 
estrazione universitaria e solo in pochi conoscono le imprese da vicino. 
Il mio consiglio è che l'università non è l'unico posto dove si fa ricerca. 
Ci sono certo molti ricercatori che lavorano all'università ma esistono 
anche tante imprese dove un curriculum di ricerca può trovare 
cittadinanza. Di certo l'Italia è un caso a sé dove i dottori di ricerca non 
sempre riescono a raggiungere lo status sociale che meriterebbero. 
L'aver trascorso tanto tempo tra i libri, tra la gente, tra i numeri, tra le 
statistiche, in laboratorio, tra i pazienti, presentando i propri lavori in 
convegni nazionali e in conferenze internazionali, pubblicando i risultati in 
riviste scientifiche e di settore, dedicando tempo ed energia alla didattica 
e alle tesi di laurea, è spesso visto come una perdita di tempo, come 
ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro. Ma non è così. Lo sviluppo si 
genera dove ci sono buone idee. E le buone idee nascono studiando, 
aggiornandosi e facendo ricerca. 
Il 4 luglio del 2013 Walter Siti 
vince la sessantaseiesima 
edizione del Premio Strega con 
il romanzo Resistere non serve 
a niente. C’è anche Think 
Thanks come soggetto 
organizzatore. L’organizzazione 
generale è assegnata ai 
fenicotteri anche nel 2014 
quando il vincitore sarà 
Vincenzo Piccolo con il suo Il 
desiderio di essere come tutti 
(Einaudi)
Ancora più suggestivo 
l’allestimento all’imbrunire 
con i centro tavola 
illuminati dalle candele. 
Il Ninfeo si riempie con 
l’arrivo di centinaia di VIP 
(scatto del 3 luglio 2014).
La sfida di Think Thanks è anche 
quella di conciliare creatività e ricerca? 
Spesso durante il primo incontro con le aziende, 
dopo aver esposto rilevanti problemi di 
marketing, mi guardano e mi dicono, "poi è lei il 
creativo, sta a lei individuare le soluzioni più 
adeguate". La gran parte delle società che 
operano nel settore della comunicazione 
investono sulla creatività, su figure che 
esprimono arte, design e bellezza, sulla base del 
gusto, dell'esperienza e della bravura di grafici e 
pubblicitari. Think Thanks ha un posizionamento 
diverso, studia il mercato e la percezione 
dei consumatori, proponendo ai clienti soluzioni 
comunicative basate su approfondite ricerche 
di marketing. Il creativo in Think Thanks si trova 
a fare i conti con il mercato. Si possono avere 
tante belle idee, oltre che esser raffinati e 
straordinari artisti ma il marketing richiede 
studio continuo e aggiornamento 
dalla teoria fino agli studi di caso. 
A destra l’allestimento 
del 2013 nell’incantevole 
cornice del Ninfeo di Villa 
Giulia che per la serata 
finale del Premio Strega 
accoglie 1200 invitati. 
La foto ritrae l’allestimento 
2 ora prima dell’evento.
grazie ai nostri clienti
Quant’è difficile fare impresa qui a Napoli? Hai mai avuto la 
tentazione di andare altrove? 
Ci sono delle difficoltà specifiche legate al contesto e che occorre 
affrontare con grande determinazione. Penso all'insolvibilità di taluni clienti, 
peggio ancora quando non si limitano a non pagare ma adottano 
comportamenti minacciosi spesso ai limiti della legalità. Si tratta di casi 
circoscritti ma possono creare non poche difficoltà ad un azienda come 
Think Thanks, specie quando le lavorazioni richiedono anticipazioni e 
l'intervento di numerosi professionisti esterni. Più strutturali sono invece le 
difficoltà legate ad un numero ristretto di aziende e professionisti 
predisposti all'acquisto dei nostri servizi magenta. Il minor numero di 
potenziali clienti deve poi fare i conti con una quantità molto ampia di 
concorrenti e con prezzi spesso bassissimi che rispecchiano la 
frammentazione eccessiva che caratterizza l'offerta di marketing e 
comunicazione a Napoli e in Campania. Ci sono poi anche molti aspetti 
positivi, quelli che mi hanno persuaso a restare, legati alle possibilità di 
operare in una città straordinaria come Napoli, legati alla ricchezza 
culturale e architettonica di tutta la Campania ma anche al grande bacino 
di intelligenze che ogni anno si laureano nelle tante università della nostra 
regione. Un bacino da intercettare prima che si tramuti in fuga totale di 
cervelli. 
