1. 8 Terza Ora
“La Gioia”
La rubrica La Gioia, sulla via dell’omonima rivista, si propone, all’interno di un mondo in cui troneggia il pessimi-
smo, la scarsa fiducia nei valori cardinali dell’esistenza e sopra u o la diffidenza nei confronti dell’amore, di
agire da barlume di speranza per la nostra realtà (la nostra piccola realtà scolastica, ovviamente) e per ricordare
che ci sono ancora tanti motivi per guardare il mondo con o imismo e speranza verso il futuro.
La verità è che la felicità è dietro l’angolo, bisogna solo capire dove cercare l’angolo in
questione. Perché la natura ci ha già donato qualcosa che è gratuito, e da solo baste-
rebbe a renderci sereni. Questo qualcosa si chiama Amore. Non parlo della forma più
convenzionale della parola, ma di tu o ciò che da questa deriva. Anzi, ho appena deciso
che, volta per volta, parleremo dei diversi modi che la gente ha di manifestare il suo
Amore per qualcosa, o per qualcuno. Camminando per gli affollati corridoi della nostra
scuola mi è subito saltato all’occhio un particolare: tante mani intrecciate, sparse
ovunque. Purtroppo, al giorno d’oggi, i Mass Media hanno un potere enorme: quello di
veicolare dei messaggi, messaggi che andranno ad influenzare l’opinione e il comporta-
mento, talvolta radicalmente, degli ignari spe atori. Uno di questi messaggi è la man-
canza d’Amore. Amore che viene tra ato alla stregua di un insulso miscuglio di conve-
nienza, vanto e piacere. Ma c’è molto di più: non ascoltate coloro che cercano di convin-
cervi che innamorarsi in età adolescenziale è impossibile, ed è meglio vagabondare di
storia in storiella in frequentazione in conoscenza e via dicendo. Piu osto, provateci.
Provateci perché ne vale la pena, perché è molto meglio stare con una sola persona che
vi capisca, che vi completi, che vi renda felici, che con cento che conoscono a malapena il
vostro colore preferito. Il do or Claudio Pagliara scrive: ”L'amore rappresenta la vera
fonte di energia per realizzare le condizioni che producono salute, gioia, libertà e
potere”. L’innamoramento in giovane età porta vantaggi che colorano l’esistenza
dell’individuo: si valorizza il proprio corpo, su cui si riversa una cura più a enta, e quindi
un aumento dell’autostima, e l’innamorarsi, oltre a portare nella nostra vita una venta-
ta di o imismo, (è un liceo scientifico, perme erete un po’ di scienza) interessa l’area
del cervello con alte concentrazioni dei rece ori di dopamina, il messaggero chimico
responsabile degli stati di euforia e dipendenza. Pensate alla soddisfazione che si prova
cercando per mari e per monti un regalo che possa far emozionare il partner e
consegnandogli/le il fru o dei nostri tanto sudati sforzi! La regola dell’amico non sba-
glia mai? Al contrario, assicuratevi che la vostra metà sia prima di tu o una figura
amica, perché quando ne avrete bisogno, sarete grati di avere accanto qualcuno in
grado di consolarvi, o di farvi ridere. Scenografi, scri ori, registi, artisti parlano di ciò o
dedicano le loro opere ad Amori in giovane età, quegli Amori spensierati e sereni che
cara erizzano l’adolescente, che in preda ai problemi e alle contraddizioni che l’età deli-
cata porta trova nell’altro sesso il primo centro di interesse. Insomma ragazzi, prova-
teci e innamoratevi, vedrete che tu o acquisirà una luce nuova e, oltre a voi stessi, ren-
derete felici anche coloro che vi stanno a orno. Chiudo con una frase tra a dal film ‘’La
Ricerca della Felicità’’: “Il numero di respiri che fate in vita vostra è irrilevante, quello che
conta veramente sono i momenti che il respiro ve lo tolgono.”
Pietro Tirenna IVD