Olio Vesuvio è il marchio di olio biologico di proprietà 
della famiglia Iaccarino. Think Thanks cura la 
comunicazione e il marketing anche del Frantoio 
Oplonti struttura ristrutturata al fine di accogliere 
eventi come matrimoni, battesimi, comunioni, 
anniversari e feste private, convegni e convention.
Villa Iaccarino all’interno 
del Frantoio Oplonti, con 
piscina, 2 sale ristorante, 
cucina professionale, 2 
ampie terrazze, giardino 
degli ulivi e giardino degli 
aranci, ampio 
parcheggio, depandance 
con servizi autonomi, 
ampio piazzale per 
ricevimenti in esterno. 
Possibilità di effettuare 
visite guidate al frantoio 
anche per scuole e 
gruppi turistici.
In questi sette anni di Think Thanks come si è 
evoluta la comunicazione aziendale? 
La comunicazione di Think Thanks è un libro 
senza fine. Ogni anno aggiungiamo nuovi capitoli, 
tanto che la mole comunicativa prodotta 
è accostabile ad un'enciclopedia. Emblematiche 
di questa continua evoluzione le trasformazioni 
attraversate dalla nostra piattaforma web che 
in sette anni ha visto 4 diversi template per il sito 
istituzionale, strategie social differenti per 
i diversi canali che nel tempo si sono aggiunti 
(facebook, linkedin, twitter, vimeo, ecc.). 
La comunicazione che Think Thanks pone 
in essere per promuoversi e pubblicizzarsi è un 
cantiere volutamente aperto, spesso e volentieri 
utilizzato per sperimentare tecniche e strumenti 
prima di adoperarli a vantaggio dei clienti. 
Ricordo con sincero affetto la frase che una mia 
anziana cliente immobiliare quando mi diceva 
dopo aver ascoltato le nuove offerte magenta, 
sentenziando "dottore: io voglio quello che fate 
voi per voi!" avendo ben compreso lo spirito con 
il quale i fenicotteri interpretano la propria 
comunicazione verso l'esterno. 
Think Thanks è molto attiva 
nelle indagini di mercato (sia 
ricerche quantitative sia ricerche 
qualitative). Grazie ad una serie 
di commesse nazionali 
e internazionali e alla capacità 
di coprire l’interno territorio 
italiano. Molto richiesti sono 
i focus group Think Thanks 
che hanno consentito a diverse 
aziende di testare il livello 
percettivo in specifici target 
di consumatori.
Sala Riunioni di Panta Rhei, 
nuovo azienda operante 
nella corporate finance. 
Per questo cliente Think 
Thanks ha creato il brand, 
dal design del logo al sito 
internet fino alla shooting 
fotografico.
Bagnoli, Chiatamone e poi? 
Non esageriamo! Think Thanks nasce alla fine 2007 
praticamente cavalca la crisi internazionale fin dal 
suo nascere. Molti mi dicono che prima si stava 
meglio ma io davvero non so com'era prima della 
crisi. Bagnoli è stato il quartier generale per il primo 
quinquennio. Avendo dedicato la mia tesi di 
dottorato all'ex quartiere operaio, mi sembrava 
naturale cominciare da lì. Poi l'incontro con Antonio 
Pirpan (Oggi Brand Manager di Optima Italia Spa) e 
Marco Tregua (oggi ricercatore di economia 
aziendale presso la Federico II) che sono stati per me 
e per Think Thanks una svolta a favore del mercato 
e delle ricerche di marketing, fino a spostare il core 
business sul versante della ricerca e comunicazione 
per le imprese. L'intensa frequentazione con Antonio 
e Marco ma anche l'entusiasmo dei tanti 
collaboratori che si sono alternati in azienda 
nel corso degli anni (per citarne solo alcuni: Stefano 
Fedele, Sara Lenzi, Laura Tramontano, Rossella 
Ferrigno, Anita Russo, Giordana Vilardi, Alessia 
Sebillo, Maria Maggio, Adele Dragone, Francesco 
Quarto e tantissimi altri) sono stati tutti elementi di 
pregio che Think Thanks ha sempre cercato di 
valorizzare. 
Oggi i fenicotteri sono al Chiatamone, ma sono 
sempre più spesso in giro per l'Europa 
accompagnando clienti all'estero e alle prese 
con piani di comunicazione internazionalizzati. 
L’organizzazione della 
convention di Italia futura 
è stata la prima grande 
commessa di Think Thanks. 
Design organizzativo, 
allestimenti, contenuti di ricerca, 
spot per il web, docufiction 
“Maestri d’Italia”, 
coordinamento generale, 
rapporto con le associazioni 
locali, partenariati, ecc.
Cresce il numero dei liberi 
professionisti e dei grandi studi 
associati nel settore legale 
e business che si rivolgono 
a Think Thanks. Il know how 
accumulato nel marketing 
delle professioni ha consentito a 
Think Thanks di conquistarsi 
la posizione di brand advisor del 
Polo dello Shipping 
di Napoli. Dalla creazione del 
nome, al design degli eventi, 
alla comunicazione 
inter-professionale, 
alla pubblicità, fino all’ufficio 
stampa.
Per concludere, qual è stata la soddisfazione più 
grande in questo percorso? 
Il lavoro dei fenicotteri consiste nel migliorare la presenza 
dei clienti sul mercato, incrementando il loro business, 
migliorando la loro reputazione, aiutandoli a posizionarsi 
in modo chiaro ed efficace sul mercato. Ogni volta che 
un cliente ci racconta di un suo successo riconducibile 
anche indirettamente al nostro supporto, per noi si tratta 
di una grande soddisfazione professionale. 
Un grande successo di qualche anno fa è legato 
all'organizzazione della convention nazionale di Italia Futura 
del 2010, l'associazione legata a Luca Cordero di 
Montezemolo. 
Da cinque anni invece seguiamo con indagini di mercato, 
progettazione di campagne, supporto comunicativo e 
logistico, Optima Italia Spa, giovane azienda napoletana del 
settore multi-utility che ha già raggiunto i 100 milioni di 
fatturato annui. Noi siamo fieri di far parte del loro indotto 
e la loro crescita esponenziale è per noi motivo di orgoglio. 
Con Optima siamo stati in conferenza stampa a Bruxelles 
presso la sede distaccata del Parlamento europeo. Seduto 
al fianco del Vice presidente del Parlamento UE, ho 
raccontato l'importanza di Optima erasmus, borsa speciale 
interamente finanziata da un privato. Una cosa davvero 
straordinaria! E nel 2015 potrebbero esserci importanti 
novità con nuovi clienti, novità a cui i fenicotteri stanno 
lavorando intensamente... 
La metodologia Think Thanks si sviluppa in tre fasi concatenate: indagini di mercato, 
azioni di marketing, costruzioni di esperienze.
18 marzo 2014, Conferenza 
Stampa di Optima Erasmus 
a Bruxelles, da sinistra verso 
destra: Lucio Iaccarino (Ceo 
Think Thanks, Gianni Pittella in 
qualità di Vice Presidente vicario 
del Parlamento Europeo, 
Antonio Pirpan (Brand Manager 
Optima Italia Spa)
www.thinkthanks.it 
Grazie del Pensiero!

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Speciale VII compleanno think thanks

  • 1. GRAZIE DEL PENSIERO Una volta tanto “grazie del pensiero” parla di noi fenicotteri. Non ci piace lo stile auto-referenziale ma l’importanza della ricorrenza ci ha indotto a fermarci per qualche istante e a produrre una riflessione su Think Thanks, dall’interno verso l’esterno. Come in ogni compleanno, si è chiamati a decidere se festeggiare o meno, in caso affermativo come e chi invitare alla festa. Per l’occasione abbiamo aperto gli archivi fotografici misurandoci con alcuni ricordi per noi molto rilevanti finendo per accorgerci dell’incredibile quantità di materiali accumulati nel tempo. Abbiamo fatto delle scelte lasciando fuori una miriade di ricordi della “prima fase bagnolese”, le foto dell’elegante sede, nel cuore del quartiere operaio ma che le tante “Plenarie” eventi di settore Think Thanks organizzate lungo tutto il primo triennio per stimolare la domanda di ricerca e comunicazione. Tantissimi gli intellettuali, i manager e i professionisti che hanno partecipato alle nostre iniziative, in ordine sparso e andando a zig zag nella memoria, da Gioacchino Lanza Tomasi, a Domenico De Masi, a Omero Ciai, Lidia Ravera, Adolfo Scotto di Luzio, Peppe Lanzetta, Conchita Sannino, Osvaldo Cammarota, Amedeo Lepore, Angelo Petrella, Gabriella Gribaudi, Marco Armiero, Alvise Sbraccia, Pietro EDIZIONE SPECIALE PER IL SETTIMO COMPLEANNO DI THINK THANKS NOVEMBRE2014 In questo numero: Serena Bonamassa intervista Lucio Iaccarino. Saitta, Luigi Morra, Alessandra Riccio, Raffaele Nocera, Luigi Amodio, Michele Lo Russo, Daniele Pitteri, Valentina Vaio, Luciano Brancaccio, Nicola Campoli, Massimo Cerulo, Massimiliano Pacifico, Maurizo Palmieri, Antonio Vitolo Ilic, Marco de Rosa, Francesca Prisco, Antonella Loprete, e potremmo andare avanti ancora per qualche pagina. Un ricordo particolare lo dobbiamo ad Amato Lamberti grande osservatore della realtà partenopea e meridionale, scomparso nel 2012, che ci ha donato testimonianze importanti che conserviamo con orgoglio. Così come non abbiamo menzionato circa un centinaio di giovani collaboratori che hanno partecipato alle nostre campagne e alle nostre ricerche di mercato. Un ringraziamento a Marialaura Bianco, Flora Grauso, Andrea Paura e Giulia Savignano, ultimi in ordine di tempo ad occuparsi dei progetti più recenti di Think Thanks ma non per questo meno importanti. Questo speciale è dedicato a tutti quelli che hanno a cuore Think Thanks senza di loro sarebbe impossibile continuare nell’impresa di fare ricerca. Il mercato è un gioco competitivo e spietato e senza una comunità di riferimento è più difficile andare avanti specie per chi produce cultura. Sette anni in magenta Il compleanno del fenicottero. Lucio Iaccarino CEO Think Thanks
  • 2. Congratulazioni Think Thanks! di SERENA BONAMASSA É stato Linkedin a suggerirmi questa data: novembre 2014, Think Thanks festeggia 7 anni “Fai le congratulazioni a Lucio Iaccarino”. Le ricorrenze ai tempi dei social, sono così, arriva una notifica pronta a ricordartela. Ma cosa c’è dietro questi sette anni? Mi sono chiesta. Per me, che sono in Think Thanks da pochi mesi, questa è sembrata un’ottima occasione per scoprire e raccontare la storia di un’agenzia di marketing e ricerca che in sette anni, ne ha fatta di strada. E quale miglior modo se non chiedere direttamente a Lucio Iaccarino, Ceo di Think Thanks, di svelarmi qualcosa in più? “Per una volta, ti va di vestire i panni dell’intervistato? - ho chiesto a Lucio - “Ti va una chiacchierata in cui ci sveli il mondo Think Thanks?” Quando nasce Think Thanks? L'idea nel 2006, stavo per concludere il mio penultimo corso di politica comparata all'Orientale di Napoli. All'università avevo cominciato come politologo specializzandomi nello studio delle reti politiche e delle politiche pubbliche estendendo poi il raggio di azione anche alla comunicazione e alla partecipazione politica. Seguivo in qualità di relatore di tesi molti studenti ai quali ho sempre cercato di trasferire due valori: il metodo delle scienze sociali ma anche e soprattutto l'ottimismo e la voglia di scoprire il mondo, per interpretarlo con gli strumenti della ricerca. La crisi dell'università mi costrinse a guardarmi attorno e sondare altre strade. Era giunto il momento di attingere alle mie di competenze e a quell'ottimismo che tanto avevo profuso nelle vite dei miei studenti. L'idea era di mettermi sul mercato come ricercatore. Doveva esserci un mercato capace di assorbire una figura come la mia, proprio mentre ero circondato da un esercito di precari della ricerca, arrabbiati e con il solo orizzonte di entrare all'università. Il CEO Think Thanks, Lucio Iaccarino, 24 Ottobre 2014, IED (Istituto Europeo di Design) di Barcellona Conferenza stampa per il lancio in Spagna di Optima Erasmus.
  • 3. Nel 2008 il fotografo Giampiero Assumma dona a Think Thanks un kit di foto che saranno utilizzate per il primo sito internet. “L’uomo con la borsa di pelle” è tra le icone più utilizzate fino al 2010
  • 4. Ma la società nasce a fine 2007? Esatto! In quell'anno tenni l'ultimo corso di politiche pubbliche ma ebbi anche la grande opportunità di lavorare spalla a spalla con uno degli editori storici napoletani e precisamente con la casa editrice e con la fondazione legata a Mario e Diego Guida, dove ricoprivo il ruolo di responsabile programmazione culturale. Lo ricordo come un anno dove ho imparato tantissimo, grazie ad un ambizioso evento di oltre 100 presentazioni a cui diedi il nome di "costruzioni" in memoria di uno dei classici di sociologia che aveva segnato la mia formazione intellettuale (Peter L. Berger e Thomas Luckmann, “La realtà come costruzione sociale”). La fine di quell'esperienza mi indusse a entrare nel mercato come imprenditore, come un imprenditore/ricercatore, sebbene all'analisi e alla valutazione delle politiche pubbliche si è presto affiancato lo studio dei mercati e del marketing, come settore di ricerca fino a diventare core business. Fino al 2012 Think Thanks collabora assiduamente con l’Associazione Campi Flegrei di Bagnoli con la quale condivide la gestione di un centro di documentazione. Nella foto gli allievi del Master di Criminologia critica dell’Università degli Studi di Padova, ospiti nel 2009 del centro per una scuola estiva sui mercati criminali della Campania. Nella foto il Prof. Alberto Corbino e la Prof.ssa Fabrizia Ippolito che illustrano agli allievi del Master di criminologia gli abusi subiti dal territorio vesuviano.
  • 5. Nel 2011 Think Thanks progetta la campagna billboard con 150 manifesti 6x3 lungo le principali arterie della provincia di Napoli. Think Thanks ha costruito il naming, il layout del logo, la filosofia del brand, oltre a importanti elementi di arredo del punto vendita, dall’insegna esterna alle immagini per le pareti.
  • 6. Think Thanks è un brand? Lo diventa ogni giorno di più. Nasce con questa ambizione e tutti i simboli di cui si avvale provano a veicolare questo messaggio. Il claim aziendale è "l'impresa di fare ricerca, quando la ricerca si fa impresa" e testimonia l'importanza delle indagini e delle ricerche di mercato nelle scelte di marketing e comunicazione dei nostri clienti. Il valore della marca Think Thanks è nel suo naming, traducibile con "grazie del pensiero". I nostri servizi sono magenta come il colore del marchio e i nostri collaboratori si definiscono fenicotteri come l'icona animale che accompagna il lettering Think Thanks. Il fenicottero ha la capacità di guardare dall'alto e in forma panoramica il mondo, mentre la sua stilizzazione grafica nel marchio, enfatizza le lunghe zampe per esprimere equilibrio e decisione. Ma il fenicottero è anche un animale raro, curioso, in forte ascesa come gadget e come giocattolo anche in altri settori. Quello più bello e raro è il fenicottero rosa. Si dice sia in grado di accoppiarsi su una gamba sola. Il 26 marzo 2013, il giornalista Filippo Ceccarelli presenta Napoli Brand in compagnia dell’autore e della giornalista Francesca Ghidini. Sulla copertina la macchia della tazzina di caffè che disegna al suo interno la sagoma del Vesuvio. Il titolo è Napoli Brand. Il valore aggiunto del territorio per l’identità aziendale (uscito per le edizioni ad est dell’equatore, 2012). Per circa una settimana Napoli brand è in cima alle classifiche del Megastore Feltrinelli di Piazza dei Martiri a Napoli.
  • 7. Lucio Iaccarino si è occupato della riqualificazione urbana durante il suo dottorato di ricerca ad Urbino, con la direzione scientifica del Prof. Ilvo Diamanti. Una versione della sua tesi dottorale è stata pubblicata nel 2005 con il titolo la Rigenerazione. Bagnoli: politiche pubbliche e società civile nella Napoli postindustriale (l’ancora del Mediterraneo)
  • 8. Come si fa a passare dall'insegnamento universitario all'imprenditoria e che consiglio ti senti di dare ai giovani che si avvicinano al mondo della ricerca? Bella domanda! Si tratta di un salto paradigmatico. Almeno in Italia è così. Il dottorato di ricerca e la ricerca in genere sono percepiti come una patologia, come una strada per tenersi lontani dal mondo reale, lavorando all'università e concentrandosi sulla teoria. In fondo è un po' così. Esiste questa mentalità diffusa, non solo tra i ricercatori ma anche tra quanti formano i giovani ricercatori perché per primi hanno una estrazione universitaria e solo in pochi conoscono le imprese da vicino. Il mio consiglio è che l'università non è l'unico posto dove si fa ricerca. Ci sono certo molti ricercatori che lavorano all'università ma esistono anche tante imprese dove un curriculum di ricerca può trovare cittadinanza. Di certo l'Italia è un caso a sé dove i dottori di ricerca non sempre riescono a raggiungere lo status sociale che meriterebbero. L'aver trascorso tanto tempo tra i libri, tra la gente, tra i numeri, tra le statistiche, in laboratorio, tra i pazienti, presentando i propri lavori in convegni nazionali e in conferenze internazionali, pubblicando i risultati in riviste scientifiche e di settore, dedicando tempo ed energia alla didattica e alle tesi di laurea, è spesso visto come una perdita di tempo, come ritardare l'ingresso nel mondo del lavoro. Ma non è così. Lo sviluppo si genera dove ci sono buone idee. E le buone idee nascono studiando, aggiornandosi e facendo ricerca. Il 4 luglio del 2013 Walter Siti vince la sessantaseiesima edizione del Premio Strega con il romanzo Resistere non serve a niente. C’è anche Think Thanks come soggetto organizzatore. L’organizzazione generale è assegnata ai fenicotteri anche nel 2014 quando il vincitore sarà Vincenzo Piccolo con il suo Il desiderio di essere come tutti (Einaudi)
  • 9. Ancora più suggestivo l’allestimento all’imbrunire con i centro tavola illuminati dalle candele. Il Ninfeo si riempie con l’arrivo di centinaia di VIP (scatto del 3 luglio 2014).
  • 10. La sfida di Think Thanks è anche quella di conciliare creatività e ricerca? Spesso durante il primo incontro con le aziende, dopo aver esposto rilevanti problemi di marketing, mi guardano e mi dicono, "poi è lei il creativo, sta a lei individuare le soluzioni più adeguate". La gran parte delle società che operano nel settore della comunicazione investono sulla creatività, su figure che esprimono arte, design e bellezza, sulla base del gusto, dell'esperienza e della bravura di grafici e pubblicitari. Think Thanks ha un posizionamento diverso, studia il mercato e la percezione dei consumatori, proponendo ai clienti soluzioni comunicative basate su approfondite ricerche di marketing. Il creativo in Think Thanks si trova a fare i conti con il mercato. Si possono avere tante belle idee, oltre che esser raffinati e straordinari artisti ma il marketing richiede studio continuo e aggiornamento dalla teoria fino agli studi di caso. A destra l’allestimento del 2013 nell’incantevole cornice del Ninfeo di Villa Giulia che per la serata finale del Premio Strega accoglie 1200 invitati. La foto ritrae l’allestimento 2 ora prima dell’evento.
  • 11. grazie ai nostri clienti
  • 12. Quant’è difficile fare impresa qui a Napoli? Hai mai avuto la tentazione di andare altrove? Ci sono delle difficoltà specifiche legate al contesto e che occorre affrontare con grande determinazione. Penso all'insolvibilità di taluni clienti, peggio ancora quando non si limitano a non pagare ma adottano comportamenti minacciosi spesso ai limiti della legalità. Si tratta di casi circoscritti ma possono creare non poche difficoltà ad un azienda come Think Thanks, specie quando le lavorazioni richiedono anticipazioni e l'intervento di numerosi professionisti esterni. Più strutturali sono invece le difficoltà legate ad un numero ristretto di aziende e professionisti predisposti all'acquisto dei nostri servizi magenta. Il minor numero di potenziali clienti deve poi fare i conti con una quantità molto ampia di concorrenti e con prezzi spesso bassissimi che rispecchiano la frammentazione eccessiva che caratterizza l'offerta di marketing e comunicazione a Napoli e in Campania. Ci sono poi anche molti aspetti positivi, quelli che mi hanno persuaso a restare, legati alle possibilità di operare in una città straordinaria come Napoli, legati alla ricchezza culturale e architettonica di tutta la Campania ma anche al grande bacino di intelligenze che ogni anno si laureano nelle tante università della nostra regione. Un bacino da intercettare prima che si tramuti in fuga totale di cervelli. Olio Vesuvio è il marchio di olio biologico di proprietà della famiglia Iaccarino. Think Thanks cura la comunicazione e il marketing anche del Frantoio Oplonti struttura ristrutturata al fine di accogliere eventi come matrimoni, battesimi, comunioni, anniversari e feste private, convegni e convention.
  • 13. Villa Iaccarino all’interno del Frantoio Oplonti, con piscina, 2 sale ristorante, cucina professionale, 2 ampie terrazze, giardino degli ulivi e giardino degli aranci, ampio parcheggio, depandance con servizi autonomi, ampio piazzale per ricevimenti in esterno. Possibilità di effettuare visite guidate al frantoio anche per scuole e gruppi turistici.
  • 14. In questi sette anni di Think Thanks come si è evoluta la comunicazione aziendale? La comunicazione di Think Thanks è un libro senza fine. Ogni anno aggiungiamo nuovi capitoli, tanto che la mole comunicativa prodotta è accostabile ad un'enciclopedia. Emblematiche di questa continua evoluzione le trasformazioni attraversate dalla nostra piattaforma web che in sette anni ha visto 4 diversi template per il sito istituzionale, strategie social differenti per i diversi canali che nel tempo si sono aggiunti (facebook, linkedin, twitter, vimeo, ecc.). La comunicazione che Think Thanks pone in essere per promuoversi e pubblicizzarsi è un cantiere volutamente aperto, spesso e volentieri utilizzato per sperimentare tecniche e strumenti prima di adoperarli a vantaggio dei clienti. Ricordo con sincero affetto la frase che una mia anziana cliente immobiliare quando mi diceva dopo aver ascoltato le nuove offerte magenta, sentenziando "dottore: io voglio quello che fate voi per voi!" avendo ben compreso lo spirito con il quale i fenicotteri interpretano la propria comunicazione verso l'esterno. Think Thanks è molto attiva nelle indagini di mercato (sia ricerche quantitative sia ricerche qualitative). Grazie ad una serie di commesse nazionali e internazionali e alla capacità di coprire l’interno territorio italiano. Molto richiesti sono i focus group Think Thanks che hanno consentito a diverse aziende di testare il livello percettivo in specifici target di consumatori.
  • 15. Sala Riunioni di Panta Rhei, nuovo azienda operante nella corporate finance. Per questo cliente Think Thanks ha creato il brand, dal design del logo al sito internet fino alla shooting fotografico.
  • 16. Bagnoli, Chiatamone e poi? Non esageriamo! Think Thanks nasce alla fine 2007 praticamente cavalca la crisi internazionale fin dal suo nascere. Molti mi dicono che prima si stava meglio ma io davvero non so com'era prima della crisi. Bagnoli è stato il quartier generale per il primo quinquennio. Avendo dedicato la mia tesi di dottorato all'ex quartiere operaio, mi sembrava naturale cominciare da lì. Poi l'incontro con Antonio Pirpan (Oggi Brand Manager di Optima Italia Spa) e Marco Tregua (oggi ricercatore di economia aziendale presso la Federico II) che sono stati per me e per Think Thanks una svolta a favore del mercato e delle ricerche di marketing, fino a spostare il core business sul versante della ricerca e comunicazione per le imprese. L'intensa frequentazione con Antonio e Marco ma anche l'entusiasmo dei tanti collaboratori che si sono alternati in azienda nel corso degli anni (per citarne solo alcuni: Stefano Fedele, Sara Lenzi, Laura Tramontano, Rossella Ferrigno, Anita Russo, Giordana Vilardi, Alessia Sebillo, Maria Maggio, Adele Dragone, Francesco Quarto e tantissimi altri) sono stati tutti elementi di pregio che Think Thanks ha sempre cercato di valorizzare. Oggi i fenicotteri sono al Chiatamone, ma sono sempre più spesso in giro per l'Europa accompagnando clienti all'estero e alle prese con piani di comunicazione internazionalizzati. L’organizzazione della convention di Italia futura è stata la prima grande commessa di Think Thanks. Design organizzativo, allestimenti, contenuti di ricerca, spot per il web, docufiction “Maestri d’Italia”, coordinamento generale, rapporto con le associazioni locali, partenariati, ecc.
  • 17. Cresce il numero dei liberi professionisti e dei grandi studi associati nel settore legale e business che si rivolgono a Think Thanks. Il know how accumulato nel marketing delle professioni ha consentito a Think Thanks di conquistarsi la posizione di brand advisor del Polo dello Shipping di Napoli. Dalla creazione del nome, al design degli eventi, alla comunicazione inter-professionale, alla pubblicità, fino all’ufficio stampa.
  • 18. Per concludere, qual è stata la soddisfazione più grande in questo percorso? Il lavoro dei fenicotteri consiste nel migliorare la presenza dei clienti sul mercato, incrementando il loro business, migliorando la loro reputazione, aiutandoli a posizionarsi in modo chiaro ed efficace sul mercato. Ogni volta che un cliente ci racconta di un suo successo riconducibile anche indirettamente al nostro supporto, per noi si tratta di una grande soddisfazione professionale. Un grande successo di qualche anno fa è legato all'organizzazione della convention nazionale di Italia Futura del 2010, l'associazione legata a Luca Cordero di Montezemolo. Da cinque anni invece seguiamo con indagini di mercato, progettazione di campagne, supporto comunicativo e logistico, Optima Italia Spa, giovane azienda napoletana del settore multi-utility che ha già raggiunto i 100 milioni di fatturato annui. Noi siamo fieri di far parte del loro indotto e la loro crescita esponenziale è per noi motivo di orgoglio. Con Optima siamo stati in conferenza stampa a Bruxelles presso la sede distaccata del Parlamento europeo. Seduto al fianco del Vice presidente del Parlamento UE, ho raccontato l'importanza di Optima erasmus, borsa speciale interamente finanziata da un privato. Una cosa davvero straordinaria! E nel 2015 potrebbero esserci importanti novità con nuovi clienti, novità a cui i fenicotteri stanno lavorando intensamente... La metodologia Think Thanks si sviluppa in tre fasi concatenate: indagini di mercato, azioni di marketing, costruzioni di esperienze.
  • 19. 18 marzo 2014, Conferenza Stampa di Optima Erasmus a Bruxelles, da sinistra verso destra: Lucio Iaccarino (Ceo Think Thanks, Gianni Pittella in qualità di Vice Presidente vicario del Parlamento Europeo, Antonio Pirpan (Brand Manager Optima Italia Spa)